Settore: | Normativa nazionale |
Materia: | 47. Geologia e cartografia |
Capitolo: | 47.1 geologia e cartografia |
Data: | 12/10/2000 |
Numero: | 279 |
Sommario |
Art. 1. Interventi per le aree a rischio idrogeologico e in materia di protezione civile. |
Art. 1 bis. (Procedura per l'adozione dei progetti di piani stralcio). |
Art. 2. (Attività straordinaria di polizia idraulica e di controllo sul territorio). |
Art. 3. Ulteriori forme di controllo sul territorio |
Art. 3 bis. (Realizzazione della cartografia geologica). |
Art. 3 ter. (Compatibilità della ricostruzione) |
Art. 4. Interventi urgenti a favore delle zone della regione Calabria danneggiate dalle calamità idrogeologiche di settembre ed ottobre 2000. |
Art. 4 bis. (Interventi urgenti a favore delle zone danneggiate dalle calamità idrogeologiche dell'ottobre e del novembre 2000). |
Art. 4 ter. (Studio preliminare agli interventi sul collegamento ferroviario Aosta-Chivasso). |
Art. 5. Disposizioni relative al servizio di leva nelle zone della regione Calabria interessate dagli eventi calamitosi del settembre e ottobre 2000; sospensione di termini fiscali e previdenziali. |
Art. 5 bis. (Disposizioni relative al servizio di leva nelle zone delle regioni interessate dagli eventi calamitosi dell'ottobre e del novembre 2000; sospensione o proroga di termini fiscali, previdenziali, [...] |
Art. 6. Modifiche al decreto-legge 11 giugno 1998, n. 180, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 1998, n. 267, e successive modificazioni. |
Art. 6 bis. (Misure per la stabilizzazione del personale assunto a tempo determinato dalle Autorità di bacino di rilievo nazionale, ai sensi del decreto-legge n. 180 del 1998). |
Art. 6 ter. (Disposizioni per le regioni e gli enti locali colpiti dalla crisi sismica del 27 settembre 1997). |
Art. 6 quater. (Disponibilità di dati ambientali e territoriali). |
Art. 6 quinquies. (Modifiche al decreto-legge n. 6 del 1998, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 61 del 1998). |
Art. 7. (Interventi in materia di protezione civile) |
Art. 7 bis. (Ulteriori misure urgenti per gli interventi di superamento dell'emergenza nelle regioni del Nord Italia interessate dagli eventi alluvionali del novembre 1994, nonché per la rilocalizzazione delle [...] |
Art. 7 ter. (Competenze della regione Valle d'Aosta e delle province autonome di Trento e di Bolzano). |
Art. 8. Entrata in vigore. |
§ 47.1.21 – D.L. 12 ottobre 2000, n. 279. [1]
Interventi urgenti per le aree a rischio idrogeologico molto elevato e in materia di protezione civile, nonché a favore di zone colpite da calamità naturali. [2]
(G.U. 12 ottobre 2000, n. 239).
Art. 1. Interventi per le aree a rischio idrogeologico e in materia di protezione civile.
1. Le misure di salvaguardia per le aree a rischio molto elevato definite nell'atto di indirizzo e coordinamento emanato per l'individuazione dei criteri relativi agli adempimenti di cui all'articolo 1, commi 1 e 2, del
a) alle aree ricomprese nel limite di 150 metri dalle ripe o dalle opere di difesa idraulica dei laghi, fiumi ed altri corsi d'acqua, situati nei territori dei comuni per i quali lo stato di emergenza, dichiarato ai sensi dell'articolo 5 della
b) nelle aree con probabilità di inondazione corrispondente alla piena con tempo di ritorno massimo di 200 anni, come definite nell'atto di indirizzo e coordinamento di cui al presente comma e identificate con delibera dei comitati istituzionali delle autorità di bacino di rilievo nazionale e interregionale o dalle regioni per i restanti bacini idrografici, e che non siano già ricomprese in bacini per i quali siano approvati piani stralcio di tutela di fasce fluviali o di riassetto idrogeologico o di sicurezza idraulica, ai sensi dell'articolo 17, comma 6 ter, della
2. Le tabelle di cui alla lettera a) del comma 1 sono aggiornate, sentite le regioni e le province autonome interessate, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Comitato dei Ministri di cui all'articolo 4 della
3. [7].
4. La disposizione di cui al comma 4 dell'articolo 1 del
5. Per l'attuazione degli interventi di cui all'articolo 1 comma 2, del
6. Per l'attuazione del programma di potenziamento delle reti di monitoraggio meteo-idro-pluviometrico elaborato ai sensi dell'articolo 2, comma 7, del
7. Entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, il Dipartimento della protezione civile, avvalendosi del Gruppo nazionale per la difesa dalle catastrofi idrogeologiche del Consiglio nazionale per le ricerche, in collaborazione con l'Agenzia nazionale per la protezione dell'ambiente (ANPA), con il Dipartimento per i servizi tecnici nazionali, nonché con il Comitato tecnico di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 15 dicembre 1998, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 29 gennaio 1999, predispone, sentite le regioni e le province autonome, un programma per assicurare un'adeguata copertura di radar meteorologici del territorio nazionale. Il programma è attuato nel limite di spesa complessivo di lire 25.000 milioni per ciascuno degli anni 2001 e 2002, comprensivo del costo di funzionamento e gestione del sistema per 24 mesi. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione, per gli anni 2001 e 2002, dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 6, comma 1, del
Art. 1 bis. (Procedura per l'adozione dei progetti di piani stralcio). [11]
[1. I progetti di piano stralcio per la tutela dal rischio idrogeologico di cui all'articolo 1, comma 1, del
2. L'adozione dei piani stralcio per l'assetto idrogeologico è effettuata, sulla base degli atti e dei pareri disponibili, entro e non oltre sei mesi dalla data di adozione del relativo progetto di piano, ovvero entro e non oltre il termine perentorio del 30 aprile 2001 per i progetti di piano adottati antecedentemente alla data di entrata in vigore della L. di conversione del presente decreto.
3. Ai fini dell'adozione ed attuazione dei piani stralcio e della necessaria coerenza tra pianificazione di bacino e pianificazione territoriale, le regioni convocano una conferenza programmatica, articolata per sezioni provinciali, o per altro ambito territoriale deliberato dalle regioni stesse, alle quali partecipano le province ed i comuni interessati, unitamente alla regione e ad un rappresentante dell'Autorità di bacino.
4. La conferenza di cui al comma 3 esprime un parere sul progetto di piano con particolare riferimento alla integrazione a scala provinciale e comunale dei contenuti del piano, prevedendo le necessarie prescrizioni idrogeologiche ed urbanistiche. Il parere tiene luogo di quello di cui all'articolo 18, comma 9, della
5. Le determinazioni assunte in sede di comitato istituzionale, a seguito di esame nella conferenza programmatica, costituiscono variante agli strumenti urbanistici.]
Art. 2. (Attività straordinaria di polizia idraulica e di controllo sul territorio). [12]
1. Entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della L. di conversione del presente decreto, i soggetti di cui al comma 4 provvedono ad effettuare, nell'ambito degli ordinari stanziamenti di bilancio, una attività straordinaria di sorveglianza e ricognizione lungo i corsi d'acqua e le relative pertinenze, nonché nelle aree demaniali, attraverso sopralluoghi finalizzati a rilevare le situazioni che possono determinare maggiore pericolo, incombente e potenziale, per le persone e le cose ed a identificare gli interventi di manutenzione più urgenti.
2. Le attività di cui al comma 1 ricomprendono quelle già svolte negli ultimi tre anni in base ad ordinanze ai sensi dell'articolo 5 della
a) le opere e gli insediamenti presenti in alveo e nelle relative pertinenze;
b) gli invasi artificiali, in base ai dati resi disponibili dal servizio dighe;
c) i restringimenti nelle sezioni di deflusso prodotti dagli attraversamenti o da altre opere esistenti;
d) le situazioni d'impedimento al regolare deflusso delle acque, con particolare riferimento all'accumulo di inerti e relative opere di dragaggio, anche lungo lotti diversi;
e) l'apertura di cave ed il prelievo di materiale litoide;
f) le situazioni di dissesto, in atto o potenziale, delle sponde e degli argini;
g) l'efficienza e la funzionalità delle opere idrauliche esistenti, il loro stato di conservazione;
h) qualsiasi altro elemento che possa dar luogo a situazione di allarme.
3. I soggetti di cui al comma 4 provvedono ad effettuare, entro la data di cui al comma 1, nell'ambito degli ordinari stanziamenti di bilancio, una ricognizione sullo stato di conservazione delle opere eseguite per la sistemazione dei versanti, indicando le esigenze di carattere manutentorio finalizzate a costruire un difusso sistema di protezione idrogeologica, con conseguente miglioramento generalizzato delle condizioni di rischio soprattutto a beneficio dei territori di pianura.
4. Alle attività di cui ai commi 1 e 2 provvedono le regioni, d'intesa con le province, con la collaborazione degli uffici dei provveditorati alle opere pubbliche, del Corpo forestale dello Stato, dei comuni, degli uffici tecnici erariali, degli altri uffici regionali aventi competenza nel settore idrogeologico, delle comunità montane, dei consorzi di bonifica e di irrigazione, delle strutture dei commissari straordinari per gli interventi di sistemazione idrogeologica e per l'emergenza rifiuti. Il coordinamento delle attività è svolto dall'Autorità di bacino competente, che assicura anche il necessario raccordo con le iniziative in corso e con quelle previste dagli strumenti di pianificazione vigenti o adottati, provvede a definire i compiti e i settori di intervento delle singole strutture coinvolte, stabilisce la suddivisione delle risorse di cui al comma 8.
5. Sulla base della documentazione acquisita le Autorità di bacino verificano, entro i trenta giorni successivi alla scadenza di cui al comma 1, che i piani stralcio adottati o approvati contengano le misure idonee per prevenire e contrastare le situazioni di rischio di cui al comma 2 e provvedono, se necessario, a realizzare le opportune correzioni e integrazioni, informando di tale decisione il Comitato dei Ministri di cui all'articolo 4 della
6. Sulla base della documentazione di cui al comma 5 e delle conoscenze comunque disponibili, le Autorità di bacino, entro novanta giorni dalla scadenza di cui al comma 1, per ciascuno dei comuni compresi nel territorio di competenza, predispongono e trasmettono al sindaco interessato un documento di sintesi che descriva la situazione del rischio idrogeologico che caratterizza il territorio comunale.
7. Le attività di cui ai commi 1 e 2 sono realizzate nelle zone interessate, nei limiti delle dotazioni di bilancio, ogni qual volta si verifichino eventi alluvionali e dissesti idrogeologici per i quali sia dichiarato lo stato di emergenza ai sensi della normativa vigente, al fine di predisporre un piano di interventi straordinari per il ripristino in condizioni di sicurezza delle infrastrutture pubbliche danneggiate, per la sistemazione e la manutenzione straordinaria degli alvei dei corsi d'acqua e per la stabilizzazione dei versanti.
8. Nelle situazioni di carenza accertata di personale tecnico, le regioni possono ricorrere a forme di consulenza libero-professionale, da retribuire a vacazione ai sensi dell'articolo 32 della
Art. 3. Ulteriori forme di controllo sul territorio [13]
Art. 3 bis. (Realizzazione della cartografia geologica). [14]
1. Il Dipartimento per i servizi tecnici nazionali e, dalla data di effettiva operatività delle disposizioni di cui all'articolo 38 del
Art. 3 ter. (Compatibilità della ricostruzione) [15]
1. Nelle zone danneggiate da calamità idrogeologiche, la ricostruzione di unità immobiliari, impianti ed infrastrutture può essere consentita solo al di fuori delle aree di cui al comma 1 dell'articolo 1 e comunque previo accertamento della compatibilità nei confronti degli strumenti della pianificazione di bacino adottati ed in via di adozione.
2. La verifica di compatibilità è effettuata dalle regioni e dall'Autorità di bacino, ciascuna per le rispettive competenze, entro sessanta giorni dalla presentazione della relativa richiesta da parte dei soggetti interessati.
Art. 4. Interventi urgenti a favore delle zone della regione Calabria danneggiate dalle calamità idrogeologiche di settembre ed ottobre 2000.
1. Entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, il Ministro dell'interno delegato per il coordinamento della protezione civile individua i comuni della regione Calabria interessati dalle calamità idrogeologiche del settembre e ottobre 2000.
2. Nei limiti delle risorse di cui al comma 10 ai soggetti residenti nella regione Calabria proprietari, alla data delle calamità di cui al comma 1, di unità immobiliari ad uso di abitazione principale, distrutte o non ripristinabili a causa delle stesse calamità, è assegnato un contributo a fondo perduto proporzionale alla spesa per la demolizione, per la ricostruzione, per la nuova costruzione o per l'acquisto nello stesso comune o in un comune limitrofo di un alloggio di civile abitazione, di superficie utile abitabile corrispondente a quella dell'unità immobiliare andata distrutta o non ripristinabile, fino ad un limite massimo di 200 metri quadrati e per un valore a metro quadrato non superiore ai limiti massimi di costo per gli interventi di nuova edificazione di edilizia residenziale sovvenzionata, come determinati dalla regione ai sensi della
3. Ai soggetti proprietari di unità immobiliari gravemente danneggiati dalle calamità di cui al comma 1, ma ripristinabili, è assegnato un contributo a fondo perduto fino al 75 per cento del valore dei danni subiti per le abitazioni principali, e fino al 50 per cento dei danni subiti per le altre unità immobiliari ad uso abitativo al fine del recupero delle medesime unità immobiliari [17].
4. Alle imprese industriali, artigiane, agro-industriali, agricole, alberghiere, commerciali e di servizi, alle agenzie di viaggi, ai pubblici esercizi, agli studi professionali, alle società sportive facenti parte di federazioni o di enti di promozione sportiva riconosciuti dal C.O.N.I., che hanno subito in conseguenza delle calamità di cui al comma 1, gravi danni a beni immobili o mobili di loro proprietà, ivi comprese le scorte, è assegnato un contributo a fondo perduto fino al 40 per cento del valore dei danni subiti, nel limite massimo di complessive lire 300 milioni per ciascuna impresa [18].
5. Alle imprese di cui al comma 4 sono concessi, altresì, finanziamenti in conto interessi fino ad un ulteriore 35 per cento del valore dei danni subiti, fermo restando, a carico del beneficiario, un onere non inferiore all'1,5 per cento della rata di ammortamento. Al fine di agevolare l'accesso al credito la regione può erogare appositi contributi alle strutture di garanzia fidi già esistenti ed operanti nel territorio regionale [19].
5 bis. Alle imprese artigiane ed a tutte le altre imprese fino a 20 dipendenti è concesso, a loro richiesta ed in alternativa ai benefici di cui ai commi 4 e 5, un contributo a fondo perduto fino al 75 per cento del valore dei danni subiti, nel limite massimo di complessive lire 500 milioni per ciascuna impresa. I contributi di cui al comma 4 ed al primo periodo del presente comma non concorrono alla formazione del reddito di impresa ai fini dell'assoggettabilità alle imposte previste [20].
6. Ai soggetti che hanno subito la distruzione o il danneggiamento grave di beni mobili o di beni mobili registrati di loro proprietà in conseguenza degli eventi calamitosi di cui al comma 1, è assegnato un contributo a fondo perduto fino al 60 per cento del valore dei danni subiti, accertato con le modalità di cui al comma 9, nel limite massimo complessivo di lire 50 milioni per ciascun nucleo familiare [21].
7. Le disposizioni del presente articolo non si applicano nei casi in cui le unità immobiliari sono state realizzate in difformità o in assenza delle autorizzazioni o concessioni previste dalla legge.
8. Le provvidenze concesse, per le calamità di cui al comma 1, con ordinanze del Ministro dell'interno delegato per il coordinamento della protezione civile costituiscono anticipazione dei benefici di cui al presente articolo.
9. Per la concessione dei benefici di cui ai commi da 1 a 8, si applicano le disposizioni previste dall'articolo 3 dell'ordinanza del Ministro dell'interno delegato per il coordinamento della protezione civile n. 3090 del 18 ottobre 2000, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 246 del 20 ottobre 2000. Il Dipartimento della protezione civile, d'intesa con le regioni interessate, emana disposizioni per assicurare l'omogeneità degli interventi [22].
9 bis I contratti di locazione relativi ad immobili adibiti ad abitazione principale e quelli di cui all'articolo 27 della
10. All'onere per gli interventi di cui ai commi 2, 3, 4, 5, 5 bis e 6 si provvede a carico delle disponibilità di cui all'ordinanza del Ministro dell'interno delegato per il coordinamento della protezione civile n. 3081 del 12 settembre 2000, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 220 del 20 settembre 2000. Il fondo assegnato ai prefetti dall'articolo 1 della citata ordinanza è a valere sulle risorse di cui all'articolo 3 della medesima ordinanza, secondo una ripartizione stabilita dal Dipartimento della protezione civile in rapporto alle esigenze [24].
10 bis Le domande di contributo per gli interventi di ricostruzione, di recupero o di indennizzo degli immobili distrutti o danneggiati sono esenti dall'imposta di bollo [25].
Art. 4 bis. (Interventi urgenti a favore delle zone danneggiate dalle calamità idrogeologiche dell'ottobre e del novembre 2000). [26]
1. Ai soggetti privati e alle imprese gravemente danneggiati dalle calamità idrogeologiche dei mesi di ottobre e novembre 2000 nei territori per i quali è intervenuta la dichiarazione dello stato di emergenza ai sensi della
2. Per la concessione dei benefici di cui al comma 1 si applicano le disposizioni previste dall'articolo 3, comma 6, dell'ordinanza del Ministro dell'interno delegato per il coordinamento della protezione civile n. 3090 del 18 ottobre 2000, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 246 del 20 ottobre 2000.
3. Alle attività produttive, che hanno subìto una riduzione del volume di affari di almeno il trenta per cento rispetto all'equivalente periodo dell'anno precedente per effetto della interruzione delle comunicazioni protrattasi per oltre trenta giorni in conseguenza delle calamità di cui al comma 1, sono concessi contributi a fondo perduto fino al 75 per cento dei minori introiti. Al fine di assicurare omogeneità per la concessione dei benefici di cui al presente comma, il Dipartimento della protezione civile emana apposita direttiva.
4. 4. Ai soggetti proprietari o titolari di diritti reali di immobili residenziali, già danneggiati dagli eventi alluvionali della prima decade del mese di novembre 1994 verificatisi in Piemonte, è assegnato un contributo a fondo perduto fino al 100 per cento della spesa necessaria per la riparazione dei danni alle abitazioni principali e fino al 60 per cento per ogni altra unità immobiliare ad uso abitativo. La spesa ammissibile non può superare l'importo determinato secondo i criteri di cui al comma 2, primo periodo, dell'articolo 4.
5. Alle imprese, ai soggetti che esercitano libera attività professionale, alle organizzazioni di volontariato e del terzo settore, già danneggiati dagli eventi alluvionali della prima decade del mese di novembre 1994 verificatisi in Piemonte, è assegnato un contributo a fondo perduto fino al 100 per cento dell'entità dei danni subiti. Le imprese, beneficiarie dei finanziamenti agevolati di cui al
6. All'onere per gli interventi di cui al presente articolo si provvede a carico delle disponibilità di cui all'articolo 7 dell'ordinanza del Ministro dell'interno delegato per il coordinamento della protezione civile n. 3090 del 18 ottobre 2000, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 246 del 20 ottobre 2000.
Art. 4 ter. (Studio preliminare agli interventi sul collegamento ferroviario Aosta-Chivasso). [27]
1. Entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della L. di conversione del presente decreto, il Ministero dei trasporti e della navigazione, d'intesa con le Ferrovie dello Stato S.p.a., predispone uno studio preliminare di comparazione tra i costi e i tempi necessari al ripristino del collegamento ferroviario Aosta-Chivasso, nel tracciato in essere alla data delle calamità idrogeologiche dell'ottobre 2000, e quelli conseguenti all'ammodernamento della linea con rettificazione di tracciato, elettrificazione e raddoppio della medesima.
Art. 5. Disposizioni relative al servizio di leva nelle zone della regione Calabria interessate dagli eventi calamitosi del settembre e ottobre 2000; sospensione di termini fiscali e previdenziali.
1. [I soggetti residenti alla data delle calamità di cui all'articolo 4, comma 1, nei comuni della regione Calabria individuati ai sensi del medesimo articolo 4, comma 1, interessati al servizio militare fino al 2005, sono utilizzati a domanda, anche se già incorporati o in servizio, come coadiutori del personale dello Stato, delle regioni o degli enti locali per le esigenze connesse alla realizzazione degli interventi necessari a fronteggiare le conseguenze dell'emergenza; quelli interessati per gli stessi anni al servizio civile, sono assegnati con priorità agli enti convenzionati per l'impiego degli obiettori di coscienza di cui al comma 3 o, se già in servizio, trasferiti a domanda agli stessi enti per far fronte alle medesime esigenze [28].
2. [I soggetti interessati al servizio militare che intendono beneficiare delle disposizioni di cui al comma 1 devono presentare domanda, se già alle armi, ai rispettivi comandi di corpo e, se ancora da incorporare, ai distretti militari di appartenenza. I comandi militari competenti, sulla base delle esigenze rappresentate dalle amministrazioni dello Stato, dalle regioni o dagli enti locali, assegnano, previa convenzione, i predetti soggetti, tenendo conto delle professionalità e delle attitudini individuali. Per il vitto e l'alloggio di tali soggetti si provvede tenendo conto della ricettività delle caserme e della disponibilità dei comuni, nonché autorizzando il pernottamento ed eventualmente il vitto presso le rispettive abitazioni. L'assegnazione dei militari di leva alle amministrazioni che hanno stipulato una convenzione avverrà entro venti giorni dalla presentazione della domanda da parte dei militari stessi] [29].
3. [La Presidenza del Consiglio dei Ministri - Ufficio nazionale per il servizio civile attiva, con procedura d'urgenza, le convenzioni relative al servizio civile per l'utilizzazione degli obiettori di coscienza da parte delle amministrazioni dello Stato, enti o organizzazioni pubbliche e private di cui all'articolo 8, comma 2, della
4. [I soggetti di cui al comma 1, le cui abitazioni principali sono state oggetto di ordinanza di sgombero a seguito di inagibilità parziale o totale, vengono, a domanda, dispensati dal servizio di leva o dal servizio civile e, se già in servizio, collocati in congedo anticipato. Salvo quanto previsto dall'articolo 9, comma 2, della
4 bis. Nelle zone colpite dalle calamità naturali di cui al comma 1, le disposizioni previste dall'articolo 48 ter dell'ordinamento giudiziario, approvato con
Art. 5 bis. (Disposizioni relative al servizio di leva nelle zone delle regioni interessate dagli eventi calamitosi dell'ottobre e del novembre 2000; sospensione o proroga di termini fiscali, previdenziali, giudiziari e di controllo). [33]
1. Le disposizioni di cui ai commi 1, 2, 3 e 4, primo periodo, dell'articolo 5, si applicano anche ai soggetti residenti, alla data della calamità, nei comuni gravemente danneggiati dai fenomeni alluvionali dell'ottobre e del novembre 2000 individuati con decreto del Ministro dell'interno delegato per il coordinamento della protezione civile.
2. Le domande dei soggetti di cui al comma 1 presentate ai sensi del comma 1 dell'articolo 5 sono accolte sino alla concorrenza delle richieste di personale avanzate dagli organi di Stato, dalle regioni e dagli enti impegnati a fronteggiare le conseguenze dei fenomeni alluvionali.
3. In conseguenza delle calamità idrogeologiche dei mesi di ottobre e di novembre 2000, per le regioni Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Puglia e per la provincia autonoma di Trento, il termine del 31 dicembre 2000, previsto dall'articolo 7, comma 5, della
Art. 6. Modifiche al
1. All'articolo 2, comma 5, del
2. All'onere derivante dall'applicazione del comma 1, valutato in lire 600 milioni annui a decorrere dall'anno 2000, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto nell'ambito dell'unità previsionale di base di parte corrente "fondo speciale" dello stato di previsione del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, per l'anno 2000, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero dell'ambiente.
Art. 6 bis. (Misure per la stabilizzazione del personale assunto a tempo determinato dalle Autorità di bacino di rilievo nazionale, ai sensi del
1. Le Autorità di bacino di rilievo nazionale che, alla data di entrata in vigore del presente decreto, utilizzano personale con rapporto di lavoro a tempo determinato assunto, previo superamento di prove selettive, ai sensi del
Art. 6 ter. (Disposizioni per le regioni e gli enti locali colpiti dalla crisi sismica del 27 settembre 1997). [36]
1. Le regioni e gli enti locali colpiti dalla crisi sismica del 27 settembre 1997, che hanno provveduto ad assunzioni di personale a tempo determinato ai sensi dell'articolo 14, comma 14, del
2. Alla copertura degli oneri finanziari derivanti dall'attuazione delle disposizioni di cui al comma 1, gli enti di cui al medesimo comma 1 provvedono mediante utilizzo dei fondi previsti dal citato articolo 14, comma 14, fin quando disponibili.
Art. 6 quater. (Disponibilità di dati ambientali e territoriali). [37]
1. I dati ambientali e territoriali di interesse per le politiche e le attività relative all'assetto del territorio e alla difesa del suolo, in possesso di ciascuna amministrazione pubblica nazionale, regionale e locale, sono acquisiti e resi disponibili a tutte le amministrazioni, a cura del Ministero dell'ambiente, senza oneri ed in forma riproducibile, secondo gli standard definiti nell'ambito del sistema cartografico di riferimento, realizzato previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano.
Art. 6 quinquies. (Modifiche al
1. Al
a) all'articolo 2, comma 3, lettera e), secondo periodo, dopo le parole: "anche le opere" sono inserite le seguenti: (omissis);
b) all'articolo 3, comma 6, dopo le parole: "si sostituiscono ai proprietari" sono inserite le seguenti: (omissis);
c) all'articolo 4, comma 5, è aggiunto il seguente periodo: (omissis);
d) all'articolo 4 è aggiunto in fine il seguente comma:
(Omissis);
e) all'articolo 15, dopo il comma 6 è inserito il seguente:
(Omissis).
Art. 7. (Interventi in materia di protezione civile) [39].
1. I contratti a tempo determinato degli esperti tecnico-amministrativi, in servizio presso il Dipartimento della protezione civile alla data di entrata in vigore del presente decreto, sono prorogati fino all'avvio del funzionamento dell'Agenzia di protezione civile, istituita dal capo IV del
1 bis. [40].
1 ter. La proroga dei contratti a tempo determinato, di cui al comma 1 del presente articolo, si applica agli esperti tecnico-amministrativi assunti ai sensi dell'articolo 2 bis del
1 quater. Per favorire una rapida attuazione degli interventi connessi al ripristino delle infrastrutture e dei beni immobili danneggiati dall'alluvione che ha colpito nei mesi di settembre e ottobre 2000 ampie zone della Calabria, la regione e gli enti locali sono autorizzati ad assumere, con contratto a tempo determinato, personale tecnico ed informatico, con priorità per il personale utilizzato nella rilevazione di vulnerabilità sismica dei progetti dei lavori socialmente utili promossi dal Dipartimento della protezione civile. Al relativo onere si provvede nel limite del 2 per cento delle disponibilità di cui all'articolo 3 dell'ordinanza del Ministro dell'interno delegato per il coordinamento della protezione civile n. 3081 del 12 settembre 2000, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 220 del 20 settembre 2000 [42].
1 quinquies Per la previsione e la prevenzione dei rischi, per gli interventi di emergenza, e per tutte le funzioni di cui all'articolo 108 del
Art. 7 bis. (Ulteriori misure urgenti per gli interventi di superamento dell'emergenza nelle regioni del Nord Italia interessate dagli eventi alluvionali del novembre 1994, nonché per la rilocalizzazione delle attività produttive ubicate in zone a rischio di esondazione). [44]
1. Il termine per la presentazione delle domande di rilocalizzazione da parte dei titolari di attività produttive ubicate in aree a rischio di cui all'articolo 4 quinquies, comma 1, del
2. Per le finalità di cui all'articolo 2 del
3. Fino alla completa attuazione del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 maggio 2000, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 149 del 28 giugno 2000, e comunque entro il 31 dicembre 2002, per le attività connesse agli interventi agevolativi finalizzati alla rilocalizzazione di attività produttive ubicate in aree a rischio di cui all'articolo 4 quinquies del
4. Ai contratti di finanziamento agevolato previsti dall'articolo 4 quinquies del
5. Nei limiti delle risorse assegnate e disponibili, i finanziamenti di cui all'articolo 4 quinquies, comma 2, del
6. Le imprese locatarie degli insediamenti ubicati nelle aree di cui all'articolo 1 del decreto del Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica 24 aprile 1998, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 171 del 24 luglio 1998, adottato in attuazione del disposto dell'articolo 4 quinquies del
7. Nei casi di immobili destinati ad uso di civile abitazione e interessati da eventi calamitosi avvenuti in conseguenza dell'alluvione del novembre 1994, la regione Piemonte può concedere ai proprietari contributi al fine di consentire la ricostruzione in altro sito o l'acquisto di abitazioni sostitutive. All'onere relativo, stimato in lire 2 miliardi, si provvede utilizzando le residue disponibilità di cui all'articolo 1, comma 4, del
8. I professionisti che risultavano iscritti negli appositi albi, collegi o ordini professionali alla data del 20 luglio 1997, possono, nei limiti delle risorse disponibili, accedere ai finanziamenti di cui all'articolo 4 quinquies del
Art. 7 ter. (Competenze della regione Valle d'Aosta e delle province autonome di Trento e di Bolzano). [45]
1. L'attuazione del presente decreto avviene nel rispetto delle competenze previste dallo statuto della regione Valle d'Aosta, dalle relative norme di attuazione e dall'articolo 16 della
Art. 8. Entrata in vigore.
1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sarà presentato alle Camere per la conversione in legge.
Tabella A
Comuni con possibili situazioni di rischio idrogeologico molto elevato individuati dalle ordinanze di Protezione Civile ai sensi dell'art. 5, comma 2, L. 225/92 (**)
N. |
Regione |
Provincia |
Comune |
1 |
ABRUZZO |
CH |
FURCI |
2 |
ABRUZZO |
CH |
MONTAZZOLI |
3 |
BASILICATA |
PZ |
LAURIA |
4 |
BASILICATA |
PZ |
MELFI (*) |
5 |
BASILICATA |
PZ |
TOLVE |
6 |
CALABRIA |
CS |
AMANTEA |
7 |
CALABRIA |
CS |
AMENDOLARA (*) |
8 |
CALABRIA |
CS |
BISIGNANO |
9 |
CALABRIA |
CS |
CERISANO |
10 |
CALABRIA |
CS |
DIAMANTE |
11 |
CALABRIA |
CS |
LONGOBUCCO (*) |
12 |
CALABRIA |
CS |
MONGRASSANO |
13 |
CALABRIA |
CS |
ROSETO CAPO SPULICO (*) |
14 |
CALABRIA |
CS |
SERRA PEDACE |
15 |
CALABRIA |
CS |
VILLAPIANA |
16 |
CALABRIA |
CZ |
BADOLATO |
17 |
CALABRIA |
CZ |
BOTRICELLO |
18 |
CALABRIA |
CZ |
CURINGA |
19 |
CALABRIA |
CZ |
DAVOLI |
20 |
CALABRIA |
CZ |
FALERNA |
21 |
CALABRIA |
CZ |
FEROLETO ANTICO |
22 |
CALABRIA |
CZ |
GIZZERIA |
23 |
CALABRIA |
CZ |
GUARDAVALLE |
24 |
CALABRIA |
CZ |
LAMEZIA TERME (*) |
25 |
CALABRIA |
CZ |
MAGISANO |
26 |
CALABRIA |
CZ |
MARTIRANO LOMBARDO |
27 |
CALABRIA |
CZ |
MONTEPAONE |
28 |
CALABRIA |
CZ |
NOCERA TERINESE |
29 |
CALABRIA |
CZ |
PETRIZZI |
30 |
CALABRIA |
CZ |
SANTA CATERINA DELLO IONIO |
31 |
CALABRIA |
CZ |
SANT'ANDREA APOSTOLO DELLO IONIO |
32 |
CALABRIA |
CZ |
SATRIANO |
33 |
CALABRIA |
CZ |
SELLIA MARINA |
34 |
CALABRIA |
CZ |
SIMERI CRICHI |
35 |
CALABRIA |
CZ |
SOVERATO |
36 |
CALABRIA |
CZ |
ZAGARISE |
37 |
CALABRIA |
KR |
CIRO' |
38 |
CALABRIA |
KR |
CROTONE |
39 |
CALABRIA |
KR |
ISOLA DI CAPO RIZZUTO |
40 |
CALABRIA |
KR |
SCANDALE |
41 |
CALABRIA |
KR |
STRONGOLI |
42 |
CALABRIA |
RC |
AFRICO |
43 |
CALABRIA |
RC |
AGNANA CALABRA (*) |
44 |
CALABRIA |
RC |
ANOIA |
45 |
CALABRIA |
RC |
ANTONIMINA (*) |
46 |
CALABRIA |
RC |
BAGALADI |
47 |
CALABRIA |
RC |
BENESTARE |
48 |
CALABRIA |
RC |
BIANCO |
49 |
CALABRIA |
RC |
BIVONGI |
50 |
CALABRIA |
RC |
BOVA MARINA |
51 |
CALABRIA |
RC |
BOVALINO |
52 |
CALABRIA |
RC |
BRANCALEONE |
53 |
CALABRIA |
RC |
BRUZZANO ZEFFIRIO |
54 |
CALABRIA |
RC |
CAMINI |
55 |
CALABRIA |
RC |
CARDETO |
56 |
CALABRIA |
RC |
CARERI |
57 |
CALABRIA |
RC |
CASIGNANA |
58 |
CALABRIA |
RC |
CAULONIA (*) |
59 |
CALABRIA |
RC |
CIMINA' |
60 |
CALABRIA |
RC |
CINQUEFRONDI |
61 |
CALABRIA |
RC |
CONDOFURI |
62 |
CALABRIA |
RC |
COSOLETO |
63 |
CALABRIA |
RC |
FEROLETO DELLA CHIESA |
64 |
CALABRIA |
RC |
FERRUZZANO |
65 |
CALABRIA |
RC |
FIUMARA |
66 |
CALABRIA |
RC |
GERACE |
67 |
CALABRIA |
RC |
GIOIA TAURO |
68 |
CALABRIA |
RC |
GIOIOSA IONICA |
69 |
CALABRIA |
RC |
LAGANADI |
70 |
CALABRIA |
RC |
LOCRI |
71 |
CALABRIA |
RC |
MARINA DI GIOIOSA IONICA |
72 |
CALABRIA |
RC |
MARTONE |
73 |
CALABRIA |
RC |
MELITO DI PORTO SALVO |
74 |
CALABRIA |
RC |
MONTEBELLO IONICO |
75 |
CALABRIA |
RC |
MOTTA SAN GIOVANNI |
76 |
CALABRIA |
RC |
OPPIDO MAMERTINA |
77 |
CALABRIA |
RC |
PALMI |
78 |
CALABRIA |
RC |
PAZZANO (*) |
79 |
CALABRIA |
RC |
PLACANICA |
80 |
CALABRIA |
RC |
PLATI' |
81 |
CALABRIA |
RC |
REGGIO DI CALABRIA |
82 |
CALABRIA |
RC |
RIACE |
83 |
CALABRIA |
RC |
RIZZICONI |
84 |
CALABRIA |
RC |
ROCCAFORTE DEL GRECO |
85 |
CALABRIA |
RC |
SAMO |
86 |
CALABRIA |
RC |
SAN FERDINANDO |
87 |
CALABRIA |
RC |
SAN GIOVANNI DI GERACE |
88 |
CALABRIA |
RC |
SAN LORENZO |
89 |
CALABRIA |
RC |
SAN LUCA (*) |
90 |
CALABRIA |
RC |
SAN PIETRO DI CARIDA' |
91 |
CALABRIA |
RC |
SAN PROCOPIO |
92 |
CALABRIA |
RC |
SANTA CRISTINA D'ASPROMONTE |
93 |
CALABRIA |
RC |
SANT'AGATA DEL BIANCO |
94 |
CALABRIA |
RC |
SANT'ALESSIO IN ASPROMONTE |
95 |
CALABRIA |
RC |
SANT'EUFEMIA D'ASPROMONTE |
96 |
CALABRIA |
RC |
SANT'ILARIO DELLO IONIO |
97 |
CALABRIA |
RC |
SCIDO |
98 |
CALABRIA |
RC |
SCILLA |
99 |
CALABRIA |
RC |
SEMINARA |
100 |
CALABRIA |
RC |
SIDERNO |
101 |
CALABRIA |
RC |
SINOPOLI |
102 |
CALABRIA |
RC |
STAITI |
103 |
CALABRIA |
RC |
TERRANOVA SAPPO MINULIO |
104 |
CALABRIA |
RC |
VARAPODIO |
105 |
CALABRIA |
VV |
DINAMI |
106 |
CALABRIA |
VV |
FRANCAVILLA ANGITOLA (*) |
107 |
CALABRIA |
VV |
MAIERATO |
108 |
CALABRIA |
VV |
MONTEROSSO CALABRO |
109 |
CALABRIA |
VV |
NICOTERA (*) |
110 |
CALABRIA |
VV |
TROPEA |
111 |
CALABRIA |
VV |
VIBO VALENTIA (*) |
112 |
CAMPANIA |
AV |
LACEDONIA |
113 |
MOLISE |
IS |
PIETRABBONDANTE |
114 |
PUGLIA |
BA |
CANOSA DI PUGLIA (*) |
115 |
PUGLIA |
BA |
CASSANO DELLE MURGE (*) |
116 |
PUGLIA |
BA |
NOCI (*) |
117 |
PUGLIA |
BA |
PALO DEL COLLE (*) |
118 |
PUGLIA |
BA |
RUTIGLIANO (*) |
119 |
PUGLIA |
BA |
RUVO DI PUGLIA (*) |
120 |
PUGLIA |
BA |
SPINAZZOLA (*) |
121 |
PUGLIA |
BR |
CAROVIGNO (*) |
122 |
PUGLIA |
BR |
CELLINO SAN MARCO (*) |
123 |
PUGLIA |
BR |
CISTERNINO (*) |
124 |
PUGLIA |
BR |
FASANO (*) |
125 |
PUGLIA |
BR |
LATIANO (*) |
126 |
PUGLIA |
BR |
OSTUNI (*) |
127 |
PUGLIA |
BR |
SAN DONACI (*) |
128 |
PUGLIA |
BR |
SAN PANCRAZIO SALENTINO (*) |
129 |
PUGLIA |
BR |
SAN PIETRO VERNOTICO (*) |
130 |
PUGLIA |
BR |
TORCHIAROLO (*) |
131 |
PUGLIA |
BR |
VILLA CASTELLI (*) |
132 |
PUGLIA |
FG |
CANDELA (*) |
133 |
PUGLIA |
FG |
CARLANTINO (*) |
134 |
PUGLIA |
FG |
CASALNUOVO MONTEROTARO (*) |
135 |
PUGLIA |
FG |
CASALVECCHIO DI PUGLIA (*) |
136 |
PUGLIA |
FG |
CELENZA VALFORTORE (*) |
137 |
PUGLIA |
FG |
FOGGIA (*) |
138 |
PUGLIA |
FG |
ISCHITELLA (*) |
139 |
PUGLIA |
FG |
MONTE SANT'ANGELO (*) |
140 |
PUGLIA |
FG |
ORSARA DI PUGLIA (*) |
141 |
PUGLIA |
FG |
RODI GARGANICO (*) |
142 |
PUGLIA |
FG |
SAN MARCO IN LAMIS (*) |
143 |
PUGLIA |
FG |
SAN MARCO LA CATOLA (*) |
144 |
PUGLIA |
FG |
SANT'AGATA DI PUGLIA (*) |
145 |
PUGLIA |
FG |
STORNARELLA (*) |
146 |
PUGLIA |
FG |
VICO DEL GARGANO (*) |
147 |
PUGLIA |
LE |
CALIMERA (*) |
148 |
PUGLIA |
LE |
CAMPI SALENTINA (*) |
149 |
PUGLIA |
LE |
CARMIANO (*) |
150 |
PUGLIA |
LE |
CASTRO(LE) (*) |
151 |
PUGLIA |
LE |
CAVALLINO (*) |
152 |
PUGLIA |
LE |
COPERTINO (*) |
153 |
PUGLIA |
LE |
DISO (*) |
154 |
PUGLIA |
LE |
GALATINA (*) |
155 |
PUGLIA |
LE |
GUAGNANO (*) |
156 |
PUGLIA |
LE |
LEVERANO (*) |
157 |
PUGLIA |
LE |
NARDO' (*) |
158 |
PUGLIA |
LE |
PORTO CESAREO (*) |
159 |
PUGLIA |
LE |
PRESICCE (*) |
160 |
PUGLIA |
LE |
SALICE SALENTINO (*) |
161 |
PUGLIA |
LE |
SOLETO (*) |
162 |
PUGLIA |
LE |
SQUINZANO (*) |
163 |
PUGLIA |
LE |
SURBO (*) |
164 |
PUGLIA |
LE |
TUGLIE (*) |
165 |
PUGLIA |
LE |
UGENTO (*) |
166 |
PUGLIA |
LE |
VEGLIE (*) |
167 |
SARDEGNA |
CA |
DECIMOMANNU |
168 |
SARDEGNA |
CA |
UTA |
169 |
SARDEGNA |
CA |
VALLERMOSA |
170 |
SICILIA |
CL |
BUTERA |
171 |
SICILIA |
CT |
ADRANO |
172 |
SICILIA |
CT |
NICOLOSI |
173 |
SICILIA |
CT |
PEDARA |
174 |
SICILIA |
CT |
ZAFFERANA ETNEA |
175 |
SICILIA |
EN |
CERAMI |
176 |
SICILIA |
ME |
SCALETTA ZANCLEA |
177 |
SICILIA |
ME |
TORRENOVA |
178 |
TOSCANA |
GR |
GAVORRANO |
179 |
TOSCANA |
LI |
CAMPO NELL'ELBA |
180 |
TOSCANA |
LI |
MARCIANA |
181 |
TOSCANA |
LU |
FORTE DEI MARMI |
182 |
TOSCANA |
SI |
CETONA |
183 |
UMBRIA |
PG |
COSTACCIARO |
184 |
UMBRIA |
PG |
GUALDO TADINO |
185 |
UMBRIA |
PG |
NOCERA UMBRA |
186 |
UMBRIA |
PG |
PIETRALUNGA |
187 |
VENETO |
BL |
LOZZO DI CADORE |
188 |
VENETO |
BL |
SELVA DI CADORE |
189 |
VENETO |
VE |
SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO |
|
|
|
TOTALE 189 |
NOTA 1: I Comuni di Bracigliano, Sarno e Siano (Campania) non sono inseriti nell'elenco in quanto già oggetto di perimetrazioni ai sensi dell'ordinanza di Protezione Civile n. 2787 del 21.5.98.
NOTA 2: nei 12 Comuni della regione Calabria già individuati nell'ambito del Piano Straordinario le perimetrazioni risultano effettuate e sono in fase di acquisizione.
(*) Comune già individuato nell'ambito del Piano Straordinario. - (**) I dati della Protezione Civile sono in fase di ulteriore integrazione.
Tabella B
Comuni con situazioni di rischio idrogeologico molto elevato individuate nell'ambito dei Piani Straordinari ai sensi dell'art. 1, comma 1 bis, D.L. 180/98
N. |
Regione |
Provincia |
Comune |
1 |
BASILICATA |
PZ |
RIONERO IN VULTURE |
2 |
CALABRIA |
CS |
ACQUAFORMOSA |
3 |
CALABRIA |
CS |
AIELLO CALABRO |
4 |
CALABRIA |
CS |
ALESSANDRIA DEL CARRETTO |
5 |
CALABRIA |
CS |
APRIGLIANO |
6 |
CALABRIA |
CS |
BOCCHIGLIERO |
7 |
CALABRIA |
CS |
CALOVETO |
8 |
CALABRIA |
CS |
CANNA |
9 |
CALABRIA |
CS |
CARIATI |
10 |
CALABRIA |
CS |
CASSANO ALLO IONIO |
11 |
CALABRIA |
CS |
CASTROVILLARI |
12 |
CALABRIA |
CS |
CORIGLIANO CALABRO |
13 |
CALABRIA |
CS |
LUNGRO |
14 |
CALABRIA |
CS |
MALVITO |
15 |
CALABRIA |
CS |
MORMANNO |
16 |
CALABRIA |
CS |
ORIOLO |
17 |
CALABRIA |
CS |
PAPASIDERO |
18 |
CALABRIA |
CS |
ROSSANO |
19 |
CALABRIA |
CS |
ROTA GRECA |
20 |
CALABRIA |
CS |
SAN BENEDETTO ULLANO |
21 |
CALABRIA |
CS |
SAN LORENZO BELLIZZI |
22 |
CALABRIA |
CS |
SAN PIETRO IN GUARANO |
23 |
CALABRIA |
CS |
VERBICARO |
24 |
CALABRIA |
CZ |
BORGIA |
25 |
CALABRIA |
CZ |
CARDINALE |
26 |
CALABRIA |
CZ |
CATANZARO |
27 |
CALABRIA |
CZ |
CHIARAVALLE CENTRALE |
28 |
CALABRIA |
CZ |
CONFLENTI |
29 |
CALABRIA |
CZ |
GIMIGLIANO |
30 |
CALABRIA |
KR |
PETILIA POLICASTRO |
31 |
CALABRIA |
KR |
SANTA SEVERINA |
32 |
CALABRIA |
RC |
BOVA |
33 |
CALABRIA |
VV |
ORAPIA |
34 |
CALABRIA |
VV |
POLIA |
35 |
CAMPANIA |
AV |
SANT'ANGELO DEI LOMBARDI |
36 |
FRIULI VENEZIA GIULIA |
UD |
BUIA |
37 |
FRIULI VENEZIA GIULIA |
UD |
CASSACCO |
38 |
FRIULI VENEZIA GIULIA |
UD |
CASTIONS DI STRADA |
39 |
FRIULI VENEZIA GIULIA |
UD |
COLLOREDO DI MONTE ALBANO |
40 |
FRIULI VENEZIA GIULIA |
UD |
LESTIZZA |
41 |
FRIULI VENEZIA GIULIA |
UD |
MAGNANO IN RIVIERA |
42 |
FRIULI VENEZIA GIULIA |
UD |
MARTIGNACCO |
43 |
FRIULI VENEZIA GIULIA |
UD |
MONTENARS |
44 |
FRIULI VENEZIA GIULIA |
UD |
MORTEGLIANO |
45 |
FRIULI VENEZIA GIULIA |
UD |
MORUZZO |
46 |
FRIULI VENEZIA GIULIA |
UD |
MUZZANA DEL TURGNANO |
47 |
FRIULI VENEZIA GIULIA |
UD |
PAGNACCO |
48 |
FRIULI VENEZIA GIULIA |
UD |
REANA DEL ROIALE |
49 |
FRIULI VENEZIA GIULIA |
UD |
TARCENTO |
50 |
FRIULI VENEZIA GIULIA |
UD |
TAVAGNACCO |
51 |
FRIULI VENEZIA GIULIA |
UD |
TREPPO GRANDE |
52 |
FRIULI VENEZIA GIULIA |
UD |
TRICESIMO |
53 |
FRIULI VENEZIA GIULIA |
UD |
UDINE |
54 |
PIEMONTE |
VB |
DOMODOSSOLA |
55 |
PIEMONTE |
VC |
BURONZO |
56 |
PIEMONTE |
VC |
VERCELLI |
57 |
PUGLIA |
BA |
BARLETTA |
58 |
PUGLIA |
BA |
CAPURSO |
59 |
PUGLIA |
BA |
MOLFETTA |
60 |
PUGLIA |
BA |
TRIGGIANO |
61 |
PUGLIA |
BA |
VALENZANO |
62 |
PUGLIA |
BR |
SAN MICHELE SALENTINO |
63 |
PUGLIA |
FG |
ACCADIA |
64 |
PUGLIA |
FG |
ALBERONA |
65 |
PUGLIA |
FG |
APRICENA |
66 |
PUGLIA |
FG |
ASCOLI SATRIANO |
67 |
PUGLIA |
FG |
BICCARI |
68 |
PUGLIA |
FG |
BOVINO |
69 |
PUGLIA |
FG |
CASTELLUCCIO VALMAGGIORE |
70 |
PUGLIA |
FG |
CASTELNUOVO DELLA DAUNIA |
71 |
PUGLIA |
FG |
CELLE DI SAN VITO |
72 |
PUGLIA |
FG |
CHIEUTI |
73 |
PUGLIA |
FG |
PIETRAMONTECORVINO |
74 |
PUGLIA |
FG |
ROSETO VALFORTORE |
75 |
PUGLIA |
FG |
SERRACAPRIOLA |
76 |
PUGLIA |
LE |
ALEZIO |
77 |
PUGLIA |
LE |
ANDRANO |
78 |
PUGLIA |
LE |
BOTRUGNO |
79 |
PUGLIA |
LE |
CASTRIGNANO DEL CAPO |
80 |
PUGLIA |
LE |
MARTANO |
81 |
PUGLIA |
LE |
MELENOUGNO |
82 |
PUGLIA |
LE |
MELISSANO |
83 |
PUGLIA |
LE |
MIGGIANO |
84 |
PUGLIA |
LE |
MINERVINO DI LECCE |
85 |
PUGLIA |
LE |
MORCIANO DI LEUCA |
86 |
PUGLIA |
LE |
OTRANTO |
87 |
PUGLIA |
LE |
SAN PIETRO IN LAMA |
88 |
PUGLIA |
LE |
SANTA CESAREA TERME |
89 |
PUGLIA |
LE |
SCORRANO |
90 |
PUGLIA |
LE |
TIGGIANO |
91 |
SICILIA |
ME |
LIPARI |
92 |
SICILIA |
ME |
MALFA |
93 |
VALLE D'AOSTA |
AO |
MORGEX |
94 |
VENETO |
BL |
AGORDO |
95 |
VENETO |
BL |
ALLEGHE |
96 |
VENETO |
BL |
BELLUNO |
97 |
VENETO |
BL |
LA VALLE AGORDINA |
98 |
VENETO |
BL |
LIVINALLONGO DEL COL DI LANA |
99 |
VENETO |
BL |
ROCCA PIETORE |
100 |
VENETO |
BL |
SEDICO |
101 |
VENETO |
BL |
SOSPIROLO |
|
|
|
TOTALE 101 |
NOTA: nei 33 Comuni della regione Calabria le perimetrazioni risultano effettuate e sono in fase di acquisizione.
[1] Convertito in legge, con modificazioni, dall'art. 1 della
[2] Titolo così sostituito dalla
[3] Alinea così modificato dalla
[4] Lettera così modificata dalla
[5] Lettera così sostituita dalla
[6] Comma così sostituito dalla
[7] Comma abrogato dalla
[8] Comma così sostituito dalla
[9] Comma così modificato dalla
[10] Comma così modificato dalla
[11] Articolo inserito dalla
[12] Gli originari articoli 2 e 3 sono stati sostituiti dall’attuale articolo 2 per effetto della
[13] Gli originari articoli 2 e 3 sono stati sostituiti dall’attuale articolo 2 per effetto della
[14] Articolo inserito dalla
[15] Articolo inserito dalla
[16] Comma così modificato dalla
[17] Comma così modificato dalla
[18] Comma così modificato dalla
[19] Comma così modificato dalla
[20] Comma inserito dalla
[21] Comma così modificato dalla
[22] Comma così sostituito dalla
[23] Comma inserito dalla
[24] Comma così sostituito dalla
[25] Comma aggiunto dalla
[26] Articolo inserito dalla
[27] Articolo inserito dalla
[28] Comma così modificato dall'art. 52 della
[29] Comma abrogato dall'art. 2268 del
[30] Comma abrogato dall'art. 2268 del
[31] Comma modificato dalla
[32] Comma aggiunto dalla
[33] Articolo inserito dalla
[34] Comma così modificato dalla
[35] Articolo inserito dalla
[36] Articolo inserito dalla
[37] Articolo inserito dalla
[38] Articolo inserito dalla
[39] Rubrica così sostituita dalla
[40] Comma aggiunto dalla
[41] Comma aggiunto dalla
[42] Comma aggiunto dalla
[43] Comma aggiunto dalla
[44] Articolo inserito dalla
[45] Articolo inserito dalla