Settore: | Codici regionali |
Regione: | Puglia |
Materia: | 5. assetto e utilizzazione del territorio |
Capitolo: | 5.5 tutela dell'ambiente - caccia e pesca |
Data: | 26/02/2015 |
Numero: | 5 |
Sommario |
Art. 1. Finalità e oggetto |
Art. 2. Disciplina del pascolo nel bosco |
Art. 3. Disciplina del pascolo sui terreni pascolivi |
Art. 4. Disposizioni riguardanti l’attività pascoliva nelle aree naturali protette e SIC-ZPS |
Art. 5. Disciplina del pascolo delle capre |
Art. 6. Divieti e limiti al pascolo |
Art. 7. Personale addetto alla custodia del bestiame |
Art. 8. Autorizzazione al pascolo |
Art. 9. Concessione sul demanio forestale regionale |
Art. 10. Requisiti |
Art. 11. Canone di concessione al pascolo sul demanio forestale regionale |
Art. 12. Unità di carico |
Art. 13. Carichi di bestiame ammissibili |
Art. 14. Divieti |
Art. 15. Revoca autorizzazione |
Art. 16. Controlli |
Art. 17. Sanzioni |
Art. 18. Norme transitorie e finali |
Art. 19. Abrogazione |
§ V.5.R/63 - R.R. 26 febbraio 2015, n. 5. [1]
L’attività pascoliva sul territorio della Regione Puglia sottoposto a vincolo idrogeologico ai sensi del Regio Decreto-Legge n. 3267/1923
(B.U. 2 marzo 2015, n. 31)
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
Visto l’art. 121 della Costituzione, così come modificato dalla
Visto l’art. 42, comma 2, lett. c)
Visto l’art. 44, comma 2,lett.c
Vista la Delibera di Giunta Regionale n. 144 del 10/02/2015 di adozione del Regolamento;
EMANA
Il seguente Regolamento:
Capo I
Norme generali
Art. 1. Finalità e oggetto
1. Il presente regolamento ha la finalità di garantire la gestione, la valorizzazione e la tutela funzionale del patrimonio forestale della Regione Puglia, sottoposto a vincolo idrogeologico ai sensi del
A tal fine disciplina:
a. le procedure amministrative autorizzatorie per l’esercizio del pascolo sul soprassuolo boschivo, arbustivo ed erbaceo dei terreni sottoposti a vincolo in applicazione degli artt. 8 e 9 del
b. le concessioni sui terreni boscati e pascolivi del patrimonio indisponibile forestale della Regione Puglia (di seguito denominato “Demanio forestale regionale”).
2. Restano ferme le disposizioni statali e regionali in materia di diritti di uso civico, fatte salve le restrizioni all’attività pascoliva prescritte dalla normativa vigente in materia di terreni sottoposti a vincolo idrogeologico.
Art. 2. Disciplina del pascolo nel bosco
1. Il pascolo nel bosco è consentito purchè non ne comprometta la conservazione e la rinnovazione.
2. Nelle fustaie e cedui coetanei e sul soprassuolo boschivo del territorio della regione Puglia l’esercizio del pascolo è consentito:
a. al bestiame ovino e suino, dopo che il novellame abbia raggiunto l’altezza di m. 1,5;
b. al bestiame bovino, equino e asinino, dopo che il novellame abbia raggiunto l’altezza di m. 3;
c. ad altitudine fino a 600 (seicento) metri dal 15 marzo al 30 novembre;
d. ad altitudine superiore a 600 (seicento) metri dal 1° aprile al 31 ottobre.
3. Il pascolo nel bosco ha luogo esclusivamente in presenza di personale di custodia o mediante opportune recinzioni preventivamente autorizzate dagli Enti competenti.
4. Resta ferma la facoltà del competente Servizio della Regione Puglia di autorizzare l’esercizio del pascolo anche in periodi diversi da quelli stabiliti al co.2), in funzione dell’andamento climatico stagionale e delle reali disponibilità di risorse foraggere.
Art. 3. Disciplina del pascolo sui terreni pascolivi
1. L’esercizio del pascolo sui terreni pascolivi (terreni utilizzati a pascolo, pascolo cespugliato, pascolo arborato) è autorizzato:
a. ad altitudine fino a 600 (seicento) metri dal 15 marzo al 30 novembre
b. ad altitudine superiore a 600 (seicento) metri dal 1° aprile al 31 ottobre.
2. Resta salva la facoltà del competenze Servizio della Regione Puglia di autorizzare l’esercizio del pascolo anche in periodi diversi da quelli stabiliti al co.1), in relazione alle reali disponibilità di risorse foraggere.
3. Il pascolo vagante o brado degli animali può esercitarsi solo sui terreni appartenenti al proprietario o condotti sulla base di rapporti contrattuali validi a norma di legge, purchè recintati a mezzo chiudende preventivamente autorizzate dagli Enti competenti.
Art. 4. Disposizioni riguardanti l’attività pascoliva nelle aree naturali protette e SIC-ZPS
1. Le norme previste dal presente regolamento si applicano nelle aree S.I.C. (Sito Interesse Comunitario) e Z.P.S. (Zona Protezione Speciale) della Rete Natura 2000, in assenza di specifici piani di gestione.
2. Sono fatte salve le disposizioni sul pascolo contenute negli strumenti e nei provvedimenti specifici adottati dagli Enti di gestione delle aree naturali protette, d’intesa con il competente Servizio della Regione Puglia.
Art. 5. Disciplina del pascolo delle capre
1. In applicazione dell’art. 9, lett. c) del
a. è vietato nei boschi e sui terreni ricoperti di cespugli aventi funzioni protettiva;
b. è escluso nei boschi di nuova formazione in rinnovazione e allo stadio di novellame;
c. è escluso nei boschi situati sui terreni mobili e quelli in forte pendenza.
2. Il competente Servizio della Regione Puglia può eccezionalmente autorizzare il pascolo delle capre, escluso in ogni caso nei boschi di cui alle lettere b. e c. del comma 1), a condizione che le capre vengano avviate senza sosta al pascolo per le strade stabilite nell’autorizzazione stessa.
Art. 6. Divieti e limiti al pascolo
1. Nel territorio boscato della Regione Puglia il pascolo, il transito o l’immissione sono vietati:
a. per un periodo di 10 anni agli animali di ogni specie nei boschi distrutti o gravemente danneggiati dagli incendi;
b. agli animali di ogni specie nei boschi chiusi al pascolo;
c. agli animali di ogni specie nei boschi chiusi al pascolo, anche se propri e nei vivai forestali;
d. agli animali di ogni specie nelle fustaie disetanee che sono in continua rinnovazione.
2. Nei boschi vetusti, troppo radi e/o degradati e in quelli interessati da interventi di diradamento di tipo moderato finalizzati esclusivamente alla rinaturalizzazione del bosco, il Servizio della Regione Puglia competente può consentire il pascolo in forma limitata indicandone la durata, il carico massimo del bestiame, la ripartizione in sezione ed in turni di riposo.
3. Nel territorio con soprassuolo pascolivo l’attività al pascolo è vietata:
a. sui terreni deteriorati a causa di un carico di bestiame eccessivo o per motivi di dissesto idrogeologico in cui predominano le specie a scarso valore pabulare, poliennali con evidenti segni di erosione superficiale, costipamento e sentieramento.
Il competente Servizio della Regione Puglia può consentire il pascolo in forma limitata, indicandone la durata, il carico massimo del bestiame, la ripartizione in sezioni ed in turni di riposo;
b. sui terreni pascolivi percorsi dal fuoco, per un periodo non inferiore a 3 (tre) anni dall’evento, al fine di salvaguardare la copertura del terreno, e consentire la ripresa del manto vegetale.
Art. 7. Personale addetto alla custodia del bestiame
1. La custodia del bestiame può essere affidata ad addetti di età non inferiore a 16 anni e comunque conforme alla normativa sul lavoro minorile.
2. Ad ogni addetto non possono essere affidati più di 50 (cinquanta) capi di bestiame grosso (equino e/o bovino e/o asinino) o più di 250 (duecentocinquantacento) capi di bestiame minuto (ovino o suino).
Capo II
Autorizzazione
Art. 8. Autorizzazione al pascolo
1. Il pascolo ai sensi degli artt. 8 e 9 del
2. L’istanza di autorizzazione al pascolo, redatta secondo lo schema allegato al presente regolamento e corredata dalla documentazione indicata (all.A), può essere inoltrata per l’intero anno solare al competente Servizio della Regione Puglia, che rilascia il provvedimento di autorizzazione previa acquisizione del parere, se dovuto, dell’Ente di Gestione delle aree naturali protette.
3. L’esercizio del pascolo sui terreni di proprietà pubblica o privata, condotti a qualsiasi titolo, può essere esercitato dal giorno successivo alla acquisizione della domanda da parte del competenze Servizio della Regione Puglia.
4. L’esercizio del pascolo sui terreni di proprietà privata, condotti a qualsiasi titolo, è consentito ai soggetti che detengono gli animali iscritti alla Banca Dati Nazionale (B.D.N.) o alla Associazione Regionale Allevatori (A.R.A.).
5. Il procedimento si conclude con il provvedimento di autorizzazione al pascolo entro 90 giorni dalla ricezione dell’istanza.
Capo III
Concessione sui terreni del demanio forestale regionale
Art. 9. Concessione sul demanio forestale regionale
1. Il pascolo ai sensi degli art. 8 e 9 del
2. L’istanza di concessione al pascolo sui terreni del Demanio forestale regionale è inoltrata all’Agenzia Regionale per le attività irrigue e forestali (di seguito A.R.I.F.) che rilascia il provvedimento di concessione entro 90 giorni dalla ricezione dell’istanza, previa acquisizione dell’autorizzazione di cui al precedente art. 8, e del parere dell’ente di gestione delle aree naturali protette, se dovuto.
3. L’istanza di concessione al pascolo di cui al comma 2 è redatta secondo lo schema allegato al presente regolamento e corredata della documentazione indicata (all.B).
4. L’A.R.I.F. trasmette, entro 10 (dieci) giorni dal rilascio della concessione al pascolo sui terreni del Demanio forestale regionale, copia del provvedimento al competente Servizio della Regione Puglia
Art. 10. Requisiti
1. Il pascolo sui terreni del Demanio forestale regionale è consentito ai soggetti che svolgono l’attività esclusiva o prevalente di allevatore di bestiame, di coltivatore diretto, imprenditore agricolo professionale (di seguito IAP) o di imprenditore agricolo con azienda ad indirizzo zootecnico dotati di partita IVA e iscrizione presso il REA.
2. Ai fini dell’assegnazione delle aree da concedere, di cui al comma 1 del presente articolo, costituiscono titoli preferenziali:
a) essere proprietario e/o conduttore di aziende zootecniche limitrofe alle aree richieste in concessione;
b) essere in possesso di concessioni al pascolo nell’anno precedente alla data di presentazione della domanda.
3. Per migliorare la gestione, tutela e valorizzazione del patrimonio forestale e zootecnico l’esercizio al pascolo è consentito su zone limitate, anche in deroga al presente regolamento, ai soggetti pubblici per finalità di ricerca, studio e sperimentazione a seguito di apposita autorizzazione.
Art. 11. Canone di concessione al pascolo sul demanio forestale regionale
1. Il canone mensile di concessione al pascolo sul demanio forestale regionale al netto dell’I.V.A., stabilito per l’anno 2014 adeguato ai prezzi di mercato, è il seguente:
a. per ogni bovino di età superiore ai 2 anni 2,50 euro/mese
b. per ogni bovino di età compresa tra i 6 e i 24 mesi 2,00 euro/mese
c. per ogni ovino e caprino 0,60 euro/mese
d. per ogni equide di età superiore a 6 mesi 2,00 euro/mese
e. per ogni suino 0,60 euro/mese
2. L’importo del canone è soggetto annualmente a rivalutazione monetaria sulla base dell’indice annuale ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e impiegati (F.O.I.) riferito al mese di gennaio dell’anno precedente.
Capo IV
Carico di bestiame
Art. 12. Unità di carico
1. Il carico di bestiame ammissibile oggetto di autorizzazione va determinato in U.B.A. ( Unità di Bestiame Adulto) tenuto conto degli indici di conversione:
a. per ogni bovino di età superiore ai 2 anni 1,00 UBA
b. per ogni bovino di età compresa tra i 6 e i 24 mesi ,60 UBA
c. per ogni ovino e caprino 0,15 UBA
d. per ogni equide di età superiore a 6 mesi 1,00 UBA
e. per ogni suino 0,30 UBA
Art. 13. Carichi di bestiame ammissibili
1. Il carico di bestiame ammissibile per per superficie pascoliva è stabilito in ragione alla produttività della cotica erbosa e sulla base degli indici di conversione di seguito riportati:
a. pascolo 1 UBA ogni 2 Ha di superficie/anno
b. pascolo cespugliato 1 UBA ogni 2,5 Ha di superficie/anno
c. pascolo arborato 1 UBA ogni 3 Ha di superficie/anno
d. bosco 1 UBA ogni 3,5 Ha di superficie/anno
2. Il carico di bestiame di cui al comma 1) può essere maggiore per le attività di ricerca, studio e sperimentazione svolte dai soggetti pubblici di cui all’art. 10, co.3)
3. Le strade e i viottoli di campagna non possono essere sbarrati con sistemi fissi nei terreni concessi a pascolo.
4. Gli affidatari sono obbligati, qualora durante il periodo di concessione al pascolo si verifichino malattie infettive o contagiose, ad eseguire tutte le misure di profilassi indicate dalle competenti autorità.
Capo V
Divieti, controlli e sanzioni
Art. 14. Divieti
1. E’ vietato:
a) subconcedere il diritto di concessione;
b) effettuare l’esercizio del pascolo in modo difforme dalle prescrizioni contenute nell’autorizzazione ovvero nel presente regolamento;
c) tagliare alberi o arbusti e cespugli senza la preventiva autorizzazione da parte della Regione Puglia, resa ai sensi del
d) immettere nelle aree autorizzate un numero di capi superiore a quello autorizzato.
Art. 15. Revoca autorizzazione
1. Si procede alla revoca della autorizzazione al pascolo per:
a) subconcessione;
b) violazione delle norme in materia di incendi;
c) più di due infrazioni nell’arco della durata dell’autorizzazione.
2. Intervenuta la revoca non si potrà procedere al rilascio di una nuova autorizzazione al pascolo per un periodo non inferiore ad anni tre.
Art. 16. Controlli
1. Il controllo del rispetto delle presenti norme e l’irrogazione delle sanzioni sono demandati agli organi direttamente designati dalle leggi nonché ai funzionari regionali di cui all’art. 17, comma 3), della
Art. 17. Sanzioni
1. Restano valide le sanzioni previste per la violazione di divieti contenuti in specifiche disposizioni nazionali e regionali.
Capo VI
Disposizioni transitorie e finali
Art. 18. Norme transitorie e finali
1. Per quanto non contemplato nel presente Regolamento, si rinvia alle disposizioni statali e/o regionali che disciplinano l’uso dei pascoli, la conservazione e la salvaguardia del patrimonio forestale oltre alla tutela dell’ambiente, la sanità pubblica e la polizia veterinaria.
2. I Comuni che intendono disciplinare l’attività pascoliva sui terreni detenuti a qualsiasi titolo, sottoposti a vincolo ai sensi del
Art. 19. Abrogazione
1. Il
Allegato
(Omissis)
[1] Abrogato dall'art. 44 della