Settore: | Normativa nazionale |
Data: | 21/12/1999 |
Numero: | 312 |
§ 98.1.41598 - Circolare 21 dicembre 1999, n. 312 .
Valutazione dei capi d'istituto. Attuazione dell'art. 41 del C.C.N.I. del comparto scuola .
Emanata dal Ministero della pubblica istruzione.
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Ai Sovrintendenti scolastici regionali |
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Loro sedi |
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Ai Provveditori agli studi |
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Loro sedi |
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Ai Direttori generali |
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Loro sedi |
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Ai Capi degli Ispettorati e dei Servizi |
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Loro sedi |
e, p. c : |
Al Servizio di controllo interno |
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Sede |
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Alle Segreterie tecniche regionali degli Ispettori |
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tecnici |
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Loro sedi |
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Al Sovrintendente scolastico per la Provincia di |
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Trento |
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Al Sovrintendente scolastico per la Provincia di |
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Bolzano |
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All'Intendente scolastico per la scuola di lingua |
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tedesca |
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Bolzano |
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All'Intendente scolastico per la scuola delle località |
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ladine |
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Bolzano |
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Al Sovrintendente agli Studi della Valle d'Aosta |
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Aosta |
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Al Presidente del C.E.D.E. |
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Frascati |
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Ai Presidenti degli I.R.R.S.A.E. |
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Loro sedi |
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Al Presidente della B.D.P. |
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Firenze |
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All'Assessore ai beni culturali e ambientali e P.I. |
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Regione Siciliana |
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Palermo |
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Al Presidente della Giunta provinciale |
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Trento |
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Al Presidente della Giunta provinciale |
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Bolzano |
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All'Assessore alla pubblica istruzione della Valle |
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d'Aosta |
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Aosta |
L'attuale quadro normativo e contrattuale, connesso ai profondi processi di riforma del sistema scolastico e al costante sforzo di miglioramento dei processi didattici, porta a introdurre nuove finalità e modalità applicative dei sistemi di gestione dei capi di istituto. Tra queste innovazioni rientra la valutazione dei capi di istituto prevista dall'art. 20 del Contratto collettivo nazionale di lavoro del personale del comparto scuola e regolata dall'art. 41 del Contratto collettivo nazionale integrativo che ha inteso introdurre nuove logiche valutative.
L'articolo 41 decreta il passaggio dai rapporti informativi annuali formulati dai provveditori agli studi ad una valutazione realizzata da Nuclei di valutazione istituiti a livello regionale e, nella prospettiva dell'ingresso delle istituzioni scolastiche nel regime di autonomia, collega l'apprezzamento delle attività realizzate dai capi di istituto al contesto socio-economico e al piano dell'offerta formativa dell'istituto.
La progressiva attuazione dei processi di riforma in atto - tra i quali l'autonomia degli istituti scolastici, la dirigenza scolastica, la riforma dell'Amministrazione - determinerà un'evoluzione dei sistema di governo della pubblica istruzione e porterà a modificare in parte i processi di valutazione dei capi di istituto introdotti con l'art. 41 del C.C.N.I. che trovano pertanto applicazione solo nell'anno scolastico 1999/2000.
Le indicazioni contenute nel presente documento si fondano su una concezione della valutazione come atto di apprezzamento della qualità dei processi attivati e come processo continuo, teso al miglioramento delle attività del singolo e del servizio erogato dal sistema nel suo complesso.
A tale fine, a conclusione del processo di valutazione, è previsto, per i capi di istituto che ne facciano richiesta, un colloquio di restituzione degli esiti della valutazione.
Sulle analisi e sulle valutazioni condotte dai Nuclei sarà effettuato un monitoraggio a livello nazionale, per rilevarne gli andamenti e per promuovere e diffondere nel sistema le iniziative e i processi più innovativi segnalati dai capi di istituto.
La valutazione di cui all'art. 41 è rivolta:
- ai capi di istituto con rapporto di lavoro a tempo indeterminato in servizio presso le istituzioni scolastiche e in servizio presso l'Amministrazione della pubblica istruzione;
- ai presidi incaricati.
L'abolizione dei rapporti informativi e dei giudizi complessivi annuali disposta dal 9° comma dell'art. 41 comporta che anche per i presidi incaricati la valutazione debba essere effettuata secondo la procedura di cui allo stesso articolo. Resta fermo lo stato giuridico di tale categoria di personale, rispetto ai capi d'istituto con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, derivante dall'attuale ordinamento.
Il coordinamento delle attività dei sovrintendenti e il monitoraggio dei processo relativi al presente atto sono curati dalla Direzione generale dell'istruzione secondaria di primo grado.
Di seguito vengono presentate le modalità di realizzazione operativa della norma contrattuale in merito ai seguenti punti:
1. composizione, costituzione, modalità di funzionamento dei Nuclei di valutazione;
2. forme e modalità di attivazione dell'iniziativa formativa per i componenti i Nuclei di valutazione;
3. oggetto, criteri e relativi punteggi per la valutazione dei capi di istituto in servizio presso le istituzioni scolastiche;
4. oggetto e criteri per la valutazione dei capi di istituto in servizio presso l'Amministrazione della pubblica istruzione;
5. processo di valutazione da adottare da parte dei Nuclei di valutazione;
6. criteri di attribuzione della retribuzione aggiuntiva per i capi di istituto in servizio presso istituzioni scolastiche con contratto a tempo indeterminato.
1. Composizione, costituzione, modalità di funzionamento dei Nuclei di valutazione.
Presso ciascun Ufficio scolastico regionale è istituito un Nucleo di valutazione delle attività dei capi di istituto, che per l'anno scolastico 1999/2000 opererà secondo le indicazioni del presente anno. Esso decade alla data del 31 agosto 2000. I componenti il Nucleo di valutazione sono nominati dal sovrintendente scolastico, responsabile del procedimento in ambito regionale.
Composizione del Nucleo di valutazione
Il Nucleo di valutazione è composto da tre membri:
- il sovrintendente scolastico o dirigente da lui delegato con funzioni di presidente;
- un ispettore tecnico operante nella regione;
- un esperto in tecniche di valutazione e controllo di gestione.
In considerazione della qualificazione richiesta e delle risorse professionali necessarie alla costituzione di un elevato numero di Nuclei su tutto il territorio nazionale, il personale esperto in tecniche di valutazione e controllo di gestione è da reperire tra esperti esterni all'Amministrazione.
All'esperto è richiesto il possesso del diploma di laurea e un'esperienza professionale almeno decennale, preferibilmente nel settore scolastico e della istruzione o nei servizi pubblici, tale da aver consentito di sviluppare, attraverso studi e ricerche o attraverso incarichi operativi di direzione, prevalenti competenze di valutazione, pianificazione e controllo direzionale.
Le esperienze possono essere state sviluppate presso organi o enti con funzioni di controllo e valutazione, ovvero università o centri di studio e di ricerca, ovvero società di consulenza direzionale, di certificazione qualità e di auditing, ovvero organi, enti, istituti, imprese, in cui siano stati ricoperti ruoli con responsabilità prevalenti su processi di direzione e controllo.
Nell'individuazione di tale figura di esperto è da escludere il personale che abbia già appartenuto ai ruoli della Pubblica Amministrazione e il personale direttivo e docente della scuola.
Per i componenti interni all'Amministrazione Scolastica la partecipazione all'attività del Nucleo costituisce attività istituzionale rientrante nei doveri di ufficio. Gli esperti esterni opereranno, nel contesto applicativo dell'art. 7, ultimo comma, del
Qualora nell'ambito regionale non dovessero risultare presenti dirigenti e ispettori tecnici in numero tale da garantire l'attivazione di tutte le sezioni dei Nuclei di valutazione necessari, determinate secondo le modalità di cui al punto seguente, è ammessa la possibilità per i dirigenti e gli ispettori tecnici disponibili di far parte di due sezioni ovvero di effettuare le nomine all'esterno della regione. Se anche operando in questo modo persistesse l'impossibilità di coprire tuffi i posti necessari, potrà fare ricorso a dirigenti e ispettori tecnici in servizio presso l'Amministrazione centrale della pubblica istruzione.
Costituzione dei Nuclei di valutazione
I Nuclei di valutazione operano a livello regionale. Di norma ogni Nucleo di valutazione non valuta più di 80 unità, senza distinzione di incarico o di tipologia di scuola. Qualora il numero dei capi di istituto da valutare fosse superiore a 80, il sovrintendente designerà altri tre membri con le medesime modalità di scelta per ogni gruppo di 80. In questo caso l'ulteriore unità di valutazione istituita opererà come "sezione" a sé stante del Nucleo di valutazione. Per comodità di esposizione d'ora in avanti si fa riferimento al Nucleo intendendo anche la sezione del Nucleo.
Nel caso in cui il numero di capi di istituto non compreso nei gruppi di 80 risultasse minore o uguale a 10 unità, tali unità verranno assegnate agli altri gruppi, senza costituire Nuclei di valutazione addizionali. In caso contrario verrà costituito un gruppo di valutazione ulteriore e il numero di unità da valutare in ogni Nucleo verrà ridotto in modo tale da comporre gruppi equivalenti per numero di unità da valutare.
L'attribuzione ai Nuclei delle unità da valutare è curata dal sovrintendente secondo criteri di omogeneità territoriale. Nel caso di costituzione di più Nuclei il sovrintendente scolastico assicura il coordinamento di tutti i Nuclei costituiti e non presiede direttamente alcun Nucleo. Il sovrintendente, in quanto coordinatore dei Nuclei, garantisce la corretta realizzazione del processo valutativo e l'attivazione delle opportune azioni (quali la realizzazione di periodici incontri di coordinamento e confronto con i presidenti dei Nuclei) volte a favorire una omogenea applicazione dei criteri valutativi.
Il sovrintendente procede alla nomina dei componenti del Nucleo ovvero dei Nuclei di valutazione entro il 31 gennaio 2000.
Il sovrintendente, all'atto della costituzione dei Nuclei, individua un ufficio amministrativo che svolge compiti di segreteria organizzativa a supporto dell'attività dei Nuclei.
Modalità di funzionamento dei Nuclei di valutazione
Il Nucleo opera sotto il coordinamento del presidente, che ne pianifica l'attività e assicura il raggiungimento degli obbiettivi quali-quantitativi delle valutazioni.
In caso di assenza o impedimento del presidente, la presidenza è assunta dal membro appartenente al personale della pubblica istruzione.
Nelle fasi istruttorie i componenti il Nucleo possono operare anche disgiuntamente; il momento valutativo è invece prerogativa esclusiva dell'organo (cioè la sezione del Nucleo) nella sua forma collegiale, le cui sedute richiedono la presenza di tutti i componenti.
In caso di valutazioni divergenti all'interno del Nucleo di valutazione prevalgono le valutazioni espresse dalla maggioranza dei membri del Nucleo o, qualora non fosse possibile raggiungere una maggioranza, le valutazioni espresse dal presidente.
Delle attività svolte dal Nucleo viene redatto apposito verbale sintetico.
2. Forme e modalità di attivazione dell'iniziativa formativa per i componenti i Nuclei di valutazione.
La formazione dei componenti i Nuclei di valutazione ai fini del presente procedimento prevede un seminario di due giorni volto ad approfondire il nuovo quadro normativo e contrattuale, il ruolo del capo di istituto, le procedure, le metodologie, gli strumenti di valutazione definiti a livello nazionale in applicazione dell'art. 41 del C.C.N.I.
Le iniziative, da attuarsi entro il 15 febbraio 2000, possono essere realizzate anche a livello interregionale, in collaborazione con soggetti scelti in base alla normativa vigente e che abbiano maturato, possibilmente a livello territoriale, esperienze relativamente ai contenuti oggetto dell'iniziativa formativa.
La pianificazione, organizzazione e gestione delle iniziative di formazione sono a cura del sovrintendente scolastico.
3. Oggetti, criteri e punteggi per la valutazione dei capi di istituto in servizio presso le istituzioni scolastiche.
Oggetti di valutazione
I Nuclei di valutazione valutano le attività e le iniziative realizzate dai capi di istituto rispetto ai processi da loro promossi.
Per rendere più omogenea e trasparente la valutazione, tali processi sono stati predefiniti e aggregati in base alle aree indicate al comma 3 dell'art. 41 del C.C.N.I.
1. Direzione e organizzazione dell'istituzione scolastica
1.1. Pianificazione e definizione del piano dell'offerta formativa o della programmazione educativa e del piano delle attività didattiche e organizzative deliberate dalla scuola
1.2. Interventi specifici per promuovere il diritto all'apprendimento e il successo scolastico degli studenti appartenenti all'istituzione scolastica
1.3. Autovalutazione di istituto
2. Relazioni interne ed esterne
2.1. Comunicazione pubblica
2.2. Relazioni istituzionali ed esterne (enti locali, realtà istituzionali, sociali ed economiche del territorio, enti nazionali e internazionali, etc.)
2.3. Iniziative relative al rapporto scuola-famiglia (sviluppo comunità educante, servizi di welfare, interazione scuola-famiglia, iniziative di formazione della popolazione adulta, etc.)
3. Innovazioni e sviluppo
3.1. Sviluppo e diffusione progetti di ricerca e innovazione formativa
3.2. Attivazione di accordi di reti, convenzione e consorzi
4. Valorizzazione delle risorse umane
4.1. Formazione e sviluppo del personale docente e ATA
4.2. Modalità di affidamento di incarichi a docenti e funzioni al personale ATA
5. Gestione delle risorse finanziarie e strumentali a disposizione
5.1. Gestione dei fondi di istituto
5.2. Utilizzo innovativo delle tecnologie e delle infrastrutture a disposizione
Per ognuno dei processi considerati viene richiesto ai capi di istituto di:
- descrivere le iniziative più significative, fino ad un massimo di due, che hanno attivato per ogni processo. Vanno segnalate e brevemente descritte le iniziative (attività strutturate, programmi, azioni, ecc..) che più qualificano il ruolo del capo d'istituto nella prospettiva dell'autonomia delle istituzioni scolastiche. Tali iniziative possono essere quelle intraprese nel corso dell'anno scolastico 1999/2000 o già attivate negli anni precedenti e che trovano applicazione anche nel corso dell'anno scolastico 1999/2000. Se ritenuto opportuno la descrizione delle iniziative può essere corredata da apposita documentazione da allegare;
- indicare le iniziative di monitoraggio previste o attivate e fornire gli eventuali indicatori o indici in grado di qualificare le iniziative;
- evidenziare i collegamenti delle iniziative segnalate con il piano dell'offerta formativa o con la programmazione educativa e il piano delle attività didattiche e organizzative della scuola e con il contesto socio-economico.
La rilevazione delle informazioni è effettuata, attraverso un'autoanalisi, sulla base di modelli strutturati predisposti a livello nazionale.
Criteri di valutazione
I criteri di valutazione delle attività dei capi di istituto - rispetto ad ogni processo - sono la completezza e la qualità delle iniziative realizzate. Ulteriore elemento di valutazione da tenere presente è la coerenza delle iniziative con gli elementi di contesto, rappresentanti da:
- contesto socio-economico della scuola;
- piano dell'offerta formativa.
La valutazione prevede, per ogni processo definito, un'analisi condotta rispetto a due variabili: livello di completezza delle iniziative (specificità e sistematicità) e modalità di monitoraggio delle iniziative stesse. Tale analisi si traduce in un punteggio per ogni processo. I punteggi conseguiti per ogni processo sono ponderati sulla base di indici correttivi che consentono di tenere conto del livello di coerenza delle iniziative realizzate con gli obbiettivi del piano dell'offerta formativa e con il contesto socio-economico.
La somma dei valori così ottenuti per ogni area determina il punteggio per area di valutazione. La somma dei valori di ogni area fornisce il punteggio complessivo della valutazione delle attività dei capi di istituto in servizio presso le istituzioni scolastiche.
4. Oggetti e criteri per la valutazione dei capi di istituto in servizio presso l'Amministrazione della pubblica istruzione.
Oggetti di valutazione
I Nuclei valutano i risultati ottenuti e la qualità dei progetti/processi attivati dai capi di istituto nello svolgimento dei loro incarichi.
È richiesto ai capi di istituto di descrivere:
- le caratteristiche dell'incarico e del contesto organizzativo in cui operano;
- i progetti/processi realizzati per il miglioramento del sistema scolastico e l'attuazione dell'autonomia; per ogni progetto/processo indicato vanno riportate le caratteristiche specifiche. Detti progetti/processi possono essere quelli intrapresi nel corso dell'anno scolastico 1999/2000 o già attivati negli anni precedenti e che trovano realizzazione anche nel corso dell'anno scolastico 1999/2000.
La rilevazione delle informazioni è effettuata, attraverso un'autoanalisi, sulla base di modelli strutturati predisposti a livello nazionale.
In aggiunta alla documentazione prodotta attraverso autoanalisi, si fa riferimento anche alla valutazione dei risultati sui progetti/processi indicati dal capo di istituto, effettuata dal dirigente responsabile dell'ufficio presso cui il capo di istituto stesso presta servizio.
Criteri di valutazione
La valutazione avviene in conformità ai seguenti criteri:
- risultati ottenuti nei progetti/processi realizzati a fronte degli obiettivi assegnati;
- livello di complessità dei progetti/processi realizzati (anche in relazione ai contesti organizzativi in cui sono stati sviluppati);
- livello di connessione dei progetti/processi realizzati con il miglioramento del sistema scolastico;
- livello di connessione dei progetti/processi realizzati con l'attuazione dell'autonomia.
La valutazione può riguardare al massimo tre progetti/processi; ogni progetto/processo viene preso in esame alla luce dei criteri sopra espressi. Per ogni criterio viene formulato un giudizio qualitativo. L'insieme delle valutazioni per ogni progetto/processo in una scheda di sintesi conclusiva del processo valutativo.
5. Processo di valutazione da adottare da parte dei Nuclei di valutazione.
5.1. Per i capi di istituto in servizio presso le istituzioni scolastiche
Entro il 15 febbraio 2000, il capo di istituto invia, al sovrintendente scolastico per il successivo inoltro al Nucleo di valutazione, sulla base dei modelli strutturati, la documentazione relativa a:
- le caratteristiche del contesto socio-economico in cui opera l'istituto;
- l'autoanalisi dei processi e delle iniziative promossi a livello di istituto.
Entro la stessa scadenza, il capo di istituto fornisce inoltre al sovrintendente:
- il piano dell'offerta formativa o la programmazione educativa e il piano delle attività didattiche e organizzative deliberate della scuola;
- le eventuali integrazioni ed aggiornamenti al curricolo professionale inviato al sovrintendente, ai sensi della
- il curricolo professionale, ove si tratti di capi di istituto che non abbiano formulato domanda di partecipazione ai corsi di formazione per l'attribuzione della qualifica dirigenziale in quanto da collocare a riposo dal 1° settembre 2000.
Entro la stessa scadenza, il sovrintendente mette a disposizione del Nucleo di valutazione:
- il curricolo professionali dei capi di istituto già disponibile presso l'Ufficio scolastico regionale;
- le informazioni relative ad eventuali sanzioni disciplinari irrogate o procedimenti in corso a carico del capo di istituto fornite dai provveditori agli studi competenti.
Tali documentazioni costituiscono elementi conoscitivi del capo di istituto e non rilevano direttamente ai fini della valutazione.
Il Nucleo di valutazione:
- acquisisce la documentazione fornita dal capo di istituto, eventualmente integrata sulla base di ulteriore richiesta di informazione, e la documentazione messa a disposizione dal sovrintendente;
- effettua, compatibilmente con il termine stabilito per la conclusione delle attività di valutazione, visite presso le istituzioni scolastiche per approfondire con il capo di istituto gli aspetti oggetto di valutazione;
- formula la valutazione sulla base dei criteri e dei punteggi definiti a livello nazionale.
I risultati della valutazione di ciascun capo di istituto e relativa documentazione sono trasmessi, entro il 10 agosto 2000, al sovrintendente scolastico, cui compete la redazione della graduatoria su base regionale dei capi di istituto con contratto a tempo indeterminato in servizio presso le istituzioni scolastiche, ai fini dell'attribuzione della retribuzione aggiuntiva prevista dal C.C.N.I.
Le graduatorie, da formulare entro il 10 settembre 2000, non vengono rese pubbliche, fatti salvi i poteri e le facoltà previsti dalla
Ogni capo di istituto può, a richiesta, conoscere gli esiti della valutazione che lo riguarda e la relativa documentazione. I colloqui di restituzioni della valutazione all'interessato vengono condotti dai presidenti dei Nuclei di valutazione nel periodo settembre - dicembre 2000.
A conclusione del processo di valutazione, trasmessa la documentazione al sovrintendente, il Nucleo provvede a sviluppare un'analisi complessiva che evidenzi, per ogni processo oggetto di esame, i punteggi medi e massimi attribuiti nel corso delle valutazioni effettuate e le iniziative più ricorrenti e innovative riscontrate. Obiettivo di tale analisi è supportare la conduzione del colloquio di restituzione degli esiti della valutazione e indicare al capo di istituto i punti di forza e di debolezza rilevati rispetto alla media e all'eccellenza dei casi analizzati.
Gli organi centrali dell'Amministrazione, successivamente, provvedono a effettuare un monitoraggio sulle analisi condotte a livello dei singoli Nuclei e diffondono i risultati di maggior significatività attraverso apposite iniziative di comunicazione.
5.2. Per i capi di istituto in servizio presso l'Amministrazione della pubblica istruzione
Entro il 15 febbraio 2000 il capo di istituto invia al sovrintendente scolastico, per il successivo inoltro al Nucleo di valutazione, sulla base dei modelli strutturati, la documentazione relativa a:
- l'autoanalisi dell'incarico e del contesto organizzativo in cui si opera;
- l'autoanalisi dei progetti/processi realizzati per il miglioramento del sistema scolastico e l'attuazione dell'autonomia.
Entro la stessa scadenza, il capo di istituto fornisce inoltre al sovrintendente le eventuali integrazioni ed aggiornamenti al curricolo professionale già in possesso del sovrintendente ai sensi della
Entro la stessa scadenza, il sovrintendente mette a disposizione del Nucleo di valutazione:
- il curricolo professionale dei capi di istituto già disponibile presso l'Ufficio scolastico regionale;
- le informazioni relative ad eventuali sanzioni disciplinari irrogate o procedimenti in corso a carico del capo di istituto fornite dai Provveditorati agli studi.
Tali documentazione costituiscono elementi conoscitivi dal capo di istituto, e non rilevano ai fini della valutazione.
Il Nucleo di valutazione:
- acquisisce la documentazione prodotta del capo di istituto eventualmente integrata sulla base di ulteriore richiesta di informazione, e la documentazione messa a disposizione dal sovrintendente;
- acquisisce, altresì, dal capo di istituto la valutazione dei risultati ottenuti in merito al raggiungimento degli obbiettivi dei progetti/processi realizzati, effettuata dal dirigente responsabile dell'ufficio presso cui il capo di istituto opera;
- formula la valutazione sulla base dei criteri definiti a livello nazionale.
I risultati della valutazione di ciascun capo di istituto e relativa documentazione debbano essere trasmessi, entro il 30 agosto 2000, al sovrintendente scolastico. La non operatività della previsione del 7° comma dell'art. 41 del C.C.N.L., nei confronti dei capi d'istituto che svolgono attività lavorativa presso l'Amministrazione, esclude la necessità di esprimere i punteggi per l'inserimento nella graduatoria regionale.
Ogni capo di istituto può, a richiesta, conoscere gli esiti della valutazione che lo riguarda e la relativa documentazione. I colloqui di restituzione della valutazione all'interessato sono condotti dai presidenti dei Nuclei di valutazione nel periodo settembre-dicembre 2000.
6. Criteri di attribuzione dell'indennità aggiuntiva prevista per i capi di istituto in servizio presso istituzioni scolastiche con contratto a tempo indeterminato.
L'importo lordo tabellare dell'indennità aggiuntiva di direzione da assegnare, per il corrente anno scolastico, a 2000 capi di istituto è di L. 6.000.000.
L'attribuzione dell'indennità aggiuntiva ai capi di istituto avviene su base regionale.
L'ammontare complessivo disponibile è ripartito per regione, in rapporto al numero di capi di istituto in servizio con contratto a tempo indeterminato presso le istituzioni scolastiche.
Sulla base delle risorse così attribuite a livello regionale e delle valutazioni effettuate dai Nuclei, il sovrintendente predispone sulla base dei punteggi assegnati un'unica graduatoria regionale ed individua i capi di istituto aventi diritto all'indennità aggiuntiva. In caso di parità di punteggio la ponderazione relativa al piano dell'offerta formativa e al contesto socio-economico acquista maggiore valore, in quanto calcolata sulla base di indici di riferimento incrementati. In caso di ulteriore parità prevale l'anzianità di servizio nel ruolo di capo di istituto.
La retribuzione aggiuntiva è erogata in un'unica soluzione entro il mese di settembre 2000 da parte del sovrintendente scolastico regionale.
Con successivo provvedimento saranno diffusi e resi disponibili anche nel circuito Intranet e nel sito www. Istruzione.it i modelli strutturati, definiti a livello nazionale:
- di autoanalisi per i capi di istituto in servizio presso le istituzioni scolastiche e di rilevazione delle caratteristiche del contesto socio-economico in cui opera l'istituto;
- di autoanalisi per i capi di istituto in servizio presso l'Amministrazione della pubblica istruzione e di rilevazione del contesto organizzativo;
- di valutazione e di attribuzione di punteggio o di formulazione di giudizio da parte dei Nuclei di valutazione.
Con apposito provvedimento saranno ripartite a livello regionale le risorse relative all'attribuzione dell'indennità aggiuntiva di direzione prevista dal comma 13 dell'art. 33 e dal comma 7 dell'art. 41 del Contratto collettivo nazionale integrativo.
I provveditori agli studi avranno cura di assicurare la massima e tempestiva diffusione ai capi di istituto di ogni ordine e grado, della presente circolare disponibile anche nel circuito Intranet e nel sito www.istruzione.it.