§ 6.1.217 - L.R. 10 gennaio 2013, n. 3.
Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2013 - Bilancio pluriennale 2013 -2015.


Settore:Codici regionali
Regione:Abruzzo
Materia:6. finanza e contabilità
Capitolo:6.1 programmazione, bilancio, contabilità
Data:10/01/2013
Numero:3


Sommario
Art. 1.  (Entrate)
Art. 2.  (Residui attivi)
Art. 3.  (Accertamento, riscossione e versamento)
Art. 4.  (Spese)
Art. 5.  (Residui passivi)
Art. 6.  (Unità Previsionali di Base)
Art. 7.  (Contabilità Speciali)
Art. 8.  (Autonomia del Consiglio regionale)
Art. 9.  (Autorizzazione per impegni e pagamenti)
Art. 10.  (Quadro generale riassuntivo)
Art. 11.  (Saldo finanziario)
Art. 12.  (Termini di perenzione dei residui passivi)
Art. 13.  (Residui passivi spese in conto capitale)
Art. 14.  (Residui passivi spese correnti)
Art. 15.  (Risorse perenti ed economie con vincolo di destinazione)
Art. 16.  (Fondo di riserva per le spese obbligatorie)
Art. 17.  (Fondo di riserva per le spese impreviste)
Art. 18.  (Fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa)
Art. 19.  (Variazioni al bilancio)
Art. 20.  (Variazioni compensative tra capitoli della medesima U.P.B.)
Art. 21.  (Codifica dei capitoli)
Art. 22.  (Garanzie prestate dalla Regione)
Art. 23.  (Variazioni relative alle contabilità speciali)
Art. 24.  (Restituzioni di importi a destinazione vincolata)
Art. 25.  (Eliminazione dei capitoli)
Art. 26.  (Pubblicità degli atti)
Art. 27.  (Annullamento dei diritti di credito)
Art. 28.  (Limite per gli impegni)
Art. 29.  (Erogazione delle spese)
Art. 30.  (Disposizioni per i pagamenti)
Art. 31.  (Bilancio pluriennale)
Art. 32.  (Agenzia Regionale per l'Informatica e la Telematica - A.R.I.T.)
Art. 33.  (Aziende regionali per il diritto agli studi universitari)
Art. 34.  (Agenzia Sanitaria Regionale -A.S.R.)
Art. 35.  (Agenzia Regionale per la Tutela dell'Ambiente ARTA)
Art. 36.  (Entrata in vigore)


§ 6.1.217 - L.R. 10 gennaio 2013, n. 3.

Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2013 - Bilancio pluriennale 2013 -2015.

(B.U. 16 gennaio 2013, n. 7 Speciale)

 

TITOLO I

DISPOSIZIONI INERENTI AL BILANCIO DI PREVISIONE

 

Art. 1. (Entrate) [1]

1. E' approvato in Euro 6.537.378.400,83 il totale generale dell'entrata del bilancio di competenza della Regione per 'l'esercizio finanziario 2013 [2].

 

2. E' approvato in Euro 6.679.650.545,06 il totale generale dell'entrata del bilancio di cassa della Regione per l'esercizio finanziario 2013, ivi compresa la giacenza di cassa presunta di Euro 444.050.000,00 risultante al 1° gennaio 2013.

 

     Art. 2. (Residui attivi)

1. Il totale generale dei residui attivi presunti al 31 dicembre 2012 dei quali si autorizza il riporto nel bilancio di previsione della Regione per l'esercizio finanziario 2013 è di Euro 2.515.746.252,79.

 

     Art. 3. (Accertamento, riscossione e versamento)

1. Sono autorizzati l'accertamento, la riscossione e il versamento, secondo le leggi in vigore, delle entrate dovute alla Regione per l'esercizio finanziario 2013 giusta lo stato di previsione dell'entrata.

 

     Art. 4. (Spese) [3]

1. E' approvato in Euro 6.537.378.400,83 il totale generale della spesa del bilancio di competenza della Regione per l'esercizio finanziario 2013 [4].

 

2. E' approvato in Euro 6.679.650.545,06 il totale generale della spesa del bilancio di cassa della Regione per l'esercizio finanziario 2013.

 

     Art. 5. (Residui passivi)

1. Il totale generale dei residui passivi presunti al 31 dicembre 2012 dei quali si autorizza il riporto nel bilancio di previsione della Regione per l'esercizio finanziario 2013 è di Euro 1.905.956.252,79.

 

     Art. 6. (Unità Previsionali di Base)

1. Ai sensi dell'art. 10, comma 4 della L.R. 25 marzo 2002, n. 3, sono approvate, le singole unità previsionali di base iscritte nello stato di previsione dell'entrata e nello stato di previsione della spesa come indicato nel bilancio di previsione.

 

     Art. 7. (Contabilità Speciali)

1. Ai sensi dell'art. 10, comma 9 della L.R. 25 marzo 2002, n. 3, sono approvate, nel loro complesso, le contabilità speciali, iscritte nello stato di previsione dell'entrata e nello stato di previsione della spesa di competenza, per complessivi Euro 2.284.293.000,00.

 

     Art. 8. (Autonomia del Consiglio regionale)

1. L'unità previsionale di base riferita all'autonomia e organizzazione del Consiglio regionale di cui alla L.R. 9 maggio 2001, n. 18 è la 01.01.005 denominata "Funzionamento del Consiglio regionale".

 

2. Ai sensi dell'art. 46 della L.R. 25 marzo 2002, n. 3, al bilancio annuale di previsione è allegato il bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2013 del Consiglio regionale.

 

     Art. 9. (Autorizzazione per impegni e pagamenti)

1. E' autorizzato l'impegno delle spese della "Regione per l'esercizio finanziario 2013, nei limiti degli stanziamenti di competenza di cui all'art. 4, comma 1, della presente legge.

 

2. E' autorizzato il pagamento delle spese della Regione per l'esercizio finanziario 2013, nei limiti degli stanziamenti di cassa di cui all'art. 4, comma 2, della presente legge.

 

     Art. 10. (Quadro generale riassuntivo)

1. E' approvato il quadro generale riassuntivo del bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 2013 previsto dall'art. 17 della L.R. 25 marzo 2002, n. 3.

 

     Art. 11. (Saldo finanziario) [5]

1. Ai sensi dell'art. 10, comma 7, della L.R. 25 marzo 2002, n. 3, è approvato il saldo finanziario positivo presunto di Euro 1.053.840.000,00, riportato nello stato di previsione dell'entrata, che è destinato alla copertura delle somme reiscritte nella competenza dello stato di previsione della spesa nei capitoli dei fondi di riserva 323600 (U.P.B. 15.01.003), 323700 (U.P.B. 15.02.003), a seguito dell'eliminazione o del mancato riporto tra i residui passivi di partite derivanti dalla legislazione statale o comunitaria e dall'eliminazione dei residui passivi perenti delle spese in conto capitale e delle spese correnti, nonché dei capitoli riportati nella Tabella economie vincolate riprogrammate con il bilancio di previsione annuale 2013, allegata alla presente legge, e del capitolo 12.01.001 - 81520 (piano di rientro deficit sanitari) a titolo di maggiori entrate da manovre fiscali regionali degli anni precedenti a copertura del Piano di rientro dai deficit sanitari.

 

     Art. 12. (Termini di perenzione dei residui passivi)

1. Le somme impegnate a norma dell'art. 33 della L.R. 25 marzo 2002, n. 3, e non pagate entro il termine dell'esercizio, possono essere conservate nel conto dei residui per non più di due anni successivi a quello in cui l'impegno si è perfezionato per le spese correnti e per non più di sei anni per le spese in conto capitale.

 

2. I residui passivi delle contabilità speciali non sono soggetti a termini di perenzione.

 

     Art. 13. (Residui passivi spese in conto capitale)

1. E' autorizzata l'iscrizione, nello stato di previsione della spesa, del cap. 323500 (U.P.B. 15.02.003) denominato "Fondo speciale per la riassegnazione dei residui passivi delle spese in conto capitale, perenti, agli effetti amministrativi, reclamate dai creditori", ai sensi dell'art. 34, comma 7, lett. a) della L.R. 25 marzo 2002, n. 3, con lo stanziamento per competenza di Euro 6.000.000,00 [6].

 

2. Il Dirigente del Servizio Bilancio è autorizzato a prelevare, dal predetto fondo, con propria determina, le somme occorrenti per la corresponsione a favore dei creditori degli importi di cui al comma precedente, previa iscrizione degli stanziamenti necessari nei pertinenti capitoli o in nuovi capitoli dello stato di previsione della spesa.

 

3. I prelevamenti e le conseguenti reiscrizioni di cui al secondo comma sono disposti previo accertamento e certificazione da parte della Direzione competente:

- della non sopravvenuta prescrizione delle somme relative;

- dell'avvenuto perfezionamento dell'obbligazione nell'esercizio originario di competenza;

- dell'impegno che diede luogo al residuo passivo successivamente caduto in perenzione amministrativa.

 

     Art. 14. (Residui passivi spese correnti)

1. E' autorizzata l'iscrizione, nello stato di previsione della spesa, del cap. 321920 (U.P.B. 15.01.002) denominato "Fondo di riserva per la riassegnazione dei residui passivi di parte corrente, perenti agli effetti amministrativi, reclamate dai creditori", ai sensi dell'art. 18, comma 2, della L.R. 25 marzo 2002, n. 3, con lo stanziamento per competenza di Euro 3.000.000,00 [7].

 

2. Il Dirigente del Servizio Bilancio è autorizzato a prelevare, dal predetto fondo, con propria determina, le somme occorrenti per la corresponsione a favore dei creditori degli importi di cui al comma precedente, previa iscrizione degli stanziamenti necessari nei pertinenti capitoli o in nuovi capitoli dello stato di previsione della spesa.

 

3. I prelevamenti e le conseguenti reiscrizioni di cui al secondo comma sono disposti previo accertamento e certificazione da parte della Direzione competente:

- della non sopravvenuta prescrizione delle somme relative;

- dell'avvenuto perfezionamento dell'obbligazione nell'esercizio originario di competenza;

- dell'impegno che diede luogo al residuo passivo successivamente caduto in perenzione amministrativa.

 

     Art. 15. (Risorse perenti ed economie con vincolo di destinazione)

1. Ai sensi dell'art. 34, comma 7, lett. b) della L.R. 25 marzo 2002, n. 3, è autorizzata l'iscrizione, nello stato di previsione della spesa, del capitolo 323700 (U.P.B. 15.02.003) denominato "Fondo per la riassegnazione di risorse perenti vincolate eliminate dal conto dei residui" con lo stanziamento per competenza di Euro 59.000.000,00 [8].

 

2. Ai sensi dell'art. 34, comma 7, lett. c) della L.R. 25 marzo 2002, n. 3, è autorizzata, altresì, l'iscrizione nello stato di previsione della spesa, del capitolo 323600 (U.P.B. 15.01.003) denominato "Fondo per la riassegnazione di economie vincolate" con lo stanziamento per competenza di Euro 913.261.029,40.

 

3. Con il bilancio di previsione sono riprogrammate le economie vincolate riportate nella tabella di cui all'art. 11 per l'importo di Euro 77.738.970,60 [9].

 

4. La somma di Euro 3.840.000,00 iscritta sul capitolo di spesa 12.01.001 - 81520 e coperta dal saldo finanziario positivo di cui al precedente articolo 11, è destinata al piano di rientro dai deficit sanitari.

 

5. Gli stanziamenti dei capitoli di cui ai commi 1, 2, 3 e 4 costituiscono le riassegnazioni delle risorse vincolate eliminate dal conto del bilancio e pari complessivamente ad Euro 1.053.840.000,00. Tali stanziamenti sono coperti dal saldo finanziario positivo di cui all'articolo 11 [10].

 

6. Il Dirigente del Servizio Bilancio è autorizzato a prelevare dai fondi di cui ai commi 1 e 2 e di cui agli artt. 13 e 14, con propria determina, su richiesta delle Direzioni competenti, le somme occorrenti per la reiscrizione degli importi di cui al comma precedente, previa iscrizione degli stanziamenti necessari nei pertinenti capitoli dello stato di previsione della spesa.

 

     Art. 16. (Fondo di riserva per le spese obbligatorie)

1. Nello stato di previsione della spesa è autorizzata l'iscrizione del cap. 321940 (U.P.B. 15.01.002) denominato "Fondo di riserva per le spese obbligatorie", ai sensi dell'art. 18 comma 3 della L.R. 25 marzo 2002, n. 3.

 

2. Al bilancio di previsione è allegato l'elenco delle spese obbligatorie, correlate alle unità previsionali di base, ai sensi dell'art. 18, comma 3, della L.R. 25 marzo 2002, n. 3.

 

3. Il Presidente della Giunta regionale è autorizzato a disporre, con proprio decreto, il prelevamento di somme dal fondo di riserva per le spese obbligatorie e la loro iscrizione ai capitoli di bilancio inclusi nell'elenco allegato al bilancio di cui al comma precedente.

 

     Art. 17. (Fondo di riserva per le spese impreviste)

1. Nello stato di previsione della spesa è autorizzata l'iscrizione del cap. 321930 (U.P.B.15.01.002) denominato "Fondo di riserva per le spese impreviste", ai sensi dell'art. 19 della L. R. 25 marzo 2002, n. 3.

 

2. I prelevamenti dal "Fondo di riserva per le spese impreviste" sono disposti mediante deliberazione della Giunta regionale, da trasmettere alla Presidenza del Consiglio regionale entro 30 giorni dalla adozione.

 

     Art. 18. (Fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa)

1. Ai sensi dell'art. 20 della L.R. 25 marzo 2002, n. 3, ed al fine di facilitare il monitoraggio per la verifica del rispetto del patto di stabilità è autorizzata l'iscrizione, nello stato di previsione della spesa, del cap. 321910 (U.P.B. 15.01.002) denominato "Fondo di riserva per fare fronte a maggiori pagamenti di spese correnti" con uno stanziamento di cassa di Euro 50.000.000,00.

 

2. Nello stato di previsione della spesa, è autorizzata, altresì, l'iscrizione del cap. 322910 (U.P.B. 15.02.003) denominato "Fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa per pagamenti in conto capitale" con uno stanziamento di cassa di Euro 50.000.000,00 ai sensi dell'art. 20 della L.R. 25 marzo 2002, n. 3.

 

3. I prelevamenti dai predetti fondi sono disposti con deliberazione della Giunta regionale ai sensi del comma 2 dell'art. 20 della L.R. 25 marzo 2002, n. 3.

 

     Art. 19. (Variazioni al bilancio)

1. La Giunta regionale è autorizzata, ai sensi dell'art. 25, comma 2 della L. R. 25 marzo 2002, n. 3, ad introdurre variazioni al bilancio per l'incremento di unità previsionali di base presenti o per l'istituzione di nuove unità previsionali di base per l'iscrizione di entrate derivanti da assegnazioni vincolate a scopi specifici nonché per l'iscrizione delle relative spese quando queste siano tassativamente regolate dalla legge o da specifiche convenzioni.

 

     Art. 20. (Variazioni compensative tra capitoli della medesima U.P.B.)

1. La Giunta regionale è autorizzata, ai sensi dell'art. 25, comma 3, della L.R. 25 marzo 2002, n. 3, ad apportare variazioni compensative fra capitoli della medesima unità previsionale di base, fatta eccezione per le autorizzazioni di spesa di natura obbligatoria, per le spese in annualità ed a pagamento differito, e per quelle direttamente regolate con legge.

 

2. Le variazioni di bilancio di cui al precedente comma sono disposte su proposta del competente Direttore regionale e, qualora le variazioni riguardino più Direzioni, la proposta viene formulata di concerto fra i Direttori interessati.

 

3. I relativi provvedimenti sono sottoposti a verifica da parte del Servizio Bilancio prima dell'approvazione e, nell'ipotesi prevista al comma 7, dell'art. 25, della L.R. 25 marzo 2002, n. 3, successivamente comunicati al Consiglio regionale dal Servizio Affari della Giunta.

 

     Art. 21. (Codifica dei capitoli)

1. La Giunta regionale può procedere nel corso dell'esercizio finanziario alla ricodifica dei capitoli di bilancio, ferma restando l'appartenenza degli stessi alle relative U.P.B ..

 

     Art. 22. (Garanzie prestate dalla Regione)

1. Nello stato di previsione della spesa, è iscritto il capitolo 312600 (U.P.B. 16.03.003) ai sensi dell'art. 24 della L.R. 25 marzo 2002, n. 3.

 

2. Lo stanziamento relativo è destinato a fronteggiare gli obblighi discendenti dalla concessione di garanzie fidejussorie in corso e, ove ne ricorrano i presupposti, di garanzie fidejussorie pregresse fatte salve le garanzie fidejussorie concesse con specifiche leggi e gravanti su ulteriori individuati capitoli.

 

     Art. 23. (Variazioni relative alle contabilità speciali)

1. La Giunta regionale è autorizzata ad introdurre, nello stato di previsione dell'entrata e nello stato di previsione della spesa del bilancio regionale, variazioni relative alle contabilità speciali, strettamente connesse tra loro per disposizioni di leggi statali.

 

     Art. 24. (Restituzioni di importi a destinazione vincolata)

1. Ai sensi dell'art. 25 della L.R. 25 marzo 2002, n. 3, la Giunta regionale è autorizzata ad adottare le variazioni di bilancio necessarie per l'adeguamento degli stanziamenti dei capitoli di entrata e di spesa riguardanti la restituzione di somme a destinazione vincolata.

 

     Art. 25. (Eliminazione dei capitoli)

1. La Giunta regionale è autorizzata ad individuare i capitoli di Entrata e di Spesa che non sono più utili ai fini della gestione ed a procedere alla relativa eliminazione dal bilancio.

 

2. Gli atti di eliminazione sono comunicati alla Commissione Bilancio del Consiglio regionale.

 

     Art. 26. (Pubblicità degli atti)

1. Tutti gli atti amministrativi con i quali sono disposte variazioni di bilancio devono essere pubblicati, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della Regione.

 

TITOLO II

DISPOSIZIONI GENERALI DI NATURA FINANZIARIA E GIUSCONTABILE

 

     Art. 27. (Annullamento dei diritti di credito)

1. La Giunta regionale è autorizzata, individuandone opportunamente le condizioni e le modalità, a disporre l'annullamento dei diritti di credito vantati dalla Regione quando il costo delle operazioni di esazione di ciascuna entrata risulti eccessivo rispetto alla misura dell'entrata stessa.

 

2. Il limite massimo di ciascun credito annullabile è fissato in Euro 10,00.

 

     Art. 28. (Limite per gli impegni)

1. Gli stanziamenti di spesa per competenza costituiscono, a termini dell'ordinamento vigente, limiti insuperabili nell'assunzione degli impegni da parte dei competenti Organi.

 

2. L'operatività di tutte le leggi regionali di autorizzazione di spesa resta conseguentemente limitata in modo non derogabile.

 

3. Ove di necessità, gli interventi contemplati dalle leggi stesse devono essere proporzionalmente ridotti in rapporto all'entità degli stanziamenti iscritti per competenza.

 

     Art. 29. (Erogazione delle spese)

1. L'erogazione delle spese a valere sugli stanziamenti di cassa seguono, di norma, l'andamento effettivo dei tempi di deflusso delle disponibilità regionali sul conto speciale acceso presso la Banca d'Italia - Sezione di Tesoreria Provinciale dello Stato nel rispetto delle norme sulla Tesoreria Unica di cui alla Legge 29.10.1984, n. 720 e dell'art. 66 della Legge 23.12.2000, n. 388.

 

     Art. 30. (Disposizioni per i pagamenti)

1. L'invio dei documenti contabili di spesa alla Tesoreria regionale segue le disponibilità regionali esistenti sul conto di contabilità speciale acceso presso la Banca d'Italia - Sezione di Tesoreria Provinciale dello Stato.

 

2. Devono essere comunque inviati alla Tesoreria regionale i documenti contabili di spesa il cui ritardo nella loro estinzione potrebbe comportare un aggravio di oneri a carico della Regione.

 

3. Le eventuali anticipazioni di cassa che si dovessero rendere necessarie per quanto stabilito nei commi precedenti sono concesse nel corso dell'esercizio nei limiti e secondo le modalità stabilite dall'art. 10, comma 4, della L. 16.5.1970, n. 281, e successive modificazioni ed integrazioni e della legislazione statale vigente in materia.

 

     Art. 31. (Bilancio pluriennale)

1. E' approvato ai sensi dell'art. 6 della L.R. 25 marzo 2002, n. 3, il bilancio relativo al triennio 2013-2015 quale allegato al bilancio di previsione per l'esercizio 2013.

 

     Art. 32. (Agenzia Regionale per l'Informatica e la Telematica - A.R.I.T.)

1. Ai sensi dell'art. 47 della L.R. 25 marzo 2002, n. 3 è approvato l'allegato bilancio per l'esercizio finanziario 2013 dell'Agenzia Regionale per l'Informatica e la Telematica - A.R.I.T.

 

2. Ai sensi dell'art. 25 della L.R. 14 marzo 2000, n. 25, è autorizzata l'iscrizione nello stato di previsione della spesa del bilancio regionale, del seguente stanziamento relativo al finanziamento in favore dell'Agenzia Regionale per l'Informatica e la Telematica - A.R.I.T.:

 

-  Euro 850.000,00 al capitolo 02.01.013 -11517 per le spese di funzionamento;

 

-  Euro 0,00 al capitolo 02.02.011 - 12432 per le spese d'investimento.

 

3. Entro 30 giorni dalla data di pubblicazione della presente legge l'Agenzia Regionale per l'Informatica e la Telematica - A.R.I.T. è tenuta ad adottare i provvedimenti di variazione del bilancio così da renderlo compatibile con le assegnazioni disposte.

 

4. In caso di inadempimento, il Presidente della Giunta regionale, su proposta della direzione competente per materia, nomina un Commissario ad acta con poteri sostitutivi individuato nell'ambito del personale regionale con qualifica dirigenziale.

 

     Art. 33. (Aziende regionali per il diritto agli studi universitari)

1. Ai sensi dell'art. 47 della L.R. 25 marzo 2002, n. 3 è approvato l'allegato bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2013 delle Aziende regionali per il diritto agli studi universitari di Chieti, Teramo, L'Aquila.

 

2. Ai sensi dell'art. 17 della L.R. 6 dicembre 1994, n. 91 è autorizzata l'iscrizione nello stato di previsione della spesa del bilancio regionale, dei seguenti stanziamenti relativi al finanziamento in favore delle Aziende per il diritto agli studi Universitari di Chieti, Teramo, L'Aquila:

 

- Euro 4.750.000,00 al capitolo 10.01.002 - 41511 per spese correnti;

 

- Euro 0,00 al capitolo 10.02.001 - 42322 per spese in conto capitale.

 

3. Entro 30 giorni dalla data di pubblicazione della presente legge la Giunta regionale ripartisce i predetti fondi tra le Aziende le quali, entro i trenta giorni successivi, sono tenute ad adottare i provvedimenti di variazione del bilancio così da renderlo compatibile con le assegnazioni disposte.

 

4. In caso di inadempimento, il Presidente della Giunta regionale, su proposta della direzione competente per materia, nomina un Commissario ad acta con poteri sostitutivi individuato nell'ambito del personale regionale con qualifica dirigenziale.

 

     Art. 34. (Agenzia Sanitaria Regionale -A.S.R.)

1. Ai sensi dell'art. 47 della L.R. 25 marzo 2002, n. 3 è approvato l'allegato bilancio per l'esercizio finanziario 2013 dell'Agenzia Sanitaria Regionale.

 

2. Ai sensi della L.R. 10 marzo 2008, n. 5, è autorizzata l'iscrizione nello stato di previsione della spesa del bilancio regionale, del seguente stanziamento relativo al finanziamento in favore dell'Agenzia Sanitaria Regionale:

 

-  Euro 1.400.000,00 al capitolo 12.01.001 - 81509 per il finanziamento dell'Agenzia.

 

3. Entro 30 giorni dalla data di pubblicazione della presente legge l'Agenzia Sanitaria Regionale è tenuta ad adottare i provvedimenti di variazione del bilancio così da renderlo compatibile con le assegnazioni disposte.

 

4. In caso di inadempimento, il Presidente della Giunta regionale, su proposta della direzione competente per materia, nomina un Commissario ad acta con poteri sostitutivi individuato nell'ambito del personale regionale con qualifica dirigenziale.

 

     Art. 35. (Agenzia Regionale per la Tutela dell'Ambiente ARTA)

1. Ai sensi dell'art. 47 della L.R. 25 marzo 2002, n. 3, è approvato l'allegato bilancio per l'esercizio finanziario 2013 dell'Agenzia Regionale per la Tutela dell'Ambiente - A.R.TA..

 

2. Ai sensi dell'art. 29 della L.R. 29 luglio 1998, n. 64, è autorizzata l'iscrizione, nello stato di previsione della spesa del bilancio regionale, dei seguenti stanziamenti relativi al finanziamento in favore dell'A.R.T.A.:

 

- Euro 1.200.000,00 al capitolo 05.01.020 - 291550 per il funzionamento dell'Agenzia.

 

3. Entro 30 giorni dalla data di pubblicazione della presente legge, l'Agenzia Regionale per la Tutela dell'Ambiente - A.R.T.A. è tenuta ad adottare i provvedimenti di variazione di bilancio, così da renderlo compatibile con le assegnazioni disposte.

 

4. In caso di inadempimento, il Presidente della Giunta regionale, su proposta della direzione competente per materia, nomina un Commissario ad acta con poteri sostitutivi individuato nell'ambito del personale regionale con qualifica dirigenziale.

 

     Art. 36. (Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il 1° gennaio 2013.

 

 

Allegati

(Omissis)


[1] La Corte costituzionale, con sentenza 25 ottobre 2013, n. 250, ha dichiarato l'illegittimità del presente articolo nella parte in cui contabilizza, nell’entrata del bilancio di competenza e di cassa dell’esercizio 2013, il saldo finanziario positivo presunto dell’esercizio 2012 nella misura di euro 9.000.000,00.

[2] La Corte costituzionale, con sentenza 27 aprile 2017, n. 89, ha dichiarato l'illegittimità del presente comma.

[3] La Corte costituzionale, con sentenza 25 ottobre 2013, n. 250, ha dichiarato l'illegittimità del presente articolo nella parte in cui contabilizza, nella spesa del bilancio di competenza e di cassa dell’esercizio 2013, il saldo finanziario positivo presunto dell’esercizio 2012 nella misura di euro 9.000.000,00.

[4] La Corte costituzionale, con sentenza 27 aprile 2017, n. 89, ha dichiarato l'illegittimità del presente comma.

[5] Articolo così modificato dall'art. 1 della L.R. 16 luglio 2013, n. 20. La Corte costituzionale, con sentenza 25 ottobre 2013, n. 250, ha dichiarato l'illegittimità del presente articolo, nella parte in cui applica al bilancio di previsione 2013 il saldo finanziario positivo presunto dell’esercizio 2012 nella misura di euro 9.000.000,00. La Corte costituzionale, con sentenza 27 aprile 2017, n. 89, ha dichiarato l'illegittimità del presente articolo.

[6] La Corte costituzionale, con sentenza 25 ottobre 2013, n. 250, ha dichiarato l'illegittimità del presente comma nella parte inerente all’imputazione della spesa al capitolo 323500 (U.P.B. 15.02.003) del bilancio di previsione 2013.

[7] La Corte costituzionale, con sentenza 25 ottobre 2013, n. 250, ha dichiarato l'illegittimità del presente comma nella parte inerente all’imputazione della spesa al capitolo 321920 (U.P.B. 15.01.002) del bilancio di previsione 2013.

[8] Comma così modificato dall'art. 1 della L.R. 16 luglio 2013, n. 20.

[9] La Corte costituzionale, con sentenza 27 aprile 2017, n. 89, ha dichiarato l'illegittimità del presente comma.

[10] Comma così modificato dall'art. 1 della L.R. 16 luglio 2013, n. 20.