Settore: | Codici regionali |
Regione: | Veneto |
Materia: | 1. assetto istituzionale e organi statutari |
Capitolo: | 1.3 consiglieri regionali |
Data: | 28/12/1993 |
Numero: | 55 |
Sommario |
Art. 1. Modifica dell'articolo 8 della legge regionale 10 marzo 1973, n. 9. |
Art. 2. Disciplina integrativa delle disposizioni dell'articolo 9 della legge regionale 10 marzo 1973 n. 9. |
Art. 3. Modifica dell'articolo 10 della legge regionale 10 marzo 1973, n. 9. |
Art. 4. Disciplina integrativa delle disposizioni dell'articolo 10 della legge regionale 10 marzo 1973, n. 9. |
Art. 5. Disciplina integrativa delle disposizioni degli articoli 12 e 13 della legge regionale 10 marzo 1973, n. 9. |
Art. 6. Disciplina integrativa delle disposizioni in materia di assegno di fine mandato. |
Art. 7. Norma finanziaria. |
§ 1.3.12 – L.R. 28 dicembre 1993, n. 55. [1]
Disciplina integrativa delle disposizioni della legge regionale 10 marzo 1973, n. 9 in tema di “Istituzione dell'assistenza sanitaria dell'assicurazione infortuni e della cassa di previdenza in favore dei consiglieri regionali”, e successive modificazioni, e dell'articolo 3 della legge regionale 14 marzo 1975, n. 26, e successive modificazioni, in tema di assegno di fine mandato a favore dei consiglieri regionali.
(B.U. 31 dicembre 1993, n. 111).
Art. 1. Modifica dell'articolo 8 della
1. La quota a carico dei consiglieri regionali di cui alla lettera a) del primo comma dell'articolo 8 della
1 bis. I Consiglieri regionali di cui al comma 1 dell'articolo 2 che siano rieletti o che subentrino nel corso di una nuova legislatura, in caso di esercizio parziale del mandato hanno facoltà di integrare il versamento dei contributi delle mensilità mancanti per il completamento del nuovo quinquennio [2].
2. Dopo il secondo comma dell'articolo 8 della
(Omissis).
Art. 2. Disciplina integrativa delle disposizioni dell'articolo 9 della
1. I consiglieri regionali, eletti per la prima volta a decorrere dalla legislatura successiva all'entrata in vigore della presente legge, conseguono il diritto a percepire l'assegno vitalizio, dopo la cessazione del mandato, alle seguenti condizioni:
a) abbiano compiuto 60 anni di età, salvo quanto previsto dal comma 3 dell'articolo 4 della presente legge;
b) abbiano esercitato il mandato per almeno 30 mesi;
c) abbiano versato i contributi per un periodo complessivo di almeno 5 anni.
2. Resta ferma l'applicabilità ai consiglieri di cui al comma 1 delle disposizioni di cui alle lettere b), c) e d) dell'articolo 9 della
2 bis. Per i consiglieri inabili al lavoro in modo permanente, si prescinde dal limite minimo di età [3].
Art. 3. Modifica dell'articolo 10 della
1. Dopo il quarto comma dell'articolo 10 della
(Omissis).
Art. 4. Disciplina integrativa delle disposizioni dell'articolo 10 della
1. Per i consiglieri regionali di cui al comma 1 dell'articolo 2 della presente legge, l'ammontare mensile dell'assegno vitalizio è determinato secondo la seguente tabella, sulla base della indennità consiliare lorda relativa al mese a cui l'assegno si riferisce:
Anni di contribuzione Percentuale sulla indennità |
consiliare lorda |
|
5 30% |
6 33% |
7 36% |
8 41% |
9 44% |
10 47% |
11 50% |
12 53% |
13 56% |
14 59% |
15 63% |
16 ed oltre 67% |
2. Nel caso previsto dalla lettera b) del primo comma del l'articolo 9 della
3. I consiglieri, di cui al comma 1 dell'articolo 2 della presente legge, cessato il mandato, al compimento del cinquantacinquesimo anno di età, possono chiedere l'anticipata corresponsione dell'assegno vitalizio. In tal caso la misura dell'assegno è ridotta secondo la seguente tabella:
Età di pensionamento Coefficiente di riduzione |
|
55 0,7604 |
56 0,8016 |
57 0,8460 |
58 0,8936 |
59 0,9448 |
4. Ai fini del computo degli anni di contribuzione e di anticipazione, la frazione di anno che sia pari almeno a sei mesi e un giorno si calcola come anno intero.
Art. 5. Disciplina integrativa delle disposizioni degli articoli 12 e 13 della
I consiglieri di cui al comma 1 dell’articolo 2 della presente legge consiglieri, qualora abbiano versato i contributi per un periodo inferiore a cinque anni di esercizio del mandato, ma non inferiore a dodici mesi e non siano stati rieletti o cessino dal mandato, hanno la facoltà di continuare il versamento per il tempo necessario a conseguire il diritto all’assegno vitalizio nella misura minima del trenta per cento. I consiglieri decadono da tale facoltà, qualora il versamento non venga effettuato entro dieci giorni dalla fine del mese a cui si riferisce. In tal caso hanno diritto alla restituzione dei contributi versati, senza interessi. I consiglieri che abbiano versato i contributi per un periodo inferiore a dodici mesi di mandato o che, pur avendone facoltà non intendano continuare il versamento, hanno diritto alla restituzione dei contributi versati, senza interessi [4].
1 bis. [I Consiglieri regionali di cui al comma 1 dell'articolo 2 che siano rieletti o che subentrino nel corso di una nuova legislatura, in caso di esercizio parziale del mandato hanno facoltà di integrare il versamento dei contributi delle mensilità mancanti per il completamento del nuovo quinquennio]. [5]
2. I consiglieri, di cui al comma 1 dell'articolo 2 della presente legge, che al momento della cessazione del mandato, abbiano raggiunto il limite di età per il conseguimento dell'assegno vitalizio o lo raggiungano prima del periodo occorrente per il quinquennio contributivo, hanno la facoltà di versare in unica soluzione il totale delle mensilità mancanti per il completamento del quinquennio.
Art. 6. Disciplina integrativa delle disposizioni in materia di assegno di fine mandato.
1. Ai fini del computo del periodo di mandato per l'erogazione dell'assegno previsto dall'articolo 3 della
Art. 7. Norma finanziaria.
1. All'onere derivante dall'applicazione della presente legge si fa fronte con lo stanziamento previsto all'articolo 1 del bilancio di previsione della Regione, il cui ammontare è determinato annualmente con la legge di approvazione del bilancio.
[1] Legge abrogata dall'art. 3 della
[2] Comma aggiunto dall’art. 36 della
[3] Comma aggiunto dall’art. 30 della
[4] Comma sostituito dall’art. 39 della
[5] Comma aggiunto dall’art. 36 della