Settore: | Normativa nazionale |
Data: | 03/09/1982 |
Numero: | 627 |
Sommario |
Art. unico. E' convertito in legge il decreto legge 2 luglio 1982, n. 402, recante disposizioni urgenti in materia di assistenza sanitaria, con le seguenti modificazioni |
§ 98.1.27835 - Legge 3 settembre 1982, n. 627.
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 2 luglio 1982, n. 402, recante disposizioni urgenti in materia di assistenza sanitaria.
(G.U. 3 settembre 1982, n. 243)
E' convertito in legge il
All'art. 1:
al primo, terzo, quinto e sesto comma le parole: "convertito nella" sono sostituite dalle seguenti: "convertito in legge, con modificazioni, dalla";
il settimo e l'ottavo comma sono sostituiti dai seguenti:
"All'art. 3, primo comma, lettera a), del
A partire dal 1° settembre 1982 i contributi dovuti, ai sensi della
Fino al riordinamento del Ministero della sanità, per l'esercizio delle funzioni concernenti l'assistenza al personale navigante, ai cittadini italiani all'estero e agli stranieri in Italia, nonché di quelle concernenti la prevenzione e la sicurezza del lavoro, sono istituite presso l'ufficio per l'attuazione della
Parimenti, in attesa del riordinamento del Ministero della sanità e al fine di assicurare la migliore funzionalità del Consiglio sanitario nazionale, il segretariato del Consiglio stesso è articolato in sette uffici, due dei quali equivalenti a divisioni, per lo svolgimento dei compiti di assistenza tecnica all'assemblea e alle sezioni, di studi e documentazione, di predisposizione della relazione annuale sullo stato sanitario del Paese, di amministrazione e contabilità.
Senza che ciò comporti ampliamento di organico, alle divisioni e agli uffici di cui ai due commi precedenti sono preposti dirigenti amministrativi, anche mediante utilizzazione del personale di cui all'art. 2, nono comma, del
Gli articoli 2 e 3 sono soppressi.
All'art. 4, dopo le parole: "testo unico", sono aggiunte le seguenti: "delle norme concernenti gli assegni familiari, approvato con decreto del Presidente della Repubblica".
All'art. 5, dopo le parole: "