§ I.3.14 - L.R. 11 gennaio 1994, n. 3.
Norme per il funzionamento dei Gruppi consiliari.


Settore:Codici regionali
Regione:Puglia
Materia:1. assetto istituzionale e organi statutari
Capitolo:1.3 consiglieri regionali - gruppi consiliari
Data:11/01/1994
Numero:3


Sommario
Art. 01.  (Natura giuridica dei Gruppi consiliari)
Art. 1.  (Oggetto).
Art. 2.  (Sede e Servizi).
Art. 3.  Personale e collaboratori dei Gruppi
Art. 3 bis. 
Art. 4.  Procedure per l’acquisizione del personale
Art. 5.  (Contributi).
Art. 6.  (Utilizzazione dei contributi).
Art. 6 bis.  Restituzione delle somme e regolarizzazione
Art. 7.  (Abrogazioni).
Art. 7 bis.  Regolamento interno del gruppo
Art. 8.  (Norma Finanziaria).


§ I.3.14 - L.R. 11 gennaio 1994, n. 3.

Norme per il funzionamento dei Gruppi consiliari.

(B.U. 14 gennaio 1994, n. 9).

 

Art. 01. (Natura giuridica dei Gruppi consiliari) [1]

     1. I Gruppi consiliari sono organi interni del Consiglio regionale ai sensi della lett. c) del comma 1 dell’articolo 25 dello Statuto della Regione Puglia. Tale connotazione si estrinseca unicamente nell’espletamento delle attività istituzionali in seno al medesimo Consiglio regionale.

     2. Ai fini dello svolgimento delle attività diverse da quelle di cui al comma 1, i Gruppi consiliari sono formazioni associative di consiglieri regionali e, pertanto, tali attività sono svolte in regime privatistico [2].

 

     Art. 1. (Oggetto).

     1. La Regione Puglia assicura ai Gruppi consiliari, costituiti ai sensi degli artt. 7 e 8 del Regolamento Interno del Consiglio regionale, il personale ed i mezzi necessari per il loro funzionamento.

 

     Art. 2. (Sede e Servizi).

     1. Ciascun Gruppo consiliare ha diritto all'assegnazione, a cura dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio, di una sede adeguata in relazione alla sua consistenza numerica.

     2. L'Ufficio di Presidenza provvede, con spesa a carico dei fondi di bilancio del Consiglio regionale, all'allestimento, arredamento e attrezzatura di dette sedi e ne verifica annualmente la congruità, sentiti i Presidenti dei Gruppi consiliari; provvede, altresì, alle spese per l'installazione degli impianti telefonici ed ai relativi canoni nonché a quelle per le conversazioni telefoniche nei limiti fissati dal successivo art. 5.

     3. Le macchine d'ufficio, i mobili e gli altri oggetti assegnati ai Gruppi consiliari sono dati in carico, con apposito verbale, ai Presidenti dei Gruppi che ne diventano consegnatari responsabili.

     4. In caso di nomina di altro Presidente del Gruppo, il Presidente uscente riconsegna all'Ufficio di Presidenza gli oggetti inventariati che ha ricevuto in carico.

 

     Art. 3. Personale e collaboratori dei Gruppi [3]

     1. Per lo svolgimento delle attività necessarie all’esercizio delle proprie funzioni i Gruppi consiliari si avvalgono, in virtù di rapporti di natura fiduciaria, di personale e di collaborazioni acquisite secondo le modalità di seguito stabilite.

     2. In attuazione di quanto stabilito nell’articolo 5, comma 3 bis, della l.r. 34/2012, l’Ufficio di Presidenza determina, a valere sul bilancio del Consiglio regionale, il contributo annuale spettante ai singoli Gruppi nel rispetto del parametro costituito dal costo di un’unità di personale di categoria D, posizione economica D6, per ciascun componente.

     3. Il costo dell’unità di personale di cui al comma 2 è determinato con riferimento al trattamento economico, fondamentale e accessorio, massimo previsto dalla contrattazione collettiva nazionale e integrativa applicabile alla Regione Puglia, con inclusione della retribuzione differita, del valore di due buoni pasto per settimana, dei compensi per le prestazioni di lavoro straordinario corrispondenti al massimo legale di centottanta ore/anno e del valore dei novanta buoni pasto conseguentemente spettanti, nonché di tutti gli oneri previdenziali e assicurativi connessi. I suddetti valori sono aggiornati alle variazioni introdotte dalla suddetta contrattazione collettiva.

     4. L’Ufficio di Presidenza con propria deliberazione stabilisce entità, tempi e modalità di erogazione del contributo a ciascun Gruppo consiliare.

     5. Il personale dei Gruppi consiliari può essere acquisito:

a) mediante il distacco di dipendenti regionali in servizio presso il Consiglio, la Giunta o gli enti strumentali della Regione Puglia;

b) mediante il comando di dipendenti di altre pubbliche amministrazioni;

c) mediante i contratti previsti dalla vigente legislazione per l’acquisizione di prestazioni di lavoro subordinato o autonomo valevoli per il privato datore di lavoro, di natura occasionale o coordinata e continuativa, secondo le tipologie contrattuali previste dalla normativa vigente [4].

 

     Art. 3 bis. [5]

     1. Su richiesta del Presidente del gruppo consiliare e nella misura in cui non utilizza personale di cui al comma 1 dell’articolo 3, l’Ufficio di Presidenza per esigenze di servizio, collegate alle attività funzionali dei gruppi consiliari, stipula un contratto di lavoro subordinato di diritto privato a tempo determinato tra soggetti in possesso dei requisiti per l’accesso all’impiego della pubblica amministrazione.

 

     Art. 4. Procedure per l’acquisizione del personale [6]

     1. Il personale regionale, su richiesta nominativa del Presidente del Consiglio regionale, formulata sulla base della indicazione del Presidente del Gruppo consiliare interessato, è distaccato presso il Gruppo consiliare con provvedimento dei competenti servizi del Consiglio o della Giunta regionale. Il personale distaccato rientra obbligatoriamente presso la struttura amministrativa di appartenenza alla cessazione, per qualsiasi motivo, del distacco riprendendo, ove possibile, l’eventuale incarico ricoperto.

     2. I competenti uffici della Giunta regionale provvedono, altresì, a seguito di richiesta nominativa del Presidente del Consiglio regionale, formulata sulla base della indicazione del Presidente del Gruppo consiliare interessato, all’espletamento delle procedure previste dalla vigente normativa per il comando del personale proveniente da altra pubblica amministrazione da incardinare presso il Consiglio regionale per la successiva assegnazione funzionale al Gruppo consiliare interessato. Il comando ha una durata corrispondente alla durata dell’assegnazione al Gruppo e comunque per un periodo massimo corrispondente alla legislatura.

     3. Per l’assegnazione ai Gruppi consiliari di personale distaccato o comandato deve essere formalmente acquisito, a cura del Gruppo proponente, l’assenso del dipendente.

     4. L’Ufficio di Presidenza con la deliberazione di cui all’articolo 3, comma 4, stabilisce modalità e tempi con i quali i Gruppi consiliari provvedono a rimborsare alla Regione le somme erogate al personale distaccato o comandato ai sensi dei commi 1 e 2.

     5. Il Gruppo consiliare, in aggiunta alle modalità di cui ai commi 1 e 2, può avvalersi di personale e collaboratori sulla base di contratti di diritto privato intuitu personae. A tal fine Il Presidente, in rappresentanza e nell’interesse del proprio Gruppo consiliare, può procedere, su base fiduciaria ed entro i limiti del budget complessivo fissato e concretamente disponibile per effetto dei distacchi e dei comandi del personale di cui ai commi precedenti, alla sottoscrizione di contratti di lavoro subordinato a tempo determinato, anche part-time, o di lavoro autonomo, secondo le tipologie contrattuali, le forme e i modi previsti dalla legislazione vigente. Data la finalità delle prestazioni lavorative a supporto delle attività dei Gruppi consiliari, la cui costituzione è temporanea e non eccede quella del mandato dei Consiglieri che li costituiscono ai sensi dell’articolo 29 dello Statuto della Regione Puglia, ai contratti di lavoro subordinato a tempo determinato si applica la disciplina di cui all’articolo 90 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali) e la loro durata non può eccedere quella della legislatura nel corso della quale sono sottoscritti. I contratti di lavoro e gli incarichi cessano automaticamente alla cessazione, anche anticipata, della legislatura e possono essere risolti in qualsiasi momento per effetto della cessazione del Gruppo consiliare o della modificazione della sua composizione con conseguente venir meno delle risorse per la copertura finanziaria [7].

     6. Per le acquisizioni del personale di cui al precedente comma 5 e nel rispetto dei vincoli di budget e dei limiti temporali ivi stabiliti, il Presidente del Gruppo consiliare può utilizzare il contratto di somministrazione di lavoro.

     7. Ferma rimanendo la natura di diritto privato, i contratti di cui ai commi precedenti devono essere stipulati con soggetti che siano in possesso dei requisiti stabiliti dalla legge e nel rispetto delle incompatibilità legali per l’accesso ai corrispondenti contratti con l’amministrazione regionale.

     8. La regolamentazione normativa e il trattamento economico dei contratti di lavoro, anche per il personale in somministrazione, sono stabiliti utilizzando, in via meramente parametrale, la disciplina normativa e contrattuale collettiva vigente per il personale regionale, in quanto applicabile data la natura privatistica del datore di lavoro. Resta ferma, nella fissazione del trattamento economico del singolo contratto di lavoro come anche del trattamento economico attribuito ai dipendenti distaccati o comandati di cui ai commi 1 e 2, la possibilità di introdurre elementi retributivi e/o indennità sostitutivi del trattamento economico accessorio previsto dai contratti collettivi ovvero legati alla specificità dei contenuti e/o delle modalità di svolgimento della prestazione di lavoro oppure connessi all’elevata professionalità richiesta.

     9. I contratti sottoscritti e gli incarichi affidati sono pubblicati su apposita sezione del portale del Consiglio regionale.

     10. Le risorse finanziarie trasferite ai sensi del presente articolo sono assoggettate all’obbligo di rendicontazione da parte dei Gruppi consiliari e non possono in alcun caso essere destinate ad altre finalità. Le risorse eventualmente non utilizzate nell’anno di riferimento per il reclutamento del personale possono essere utilizzate negli esercizi finanziari successivi fino al termine della legislatura, alla cui scadenza eventuali avanzi vengono restituiti al bilancio regionale per essere destinati all'esito delle verifiche e dell'eventuale restituzione delle somme ai sensi dell'articolo 1, commi 11 e 12, primo periodo, del decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174 (Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali, nonché ulteriori disposizioni in favore delle zone terremotate nel maggio 2012), convertito con modificazioni dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213 al finanziamento aggiuntivo del trasporto e dell’assistenza specialistica per l’integrazione scolastica degli alunni disabili nelle scuole di ogni ordine e grado [8].

 

     Art. 5. (Contributi). [9]

     1. A decorrere dal 1° gennaio 2013, fatti salvi i rimborsi delle spese elettorali previsti dalla normativa nazionale, l’importo dei contributi in favore di Gruppi consiliari, al netto delle spese per il personale, è fissato nella misura di euro 5 mila per anno per ciascun Consigliere iscritto al Gruppo.

     2. I contributi sono destinati esclusivamente agli scopi istituzionali riferiti all’attività del Consiglio regionale e alle funzioni di studio, editoria e comunicazione, così come specificate dall’articolo 6.

     3. E’ esclusa in ogni caso la contribuzione in favore di partiti o movimenti politici, nonché di Gruppi composti da un solo consigliere, salvo quelli che risultino così composti già all’esito delle elezioni.

     4. L’Ufficio di Presidenza, accertata la costituzione e la composizione dei Gruppi, assegna i contributi, in quote mensili, a decorrere dal giorno successivo alla data di insediamento del Consiglio regionale.

     5. I Gruppi possono utilizzare nell’esercizio finanziario successivo le somme non spese nell’anno di riferimento.

     6. A decorrere dall’esercizio finanziario 2013, entro il 31 gennaio di ogni anno, ciascun Gruppo consiliare approva un rendiconto di esercizio annuale strutturato secondo le linee guida deliberate dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano e recepite con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, per assicurare la corretta rilevazione dei fatti di gestione e la regolare tenuta della contabilità evidenziando, in apposite voci, le risorse trasferite al Gruppo dal Consiglio regionale, con indicazione del titolo del trasferimento, nonché le misure adottate per consentire la tracciabilità dei pagamenti effettuati.

     7. A decorrere dall’esercizio finanziario 2013, il rendiconto di ciascun Gruppo è trasmesso dal Presidente del Consiglio regionale al Presidente della Regione, il quale, a sua volta, entro sessanta giorni dalla data di chiusura dell’esercizio, lo trasmette alla competente Sezione regionale di controllo della Corte dei conti.

     8. Il rendiconto è, altresì, pubblicato in allegato al conto consuntivo del Consiglio regionale e sul sito istituzionale della Regione.

 

     Art. 6. (Utilizzazione dei contributi).

     1. I contributi di cui al precedente articolo sono utilizzati per lo svolgimento delle funzioni istituzionali e per le iniziative dei Gruppi ed in particolare per le spese postali, di cancelleria, tipografiche e di trasporto; l'aggiornamento culturale e scientifico; visite di istruzione, iniziative di studio, informazione e consultazione, scambi culturali, acquisto libri, riviste e giornali; incarichi per attività di studio [10].

     2. Entro il 31 gennaio di ogni anno i Presidenti dei Gruppi consiliari presentano all'Ufficio di Presidenza del Consiglio un rendiconto delle spese sostenute per categorie ed una dichiarazione attestante la utilizzazione dei contributi erogati nell'anno precedente per la realizzazione dei fini istituzionali del Gruppo stesso.

 

     Art. 6 bis. Restituzione delle somme e regolarizzazione [11]

     1. Al fine di assicurare la celere restituzione delle somme da parte del Gruppo consiliare il cui rendiconto è stato oggetto di delibera di irregolarità ai sensi dell'articolo 1, commi 11 e 12, primo periodo, del D.L. n. 174/2012, il Consiglio regionale, in persona del Presidente, procede tempestivamente con la richiesta di restituzione di quanto dovuto al Presidente del Gruppo e a ciascun componente pro quota.

     2. La restituzione da parte del gruppo, in persona del Presidente del gruppo, libera dalla obbligazione restitutoria gli altri componenti.

     3. La restituzione delle somme dovute per effetto di una non corretta imputazione in rendiconto, può avvenire con impiego delle somme non spese, afferenti alla voce corretta, che sono nella disponibilità del gruppo o con lo scomputo dalle somme già restituite, fino alla concorrenza.

     4. Nel caso di incapienza e in ogni altro caso di irregolarità rilevata in sede di controllo, ai sensi del D.L. n. 174/2012, a richiesta del Presidente del gruppo, la restituzione delle somme può essere effettuata a mezzo di un piano di rateizzazione. Il piano è proposto all'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, che lo approva tenuto conto dell'ammontare del credito, del tempo decorso dalla data di inizio della legislatura e di altre specifiche circostanze che possono incidere sull'adempimento restitutorio.

     5. Il Presidente del gruppo e ciascun componente possono chiedere di detrarre le somme dovute dall'emolumento agli stessi dovuto, fino alla concorrenza.

 

     Art. 7. (Abrogazioni).

     1. Sono abrogate:

     - la L.R. 5 settembre 1972, n. 11;

     - la L.R. 17 agosto 1974, n. 26;

     - la L.R. 28 maggio 1975, n. 45 - art. 1, art. 2, 2° e 3° comma;

     - la L.R. 30 agosto 1979, n. 60 - art. 5;

     - la L.R. 14 aprile 1985, n. 18;

     - la L.R. 30 dicembre 1987, n. 35;

     - la L.R. 15 marzo 1990, n. 7.

     - la L.R. 17 gennaio 1988, n. 5 [12].

 

     Art. 7 bis. Regolamento interno del gruppo [13]

     1. Ciascun gruppo adotta un disciplinare interno, nel quale sono indicate le modalità per la gestione delle risorse messe a disposizione dal Consiglio regionale e per la tenuta della contabilità nel rispetto del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 dicembre 2012 (Recepimento delle linee guida sul rendiconto di esercizio annuale approvato dai gruppi consiliari dei consigli regionali, ai sensi dell'articolo 1, comma 9, del decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213).

 

     Art. 8. (Norma Finanziaria).

     1. Al maggior onere finanziario derivante dall'attuazione della presente legge, valutato per il periodo ottobre-dicembre 1993 in L. 35.000.000, si fa fronte apportando al bilancio di previsione del corrente esercizio la seguente variazione in termini di competenza e cassa:

     (Omissis).


[1] Articolo inserito dall'art. 1 della L.R. 22 ottobre 2013, n. 31 e così modificato dall'art. 2 della L.R. 22 ottobre 2015, n. 29.

[2] Comma così modificato dall'art. 1 della L.R. 16 dicembre 2021, n. 49.

[3] Articolo sostituito dall'art. 2 della L.R. 22 ottobre 2015, n. 29.

[4] Lettera così modificata dall'art. 2 della L.R. 16 dicembre 2021, n. 49.

[5] Articolo inserito dall'art. 46 della L.R. 30 aprile 2009, n. 10 e abrogato dall'art. 2 della L.R. 22 ottobre 2015, n. 29.

[6] Articolo sostituito dall'art. 2 della L.R. 22 ottobre 2015, n. 29.

[7] Comma così modificato dall'art. della L.R. 16 dicembre 2021, n. 49. Per un'interpretazione autentica del presente comm, vedi l'art. 44 della L.R. 30 dicembre 2020, n. 35.

[8] Comma sostituito dall'art. 114 della L.R. 28 dicembre 2018, n. 67 e così modificato dall'art. 3 della L.R. 16 dicembre 2021, n. 49.

[9] Articolo già sostituito dall'art. 2 della L.R. 4 gennaio 2001, n. 1 e così ulteriormente sostituito dall'art. 5 della L.R. 30 novembre 2012, n. 34.

[10] Comma così modificato dall'art. 4 della L.R. 16 dicembre 2021, n. 49.

[11] Articolo inserito dall'art. 5 della L.R. 16 dicembre 2021, n. 49.

[12] Alinea aggiunto dall'art. 1 della L.R. 6 aprile 1994, n. 12.

[13] Articolo inserito dall'art. 6 della L.R. 16 dicembre 2021, n. 49.