Settore: | Normativa nazionale |
Materia: | 63. Mezzogiorno e aree depresse |
Capitolo: | 63.1 agevolazioni e contributi |
Data: | 11/01/2011 |
Numero: | 1 |
§ 63.1.382 - Del.CIPE 11 gennaio 2011, n. 1.
Obiettivi, criteri e modalità di programmazione delle risorse per le aree sottoutilizzate e selezione ed attuazione degli investimenti per i periodi 2000-2006 e 2007-2013.
(G.U. 7 aprile 2011, n. 80)
IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
VISTI gli articoli 60 e 61 della
VISTO l'articolo 1, comma 2, della
VISTA la
VISTO in particolare l'articolo 6-quater della predetta
VISTO il successivo articolo 6-quinquies, il quale istituisce nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, a decorrere dall'anno 2009, un Fondo per il finanziamento, in via prioritaria, di interventi finalizzati al potenziamento della rete infrastrutturale di livello nazionale, ivi comprese le reti di telecomunicazione e quelle energetiche, di cui è riconosciuta la valenza strategica ai fini della competitività e della coesione del Paese e prevede la concentrazione, da parte delle Regioni, su infrastrutture di interesse strategico regionale, delle risorse del Quadro Strategico Nazionale per il periodo 2007-2013 in sede di predisposizione dei programmi finanziati dal Fondo per le aree sottoutilizzate e di ridefinizione dei programmi finanziati dai Fondi strutturali comunitari;
VISTO inoltre l'articolo 6-sexies della medesima
VISTA la
VISTO in particolare l'articolo 18 della citata
VISTA la
VISTO in particolare l'articolo 16 della predetta
VISTO inoltre il successivo articolo 22, il quale prevede la ricognizione degli interventi infrastrutturali, al fine di promuovere il recupero del relativo deficit e conseguentemente la realizzazione degli obiettivi di cui all'articolo 119 della Costituzione;
VISTA la
VISTA la
VISTO in particolare l'articolo 30, commi 8 e 9, della predetta legge n. 19612009 che, fra l'altro, delega il Governo ad adottare uno o più decreti legislativi al fine di garantire la razionalizzazione, la trasparenza, l'efficienza e l'efficacia delle procedure di spesa relative ai finanziamenti in conto capitale destinati alla realizzazione di opere pubbliche e stabilisce i principi e criteri direttivi per l'emanazione dei decreti stessi;
VISTO l'articolo 2 della
CONSIDERATO che la suddetta riduzione lineare a carico del FAS è stata quantificata dal Ministero dell'economia e delle finanze, Ragioneria generale dello Stato, con propria specifica nota n. 97018 del 17 novembre 2010, in complessivi 4.990.717.442 euro, di cui 897.079.644 euro per l'anno 2011, 459.723.950 euro per l'anno 2012, 1.100.000.000 euro per l'anno 2013 e 2.533.913.848 euro per le annualità successive al 2013;
VISTO inoltre l'articolo 7, commi 26 e 27, della predetta
VISTA la
VISTA la
VISTA inoltre la propria
VISTA la
CONSIDERATO che, nella seduta del 26 novembre 2010, il Consiglio dei Ministri ha approvato, in via preliminare, lo schema di decreto legislativo di attuazione dell'articolo 16 della richiamata legge-delega n. 42/2009, relativo alle risorse aggiuntive destinate ad interventi speciali finalizzati alla rimozione degli squilibri economici e sociali, schema sul quale è in corso di acquisizione la prescritta intesa da parte della Conferenza unificata;
VISTA la nota del Ministro per i rapporti con le Regioni e la coesione territoriale n. 3278 del 26 novembre 201.0, con la quale viene sottoposta all'approvazione del Comitato, in attuazione della richiamata
CONDIVISA l'esigenza, anche in attuazione delle previsioni di cui agli articoli 6 quater, 6 quinquies e 6 sexies della
CONSIDERATO che, al fine di garantire il consolidamento della ripresa economica, occorre perseguire l'ottimizzazione degli investimenti pubblici attraverso la loro concentrazione su progetti di rilevanza strategica, sia di carattere infrastrutturale che immateriale, di livello nazionale, interregionale e regionale;
CONSIDERATO che questo Comitato, nella seduta del 26 novembre 2010, ha approvato la richiamata proposta del Ministro per i rapporti con le Regioni e la coesione territoriale del 26 novembre 2010, subordinando l'efficacia della relativa delibera all'acquisizione della prescritta intesa da parte della Conferenza Stato-Regioni;
VISTA la nota della Segreteria della Conferenza Stato-Regioni, n. 6253 del 31 dicembre 2010, con la quale viene trasmesso l'atto approvato nella seduta del 16 dicembre 2010 che ha sancito, ai sensi dell'articolo 6-quater sopra richiamato, l'intesa relativamente ai punti da 1 a 8 del testo approvato da questo Comitato il 26 novembre 2010 ed ha espresso parere favorevole, ai sensi dell'articolo 2, comma 4, del
RITENUTO di dover procedere all'adozione della presente delibera che, alla luce del documento finale oggetto di intesa in sede di Conferenza Stato - Regioni, recepisce alcune modifiche al testo approvato da questo Comitato il 26 novembre 2010;
CONSIDERATO che Stato e Regioni intendono affidarsi al rispetto del principio di leale collaborazione e di reciproca assunzione dei rispettivi impegni e della relativa tempistica;
DELIBERA
1) Contenuti
La presente delibera definisce obiettivi, criteri e modalità per la programmazione delle risorse di cui alla
La programmazione tiene conto dell'insieme delle risorse ordinarie, nazionali e regionali, disponibili per investimenti pubblici e per lo sviluppo di ciascun territorio, ivi comprese quelle previste dai contratti di programma, parte investimenti, degli Enti nazionali, che dovranno assicurare il loro pieno coinvolgimento nelle modalità di attuazione e garantire l'aggiuntività rispetto alla spesa ordinaria, coerentemente con le disposizioni dei regolamenti comunitari.
I contenuti della presente delibera pongono le basi per l'attuazione degli articoli 16 e 22 della
2) Obiettivi
Nell'ambito del quadro strategico vigente e dei relativi strumenti di programmazione, la delibera interviene sul rafforzamento delle regole di responsabilizzazione, sull'assunzione e sul rispetto degli impegni e sugli strumenti per assicurare i risultati, sulla concentrazione delle risorse, sulla qualità e sull'accelerazione degli interventi, prevedendo uno strumento di attuazione rafforzata di tipo contrattuale per quelli prioritari o di maggiore complessità attuativa.
3) Requisiti di individuazione degli interventi strategici
Le risorse saranno finalizzate a interventi coerenti con priorità programmatiche di rango europeo, nazionale e/o territoriale in grado di determinare un progresso significativo verso l'obiettivo rilevante per tale priorità.
In particolare saranno finanziati progetti strategici, sia di carattere infrastrutturale sia dì carattere immateriale, di cui alle seguenti categorie:
• interventi di rilievo nazionale;
• interventi di rilievo interregionale;
• interventi di rilevanza strategica regionale,
ovvero grandi progetti o investimenti articolati in singoli interventi tra loro funzionalmente connessi, in relazione a obiettivi e risultati quantificabili e misurabili, anche per quanto attiene al profilo temporale.
I requisiti di ammissibilità degli interventi, in coerenza con i nuovi indirizzi comunitari per il prossimo ciclo di programmazione e con gli indirizzi di cui agli articoli 13, 16 e 22 della
• identificazione dei fabbisogni a cui intendono rispondere e dei risultati attesi espressi in termini di indicatori che soddisfino requisiti di affidabilità statistica, prossimità all'intervento, tempestività di rilevazione, pubblicità dell'informazione;
• tempi di realizzazione definiti per settore, per tipologia d'intervento, di soggetto attuatore e di contesto geografico;
• programmazione/previsione ex-ante del metodo per la successiva valutazione di impatto degli interventi;
Inoltre, gli investimenti infrastrutturali dovranno rispondere anche ai seguenti requisiti:
• previsione e/o inclusione dei progetti negli strumenti regolamentari di pianificazione settoriale e territoriale, ove previsti da norme che regolano gli specifici settori;
• progettazione preliminare approvata (ai sensi dell'art. 93 del
Allo scopo di migliorare la qualità della progettazione, accelerare l'affidamento delle opere e l'avvio dei lavori per i progetti strategici che rispondono ai suddetti requisiti, per un limitato numero di interventi e secondo modalità da concordare e prevedere nel contratto istituzionale di cui al successivo punto 5, nella fase di passaggio dalla progettazione preliminare alla progettazione definitiva/esecutiva fino alla predisposizione della documentazione tecnico-amministrativa necessaria per l'affidamento dei lavori, potranno realizzarsi forme di collaborazione istituzionale tra le amministrazioni e le società pubbliche interessate.
4) Modalità di selezione degli interventi strategici
Per il Sud, gli interventi verranno individuati prendendo a riferimento le priorità strategiche e le specifiche indicazioni progettuali contenute nel Piano Nazionale per il Sud.
La selezione degli interventi strategici di competenza delle amministrazioni centrali e regionali avviene attraverso un processo di concertazione istituzionale e tecnica promosso dal Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica. Gli esiti di tale concertazione costituiscono revisione e aggiornamento dei Programmi attuativi regionali (PAR).
In tale contesto, gli interventi strategici nazionali sono altresì inseriti in documenti programmatici sottoposti dal Ministro per i rapporti con le regioni e per la coesione territoriale di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con i Ministri competenti per ciascun settore, all'approvazione del CIPE ai fini del riparto delle risorse disponibili con carattere prioritario. In caso di mancato accordo con la Regione interessata, l'individuazione dei relativi interventi strategici nazionali avviene previa intesa da sancire in sede di Conferenza Stato-Regioni ai sensi dell'art. 3 del
L'aggiornamento degli strumenti settoriali di programmazione infrastrutturale terrà conto degli interventi strategici nazionali così individuati.
Nella selezione degli interventi si terrà conto degli esiti della ricognizione infrastrutturale di cui all'art. 22 della
5) Attuazione rafforzata: il contratto istituzionale di sviluppo
Tutti gli interventi saranno attuati mediante gli strumenti previsti dalle normative e dai regolamenti vigenti (Accordi di programma quadro, attuazione diretta e regole di utilizzo delle risorse liberate).
Gli interventi prioritari e/o di maggiore complessità attuativa saranno oggetto di appositi atti negoziali, denominati "contratti istituzionali di sviluppo", volti a definire in particolare responsabilità, tempi e modalità di attuazione degli interventi, e condizionalità secondo quanto sarà disciplinato con il decreto legislativo di attuazione dell'art. 16 della
In sede di prima applicazione, e in via sperimentale, il contratto potrà riguardare:
• le risorse FAS 2000-2006 oggetto di riprogrammaziane già individuate in sede di ricognizione del loro stato di attuazione (punto 1.1
• interventi in corso che a seguito delle verifiche UVER rivelino criticità in fase di attuazione.
Potrà riguardare altresì le risorse liberate, nella misura in cui saranno quantificate sulla base degli ulteriori rimborsi generati in seguito alla rendicontazione dei Programmi comunitari 2007-2013, fermo restando quanto previsto dall'articolo 6-sexies del
Il contratto istituzionale viene sottoscritto dal Ministro per i rapporti con le regioni e per la coesione territoriale, d'intesa con il Ministro dell'economia e delle finanze e con gli altri Ministri interessati, dai Presidenti delle Regioni interessate e possono parteciparvi altre amministrazioni competenti, compresi i concessionari di servizi pubblici.
Il contratto, atto idoneo a produrre effetti giuridici, definisce l'accordo delle parti e prevede l'individuazione puntuale e specifica degli interventi da realizzare, i fabbisogni a cui intende rispondere, gli elementi che ne assicurano la sostenibilità finanziaria, economica e gestionale; gli obiettivi di realizzazione (efficienza) e di produzione di effetti di sviluppo (efficacia), in termini dei menzionati indicatori di risultato; la definizione del cronoprogramma degli impegni e delle responsabilità dei contraenti e delle fasi di realizzazione; le eventuali condizionalità, comprese modifiche istituzionali alla cui realizzazione è subordinato il trasferimento dei fondi; l'eventuale sistema degli incentivi e delle penalità collegati al rispetto/inadempimento delle clausole; le modalità di monitoraggio e di valutazione degli impatti necessarie a garantire trasparenza e tempestività per le decisioni e la verifica degli effetti.
6) Valutazione, monitoraggio e verifica dell'avanzamento e dell'efficacia della programmazione 2007/2013
I processi di riprogrammazione e di selezione e attuazione dei progetti strategici sono accompagnati con attività di verifica e di valutazione.
E' assicurato il completo e regolare monitoraggio periodico degli interventi mediante procedure e sistemi informatici previsti a legislazione vigente anche in coerenza con l'articolo 30 della
Nell'ambito dei controlli previsti nella delibera n.166/07, le attività di controllo effettuate dal Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica collegate ai casi di stallo o mancato completamento degli interventi o di non entrata in esercizio degli stessi potranno portare alla formulazione di proposte per il superamento delle criticità rilevate ovvero di revoca dei finanziamenti.
Le amministrazioni titolari di risorse FAS devono assicurare un documentato sistema di controlli, che garantisca la correttezza e la regolarità della spesa presentata alla certificazione. L'importo delle spese certificate e riscontrate irregolari a seguito dei controlli previsti dalla delibera CIPE n. 166/07 sarà decurtato dalle assegnazioni disposte a favore del Programma.
7) Indirizzi per l'accelerazione e la riprogrammazione della spesa dei fondi strutturali 2007-2013
Premesso che:
• le modifiche alla cosiddetta regola del disimpegno automatico (introdotte dal
• è fortissimo il ritardo, salvo poche Amministrazioni di eccellenza, nell'utilizzo dei fondi comunitari, con gravi rischi di disimpegno;
• si è fortemente modificato il contesto economico e sociale rispetto a quello nel quale era stata costruita la programmazione dei fondi per il periodo 2007-2013;
• il cambiamento di priorità strategiche che ne deriva è riflesso per il Sud nel Piano Nazionale per il Sud;
la riprogrammazione delle risorse deve estendersi ai fondi comunitari.
La riprogrammazione verrà avviata, secondo la prassi comunitaria e nel rispetto di quanto previsto dal QSN, dal Ministro per i rapporti con le regioni e per la coesione territoriale d'intesa con il Ministro dell'economia e finanze e in concertazione con la Commissione Europea.
Valgono quale riferimento per le aree del Sud le priorità fissate dal Piano Nazionale per il Sud.
Al fine di assicurare che la riprogrammazione avvenga in tempo utile per evitare il disimpegno automatico dei fondi, dovranno essere individuati appropriati obiettivi in termini di impegni giuridicamente vincolanti di ogni Programma Operativo al 30 maggio 2011 e al 31 dicembre 2011, attestato da quanto registrato nel sistema di monitoraggio dei fondi strutturali.
I Programmi Operativi che non avranno raggiunto il livello di impegno prefissato alle date di cui sopra dovranno essere oggetto di riprogrammazione delle risorse, anche con rimodulazione a favore di altri Programmi nell'ambito dello stesso Obiettivo Comunitario e cofinanziati dallo stesso Fondo Strutturale.
Faranno fede per quanto riguarda gli impegni i dati pubblicati dal Ministero dell'economia e delle finanze - RGS - IGRUE al 31 maggio 2011 e al 31 gennaio 2012, le riduzioni degli stanziamenti dei programmi oggetti di rimodulazione si attueranno sugli importi relativi all'annualità 2013 dei piani finanziari in vigore al 31 dicembre 2010.
Eventuali altre misure dì accelerazione saranno definite secondo le disposizioni del Quadro Strategico Nazionale.
Relativamente all'obbligo, previsto nel Quadro Strategico Nazionale di alimentare su base bimestrale il sistema nazionale di monitoraggio, l'erogazione della quota nazionale di cofinanziamento a carico del bilancio dello Stato è subordinata alla
corretta e puntuale alimentazione del sistema nazionale di monitoraggio, coerente con le spese certificate alla Commissione europea.
I grandi progetti non confermati entro 30 giorni dalla data di approvazione della delibera sono considerati non realizzabili nel presente ciclo di programmazione e saranno quindi oggetto di riprogrammazione.
L'attuazione dei Grandi progetti potrà essere disciplinata nell'ambito del contratto istituzionale di sviluppo.
I processi di riprogrammazione delle risorse comunitarie dovranno essere sostenuti da valutazioni operative, in coerenza con i regolamenti comunitari, su metodologia individuata dall'Unità di valutazione degli investimenti pubblici e condivisa con i Nuclei di valutazione e con tutte le amministrazioni titolari di Programma.
8) Nuovi progetti strategici
In riferimento all'aggiornamento degli interventi strategici (di cui al punto 4) e a seguito delle attività di valutazione finalizzate alla riprogrammazione delle risorse (di cui al punto 6), anche in coerenza con l'articolo 30 commi 8 e 9 della
9) Riduzione delle assegnazioni FAS 2000-2006 e 2007-2013
Per effetto della riduzione della dotazione finanziaria della missione di spesa "Sviluppo e riequilibrio territoriale", come disposta dall'art. 2 del
Per le regioni interessate ai piani di rientro che intendono utilizzare, a copertura dei debiti sanitari, le risorse FAS come disposto dall'art. 2, comma 90, della
Per quanto riguarda la riduzione imputata sulla programmazione FAS 2000-2006, si specifica che tale riduzione è prioritariamente imputata alla programmazione nazionale. Laddove non emergessero sufficienti disponibilità in esito alla definitiva ricognizione, si utilizzeranno le ulteriori risorse FAS derivanti dalla ricognizione disposta con la
10) Programmazione delle risorse regionali FAS 2007-2013
Il Ministro per i rapporti con le regioni e la coesione territoriale di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze esprimono l'assenso sulla revisione del quadro finanziario dei programmi regionali FAS, già oggetto di presa d'atto da parte del CIPE, conseguentemente alla riduzione delle assegnazioni di cui al punto 9. Fermo restando quanto previsto dal punto 2.10 della
Sulla base della revisione così comunicata, da compiersi entro un termine massimo dì 30 giorni dalla data di assunzione della presente delibera, sarà adottato dal Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica il provvedimento di messa a disposizione delle risorse (
Tale revisione nel medesimo termine è condotta sui programmi regionali FAS che non siano stati oggetto di presa d'atto da parte del CIPE, cui saranno sottoposti entro 15 giorni dalla conclusa revisione.
Resta fermo per le Regioni del Mezzogiorno, tenuto conto delle linee guida per la realizzazione del Piano nazionale per il Sud, che i programmi FAS sono sottoposti, entro 30 giorni, a revisione per essere resi coerenti con le priorità strategiche e le specifiche indicazioni progettuali del Piano e per individuare gli interventi strategici. Gli stessi Programmi sono sottoposti al CIPE entro 15 giorni dalla conclusa revisione.
Roma, 11 gennaio 2011
Il Presidente delegato: Tremonti Il segretario: Fitto Registrato alla Corte dei conti il 25 marzo 2011 Ufficio controllo Ministeri economico-finanziari, registro n. 3, Economia e finanze, foglio n. 189
Allegato
Copertura delle riduzioni del FAS disposte dalla
REGIONI
Area |
Regioni |
Valore PAR ( |
Taglio valore assoluto |
Nuovo valore PAR |
Mezzogiorno |
Abruzzo |
811,128 |
81,113 |
730,015 |
|
Molise |
452,316 |
45,232 |
407,084 |
|
Campania |
3.896,401 |
389,640 |
3.506,761 |
|
Puglia |
3.105,064 |
310,506 |
2.794,558 |
|
Basilicata |
854,412 |
85,441 |
768,971 |
|
Calabria |
1.773,267 |
177,327 |
1.595,940 |
|
Sicilia |
4.093,784 |
409,378 |
3.684,406 |
|
Sardegna |
2.162,486 |
216,249 |
1.946,237 |
Totale |
|
17.148,858 |
1.714,886 |
15.433,972 |
Centro Nord |
Piemonte |
833,358 |
83,336 |
750,022 |
|
Valle d'Aosta |
38,967 |
3,897 |
35,070 |
|
Lombardia |
793,353 |
79,335 |
714,018 |
|
Bolzano |
80,531 |
8,053 |
72,478 |
|
Trento |
54,034 |
5,403 |
48,631 |
|
Veneto |
570,466 |
57,047 |
513,419 |
|
Friuli-Venezia Giulia |
178,207 |
17,821 |
160,386 |
|
Liguria |
320,563 |
32,056 |
288,507 |
|
Emilia-Romagna |
268,088 |
26,809 |
241,279 |
|
Toscana |
709,705 |
70,971 |
638,735 |
|
Umbria |
237,435 |
23,744 |
213,692 |
|
Marche |
225,486 |
22,549 |
202,937 |
|
Lazio |
885,313 |
88,531 |
796,782 |
Totale |
|
5.195,506 |
519,551 |
4.675,955 |
TOTALE |
|
22.344,364 |
2.234,436 |
20.109,928 |
PAIN ATTRATTORI CULTURALI |
|
898,095 |
89,810 |
808,286 |
PAIN ENERGIE RINNOVABILI |
|
772,541 |
77,254 |
695,287 |
OBIETTIVI DI SERVIZIO |
|
3.012,000 |
602,400 |
2.409,600 |
TOTALE REGIONI |
|
27.027,000 |
3.003,900 |
24.023,100 |
AMMINISTRAZIONI CENTRALI
FAS 2000-2006 |
|
Valore voce programmazione |
Taglio |
Valore residuo |
Ricognizione 6-quater, |
Prioritariamente quota nazionale |
1.306,000 |
1.200,000 |
106,000 |
FAS 2007-2013 |
|
|
|
|
Fondo Strategico per il Paese |
Programma Banda Larga (*) |
800,000 |
400,000 |
400,000 |
|
Zone Franche Urbane |
150,000 |
150,000 |
0,000 |
Fondo Strategico per il Paese |
Residuo ancora da assegnare |
250,658 |
50,000 |
200,658 |
Fondo Infrastrutture |
Residuo ancora da assegnare |
763,865 |
186,817 |
577,048 |
TOTALE AA.CC |
|
3.270,523 |
1.986,817 |
1.283,706 |
(*) Programma Banda Larga da sottoporre all’approvazione del CIPE ai sensi dell’articolo 1, comma 1, della