Settore: | Normativa nazionale |
Materia: | 45. Finanziamenti |
Capitolo: | 45.1 finanziamenti |
Data: | 28/01/2015 |
Numero: | 9 |
§ 45.1.851 - Del.CIPE 28 gennaio 2015, n. 9. [1]
Programmazione dei fondi strutturali di investimento europei 2014-2020. Accordo di partenariato - strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese: indirizzi operativi.
(G.U. 20 aprile 2015, n. 91)
IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Visto il
Visto il
Visto il
Visto il
Vista la
Visti inoltre gli articoli 5 e seguenti della predetta
Visto l'art. 7, commi 26 e 27, del
Visto l'art. 10 del
Vista la
Visto in particolare l'art. 1, commi da 13 a 17, della richiamata
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 aprile 2014 (G.U. n. 122/2014), che conferisce al Sottosegretario dì Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Segretario del Consiglio dei ministri, la delega a esercitare le funzioni di cui al richiamato art. 7 del
Considerato che la
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 9 luglio 2014, recante l'approvazione dello Statuto dell'Agenzia per la coesione territoriale;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15 dicembre 2014 che, in attuazione dell'art. 10 del citato
Vista la propria
Vista la delibera adottata nell'odierna seduta di questo Comitato concernente la presa d'atto dell'Accordo di partenariato adottato dalla Commissione in data 29 ottobre 2014;
Vista la nota n. 5316 del 24 novembre 2014 del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, con delega alle politiche di coesione territoriale, e l'allegata nota informativa predisposta dal Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica concernente la governance per l'impiego delle risorse stanziate dal citato art. 1 comma 13 della legge di stabilità per il 2014 per la realizzazione degli interventi finalizzati all'attuazione della Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese, già prevista nell'Accordo di partenariato;
Vista la successiva nota n. 5827 del 15 dicembre 2014, con la quale lo stesso Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, ha trasmesso la proposta aggiornata alla luce del parere reso dalla Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 4 dicembre 2014, con gli emendamenti proposti in sede tecnica ed accolti dall'amministrazione proponente;
Vista infine la nota n. 493 del 27 gennaio 2015, con la quale, in esito alle richieste di chiarimento emerse nel corso della riunione preparatoria di questo Comitato del 18 dicembre 2014 il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, con delega alle politiche di coesione territoriale ha fornito gli ulteriori elementi informativi sulla proposta;
Considerato che la nota rileva che una parte preponderante del territorio italiano è caratterizzata da piccoli Comuni, lontani dai servizi essenziali (scuola, sanità e mobilità), che ha determinato tra l'altro grave caduta demografica, mancato sviluppo e degrado del capitale culturale e paesaggistico di tali aree;
Tenuto conto che la Strategia nazionale per le aree interne è stata elaborata per fare fronte a quanto sopra descritto, con il fine di stimolare un'inversione di tendenza demografica, migliorare la manutenzione del territorio ed assicurare un livello di benessere e inclusione sociale dei cittadini di queste aree, attraverso l'incremento della domanda di lavoro e il miglior utilizzo del capitale territoriale;
Considerato che il citato art. 1 della legge di stabilità 2014 individua, quale strumento attuativo di cooperazione interistituzionale, l'accordo di programma quadro (APQ), di cui all'art. 2 comma 203 lett. c) della
Considerato che la detta norma prevede inoltre che, entro il 30 settembre di ciascun anno di riferimento, siano presentati al CIPE i risultati degli interventi prototipi, al fine di valutare successivi rifinanziamenti della relativa autorizzazione di spesa;
Tenuto conto che l'Accordo di Partenariato dettaglia criteri e modalità di attuazione della Strategia nazionale per le aree interne del Paese, prevedendo tra l'altro la costituzione di un Comitato tecnico Aree Interne (coordinato dal Dipartimento per lo sviluppo e la coesione territoriale-DPS, e composto da Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Ministero della salute, Dipartimento Affari Regionali, le Autonomie e lo Sport, ANCI - IFEL, INEA, ISFOL, UPI, Regione/Provincia autonoma interessata e, a seguito della sua costituzione, dall'Agenzia per la coesione territoriale);
Considerato che la citata legge di stabilità per il 2014 prevede il coinvoigimento del CIPE nella valutazione dei risultati degli interventi pilota posti in essere, ai fini di successivi rifinanziamenti delle attività avviate;
Ritenuto pertanto opportuno che al citato Comitato tecnico aree interne partecipi il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, in quanto struttura della Presidenza del Consiglio dei ministri di supporto al CIPE, nonchè il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del vigente regolamento di questo Comitato (art. 3 della
Vista la odierna nota n. 422-P, predisposta congiuntamente dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze, contenente le osservazioni e le prescrizioni da recepire nella presente delibera;
Su proposta del competente Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, con delega alla coesione territoriale;
Delibera:
1. RIPARTO FINANZIARIO
Le risorse stanziate dalla legge di stabilità per il 2014, pari a complessivi 90 milioni di euro per il triennio 2014-2016, sono ripartite a favore di interventi pilota in 23 aree progetto nell'ambito della Strategia nazionale per Io sviluppo delle aree interne del Paese citata in premessa. In particolare l'importo di 86,02 milioni di euro è attribuito alle 23 aree-progetto in ragione di 3,74 milioni di euro ciascuna e l'importo di 3,98 milioni di euro è attribuito alle attività di assistenza tecnica e rafforzamento amministrativo.
2. GOVERNANCE DELLA STRATEGIA PER LE AREE INTERNE
Con specifico riferimento alle risorse di cui al punto 1 sono approvati gli indirizzi operativi della Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese, come definita nell'Accordo di Partenariato di seguito descritti.
2.1 È costituito il Comitato tecnico aree interne, coordinato dal Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri, con competenze sui processi di selezione delle aree, sulla definizione delle strategie d'area e sulla verifica del rispetto dei cronoprogrammi. Il Comitato è inoltre composto da: Agenzia per la coesione territoriale, Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Ministero della salute, Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Dipartimento affari regionali, le autonomie e lo sport e Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri, ANCI - IFEL, INEA, ISFOL, UPI, Regione/Provincia autonoma interessata.
2.2 Il temine per la conclusione del processo di selezione delle 23 aree progetto è fissato al 30 marzo 2015.
2.3 Il termine per la sottoscrizione degli Accordi di Programma Quadro (APQ) attuativi della Strategia per la prima area progetto di ciascuna Regione o Provincia autonoma è fissato al 30 settembre 2015. Alla stipula dell'Accordo parteciperanno l'Agenzia per la coesione territoriale, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il Ministero della salute, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e le altre amministrazioni centrali eventualmente competenti per materia, nonchè la regione o provincia Autonoma di riferimento ed, eventualmente, il soggetto capofila del partenariato di progetto locale. La sottoscrizione dell'APQ sarà preceduta da un Atto Negoziale almeno fra la Regione o la Provincia autonoma e la rappresentanza dei Comuni dell'area progetto.
L'APQ dovrà contenere, per ciascuna area progetto, l'indicazione specifica degli interventi da attuare, i soggetti attuatori, le fonti finanziarie poste a copertura, i cronoprogrammi di realizzazione, i risultati attesi e i relativi indicatori, le sanzioni per il mancato rispetto dei cronoprogrammi e, in allegato, la Strategia dell'area progetto. I soggetti attuatori per la componente relativa alle azioni sui servizi di base e finanziati con risorse ordinarie della legge di stabilità saranno individuati da ciascuna Amministrazione centrale di riferimento, in relazione alla tipologia di intervento ammesso a finanziamento.
2.4 In caso di mancato rispetto dei termini sopra fissati, il contributo potrà essere assegnato, sentito il Comitato tecnico aree interne, chiamato a valutare la gravità del ritardo, a una diversa area-progetto. Il Comitato tecnico provvederà in tal caso ad individuare l'area progetto che abbia completato l'istruttoria per l'inserimento in APQ all'interno della stessa Regione. In mancanza, si procederà ad individuare l'area progetto di un'altra Regione rientrante nel novero di quelle candidabili secondo l'ordine di priorità derivante dall'ordine cronologico di approvazione delle rispettive strategie d'area.
3. ASSISTENZA TECNICA
In ordine alle attività di assistenza tecnica e di rafforzamento ammnistrativo, per le quali il precedente punto 1 ha disposto uno stanziamento pari a 3,98 milioni di euro, le Amministrazioni di riferimento sono:
- in relazione alle attività di selezione delle aree e di programmazione generale e delle strategie d'area, il Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri;
- in relazione all'attuazione e alla gestione degli Accordi di programma quadro, l'Agenzia per la coesione territoriale.
I citati soggetti garantiranno il necessario coordinamento nella definizione delle iniziative da assumere nell'impiego delle risorse dedicate allo scopo.
4. MODALITÀ DI TRASFERIMENTO [2]
Il trasferimento delle risorse è disposto dal Ministero dell'economia e delle finanze - sulla base delle disposizioni di pagamento informatizzate inoltrate dalle regioni sul sistema informativo della Ragioneria generale dello Stato/IGRUE - direttamente in favore dei soggetti attuatori degli interventi finanziati ovvero in favore delle regioni.
Il Ministero dell'economia e delle finanze - RGS-IGRUE provvede all'erogazione delle risorse a carico del Fondo di rotazione di cui alla
a titolo di anticipazione, sulla base di apposita richiesta inoltrata dalla regione titolare, nei limiti di cui all'art. 9, del
a titolo di pagamento intermedio, sulla base di apposite richieste di rimborso inoltrate dalla regione titolare;
a titolo di saldo, sulla base di richiesta di rimborso, pari a circa il 10% della dotazione finanziaria complessiva a carico del Fondo di rotazione, attestante l'avvenuto completamento dell'intervento, corredata da apposita relazione di chiusura da comunicare anche all'Agenzia per la coesione territoriale e alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le politiche di coesione;
Le richieste di rimborso, formulate dalle amministrazioni regionali sono accompagnate dalle seguenti specifiche attestazioni, rese tenendo conto anche della documentazione di spesa fornita dai soggetti attuatori in sede di domanda di pagamento trasmessa alla Regione titolare: che le spese dovute nell'ambito dell'intervento sono conformi alla normativa di riferimento, sono corrette, ammissibili e coerenti con gli obiettivi stabiliti dalla legge; che tutti gli atti che hanno determinato le spese sono corredati della relativa documentazione giustificativa; che sono stati svolti i controlli di regolarità amministrativa e contabile previsti dalla vigente normativa; per le richieste di saldo finale, che l'intervento è stato regolarmente completato.
Sono considerate spese rimborsabili quelle di progettazione e assistenza tecnica sostenute a partire dall'approvazione della strategia; è da considerare ammissibile la spesa già sostenuta nelle more della sottoscrizione dell'Accordo di Programma Quadro riguardante quegli interventi che sono approvati dalla Strategia e inseriti in APQ.
L'Agenzia per la coesione territoriale, in accordo con la Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le politiche di coesione, comunica al MEF-IGRUE, per ciascuna area progetto, le risorse da assegnare alla Regione titolare a seguito della sottoscrizione dell'APQ. Per la gestione delle risorse riguardanti l'assistenza tecnica centrale è istituito apposito intervento sul sistema informativo RGS-IGRUE a titolarità della PCM - Dipartimento per le politiche di coesione.
Le amministrazioni regionali, per tutti gli interventi, ivi compresi quelli di assistenza tecnica, assicurano il monitoraggio tramite la Banca dati unitaria IGRUE e l'adozione di sistemi di gestione e controllo efficaci e idonei a garantire il corretto utilizzo delle risorse finanziarie attribuite, secondo la vigente normativa. Le predette amministrazioni possono, ove lo ritengano opportuno, ricorrere a sistemi di gestione e controllo già utilizzati per i programmi comunitari e/o per gli interventi della programmazione complementare finanziati con risorse nazionali.
La documentazione relativa all'attuazione degli interventi, alle spese sostenute ed ai controlli svolti è custodita dai soggetti attuatori e dalle regioni e messa a disposizione per eventuali controlli successivi da parte degli organismi competenti.
Le amministrazioni regionali assicurano altresì la messa in opera di ogni iniziativa finalizzata a prevenire, sanzionare e rimuovere eventuali casi di abusi e irregolarità nell'attuazione degli interventi e nell'utilizzo delle relative risorse finanziarie. In tutti i casi accertati di decadenza dal beneficio finanziario concesso, le stesse amministrazioni promuovono le azioni di loro competenza per il recupero e la restituzione al Fondo di rotazione di cui alla
5. MONITORAGGIO
Gli interventi saranno monitorati nella banca dati unitaria secondo le regole di monitoraggio delle risorse aggiuntive.
In linea con quanto disposto dal comma 17 dell'art. 1 della
Registrato alla Corte dei conti il 9 aprile 2015 Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, Reg.ne Prev. n. 818
[1] Per la proroga dei termini di cui alla presente Delibera, vedi la
[2] Punto così sostituito dalla