§ 45.1.701 - Del.CIPE 23 marzo 2012, n. 41.
Fondo per lo sviluppo e la coesione. Modalità di riprogrammazione delle risorse regionali 2000-2006 e 2007-2013.


Settore:Normativa nazionale
Materia:45. Finanziamenti
Capitolo:45.1 finanziamenti
Data:23/03/2012
Numero:41

§ 45.1.701 - Del.CIPE 23 marzo 2012, n. 41.

Fondo per lo sviluppo e la coesione. Modalità di riprogrammazione delle risorse regionali 2000-2006 e 2007-2013.

(G.U. 15 giugno 2012, n. 138)

 

     IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

 

     Visti gli articoli 60 e 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003) e successive modificazioni, con i quali vengono istituiti, presso il Ministero dell'economia e delle finanze e il Ministero delle attività produttive, i Fondi per le aree sottoutilizzate, coincidenti con l'ambito territoriale delle aree depresse di cui alla legge n. 208/1998 e al Fondo istituito dall'art. 19, comma 5, del decreto legislativo n. 96/1993;

     Visto l'art. 11 della legge 1° gennaio 2003 n. 3, il quale prevede che ogni progetto d'investimento pubblico debba essere dotato di un codice unico di progetto (CUP);

     Visto l'art. 1, comma 2, della legge 17 luglio 2006, n. 233, di conversione del decreto legge 8 maggio 2006, n. 181, che trasferisce al Ministero dello sviluppo economico il Dipartimento per le politiche di sviluppo e di coesione e le funzioni di cui all'art. 24, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, ivi inclusa la gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) di cui al citato art. 61;

     Vista la legge 30 luglio 2010, n. 122, che ha convertito, con modificazioni, il decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica;

     Visto l'art. 7, commi 26 e 27, della citata legge n. 122/2010, che ha attribuito al Presidente del Consiglio dei Ministri la gestione del FAS, prevedendo che lo stesso Presidente del Consiglio dei Ministri o il Ministro delegato si avvalgano, nella gestione del citato Fondo, del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del Ministero dello sviluppo economico;

     Vista la legge 13 agosto 2010, n. 136 e in particolare gli articoli 3 e 6 che per la tracciabilità dei flussi finanziari a fini antimafia, prevedono che gli strumenti di pagamento riportino il CUP ove obbligatorio ai sensi della sopracitata legge n. 3/2003, sanzionando la mancata apposizione di detto codice;

     Visto il decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88, recante disposizioni in materia di risorse aggiuntive e interventi speciali per la rimozione di squilibri economici e sociali, in attuazione dell'art. 16 della legge 5 maggio 2009, n. 42, recante la delega al Governo in materia di federalismo fiscale e visto in particolare l'art. 4 del medesimo decreto legislativo, il quale dispone che il FAS di cui all'art. 61 della legge n. 289/2002 assuma la denominazione di Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC), e sia finalizzato a dare unità programmatica e finanziaria all'insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale, che sono rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese;

     Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 dicembre 2011, con il quale è stata conferita la delega al Ministro per la coesione territoriale ad esercitare, tra l'altro, le funzioni di cui al richiamato art. 7 della legge n. 122/2010 relative, fra l'altro, alla gestione del FAS, ora Fondo per lo sviluppo e la coesione;

     Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n. 87/2003, errata corrige in Gazzetta Ufficiale n. 140/2003), con la quale questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del Codice unico di progetto (CUP), che deve essere richiesto dai soggetti responsabili di cui al punto 1.4 della delibera stessa;

     Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n. 276/2004), con la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti di investimento pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;

     Vista la delibera di questo Comitato 22 dicembre 2006, n. 174 (G. U. n. 95/2007), con la quale è stato approvato il QSN 2007-2013;

     Vista la delibera di questo Comitato 21 dicembre 2007, n. 166 (Gazzetta Ufficiale n. 123/2008), relativa all'attuazione del QSN e alla programmazione del FAS (ora FSC) per il periodo 2007-2013;

     Vista la delibera di questo Comitato 30 luglio 2010, n. 79 (Gazzetta Ufficiale n. 277/2010) concernente la ricognizione, per il periodo 2000-2006, dello stato di attuazione degli interventi finanziati dal FSC e delle risorse liberate nell'ambito dei programmi comunitari (obiettivo 1), che individua le risorse allo stato disponibili ai fini della riprogrammazione e prevede l'adozione, da parte di questo Comitato, di una successiva delibera che definisca gli obiettivi, i criteri e le modalità da seguire nella riprogrammazione di tali risorse;

     Vista la delibera di questo Comitato 11 gennaio 2011, n. 1 (Gazzetta Ufficiale n. 80/2011), concernente gli obiettivi, i criteri e le modalità di programmazione delle risorse in questione, selezione e attuazione degli investimenti per i periodi 2000-2006 e 2007-2013;

     Vista la delibera di questo Comitato del 30 settembre 2011, n. 80 (Gazzetta Ufficiale n. 20/2012) che, in esito alle verifiche effettuate dall'Unità di verifica degli investimenti pubblici (UVER) ai sensi della citata delibera n. 79/2010, ha disposto il definanziamento di alcuni interventi, prevedendo che le risorse definanziate fossero riprogrammate da questo Comitato secondo i criteri previsti dalle delibere n. 79/2010 e n. 1/2011;

     Considerato che, dalle suddette verifiche UVER, è emersa la presenza di criticità finanziarie che hanno determinato il mancato avvio o completamento di alcuni interventi oggetto di verifica;

     Vista la precedente delibera adottata in data odierna da questo Comitato concernente la ricognizione delle risorse regionali relative al periodo 2000-2006 interessate da disimpegni automatici e il contestuale accertamento delle risorse disponibili per la riprogrammazione, pari a 86,48 euro al netto dei reimpieghi indicati nella stessa delibera;

     Vista la proposta del Ministro per la coesione territoriale n. 577 del 7 marzo 2012 e l'allegata nota informativa concernente la ricognizione delle risorse regionali 2000-2006 e 2007-2013 disponibili sul Fondo per lo sviluppo e la coesione, nonchè le modalità di riprogrammazione delle stesse;

     Ritenuto di dover salvaguardare la finalizzazione territoriale delle risorse oggetto dei disimpegni automatici, attribuendole alle singole Regioni e /o Province autonome pro-quota in ragione del peso percentuale dei rispettivi disimpegni automatici;

     Ritenuto altresì di dover specificare, per il ciclo di programmazione 2000-2006, le modalità attuative delle attività di riprogrammazione delle risorse regionali disponibili indicate nella detta proposta, salvaguardando, in via preliminare, l'esigenza di assicurare copertura finanziaria a favore degli interventi, di competenza delle Regioni e Province autonome, oggetto di disimpegni automatici e a favore degli interventi in corso che abbiano evidenziato altre criticità di natura finanziaria;

     Ritenuto necessario precisare, per il periodo 2007-2013, le modalità attuative delle eventuali attività di riprogrammazione già previste al punto 7.3 della delibera di questo Comitato n. 166/2007;

     Considerato che, nella citata proposta viene altresì previsto, a favore della Regione Abruzzo, il ristoro del taglio del 5% (quantificato in 42,73 milioni di euro) sulle pertinenti risorse FSC 2007-2013, disposto con la citata delibera di questo Comitato n. 1/2009;

     Considerato che sul punto, in sede di Conferenza unificata del 16 dicembre 2010, nel documento che sancisce l'Intesa, è riportata la condivisione unanime da parte delle Regioni e delle Province autonome in ordine all'opportunità che il citato taglio del 5% non sia applicato a carico della Regione Abruzzo, tenuto conto della specifica situazione di difficoltà legata alla ricostruzione post-terremoto, documento che prevede altresì che il detto taglio sia posto, pro-quota, a carico di tutte le altre Regioni, in assenza di risorse nazionali disponibili;

     Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del vigente regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 13 maggio 2010, n. 58);

     Vista la nota n. 1229-P del 22 marzo 2012, predisposta congiuntamente dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta a base dell'odierna seduta del Comitato, contenente le osservazioni e le prescrizioni da riportare nella presente delibera;

     Su proposta del Ministro per la coesione territoriale;

 

     Delibera:

 

     1. Programmazione 2000-2006

     1.1 A fronte delle pregresse assegnazioni disposte da questo Comitato a carico del FSC fino all'anno 2006, le risorse complessivamente disponibili per la riprogrammazione risultano pari a 2.046,79 milioni di euro, secondo l'articolazione tra le Regioni e le Province autonome riportata nella tavola allegata alla presente delibera di cui costituisce parte integrante (colonna h).

     1.2 A fronte della disponibilità complessiva di cui al precedente punto 1.1, è assegnato a favore della Regione Abruzzo, a titolo di reintegro del taglio del 5% di cui alla delibera CIPE n. 1/2009 disposto a carico della programmazione regionale del FSC 2007-2013, l'importo di 42,73 milioni di euro. La copertura di tale onere viene imputata a carico delle singole disponibilità regionali (colonna i dell'allegato) secondo la chiave di riparto del FSC 2007/2013.

     1.3 A carico della predetta disponibilità di cui al precedente punto 1.1 è inoltre assegnato l'importo complessivo di 454,71 milioni di euro a favore delle Regioni per le quali, in occasione della ricognizione svolta dal Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, è emerso un fabbisogno finanziario residuo per la copertura degli interventi interessati dai disimpegni automatici a fronte delle pregresse assegnazioni del FSC 2000-2006 (colonna l dell'allegato).

     1.4 Al netto delle assegnazioni di cui ai precedenti punti 1.2 e 1.3, le risorse disponibili per la riprogrammazione sono pertanto complessivamente pari a 1.549,35 milioni di euro, secondo l'articolazione tra le Regioni e le Province autonome (colonna m dell'allegato). Tali risorse saranno riprogrammate dalle stesse Regioni e Province autonome, secondo le modalità fissate nei punti successivi sulla base degli esiti dell'istruttoria condotta dal Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica.

     1.5 Nei casi nei quali le risorse disponibili per la riprogrammazione, per ciascuna Intesa istituzionale di programma, eccedano il 5 per cento delle assegnazioni FSC 2000-2006 a favore delle Amministrazioni di riferimento (ivi comprese le somme derivanti dalle assegnazioni a valere sui disimpegni automatici di cui al precedente punto 1.3) e, comunque, ove tali risorse eccedano l'importo di 100 milioni di euro, le relative riprogrammazioni saranno sottoposte alle decisioni di questo Comitato.

     1.6 Qualora gli importi delle risorse disponibili per la riprogrammazione siano inferiori alla percentuale del 5 per cento come sopra definita, le riprogrammazioni saranno sottoposte alle decisioni del Tavolo dei sottoscrittori di cui alla delibera di questo Comitato n. 14/2006, sotto il coordinamento del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica.

     1.7 Ai fini dell'istruttoria, il Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica avrà cura di verificare preliminarmente che ciascuna Regione e/o Provincia autonoma interessata abbia garantito integrale copertura finanziaria:

     ai rispettivi disimpegni automatici di cui al precedente punto 1.3;

     agli interventi previsti in APQ che necessitino di ulteriori risorse rispetto alla dotazione originaria, in modo da consentirne il completamento ovvero la messa in funzione, superando le criticità finanziarie registrate in corso d'opera, previa verifica da parte dell'UVER.

     1.8 Le riprogrammazioni avverranno sempre nel rispetto del principio di concentrazione delle risorse su interventi di rilevanza strategica per il territorio, sulla base degli indirizzi e criteri di cui alla precedente delibera di questo Comitato n. 1/2011, degli indirizzi che governano la politica regionale comunitaria nel quadro di una strategia unitaria dei Fondi strutturali e del Fondo per lo sviluppo e la coesione, ivi compresi quelli che hanno ispirato il recente Piano di azione coesione.

 

     2. Programmazione 2007-2013

     2.1 In applicazione del punto 7.3 della delibera n. 166/2007, dopo l'approvazione del Comitato/Organismo di sorveglianza, sono sottoposte al CIPE, per la relativa presa d'atto, le proposte di riprogrammazione delle risorse del FSC 2007-2013 che determinino, all'interno dei Programmi attuativi delle Regioni e delle Province autonome, scostamenti finanziari superiori al 20 per cento del valore delle risorse del FSC programmate per ciascuna azione cardine/progetto strategico, ovvero scostamenti finanziari per ciascun asse/priorità di riferimento superiore al 20 per cento del valore delle risorse del FSC programmate [1].

 

     3. Strumenti di attuazione

     3.1 Ai fini dell'attuazione degli interventi previsti nelle delibere di questo Comitato n. 62/2011 e 78/2011, nelle ipotesi nelle quali i soggetti attuatori siano costituiti da concessionari di pubblici servizi di rilevanza nazionale, si procede attraverso lo strumento del Contratti istituzionali di sviluppo; in tutti gli altri casi si procede mediante la stipula di specifici Accordi di programma quadro (APQ) contenenti, fra l'altro, la definizione di un sistema di indicatori di risultato e di realizzazione, la verifica della sostenibilità finanziaria e gestionale, le modalità di monitoraggio e di valutazione in itinere e ex post. Tali APQ devono altresì prevedere appropriati sistemi di gestione e controllo degli interventi e sono sottoposti alla sorveglianza del Ministro per la coesione territoriale attraverso il Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, che deve verificare l'efficace funzionamento di tali sistemi di gestione e controllo, anche con riferimento all'ammissibilità delle spese [2].

     3.2 Ai fini dell'attuazione dei programmi delle Regioni e Province autonome, nel caso delle azioni cardine e negli altri casi previsti nelle relative delibere CIPE di presa d'atto, si procede mediante la sottoscrizione degli specifici APQ come sopra descritti, integrati dalle valutazioni ex ante e dall'indicazione dei criteri di selezione e ammissione degli interventi.

     4. Risorse FSC relative ad interventi portati a rendicontazione sui Programmi finanziati con fondi europei

     4.1 Le Regioni e Province Autonome sono tenute a comunicare al Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, ai fini del relativo reimpiego nel rispetto delle norme europee e nazionali, l'ammontare delle risorse del FSC resesi disponibili a seguito della rendicontazione su Programmi comunitari 2000-2006 e/o 2007/2013 di interventi finanziati originariamente con risorse del Fondo per lo sviluppo e coesione.

 

Registrato alla Corte dei conti il 7 giugno 2012  Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia e delle finanze registro n. 6 Economie e finanze, foglio n. 89.

 

 

 


[1] Per una modifica al presente punto, vedi la Del.CIPE 26 ottobre 2012, n. 107.

[2] Per una modifica al presente punto, vedi la Del.CIPE 26 ottobre 2012, n. 107.