§ 38.10.467 - Del.CIPE 17 dicembre 2009, n. 121.
Assegnazioni di fondi in vista della realizzazione del ponte sullo stretto di Messina (CUP C11H03000080003).
(G.U. 18 dicembre 2010, n. 295)
IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443, che - all'art. 1, come modificato ed integrato dall'art. 13 della legge 1° agosto 2002, n. 166 - ha stabilito che le infrastrutture pubbliche e private e gli insediamenti strategici e di preminente interesse nazionale, da realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati dal Governo attraverso un programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare, in sede di prima applicazione della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001;
Vista la legge 27 dicembre 2002, n. 289, che agli articoli 60 e 61 istituisce, presso il Ministero dell'economia e delle finanze, il Fondo aree sottoutilizzate (FAS), da ripartire a cura di questo Comitato con apposite delibere adottate sulla base dei criteri specificati al comma 3 dello stesso art. 61, e che prevede la possibilità di una diversa allocazione delle relative risorse;
Visto l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», secondo il quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un codice unico di progetto (CUP), e viste le delibere attuative emanate da questo Comitato;
Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, intitolato «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e s.m.i., e visti in particolare:
la parte II, titolo III, capo IV, concernente «Lavori relativi a infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi» e visto segnatamente l'art. 163, che conferma la responsabilità dell'istruttoria e la funzione di supporto alle attività di questo Comitato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che può in proposito avvalersi di apposita «Struttura tecnica di missione»;
l'art. 256, che ha abrogato il decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190, concernente l'attuazione della legge n. 443/2001, come modificato dal decreto legislativo 17 agosto 2005, n. 189;
Visto l'art. 1, comma 2, del decreto-legge 8 maggio 2006, n. 181, convertito, dalla legge 17 luglio 2006, n. 233, che trasferisce al Ministero dello sviluppo economico il Dipartimento per le politiche di sviluppo e di coesione e le funzioni di cui all'art. 24, comma 1, lettera c) del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, ivi inclusa la gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate;
Visto il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e visto in particolare l'art. 6-quinquies, che istituisce, nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, a decorrere dall'anno 2009, un Fondo per il finanziamento, in via prioritaria, di interventi finalizzati al potenziamento della rete infrastrutturale di livello nazionale, inclusivo delle reti di telecomunicazione ed energetiche ed alimentato con gli stanziamenti nazionali assegnati per l'attuazione del Quadro strategico nazionale 2007-2013 («Fondo infrastrutture»);
Visto il decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, e visti in particolare:
l'art. 18, comma 1, che demanda a questo Comitato - su proposta del Ministro dello sviluppo economico, formulata di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, ed in coerenza con gli indirizzi assunti in sede europea - di assegnare, tra l'altro, una quota delle risorse disponibili del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) di cui agli articoli 60 e 61 della legge n. 289/2002 al «Fondo infrastrutture» di cui al citato art. 6-quinquies del decreto-legge n. 112/2008, come integrato dalla legge n. 133/2008, anche per la messa in sicurezza delle scuole, per le opere di risanamento ambientale, per l'edilizia carceraria, per le infrastrutture museali ed archeologiche, per l'innovazione tecnologica e le infrastrutture strategiche per la mobilità e fermo restando il vincolo di destinare alle regioni del Mezzogiorno l'85 per cento delle risorse;
il predetto art. 18, comma 4-ter, l'art. 25, commi 1 e 2, e l'art. 26, che effettuano specifiche riserve a valere sulla dotazione del «Fondo infrastrutture»;
l'art. 21, che per la prosecuzione degli interventi di realizzazione delle opere strategiche di preminente interesse nazionale, di cui alla menzionata legge n. 443/2001, autorizza la concessione di un contributo quindicennale di 60 milioni di euro annui a decorrere dal 2009 e di un ulteriore contributo quindicennale di 150 milioni di euro annui a decorrere dal 2010;
Visto il decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, convertito, dalla legge n. 77/2009, che - all'art. 14 - riserva alla regione Abruzzo un finanziamento di 408,5 milioni di euro a valere sul menzionato «Fondo infrastrutture»;
Vista la propria delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiala n. 51/2002 Supplemento ordinario), con la quale - ai sensi dell'art. 1 della richiamata legge n. 443/2001 - è stato approvato il 1° Programma delle infrastrutture strategiche, poi ampliato con successiva delibera n. 3/2005 (Gazzetta Ufficiale n. 207/2005 Supplemento ordinario) e che, all'allegato 1, include il «Ponte sullo stretto di Messina» quale opera già avviata con legge propria e della quale viene confermato il carattere di rilevanza nazionale;
Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63 (Gazzetta Ufficiale n. 248/2003), con la quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attività di supporto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti è chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel programma delle infrastrutture strategiche;
Vista la delibera 1° agosto 2003, n. 66 (Gazzetta Ufficiale n. 257/2003 Supplemento ordinario), con la quale questo Comitato ha approvato, con le prescrizioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il progetto preliminare del «Ponte sullo stretto di Messina», che, come specificato dal Ministero predetto, includeva il progetto preliminare della «Variante di Cannitello», in quanto interferenza primaria la cui soluzione era considerata propedeutica alla costruzione della torre lato Calabria del Ponte;
Vista la delibera 29 marzo 2006, n. 83 (Gazzetta Ufficiale n. 290/2006), con la quale questo Comitato:
ha approvato, con le prescrizioni e raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il progetto definitivo della «Variante di Cannitello», configurata quale opera di 1ª fase della successiva variante finale;
ha fissato in 19 milioni di euro il «limite di spesa» dell'intervento;
ha individuato il soggetto aggiudicatore in RFI S.p.A., anche in relazione all'obiettivo del miglioramento e dell'implementazione del sistema della rete ferroviaria regionale;
ha assegnato a RFI S.p.A., per la realizzazione dell'opera, un contributo di 1,699 milioni di euro per quindici anni a valere sui fondi recati dall'art. 1, comma 78, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, con decorrenza 2007; contributo suscettibile di sviluppare, al tasso allora corrente, un volume di investimenti di 19 milioni di euro;
Vista la delibera 6 aprile 2006, n. 130 (Gazzetta Ufficiale n. 199/2006 Supplemento ordinario), con la quale questo Comitato - nel rivisitare il primo programma delle infrastrutture strategiche - ha confermato, nel novero di dette opere, il citato ponte;
Vista la delibera 30 settembre 2008, n. 91 (Gazzetta Ufficiale n. 258/2008), con la quale questo Comitato ha preso atto delle scelte programmatiche contenute nell'allegato infrastrutture al DPEF 2009-2011 e, nell'ottica di consentire il prosieguo delle attività per la realizzazione del «Ponte sullo stretto di Messina», ha proceduto al rinnovo del vincolo preordinato all'esproprio sugli immobili interessati da detta realizzazione, ai sensi degli articoli 9 e 10 del decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, e s.m.i.;
Vista la delibera 18 dicembre 2008, n. 112 (Gazzetta Ufficiale n. 50/2009 Supplemento ordinario), con la quale questo Comitato ha proceduto ad una ricognizione aggiornata della dotazione del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) ed ha assegnato al «Fondo infrastrutture», di cui all'art. 6-quinquies della legge n. 133/2008, 7.356 milioni di euro, al lordo delle preallocazioni richiamate nella delibera stessa;
Vista la delibera 6 marzo 2009, n. 3 (Gazzetta Ufficiale n. 129/2009), con la quale questo Comitato ha assegnato al «Fondo infrastrutture» di cui al citato art. 6-quinquies della legge n. 133/2008, ulteriori 5.000 milioni di euro, di cui 1.000 milioni destinati agli interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici e 200 milioni riservati all'edilizia carceraria;
Vista la delibera 6 marzo 2009, n. 10, con la quale questo Comitato ha preso atto degli esiti della ricognizione sullo stato di attuazione del programma delle infrastrutture strategiche effettuata, in relazione a quanto previsto dalla delibera n. 69/2008, dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Struttura tecnica di missione e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per la programmazione ed il coordinamento della politica economica (DIPE) ed ha altresì preso atto della «Proposta di piano infrastrutture strategiche», trasmessa dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con nota 5 marzo 2009, n. 4/RIS, e che riporta il quadro degli interventi, prevalentemente inclusi nel programma delle infrastrutture strategiche, da attivare a decorrere dall'anno 2009 e tra i quali figura il «Ponte sullo stretto di Messina»;
Considerato che, nella seduta del 26 giugno 2009, questo Comitato ha definito le disponibilità del Fondo infrastrutture, quantificando le risorse allocabili da questo Comitato medesimo rispettivamente per il centro-nord e per il Mezzogiorno e approvando l'elenco degli interventi da attivare nel triennio prevalentemente riferiti a opere strategiche, con identificazione delle relative fonti di copertura (risorse ai sensi della legge obiettivo, Fondo infrastrutture, fondi propri del Gruppo ferrovie dello Stato, risorse private);
Considerato che, nella seduta del 15 luglio 2009, questo Comitato si è espresso sull'allegato infrastrutture al DPEF 2010-2013, che annovera il «Ponte sullo stretto di Messina» tra gli interventi fondamentali per lo sviluppo del Mezzogiorno e ne imputa il parziale finanziamento a carico del Fondo infrastrutture, ed ha approvato limitate modifiche all'elenco di cui sopra;
Considerato che, conseguentemente alle citate valutazioni formulate in sede di esame dei documenti di Programmazione economico finanziaria relativi al 2009-2011 e 2010-2013, questo Comitato ha riconsiderato le modalità di realizzazione della «Variante di Cannitello», procedendo, con delibera 31 luglio 2009, n. 77 (Gazzetta Ufficiale n. 242/2009), alla sostituzione del soggetto aggiudicatore ed attribuendo alla «Stretto di Messina S.p.A.» - individuata quale soggetto aggiudicatore del «Ponte sullo stretto di Messina» dall'art. 16, comma 5, del decreto legislativo n. 190/2002 (ora art. 181, comma 2, del decreto legislativo n. 163/2006) - la responsabilità della realizzazione della variante in modo da assicurarne la coerenza con gli altri interventi da eseguire nel territorio calabrese, nonchè prendendo atto dell'incremento di costo nel frattempo registrato dall'opera;
Considerato che, nella seduta del 6 novembre 2009, questo Comitato ha apportato ulteriori modifiche al citato elenco degli interventi da attivare nel triennio con le risorse imputate alle fonti di copertura definite nella seduta del 26 giugno 2009;
Considerato che, nella medesima seduta del 6 novembre 2009, questo Comitato ha preso atto della relazione del commissario straordinario nominato - ai sensi dell'art. 4, comma 4-quater, del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102, e s.m.i. - per rimuovere gli ostacoli che si frappongono al riavvio delle attività di realizzazione del «Ponte sullo stretto di Messina» ed ha determinato la prima quota annua del contributo in conto impianti assegnato all'opera dalla medesima norma ed imputata sulle disponibilità del Fondo relativo all'anno 2009, determinando inoltre, in via programmatica, l'entità delle quote relative alle annualità successiva;
Considerato che - in base alle disposizioni di cui all'art. 3, commi 91-93, del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito, dalla legge 24 novembre 2006, n. 286, come modificato dall'art. 1, comma 1195, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 - le risorse finanziarie inerenti gli impegni assunti dall'azionista Fintecna nei confronti della «Stretto di Messina S.p.A.», per complessivi 1.439,656 milioni di euro, sono stati destinati ad interventi infrastrutturali nelle regioni Sicilia e Calabria, con passaggio delle relative quote azionarie ad altra società pubblica, successivamente identificata in ANAS S.p.A.;
Considerato che il decreto-legge 27 maggio 2008, n. 93, convertito, dalla legge 24 luglio 2008, n. 126, ha finalizzato le risorse di cui sopra alla copertura degli oneri connessi all'abolizione dell'ICI sulla prima casa;
Considerato che, in attuazione delle disposizioni di cui all'art. 11 della legge n. 3/2003 e delle citate delibere attuative, all'intervento «Ponte sullo stretto di Messina» è stato attribuito il codice unico di progetto (CUP) C11H03000080003;
Considerato che, con nota n. 51057 del 16 dicembre 2009, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti formula richiesta di assegnazione alle società, direttamente o indirettamente controllate dallo Stato, partecipanti alla società Stretto di Messina, proponendo una rimodulazione dei fondi FAS ex art. 6-quinquies della citata legge n. 133/2008 ed allegando la documentazione attinente a detta richiesta;
Considerato che nel corso dell'odierna seduta è stata consegnata dal Ministero proponente una «nota di sintesi» nella quale vengono dettagliate le richieste di cui sopra;
Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
Acquisita in seduta l'intesa del Ministro dello sviluppo economico;
Rilevato in seduta l'accordo degli altri Ministri e dei sottosegretari presenti;
Prende atto
che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti propone alcuni adeguamenti al piano allegato alla delibera 6 marzo 2009, n. 10, come modificato e dettagliato nelle sedute del 26 giugno, 15 luglio e 6 novembre 2009, in modo da consentire ad ANAS S.p.A. e a RFI S.p.A. di procedere alla sottoscrizione degli aumenti di capitale della società «Stretto di Messina S.p.A.», previsti per un importo complessivo di 900 milioni di euro, e da assicurare l'integrazione della copertura del costo della «Variante di Cannitello», che viene quantificato in 26 milioni di euro; che più specificatamente il predetto Ministero propone:
di ridurre di 218 milioni di euro (al fine di mantenere inalterate le percentuali di partecipazione di RFI S.p.A. e di ANAS S.p.A. alla predetta società) la voce «Adeguamento rete ferroviaria meridionale, partecipazione FS ed interventi a terra ponte sullo stretto», assegnando a RFI S.p.A. il solo importo di 117 milioni di euro a titolo di ulteriore apporto al capitale azionario della citata «Stretto di Messina S.p.A.»;
di istituire una nuova voce «Partecipazione ANAS alla società Stretto di Messina ed interventi a terra - Variante di Cannitello» del valore complessivo di 218 milioni di euro, pari all'importo portato in diminuzione alla voce di cui all'alinea precedente;
di assegnare, a valere sulla suddetta nuova voce:
213 milioni di euro ad ANAS S.p.A. quale quota partecipativa all'incremento di capitale di «Stretto di Messina S.p.A.»;
5 milioni di euro a «Stretto di Messina S.p.A.» per la parziale copertura dell'incremento di costo registrato dalla «Variante di Cannitello»;
di imputare la copertura residua del predetto incremento di costo della «Variante di Cannitello», pari a 2 milioni di euro, alla voce «Nodi urbani e metropolitani di Palermo e Catania», per la quale l'elenco licenziato nella seduta del 6 novembre 2009 prevede un importo - riferito cumulativamente anche alla voce «Nodi, sistemi urbani e metropolitani di Bari e Cagliari» - di 330 milioni di euro a valere sulla menzionata quota del Fondo infrastrutture riservata al Mezzogiorno; che, con riferimento alla suddetta Variante di Cannitello, l'«Aggiornamento dell'analisi di fattibilità finanziaria - Piano economico-finanziario» e il «Piano economico-finanziario: note di sintesi», approvati dal commissario straordinario ex legge n. 102/2009 e s.m.i. e inclusi nella documentazione allegata alla relazione sottoposta a questo Comitato nella citata seduta del 6 novembre 2009, fissano in 23 milioni di euro il costo di esecuzione della «Variante di Cannitello» posto a carico del contraente generale prescelto per la realizzazione del «Ponte sullo stretto di Messina», sì che il differenziale di 3 milioni di euro rispetto al nuovo costo di 26 milioni di euro di cui alla presente presa d'atto, è riferibile ai costi di progettazione e di allaccio a carico di RFI S.p.A., come da atto di impegno sottoscritto tra la società «Ponte sullo stretto di Messina» e RFI il 25 settembre 2009 ai sensi di quanto previsto dalla delibera n. 77/2009;
Delibera:
1. Modifiche al quadro degli interventi da avviare nel triennio.
Sono approvate le modifiche, di cui alla presa d'atto, al piano allegato alla delibera 6 marzo 2009, n. 10, come modificato e dettagliato nelle sedute del 26 giugno, 15 luglio e 6 novembre 2009. La voce «Adeguamento della rete ferroviaria meridionale, partecipazione FS ed interventi a terra ponte sullo stretto» viene quindi ridotta di 218 milioni di euro, mentre viene istituita la voce «Partecipazione ANAS alla Società Stretto di Messina ed interventi a terra - Variante di Cannitello», del valore complessivo corrispondente. 2. Assegnazioni.
2.1 A valere sulla voce «Adeguamento rete ferroviaria meridionale, partecipazione FS e interventi a terra ponte sullo stretto», come rimodulata al precedente punto 1, è assegnato a RFI S.p.A. l'importo di 117 milioni di euro quale quota di partecipazione all'incremento di capitale della «Stretto di Messina S.p.A.», previsto per la somma complessiva di 900 milioni di euro.
2.2 A valere sulla voce «Partecipazione ANAS alla società Stretto di Messina ed interventi a terra - variante di Cannitello», istituita al punto 1, è assegnato ad ANAS S.p.A. l'importo di 213 milioni di euro quale quota di partecipazione al suddetto incremento di capitale di «Stretto di Messina S.p.A.».
2.3 Il «limite di spesa» fissato per la «variante di Cannitello» con la delibera n. 83/2006, approvativa del progetto definitivo, è elevato a 26 milioni di euro, corrispondente al costo aggiornato dell'opera come esposto nella precedente «presa d'atto».
Per assicurare la copertura del maggior costo, è assegnato alla «Stretto di Messina S.p.A.», quale attuale soggetto aggiudicatore della suddetta variante, l'importo complessivo di 7 milioni di euro, così imputati:
5 milioni di euro a valere sulle risorse destinate alla voce di cui al precedente punto 2.2;
2 milioni di euro a valere sulle risorse riservate promiscuamente alla voce «Nodi, urbani e metropolitani di Palermo e Catania» ed alla voce «Nodi, sistemi urbani e metropolitani di Bari e Cagliari».
2.4 I finanziamenti di cui sopra, saranno comunque erogati secondo modalità temporali compatibili con i vincoli di finanza pubblica correlati all'utilizzo delle risorse del FAS. 3. Ulteriori adempimenti.
3.1 «Stretto di Messina S.p.A.», quale soggetto aggiudicatore della «Variante di Cannitello», provvederà a sottoporre a questo Comitato, come previsto al richiamato punto 1.1 della delibera n. 83/2006, il progetto preliminare della citata «alternativa B1» e provvederà a sviluppare le altre prescrizioni contenute nell'allegato 1 a detta delibera sulla base delle indicazioni riportate al punto 1.2 dell'allegato medesimo.
3.2 Stretto di Messina S.p.A. e RFI S.p.A., dando seguito all'atto di impegno sopra richiamato, provvederanno a regolare compiutamente tra loro, con apposito atto convenzionale, gli aspetti anche economici connessi alla realizzazione della suddetta variante di Cannitello. 4. Clausola finale.
La presente delibera - ai sensi dell'art. 6-quinquies della legge 6 agosto 2008, n. 133, che ha convertito il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 - viene trasmessa alla Conferenza unificata, di cui all'art. 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e s.m.i., e al Parlamento, per l'acquisizione del parere delle commissioni competenti per materia e per i profili di carattere finanziario.
Registrato alla Corte dei conti il 1 dicembre 2010 Ufficio controllo Ministeri economico-finanziari, registro n. 8 Economia e finanze, foglio n. 89