§ 2.1.1049 - D.G.R. 22 marzo 1996, n. 6/10713 .
Riutilizzo di contributi a fondo perduto ex art. 20, L. 11 marzo 1988, n. 67 del piano triennale straordinario 88190 a favore di altri [...]


Settore:Codici regionali
Regione:Lombardia
Materia:2. sviluppo sociale
Capitolo:2.1 assistenza sanitaria
Data:22/03/1996
Numero:6

§ 2.1.1049 - D.G.R. 22 marzo 1996, n. 6/10713 .

Riutilizzo di contributi a fondo perduto ex art. 20, L. 11 marzo 1988, n. 67 del piano triennale straordinario 88190 a favore di altri interventi sostitutivi per la realizzazione di residenze sanitario-assistenziali in Lombardia.

(B.U. 28 marzo 1996, n. 13, II S.S.)

 

La Giunta regionale

Vista la L. 11 marzo 1988, n. 67 in particolare l'art. 20;

visto il D.M. 29 agosto 1989, n. 321 sanità;

rilevato che con deliberazione CIPE 13 ottobre 1989 sono stati assegnati alla regione Lombardia L. 339,138 miliardi per la realizzazione di residenze per anziani e L. 61,920 miliardi per la realizzazione di ricoveri per disabili;

vista la L.R. 15 settembre 1989, n. 51 ed in particolare l'art. 4, comma 2;

visto il piano triennale 1988/90 per l'edilizia sanitaria e la realizzazione di residenze sanitario-assistenziali (R.S.A.) per anziani e disabili, approvato con Delib.G.R. 20 marzo 1990, n. 53108, d'intesa con la III commissione consiliare e recepito dal CIPE con deliberazione del 3 agosto 1990;

vista la Delib.G.R. 11 aprile 1995, n. 66342 di ridefinizione del piano triennale straordinario 88/90 per la realizzazione di residenze sanitario-assistenziali in Lombardia (a seguito d'intesa con la commissione consiliare) per n. 76 interventi di cui 60 per anziani e 16 per disabili;

preso atto che il dirigente del servizio proponente riferisce dell'assoluta necessità di procedere alla revoca dell'intervento per la realizzazione di una R.S.A. da 120 posti residenziali presentato dall'istituto Magri di Urgnano, inserito nel piano di cui sopra, per un importo complessivo di L. 17,204 miliardi e finanziato con contributo a fondo perduto per L. 10,370 miliardi, sulla base dei seguenti elementi e valutazioni:

- con nota n. 25872/1942/G1 del 25 gennaio 1996 è stato chiesto all'ente di inoltrare entro il 28 febbraio 1996 la documentazione integrativa relativa alla «cantierabilità»dell'opera da realizzare;

- nell'incontro dello scorso 13 febbraio con il consiglio di amministrazione dell'istituto Magri di Urgnano si è rilevato la non disponibilità da parte dell'ente di realizzare l'intervento proposto;

- entro la citata scadenza del 28 febbraio 1996 l'ente non ha fatto pervenire alcuna documentazione attestante la volontà di realizzare l'intervento;

preso atto che il dirigente del servizio proponente riferisce altresì:

- sulla necessità ed opportunità di riutilizzare la somma sopra specificata di L. 10,370 miliardi e di ulteriori somme derivanti da eventuali nuove revoche di finanziamenti compresi nel piano regionale ex D.M. n. 321/89 finanziando nuovi interventi relativi a realizzazioni di R.S.A. per anziani e disabili;

- sulla assoluta necessità del rispetto dei termini previsti dalla L. 30 gennaio 1996, n. 34 di conversione del D.L. 2 dicembre 1995, n. 509, fissati al 31 maggio 1996 per l'approvazione dei progetti esecutivi da parte della Regione e al 30 giugno 1996 per l'invio al CIPE delle richieste di finanziamento per ottenere l'autorizzazione a contrarre mutui da parte del ministero del tesoro;

- sull'opportunità, ai fini di poter riutilizzare i fondi di cui sopra nel rispetto delle scadenze fissate dal livello nazionale, di fissare al 15 aprile 1996 la scadenza per la presentazione di nuovi progetti esecutivi per la realizzazione, mediante nuove costruzioni o adeguamenti a standard di residenze sanitario-assistenziali per anziani e disabili compatibili e coerenti con gli obiettivi della programmazione regionale e zonale;

- sulla necessità che:

a) le nuove candidature debbano essere riferite a progetti esecutivi redatti secondo i criteri dettati dal D.P.C.M. 22 dicembre 1989 e corredati dalla documentazione prevista nell'allegato A alla presente deliberazione;

b) gli enti proponenti devono essere enti pubblici (coerentemente a quanto previsto dalla citata Delib.G.R. n. 53108/90 assunta d'intesa con la competente commissione consiliare);

c) gli interventi proposti non possono essere gli stessi già finanziati dal piano regionale ex D.M. n. 321/89;

d) il contributo regionale, come già previsto dal piano regionale più volte richiamato, potrà coprire parzialmente il costo globale del progetto nella misura massima del 95% mentre la restante parte è a carico dell'ente;

e) i progetti pervenuti entro la data del 15 aprile 1996 verranno valutati in ordine di arrivo presso il protocollo del Settore famiglia e politiche sociali - p.zza Duca D'Aosta 4 - Milano - fino all'esaurimento delle somme disponibili;

vagliate ed assunte come proprie le predette valutazioni e considerazioni;

dato atto che il presente provvedimento non è soggetto al controllo ai sensi dell'art. 1 del D.Lgs. 13 febbraio 1993, n. 40 così come modificato dall'art. 1 del D.Lgs. 10 novembre 1993, n. 479;

a voti unanimi, espressi nelle forme di legge

delibera

 

 

1) di revocare all'istituto Magri di Urgnano, per le motivazioni espresse nelle premesse e che qui si intendono integralmente recepite, il contributo a fondo perduto di L. 10,370 miliardi assegnato ai sensi dell'art. 20 L. n. 67/1988;

2) di riutilizzare la somma di L. 10,370 miliardi ed eventuali ulteriori somme derivanti da altre revoche a favore di altri interventi sostitutivi per la realizzazione di R.S.A. e ricoveri per disabili secondo le modalità vincolanti di cui in premessa: i progetti devono pervenire presso l'ufficio protocollo del Settore famiglia e politiche sociali - p.zza Duca D'Aosta 4 - Milano a partire dal giorno successivo alla pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione ed entro il giorno 15 aprile 1996;

3) di inoltrare ai competenti ministeri della sanità e del bilancio, per quanto di rispettiva competenza, il programma triennale ridefinito ai sensi della presente Delib.G.R. nel rispetto dei termini di cui alla L. n. 34/1996 di conversione del D.L. n. 509/1995;

4) di stabilire che il presente atto venga pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.

 

 

Allegato A

Programma straordinario di investimenti ex art. 20 - legge n. 67/88 e D.M. n. 321/89

NOTE PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PROGETTI ESECUTIVI E DELLE DOCUMENTAZIONI COMPROVANTI LA CANTIERABILITÀ PER LA REALIZZAZIONE DI R.S.A. E RICOVERI PER DISABILI.

A) Progetto esecutivo

Il progetto esecutivo è costituito dall'insieme degli atti tecnico-amministrativi previsti dalle vigenti norme; particolare attenzione dovrà essere posta nella redazione degli elaborati di seguito elencati:

1) Relazione tecnico-sanitaria articolata nei seguenti punti:

- obiettivi, concetti igienico-sanitari, organizzativi e funzionali che hanno informato la redazione del progetto;

- caratteristiche geologiche della località, ove necessario, con riferimento alle eventuali indagini geognostiche, risultanti dai sondaggi e conclusioni relative;

- titolo di godimento dell'area e/o immobile;

- proposta di intervento con descrizione qualitativa e quantitativa dei beni e/o servizi generati dall'intervento proposto;

- descrizione tecnica del nuovo intervento con particolare riferimento alla tipologia architettonica ed ai materiali impiegati;

- descrizione tecnica di ogni singolo impianto tecnologico con le specifiche strutturali;

- descrizione degli impianti interni, dei sistemi di automazione, informazione e di trasporto sia orizzontale che verticale;

- dichiarazione di conformità del progetto alle disposizioni legislative vigenti in materia di OO.PP., con particolare riferimento alle normative inerenti:

- prevenzione incendi;

- prevenzione infortuni e sicurezza;

- eliminazione delle barriere architettoniche;

- contenimento dei consumi energetici;

- strumenti urbanistici locali;

- igiene ambientale;

- marchio di qualità dei materiali impiegati;

- costi di realizzazione dell'intervento da indicarsi secondo lo schema appresso indicato:

 

 

 

SOMME A BASE DI APPALTO 

 

 

- opere edili ed affini  

L. 

- impianti elettrici ed affini  

L. 

- impianti idrotermosanitari e di condizionamento  

L. 

- impianti elevatori  

L. 

- altre  

L. 

 

 

SOMME A DISPOSIZIONE DELL'AMMINISTRAZIONE 

 

- IVA Lavori  

L. 

- spese tecniche, IVA e 2% Cassa professionisti incl.  

L. 

- arredi ed attrezzature, IVA incl.  

L. 

- imprevisti ed arrotondamenti  

L. 

- altre  

L. 

2) Programma lavori:

- il programma dei lavori dovrà illustrare adeguatamente lo sviluppo degli stessi per singola categoria d'opera e per sovrapposizione generale.

Tali programmi dovranno essere allegati ai capitolati speciali d'appalto come parte integrante e sostanziale dei medesimi e comprendere, tra l'altro, le fasi propedeutiche relative all'inizio dei lavori, quali, per esempio, i tempi di gara d'appalto, per il rilascio della concessione e per le fasi conclusive, (collaudo e acquisizione delle autorizzazioni per l'agibilità).

3) Per ciascuna categoria d'opera:

- capitolato speciale d'appalto specifico e congruente con i capitolati previsti per le altre categorie di lavoro;

- elenco prezzi unitari (riferito ai prezzi di mercato della località in cui viene realizzata l'opera);

- computo metrico estimativo;

- disegni architettonici ed impiantistici ivi compresi i particolari costruttivi redatti nelle apposite scale di specificità che, per corredo di quote, misure, dettagli vincoli, indicazioni materiali, colori e finiture, siano tali da consentire una fedele realizzazione dell'opera senza altro ausilio grafico.

4) Relazione attrezzature ed arredi:

- la relazione inerente le attrezzature medico-scientifiche, tecnico-economali e di primo impianto che concorrono nella progettazione esecutiva dell'opera, redatta dall'ente appaltante e contro firmata per accettazione dai progettisti, dovrà chiaramente indicare:

a) L'elenco delle medesime con le principali caratteristiche tecniche ed il prezzo di fornitura e posa;

b) i criteri e i tempi necessari per l'acquisizione delle attrezzature di primo impianto che concorrono nella progettazione esecutiva, da confrontare con il programma dei lavori per il fine ovvio di non provocare inutili rallentamenti nella fase esecutiva dell'opera.

Gli elaborati tecnici di ciascuna categoria d'opera, devono essere redatti e sottoscritti dal tecnico competente e specializzato nella materia.

In relazione alle finalità della progettazione (pervenire ad un'opera funzionale e funzionante) il progetto dovrà anche tener conto dell'inserimento dell'opera nel contesto edilizio, impiantistico ed organizzativo della struttura esistente.

B) Adempimenti tecnico-amministrativi

1) Dichiarazione del comune circa la proprietà del suolo interessato alla costruzione;

2) in caso di procedure in corso di acquisizione dell'area per compravendita, permute o per espropazioni per pubblica utilità: deposito dei relativi atti;

3) concessione edilizia;

4) nel caso di nuove realizzazioni: dichiarazione espressa che la zona ove verrà realizzata l'opera non è vincolata ai sensi della legge 29 giugno 1939, n. 1497 e dalla legge n. 431 dell'8 agosto 1985;

5) nel caso di nuove realizzazioni, dichiarazione espressa che le opere non interferiscono con le altre infrastrutture (strada, ferrovie, elettrodotti, ecc.);

- benestare preventivo da parte degli enti competenti se l'opera interferisce;

6) nel caso l'intervento insista su edifici di interesse storico artistico (legge 1 giugno 1939, n. 1089): nullaosta della competente sovraintendenza;

7) per gli interventi di messa a norma di edifici, parere dei VV.FF.

C) Approvazione del progetto esecutivo

- Deliberazioni dell'ente:

- di approvazione del progetto esecutivo e del relativo costo complessivo (IVA e spese tecniche comprese) suddiviso secondo le voci contenute nello schema già illustrato per la predisposizione della relazione tecnico-sanitaria.

La delibera dovrà precisare altresì le modalità per l'appalto dei lavori:

- di approvazione del piano finanziario per la realizzazione.

Si richiamano in proposito le disposizioni vigenti e si sottolinea in particolare che la delibera dovrà comprovare (e dovrà essere corredata dei relativi atti necessari) l'effettiva disponibilità delle somme eccedenti il finanziamento regionale proposto al fine di garantire la copertura dell'intero progetto e dimostrare l'immediata cantierabilità dell'opera stessa;

- di approvazione del piano economico-finanziario con l'individuazione dei costi di gestione. Si richiama in proposito quanto contenuto nell'art. 46 del D.Lgs. n. 504/92 e si invita a dettagliare tali costi e relative entrate secondo lo schema allegato.

La delibera dovrà altresì specificare:

- per le strutture già funzionanti: eventuale necessità di ampliamento della pianta organica e le modalità di assunzione del personale necessario per il funzionamento della struttura a conclusione dei lavori;

- per le nuove realizzazioni: modalità di gestione (diretta oppure mediante convenzione con altri enti senza fine di lucro ecc.) anche in riferimento all'assunzione di tutto il personale.

D) Note generali

Le documentazioni dovranno pervenire in unica copia al Settore famiglia e politiche sociali - p.zza Duca D'Aosta, 4 Milano.

Sarà cura dello stesso settore acquisire il richiesto parere tecnico ai sensi dell'art. 3 e 5 della L.R. 20 aprile 1995 n. 24.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PREVISIONE PER ONERI DI GESTIONE DI R.S.A. 

(a lavori ultimati) 

 

 

 

DESCRIZIONE 

USC. 

 

 

 

 

 

 

PERSONALE (a lavori eseguiti)  

 

 

 

 

 

 

 

 

PROFILO PROFESS. 

UNITÀ 

 

 

 

 

ONERI DIR. IN 

 

 

 

 

RAG. ANNUA 

 

 

GIÀ IN SERV. 

NUOVE ASSUNZ.  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Respons. 

 

 

 

 

Medico  

 

 

 

 

Inferm.  

 

 

 

 

Terapista  

 

 

 

 

Animatore  

 

 

 

 

Ausil. op. 

 

 

 

 

Altre  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Totale oneri diretti  

L.  

 

Oneri riflessi 31% in arrotond.  

L.  

 

Totale spese fisse per il pers.  

L.  

L.  

 

 

 

 

ALTRE SPESE DI PERSONALE (specificare)  

 

 

 

 

 

L.  

 

 

L.  

 

 

L.  

 

 

 

 

Totale altre spese di personale  

L.  

L.  

 

 

 

 

SPESE PER LE UTENZE  

 

 

 

 

Energia elettrica, gas, acqua  

L.  

 

Telefoniche, postali e amministraz.  

L.  

 

Vitto  

L.  

 

Materiale sanitario  

L.  

 

 

 

 

Totale spese utenze 

L.  

L.  

 

 

 

 

SPESE VARIE DI FUNZIONAMENTO  

 

 

 

 

Manutenzione  

L.  

 

Materiale di pulizie  

L.  

 

Altro  

L.  

 

 

 

 

Totale spese varie di funzionamento  

L.  

L.  

 

 

 

Totale spese correnti  

 

L.  

 

 

 

 

Utenti compl. n. (di cui n. riferiti alla parte di struttura interessata dai lavori) 

 

 

 

SPESE PROCAPITE MESE  

L. 

 

 

 

ENTRATE  

 

 

 

 

Denomin.  

Stanziam. eserc. 96 

Previsione Eserc. a lavori ultimati 

 

 

 

 

 

 

 

 

Rette degenza  

L.  

[1] 

L.  

[2] 

Contrib. reg.  

L.  

 

L.  

[3] 

Altro  

L.  

 

L.  

 

 

 

 

 

 

Totale entrate  

L.  

 

L.  

 

 

 

 

 

 

 

___________ 

NOTE: 

[1] media mensile L. x 12 x M. utenti medi 

[2] media mensile L. x 12 x M. utenti medi 

[3] considerare le quote pro-capite definite dalla Regione per il 1995