Settore: | Codici regionali |
Regione: | Piemonte |
Materia: | 5. assetto e utilizzazione del territorio |
Capitolo: | 5.6 ambiente |
Data: | 09/02/2018 |
Numero: | 3 |
Sommario |
Art. 1. (Modifica dell'articolo 1 della legge regionale 24 marzo 2000, n. 31) |
Art. 2. (Modifica dell'articolo 2 della l.r. 31/2000) |
Art. 3. (Sostituzione dell'articolo 3 della l.r. 31/2000) |
Art. 4. (Modifica dell'articolo 4 della l.r. 31/2000) |
Art. 5. (Sostituzione dell'articolo 6 della l.r. 31/2000) |
Art. 6. (Inserimento dell'articolo 6 bis alla l.r. 31/2000) |
Art. 7. (Sostituzione dell'articolo 7 della l.r. 31/2000) |
Art. 8. (Modifica dell'articolo 8 della l.r. 31/2000) |
Art. 9. (Inserimento dell'articolo 8 bis alla l.r. 31/2000) |
Art. 10. (Sostituzione dell'articolo 9 della l.r. 31/2000) |
Art. 11. (Inserimento dell'articolo 10 bis alla l.r. 31/2000) |
Art. 12. (Inserimento dell'allegato A alla l.r. 31/2000) |
Art. 13. (Abrogazioni) |
Art. 14. (Norma transitoria) |
Art. 15. (Clausola di invarianza finanziaria) |
§ 5.6.106 - L.R. 9 febbraio 2018, n. 3.
Modifiche alla legge regionale 24 marzo 2000, n. 31 (Disposizioni per la prevenzione e lotta all'inquinamento luminoso e per il corretto impiego delle risorse energetiche).
(B.U. 15 febbraio 2018, n. 7 - S.O. n. 3)
Art. 1. (Modifica dell'articolo 1 della
1. La lettera c) del comma 1 dell'articolo 1 della
2. Dopo la lettera f) del comma 1 dell'articolo 1 della
Art. 2. (Modifica dell'articolo 2 della
1. Il comma 3 dell'articolo 2 della
2. Dopo il comma 3 dell'articolo 2 della
3. Dopo il comma 3 bis dell'articolo 2 della
Art. 3. (Sostituzione dell'articolo 3 della
1. L'articolo 3 della
1. I requisiti per i nuovi impianti d'illuminazione esterna pubblici o privati, o per quelli in fase di rifacimento, o che prevedono la sola sostituzione degli apparecchi illuminanti o il retrofitting a led degli stessi, sono individuati nell'allegato A.
2. Gli impianti di cui al comma 1, salvo le disposizioni di cui all'articolo 7 e di cui all'allegato A punto 2, lettera c), sono realizzati sulla base di un progetto illuminotecnico redatto e sottoscritto da un professionista abilitato, con i contenuti prescritti dalle norme tecniche e di sicurezza di settore. Al termine dell'installazione la ditta installatrice rilascia la dichiarazione di conformità al progetto e alle disposizioni della presente legge, fermi restando gli adempimenti, ove applicabili, del decreto del Ministro dello sviluppo economico 22 gennaio 2008, n. 37 (Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della
Art. 4. (Modifica dell'articolo 4 della
1. Dopo il comma 2 dell'articolo 4, della
Art. 5. (Sostituzione dell'articolo 6 della
1. L'articolo 6 della
1. I comuni con popolazione superiore ai trentamila abitanti e, facoltativamente, quelli con popolazione inferiore a trentamila abitanti, approvano piani dell'illuminazione che, in relazione alle loro specificità territoriali, sono finalizzati a ridurre l'inquinamento luminoso ottico e a migliorare l'efficienza luminosa degli impianti.
2. Nell'esame delle pratiche edilizie relative ad interventi di realizzazione di nuovi impianti di illuminazione, compresi quelli a scopo pubblicitario, nonché di ristrutturazione, ivi comprese la modifica o l'estensione di impianti esistenti, gli organi tecnici comunali verificano la conformità alla normativa vigente degli impianti di illuminazione esterna correlati all'intervento, nonché al piano dell'illuminazione di cui al comma 1, se approvato. I capitolati d'appalto relativi all'illuminazione pubblica sono redatti conformemente alla normativa vigente.
3. I comuni controllano che, nelle aree ad elevata sensibilità, le nuove installazioni dei privati, comprese quelle a scopo pubblicitario o le modifiche sostanziali di impianti siano conformi alla presente legge.".
Art. 6. (Inserimento dell'articolo 6 bis alla
1. Dopo l'articolo 6 della
1. L'ARPA, ai sensi dell'articolo 4 della
Art. 7. (Sostituzione dell'articolo 7 della
1. L'articolo 7 della
1. Non sono soggette alle disposizioni di cui alla presente legge, le seguenti installazioni:
a) la sostituzione o il retrofitting a led di un massimo di cinque apparecchi, per i quali sono comunque impiegati dispositivi che garantiscono le disposizioni di cui all'allegato A, punto 1, lettera a);
b) sorgenti di luce già strutturalmente protette: porticati, logge, gallerie e in generale quelle installazioni che per loro posizionamento non possono diffondere luce verso l'alto;
c) sorgenti di luce non a funzionamento continuo se sono spente entro le ore 20;
d) gli impianti d'illuminazione dotati di sensori di movimento se l'accensione non risulta superiore a cinque minuti e gli apparecchi sono comunque schermati verso l'alto;
e) gli impianti di uso saltuario e eccezionale e le apparecchiature mobili, purché destinati ad impieghi di protezione, sicurezza o interventi di emergenza;
f) impianti di segnalazione stradale, navale o aerea, o impianti provvisori utilizzati per feste ed iniziative locali.".
Art. 8. (Modifica dell'articolo 8 della
1. La lettera b) del comma 2 dell'articolo 8 della
2. Dopo la lettera b) del comma 2 dell'articolo 8 della
3. Dopo la lettera c) del comma 2 dell'articolo 8 della
Art. 9. (Inserimento dell'articolo 8 bis alla
1. Dopo l'articolo 8 della
1. I comuni forniscono alla Regione i dati relativi agli impianti di pubblica illuminazione esterna, secondo le modalità stabilite dalla Giunta regionale con deliberazione, e li aggiornano con cadenza almeno biennale entro il 30 aprile.".
Art. 10. (Sostituzione dell'articolo 9 della
1. L'articolo 9 della
1. È vietato l'utilizzo di fasci di luce fissi o roteanti, di qualsiasi colore o potenza, quali fari, fari laser e giostre luminose, o altri tipi di richiami luminosi come palloni aerostatici luminosi o immagini luminose che disperdono luce verso la volta celeste, per mero scopo pubblicitario o voluttuario, anche se di uso temporaneo.
2. È altresì vietata l'illuminazione di elementi e monumenti del paesaggio di origine naturale, nonché, qualora individuati nella pianificazione territoriale, settoriale e urbanistica, delle aree e dei siti naturali o artificiali utilizzati, a scopo di rifugio, riproduzione, svernamento, alimentazione e rotte di spostamento, dalle specie animali inserite nell'allegato I della
3. Coloro che violano le disposizioni di cui ai commi 1 e 2 o che utilizzano impianti, apparecchi o sorgenti luminose non conformi alle disposizioni di cui alla presente legge sono soggetti alla sanzione amministrativa da euro 500,00 a euro 5.000,00.
4. Se l'abuso avviene all'interno delle aree ad elevata sensibilità di cui all'articolo 8, la sanzione è raddoppiata.
5. Nei casi di utilizzo di impianti, apparecchi o sorgenti luminose in modo difforme rispetto alle modalità e ai criteri definiti dalla presente legge è prevista la sanzione amministrativa da euro 90,00 a euro 150,00.
6. I comuni ed in generale gli enti pubblici che non realizzano impianti conformemente ai criteri tecnici ed all'allegato A, non possono accedere ai finanziamenti, anche di origine statale o comunitaria, erogati dalla Regione in campo ambientale ed energetico sino alla messa a norma dei medesimi.
7. Fatto salvo quanto previsto dall'articolo 4, comma 2 bis, il comune competente per territorio ove si verifica la violazione provvede all'irrogazione della sanzione ed alla sua riscossione e dispone l'adeguamento degli impianti o lo smantellamento totale o parziale degli stessi.
8. I comuni, anche avvalendosi dell'ARPA, con l'introito delle sanzioni intervengono per:
a) potenziare il servizio di controllo;
b) finanziare iniziative volte alla diffusione delle finalità della presente legge.".
Art. 11. (Inserimento dell'articolo 10 bis alla
1. Dopo l'articolo 10 è inserito il seguente: "Art. 10 bis. (Delegificazione)
1. Le modifiche all'allegato A sono apportate con deliberazione della Giunta regionale, sentita la commissione consiliare competente.".
Art. 12. (Inserimento dell'allegato A alla
1. Alla
Art. 13. (Abrogazioni)
1. Sono abrogate le seguenti disposizioni:
a) l'articolo 5 della
b) la
c) la lettera n) del comma 1 dell'articolo 22 della
d) il punto 1) della voce "ENERGIA" dell'allegato A) della
Art. 14. (Norma transitoria)
1. La legge non si applica agli impianti autorizzati, ma non ancora realizzati, e a quelli in corso di realizzazione.
Art. 15. (Clausola di invarianza finanziaria)
1. Dalla presente legge non derivano maggiori oneri a carico del bilancio regionale.
2. L'attuazione delle disposizioni della presente legge avviene tramite le risorse umane, strumentali e finanziarie reperibili nell'ordinamento regionale.
ALLEGATO 1
(articolo 12)
INSERIMENTO ALLEGATO A ALLA
ALLEGATO A
(articolo 3,
REQUISITI E CRITERI TECNICI
PUNTO 1 - REQUISITI TECNICI MINIMI PER GLI IMPIANTI INSTALLATI O MODIFICATI DOPO L'ENTRATA IN VIGORE DELLA DELIBERAZIONE LEGISLATIVA APPROVATA DAL CONSIGLIO REGIONALE IL 1° FEBBRAIO 2018
Gli impianti installati o modificati dopo l'entrata in vigore della deliberazione legislativa approvata dal Consiglio regionale il 1° febbraio 2018 (Modifiche alla
a) sono costituiti da apparecchi illuminanti aventi, nella posizione di installazione, un'intensità luminosa massima compresa fra 0 e 0.49 candele (cd) per 1000 lumen (lm) di flusso luminoso totale emesso per angoli gamma maggiori o uguali a 90 gradi;
b) sono equipaggiati con sorgenti luminose ad elevata tecnologia quali, al sodio ad alta pressione o analoghe, ma con efficienza delle sorgenti, per le lampade tradizionali, o dei moduli di sorgenti, per sorgenti a led, superiore ai 90 lumen su watt (lm/W) e una temperatura di colore uguale o inferiore a 3500 Kelvin (K);
c) mantengono una luminanza media delle superfici da illuminare o illuminamenti non superiori ai livelli minimi previsti dalle normative tecniche di sicurezza con le relative tolleranze di misura;
d) hanno l'efficienza minima prescritta dai presenti criteri, ed in particolare:
1) impiegano, nei nuovi impianti di illuminazione di percorsi, quali strade e percorsi pedonali e ciclabili, rapporti fra interdistanza e altezza delle sorgenti luminose superiore al valore di 3,7, fatta salva la prescrizione dell'impiego di lampade con la minore potenza installata in relazione al tipo di percorso ed alla sua classificazione illuminotecnica; sono comunque consentite:
- soluzioni alternative, solo in presenza di ostacoli quali alberi, incroci principali e tornanti;
- soluzioni con apparecchi lungo entrambi i lati della strada, bilaterali frontali, solo se necessarie, e solamente per carreggiate con larghezza superiore a 10 metri;
2) sono realizzati con apparecchi che garantiscono, a parità di luminanza o illuminamento, impegni ridotti di potenza elettrica, e ridotti costi manutentivi, con indice parametrizzato di efficienza dell'apparecchio illuminante (IPEA) uguale o superiore a quello minimo prescritto dai criteri minimi ambientali ministeriali (CAM);
3) perseguono un indice parametrizzato di efficienza dell'impianto di illuminazione (IPEI) uguale o superiore a quello minimo prescritto nei CAM; per le riqualificazioni che prevedono la sola sostituzione o retrofitting a led degli apparecchi, in cui non cambia la configurazione dell'impianto esistente, possono essere adottati indici IPEI inferiori se si dimostra di aver fatto il possibile per massimizzarli;
e) sono provvisti di sistemi in grado di ridurre e controllare il flusso luminoso in misura uguale o superiore al 30 per cento rispetto al pieno regime di operatività entro le ore 24, oppure ne prevedono lo spegnimento entro le ore 24 o la gestione per tutta la notte con sensore di movimento; tali prescrizioni non si applicano se gli impianti sono dotati di sistemi di illuminazione adattiva, funzionanti secondo le prescrizioni delle norme tecniche e di sicurezza;
f) per quanto non espressamente indicato e disposto dalla
PUNTO 2 - CRITERI TECNICI MINIMI PER IMPIANTI SPECIFICI
A) Impianti sportivi di oltre cinquemila posti a sedere.
Per questa tipologia di impianti non si applicano le disposizioni di cui al PUNTO 1. Resta comunque necessario lo spegnimento dell'impianto di illuminazione ad ultimazione delle attività e la dimostrazione di avere adottato in fase progettuale adeguate tecnologie e soluzioni per minimizzare l'impatto ambientale.
B) Impianti d'illuminazione degli edifici e dei monumenti di rilievo storico o artistico.
Per gli impianti d'illuminazione degli edifici e dei monumenti di rilievo storico o artistico è consentita l'illuminazione dal basso verso l'alto nei seguenti casi:
1) se ne è previsto lo spegnimento entro le ore 24;
2) se la luminanza media mantenuta sulla superficie interessata è inferiore a 2 candele al metro quadrato (cd/m2), oppure, in alternativa, se l'illuminamento medio mantenuto della superficie da illuminare non è superiore a 15 lux (lx);
3) se il flusso verso l'alto, non intercettato dalla sagoma, non supera il 10 per cento di quello nominale che fuoriesce dall'impianto nel suo complesso.
C) Impianti di modesta entità, pubblici o privati anche residenziali.
Per gli impianti di modesta entità, come definiti dall' articolo 2, comma 3 bis, della