Settore: | Normativa nazionale |
Materia: | 63. Mezzogiorno e aree depresse |
Capitolo: | 63.1 agevolazioni e contributi |
Data: | 03/08/2012 |
Numero: | 96 |
§ 63.1.413 - Del.CIPE 3 agosto 2012, n. 96.
Presa d'atto del Piano di azione coesione.
(G.U. 22 novembre 2012, n. 273)
IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Visto il
Visto il Quadro strategico nazionale Italia (QSN) 2007-2013, adottato con la
Visto in particolare il punto VI.2.1 del QSN che prevede l'istituzione del «Comitato nazionale per il coordinamento e la sorveglianza della politica regionale unitaria», per l'espletamento delle funzioni di accompagnamento all'attuazione dello stesso QSN;
Vista la proposta di
Visto l'art. 24, comma 1, lettera c), del
Visto l'art. 7, comma 26, del
Visto il
Vista la
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 dicembre 2011 che ha delegato al Ministro per la coesione territoriale l'esercizio delle funzioni di cui all'art. 7, commi 26, 27 e 28, del
Visto l'art. 1, comma 3, del predetto decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 dicembre 2011 che, ai fini dell'esercizio delle funzioni di cui all'art. 7, comma 26, del
Vista la
Vista la
Preso atto delle conclusioni del Vertice dei Paesi Euro del 26 ottobre 2011 che, con riferimento agli impegni assunti dall'Italia, in pari data, con lettera del Presidente del Consiglio dei Ministri, sostiene «l'intenzione dell'Italia di rivedere i programmi relativi ai fondi strutturali ridefinendo le priorità dei progetti e concentrando l'attenzione su istruzione, occupazione, agenda digitale e ferrovie/reti allo scopo di migliorare le condizioni per un rafforzamento della crescita e affrontare il divario regionale» e invita altresì la Commissione a fornire una valutazione dettagliata delle misure e a monitorarne l'attuazione e, le autorità italiane, a fornire tempestivamente tutte le informazioni necessarie;
Tenuto conto degli inderogabili impegni assunti dal Governo rispetto agli obiettivi fissati dalla citata
Visto l'Accordo sottoscritto il 3 novembre 2011 fra Ministro per i rapporti con le regioni e la coesione territoriale e i Presidenti delle Regioni del Mezzogiorno, concernente «Il contributo delle Regioni meridionali e della politica di coesione alla crescita dell'Italia»;
Visto il documento «Piano di azione coesione: risultati attesi e azioni da intraprendere» che, in attuazione di tali decisioni, è stato inviato il 15 novembre 2011 dal Ministro per i rapporti con le regioni e per la coesione territoriale al Commissario europeo per la politica regionale, che prevede, al paragrafo 3, per la sua attuazione, la costituzione e attivazione di un apposito Gruppo di azione;
Visto il successivo documento denominato Piano di azione coesione - Aggiornamento n. 1, inviato il 7 febbraio 2012 dal Ministro per la coesione territoriale al Commissario europeo per la politica regionale;
Visto il documento «Iniziative di accelerazione e di miglioramento dell'efficacia degli interventi» approvato in data 27 febbraio 2012 dal richiamato Comitato nazionale per il coordinamento e la sorveglianza della politica regionale unitaria e visti in particolare i punti 4 e 7 che dettano le condizioni attraverso cui le risorse di cofinanziamento nazionale dei Programmi operativi cofinanziati confluiscono al Piano di azione coesione, rispettivamente per mancato raggiungimento dei target di annuali di spesa da certificare, ovvero per adesione volontaria allo stesso;
Visto il documento Piano di azione coesione - Aggiornamento n. 2 - presentato dal Ministro per la coesione territoriale al Consiglio dei Ministeri nella riunione dell'11 maggio 2012 e inviato al Commissario europeo per la politica regionale, che riorienta fra l'altro l'attuale programmazione delle politiche di coesione al disegno del prossimo settennio 2014-2020, con particolare riferimento al metodo della programmazione tesa ai risultati, che trova inoltre il suo fondamento anche nei principi guida della «spending review», quali il riesame e la riallocazione della spesa pubblica e l'identificazione dei risultati attesi dalla riprogrammazione;
Considerato che, con decreto del Ministro per la coesione territoriale del 1° agosto 2012 in corso di perfezionamento, sono individuati la composizione e i compiti del predetto Gruppo di azione cui è demandata: l'identificazione degli interventi in attuazione del Piano con definizione dei loro risultati espressi in termini di indicatori e target; l'accertamento della sussistenza delle pre-condizioni di efficacia; l'individuazione di responsabilità, modalità attuative e tempi di attuazione; l'analisi e il monitoraggio dei progressi del percorso di attuazione;
Considerato che il Piano di azione coesione ha assunto, anche in forza dell'evoluzione delineata con i successivi aggiornamenti, una funzione strategica di orientamento e attuazione dell'insieme della politica di coesione, progressivamente allargando la sua sfera di influenza a un complesso di funzioni e strumenti di intervento della politica di coesione comunitaria e nazionale e coinvolgendo nella sua attuazione più amministrazioni anche con funzioni di coordinamento di fondi e di politiche;
Considerato che le risorse finanziarie destinate al Piano di azione e coesione derivano dalla riprogrammazione di alcuni Programmi operativi 2007/2013 cofinanziati dai fondi strutturali regionali e nazionali e dalla riduzione del cofinanziamento a carico dello Stato a valere sul Fondo di rotazione di cui alla citata
Considerato altresì che le predette risorse finanziarie possono essere oggetto di integrazione sulla base dei successivi aggiornamenti del Piano;
Considerato che, con la nota del Ministero dell'economia e delle finanze - RGS - IGRUE n. 29497 del 6 aprile 2012 sono definite, ai sensi del predetto art. 23, comma 4, della
Considerato che, con la nota n. 8196 del 18 giugno 2012 del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica - DGPRUC, vengono fornite indicazioni in ordine al percorso di riprogrammazione dei Programmi operativi 2007/2013 e all'adesione degli stessi al Piano di azione e coesione;
Ritenuto opportuno che, per assicurare la conformità delle condizioni di attuazione del Piano di azione e coesione alle regole di utilizzo delle risorse comunitarie e nazionali, le Amministrazioni sopra richiamate, nell'esercizio delle attribuzioni individuate, adottino con propri atti e provvedimenti le modifiche e le integrazione alle richiamate procedure dandone adeguata informativa a questo Comitato;
Considerato che il Ministro per la coesione territoriale, a partire dalle risultanze del negoziato istituzionale comunitario in corso e dagli orientamenti nazionali assunti nel Piano di azione e coesione, ha definito una proposta metodologica per l'avvio del percorso di programmazione della politica di coesione per il settennio 2014/2020 nel documento «Quadro strategico comune 2014/2020: proposta di percorso di programmazione» trasmesso alla Conferenza Stato - Regioni per opportuna informativa;
Ritenuto, quindi, che il Piano di azione coesione anticipa nelle finalità, metodo, contenuti e regole, l'impostazione programmatoria tracciata per il ciclo 2014/2020 e che il suo successivo aggiornamento può contribuire alla definizione della metodologia e delle linee strategiche quale prima fase del percorso descritto nel documento «Quadro strategico comune 2014/2020: proposta di percorso di programmazione», tenendo conto della specificità dei fondi interessati e proseguendo nell'approccio per risultati già sperimentato nell'ambito del Piano di azione coesione;
Vista la proposta del Capo di Gabinetto, d'ordine del Ministro per la coesione territoriale, n. 2000 del 1° agosto 2012 con la quale viene tra l'altro sottoposto alla presa d'atto del CIPE il citato Piano di azione coesione - Aggiornamento 2 (documento ed allegati);
Ritenuto di dover prendere atto del Piano di azione coesione - Aggiornamento n. 2, invitando il Ministro per la coesione territoriale a formulare una successiva relazione sullo stato di attuazione del piano di interventi ivi descritti e dei relativi cronoprogrammi;
Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del vigente regolamento di questo Comitato (art. 3 della
Vista la nota n. 3324-P del 2 agosto 2012, predisposta congiuntamente dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta a base della presente seduta;
Su proposta del Ministro per la coesione territoriale;
Prende atto:
del Piano di azione coesione - Aggiornamento n. 2 (documento ed allegati) acquisito agli atti della odierna seduta, che consente la revisione e il riorientamento della programmazione comunitaria 2007/2013, con la definizione di misure di accelerazione e qualificazione della spesa dei programmi comunitari avviata con la richiamata
dei risultati attesi dalla realizzazione del detto Piano e delle azioni volte a conseguirli, secondo le responsabilità istituzionali e attuative, le modalità ed i tempi ivi previsti;
delle risorse finanziarie individuate per l'attuazione del Piano di azione coesione - Aggiornamento n. 2, condizionate dall'approvazione della Commissione europea, ai sensi dell'art. 33 del
delle procedure individuate dal Ministero dell'economia e delle finanze - RGS - IGRUE con la nota n. 29497 del 6 aprile 2012 concernenti, ai sensi dell'art. 23, comma 4, della
delle procedure individuate dal Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica - DGPRUC - con la richiamata nota n. 8196 del 18 giugno 2012, concernente indicazioni per il percorso di riprogrammazione dei Programmi operativi e per l'adesione degli stessi al Piano di azione e coesione;
che il Ministro per la coesione territoriale, attraverso il Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica (DPS) d'intesa con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il Ministero delle politiche agricole, il Ministero dell'economia e delle finanze, assicurando il raccordo con tutte le Amministrazioni interessate, trasmetterà alla Conferenza Stato - Regioni, a questo Comitato e renderà pubblico un documento di indirizzi strategici e metodologici (impostazione, contenuti e regole) come proposta del Governo per l'avvio del confronto istituzionale e con il partenariato per l'impostazione e la definizione della programmazione 2014/2020 in vista della sottoscrizione del Contratto/Accordo di partenariato con la Commissione europea, che, tenendo conto della specificità dei fondi interessati, prosegua nell'approccio per risultati già introdotto con il Piano di azione coesione;
Stabilisce:
1. che il Ministro per la coesione territoriale presenti a questo Comitato una relazione informativa periodica sull'avanzamento degli interventi individuati nel Piano di azione coesione, sull'utilizzazione delle risorse ivi allocate, sul rispetto dei relativi cronoprogrammi e sulle eventuali modifiche ed integrazioni necessarie per garantirne la più efficace attuazione;
2. che le Amministrazioni responsabili dell'attuazione degli interventi del Piano di azione e coesione non riconducibili alle priorità declinate nei Programmi operativi 2007-2013, individuate dal Piano stesso o con provvedimento del Ministro per la coesione territoriale, adottino tempestivamente tutti gli atti occorrenti per l'esecuzione del Piano relativamente all'azione ad esse affidata;
3. che ulteriori aggiornamenti del Piano di azione coesione che comportino integrazioni e sviluppi del Piano stesso, comprese modifiche del relativo quadro finanziario e variazioni delle regole di attuazione definite dai provvedimenti in premessa al fine di migliorarne l'efficacia, siano definiti e stabiliti con le stesse modalità previste nella presente delibera e rese oggetto di tempestiva informativa a questo Comitato;
4. che della presente delibera sia resa informativa alla Conferenza Stato - Regioni.
Registrato alla Corte dei conti il 13 novembre 2012 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia e delle finanze, registro n. 10, Economie e finanze, foglio n. 182