§ 98.1.35659 - Circolare 10 aprile 1996, n. 51/96 .
D.L. 2 aprile 1996, n. 181, art. 9. Incentivi al reimpiego di personale con qualifica dirigenziale e sostegno alla piccola impresa.


Settore:Normativa nazionale
Data:10/04/1996
Numero:51

§ 98.1.35659 - Circolare 10 aprile 1996, n. 51/96 .

D.L. 2 aprile 1996, n. 181, art. 9. Incentivi al reimpiego di personale con qualifica dirigenziale e sostegno alla piccola impresa.

 

Emanata dal Ministero del lavoro e della previdenza sociale.

 

 

Ai Direttori delle Agenzie  

 

per l'impiego 

 

Alla Regione Sicilia - Assessorato al Lavoro 

 

e Previdenza Sociale 

 

Alle Province autonome di Trento e di 

 

Bolzano - Assessorato al lavoro 

 

e previdenza sociale 

 

- CIDA 

 

- SINFUB 

 

- CONFEDERDIA 

 

- CONFINDUSTRIA 

 

- CONFAPI 

 

- CONFCOMMERCIO 

 

- CONFESERCENTI 

 

- CONFETRA 

 

- CONFAGRICOLTURA 

 

- CIA 

 

- COLDIRETTI 

 

- CONFARTIGIANATO 

 

- CNA 

 

- CASA 

 

- CLAAI 

 

- Lega delle cooperative e delle mutue 

 

- CONFCOOPERATIVE 

 

- INPS 

 

- INPDAI 

 

- INAIL 

e, p. c.: 

Alla Direzione generale 

 

AA.GG. e Personale 

 

Alla Direzione generale dei rapporti di lavoro 

 

Alla Direzione generale della previdenza e 

 

assistenza sociale 

 

Alla Direzione generale della cooperazione 

 

All'Ufficio centrale per l'orientamento e 

 

la formazione professionale 

 

dei lavoratori 

 

Alla Direzione generale 

 

per l'Osservatorio del mercato del lavoro 

 

Agli Uffici regionali del lavoro e M.O. 

 

Loro Sedi 

 

 

1. La norma in oggetto mira a due distinte finalità, ancorché connesse tra loro:

a) favorire la nascita di un servizio pubblico di incontro tra domanda e offerta di lavoro dei dirigenti;

b) riqualificare l'attività delle piccole e medie imprese, attraverso l'impiego di prestatori di lavoro particolarmente qualificati, incentivato con una riduzione del costo della loro utilizzazione.

Per la prima finalità, le Agenzie per l'impiego dovranno stipulare apposite convenzioni (qui chiamate di tipo A), con gli organismi territoriali delle Confederazioni sindacali rappresentative dei dirigenti, al fine di creare delle banche dati dei dirigenti disponibili, complete del maggior numero possibile di informazioni qualitative sul loro curriculum professionale. Le Agenzie, poi, metteranno le predette banche dati a disposizione di qualsiasi azienda intenda avvalersene a fini di assunzione.

Per la seconda finalità, le Agenzie per l'impiego sono chiamate a stipulare convenzioni (qui chiamate di tipo B) con le predette Confederazioni sindacali rappresentative dei dirigenti e con le associazioni sindacali dei datori di lavoro rappresentative delle piccole e medie imprese, anche cooperative, ai fini della concessione di determinati benefici, consistenti nella riduzione alla metà degli oneri sociali da versare nei primi dodici mesi. Dette convenzioni "triangolari" sono finalizzate alla pratica attuazione, nel rispettivo territorio regionale, delle linee di intervento precisate nel programma, previsto dalla legge e allegato alla presente circolare.

Si precisa che, per quanto riguarda l'agevolazione contributiva, essa potrà essere diretta - pro rata - anche a più di un datore di lavoro, nel caso di più rapporti a tempo parziale, purché tutti contemporaneamente instaurati e con versamenti allo stesso Istituto previdenziale.

2. Al fine di agevolare l'azione di codeste Agenzie su una base di omogeneità, si forniscono:

a) la tabella contenente l'individuazione delle Confederazioni sindacali e delle Associazioni datoriali, maggiormente rappresentative, dei dirigenti e delle piccole e medie imprese;

b) il modello della convenzione di tipo A) sopracitato;

c) il modello delle convenzioni di tipo B) sopracitato;

d) le schede di rilevazioni dei dati sui dirigenti disponibili e sulle imprese richiedenti, predisposte dalla Direzione Generale dell'Osservatorio del mercato del lavoro, che dovranno essere obbligatoriamente adottate, per il necessario coordinamento statistico sul piano nazionale (anche nella prospettiva della creazione di un osservatorio nazionale relativo alla domanda e all'offerta di lavoro dei dirigenti). È, inoltre, auspicabile che le convenzioni di tipo A) prevedano la possibilità di utilizzare strumenti informatici di elaborazione dei dati.

3. È poi opportuno sottolineare che le presenti direttive e lo stesso programma intendono lasciare il massimo spazio per l'ulteriore implementazione delle iniziative sul piano locale, sulla base delle scelte dell'Agenzia per l'impiego e delle forze sociali.

In primo luogo si attira l'attenzione sull'importanza della formazione professionale. Nel campo del management, sussiste infatti una perenne esigenza di aggiornamento della professionalità e nello stesso tempo una frequente inadeguatezza dell'offerta formativa in rapporto alle reali condizioni tecnico-organizzative delle imprese italiane. Entrambe le convenzioni potrebbero così essere arricchite dal coinvolgimento di Enti o istituzioni preposte alla formazione manageriale, per utilizzare il momento di cambiamento lavorativo a fini di aggiornamento professionale.

In secondo luogo, la finalizzazione degli interventi alla piccola e media impresa e i criteri programmatici genera proposti, dovrebbero essere calati nella realtà locale, facendo emergere i fabbisogni tipici e le occasioni di inserimento dei dirigenti che possono avere il massimo effetto moltiplicativo. Anche sotto questo aspetto il coinvolgimento delle Regioni e delle istituzioni economiche locali potrebbe eventualmente arricchire la qualità delle procedure di individuazione delle priorità sul piano locale e della possibile sinergia con altri interventi a sostegno delle piccole imprese.

 

 

Allegato

Programma di cui all'art. 9 del D.L. 2 aprile 1996, n. 181

1. Le piccole e medie imprese con meno di 100 dipendenti costituiscono un aggregato enorme nella realtà economica del Paese.

La chiara volontà del legislatore di favorire l'evoluzione del settore attraverso l'innesto di management qualificato, impone quindi, stante la limitatezza delle risorse destinabili agli incentivi, una delimitazione delle aree di intervento e la fissazione di chiare priorità.

2. Si ritiene innanzitutto che vada riservata una quota del 40% delle risorse disponibili alle piccole e medie imprese del Mezzogiorno (le 8 regioni dell'Obiettivo 1 dei Fondi Strutturali della UE) e del 20% a quelle delle aree di declino industriale del Centro-Nord (le aree sub-regionali dell'Obiettivo 2 dei Fondi Strutturali della UE), rimanendo il resto attribuito alle altre aree del Centro-Nord.

3. La ripartizione regionale delle risorse sarà fatta sulla base della distribuzione del numero delle imprese (Censimento ISTAT 1991) nella classe dimensionale tra 20 e 49 addetti, fermo restando quanto stabilito al punto 2 (vedi tabella allegata).

4. Per quanto attiene al settore economico, si indicano i settori produttivi fortemente esposti alla concorrenza internazionale o che necessitano comunque di un salto di qualità organizzativo rispetto a modelli tradizionali:

- il settore agricolo e della pesca (classi A e B della classificazione ISTAT)

- il settore commerciale e del turismo (classi G e H)

- il settore dei trasporti (classe I)

- i comparti produttivi manifatturieri (classe E), con priorità al sistema moda (gruppi DB e DC della classificazione ISTAT) ed all'industria del legno e del mobile (DD).

5. Per quanto attiene alla specializzazione professionale, dei dirigenti, coinvolti nel programma ai sensi della legge, si darà priorità a quelle professionalità che possono caratterizzare una evoluzione del sistema imprenditoriale verso le nuove esigenze di competitività internazionale.

6. Per quanto attiene alla assegnazione dei benefici all'interno di ciascuna Regione, al fine di evitare che essa avvenga in modo dispersivo e quindi inefficace, occorrerà avvalersi dei seguenti criteri selettivi:

- piccole e medie imprese operanti nel contesto di aree territoriali locali, specie se a forte specializzazione produttiva (si farà riferimento ad indagini economiche ufficiali, come i Piani regionali di sviluppo o i Distretti industriali individuati dalle Regioni in base alla legge n. 317 del 1991 etc. ...), con priorità per l'inserimento in attività, anche consortili, di servizio comune a più imprese;

- piccole e medie imprese parallelamente beneficiarie di altri interventi di sostegno alla politica del lavoro, come i patti territoriali, i contratti di riallineamento;

- piccole e medie imprese operanti nelle aree di crisi ai sensi della legge n. 236 del 1993, art. 1, comma l;

- piccole e medie imprese che hanno meno di 50 addetti;

- piccole e medie imprese che inseriscono il loro primo dirigente.

7. In sede di attuazione a livello regionale tra le Agenzie per l'impiego e le confederazioni maggiormente rappresentative dei dirigenti e delle piccole e medie imprese, saranno stipulate uno o più convenzioni riportando i limiti finanziari di cui alla tabella allegata, per individuare i settori specifici d'intervento tra quelli di cui al punto 3, in ragione delle caratteristiche dell'assetto produttivo regionale, gli specifici criteri selettivi di intervento di cui al punto 6, fissando altresì i requisiti professionali minimi corrispondenti a quanto stabilito nel punto 5.

Confederazioni sindacali dei dirigenti maggiormente rappresentative sul piano nazionale

Settore industria

Confederazione italiana Dirigenti di Azienda - C.I.D.A. per il tramite della sua Federazione di settore competente: Federazione Nazionale Dirigenti Aziende Industriali F.N.D.A.I.

Settore terziario distribuzione e servizi

Confederazione Italiana Dirigenti di Azienda - C.I.D.A. per il tramite della sua Federazione di settore competente: Federazione Nazionale Dirigenti Aziende Commerciali - Fe.N.D.A.C.

Settore credito

- Confederazione Italiana Dirigenti di Azienda - C.I.D.A. per il tramite della sua Federazione di settore competente: Federdirigenticredito

- SINFUB - sindacato Nazionale dirigenti - Funzionari e Quadri Bancari. Bancari

Settore assicurazioni

Confederazione Italiana Dirigenti di Azienda - C.I.D.A. per il tramite della sua Federazione di settore competente: Federazione Italiana Dirigenti Imprese di Assicurazione - F.I.D.I.A.

Settore agricoltura

- Confederazione Italiana Dirigenti di Azienda - C.I.D.A. per il tramite della sua Federazione di settore competente: Federazione Nazionale Dirigenti dell'Agricoltura - F.N.D.A.

- Confederazione Italiana Dirigenti Quadri Impiegati dell'Agricoltura (Confederdia).

Associazioni datoriali maggiormente rappresentative sul piano nazionale

Settore industria

Confindustria

Confederazione italiana della piccola e media industria-Confapi

Settore terziario distribuzione e servizi

Confederazione generale italiana del commercio, del turismo e dei servizi - Confcommercio

Confederazione italiana esercenti attività commerciali, turistiche e dei servizi - Confesercenti

Confederazione generale italiana del traffico e dei trasporti - Confetra

Settore agricoltura

Confederazione generale dell'agricoltura italiana - Confagricoltura

Confederazione italiana agricoltori - CIA

Confederazione nazionale coltivatori diretti - Coldiretti

Settore artigianato

Confederazione Generale Italiana dell'Artigianato - Confartigianato

Confederazione Nazionale Artigianato - CNA

Confederazione autonoma sindacati artigiani C.A.S.A.

Confederazione libere associazioni artigiane italiane - CLAAI

Settore cooperativo

Lega nazionale delle cooperative e delle mutue

Confederazione cooperative italiane - Confcooperative

Eventuali dati sulla maggiore rappresentatività a livello regionale possono essere richiesti agli Uffici regionali del lavoro e della M.O.

Convenzione/tipo A

a) La confederazione sindacale maggiormente rappresentativa dei dirigenti di azienda rappresentata da . . . . . . . . . . . . . . .

b) l'Agenzia regionale dell'impiego rappresentata da: . . . . . . . . . . . . . . .

Visto l'art. 9, comma 1, del decreto legge n. 181 del 1996 per il quale "sulla base delle direttive del Ministero del lavoro e della previdenza sociale le Agenzie per l'impiego possano stipulare, con le Confederazioni sindacali dei dirigenti di azienda maggiormente rappresentative, convenzioni mirate allo svolgimento, in collaborazione con le predette organizzazioni di attività utili a favorire la ricollocazione dei dirigenti il cui rapporto di lavoro sia cessato";

viste le direttive ministeriali di cui alla circolare n. . . . . . . . . . . . . . . .

del . . . . . . . . . . . . . . .

considerati i termini generali con i quali la disposizione predetta richiama la necessità di promuovere attività utili a favorire il reimpiego dei dirigenti di azienda interessati;

ritenuto che debbano essere considerate tutte le possibilità offerte avvalendosi delle normative nazionali, regionali e/o comunitarie pertinentemente richiamabili per il reinserimento lavorativo sia alle dipendenze, sia in attività indipendenti o autonome;

ritenuto che l'Agenzia per l'impiego promuove, affianca e coadiuva efficacemente la ricerca e la definizione delle iniziative più appropriate, tenuto conto delle opportunità che potranno emergere dal contesto locale;

ravvisata l'esigenza di disporre di informazioni e dati in grado di assicurare la conoscenza, il monitoraggio e la valutazione delle iniziative e delle dinamiche attivate;

Le parti con la presente Convenzione si impegnano, ciascuna per quanto di competenza a:

1. pervenire in maniera sollecita alla costituzione del supporto di conoscenza ed alla definizione di modalità e procedure idonee per assicurare l'aggiornamento permanente dei dati di stock e flussi. A questo scopo viene determinato, in allegato, il modello destinato alla raccolta dei dati individuali dei dirigenti preanzi indicati;

2. ricercare le opportune forme di cooperazione con le Associazioni imprenditoriali al fine di rendere stabile il servizio domanda-offerta di lavoro dei dirigenti, aggiungendo le informazioni relative alle aziende richiedenti, secondo le seguenti modalità:

 

 

 

 

 

 

A questo scopo viene determinato, in allegato, il modello destinato alla raccolta dei dati relativi all'azienda richiedente.

3. L'Agenzia regionale dell'impiego coordina e porta ad effetto le iniziative, azioni, misure di interventi ritenuti agibili, su base consensuale, per raggiungere gli obiettivi di reinserimento dei dirigenti in attività dipendenti o indipendenti anche attraverso la promozione di attività autonome in forma imprenditiva o cooperativa. Nella prospettiva predetta l'Agenzia promuove la definizione di iniziative innovative avvalendosi anche di tutte le potenzialità attivabili sulla base dell'attuale quadro normativo costituito dalle legislazioni locali, nazionale e comunitaria.

4. La Confederazione sindacale svolge attività di sensibilizzazione, stimolo e promozione, vuoi presso i dirigenti interessati, vuoi presso le imprese per favorire l'incontro tra domanda ed offerta di lavoro, oltre che per l'individuazione di alternative forme di reinserimento in attività produttive. La stessa Confederazione favorisce altresì la veicolazione tempestiva presso le imprese delle offerte di lavoro raccolte, ovvero pervenute alle Agenzie.

5. Le Parti costituiscono presso l'Agenzia apposita istanza in forma di Comitato compartecipato, alla quale affidare compiti propulsivi e di coordinamento per la realizzazione delle iniziative individuate.

6. Sulla base delle risultanze delle attività svolte, al termine dell'anno di riferimento, le Parti effettueranno le valutazioni pertinenti

Convenzione/tipo B

 

 

 

Convenzione per il sostegno alla piccola e media impresa della Regione 

 

attraverso l'inserimento dei dirigenti. 

 

L'Agenzia per l'impiego del 

 

 

La Confederazione dei Dirigenti, tramite le strutture territoriali del 

 

e le Associazioni di categoria 

 

 

 

Le Confederazioni datoriali 

 

tramite le strutture territoriali del 

 

- visto l'articolo 9 del decreto legge n. 181 del 1996

- vista la circolare n. 51 del 1996 del Ministero del lavoro ed in particolare il Programma ad essa allegato

- vista la Convenzione "tipo A" sottoscritta tra la Confederazione dei Dirigenti e l'Agenzia per l'impiego, relativa alla costituzione in sede regionale di un osservatorio sulla mobilità dei dirigenti disponibili per una nuova collocazione

- considerato che la situazione del sistema imprenditoriale delle piccole e medie imprese con meno di 100 addetti nella Regione . . . . . . . . . appare caratterizzata dai seguenti aspetti settoriali e territoriali:

a) 

 

b) 

 

c) 

 

Convengono quanto segue:

1. I dirigenti destinati al reimpiego nelle piccole e medie imprese attraverso l'incentivo di cui alla legge in oggetto proverranno dalla banca dati organizzata in base alla Convenzione tra Agenzia per l'impiego e Confederazione dei dirigenti di cui in premessa; a tal fine l'Agenzia assicura l'accesso al catalogo dei dirigenti alle imprese che ne facciano richiesta, secondo le seguenti modalità:

 

 

 

 

 

 

2. Sulla base del programma nazionale e della situazione delle piccole e medie aziende nella Regione, di cui in premessa, si conviene che gli interventi di agevolazione dell'inserimento dei dirigenti siano attuati, nei limiti finanziari assegnati per il 1996 di cui in premessa, secondo i seguenti criteri di ammissibilità:

per le piccole e medie imprese:

 

 

 

 

settore di attività 

 

 

area territoriale 

 

 

compresenza dei seguenti altri interventi di politica del lavoro 

 

caratteristiche dimensionali dell'impresa 

 

 

presenza pregressa di dirigenti 

 

 

per i dirigenti: 

anzianità ed esperienza di lavoro antecedente 

 

3. A parità di criteri di ammissibilità, si darà priorità:

alle istanze presentate da consorzi di imprese o volte all'inserimento in attività di servizio consortile

 

 

 

 

ai seguenti comparti produttivi 

 

 

ed all'inserimento dei dirigenti in possesso delle seguenti specializzazioni professionali acquisite 

 

4. Al fine di raccogliere le istanze delle aziende interessate si procederà nel modo seguente:

alternativa A. Le aziende in possesso dei requisiti di cui al punto 3 presentano istanza all'Agenzia per l'impiego entro il . . . . . . . . . L'Agenzia decide sulla ammissione ai benefici, entro . . . . . . . . ., sentito il comitato consultivo di cui al punto 6;

alternativa B. Nei settori economici e/o nelle aree territoriali prescelti ai sensi del punto 3, nei seguenti limiti finanziari:

 

 

 

 

 

 

si stipuleranno convenzioni tra l'Agenzia e le associazioni firmatarie della presente convenzione per definire le modalità di accesso ai benefici, anche fissando ulteriori criteri di ammissibilità o priorità.

5. Per la valutazione della ammissibilità ai benefici è istituito presso l'Agenzia per l'impiego un comitato composto pariteticamente da rappresentanti delle confederazioni dei dirigenti ed associazioni datoriali firmatarie della presente convenzione, presieduto dal Direttore dell'Agenzia o esperto da lui delegato.

Tale Comitato decide altresì sulla modalità del monitoraggio della presente convenzione, seguendone l'attuazione, anche avvalendosi della collaborazione tecnica di . . . . . . . . .

6. Al termine delle procedure di cui al punto 5, il Direttore dell'Agenzia per l'impiego individua, con proprio provvedimento motivato, le piccole e medie imprese ammesse alle agevolazioni contributive e lo comunica agli Istituti previdenziali ed al Ministero del lavoro. Il provvedimento deve almeno contenere i seguenti dati:

ragione sociale e sede legale dell'impresa 

 

posizione INPDAI (o INPS) ed INAIL 

 

retribuzione lorda annua di riferimento per il calcolo della contribuzione 

 

7. Al fine di implementare l'attuazione della norma in premessa con attività di formazione professionale rivolte ai dirigenti da inserire, sia con riferimento al punto 1 che al punto 2 suindicati si assumeranno le seguenti iniziative:

 

 

 

Incentivi al reimpiego di personale con qualifica dirigenziale e sostegno alle piccole imprese - art. 9 del D.L. 2 aprile 1996, n. 181

 

Valle D'Aosta 

 

6 

22,5 

 

28,5 

Piemonte 

 

1313 

499 

 

1812 

Lombardia 

 

156 

2711 

 

2867 

Liguria 

 

392 

114 

 

506 

Trentino-A. A. 

 

0 

235 

 

235 

Veneto 

 

773 

1179 

 

1952 

Friuli-V.G. 

 

171 

231 

 

402 

Emilia-R. 

 

51 

1083 

 

1134 

Toscana 

 

637 

662 

 

1299 

Umbria 

 

83 

140 

 

223 

Marche 

 

168 

353 

 

521 

Lazio 

 

170 

610 

 

780 

Abruzzo 

979 

 

 

 

979 

Molise 

157 

 

 

 

157 

Campania 

1993 

 

 

 

1993 

Puglia 

1688 

 

 

 

1688 

Basilicata 

235 

 

 

 

235 

Calabria 

469,5 

 

 

 

469,5 

Sicilia 

1633 

 

 

 

1633 

Sardegna 

685 

 

 

 

685 

TOTALI 

7839,5 

3920 

7839,5 

 

19599 

 

Mezz. 40 

Ob. 2 20% 

Altre aree 40% 

 

 

 

 

Centro-Nord 

 

Informazioni disponibili sui dirigenti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dati individuali: 

1. 

Codice fiscale 

 

 

 

 

 

 

2. 

Cognome 

 

 

 

 

 

 

3. 

Nome 

 

 

 

 

 

 

4. 

Data di nascita 

 

 

 

 

 

 

5. 

Indirizzo 

 

 

 

 

 

 

6. 

Anzianità contributiva con qualifica dirigenziale 

 

 

 

 

 

 

7. 

Titolo di studio 

 

 

 

 

 

 

Rapporti di lavoro: 

Codice settore: 

ATECO '91 

 

ATECO '81 

 

Altro (specificare) 

 

 

 

 

 

 

 

 

Società/azienda 

 

 

 

 

 

Periodo 

 

 

 

 

 

Altri eventuali elementi 

 

 

 

 

 

 

SCHEDA AZIENDA 

 

1. 

Partita IVA 

 

Ragione sociale 

 

 

Indirizzo 

 

 

Telefono 

 

Telefax 

 

 

 

Settore (ATECO '91): 

 

Organico: 

 

<100 dipendenti 

 

> 100 dipendenti 

 

2. 

REQUISITI RICHIESTI 

 

 

 

Titolo di studio 

 

Diploma 

 

Diploma universitario 

 

 

Laurea 

 

 

 

 

Altre specializzazioni o attestati professionali: 

 

Post-diploma 

 

Post-laurea 

 

 

 

Conoscenza linguistica 

 

Lingua(e) 

veicolare tecnica 

parlata 

scritta 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Esperienza richiesta nell'area: 

 

Amministrazione 

gestione 

 

controllo 

 

 

 

 

Produzione 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Commerciale/Marketing 

 

 

Ausili informatici 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sistemi informativi 

 

 

 

 

3. 

CONDIZIONI OFFERTE 

 

 

 

Rapporti: 

Lavoro 

 

 

Part-time 

 

 

 

 

Consulenza 

 

 

Full-time 

 

 

 

Sede 

 

Trattamento economico 

 

 

 

 

 

 

 

 

v. retro 

 

 

 

SCHEDA INDIVIDUALE 

 

 

1. 

Cognome 

 

Nome 

 

 

Nato il 

 

Anzianità 

 

 

Cod. fiscale 

 

Indirizzo 

 

 

 

 

Dotazione 

 

Auto 

 

Tel. 

 

Fax 

 

 

2. 

Titolo di studio 

 

Diploma 

 

Diploma universitario 

 

 

Laurea 

 

 

 

Altre specializzazioni o attestati professionali: 

 

Post-diploma 

 

Post-laurea 

 

 

3. 

Conoscenza linguistica 

 

Lingua(e) 

veicolare tecnica 

parlata 

scritta 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

4. 

Attività professionali pregresse: 

 

Settore 

Società/Azienda 

dal 

al 

Italia 

Estero 

 

(Cod. Ateco '91) 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

5. 

Area funzionale nella quale si è operato: 

 

Amministrazione 

gestione 

 

controllo 

 

 

 

 

Produzione 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Commerciale/Marketing 

 

 

Ausili informatici 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sistemi informativi 

 

 

 

 

 

 

 

 

6. 

Ruoli e funzioni ricoperte: 

 

Staff 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Line 

 

 

 

 

 

Preferenze e disponibilità: 

 

Rapporti: 

Lavoro 

 

 

Part-time 

 

 

 

 

Consulenza 

 

 

Full-time 

 

 

 

Trattamento economico 

 

Trasferibilità in sede diversa 

 

 

 

 

 

 

v. retro 

 

 

Allegato

Ministero del lavoro

e della previdenza sociale

Direzione generale per l'impiego

Div. VII - Politica dell'impiego

 

 

TELEFAX 

 

- Ai Direttori delle Agenzie per l'impiego 

- Alla Regione Sicilia - Assessorato al Lavoro e p.s. 

- Alle province autonome di Trento e Bolzano - 

Assessorato al Lavoro e Previdenza Sociale 

 

- CIDA 

4873994 

- SINFUB 

5128842 

- Confederdia 

5915014 

- Confindustria 

5903263 

- Confapi 

6791488 

- Confcommercio 

5809425 

- Confesercenti 

4746886 

- Confetra 

8415576 

- Confagricoltura 

68307981 

- CIA 

3204761 

- Coldiretti 

4871199 

- Confartigianato 

70452188 

- CNA 

47496205 

- CASA 

5755036 

- CLAAI 

02/875518 

- Lega cooperative e mutue 

84439406 

- Confcooperative 

6868595 

- INPS 

- INPDAI 

- INAIL 

- Direzione generale AA.GG. e personale 

- Direzione generale RR.LL. 

- Direzione generale Previdenza e Assistenza Sociale 

- Direzione generale della cooperazione 

- Ufficio centrale per l'orientamento e la formazione 

professionale dei lavoratori 

- Direzione generale dell'Osservatorio Mercato del Lavoro 

- Uffici Regionali del Lavoro 

Prot n. 3215/AG-6. Con riferimento alla circolare n. 51/96 del 10 aprile 1996 recante disposizioni sull'applicazione del D.L. 2 aprile 1996, n. 181, art. 9 "Incentivi al reimpiego di personale con qualifica dirigenziale e sostegno alla piccola impresa", si segnala che è stata erroneamente indicata nel punto 1 del programma la classe E per i comparti produttivi manifatturieri anziché la classe D, e che nel punto 4 della convenzione/tipo B viene fatto rinvio ai punti 3) e 6) anziché, rispettivamente, ai punti 2) e 5) della convenzione stessa/./Si invita pertanto ad apportare le modifiche nel senso su indicato/./