§ 4.4.1228 - D.G.R. 11 dicembre 2000, n. 7/2571 .
Approvazione Direttiva per il reperimento di materiale vegetale vivo nelle aree demaniali da impiegare negli interventi di ingegneria [...]


Settore:Codici regionali
Regione:Lombardia
Materia:4. assetto del territorio
Capitolo:4.4 tutela dell'ambiente
Data:11/12/2000
Numero:7

§ 4.4.1228 - D.G.R. 11 dicembre 2000, n. 7/2571 .

Approvazione Direttiva per il reperimento di materiale vegetale vivo nelle aree demaniali da impiegare negli interventi di ingegneria naturalistica.

(B.U. 27 dicembre 2000, n. 52.)

 

La Giunta Regionale

Considerato che la Regione Lombardia da anni è impegnata a sviluppare una coerente ed efficace politica di tutela del paesaggio e dell'ambiente che prevede interventi attivi di rinaturalizzazione e di riequilibrio dei diversi ambiti del territorio lombardo attraverso il ricorso a tecniche di ingegneria naturalistica;

Considerato che per sviluppare e promuovere tali attività la Giunta regionale con Delib.G.R. 28 marzo 1994 n. 5/50412 e successive integrazioni ha costituito un «Gruppo di lavoro interassessorile per la definizione di normative tecniche e programmi di formazione professionale in materia di ingegneria naturalistica»;

Preso atto che il gruppo di lavoro ha prodotto direttive specifiche sui principi ai quali ispirarsi nella progettazione ed esecuzione delle opere di ingegneria naturalistica;

Vista la Delib.G.R. 19 dicembre 1995, n. 6/6586 «Direttiva concernente criteri ed indirizzi per l'attuazione degli interventi di ingegneria naturalistica sul territorio delle Regione»;

Vista la Delib.G.R. 1 luglio 1997, n. 6/29567 «Direttiva sull'impiego dei materiali vegetali vivi negli interventi di ingegneria naturalistica in Lombardia»;

Vista la Delib.G.R. 29 febbraio 2000, n. 6/48740 con la quale è stata approvata la direttiva «Quaderno Opere Tipo di Ingegneria naturalistica»;

Preso atto che l'ingegneria naturalistica da anni trova impiego in diverse opere realizzate dagli enti pubblici;

Rilevato che la Delib.G.R. 1 luglio 1997, n. 6/29567 sull'impiego dei materiali vegetali prevede l'utilizzo di specie che popolano le aree demaniali degli alvei e delle sponde dei corpi d'acqua;

Rilevato altresì che per poter utilizzare tali materiali si deve ottenere una preventiva autorizzazione dalla Direzione Compartimentale del territorio per la Regione Lombardia del Ministero delle Finanze;

Preso atto che la citata direttiva demanda ad atti successivi la definizione di un'appropriata procedura amministrativa che consenta il reperimento di detto materiale vegetale;

Vista la nota prot. n. 351807 dell'11 novembre 1997 con la quale la Regione rappresentava alla Direzione Compartimentale anzidetta la necessità di approvvigionarsi di materiale vegetale vivo di specie idonee da utilizzare negli interventi di ingegneria naturalistica;

Considerato che il reperimento del materiale in tempi brevi è condizione essenziale per la buona riuscita degli interventi di rinaturalizzazione;

Preso atto che con nota prot. n. 2/3/11883/99 dell'8 febbraio 2000, la Direzione Compartimentale del territorio per la Regione Lombardia del Ministero delle Finanze ha concesso alla Regione Lombardia la propria autorizzazione permanente alla raccolta di materiale vegetale vivo nelle aree demaniali degli alvei e lungo i corsi d'acqua;

Ritenuto dal dirigente dell'Unità Organizzativa Gestione Ambiente Rurale e Foreste che la direttiva di cui alla presente deliberazione sia meritevole di approvazione in quanto:

- rende operativa l'autorizzazione permanente alla raccolta del materiale vegetale vivo nelle aree demaniali degli alvei e lungo i corsi d'acqua, concessa dalla Direzione Compartimentale del territorio per la Regione Lombardia del Ministero delle Finanze;

- facilita la realizzazione degli interventi di ingegneria naturalistica;

tutto ciò premesso, a voti unanimi, espressi nei modi e termini di legge

delibera

 

 

1. di approvare l'allegata «Direttiva per il reperimento di materiale vegetale vivo nelle aree demaniali da impiegare negli interventi di ingegneria naturalistica»;

2. di disporre la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia della presente direttiva.

 

 

Allegato

Direttiva per il reperimento di materiale vegetale vivo nelle aree demaniali da impiegare negli interventi di ingegneria naturalistica

1. Premesse

La Regione con l'emanazione della «Direttiva sull'impiego dei materiali vegetali vivi negli interventi di ingegneria naturalistica in Lombardia» approvata con Delib.G.R. 1 luglio 1997, n. 6/29567 ha preso atto della necessità dell'approvvigionamento di materiali di specie idonee da utilizzare nei lavori di ingegneria naturalistica ed ha affermato che: «Il reperimento di talee, astoni ed altre parti di piante negli alvei di corsi d'acqua deve, per quanto possibile, essere associato alla manutenzione degli stessi, intendendosi in tal caso per manutenzione l'asportazione della vegetazione che può creare ostacolo al regolare deflusso delle acque. In generale il prelievo di materiale vegetale non deve arrecare danno ai popolamenti e deve essere effettuato mediante interventi colturali di miglioramento».

La Regione Lombardia nel prendere atto che nei lavori di ingegneria naturalistica, le specie legnose più comunemente impiegate appartengono al genere Alnus, Populus e Salix che sono presenti negli alvei e lungo le sponde dei corpi d'acqua, ambiti nei quali per operare è necessaria una preventiva autorizzazione da parte della Direzione Compartimentale del territorio per la Regione Lombardia del Ministero delle Finanze per ogni singola opera o intervento.

Con nota prot. n. 2/3/11883/99 dell'8 febbraio 2000 la Direzione Compartimentale del Territorio per la Lombardia del Ministero delle Finanze, rispondendo a specifica richiesta, ha autorizzato la Regione Lombardia alla raccolta permanente di materiale vegetale vivo nelle aree demaniali per la realizzazione di opere di pubblica utilità mediante l'impiego di tecniche di ingegneria naturalistica, tenuto conto anche dei rilevanti effetti positivi che detti interventi possono produrre nella tutela del paesaggio e dell'ambiente.

La presente direttiva ne costituisce pertanto lo strumento attuativo individuando i criteri e le procedure.

I prelievi potranno essere effettuati solo nell'ambito di progetti finalizzati alla realizzazione di opere di pubblica utilità i cui obiettivi e finalità devono obbligatoriamente riferirsi al punto 2 «Obiettivi e finalità dell'ingegneria naturalistica» della parte generale della Delib.G.R. 29 febbraio 2000, n. 6/48749 - Approvazione direttiva «Quaderno Opere Tipo di Ingegneria naturalistica».

La presente direttiva individua le specie vegetali da utilizzare, i criteri, le modalità e l'epoca di prelievo, ai quali dovranno fare riferimento gli organismi, gli enti e le imprese impegnate nella realizzazione degli interventi di ingegneria naturalistica.

2. Criteri guida per l'approvvigionamento di materiale vivo

2.1 Aspetti generali

Il prelievo di materiale vegetale, essenzialmente talee ed astoni, da impiegare nella realizzazione di interventi di ingegneria naturalistica, deve avvenire in conformità alle seguenti disposizioni:

• i prelievi sono consentiti se previsti da progetti di pubblica utilità, approvati da enti pubblici finalizzati alla difesa del suolo, al recupero di aree degradate, alla creazione e/o ricostruzione di ambienti naturali con l'innesco di nuovi ecosistemi oltre che alla mitigazione dell'impatto ambientale di altre opere;

• il prelievo di astoni, talee ed altre parti di piante negli alvei di corpi d'acqua deve, per quanto possibile, essere associato alla manutenzione degli stessi, intendendosi per tale l'asportazione della vegetazione che può ostacolare il regolare deflusso delle acque;

• potranno essere effettuati prelievi in aree precedentemente interessate da lavori di ingegneria naturalistica che necessitano di cure colturali quali diradamenti e ceduazioni;

• i prelievi devono interessare aree demaniali non in concessione a terzi, asportando materiali vegetali di irrilevante valore economico mediante diradamento, ceduazione o semplice potatura. Per eventuali prelievi in aree private o in aree demaniali in concessione a terzi devono essere rispettate le disposizioni legislative di cui al successivo punto 3;

• il progetto delle opere di ingegneria naturalistica deve localizzare, descrivere le specie e quantificare la superficie interessata dal prelievo. Il progetto dovrà contenere apposita scheda (all. a) e la cartografia dell'area di prelievo (C.T.R. 1: 10.000).

2.2 Località di prelievo

Per conservare i genotipi locali occorre che i prelievi di materiale vivo siano fatti nelle aree più prossime alla zona di intervento: quindi lungo la medesima asta fluviale, tenendo conto delle variazioni altimetriche, oppure all'interno dello stesso bacino imbrifero.

2.3 Modalità di prelievo

Per garantire il mantenimento di qualità ambientali idonee al rifugio della fauna minore ed alla nidificazione della avifauna i prelievi devono essere fatti in modo da minimizzare l'impatto ambientale sull'area.

È pertanto obbligatorio operare con ceduazioni e/o potature a «scacchiera» e/o a «macchie di leopardo», con superfici unitarie non superiori ai 200 mq. Ovviamente, se la vegetazione presente nell'area di utilizzazione non fosse particolarmente rigogliosa, i prelievi dovranno essere adeguatamente proporzionati al materiale vegetale disponibile.

Qualsiasi altro intervento a carico della vegetazione spontanea è vietato (danneggiamenti della cotica erbosa, sradicamento di radici e rizomi, estirpazione di tuberi, ecc.).

2.4 Epoca di prelievo

L'epoca di raccolta più opportuna dipende dalle specie e dalle condizioni vegetative; il momento più idoneo non è il medesimo per tutte le piante. In ogni caso è consigliabile operare durante il periodo di riposo vegetativo.

2.5 Specie da utilizzare

Salici, pioppi e ontani. In Lombardia sono rinvenibili le seguenti specie spontanee (nomenclatura secondo PIGNATTI S.: Flora d'Italia. Edagricole - Bologna, 1982):

Specie, autore 

Sottospecie, autore 

Alnus glutinosa (L.) Gaertner 

 

Alnus incana (L.) Moench 

 

Alnus viridis (Chaix) DC. 

viridis 

Populus alba L. 

 

Populus nigra L. 

 

Populus tremula L. 

 

Populus canescens (Aiton) Sm. 

 

Salix alba L. 

alba 

Salix apennina Skvorstov 

 

Salix appendiculata Vill. 

 

Salix breviserrata Flod. 

 

Salix caesia Vill. 

 

Salix caprea L. 

 

Salix cinerea L. 

 

Salix daphnoides Vill. 

 

Salix eleagnos Scop. 

eleagnos 

Salix foetida Schleicher 

 

Salix glabra Scop. 

 

Salix glaucosericea Flod.  

 

Salix hastata L.  

 

Salix helvetica Vill.  

 

Salix myrsinifolia Salisb.  

 

Salix pentandra L.  

 

Salix purpurea L.  

purpurea 

Salix purpurea L.  

lambertiana (Sm.) 

Salix triandra L.  

discolor (Koch) Arcang. 

Salix triandra L. 

 

Salix viminalis L.  

 

Salix waldsteiniana Willd. 

 

3. Aspetti amministrativi

Il taglio di vegetazione nei boschi è disciplinato dalla normativa forestale regionale (L.R. n. 8/76, L.R. n. 9/77 e Reg. n. 1/93); gli interventi a carico della vegetazione spontanea presente nei terreni di ripa e soggetti a periodiche sommersioni sono disciplinati dalla L.R. n. 33/77.

I prelievi di materiale vegetale vivo da aree private e da aree demaniali in concessione a terzi possono avvenire esclusivamente nel rispetto delle previsioni normative sopra citate.

Le precisazioni seguenti riguardano esclusivamente i prelievi in aree demaniali non in concessione:

• il progetto dovrà contenere la qualità e quantità del materiale vegetale vivo da prelevare e l'indicazione dell'area nella quale avverrà il prelievo;

• la scheda «Reperimento del materiale vegetale vivo in aree demaniali» (allegato a) dovrà essere compilata in ogni sua parte ed inviata a:

- Ente territorialmente competente in materia forestale (Provincia, Comunità Montana, Parco Regionale)

- Segreteria del Gruppo interassessorile per l'ingegneria naturalistica;

- Coordinamento Provinciale del Corpo Forestale dello Stato competente per Territorio;

- Ufficio del territorio competente del Ministero delle Finanze.

(Indirizzi in allegato b)

Gli adempimenti di cui sopra sono necessari per fare automaticamente scattare le seguenti deroghe:

- L.R. n. 8/76 art. 23: obbligo di preventiva denuncia taglio bosco;

- Reg. n. 1/93 art. 4: obbligo di preventiva denuncia taglio bosco;

- Reg. n. 1/93 art. 10: epoca dei tagli nei boschi cedui;

- Reg. n. 1/93 art. 14 punto 1: potature a verde solo per quanto riguarda il periodo di esecuzione restando fermo l'obbligo a limitarla al terzo inferiore dei singoli soggetti;

- Reg. n. 1/93 art. 42: turni minimi per i boschi cedui.

Il presente documento è stato redatto dal Gruppo di Lavoro Interdisciplinare composto da:

- dr. Andrea Corapi - Direzione Generale Agricoltura

- dr. Gabriele Galasso - Direzione Generale Qualità dell'Ambiente

- dr. Alberto Guzzi - Corpo Forestale dello Stato

- dr. geol. Luca Ottenziali - Arpa Lombardia

- dr. arch. Pietro Zanatta - Direzione Generale Territorio e Urbanistica

nell'ambito delle attività del Gruppo di Lavoro interassessorile per l'ingegneria naturalistica.

Un particolare ringraziamento va alla dott.ssa Giuliana Dionisio della Direzione Compartimentale del territorio per la Regione Lombardia del Ministero delle Finanze per la collaborazione prestata nella fase di ottenimento dell'autorizzazione.

 

 

Regione Lombardia

 

 

 

 

 

 

 

Gruppo di lavoro interassessorile per l'ingegneria naturalistica 

 

 

 

 

 

. 

n. 

/ 

 

 

 

 

Riferimento progetto 

n. 

/ 

 

 

 

 

RIFERIMENTO MATERIALE VEGETALE VIVO IN AREE DEMANIALI 

Allegato a) alla direttiva "Reperimento materiale vegetale vivo nelle aree demaniali" 

 

Titolo progetto: 

 

 

 

1. Informazioni generali ed amministrative

 

 

 

1.1 Ente Committente 

 

 

 

 

1.1.1 Codice ISTAT 

 

 

 

 

 

1.2 Comune di ubicazione dell'intervento 

 

 

 

 

1.2.1 Provincia 

 

 

 

2. Reperimento del materiale vegetale vivo in aree demaniali

 

 

 

 

 

2.1 Comune di ubicazione 

 

 

 

2.2 Località 

 

 

 

 

 

 

 

2.3 Materiale proveniente da 

 

 

2.3.1 Aree demaniali 

 

 

 

(indicare 

 

 

 

 

 

 

 

2.3.2 Materiale prelevato 

 

 

 

(indicare specie e quantità) 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2.3.3 Superficie di prelevamento 

 

 

mq 

 

 

 

 

 

2.3.4 Periodo di prelevamento 

 

 

 

 

 

 

 

mese/anno 

 

 

 

 

3. Cartografia allegata (CTR scala 1:10.000)

 

 

 

 

 

3.1. Corografia area/e di prelievo materiale vegetale vivo 

 

n.  

Tavole 

 

 

 

3.2. Luogo e data di compilazione scheda 

 

 

 

 

 

3.3. Firma del direttore dei lavori 

 

 

 

(titolo) 

 

 

 

 

 

 

 

(n. iscrizione) 

(ordine: nazionale, regionale, provinciale, repertorio 

 

o associazione professionale - indicare) 

 

 

 

 

 

 

 

(firma) 

 

 

 

Regione Lombardia

 

 

Gruppo di lavoro interassessorile per l'ingegneria naturalistica 

 

 

 

Allegato b) alla direttiva "Reperimento materiale vegetale vivo nelle aree demaniali" 

INDIRIZZARIO

La scheda "Reperimento materiale vegetale vivo nelle aree demaniali" allegato a) dovrà essere compilata in ogni sua parte ed inviata alla Regione Lombardia, al Corpo Forestale dello Stato e all'Ufficio del Territorio del Ministero delle Finanze territorialmente competente ai seguenti indirizzi:

> Ente Territorialmente competente in materia forestale (Provincia, Comunità Montana, Parco regionale)

LORO SEDI

> Regione Lombardia Gruppo di Lavoro Interassessorile per l'Ingegneria Naturalistica c/o Direzione Generale Qualità dell'Ambiente Via Stresa, 24 20125 MILANO

>Corpo Forestale dello Stato

Per la Provincia di Bergamo-Cremona: 

Al Coordinamento Provinciale del C.F.S. di Bergamo 

Per la Provincia di Brescia-Mantova: 

Al Coordinamento Provinciale del C.F.S. di Brescia 

Per la Provincia di Como: 

Al Coordinamento Provinciale del C.F.S. di Como 

Per la Provincia di Lecco: 

Al Coordinamento Provinciale del C.F.S. di Lecco 

Per la Provincia di Pavia-Milano-Lodi: 

Al Coordinamento Provinciale del C.F.S. di Pavia 

Per la Provincia di Sondrio: 

Al Coordinamento Provinciale del C.F.S. di Sondrio 

Per la Provincia di Varese: 

Al Coordinamento Provinciale del C.F.S. di Varese 

> Ministero delle Finanze

Ufficio del Territorio - Servizi Demaniali

Per la Provincia di Bergamo: 

Largo Bellotti, 3 - 24100 Bergamo - 

Per la Provincia di Brescia: 

Via Marsala, 25 - 25100 Brescia - 

Per la Provincia di Como: 

Via Diaz, 60 - 22100 Como - 

Per la Provincia di Cremona: 

Viale Trento e Trieste, 102 - 26100 Cremona - 

Per la Provincia di Lecco: 

Via Igualada, 39 - 23900 Lecco - 

Per la Provincia di Lodi: 

Via Francesco Gabba, 5 - 20075 Lodi - 

Per la Provincia di Mantova: 

Via Pomponazzo, 27 - 46100 Mantova - 

Per la Provincia di Milano: 

Via della Moscova, 4 - 20121 Milano - 

Per la Provincia di Pavia: 

Via Defendente Sacchi, 6 - 27100 Pavia - 

Per la Provincia di Sondrio: 

P.le Lambertenghi, 3 - 23100 Sondrio - 

Per la Provincia di Varese: 

Via Frattini, 1 - 21100 Varese -