Settore: | Codici regionali |
Regione: | Lazio |
Materia: | 3. sviluppo economico |
Capitolo: | 3.9 formazione professionale |
Data: | 01/08/2003 |
Numero: | 736 |
§ 3.9.1012 - D.G.R. 1 agosto 2003, n. 736 .
Legge n. 144/1999, art. 68, obbligo formativo. Legge n. 53/2003, percorsi di istruzione e formazione professionale. Triennio 2003/2004, 2004/2005, 2005/2006, direttive alle province.
(B.U. 30 settembre 2003, n. 27, S.O. n. 1.)
La Giunta regionale
SU PROPOSTA dell'Assessore alla Scuola, Formazione, Lavoro;
VISTA la
VISTA la
VISTA la
VISTA la
ATTESO che, in attuazione del
PRESO ATTO che le operazioni di accreditamento hanno avuto come scadenza il 30 aprile 2003;
CONSIDERATO:
- che con
- che con
- che, per effetto dell'intervenuto accreditamento, le attività finanziate possono essere realizzate solo da soggetti le cui sedi operative risultino accreditate per la macrotipologia obbligo formativo e, per il cfp modello agenziale, orientamento;
- che, avute presente le indicazioni fornite dai funzionari della UE in sede di audit per la gestione del citato P.O.R. Lazio per le annualità 2000, 2001 e 2002 in ordine alle esigenze di destinare la Misura A2 non solo e non soltanto alle attività inerenti l'obbligo formativo;
- che, per effetto della scadenza del periodo di deroga concesso dalla UE, tutte le attività a valere sulle risorse del citato P.O.R. Lazio devono essere affidate attraverso procedure di evidenza pubblica;
- che, per sua natura, l'obbligo formativo richiede finanziamenti ancorati a logiche di servizio capaci di assicurare certezza e continuità al sistema;
- che, per effetto delle disposizioni di cui alla
CONSIDERATO, altresì, la difficoltà di ordine giuridico-amministrativo insite nel processo di ridefinizione della gestione delle attività di formazione professionale attualmente facenti capo ad alcune amministrazioni comunali, appare opportuno definire un congruo periodo di tempo entro il quale le amministrazioni provinciali e comunali coinvolte devono definire l'assetto gestionale in conformità alla normativa vigente;
TENUTO CONTO che, nelle more dell'emanazione dei decreti legislativi attuativi della delega di cui alla
PRESO ATTO che la modalità attuativa del percorso di istruzione e formazione professionale richiede la presenza di istituzioni formativa che, per dimensioni e per capacità organizzative e funzionali, siano comparabili e integrabili con le istituzioni scolastiche di riferimento così come risultano definite nell'àmbito del dimensionamento della rete scolastica di cui al
PRESO ATTO, altresì, che per la individuazione delle istituzioni formative cui affidare la realizzazione del percorso triennale di istruzione e formazione professionale si provvede mediante procedura di gara ai sensi del
CONSIDERATA l'esigenza di assicurare la più ampia fruizione delle informazioni connesse con i percorsi triennali di istruzione e formazione professionale mediante la costante implementazione del sito internet specifico dedicato alle sperimentazioni attivato nell'àmbito del SIRIO, in esecuzione della
VISTO la proposta di direttive alle province, elaborate dalla competente struttura della Direzione regionale Formazione e politiche del lavoro;
TENUTO CONTO che nel corso delle riunioni congiunte del Comitato Istituzionale e della Commissione di Concentrazione rispettivamente del 14 e 21 luglio 2003 è emersa l'esigenza di integrare e modificare la predetta proposta recependo sia le indicazioni rappresentate dalle Amministrazioni provinciali sia quelle formulate unitariamente dalle Organizzazioni Sindacali;
ACQUISITO il parere del Comitato Istituzionale e della Commissione di concentrazione in seduta congiunta, di cui alla
VISTO il testo di direttive alle province con il quale vengono recepiti gli emendamenti;
RITENUTO di dover provvedere in merito;
all'unanimità
Delibera
1. di approvare le direttive alle province per la gestione delle attività formative inerenti:
capitolo |
2003 |
|
2004 |
|
2005 |
|
2006 |
|
Totale |
|
F21106 |
11.000.000 |
|
11.000.000 |
|
11.000.000 |
|
|
|
33.000.000 |
|
Totale Stato |
11.000.000 |
|
11.000.000 |
|
11.000.000 |
|
|
|
33.000.000 |
|
F21401 |
199.863 |
|
1.084.000 |
|
0 |
|
0 |
|
1.283.863 |
|
F21503 |
100.137 |
|
7.720.000 |
|
20.600.000 |
|
16.000.000 |
|
43.420.137 |
|
Totale Regione |
300.000 |
|
8.804.000 |
|
20.600.000 |
|
16.000.000 |
|
45.704.000 |
|
A22101 |
301.308,33 |
|
1.894.291,67 |
|
|
|
|
|
2.195.600 |
|
A22102 |
1.205.233,33 |
|
7.577.166,67 |
|
|
|
|
|
8.782.400 |
|
A22103 |
1.232.625,00 |
|
7.749.375,00 |
|
|
|
|
|
8.982.000 |
|
Totale P.O.R. FSE A2 |
2.739.166,66 |
|
17.220.833,34 |
|
|
|
|
|
19.960.000 |
|
A22104 |
35.291,67 |
|
85.708,33 |
|
|
|
|
|
121.000 |
|
A22105 |
141.166,67 |
|
342.833,33 |
|
|
|
|
|
484.000 |
|
A22106 |
144.375,00 |
|
350.625,00 |
|
|
|
|
|
495.000 |
|
Totale P.O.R. FSE B1 |
320.833,34 |
|
779.166,66 |
|
|
|
|
|
1.100.000 |
|
Totale intervento |
14.360.000 |
|
37.804.000 |
|
31.600.000 |
|
16.000.000 |
|
99.764.000 |
|
2. di assegnare all'ADISU "La Sapienza" di Roma, nell'àmbito della convenzione in essere con la stessa ADISU "La Sapienza", la somma di 100.000,00 destinata ad assicurare la fruizione delle informazioni inerenti il percorso triennale di istruzione e formazione professionale di cui alle direttive del punto 1) mediante la costante implementazione del sito internet dedicato alla sperimentazione attivato nell'àmbito del SIRIO, con onere a valere sul capitolo F21503 dell'esercizio 2003;
3. di stabilire che le Amministrazioni interessate, entro il termine massimo del 31 dicembre 2004, devono provvedere a definire forme di gestione delle attività di formazione professionale, attualmente facenti capo ad alcune Amministrazioni comunali, conformi al vigente quadro normativo. Nelle more, le predette Amministrazioni comunali possono continuare ad operare nella formazione professionale quali soggetti attuatori;
4. di dare atto che l'assetto del sistema formativo, previsto dal comma 1) della parte comune delle direttive di cui al punto 1), è indicativo stante che alla formalizzazione dello stesso si provvede all'esito dei lavori del tavolo di confronto e di concentrazione con le parti sociali e con le Amministrazioni provinciali con il quali si determinano gli indirizzi regionali demandando le scelte operative alle predette Amministrazioni provinciali ed al confronto con le organizzazioni sindacali;
5. di dare atto che all'impegno ed erogazione delle somme di cui ai punti 1) e 2) si provvede con atti della Direzione regionale Formazione e politiche del lavoro;
6. di stabilire che la presente delibera, unitamente all'allegato, sia pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e diffusa sul sito internet: www.sirio.regione.lazio.it.
Allegato
TRIENNIO
2003/2004 - 2004/2005 - 2005/2006
Premessa
Le presenti direttive si inseriscono in uno scenario segnato da una stagione di grandi riforme che puntano ad incentrare il ruolo delle regioni e degli Enti Locali ridefinendone le competenze. In questo quadro vanno lette le numerose iniziative di riforma approvate o in via di approvazione che prefigurano una rielaborazione complessiva del sistema formativo e delle politiche attive del lavoro.
L'anno formativo 2002/03 ha segnato il passaggio alle province del Lazio delle attribuzioni delle funzioni anche in materia di formazione professionale ed ha registrato un insieme di eventi destinati ad incidere significativamente sulle attività di formazione professionale correlate con l'assolvimento dell'obbligo formativo nel sistema della formazione professionale regionale.
L'entrata in vigore della
Ciascuno degli eventi sopra evidenziati, unitamente alla entità delle risorse disponibili, pone problematiche che solamente con un intervento legislativo potranno trovare puntuale definizione; intervento che potrà ragionevolmente aversi a seguito dell'emanazione dei decreti legislativi attuativi della delega di cui alla
Comunque, poiché le direttive intervengono in un percorso ancora in transizione per ciò che attiene le innovazioni predette, si sottolinea che rivestono il carattere di "orientamento ponte" tra la normativa vigente e quella che si sta prefigurando per il prossimo futuro e, di conseguenza, assumono il carattere di linee guida di transizione entro le quali è necessario avviare il processo di riorganizzazione del sistema avendo presente:
- quanto emerso in sede di Coordinamento tecnico-politico tra regioni e MIUR, che ha portato alla condivisione di un Accordo quadro, approvato dalla Conferenza Unificata Stato regioni e Autonomie locali in data 19 giugno 2003, attraverso il quale, previe specifiche intese con l'Ufficio Scolastico regionale - USR, sono attivabili percorsi triennali di istruzione e formazione professionale, rispondenti a requisiti predefiniti, diretti al conseguimento di una qualifica professionale riconosciuta a livello nazionale e corrispondente almeno al secondo livello europeo (
- l'impegno economico della Regione per l'incentivazione dell'esodo degli operatori a CTI;
- la riorganizzazione delle attività facenti capo ai comuni;
- la sperimentazione in atto;
- l'esigenza di riequilibrio tra volume di attività e risorse disponibili;
- l'esigenza di superare le difficoltà insite nella frammentazione e che, di fatto, caratterizzano negativamente il complesso delle attività.
In particolare, si fa riferimento alla disciplina dei contenuti e dei profili delle qualifiche, alla certificazione delle competenze in itinere e finali, al riconoscimento dei crediti, alla selezione del personale, alla gestione amministrativo-contabile, alla progettazione, alla valutazione ex ante, in itinere ed ex post, all'assistenza, al tutoring, alla certificazione di qualità, alla metodologia di finanziamento, alla sostanziale assenza di interrelazioni con il tessuto socio-economico territoriale, alla marginalità dei collegamenti con il sistema delle imprese, delle università e delle istituzioni scolastiche, a modelli di monitoraggio e di documentazione;
- l'esigenza di maggiore visibilità delle attività realizzate.
Ciò comporta anche l'avvio di tavoli di confronto con l'obiettivo di:
• valorizzare l'autonomia pedagogica e didattica nonché l'esperienza degli enti di formazione del sistema formativo laziale;
• qualificare l'offerta formativa attraverso la valorizzazione delle risorse umane impegnate nel sistema;
• personalizzare e differenziare i percorsi;
• programmare l'offerta formativa a partire dalle scelte delle famiglie e dall'analisi dei fabbisogni formativi dei soggetti coinvolti;
• favorire la pari dignità degli obiettivi da conseguire sia attraverso i percorsi del sistema dell'istruzione sia attraverso quelli del sistema dell'istruzione e della formazione professionale;
• porre in essere azioni per la collaborazione tra la Regione, le province e le istituzioni scolastiche e le istituzioni formative, rafforzando le relazioni con gli enti locali e le organizzazioni sociali attraverso la formalizzazione di tavoli tecnici;
• semplificare le procedure in rapporto all'acquisizione e alla valutazione dei risultati della sperimentazione;
• perseguire l'obiettivo trasversale delle pari opportunità in un'ottica del mainstreaming.
Ne consegue che tutte le azioni programmate siano ispirate ai seguenti princìpi:
a) il diritto dovere di istruzione, previsto dalla
b) il percorso integrato tra istruzione e formazione professionale può avere inizio già con l'anno formativo 2003/2004 a condizione che lo stesso risulti coerente con la sperimentazione attuativa del protocollo di intesa sottoscritto tra Regione, MIUR e Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ovvero percorsi triennali che presentino gli elementi di coprogettazione, integrazione, certificazione competenze, monitoraggio e valutazione in itinere e finali, tali da consentire le passerelle orizzontali e verticali e che siano in grado di assicurare validità nazionale alla qualifica conseguita al termine del percorso stesso e, al contempo, sviluppino attenzione alle problematiche emergenti delle realtà territoriali sia in termini di personali fabbisogni formativi sia di occupabilità dei qualificati;
c) in favore dei giovani che frequentano il secondo anno, previo confronto con le parti sociali, sono da sviluppare opportunità di alternanza scuola-lavoro;
d) per sua natura, l'obbligo formativo richiede finanziamenti ancorati a logiche di servizio capaci di assicurare certezza e continuità al sistema;
e) per effetto di quanto previsto in sede di direttive per l'anno formativo 2002/2003, approvate con
L'insieme delle problematiche di cui si è fatto cenno, pone l'esigenza di un intervento che da un lato tenda a riallineare il volume di interventi attivabile con le risorse disponibili e dall'altro introduca i necessari elementi di riorganizzazione attraverso la rivisitazione della legislazione regionale in vista dei decreti legislativi attuativi della delega.
Compatibilmente con le risorse disponibili, nelle more dei decreti legislativi attuativi della delega di cui alla
Nell'àmbito delle risorse a valere sul P.O.R. Obiettivo 3 FSE 2000-2006 - Annualità 2002/2003, 2004, 2005, 2006 - Misure A1, A2, A3, B1, E1, assegnate con altro provvedimento alle Amministrazioni provinciali, ciascuna Amministrazione provinciale in relazione alle esigenze locali, provvede alla adozione di specifici avvisi pubblici a valere sulle Misure A2 e B1 riservati ai soggetti attuatori con sedi operative accreditate per la macrotipologia dell'obbligo formativo, per promuovere attività inerenti l'obbligo formativo di cui all'articolo 68 della
Parimenti, in relazione ai trasferimenti statali e a risorse a valere sulla Misura A2 del P.O.R. Obiettivo 3 FSE 2000-2006, per le attività di formazione apprendisti della fascia dell'obbligo, le Amministrazioni provinciali procedono alla adozione di appositi bandi riservati ai soggetti attuatori con sedi operative accreditate per la macrotipologia dell'obbligo formativo per promuovere la formazione degli apprendisti secondo quanto previsto in materia già in sede di direttive per l'anno 2002/2003 approvate con
In attuazione del sopra citato Accordo quadro e del Protocollo di intesa specifica da sottoscrivere con il MIUR e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, previo confronto con le parti sociali, con l'Ufficio Scolastico regionale - USR e con le Autonomie locali, si provvede a:
- sottoscrivere l'intesa interistituzionale con l'USR
- attivare un tavolo regionale di coordinamento e di indirizzo delle province in relazione all'attuazione delle attività formative
- verificare, sotto il profilo quali-quantitativo, la sperimentazione dei percorsi integrati tra istruzione e formazione professionale di cui alla
- vincolare la sperimentazione agli standard formativi minimi definiti a livello nazionale, a partire da quelli relativi alle competenze di base, per consentire il riconoscimento a livello nazionale dei crediti, delle certificazioni e dei titoli, compresi i crediti acquisiti in apprendistato
- definire le procedure relative alla determinazione e integrazione delle risorse, al monitoraggio e alla valutazione
- definire percorsi coprogettati di formazione congiunta dei docenti dell'istruzione e della formazione professionale per lo scambio di esperienze tra i sistemi
- definire, nel rispetto dell'autonomia delle istituzioni scolastiche e delle istituzioni formative, le modalità di impiego di tutte le risorse disponibili, ivi comprese quelle finanziarie, anche prevedendo l'utilizzazione, nel quadro delle norme contrattuali vigenti, dei docenti compresi nelle dotazioni organiche del personale della scuola nonché delle strutture, senza ulteriori oneri a carico della Regione e delle Amministrazioni provinciali, con particolare riferimento alle misure di orientamento, di personalizzazione dei percorsi e di sostegno agli allievi disabili, nonché alle funzioni di monitoraggio ed alle azioni di sistema
- definire un programma di aggiornamento degli operatori delle istituzioni formative diretto a sviluppare figure di governo e di management certificate a livello universitario, con onere a valere sulle risorse del P.O.R. Obiettivo 3 FSE 2000-2006
- individuare livelli e composizione degli organismi di governo del processo di sperimentazione che integrino il preesistente Comitato paritetico di coordinamento di cui al Protocollo di intesa del 24 luglio 2002 sottoscritto tra Regione, MIUR e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
A. Parte comune
1. La dimensione minima di esistenza, in relazione alla esigenza di avviare il processo di riorganizzazione della presenza di istruzioni formative nella fascia dell'obbligo formativo in vista dell'assolvimento del diritto - dovere di istruzione e formazione professionale e avuto presente la capacità formativa accreditabile nonché il volume di attività formativa svolto negli ultimi tre anni, inclusa l'attività svolta presso i CPFP (ex CRFP), è definita dai seguenti parametri:
province |
n.ro |
n.ro |
n.ro |
n.ro ore |
Formatori |
Figure di |
Figure |
Amm.vi |
% 02/03 |
% 04/06 |
Limite |
||||||||||||||||||||||
|
istituzioni |
medio |
corsi |
corso |
|
supporto, |
modello |
|
|
|
fabbisogno |
||||||||||||||||||||||
|
|
allievi |
|
|
|
governo, |
agenziale |
|
|
|
finanziario |
||||||||||||||||||||||
|
|
|
|
|
|
sviluppo |
|
|
|
|
|
||||||||||||||||||||||
Viterbo |
2 |
|
240 |
|
12 |
|
14.400 |
|
18 |
|
2 |
|
2 |
|
5 |
|
4,90 |
|
4,32 |
|
1.580.000 |
|
|||||||||||
Rieti |
1 |
|
140 |
|
7 |
|
8.400 |
|
10 |
|
1 |
|
1 |
|
4 |
|
2,08 |
|
2,52 |
|
924.000 |
|
|||||||||||
Roma |
7 |
|
4.500 |
|
225 |
|
270.000 |
|
338 |
|
34 |
|
34 |
|
101 |
|
78,52 |
|
81,18 |
|
29.700.000 |
|
|||||||||||
Latina |
1 |
|
320 |
|
16 |
|
19.200 |
|
24 |
|
2 |
|
2 |
|
7 |
|
5,59 |
|
5,84 |
|
2.140.000 |
|
|||||||||||
Frosinone |
1 |
|
340 |
|
17 |
|
20.400 |
|
26 |
|
3 |
|
3 |
|
7 |
|
8,91 |
|
6,14 |
|
2.244.000 |
|
|||||||||||
Lazio |
12 |
|
5.540 |
|
277 |
|
332.400 |
|
416 |
|
42 |
|
42 |
|
124 |
|
100 |
|
100 |
|
36.588.000 |
|
2. I parametri rappresentano i limiti dell'intervento regionale valevoli per il triennio 2003/2004, 2004/2005, 2005/2006.
3. Concorrono a formare le singole istituzioni formative sia i CPFP, ex CRFP, sia i soggetti accreditati alla data del 30 aprile 2003 per la macrotipologia dell'Obiettivo Formativo che, singolarmente o in forma associata con validità almeno triennale (Consorzio, RTI, ATI), raggiungano i parametri sopra riportati.
4. Le istituzioni di cui al comma 3 devono risultare titolari anche di sedi operative accreditate per le attività di orientamento o, in alternativa, avere in essere convenzioni con soggetti che assicurino le medesime attività in sedi accreditate alla data del 30 aprile 2003.
5. Il processo di riorganizzazione, tra l'altro, ha come obiettivo:
- rivisitare le tipologie corsuali in atto, con ridefinizione dei percorsi curriculari e delle denominazioni
- favorire la esplicitazione delle funzioni di governo, di sviluppo e di assistenza tipiche di un sistema
- definire metodologie comuni di certificazione delle competenze, in itinere e finali, e dei crediti formativi
- avviare, nel rispetto della CCNL di categoria, la definizione di criteri uniformi di selezione e reclutamento degli operatori
- sviluppare programmi unitari di aggiornamento degli operatori da destinare a figure di governo e ad attività non formative correlate con la formazione certificate a livello universitario
- promuovere la certificazione di qualità ISO 9001, Vision 2000.
6. A tal fine, con delibera della Giunta regionale, sentito l'organismo regionale di governo del processo sperimentale individuato a seguito del confronto con le parti sociali e con le Autonomie locali di cui in premessa, sono approvati specifici programmi attuativi elaborati con il concorso delle Amministrazioni provinciali.
7. In termini finanziari, l'attività per provincia risulta articolata come segue:
|
VT |
|
RI |
|
RM |
|
LT |
|
FR |
|
Lazio |
|
Limite AF 2003/2004 |
1.580.000 |
|
924.000 |
|
29.700.000 |
|
2.140.000 |
|
2.244.000 |
|
36.588.000 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Corsi secondo anno: |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Proseguimento obbligo |
760.000 |
|
480.000 |
|
14.220.000 |
|
1.450.000 |
|
1.050.000 |
|
17.960.000 |
|
Portatori handicap |
135.000 |
|
0 |
|
1.080.000 |
|
135.000 |
|
270.000 |
|
1.620.000 |
|
Sperimentazioni in atto |
240.000 |
|
120.000 |
|
3.000.000 |
|
240.000 |
|
480.000 |
|
4.080.000 |
|
Totale |
1.135.000 |
|
600.000 |
|
18.300.000 |
|
1.825.000 |
|
1.800.000 |
|
23.660.000 |
|
Gara AF 2003/2004 |
442.000 |
|
310.000 |
|
11.400.000 |
|
310.000 |
|
442.000 |
|
12.904.000 |
|
Gara AF 2004/2005 |
1.300.000 |
|
1.100.000 |
|
26.104.000 |
|
1.548.000 |
|
1.548.000 |
|
31.600.000 |
|
Gara AF 2005/2006 |
1.300.000 |
|
1.100.000 |
|
26.104.000 |
|
1.548.000 |
|
1.548.000 |
|
31.600.000 |
|
Totale interventi a gara |
3.042.000 |
|
2.510.000 |
|
63.608.000 |
|
3.406.000 |
|
3.538.000 |
|
76.104.000 |
|
8. La copertura finanziaria degli interventi è assicurata come segue:
|
Fondi regionali |
|
Fondi statali |
|
Fondi P.O.R. Obi. 3 |
|
Totale |
|
|
|
|
|
|
FSE |
|
|
|
AF 2003/2004 |
|
|
|
|
|
|
|
|
Esercizio 2003 |
300.000 |
|
11.000.000 |
|
3.060.000 |
|
14.360.000 |
|
Esercizio 2004 |
4.204.000 |
|
0 |
|
18.000.000 |
|
22.204.000 |
|
Totale AF 2003/2004 |
4.504.000 |
|
11.000.000 |
|
21.060.000 |
|
36.564.000 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
AF 2004/2005 |
|
|
|
|
|
|
|
|
Esercizio 2004 |
4.600.000 |
|
11.000.000 |
|
0 |
|
15.600.000 |
|
Esercizio 2005 |
16.000.000 |
|
0 |
|
0 |
|
16.000.000 |
|
Totale AF 2004/2005 |
20.600.000 |
|
11.000.000 |
|
0 |
|
31.600.000 |
|
|
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AF 2005/2006 |
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Esercizio 2005 |
4.600.000 |
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11.000.000 |
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0 |
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15.600.000 |
|
Esercizio 2006 |
16.000.000 |
|
0 |
|
0 |
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16.000.000 |
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Totale AF 2005/2006 |
20.600.000 |
|
11.000.000 |
|
0 |
|
31.600.000 |
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Totale triennio |
45.704.000 |
|
33.000.000 |
|
21.060.000 |
|
99.764.000 |
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9. L'onere di cui al comma 8 è correlato con i sotto riportati capitoli del bilancio
capitolo |
2003 |
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2004 |
|
2005 |
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2006 |
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Totale |
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F21106 |
11.000.000 |
|
11.000.000 |
|
11.000.000 |
|
|
|
33.000.000 |
|
Totale Stato |
11.000.000 |
|
11.000.000 |
|
11.000.000 |
|
|
|
33.000.000 |
|
F21401 |
199.863 |
|
1.084.000 |
|
0 |
|
0 |
|
1.283.863 |
|
F21503 |
100.137 |
|
7.720.000 |
|
20.600.000 |
|
16.000.000 |
|
43.420.137 |
|
Totale Regione |
300.000 |
|
8.804.000 |
|
20.600.000 |
|
16.000.000 |
|
45.704.000 |
|
A22101 |
301.308,33 |
|
1.894.291,67 |
|
|
|
|
|
2.195.600 |
|
A22102 |
1.205.233,33 |
|
7.577.166,67 |
|
|
|
|
|
8.782.400 |
|
A22103 |
1.232.625,00 |
|
7.749.375,00 |
|
|
|
|
|
8.982.000 |
|
Totale P.O.R. FSE A2 |
2.739.166,66 |
|
17.220.833,34 |
|
|
|
|
|
19.960.000 |
|
A22104 |
35.291,67 |
|
85.708,33 |
|
|
|
|
|
121.000 |
|
A22105 |
141.166,67 |
|
342.833,33 |
|
|
|
|
|
484.000 |
|
A22106 |
144.375,00 |
|
350.625,00 |
|
|
|
|
|
495.000 |
|
Totale P.O.R. FSE B1 |
320.833,34 |
|
779.166,66 |
|
|
|
|
|
1.100.000 |
|
Totale intervento |
14.360.000 |
|
37.804.000 |
|
31.600.000 |
|
16.000.000 |
|
99.764.000 |
|
10. L'anno formativo inizia il 16 settembre e termina il 15 settembre dell'anno successivo. Le Amministrazioni provinciali, tenendo presente quanto previsto dal calendario scolastico, determinando il calendario formativo.
B. Interventi di completamento corsi di secondo anno
1. Sulla base di quanto previsto dalla
Tipologia[*] |
n.ro |
n.ro medio |
Importo |
Fondi regionali |
Fondi P.O.R. |
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corsi |
allievi |
|
|
Lazio Obiettivo |
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3 FSE |
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Modello alternanza |
87 |
|
1.566 |
|
10.440.000,00 |
|
440.000,00 |
|
10.000.000,00 |
|
||||||
Modello sperimentale |
120 |
|
2.160 |
|
11.600.000,00 |
|
1.640.000,00 |
|
9.960.000,00 |
|
||||||
Corsi per disabilità |
12 |
|
200 |
|
1.620.000,00 |
|
520.000,00 |
|
1.100.000,00 |
|
||||||
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
||||||
Totale |
219 |
|
3.926 |
|
23.660.000,00 |
|
2.600.000,00 |
|
21.060.000,00 |
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[*] La tipologia dei corsi di secondo anno include anche i corsi relativi alla sperimentazione dell'obbligo scolastico |
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in percorsi triennali dell'obbligo formativo approvata con |
2. In materia di spesa e di rendicontazione, per le attività di cui al comma 1, trova applicazione quanto previsto dalla
3. Le Amministrazioni provinciali, per superare eventuali difficoltà che possono impedire agli allievi il completamento del secondo anno di corso, determinano il numero minimo di allievi, di norma, non inferiore a 14, necessario per autorizzare l'inizio dei corsi stessi.
4. Fa carico ai soggetti attuatori, individuati in attuazione della citata
• Formulario A, per ciascun corso di secondo anno programmato. Per i corsi per i quali non sono intervenute modificazioni, è richiesto il solo frontespizio del formulario
• Accettazione della convenzione
• Certificazione antimafia
• Dichiarazione di conformità
• Domanda
5. In deroga alla direttiva sull'accreditamento, la documentazione di cui sopra deve essere presentata anche dalle Amministrazioni comunali, individuate in attuazione della
6. Tale documentazione deve essere presentata alle Amministrazioni provinciali competenti per territorio entro 15 giorni dalla data di pubblicazione della presente direttiva sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
7. Con formale atto dei singoli soggetti attuatori, al fine di facilitare i processi di aggregazione territoriali richiamati in precedenza e laddove ciò sia ritenuto utile ad un migliore assetto organizzativo e per ottenere una ottimizzazione dei costi, è possibile provvedere al conferimento al nuovo organismo associativo (Consorzio, ATI, RTI, ecc.) di tutte le attività formative di secondo anno.
8. Le Amministrazioni provinciali determinano l'impiego delle risorse sulle Misure A2 e B1 del P.O.R. Obiettivo 3 FSE 2000-2006 per l'attivazione di:
- iniziative formative di specializzazione per le aree ad elevato contenuto professionale;
- formazione professionale in favore della disabilità;
- formazione apprendisti nella fascia dell'obbligo formativo;
- formazione di breve durata;
- formazione diretta all'acquisizione di qualifica professionale intesa quale completamento dei corsi di secondo anno.
Allegati