Settore: | Normativa nazionale |
Materia: | 94. Trattati e convenzioni internazionali |
Capitolo: | 94.1 trattati e convenzioni internazionali |
Data: | 29/12/1995 |
Numero: | 8 |
§ 94.1.994 - Circolare 29 dicembre 1995, n. 8/96. [1]
Formazione dei funzionari della pubblica amministrazione. Iniziative di informazione, formazione, formazione intervento destinate ai funzionari delle amministrazioni pubbliche nelle aree del Mezzogiorno responsabili dei fondi strutturali. Programma Operativo Multiregionale 940022I1. Quadro comunitario di sostegno aree obiettivo 1 1994/1999. Decisione 16 dicembre 1994 n. C [94] 3491.
(G.U. 3 maggio 1996, n. 102, S.O.).
Il Ministro per la funzione pubblica ed il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, in conformità a quanto previsto dal protocollo d'intesa firmato in data 4 dicembre 1995, emanano la seguente circolare.
1. PREMESSA
La presente circolare delinea gli obiettivi e le modalità di avvio della realizzazione del Sottoprogramma "Formazione dei funzionari della Pubblica Amministrazione" previsto nell'ambito del Programma Operativo n. 940022/I/1 "Formazione formatori e funzionari della Pubblica Amministrazione", approvato con decisione della Commissione delle Comunità Europee n. C/[94]3491 del 16 dicembre 1994, adottata nel quadro di quanto previsto dai regolamenti CEE n. 2081, 2082 e 2084/93 del Consiglio del 20 luglio 1993, pubblicati in G.U.C.E. Serie L n. 193 del 31 luglio 1993.
Resta ferma la necessità che l'adozione delle singole iniziative segua le procedure previste dalla vigente normativa, non costituendo la presente circolare in alcun modo atto di inizio di procedimenti contrattuali, di gara o di spesa.
Nel rispetto del Sottoprogramma Operativo e del progetto esecutivo predisposto dal Dipartimento della Funzione Pubblica per l'annualità 1995, in base a quanto previsto dal Protocollo di intesa tra il Ministero del lavoro e della previdenza sociale e la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica del 4 dicembre 1995, si stabilisce quanto segue.
2. OBIETTIVI DEL SOTTOPROGRAMMA FORMAZIONE DEI FUNZIONARI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Il Sottoprogramma Formazione dei funzionari della Pubblica Amministrazione ha la finalità di accrescere l'efficienza e l'efficacia delle Amministrazioni nell'utilizzo dei fondi strutturali: FESR, FSE, FEOGA e SFOP.
Il sottoprogramma ha i seguenti obiettivi:
- accrescere le competenze professionali individuali,
- immettere elementi di cambiamento negli assetti organizzativi,
- sviluppare sistemi di interazioni, formali ed informali, tra le amministrazioni.
Competenze
Il programma persegue lo sviluppo delle competenze specifiche connesse direttamente ai ruoli e alle funzioni delle Amministrazioni che gestiscono i fondi strutturali:
- informazione e promozione,
- pianificazione, programmazione e gestione,
- monitoraggio, valutazione,
- controllo.
Assetti organizzativi
Il Sottoprogramma si propone di intervenire sui comportamenti e i meccanismi organizzativi, sulle procedure, sulla distribuzione delle funzioni nell'ambito delle amministrazioni responsabili della gestione dei fondi strutturali.
Interazioni
Il Programma si propone di attivare, con il concorso dei partecipanti, reti informative ed organizzative che utilizzino la risorsa comunicazione, sulla base delle esperienze formative, quali:
- reti tra funzionari dello stesso settore della stessa amministrazione,
- reti tra diversi settori della stessa amministrazione,
- reti non formali tra i vari funzionari dei diversi settori delle diverse amministrazioni.
3. TIPOLOGIE DI INTERVENTO ED AZIONI PREVISTE
Nella realizzazione del sottoprogramma sono previste tre modalità di intervento, tra loro integrate in fase progettuale e realizzativa.
Informazione
Le attività si porranno l'obiettivo di fornire ad un elevato numero di funzionari i contenuti relativi alle politiche comunitarie, ai fondi strutturali, alle forme di intervento, alle modalità di utilizzo dei finanziamenti, agli strumenti disponibili, alle tecniche di lavoro.
In particolare, sono previste le seguenti attività:
- realizzazione di seminari di breve durata,
- predisposizione e diffusione di prodotti informativi, di natura editoriale ed informatica, anche tramite le reti informative esistenti,
- creazione di nuove reti, adeguate ai bisogni informativi specifici che verranno rilevati,
- costituzione di sportelli informativi e centri di documentazione.
Formazione
Le attività di formazione hanno come obiettivi:
- la realizzazione di percorsi formativi integrati ed articolati,
- la proposta di strumenti operativi "ad hoc" di natura diversa: concettuali, metodologici, organizzativi, normativi e tecnologici,
- l'offerta di opportunità di confronto e di scambio di esperienze tra le Amministrazioni di tutti i livelli delle aree comprese nell'obiettivo 1 e le altre aree in Italia e in Europa.
Formazione intervento
Le attività di formazione intervento hanno i seguenti obiettivi:
- affiancamento a singoli partecipanti o, preferibilmente, a gruppi di partecipanti attivi su aree progettuali coerenti, di docenti e consulenti in grado di intervenire operativamente sulle realtà organizzative in cui i destinatari operano e sui processi gestionali di cui essi sono responsabili,
- follow up alle attività formative,
- supporto ai processi di interazione.
Per le tipologie di attività previste - informazione, formazione, formazione intervento - potranno essere adottate diverse modalità di aggregazione dei partecipanti.
4. SOGGETTI REALIZZATORI
Il coordinamento e la progettazione delle attività vengono svolti dal Dipartimento della Funzione Pubblica.
Possono candidarsi alla realizzazione degli interventi previsti dal progetto esecutivo - e sinteticamente descritti al paragrafo 6 - i seguenti soggetti:
- Università e Istituti di formazione superiore,
- Organismi di formazione pubblici e privati,
- Pubbliche Amministrazioni destinatarie del programma - limitatamente alle attività di cui al punto C1 del paragrafo 6 - anche in associazione con i soggetti sopra indicati.
E' richiesta una pluriennale esperienza operativa, nella formazione e nella consulenza organizzativa, a favore delle Amministrazioni nazionali, regionali e locali. Saranno privilegiati i soggetti che hanno maturato un consolidato prestigio tecnico - scientifico a livello nazionale e/o europeo nel campo dell'alta formazione manageriale e consulenza organizzativa, rivolta alle Pubbliche Amministrazioni. Si richiede inoltre la conoscenza approfondita ed una consolidata esperienza operativa delle problematiche connesse colla gestione di programmi e progetti cofinanziati dai fondi strutturali.
L'individuazione dei tutor e degli esperti da impegnare nella realizzazione delle attività dovrà privilegiare il patrimonio tecnico scientifico regionale.
Al fine di garantire la massima efficacia del Programma i soggetti che propongono la propria candidatura alla realizzazione delle azioni potranno segnalare le pubbliche amministrazioni rispetto alle quali ritengano di poter svolgere più efficacemente le proprie attività, ed eventualmente corredare la propria proposta con espressioni di intenti di queste amministrazioni: ciò costituirà elemento di valutazione nella selezione delle candidature.
Inoltre potranno essere indicate eventuali modalità di integrazione tra le attività previste ed altre realizzate, o in via di realizzazione presso singole Amministrazioni. Le modalità proposte per il coinvolgimento delle Amministrazioni dovranno essere comunque esplicitamente indicate nella documentazione di presentazione delle candidature.
5. DESTINATARI DELLE ATTIVITA'
Le iniziative formative sono destinate ai funzionari pubblici responsabili o coinvolti nella gestione dei fondi strutturali. Per l'annualità 1995 si prevede di realizzare iniziative rivolte alle seguenti Amministrazioni:
- tutte le Regioni dell'obiettivo 1: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna,
- Ministero del bilancio e della programmazione economica,
- Ministero del lavoro e della previdenza sociale,
- Ministero del tesoro,
- Ministero dell'industria, commercio e artigianato,
- Ministero per il coordinamento delle politiche agricole, alimentari e forestali,
- Ministeri titolari di Programmi Operativi e altre forme di intervento cofinanziate dai fondi strutturali,
- Province e altri enti locali delle aree territoriali dell'obiettivo 1.
6. AZIONI PREVISTE PER L'ANNUALITA' 1995
Nel corso del primo anno di attività si intendono realizzare in particolare le seguenti azioni:
A. Attività di diffusione delle informazioni sui fondi strutturali e di promozione e lancio delle iniziative di questo Sottoprogramma operativo.
B. Attività finalizzate al miglioramento delle competenze di gestione degli interventi di sviluppo.
C.1. Progetti ad hoc di assistenza formativa per il miglioramento organizzativo delle Amministrazioni responsabili della gestione dei fondi strutturali.
C.2. Programmi formativi per lo sviluppo di competenze strumentali alla gestione di fondi strutturali.
In maggiore dettaglio si prevede che le attività si sviluppino come segue, e ottengano i risultati qui di seguito indicati:
A. ATTIVITA' DI DIFFUSIONE DELLE INFORMAZIONI SUI FONDI STRUTTURALI E DI PROMOZIONE E LANCIO DELLE INIZIATIVE DI QUESTO SOTTOPROGRAMMA OPERATIVO
(Omissis)
A.1. Azioni di lancio delle iniziative
A.1.1. Convegno nazionale: 2 giornate, non meno di 500 partecipanti complessivamente;
A.1.2. Convegni regionali: 8 edizioni di 2 giornate, mediamente con non meno di 100 partecipanti per ciascuna edizione;
A.1.3. Seminari per le amministrazioni dello Stato: 10 edizioni di 2 giornate, mediamente con non meno di 50 partecipanti per ciascuna edizione.
I costi previsti per le attività al punto A.1, comprensivi di ogni spesa necessaria per la realizzazione delle iniziative, sono di non oltre Lit. 450.000.000, eventuale IVA inclusa.
A.2. Diffusione delle informazioni
A.2.1. Attività propedeutiche:
A.2.1.1. ricognizione delle fonti informative,
A.2.1.2. progettazione e gestione di una base di dati sui fondi strutturali e sui funzionari responsabili della loro gestione,
A.2.1.3. analisi ed approfondimento delle esigenze e dei fabbisogni informativi e formativi dei funzionari responsabili della gestione dei fondi strutturali, finalizzata alla progettazione esecutiva delle successive annualità;
A.2.2. Servizi informativi offerti:
A.2.2.1. servizio di informazione a sportello multicanale per le Pubbliche Amministrazioni; si prevede la fornitura di almeno 1.000 servizi di informazione complessivi,
A.2.2.2. realizzazione di una newsletter informativa sui fondi strutturali destinata alle Pubbliche Amministrazioni si prevede la realizzazione di almeno 6 numeri di una newsletter da diffondersi a mediamente 10.000 destinatari,
A.2.2.3. diffusione di materiali informativi strutturali si prevede la realizzazione di almeno 10 prodotti informativi da diffondersi mediamente in 10.000 copie ciascuno.
I costi previsti per le attività di cui al punto A.2.1.1., A.2.1.2. e A.2.2.1., comprensivi delle attrezzature necessarie per la realizzazione dei servizi, sono di non oltre Lit 2.300.000.000 eventuale IVA inclusa.
I costi previsti per le attività di cui al punto A.2.2.2. e A.2.2.3., comprensivi dei costi di distribuzione dei materiali realizzati, sono di non oltre Lit 1.000.000.000 eventuale IVA inclusa.
Le attività al punto A.2.1.3. verranno realizzate direttamente dal Dipartimento della Funzione Pubblica.
A.3. Stage formativi/informativi presso la Commissione della U.E.
Si prevede la realizzazione di 3 gruppi di 20 stagisti, della durata di 3 mesi ciascuno.
Le attività al punto A.3 verranno realizzate direttamente dal Dipartimento della Funzione Pubblica.
B. ATTIVITA' FINALIZZATE AL MIGLIORAMENTO DELLE COMPETENZE DI GESTIONE DEGLI INTERVENTI DI SVILUPPO.
(Omissis)
Si prevede la realizzazione di piani formativi integrati a base modulare articolati sulle seguenti linee:
B.1. Il governo dei processi di sviluppo a scala locale
Su questo tema si vuole realizzare un percorso formativo approfondito della durata di 15 giornate di formazione, articolato in moduli, con la partecipazione di mediamente 25 funzionari e dirigenti.
Si vuole anche realizzare un percorso formativo a carattere prevalentemente introduttivo della durata complessiva di 9 giornate, articolato in 3 moduli autoconsistenti, con la partecipazione a ciascun modulo di mediamente 25 funzionari e dirigenti.
B.2. Le politiche strutturali della Unione Europea (origini, sviluppo, modalità operativa)
Su questo tema si vuole realizzare un percorso formativo a carattere introduttivo della durata di 9 giornate, articolato in 3 moduli autoconsistenti, con la partecipazione a ciascun modulo di 25 funzionari e dirigenti.
Si vuole inoltre realizzare un percorso formativo di maggior approfondimento delle problematiche operative connesse alla gestione dei fondi strutturali, della durata complessiva di 15 giornate di formazione, con la partecipazione di 25 funzionari e dirigenti.
B.3. Le politiche settoriali interne
Con riferimento alle politiche settoriali interne, il piano formativo integrato a base modulare si propone di sviluppare un attento approfondimento, rivolto ai dirigenti ed ai quadri delle Amministrazioni regionali e locali, delle problematiche di gestione dello sviluppo relative ai diversi settori di intervento, previsti dal Quadro Comunitario di Sostegno dell'obiettivo 1.
Per ciascun settore di intervento si vuole realizzare almeno un percorso formativo della durata complessiva di 9 giornate, articolato in 3 moduli autoconsistenti, rivolte a 20 partecipanti per ciascun modulo.
A valle di ciascun percorso formativo riferito a ciascun settore sarà realizzata un'attività di follow-up formativo della durata di 3 giornate, preceduta da un'azione di assistenza personalizzata su casi e problemi di specifico interesse dei partecipanti (formazione intervento) per complessive 40 giornate/esperto per ciascun percorso formativo.
Si vogliono realizzare 3 edizioni del piano formativo integrato a base modulare: a titolo orientativo si prevede che il modulo B.3 potrà avere nelle 3 edizioni diversa articolazione, al fine di dare maggior spazio alle attività formative rivolte ai settori più rilevanti nel quadro comunitario di sostegno, in termini di risorse finanziarie assorbite, di funzionari impegnati, secondo la distribuzione evidenziata nella tabella:
SETTORI EDIZIONI |
I Ed II Ed III Ed |
|
1. Trasporti 1 2 2 |
2. Industria, artigianato e servizi 2 2 2 |
alle imprese |
3. Turismo 1 - 1 |
4. Agricoltura e sviluppo rurale 1 2 2 |
5. Pesca 1 - 1 |
6. Risorse idriche 1 - 1 |
7. Energia 1 - 1 |
8. Ambiente 1 1 - |
9. Ricerca e sviluppo tecnologico 1 1 - |
10. Strutture di formazione 1 - - |
11. Strutture sanitarie 1 1 |
12. Valorizzazione delle risorse umane 1 2 2 |
B.4. Il ciclo di gestione dei programmi e dei progetti cofinanziati dai
fondi strutturali.
Su questo tema si vuole realizzare un percorso formativo della durata complessiva di 15 giornate, articolate in 3 moduli autoconsistenti della durata di 5 giornate e con la partecipazione, a ciascun modulo, di 20 dirigenti e funzionari regionali e locali.
A valle di ciascun modulo formativo autoconsistente sarà realizzata un'attività di follow up della durata di 3 giornate, preceduta da un'assistenza personalizzata su casi e problemi di interesse specifico dei partecipanti (formazione intervento), per complessive 20 giornate/esperto per ciascun modulo formativo.
Si prevede la realizzazione di 3 edizioni del piano formativo integrato (comprendente le linee B.1, B.2, B.3, B.4 sopra descritte); i costi previsti per ciascun edizione sono di non oltre Lit 2.000.000.000 eventuale IVA inclusa.
C. ATTIVITA' FINALIZZATA AL MIGLIORAMENTO DEI MECCANISMI ORGANIZZATIVI DELLE AMMINISTRAZIONI E DELLE COMPETENZE DI TIPO STRUMENTALE PER LA GESTIONE DEI FONDI STRUTTURALI
C.1.A. Progetti ad hoc di assistenza formativa al miglioramento organizzativo delle amministrazioni pubbliche di rilevante dimensione (Direzioni Generali, funzioni, servizi di Ministeri impegnati nella gestione dei fondi strutturali, Amministrazioni Regionali, Amministrazioni di comuni di grande e medio grande dimensione).
(Omissis)
Con questa linea di intervento si vuole sperimentare e consolidare una metodologia operativa adeguata a sostenere processi di miglioramento organizzativo nelle amministrazioni pubbliche centrali e locali, di rilevante dimensione, impegnate nella gestione di fondi strutturali.
Ciascuna iniziativa è mirata ad una specifica Amministrazione Pubblica che abbia esplicitato il suo interesse a tale intervento, e che abbia già maturato specifici indirizzi di riorganizzazione dell'ente e/o voglia approfondire particolari obiettivi di riassetto organizzativo e/o voglia favorirne la migliore attuazione.
Le attività formative e di formazione intervento saranno rivolte alle seguenti amministrazioni:
- tutte le Regioni dell'obiettivo 1: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna;
- Ministero del bilancio e della programmazione economica
- Ministero del lavoro e della previdenza sociale
- Ministero del tesoro
- Ministero dell'industria, commercio e artigianato
- Ministero per il coordinamento delle politiche agricole, alimentari e forestali
- altri Ministeri titolari di programmi operativi e altre forme di intervento
- alcuni Comuni di grandi dimensioni, delle aree territoriali dell'obiettivo 1.
Il percorso operativo metodologico che si vuole realizzare, con riferimento a una particolare amministrazione, si propone di costruire e/o approfondire - in una logica di processo basata sul massimo coinvolgimento della struttura dirigente dell'ente e degli operatori - le linee di riassetto organizzativo più appropriate, la strategia operativa per la migliore implementazione del piano di riorganizzazione, il piano degli interventi formativi adeguato a favorire l'acquisizione o il consolidamento diffuso delle conoscenze e delle competenze utili a migliorare l'efficacia e l'efficienza dell'azione amministrativa, in coerenza con il piano organizzativo definito.
La metodologia di intervento si sviluppa come di seguito indicato:
1. Definizione e precisazione degli obiettivi dell'intervento
L'intervento sarà sviluppato con un piano di 10 incontri con dirigenti e responsabili delle amministrazioni utenti per acquisire la disponibilità alla partecipazione all'intervento delle amministrazioni stesse e precisarne gli obiettivi.
2. Sensibilizzazione formativa della struttura dirigente, e laboratorio permanente di analisi delle criticità operative e di proposta
Successivamente verrà attivato un gruppo orientativamente composto di 25 dirigenti e funzionari, che svolgerà 10 incontri di riflessione e approfondimento formativo, della durata di 2 giornate ciascuno, su temi coerenti con gli obiettivi dell'intervento di miglioramento organizzativo.
3. Analisi conoscitiva approfondita
Parallelamente verranno costituiti uno o più gruppi di lavoro misti (esperti interni ed esperti esterni all'Amministrazione) per la realizzazione di un piano di analisi mirato alla acquisizione delle informazioni necessarie per la realizzazione dell'intervento.
Si prevede un impegno di 20 giornate / uomo degli esperti esterni per la realizzazione della fase di analisi.
4. Definizione del piano di riassetto organizzativo, della strategia di implementazione, del piano di formazione per il personale
Il gruppo, o i gruppi di lavoro misti procederanno successivamente alla definizione del piano di riassetto organizzativo, della strategia di implementazione, del piano di formazione del personale. L'analisi e la definizione progettuale verranno condotte in stretta interazione con il gruppo di dirigenti e funzionari impegnati nel laboratorio di analisi e di proposta di cui al punto 2.
Si prevede un impegno di 20 giornate / uomo degli esperti esterni per la realizzazione della fase di definizione progettuale.
A sostegno del personale dell'Amministrazione coinvolto nell'attività di analisi e di definizione progettuale verrà sviluppato uno specifico programma formativo, per complessive 30 giornate, rivolto a 25 partecipanti.
5. Realizzazione dell'intervento di riassetto organizzativo e del piano di attività di formazione del personale
Si prevede un impegno di 20 giornate / uomo degli esperti esterni per la realizzazione dell'intervento di riassetto organizzativo, mentre si prevede per l'attuazione del piano formativo la realizzazione di 10 seminari, orientativamente di 5 giornate, rivolti mediamente a 25 partecipanti.
6. Monitoraggio e valutazione degli interventi
Nell'ambito del piano saranno previste specifiche attività di monitoraggio e valutazione delle attività stesse, per le quali si prevede un impegno di 20 giornate di consulenza.
Si prevede la realizzazione di 14 edizioni del piano formativo integrato sopra descritto; i costi previsti per ciascuna edizione sono di non oltre Lit 630.000.000 eventuale IVA inclusa.
C.1.B. Progetti ad hoc per insiemi di province e altri enti nell'ambito del medesimo territorio
(Omissis)
Con questa linea di intervento si vuole sperimentare e consolidare una metodologia operativa adeguata a dare assistenza formativa, in tema di gestione degli interventi di sviluppo, ad una pluralità di amministrazioni interagenti nell'ambito del medesimo territorio o di territori contigui.
L'azione di assistenza formativa, in questo caso, è finalizzata a promuovere l'efficace gestione dei fondi comunitari e degli interventi di sviluppo, e il miglioramento organizzativo dei servizi e delle funzioni interne agli enti coinvolti nella gestione dello sviluppo a livello locale.
La metodologia di intervento si sviluppa come di seguito indicato:
1. Azione di promozione del progetto mirato e selezione degli enti destinatari dell'intervento.
Con riferimento alla specifica realtà territoriale oggetto dell'intervento sarà sviluppato un piano di 50 incontri personalizzati con singoli amministratori locali per acquisire la disponibilità alla partecipazione all'intervento delle amministrazioni stesse; successivamente, allo stesso fine, sarà anche realizzato un seminario della durata di 2 giorni a cui parteciperanno gli stessi amministratori locali intervistati nel programma di incontri, responsabili di altri enti e/o istituzioni locali di promozione dello sviluppo.
2. Percorso formativo a favore del personale a vario titolo impegnato nella gestione degli interventi di sviluppo.
Il personale interessato, operando presso i diversi enti locali coinvolti nel progetto ad hoc, sarà coinvolto in un percorso formativo della durata di 30 giornate, articolato in 6 moduli autoconsistenti, della durata di 5 giornate ciascuno, e rivolto a 25 partecipanti, per l'approfondimento di specifiche problematiche connesse alla gestione degli interventi di sviluppo e al miglioramento organizzativo delle funzioni e degli uffici coinvolti.
I temi previsti per i 6 moduli sono i seguenti:
Lo sviluppo socio-economico locale
Le politiche strutturali dell'unione europea
La gestione dei progetti cofinanziati dai fondi strutturali
Strumenti per l'analisi organizzativa e la gestione dei progetti
L'amministrazione e la contabilità delle iniziative cofinanziate dai fondi strutturali
L'utilizzo dei dati statistici per la gestione degli interventi di sviluppo
2.1. Azione di assistenza formativa / tutoraggio ai processi di innovazione nella gestione degli interventi di sviluppo
Per realizzare questa azione ci si rivolgerà al gruppo di enti coinvolto nel progetto mirato di area, verificando su quali iniziative innovative, legate ai temi oggetto dei moduli formativi, è opportuno concentrare l'ulteriore sviluppo del progetto.
In linea generale, si prevede l'interesse di mediamente 12 enti locali per almeno 4 aree di intervento (attinenti al miglioramento di funzioni di gestione degli interventi di sviluppo o a specifici settori di intervento).
Verranno organizzati specifici gruppi di apprendimento e sperimentazione (orientativamente 12), aggregando sui diversi temi gli enti locali interessati.
Dal punto di vista delle modalità operative si tratta di assistere i gruppi di apprendimento con un intervento a due livelli, di base e di tipo strategico.
L'attività di assistenza formativa di base sarà realizzata da consulenti tutor, che dovranno affiancare i gruppi con la realizzazione di incontri periodici, aventi lo scopo di impostare il lavoro, dare input e strumenti operativi, verificare l'avanzamento dei lavori e, quando ritenuto necessario, intervenire con azioni formative più tradizionali (piccole lezioni, brevi fasi addestrative). Le attività potranno impegnare in prima persona il consulente tutor o prevedere il coinvolgimento di altri esperti, specialisti nella tematica oggetto dell'azione formativa. L'intervento di livello strategico sarà affidato ad un nucleo di esperti, che dovrà predisporre i progetti di intervento per i gruppi di enti locali, e agire in fase attuativa a supporto dei consulenti tutor.
In generale, l'intervento di assistenza formativa di base prevede un impegno di 18 giornate per ciascun gruppo, mentre per l'assistenza di secondo livello si può prevedere un gruppo di 4 esperti, che coprano le diverse aree tematiche prescelte, con un impegno medio di 25 giornate, per un totale di 100 giornate, delle quali una parte dovrà essere destinata alla progettazione esecutiva dei moduli di assistenza di base e una parte all'attività di consulenza ai tutor in fase di realizzazione del programma.
3. Percorso formativo per gli amministratori locali e i responsabili di servizi / istituzioni di promozione dello sviluppo: azione di assistenza formativa / tutoraggio agli amministratori locali per la progettazione e/o il concreto avvio di programmi e progetti cofinanziati o cofinanziabili dei fondi comunitari.
Esso sarà incentrato sulla valorizzazione del ruolo dell'ente locale nella promozione dello sviluppo. L'azione prevede un programma di 10 giornate di incontri di lavoro e seminari rivolti a 25 amministratori e responsabili di servizi e istituzioni di promozione dello sviluppo.
Sarà inoltre attivato un gruppo di esperti con il compito di fornire un supporto tecnico professionale personalizzato agli enti interessati a dare concreta ed efficace operatività a specifici progetti di sviluppo, che saranno oggetto di 3 gruppi di lavoro finalizzati allo sviluppo progettuale delle iniziative.
Si fa riferimento, per l'attuazione di questa assistenza formativa, ad un gruppo di esperti impegnati per un totale complessivo di 60 giornate.
4. Prima dell'avvio del programma sarà realizzata una fase di apprendimento dei metodi di lavoro e delle modalità di servizio da parte dei tutor, con un periodo formativo da realizzare attraverso seminari di studio e gruppi di lavoro. L'impegno al riguardo dovrà essere contenuto in 10 giornate per due gruppi di 25 partecipanti.
Alla conclusione del programma le esperienze realizzate saranno formalizzate attraverso la formulazione di casi di studio, utilizzabili in successive iniziative destinate agli enti locali.
Si prevede la realizzazione di 3 edizioni del piano formativo integrato sopra descritto; i costi previsti per ciascuna edizione sono di non oltre Lit. 1.000.000.000 eventuale IVA inclusa.
C.2. Programmi formativi per lo sviluppo di competenze strumentali alla gestione di fondi strutturali, individuate e dimensionate sulla base delle rilevazioni delle esigenze formative effettuate dal Dipartimento della Funzione Pubblica sulla base della direttiva 14/95 del Dipartimento della Funzione Pubblica.
(Omissis)
Il programma formativo si propone di intervenire sulle competenze e i comportamenti dei funzionari delle amministrazioni responsabili della gestione dei fondi strutturali: la migliore capacità di utilizzo e gestione dei fondi strutturali è strettamente connessa al più generale processo di miglioramento e crescita delle competenze professionali degli operatori delle Amministrazioni.
Pertanto il programma formativo per lo sviluppo di competenze strumentali alla gestione dei fondi strutturali prevede percorsi mirati allo sviluppo delle seguenti tematiche:
1. l'analisi organizzativa e l'analisi delle procedure, finalizzate in particolare ai processi di gestione dei fondi strutturali,
2. l'utilizzo delle tecnologie informative e telematiche,
3. l'organizzazione, la gestione, l'utilizzo del dato statistico ai fini della programmazione, del monitoraggio, della verifica e controllo dell'utilizzo dei fondi strutturali,
4. le relazioni con il pubblico e le attività di informazione e promozione dell'utilizzo dei fondi strutturali,
5. la gestione amministrativa e contabile, con particolare riferimento alle procedure relative ai fondi strutturali e agli strumenti di cofinanziamento nazionale.
Per ciascuno dei 5 temi di cui sopra si vuole realizzare un percorso formativo, della durata complessiva di 9 giornate, articolato in 3 moduli formativi autoconsistenti, rivolti a 20 partecipanti ciascuno.
Si vuole inoltre realizzare un percorso formativo di approfondimento operativo, della durata complessiva di 15 giornate (articolate in moduli formativi e workshop), rivolte a 20 partecipanti.
A valle del corso di approfondimento sarà realizzata un'attività di follow up formativo della durata di 3 giornate, precedute da un'azione di assistenza personalizzata (formazione intervento) con l'impegno di 20 giornate/uomo di consulenza per ciascuna tematica, su casi e problemi di interesse dei partecipanti, riferite ad esigenze di gestione dei fondi strutturali.
Si prevede la realizzazione di 3 edizioni del programma formativo sopra descritto; i costi previsti per ciascuna edizione sono di non oltre Lit 700.000.000 eventuale IVA inclusa.
7. PRESENTAZIONE DELLE CANDIDATURE
La documentazione di presentazione delle candidature dovrà comprendere
- dati anagrafici del soggetto, o dei soggetti, che presentano la candidatura,
- statuto del soggetto, o dei soggetti,
- indicazione delle esperienze nella formazione, informazione, consulenza organizzativa rivolta alle pubbliche amministrazioni, in particolare delle aree dell'obiettivo 1,
- indicazione delle esperienze sulle problematiche relative alla gestione dei fondi strutturali, a livello comunitario, nazionale, regionale, con riferimento in particolare alle aree dell'obiettivo 1,
- indicazione dettagliata degli esperti e dei docenti che verranno impegnati nella realizzazione delle iniziative, e loro curricula professionali,
- indicazione delle risorse logistiche e organizzative utilizzabili per la realizzazione delle iniziative,
- indicazione della tipologia di iniziative alla cui realizzazione il soggetto si candida, con riferimento:
- a quanto previsto al paragrafo 6:
Azioni di lancio delle iniziative (punto A.1)
Azioni di diffusione delle informazioni: attività propedeutiche (punto A.2.1.1. e punto A.2.1.2.) e sportello informativo (punto A.2.2.1.)
Azioni di diffusione delle informazioni: newsletter e materiali informativi (punto A.2.2.2. e punto A.2.2.3.)
Attività finalizzate al miglioramento delle competenze di gestione degli interventi di sviluppo (punto B)
Progetti ad hoc di assistenza formativa al miglioramento organizzativo delle Amministrazioni pubbliche di rilevante dimensione (punto C.1.A)
Progetti ad hoc per insiemi di province ad altri enti nell'ambito del medesimo territorio (punto C.1.B)
Programmi formativi per lo sviluppo di competenze strumentali alla gestione dei fondi strutturali (punto C.2)
lo stesso soggetto può candidarsi alla realizzazione di più di una tipologia di interventi, e di più di una edizione degli interventi stessi,
- eventuale indicazione di specifiche modalità di realizzazione previste,
- indicazione delle modalità di coinvolgimento delle amministrazioni utenti,
- eventuali indicazione delle collaborazioni di soggetti terzi, portatori di apporti integrativi specialistici, previste per la realizzazione delle attività: l'attivazione di tali collaborazione dovrà essere specificamente autorizzata,
- indicazione dei costi previsti per le diverse attività, distinti per voci di spesa, come previsto nel formulario allegato,
- indicazione delle caratteristiche di realizzazione degli interventi di automonitoraggio e dei flussi informativi conseguenti.
8. CONTENUTI DELLE INIZIATIVE
I contenuti delle iniziative sono indicati nel progetto esecutivo e riportati a titolo esemplificativo in allegato a questa circolare; essi verranno verificati e precisati in stretto accordo con le Amministrazioni destinatarie nella fase di avvio delle attività.
I soggetti che presentano la propria candidatura alla realizzazione delle iniziative potranno indicare modalità attuative più specifiche, ed eventualmente diverse da quelle indicate in questa circolare e nell'allegato tecnico, motivando le proprie proposte progettuali.
9. AMMISSIBILITA' DELLE CANDIDATURE
Saranno ammesse soltanto le candidature che presenteranno gli elementi previsti al paragrafo 7.
10. COSTI AMMISSIBILI
Per quanto concerne l'ammissibilità dei costi si fa riferimento alla Circolare del Ministero del lavoro e della previdenza sociale "Natura dei costi ammissibili per le attività formative cofinanziate del FSE n. 98 del 4 agosto 1995, pubblicata nel supplemento ordinario alla G.U. n. 188 del 12 agosto 1995, e successive modificazioni (
Si specificano di seguito i massimali di costo ritenuti congrui per il dimensionamento di alcune voci di spesa. I massimali indicati sono da intendersi al netto di iva e al lordo di IRPEF.
Docenti, esperti e direttori di corso e di progetto.
Tali tipologie professionali sono articolate in tre fasce di livello prevedenti massimali di costo differenziati, sulla base di esperienza professionale, settore di esperienza, titolo di studio.
Fascia A: Docenti, direttori di corso e di progetto fino ad un massimo di Lit. 150.000 orarie
Docenti universitari di ruolo (ordinari, associati), ricercatori senior (dirigenti di ricerca, primi ricercatori).
Dirigenti d'azienda; imprenditori; esperti di settore senior (con esperienza professionale almeno decennale nel profilo o categoria di riferimento).
Professionisti, esperti senior di orientamento, di formazione (iniziale e continua) e di didattica (con esperienza professionale almeno decennale nel profilo o categoria di riferimento).
Fascia B: Docenti, direttori e codirettori di corso e di progetto fino ad un massimo di Lit. 100.000 orarie
Ricercatori universitari (primo livello), ricercatori junior (con esperienza almeno triennale di docenza, conduzione o gestione progetti nel settore di interesse).
Professionista, esperto di settore junior (con esperienza almeno triennale di docenza, conduzione o gestione progetti nel settore di interesse).
Professionisti, esperti junior di orientamento, di formazione e di didattica (con esperienza almeno triennale di docenza, conduzione o gestione progetti nel settore di interesse).
Fascia C: Docenti e codirettori di corso e di progetto fino ad un massimo di Lit. 80.000 orarie
Assistenti tecnici (laureati o diplomati) con competenze ed esperienza professionale almeno biennale nel settore.
Tutor: fino ad un massimo di Lit. 50.000 orarie
Laureati o diplomati, impegnati come supporto alla docenza e alla gestione d'aula.
Coordinatori: fino ad un massimo di Lit. 100.000 orarie per le ore effettivamente svolte.
Spese per attività di ricerca e di consulenza specialistica nell'ambito di progetti integrati: fino ad un massimo di Lit. 600.000 al giorno.
Personale amministrativo: fino ad un massimo di lit. 40.000 orarie.
Eventuali spese di vitto e alloggio per i partecipanti: per corsi residenziali fino ad un massimo di lit. 70.000 al giorno, per corsi semi- residenziali (corsi di durata giornaliera minima di 6 ore che prevedano un pasto) fino ad un massimo di lit. 50.000 al giorno.
11. VALUTAZIONE E SELEZIONE DELLE CANDIDATURE
La selezione dei soggetti per la realizzazione delle iniziative previste è affidata ad una apposita Commissione nominata dal Dipartimento della Funzione Pubblica, che nella valutazione delle candidature terrà conto dei seguenti criteri:
- esperienze del soggetto, o dei soggetti
- profili professionali del personale impegnato
- dotazioni logistiche e organizzative
- livello dei costi previsti
- livello qualitativo della proposta, con riferimento in particolare
alle modalità di coinvolgimento degli utenti
alle metodologie e alle modalità di realizzazione proposte
Il Dipartimento della Funzione Pubblica comunica entro due mesi dalla presentazione delle candidature l'esito della selezione ai soggetti e alle amministrazioni destinatarie degli interventi.
12. FINANZIAMENTO
Il Programma Operativo prevede un contributo del FSE per il 1995 pari a 9.332.809 ECU.
Le iniziative saranno finanziate come segue:
- il 75% del totale della spesa dal Fondo Sociale Europeo
- il 25% dal fondo di rotazione previsto dalla legge 183/87
13. EROGAZIONE DEL FINANZIAMENTO
I tempi, le modalità dell'erogazione del finanziamento nonchè gli obblighi dei soggetti attuatori saranno precisati in una convenzione da stipularsi fra il Dipartimento della Funzione Pubblica e i soggetti stessi.
La presente circolare non costituisce alcuna forma di impegno da parte del Dipartimento della Funzione Pubblica e del Ministero del lavoro.
14. MODALITA' E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE CANDIDATURE
I soggetti interessati alla realizzazione delle azioni finanziate nell'ambito di questo Programma presenteranno le loro candidature, in bollo, sulla base delle indicazioni contenute in questo documento e del formulario allegato.
Le domande, firmate dal legale rappresentante, corredate dal formulario, con indicazione del riferimento in calce a destra della busta di invio "Sottoprogramma Operativo n. 940022/I/1 Formazione Funzionari della Pubblica Amministrazione" dovranno pervenire al Dipartimento della Funzione Pubblica, Ufficio Personale delle Pubbliche Amministrazioni - Corso Vittorio Emanuele, 116 - 00186 Roma, in duplice copia, entro 30 giorni dalla pubblicazione della presente circolare. Domande pervenute successivamente al termine indicato saranno respinte. La domanda si considera prodotta in tempo utile anche se spedita a mezzo raccomandata entro il termine indicato. A tal fine fa fede il timbro a data dell'ufficio postale accettante.
15. TEMPI DI REALIZZAZIONE
Le iniziative previste dal progetto esecutivo, a cui le candidature si riferiscono, dovranno realizzarsi entro dicembre 1996.
(Omissis)
(Omissis)
1.2. Indicare negli spazi seguenti le attività formative e consulenziali più rilevanti, rivolte alla Pubblica Amministrazione, in particolare nelle aree dell'obiettivo 1, realizzate dall'Ente proponente nel periodo 1990- 1995:
................................................................. .................................................................
1.3. Indicare negli spazi seguenti le attività formative e consulenziali
più rilevanti, concernenti le problematiche di gestione dei fondi
strutturali, realizzate dall'Ente proponente nel periodo 1990-1995:
..................................................................
..................................................................
(Omissis)
1.8. Docenti, esperti e coordinamento didattico:
Indicare i profili di riferimento dei docenti e degli esperti, distinguendo
tra risorse interne e risorse esterne, allegando i curricula vitae di
docenti ed esperti. L'elenco potrà essere integrato successivamente alla
selezione delle candidature.
..................................................................
..................................................................
1.9. Strutture di supporto, locali ed attrezzature:
Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di
utilizzare per la realizzazione delle iniziative.
..................................................................
..................................................................
1.10. Modalità di coinvolgimento degli utenti:
Individuare eventualmente se vi sono amministrazioni che il proponente
ritiene di poter più efficacemente coinvolgere nella realizzazione delle
iniziative ed in ogni caso le modalità di coinvolgimento e di
partecipazione delle amministrazioni destinatarie degli interventi che si
intendono adottare.
..................................................................
..................................................................
1.11. Modalità di realizzazione:
Evidenziare eventuali proposte diverse o ulteriori rispetto a quanto
definito nella circolare e nel progetto esecutivo.
..................................................................
..................................................................
1.12. Sistema di automonitoraggio tecnico:
Indicare le caratteristiche di realizzazione degli interventi e dei flussi
informativi conseguenti.
..................................................................
..................................................................
Sezione 2
Preventivo dei costi
2.1. Collaborazione di enti terzi:
La delega a terzi della gestione dell'attività formativa è vietata.
Indicare le eventuali risorse integrative, strumentali, professionali e
specialistiche, che l'Amministrazione prevede di utilizzare, in aggiunta
alle proprie, per la realizzazione del progetto.
..................................................................
..................................................................
(Omissis)
Solo nel caso in cui la candidatura sia presentata da un'Amministrazione
che intende utilizzare, a copertura di maggiori costi, un eventuale altro
cofinanziamento nazionale indicare quale, per quale importo ed allegare la
documentazione.
ALLEGATO
DOCUMENTO TECNICO ESEMPLIFICATIVO DELLO SVILUPPO
DELLE SINGOLE LINEE
A. Attività di diffusione delle informazioni di
supporto alla gestione degli interventi di sviluppo
e di lancio delle iniziative
A.1. Azioni di lancio delle iniziative
La realizzazione delle attività previste dal Programma Operativo nel suo insieme, e di quanto previsto da questo progetto esecutivo, richiede che venga impostata una attività di lancio e di informazione sugli interventi previsti.
Obiettivi degli interventi previsti in questa
linea di attività sono i seguenti:
- informare delle iniziative previste tutte le amministrazioni, centrali, regionali e locali coinvolte nel processo di utilizzo dei fondi strutturali e quindi potenzialmente interessate alla partecipazione al programma.
- sensibilizzare i decisori e i potenziali utenti rispetto alle diverse opportunità di formazione, informazione ed assistenza consulenziale offerte.
- creare occasioni di incontro utili a rilevare i bisogni informativi, formativi e di assistenza consulenziale delle amministrazioni, ed incoraggiare la partecipazione all'attività progettuale.
- avviare canali stabili di scambio di informazioni tra le amministrazioni e gli enti che realizzano le attività.
- diffondere la conoscenza dei primi risultati ottenuti dalle attività.
Specifiche iniziative di natura informativa, finalizzate alle diverse iniziative, sono previste anche in altre linee di attività.
Il piano delle iniziative promozionali prevede la realizzazione delle attività di seguito specificate.
A.1.1. Convegno nazionale di lancio delle iniziative.
Si intende realizzare un convegno nazionale di lancio dell'iniziativa, con la partecipazione dei massimi responsabili comunitari, nazionali e regionali, della durata di due giornate a cui si prevede la partecipazione di non meno di 500 persone - dirigenti e funzionari delle amministrazioni interessate, rappresentanti degli enti gestori e di organismi di formazione, esperti del settore.
Il seminario otterrà significativa visibilità sui mezzi di comunicazione di massa e consentirà ai partecipanti di ottenere informazioni di massima sugli obiettivi del programma, le linee di intervento previste, le modalità di richiesta di intervento e di partecipazione alla progettazione degli interventi stessi.
Il seminario costituirà anche una occasione di dibattito sulle esigenze della Pubblica Amministrazione soprattutto nella direzione del migliore utilizzo dei fondi strutturali, e offrirà quindi elementi per orientare correttamente l'implementazione delle iniziative.
A.1.2. Convegni regionali.
Si intendono realizzare poi seminari regionali di analogo formato, di due giornate di durata, in ciascuna delle regioni dell'obiettivo 1.
Nell'ambito dei seminari saranno presentate le iniziative previste dal programma e rivolte in particolare alle amministrazioni regionali, alle amministrazioni locali facenti parte del territorio regionale ed alle strutture periferiche delle amministrazioni centrali dello Stato operanti sul territorio della Regione.
Il seminario costituirà anche una occasione di dibattito sull'utilizzo dei fondi strutturali a livello regionale e offrirà quindi elementi per orientare correttamente l'implementazione delle iniziative.
Ai seminari regionali è prevista la partecipazione media di 100 persone.
A.1.3. Seminari per le Amministrazioni dello Stato.
Si intendono realizzare, inoltre, dieci seminari destinati alle Amministrazioni dello Stato maggiormente coinvolte nel processo di utilizzo dei fondi strutturali, anch'essi orientativamente di due giornate di durata. Tali iniziative potranno avere anche natura tematica, assumendo in tal caso una caratterizzazione trasversale tra le Amministrazioni, ed avviando il processo di costruzione di nuove interazioni tra i funzionari appartenenti ad Amministrazioni diverse.
I contenuti degli incontri saranno analoghi a quanto previsto per i seminari, ma naturalmente focalizzati sulle esigenze di ciascuna Amministrazione centrale dello stato e sulle opportunità ad essa offerte, ovvero sul tema / problema prescelto.
Il seminario costituirà anche una occasione di dibattito sul ruolo delle singole Amministrazioni nell'utilizzo dei fondi strutturali a livello regionale e offrirà quindi elementi per orientare correttamente l'implementazione delle iniziative.
Agli incontri è prevista la partecipazione media di 50 persone.
A.2. Diffusione delle informazioni
A.2.1. Attività propedeutiche.
A.2.1.1. Ricognizione delle fonti informative.
Si intende avviare una ricognizione delle fonti informative disponibili alle Pubbliche Amministrazioni in merito ai fondi strutturali ed al loro utilizzo, ed alle problematiche organizzative, professionali, formative connesse.
Tale ricerca delle fonti informative e documentarie consentirà di disporre di una base di informazioni articolata, utile per l'orientamento delle diverse linee di intervento, per l'attività puntuale di fornitura di informazioni su richiesta, per la realizzazione delle altre iniziative di formazione previste.
I risultati della ricognizione consentiranno anche di integrare le iniziative previste dal programma con analoghe iniziative informative e di diffusione gestite nell'ambito di altri programmi o da singole Amministrazioni nell'ambito delle proprie competenze, per ridurre le ridondanze non produttive e orientare opportunamente gli utenti.
Si prevede l'utilizzo di non meno di 450 giornate / uomo per la realizzazione dell'attività.
A.2.1.2. Progettazione e gestione di una base di dati sui fondi strutturali e sui funzionari responsabili della loro gestione.
Anche sulla base dei risultati in progress dell'azione sopra indicata, si intende costituire ed avviare la gestione di una base di dati informatizzata, in grado di connettersi con analoghe basi di dati, di facile accesso, utile come strumento di supporto sia agli enti incaricati della realizzazione delle iniziative, sia alle amministrazioni interessate ad informazioni sui fondi strutturali, sulle forme di intervento e così via.
Si prevede inoltre di realizzare una base dati anagrafica dei funzionari responsabili e coinvolti nella gestione dei fondi strutturali, essenziale per l'adeguata realizzazione delle iniziative promozionali e il monitoraggio del programma.
Per la progettazione e la gestione, acquisizione dei dati e aggiornamento delle basi di dati sopra descritte si prevede rispettivamente l'utilizzo di 300 e 400 giornate uomo.
A.2.1.3. Analisi ed approfondimenti delle esigenze e dei fabbisogni informativi e formativi dei funzionari responsabili della gestione dei fondi strutturali. Progettazione degli interventi per le successive annualità.
L'analisi sarà realizzata attraverso un piano di incontri con tutte le amministrazioni potenzialmente interessate così come attraverso un piano di interviste tramite questionario strutturato.
Si prevede a tal fine l'utilizzo di 800 giornate uomo, comprensive delle attività di progettazione delle annualità successive che terrà conto anche dei risultati del monitoraggio degli interventi realizzati.
A.2.2. Servizi informativi offerti.
A.2.2.1. Servizio di informazione a sportello per le pubbliche amministrazioni.
Sulla base delle informazioni e degli strumenti acquisiti nell'ambito delle azioni sopra descritte si intende attivare un servizio di informazione a sportello, operante con una molteplicità di canali, numero verde telefonico, fax, videotel, internet, contatto diretto utente/responsabili servizio informativo destinato ai funzionari delle Pubbliche Amministrazioni interessate all'utilizzo e coinvolte nella gestione dei fondi strutturali.
Si prevede che nel corso dell'anno il servizio fornirà risposta - con il coinvolgimento dell'operatore - a non meno di 1.000 richieste da parte delle amministrazioni.
L'analisi delle richieste pervenute costituirà un interessante elemento di conoscenza circa le esigenze informative e formative delle amministrazioni utenti, ed esse pertanto verranno accuratamente rilevate e monitorate.
Le iniziative previste ai punti A.2.1.1., A.2.1.2., A.2.2. saranno condotte in modo integrato e coordinate da un responsabile dell'attività informativa del programma.
A.2.2.2. Realizzazione di una newsletter informativa sui fondi strutturali destinata alle pubbliche amministrazioni.
Si intende realizzare una newsletter informativa a cadenza bimestrale sui fondi strutturali, destinata ai funzionari delle Pubbliche Amministrazioni, di non meno di 36 pagine.
La newsletter costituirà uno strumento di promozione del programma, di informazione sulle iniziative previste e sui risultati degli interventi realizzati, di stimolo alla propositività e alla progettualità dei destinatari, di dibattito sul tema.
Fornirà inoltre informazioni più generali sul tema dei fondi strutturali e dell'organizzazione della Pubblica Amministrazione.
Si prevede che vengano realizzati 6 numeri della newsletter, con una tiratura media di 10.000 copie, con un costo medio di 5 ECU per copia.
A.2.2.3. Diffusione di materiali informativi strutturati.
Si intendono realizzare non meno di 10 materiali informativi e promozionali strutturati, relativi all'intero programma e alle singole linee di intervento ed iniziative previste, ed alle modalità di accesso ed utilizzo dei fondi strutturali, da utilizzare sia a supporto delle attività seminariali previste in questa linea di intervento e di analisi dei bisogni previste in altre linee, sia autonomamente diffuse presso le Amministrazioni interessate.
Si prevede orientativamente la predisposizione, la stampa e la diffusione di complessive 100.000 copie di materiali diversi, con un costo medio di 2 ECU per copia, e il raggiungimento sistematico dei 10.000 destinatari utenti dei servizi informativi.
A.3. Stages informativi/formativi presso la Commissione della U.E.
Si vogliono realizzare stages della durata di due mesi presso la Commissione della U.E. di funzionari e dirigenti delle amministrazioni coinvolte nella gestione dei fondi strutturali.
In particolare si vogliono realizzare 40 stages rivolti ad altrettanti funzionari e dirigenti delle regioni e 20 stages rivolti ad altrettanti dirigenti e funzionari delle amministrazioni statali più coinvolte nella gestione dei fondi strutturali.
B. Piani formativi integrati a base modulare per
dirigenti e funzionari regionali e locali
impegnati nella attuazione delle politiche di
sviluppo e di adeguamento strutturale.
Obiettivi
La finalità centrale del sotto Programma Operativo "Formazione funzionari della P.A." è quella di promuovere la massima diffusione di una cultura europea di programmazione, gestione, realizzazione, monitoraggio, valutazione e controllo degli interventi di sviluppo e di adeguamento strutturale.
E' questa, certamente, una capacità già presente nei dirigenti e nei funzionari di punta ma che deve essere allargata, e può comunque essere migliorata in quelli che già la posseggono attraverso occasioni strutturate di approfondimento e di confronto sui temi specifici ad essa connessi.
Questa competenza, inoltre, è in larga misura comune per i dirigenti ed i funzionari che seguono programmi/progetti cofinanziati dai diversi Fondi strutturali.
Per rispondere con efficacia alle esigenze ed alle finalità richiamate, i piani formativi integrati a base modulare si propongono in primo luogo di approfondire le problematiche connesse al governo dei processi di sviluppo a scala locale.
E' particolarmente rilevante, infatti, che le diverse scelte di intervento e di utilizzo delle risorse comunitarie siano assunte e realizzate sulla base di una adeguata consapevolezza e capacità di cogliere le connessioni e le interdipendenze delle scelte di sviluppo in relazione alla natura propria dei processi di sviluppo a scala locale centrati, oggi più di ieri, sulla capacità competitiva dell'intero sistema socio- economico-istituzionale locale e sulla piena valorizzazione, nel contesto internazionale, delle risorse e delle competenze distintive delle realtà territoriali di riferimento.
Il piano formativo integrato, poi, pone una particolare attenzione all'apprendimento dei processi di sviluppo, di governo e di funzionamento della Unione Europea e delle politiche comunitarie.
In questo quadro, particolare attenzione viene dedicata all'evoluzione delle politiche strutturali, così come alle specifiche modalità operative proprie di ogni fondo.
Il piano formativo integrato, inoltre, sviluppa l'analisi delle problematiche connesse alle diverse politiche settoriali interne verificando anche la loro connessione con le finalità proprie e le opportunità offerte dai diversi fondi strutturali.
In ultimo il piano formativo integrato vuole approfondire i problemi propri della gestione progettuale con riferimento sia alle tecniche di progettazione; sia alle attività di monitoraggio / valutazione / controllo nelle diverse fasi (ex ante, in itinere, ex post) dello sviluppo progettuale; sia alle attività specifiche di informazione, promozione, comunicazione, rendicontazione delle diverse iniziative.
Una particolare attenzione viene infine dedicata alla "soluzione dei problemi" con opportune attività di follow-up formativo e di assistenza personalizzata da parte di esperti.
Ciò, sia a valle dei moduli formativi specialistici a carattere settoriale, sia a valle dei moduli di interesse generale centrati sulla gestione progettuale.
Il piano formativo integrato a base modulare può essere così sinteticamente rappresentato:
A) il governo dei processi di sviluppo a scala locale;
B) le politiche strutturali della U.E. (origini, sviluppo, modalità operative);
C) le politiche settoriali interne; C.1 attività di orientamento, assistenza e tutoraggio al "problema solving";
D) il ciclo di gestione dei programmi e dei progetti cofinanziati dai fondi strutturali; D.1 attività di orientamento, assistenza e tutoraggio al "problema solving".
A). IL GOVERNO DEI PROCESSI DI SVILUPPO A SCALA LOCALE
Su questo tema si vuole realizzare un percorso formativo approfondito della durata di 15 giornate di formazione articolato in moduli con la partecipazione di mediamente 25 funzionari e dirigenti. Si vuole anche realizzare un percorso formativo a carattere prevalentemente introduttivo della durata complessiva di nove giornate articolate in tre moduli autoconsistenti con la partecipazione a ciascun modulo autoconsistente di mediamente 25 funzionari e dirigenti.
Il percorso formativo sarà centrato sullo sviluppo dei temi di seguito indicati.
A.1. - Elementi di scenario
1.1. - La competizione globale ed i vantaggi competitivi nello scenario economico internazionale. Profili generali ed approfondimento per aree geografiche e per tipologie di paesi competitori.
1.2. - Tendenze dell'import - export di beni e servizi a scala mondiale ed il posizionamento dell'Italia nel commercio internazionale.
1.3. - Evoluzione dei livelli e degli stili di vita nei paesi sviluppati. La diversificazione dei modelli di consumo e dei comportamenti di acquisto, la specializzazione produttiva, i bisogni emergenti.
1.4. - Evoluzione dell'apporto dei diversi settori di attività nella produzione del reddito. Le relazioni e le interdipendenze settoriali nel gioco competitivo.
1.5. - Problemi e prospettive della evoluzione della piramide della popolazione per classi di età e per fascia di reddito.
1.6. - Produzione del reddito e qualità della vita: la distribuzione delle opportunità nelle realtà locali italiane.
A.2. - La competizione tra imprese e tra sistemi socio-economico istituzionali.
2.1. - Le risorse dell'impresa: le tecnologie, l'organizzazione, le risorse umane.
2.2. - I fattori di successo: il costo, la qualità, il servizio. L'orientamento al cliente, la qualità totale, le politiche di miglioramento continuo.
2.3. - Grande e piccola impresa nelle filiere produttive, nel ciclo di vita del prodotto, nella segmentazione dei mercati, nella innovazione tecnologica ed organizzativa, nella innovazione del prodotto.
2.4. - Punti di forza e di debolezza della piccola e media impresa. Tipologie e casi di successo. Le alleanze tra imprese, i distretti industriali.
2.5. - Lo spazio economico dell'impresa e le economie esterne:
- le relazioni intersettoriali a scala territoriale;
- il capitale fisso sociale;
- i servizi alla produzione ed all'impresa;
- la ricerca applicata;
- la qualificazione professionale delle risorse umane;
- il mercato finanziario;
- la regolazione della concorrenza e dei mercati;
- i servizi della pubblica amministrazione.
A.3. - Strategie e strumenti per la promozione dello sviluppo a scala
locale.
3.1. - Il posizionamento del sistema socio - economico istituzionale locale nella scala di produzione del reddito e della qualità della vita a livello nazionale.
3.2. - Le differenziazioni interne.
3.3. - La bilancia commerciale, la matrice delle attività produttive e dell'occupazione, le relazioni intersettoriali a scala locale.
3.4. - La ricognizione delle risorse e delle competenze distintive e la identificazione dei potenziali endogeni di sviluppo.
3.5. - Le azioni e gli strumenti di intervento sul sistema delle economie esterne:
- la regolazione delle attività economiche;
- i servizi delle amministrazioni pubbliche;
- la qualificazione delle risorse umane;
- la ricerca applicata;
- il miglioramento delle infrastrutture, delle reti di comunicazione, della qualità urbana, dell'ambiente;
- le risorse finanziarie agevolate;
- i servizi alla produzione ed alla impresa;
- la promozione della cultura imprenditoriale e della creazione di impresa;
- la valorizzazione del patrimonio storico-artistico culturale locale e dell'interscambio culturale con il resto del mondo;
3.6. - La gestione per progetti socialmente condivisi.
A.4. - Dal programma ai progetti: ottimizzazione delle risorse disponibili
e accesso ai fondi comunitari.
A.5. - Approfondimento operativi e studio di casi.
Metodologie didattiche: i corsi saranno realizzati con l'utilizzo di metodi didattici attivi che prevedono, oltre che strumenti formativi tradizionali, la discussione di casi, lo sviluppo di discussioni guidate ed esercitazioni, simulazione di realtà operative.
B). LE POLITICHE STRUTTURALI DELLA UNIONE EUROPEA
Su questo tema si vuole realizzare un primo percorso formativo a carattere introduttivo della durata di nove giornate articolate in tre moduli autoconsistenti con la partecipazione a ciascun modulo autoconsistente di 25 funzionari e dirigenti.
Si vuole inoltre realizzare un percorso formativo di maggior approfondimento delle problematiche operative connesse alla gestione dei fondi europei che avrà, pertanto, la durata complessiva di 15 giornate di formazione articolate in quattro moduli formativi.
Entrambi i percorsi formativi svilupperanno i contenuti di seguito indicati:
B.1. - Scenario e cultura europea.
1.1. - Ricognizione dei processi evolutivi della costruzione comunitaria;
1.2. - problemi di armonizzazione normativa;
1.3. - profili giuridici;
1.4. - il funzionamento dell'apparato U.E.;
1.5. - evoluzione della programmazione U.E;
1.6. - rapporti istituzionali intra U.E.;
1.7. - rapporti istituzionali U.E./Stato/Regioni.
B.2. - Le politiche strutturali.
2.1. - Evoluzione dell'intervento strutturale U.E.;
2.2. - evoluzione dei principi dell'intervento strutturale U.E.;
2.3. - contenuti dell'intervento strutturale U.E.;
2.4. - strumenti dell'intervento strutturale della U.E.: FSE; FESR; FEOGA; SFOP;
2.5. - rapporti tra: Programmazione U.E.; Programmazione Italia; Programmazione Regioni;
2.6. - problemi finanziari e di gestione.
B.3. - Approfondimenti operativi e studio di casi
3.1. - Il Fondo Sociale Europeo - F.S.E.
3.2. - il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale - F.E.S.R.
3.3. - il Fondo Europeo di Orientamento e Garanzia Agricola - F.E.O.G.A.
3.4. - il Sostegno Finanziario per l'Orientamento della Pesca S.F.O.P.
C). LE POLITICHE SETTORIALI INTERNE
Con riferimento alle politiche settoriali interne, il piano formativo integrato a base modulare si propone di sviluppare un attento approfondimento, rivolto ai dirigenti ed ai quadri delle amministrazioni regionali e locali, delle problematiche di gestione dello sviluppo relative ai diversi settori di intervento, previsti dal Quadro Comunitario di Sostegno:
1. Trasporti;
2. Industria, Artigianato e servizi alle imprese;
3. Turismo;
4. Agricoltura e sviluppo rurale;
5. Pesca;
6. Risorse idriche;
7. Energia;
8. Ambiente;
9. Ricerca e sviluppo tecnologico;
10. Strutture di formazione;
11. Strutture sanitarie;
12. Valorizzazione delle risorse umane.
Per ciascun settore di intervento si vuole realizzare almeno un percorso formativo della durata complessiva di nove giornate, articolate in tre moduli autoconsistenti, rivolte a 20 partecipanti per ciascun modulo autoconsistente.
I contenuti del percorso formativo riferito a ciascun settore svilupperanno, contestualizzandole alle problematiche proprie dello specifico settore, i temi di seguito indicati:
1) le politiche comunitarie ed i programmi di azione comunitaria;
2) la legislazione nazionale e regionale;
3) le metodologie, gli strumenti ed i modelli operativi per l'analisi delle situazioni;
4) le metodologie, gli strumenti ed i modelli operativi per l'uso razionale delle risorse infrastrutturali e/o per la promozione dello sviluppo;
5) le metodologie per le scelte di investimento;
6) la programmazione e la progettazione degli interventi e l'utilizzo dei fondi strutturali;
7) gli strumenti analitici per la soluzione di problemi organizzativi e gestionali;
8) analisi di casi e di esperienze: esercitazioni, simulazioni, approfondimenti.
A valle di ciascun percorso formativo riferito a ciascun settore sarà realizzata un'attività di follow-up della durata di tre giornate preceduta da un'azione di assistenza personalizzata su casi e problemi di specifico interesse del partecipante per complessive 40 giornate/esperto.
Le attività formative saranno realizzate con l'utilizzo di metodi didattici attivi che prevedono, oltre che strumenti formativi tradizionali, la discussione di casi, lo sviluppo di discussioni guidate ed esercitazioni, la simulazione di realtà operative.
Nel complesso si vogliono realizzare 36 percorsi formativi del tipo descritto (nove giornate in tre moduli autoconsistenti, follow-up di tre giornate, consulenza personalizzata).
Il numero dei percorsi formativi per ciascun settore (numero delle edizioni per settore) è rapportato all'importanza relativa, in termini di risorse finanziarie assorbite, di ciascun settore nel Quadro Comunitario di Sostegno, tenendo anche conto della numerosità dei quadri regionali e locali impegnati nella gestione dei diversi settori. La ripartizione puntuale delle diverse edizioni per settori è riportata nel prospetto che segue.
Settori N. Edizioni |
1. Trasporti 5 |
2. Industria, Artigianato e servizi alle imprese 6 |
3. Turismo 3 |
4. Agricoltura e sviluppo rurale 5 |
5. Pesca 2 |
6. Risorse idriche 2 |
7. Energia 1 |
8. Ambiente 2 |
9. Ricerca e sviluppo tecnologico 2 |
10. Strutture di formazione 1 |
11. Strutture sanitarie 2 |
12. Valorizzazione delle risorse umane 5 |
D). IL CICLO DI GESTIONE DEI PROGRAMMI E DEI
PROGETTI COFINANZIATI DAI FONDI STRUTTURALI
Su questo tema si vuole realizzare un percorso formativo della durata complessiva di quindici giornate articolate in tre moduli autoconsistenti della durata di cinque giornate e con la partecipazione, a ciascun modulo, di 20 dirigenti e funzionari regionali e locali.
A valle di ciascun modulo formativo autoconsistente sarà realizzata un'attività di follow-up della durata di tre giornate preceduta da una assistenza personalizzata, pari ad una giornata/esperto per ciascun partecipante, su casi e problemi di interesse specifico del partecipante.
Lo sviluppo dei contenuti prenderà in esame i temi di seguito indicati:
1. Pianificazione e finanziamento dell'attività pubblica per progetti.
- programmazione e collocazione delle risorse nei bilanci delle amministrazioni pubbliche;
- necessità di un modello integrato di valutazione di programmi e progetti;
- il modello di programmazione e valutazione degli interventi secondo il regolamento dei fondi strutturali comunitari;
- l'esperienza comunitaria di valutazione dei programmi nelle aree dell'obiettivo 1;
- le fonti di finanziamento degli investimenti pubblici e le relative modalità di accesso: fondi strutturali comunitari, fondi nazionali su specifici capitoli del bilancio dello Stato o delle regioni (ambiente, agricoltura, ricerca scientifica ed altri);
- il ruolo dei privati nel finanziamento dei progetti pubblici (project financing).
2. Valutazione economica dei progetti.
- gli indicatori di convenienza finanziaria (analisi finanziaria degli investimenti);
- la valutazione socio-economica secondo l'analisi costi - benefici: dalla valutazione finanziaria alla valutazione economica; la pratica istituzionale italiana (FIO,
- identificazione dei costi e benefici dal punto di vista sociale;
- valutazione economica dei costi e benefici;
- analisi costi - benefici: casi di studio;
- una rassegna delle tecniche per la valutazione della convenienza sociale di progetti pubblici;
- applicazioni;
- la valutazione economica di programmi e progetti per settori di intervento.
3. Gestione e monitoraggio.
- la pianificazione del progetto: stima e previsione di tempi, costi e risorse;
- aspetti legali della gestione del progetto;
- aspetti organizzativi del controllo del progetto;
- la gestione del progetto: i budget progettuali e il processo di controllo economico;
- la gestione del progetto: l'impostazione del sistema di controllo economico;
- la gestione del progetto: i centri di responsabilità e le tecniche di controllo economico;
- monitoraggio in itinere;
- valutazione ex post del progetto;
- cenni sul modello di controllo di gestione delle amministrazioni pubbliche.
4. Lo sviluppo progettuale. Dall'idea e dai bisogni al progetto.
- La filiera dello sviluppo progettuale;
- tecniche e strumenti operativi;
- studio di casi e di esperienze.
5. Il reporting, l'informazione ai soggetti interessati, la rendicontazione
formale.
- regole
- strumenti
- procedure
- modalità.
C. - ATTIVITA' FINALIZZATA AL MIGLIORAMENTO DEI
MECCANISMI ORGANIZZATIVI DELLE AMMINISTRAZIONI E
DELLE COMPETENZE DI TIPO STRUMENTALE PER LA
GESTIONE DEI FONDI STRUTTURALI
Questa area di intervento si articola in due linee operative:
C.1. Progetti ad hoc di assistenza formativa al miglioramento organizzativo delle amministrazioni responsabili della gestione dei fondi strutturali.
C.2. Programmi formativi per il miglioramento delle competenze strumentali alla gestione dei fondi strutturali.
C.1. PROGETTI AD HOC DI ASSISTENZA FORMATIVA DI MIGLIORAMENTO ORGANIZZATIVO DELLE AMMINISTRAZIONI RESPONSABILI DELLA GESTIONE DEI FONDI STRUTTURALI
Questa linea operativa sviluppa due distinte tipologie di intervento:
A.: Progetti ad hoc per amministrazioni di grande dimensione
B.: Progetti ad hoc per insiemi di province ed altri enti impegnati nella
gestione di interventi di sviluppo con utilizzazione delle risorse
comunitarie.
C.1.A. PROGETTI AD HOC DI ASSISTENZA FORMATIVA AL MIGLIORAMENTO
ORGANIZZATIVO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE DI RILEVANTE DIMENSIONE.
(funzioni, servizi, direzioni generali di Ministeri impegnate nella
gestione dei fondi europei, amministrazioni regionali, amministrazioni dei
comuni di grande e medio grande dimensione).
1. Obiettivi
Con questa linea di intervento si vuole sperimentare e consolidare una metodologia operativa adeguata a sostenere processi di miglioramento organizzativo nelle amministrazioni pubbliche centrali e locali, di rilevante dimensione, impegnate nella gestione dei fondi europei.
Ciascuna iniziativa è mirata ad una specifica amministrazione pubblica che abbia esplicitato il suo interesse a tale intervento di assistenza al miglioramento organizzativo e che abbia già maturato specifici indirizzi di riorganizzazione dell'ente e/o voglia approfondire particolari obiettivi di riassetto organizzativo, e/o voglia favorirne la migliore attuazione.
Le attività formative e di formazione intervento saranno rivolte alle seguenti amministrazioni:
- tutte le Regioni dell'obiettivo 1: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna;
- Ministero del bilancio e della programmazione economica;
- Ministero del lavoro e della previdenza sociale;
- Ministero del tesoro;
- Ministero dell'industria, commercio e artigianato;
- Ministero per il coordinamento delle politiche agricole, alimentari e forestali;
- altri Ministeri titolari di Programmi Operativi e altre forme di intervento;
- alcuni Comuni di grandi dimensioni, delle aree territoriali dell'obiettivo 1.
Il percorso operativo e metodologico che si vuole realizzare con riferimento ad una particolare amministrazione interessata - in coerenza con le esigenze specifiche di riassetto delle funzioni e di gestione dei fondi europei e degli interventi di sviluppo - si propone di costruire e/o approfondire in una logica di processo basata sul massimo coinvolgimento della struttura dirigente dell'ente e degli operatori, le linee di riassetto organizzativo più appropriate, la strategia operativa per la migliore implementazione del piano di riorganizzazione, il piano degli interventi formativi adeguato a favorire l'acquisizione od il consolidamento diffuso delle conoscenze e delle competenze utili a migliorare l'efficacia e l'efficienza dell'azione amministrativa in coerenza con il piano di riassetto organizzativo definito, valorizzando al contempo le esperienze e le professionalità esistenti nella particolare amministrazione.
2. Articolazione e metodologia dell'intervento.
Ciascun intervento si svilupperà secondo le modalità di seguito indicate.
Fase prima: definizione e precisazione degli obiettivi |
dell'intervento per la particolare amministrazione |
coinvolta. |
In questa fase sarà realizzato un piano di incontri personalizzati (circa 10) con i responsabili politici dell'amministrazione e, in particolare, con i principali dirigenti per una prima ricognizione degli
indirizzi, delle indicazioni e/o delle scelte di riassetto organizzativo
eventualmente già maturate, della disponibilità della dirigenza, dello
stato della organizzazione.
Ciascun incontro sarà anche finalizzato a presentare la metodologia complessiva dell'azione di assistenza formativa ed a convenire ed a validare il piano di sensibilizzazione formativa della struttura dirigente di cui alla fase seconda.
Fase sensibilizzazione formativa della struttura |
seconda: dirigente, avvio del laboratorio permanente di |
analisi delle criticità operative e di proposta. |
Si vuole in particolare attivare un processo conoscitivo finalizzato a interpretare le criticità operative progressivamente emergenti alla luce sia delle scelte della particolare amministrazione che del loro possibile processo di attuazione per individuare linee e programmi di intervento rispondenti alle esigenze reali.
L'analisi dei bisogni deve quindi utilizzare, per giungere a risultati significativi, un approccio flessibile, centrato su di una logica di "ascolto" e di apprendimento, che preveda una costante verifica sulle ipotesi interpretative ed operative che saranno progressivamente elaborate.
L'analisi dei bisogni privilegerà, in prima istanza, il coinvolgimento diretto di quei soggetti che, per le funzioni svolte e per l'esperienza e la conoscenza dell'apparato amministrativo, possiedono le informazioni significative per una analisi in senso prospettico.
A tal fine verrà avviata un'attività permanente di laboratorio che attraverso la realizzazione di momenti di riflessione su tematiche rilevanti per la amministrazione coinvolga tutti i dirigenti. In particolare verranno progettati e realizzati 10 incontri di riflessione ed approfondimento, della durata di due giorni ciascuno, rivolti ai dirigenti.
Ciascun incontro, al quale parteciperanno mediamente 25 dirigenti, sarà incentrato su un tema scelto in coerenza con gli obiettivi di innovazione e cambiamento delle amministrazioni pubbliche.
I temi degli incontri saranno i seguenti:
- nuovi spazi decisionali dei dirigenti pubblici ed efficacia dell'azione amministrativa; obiettivi e problemi del processo di riforma delle amministrazioni pubbliche;
- dall'amministrazione del personale alla gestione delle risorse umane: verso nuove logiche organizzative e nuove modalità di lavoro orientate all'efficacia dei risultati;
- la valutazione dei costi e dei risultati nelle amministrazioni pubbliche: il controllo di gestione;
- le innovazioni tecnologiche come strumento strategico per migliorare informazione e comunicazione;
- problemi connessi alla programmazione, monitoraggio e valutazione delle politiche pubbliche;
- approfondimento sulle risultanze delle analisi conoscitive di cui alla fase III;
- approfondimento della proposta di piano di riassetto organizzativo;
- approfondimento sui processi operativi sulla base delle risultanze del piano di lavoro di cui alla fase IV;
- approfondimento della proposta di piano formativo per il personale.
I temi sopra definiti verranno affrontati a partire da un intervento di un esperto che abbia maturato, sull'argomento stesso, una approfondita riflessione teorica e/o un'esperienza concreta maturata anche in altri contesti organizzativi, così come sulla base dei lavori di analisi e proposta sviluppati dai gruppi di lavoro di cui alle fasi successive.
La metodologia adottata tenderà in una prima fase a privilegiare l'analisi delle criticità di tipo "trasversale", connesse al sistema
organizzativo globale e alla diffusione di una cultura manageriale,
relativamente indipendenti dalle competenze professionali e dalle funzioni
svolte.
Nell'ambito degli incontri si utilizzeranno tecniche di tipo "riflessivo", tendenti a far emergere o a chiarire il rapporto tra i bisogni dell'organizzazione e le esigenze dell'individuo, ad aprire nuove prospettive, a stimolare la ricerca e l'acquisizione di nuove esperienze. A tal fine si cercherà di favorire le condizioni più idonee per un ampio dibattito / confronto, pur all'interno di una guida / orientamento della discussione.
L'attività di laboratorio condotta con la metodologia indicata consentirà di realizzare una prima analisi delle criticità operative propria della particolare amministrazione coinvolta e, successivamente, di maturare gli approfondimenti e le scelte di miglioramento organizzativo, più opportune.
Fase terza: analisi conoscitiva approfondita |
Successivamente all'avvio delle iniziative di sensibilizzazione e coinvolgimento della dirigenza ed in parallelo al loro sviluppo viene costituito un gruppo di lavoro misto (esperti interni ed esperti esterni) per la impostazione e la realizzazione di un piano conoscitivo ed operativo così articolato:
- analisi conoscitiva dell'ambiente aziendale;
- analisi organizzativa;
- analisi della qualità percepita dagli utenti;
- piano di informazione mirata al personale.
Ciascuna attività di analisi di cui ai precedenti punti sarà realizzata con un piano adeguato di interviste agli interlocutori interni ed esterni significativi e si concluderà con la redazione di un report i cui contenuti saranno oggetto di approfondimento nell'ambito delle attività di laboratorio descritte nella precedente fase seconda.
Fase quarta definizione del piano di riassetto organizzativo, |
della strategia per la sua progressiva |
implementazione. Definizione del piano delle |
attività di formazione del personale coerente con |
le esigenze attuative del riassetto organizzativo. |
Successivamente all'avvio delle attività di analisi conoscitiva approfondite (Fase terza) ed in parallelo alla loro attuazione viene costituito un gruppo di lavoro misto (esperti interni ed esperti esterni) finalizzato alla individuazione di un modello generale dei processi operativi dell'ente che sarà sviluppato progressivamente per successivi approfondimenti sino ad identificare i principali processi e le loro caratteristiche operative.
Per ciascuno dei principali processi operativi identificati, infine, sarà attivato uno specifico gruppo di lavoro misto (esperti interni ed esperti esterni) che cercherà di approfondire l'analisi del processo, i costi da esso assorbiti, il suo valore percepito, verificando le possibilità di semplificazione del processo.
A sostegno dei dirigenti, dei funzionari e degli operatori coinvolti nei diversi gruppi di lavoro di cui alle Fasi terza e quarta, viene sviluppato uno specifico programma formativo per complessive trenta giornate formative con la presenza media di 20 operatori interni.
Sulla base dei risultati del lavoro complessivamente svolto viene sviluppato uno specifico piano di riassetto organizzativo; una proposta di
strategia operativa per la sua migliore attuazione, un piano dell'attività
di formazione del personale coerente con le esigenze attuative del piano di
riassetto organizzativo.
Le singole proposte (riassetto organizzativo, strategia attuativa, piano di formazione per il personale) sono approfondite nell'ambito del laboratorio che coinvolge l'intero gruppo dirigente (Fase seconda) e verificate con l'Amministrazione coinvolta.
Fase quinta attuazione del piano delle attività di formazione |
del personale e assistenza alla implementazione |
delle attività di riassetto organizzativo. |
A sostegno della migliore attuazione del piano di riassetto organizzativo si procederà alla realizzazione del piano delle attività di formazione del personale come definito nella fase precedente entro i limiti complessivi di cinquanta giornate di formazione ciascuna rivolta a mediamente 25 partecipanti.
In parallelo proseguirà l'attività del laboratorio formativo per il gruppo dirigente per il monitoraggio - anche attraverso appositi gruppi di lavoro misti (esterni ed interni) - del piano delle attività di formazione del personale e delle attività di attuazione del piano di riassetto organizzativo, per complessive 30 giornate/esperto.
Fase sesta valutazione dei risultati, razionalizzazione |
dell'esperienza. |
C.1.B. PROGETTI AD HOC PER INSIEMI DI PROVINCE ED ALTRI ENTI NELL'AMBITO DI UN MEDESIMO TERRITORIO
Con questa linea di intervento si vuole sperimentare e consolidare una metodologia operativa adeguata a dare assistenza formativa, in tema di gestione degli interventi di sviluppo, ad una pluralità di amministrazioni interagenti nell'ambito di un medesimo territorio. L'azione di assistenza formativa, in tal caso, è finalizzata a promuovere una efficace gestione dei fondi comunitari e degli interventi di sviluppo; così come a promuovere il miglioramento organizzativo dei servizi e delle funzioni interne agli enti coinvolti e direttamente connessi con la gestione dello sviluppo a livello locale.
La metodologia di intervento si sviluppa come di seguito indicato.
B.1. - Azione di promozione del progetto mirato e selezione degli enti
locali destinatari dell'intervento.
Con riferimento alla specifica realtà territoriale oggetto dell'intervento sarà sviluppato un piano di incontri personalizzati [50 incontri] con i singoli amministratori locali per acquisire la disponibilità all'intervento delle amministrazioni locali. Allo stesso fine, sarà anche realizzato un seminario della durata di due giorni cui invitare gli stessi amministratori locali, gli amministratori di altri enti e/o istituzioni locali di promozione dello sviluppo.
Gli incontri ed il seminario dovranno essere accompagnati e preceduti da materiali informativi appositamente predisposti.
Gli incontri ed il seminario avranno i seguenti obiettivi:
- presentare obiettivi, contenuti e modalità del progetto ad hoc;
- presentare i percorsi formativi per gli amministratori ed il personale;
- presentare caratteristiche ed obiettivi delle azioni di tutoraggio;
- acquisire le adesioni delle singole amministrazioni alle attività formative;
- analizzare le necessità e possibilità di innovazione nelle principali aree di intervento (attinenti la promozione dello sviluppo);
- valutare la disponibilità degli enti a sviluppare progetti di innovazione assistiti che vedano la collaborazione del personale già in servizio;
- valutare le esigenze e la disponibilità degli enti locali coinvolti ad avviare specifiche iniziative di sviluppo.
B.2. - Percorso formativo a favore del personale a vario titolo impegnato nella gestione degli interventi di sviluppo.
Il personale in oggetto dei diversi enti locali coinvolti nel progetto ad hoc sarà coinvolto in un percorso formativo della durata di 30 giornate articolate in 6 moduli autoconsistenti della durata ciascuno di cinque giornate intere e rivolto ognuno a 25 partecipanti per l'approfondimento delle seguenti tematiche:
- il governo dello sviluppo a scala locale;
- le politiche strutturali della U.E. ed i fondi strutturali;
- il project management;
- l'analisi organizzativa e l'analisi delle procedure, finalizzate in particolare ai processi di gestione dei fondi strutturali;
- l'organizzazione, la gestione e l'utilizzo del dato statistico ai fini della programmazione, del monitoraggio e della valutazione dell'utilizzo dei fondi strutturali;
- la gestione amministrativa e contabile con particolare riferimento alle procedure relative ai fondi strutturali e agli strumenti di cofinanziamento nazionale.
B.2.1. Azione di assistenza formativa / tutoraggio ai processi di innovazione nella gestione degli interventi di sviluppo.
Uno dei problemi più gravi della formazione è quello che essa spesso è in grado di fornire agli operatori utili strumenti di comprensione dei fenomeni e modelli di comportamento generale, ma non arriva a sviluppare capacità operative attraverso un apprendimento più concreto e che è possibile maturare soltanto attraverso l'esperienza.
D'altra parte l'apprendimento per esperienza diretta, che tutti i giorni gli operatori di qualsiasi settore fanno, porta spesso a privilegiare uno scambio di conoscenze con le persone più vicine (il collega più anziano, il superiore diretto ecc.) e a non prendere in considerazione (anche perché poco conosciute o più difficili da raggiungere) quelle di realtà più lontane. In questo caso l'apprendimento per "esperienza" finisce per essere "chiuso" in un ambito molto ristretto.
Tenendo conto di questi aspetti, il programma intende mettere a frutto tre elementi forti dell'apprendimento: quello dell'"imparare facendo", quello del "confronto - scambio" con altre esperienze più avanzate e quello del rapporto con esperti che dovranno fornire non solo modelli generali, ma lavorare per supportare chi deve trasformare le "tecniche" in atti concreti dell'agire amministrativo.
Per realizzare questa azione ci si rivolgerà al gruppo di enti dichiaratosi disponibile in fase di promozione del progetto mirato di area, verificando con gli amministratori ed il personale già coinvolto nelle attività formative su quali iniziative innovative, che partano dai filoni oggetto dei moduli formativi, è opportuno concentrare l'ulteriore sviluppo del progetto.
In linea generale si prevede di acquisire l'interesse di mediamente dodici enti locali per almeno quattro aree di intervento (attinenti o al miglioramento di funzioni di gestione degli interventi di sviluppo o specifici settori di intervento).
Per ciascuno dei quattro macro-gruppi tematici (per i quali è attesa l'adesione allo sviluppo di innovazioni di mediamente dodici enti locali) verranno composti dei piccoli gruppi di apprendimento aggregati per tematiche simili e composti mediamente di quattro enti locali (tre gruppi di apprendimento per area tematica, quindi) per un totale di dodici gruppi di apprendimento. E' certo che successivamente le situazioni diverse porteranno a stati di avanzamento differenti, che fatalmente condurranno ad una differenziazione dell'intervento su base di singolo ente, anche se occorrerà prevedere dei momenti di confronto tra gruppi di enti diversi.
Da un punto di vista delle modalità operative si tratta di assistere questi gruppi di apprendimento con due livelli di intervento, il primo di base ed il secondo di tipo strategico centrale.
L'attività di assistenza formativa di base sarà realizzata da consulenti / tutors (con un buon livello di esperienza) che dovranno monitorare costantemente i gruppi, affiancandoli con incontri periodici aventi lo scopo di impostare il lavoro, dare input e strumenti operativi, verificare l'avanzamento dei lavori e, quando ritenuto necessario, intervenire con azioni formative più tradizionali (piccole lezioni, brevi fasi addestrative). Queste ultime potranno impegnare in prima persona il tutor o prevedere il coinvolgimento di altri esperti (specialisti di ambito).
L'intervento di secondo livello definito "strategico" sarà affidato ad un piccolo nucleo di esperti che dovrà predisporre il progetto esecutivo e agire in fase attuativa a supporto dei tutors.
In linea generale l'intervento di assistenza di base può prevedere un impegno di diciotto giornate per ciascun gruppo di apprendimento delle quali dodici giornate potranno essere utilizzate separatamente per incontri a livello di singolo ente e sei giornate potranno invece riguardare incontri rivolti congiuntamente ad alcuni gruppi.
Per l'assistenza di secondo livello si può prevedere un gruppo di quattro esperti che coprano le competenze delle diverse aree tematiche prescelte con un impegno medio di venticinque giornate per ciascuno per un totale di cento giornate delle quali una parte dovrà essere destinata alla progettazione esecutiva dei moduli di assistenza di base e una parte all'attività di consulenza ai tutors in fase di realizzazione del programma.
L'individuazione dei tutors e degli esperti dovrà privilegiare il patrimonio tecnico-scientifico regionale.
Prima della partenza del programma sarà utile prevedere una fase di apprendimento dei metodi di lavoro e delle modalità di servizio da parte dei tutors, con un periodo formativo da realizzare attraverso dei seminari di studio e dei gruppi di lavoro.
L'impegno al riguardo dovrà essere contenuto in dieci giornate.
Alla scadenza del programma, sarà opportuno formalizzare le esperienze positive realizzate in schede descrittive da utilizzare come casi da riproporre al sistema più generale degli enti locali.
B.3. - Linea formativa per gli amministratori locali, i dirigenti di eventuali servizi / istituzioni di promozione dello sviluppo.
Essa sarà incentrata sulla valorizzazione del ruolo dell'ente locale nella promozione dello sviluppo.
La linea prevede un percorso formativo articolato in un seminario e cinque workshops della durata di due giorni ciascuno.
Gli incontri avranno per tema:
- la ricognizione e la valorizzazione delle risorse locali;
- la competizione tra sistemi locali e nazionali in un quadro di forte integrazione delle dinamiche di sviluppo, le iniziative di sviluppo in essere, le economie di sistema attivabili;
- la programmazione e la progettazione di iniziative di sviluppo;
- le condizioni di accesso alle risorse finanziarie disponibili (regionali, nazionali, comunitarie) e la partnership con i privati;
- la gestione, il monitoraggio e la valutazione dei progetti di sviluppo;
- l'innovazione organizzativa strumentale alla gestione dello sviluppo.
Ciascun incontro sarà caratterizzato dalla presentazione di casi, esperienze, testimonianze di particolare interesse ed efficacia per la specifica realtà locale.
B.3.1. Azione di assistenza formativa / tutoraggio agli amministratori locali per la progettazione e/o il concreto avvio di programmi e progetti cofinanziati o cofinanziabili dai fondi comunitari.
In parallelo al programma formativo per amministratori locali di cui sopra sarà attivato un gruppo di esperti con il compito di:
a) fornire un supporto tecnico-professionale personalizzato per ciascun ente interessato a dare concreta ed efficace operatività a specifici progetti di sviluppo già in essere che si avvalgono del cofinanziamento comunitario;
b) attivare almeno tre gruppi di lavoro finalizzati allo sviluppo progettuale di altrettante iniziative di sviluppo sulle quali converge l'interesse di più enti locali;
c) sostenere l'impegno operativo e progettuale di cui ai precedenti punti b) e c) (sic n.d.r.) con un programma di circa 10 giornate di incontri di lavoro e/o di seminari nei quali specifiche problematiche possano essere approfondite dagli amministratori coinvolti con gli operatori sociali e/o con la concertazione con altri centri di responsabilità amministrativa.
Si fa riferimento, per l'attuazione di questa azione di assistenza formativa, ad un gruppo di esperti impegnati per un totale complessivo di 60 giornate delle quali 25 per consulenza personalizzata al singolo ente locale, 15 per il supporto ed il coordinamento operativo dei gruppi di lavoro; 20 per contributi professionali alla progettazione di massima delle nuove iniziative.
B.4. - Messa a punto di materiali didattici e supporti informativi.
Il programma richiede la realizzazione di un insieme di supporti di comunicazione, quali depliant illustrativi sulle diverse azioni informative, raccolte di esperienze significative realizzate da altre realtà, casi concreti di innovazione da utilizzare come "modelli", informazioni su persone alle quali rivolgersi per avere ulteriori notizie, strumentazione operativa già esistente (tipologie di contratti, manualistica, modellistica varia, ecc.).
Questo insieme di materiali dovrà essere utilizzato in diversi momenti, sia in fase promozionale, che durante l'attività didattica, che nelle azioni di assistenza formativa ai processi di innovazione.
Alcuni materiali potranno inoltre essere distribuiti a tutti gli interlocutori perché li utilizzino come base informativa anche al di fuori del programma stesso.
La predisposizione di questi materiali dovrà prevalentemente basarsi su quanto già prodotto e disponibile che potrà e/o dovrà essere rielaborato opportunamente ai fini di una migliore efficacia comunicativa e funzionalità d'uso dal punto di vista dell'interlocutore utente.
C.2. PROGRAMMI FORMATIVI PER LO SVILUPPO DI COMPETENZE STRUMENTALI ALLA
GESTIONE DEI FONDI STRUTTURALI, individuate e dimensionate sulla base delle
rilevazioni delle esigenze formative effettuata dal Dipartimento della
Funzione Pubblica sulla base della direttiva n. 14/95.
Il sottoprogramma "formazione funzionari della P.A." si propone di intervenire sui comportamenti ed i meccanismi operativi, sulle procedure, sull'articolazione funzionale delle amministrazioni responsabili della gestione dei fondi strutturali. Ciò, nella consapevolezza che una migliore capacità di utilizzo e gestione dei fondi europei è strettamente connessa ed interdipendente con il più generale processo di miglioramento organizzativo delle stesse amministrazioni in oggetto.
Pertanto, il programma formativo per lo sviluppo di competenze strumentali alla gestione dei fondi strutturali, privilegia lo sviluppo di percorsi formativi mirati sulle tematiche di seguito indicate:
- l'analisi organizzativa e l'analisi delle procedure, finalizzate in particolare ai processi di gestione dei fondi strutturali,
- l'utilizzo delle tecnologie informatiche,
- l'organizzazione, la gestione e l'utilizzo del dato statistico ai fini della programmazione, del monitoraggio, della valutazione, della verifica e controllo dell'utilizzo dei fondi strutturali,
- le relazioni con il pubblico e le attività di informazione e di promozione dell'utilizzo dei fondi strutturali,
- la gestione amministrativa e contabile, con particolare riferimento alle procedure relative ai fondi strutturali e agli strumenti di cofinanziamento nazionale.
Le modalità ed i contenuti dei percorsi formativi sopra richiamati sono appresso indicate.
C.2.1. Analisi organizzativa ed analisi delle procedure finalizzate in particolare ai processi di gestione dei fondi strutturali.
Su questo tema si vuole realizzare un percorso formativo della durata complessiva di nove giornate, articolate in tre moduli formativi autoconsistenti, rivolte a 20 partecipanti. Si vuole inoltre realizzare un percorso formativo di approfondimento operativo della durata complessiva di quindici giornate (articolate in moduli formativi e workshops di durata da due a cinque giornate) e rivolte a 20 partecipanti.
Lo sviluppo dei contenuti prenderà in esame i temi di seguito indicati.
1. L'analisi delle organizzazioni moderne
Le caratteristiche delle organizzazioni.
Le organizzazioni pubbliche: modelli burocratici ed organizzazione dei servizi.
Organizzazione ed interazione con l'ambiente.
I fattori di cambiamento delle pubbliche amministrazioni.
Le costruzioni di organizzazioni più efficienti, problemi di pianificazione e programmazione.
La regolazione dei sistemi organizzativi complessi.
Le metodologie per l'analisi delle organizzazioni e del loro ambiente.
2. Metodologie e tecniche per l'analisi organizzativa.
L'analisi organizzativa ed il cambiamento organizzativo.
I principi metodologici per l'analisi delle strutture organizzative.
La rappresentazione e la descrizione delle strutture organizzative.
Gli elementi di base delle organizzazioni complesse.
La costruzione di un questionario per la rilevazione delle esigenze organizzative.
La realizzazione di un piano di interviste agli addetti.
Il controllo di coerenza tra modello e piano.
3. La progettazione organizzativa.
Le unità operative.
Le unità di controllo.
Le unità di direzione.
Le strutture di supporto tecnico e di consulenza.
Le strutture di supporto logistico.
4. La rilevazione delle procedure.
I principi metodologici per l'analisi del lavoro amministrativo.
La rappresentazione e la descrizione dei flussi e delle procedure.
Il manuale di organizzazione e la modulistica.
Gli strumenti informatici per l'analisi del lavoro amministrativo.
La costruzione della matrice procedure - addetti.
5. La semplificazione e l'ottimizzazione delle procedure.
La rilevazione delle disfunzioni procedurali.
L'esecuzione di un modello dei flussi procedurali.
La semplificazione e l'ottimizzazione delle procedure (casi di studio).
La determinazione di standards per l'analisi dei carichi di lavoro e della produttività.
La produttività nel lavoro amministrativo: la valutazione delle prestazioni.
I sistemi premianti.
6. L'impatto dell'information technology sulle organizzazioni.
Informatica tradizionale ed automazione del lavoro d'ufficio.
Il ruolo delle tecnologie informatiche nella produzione ed erogazione di servizi.
Il bilanciamento del potere tra Direzione generale, Direzione informatica e Direzioni utenti.
Informatica, miglioramento dei processi e riduzione dei costi di gestione.
Il rapporto tra strutture di organizzazione, strutture di revisione e controllo e strutture preposte all'automazione.
7. La qualità del lavoro amministrativo.
La qualità del lavoro amministrativo come elemento per il raggiungimento della qualità totale.
Il controllo della qualità nelle unità organizzative "non di produzione".
La costruzione di procedure di controllo della qualità e determinazione di standards di qualità delle prestazioni pubbliche (casi di studio).
Il controllo della qualità negli acquisti.
Metodologie didattiche.
I corsi saranno svolti con l'utilizzo di metodi didattici attivi, con discussione di casi e di esperienze, discussioni guidate ed esercitazioni, simulazione di realtà operative.
A valle del corso di approfondimento sarà realizzata una attività di follow-up della durata di tre giornate intere, preceduta da una azione di assistenza personalizzata di mediamente una giornata/esperto per partecipante su casi e problemi di specifico interesse dello stesso partecipante, strettamente riferite ad esperienze di miglioramento, della gestione dei fondi strutturali.
C.2.2. Utilizzo di tecnologie informatiche nella pubblica amministrazione.
Su questo tema si vuole realizzare un percorso formativo della durata complessiva di nove giornate, articolate in tre moduli formativi autoconsistenti, rivolte a 20 partecipanti. Si vuole inoltre realizzare un percorso formativo di approfondimento operativo della durata complessiva di quindici giornate (articolate in moduli formativi e workshops di durata da due a cinque giornate) e rivolte a 20 partecipanti.
Lo sviluppo dei contenuti prenderà in esame i temi di seguito indicati.
1. Introduzione alle tecnologie informatiche.
a) Alfabetizzazione informatica e principali applicazioni informatiche relative al flusso informativo dell'amministrazione.
b) Uso di pacchetti applicativi:
- windows e dos
- sistemi di scrittura
- fogli elettronici
- data base.
c) Interrogazioni di basi dati:
- tecniche di interrogazioni
- panorama dell'offerta
- sperimentazioni.
2. Analisi critica dell'offerta di mercato di prodotti e sistemi di interesse delle pubbliche amministrazioni.
3. Metodi per l'analisi organizzativa e l'analisi di fattibilità.
Acquisire un metodo per rileggere un procedimento, formulare un progetto di riorganizzazione, e il ruolo dell'informatica, valutare il recupero di efficacia ed efficienza, scrivere uno studio di fattibilità, esplicitare le specifiche funzionali dell'applicazione informatica. Metodo per formulare proposte di informatizzazione nella propria realtà lavorativa.
4. Analisi di casi e di esperienze operative, connesse alla gestione dei fondi strutturali.
Partendo da una procedura specifica (p.e. gestione pratiche, controllo di gestione, informazioni al cittadino, automazione d'ufficio, controllo presenze, ...) verificare in che modo è possibile razionalizzarla ed informatizzarla.
5. Problemi ed applicazioni specialistiche ed avanzate.
Panorama
Analisi di casi e di esperienze operative, riferite alla gestione dei fondi strutturali.
Metodologie didattiche
I corsi saranno svolti con l'utilizzo di metodi didattici attivi, con discussione di casi e di esperienze, discussioni guidate ed esercitazioni, simulazione di realtà operative.
A valle del corso di approfondimento sarà realizzata una attività di follow-up della durata di tre giornate intere, preceduta da una azione di assistenza personalizzata di mediamente una giornata/esperto per partecipante su casi e problemi di specifico interesse dello stesso partecipante.
C.2.3. La organizzazione, la gestione e l'utilizzo del dato statistico, ai fini della programmazione, del monitoraggio, della valutazione, della verifica e controllo dell'utilizzo dei fondi strutturali.
Su questo tema si vuole realizzare un percorso formativo della durata complessiva di nove giornate, articolate in tre moduli formativi autoconsistenti, rivolte a 20 partecipanti. Si vuole inoltre realizzare un percorso formativo di approfondimento operativo della durata complessiva di quindici giornate (articolate in moduli formativi e workshops di durata da due a cinque giornate) e rivolte a 20 partecipanti.
Lo sviluppo dei contenuti prenderà in esame i temi di seguito indicati.
1. Introduzione all'organizzazione del SISTAN, alle fonti statistiche per i dati di interesse, elementi di statistica descrittiva con applicazione in Excel, elementi di Word per Windows per il commento dei dati.
2. Costruzione di tabelle e rappresentazioni grafiche per la rappresentazione dei dati, reperimento delle informazioni per la costruzione di indicatori sintetici. Esercitazioni su Excel per analisi demografiche. Costruzione di un report.
3. La costruzione di indicatori per la valutazione della performance nell'erogazione di servizi pubblici, con particolare riferimento all'efficacia e all'efficienza nei processi di produzione pubblica. Sviluppo di casi organizzati in lavori di gruppo, per la costruzione di indicatori relativi a specifici servizi.
4. Organizzazione e gestione di basi dati di interesse interno ed esterno.
5. La diffusione delle informazioni da basi dati interne.
6. Utilizzo del dato statistico nella programmazione e nella progettazione di interventi di sviluppo.
7. Il dato statistico nel monitoraggio e nella valutazione dei risultati di progetto e degli interventi di sviluppo.
Metodologie didattiche.
I corsi saranno svolti con l'utilizzo di metodi didattici attivi, con discussione di casi e di esperienze, discussioni guidate ed esercitazioni, simulazione di realtà operative.
A valle del corso di approfondimento sarà realizzata una attività di follow-up della durata di tre giornate intere, preceduta da una azione di assistenza personalizzata di mediamente una giornata/esperto per partecipante su casi e problemi di specifico interesse dello stesso partecipante.
C.2.4. Le relazioni con il pubblico e le attività di informazione e di promozione dell'utilizzo dei fondi strutturali.
Su questo tema si vuole realizzare un percorso formativo della durata complessiva di nove giornate, articolate in tre moduli formativi, rivolte a 20 partecipanti. Si vuole inoltre realizzare un percorso formativo di approfondimento operativo della durata complessiva di quindici giornate (articolate in moduli formativi e workshops di durata da due a cinque giornate) e rivolte a 20 partecipanti.
Lo sviluppo dei contenuti prenderà in esame i temi di seguito indicati.
1. L'attività di relazioni pubbliche in funzione della partecipazione ai procedimenti amministrativi, connessi alla gestione dei fondi strutturali:
- le tipologie dei procedimenti amministrativi
- le modalità di comunicazione dell'avvio dei procedimenti
- modalità e criteri di individuazione dei destinatari e dei contro interessati dei procedimenti. Le modalità di comunicazione nel caso di pluralità di destinatari.
2. La determinazione degli obiettivi della comunicazione.
3. Il diagramma di flusso delle RP: ricerca, programmazione, comunicazione, controllo/feedback.
La prima fase: la ricerca.
La seconda fase: la programmazione.
La terza fase: la comunicazione.
a) Concetti base della comunicazione
b) La comunicazione diretta a target mirati ed a opinion leaders e opinion makers.
La quarta fase: i controlli di base, il monitoring, il feedback.
Le RP nelle istituzioni e nell'amministrazione pubblica.
Il marketing interno nella gestione dei servizi pubblici.
4. Tecniche di organizzazione e di gestione di un Ufficio di Relazioni con il Pubblico.
A) L'organizzazione e la gestione del Back-Office
Selezione delle fonti cartacee, on line, dirette ed indirette. Gestione dei contatti con le fonti. Tecniche e metodologie per la gestione automatica dei dati. Tecniche e metodologie per la predisposizione di schede e di modelli di risposta. Tecniche di gestione, telematica dei servizi. Postazioni telematiche.
B) L'organizzazione e la gestione del Front-Office
Tecniche di interpretazione / decodifica della domanda. Tecniche di accesso al data-base ed al back-office, tecniche di predisposizione delle schede di richiesta.
La comunicazione allo "sportello".
Concetto di empatia. La comunicazione a due vie applicata. Riconoscimento delle obiezioni. Obiezioni esplicite. Obiezioni implicite. Tecniche di risposta alle obiezioni. Considerazioni particolari a proposito delle obiezioni.
Role playing relativi a situazioni effettivamente verificatesi in amministrazioni pubbliche.
Metodologie didattiche.
I corsi saranno svolti con l'utilizzo di metodi didattici attivi, con discussione di casi e di esperienze, discussioni guidate ed esercitazioni, simulazione di realtà operative.
A valle del corso di approfondimento sarà realizzata una attività di follow-up della durata di tre giornate intere, preceduta da una azione di assistenza personalizzata di mediamente una giornata/esperto per partecipante su casi e problemi di specifico interesse dello stesso partecipante.
C.2.5. La gestione amministrativo/contabile, con particolare riferimento alle procedure relative ai fondi strutturali ed agli strumenti di cofinanziamento nazionale.
Su questo tema si vuole realizzare un percorso formativo della durata complessiva di nove giornate, articolate in tre moduli formativi, rivolte a 20 partecipanti. Si vuole inoltre realizzare un percorso formativo di approfondimento operativo della durata complessiva di quindici giornate (articolate in moduli formativi e workshops di durata da due a cinque giornate) e rivolte a 20 partecipanti.
Lo sviluppo dei contenuti prenderà in esame i temi di seguito indicati.
a) Il controllo di gestione: la normativa
- il sistema dei controlli nelle pubbliche amministrazioni italiane,
- i controlli esterni e i controlli interni in Italia e in altri contesti,
- dai controlli di legittimità ai controlli di merito.
b) Il controllo di gestione: gli strumenti
- il controllo di gestione come sistema di controllo direzionale,
- la contabilità economica e la definizione dei centri di costo: definizione, progettazione, impianto,
- il piano economico di gestione secondo il d.l.vo n. 77/93,
- il controllo di gestione delle risorse umane,
- gli indicatori: come si definiscono, come si individuano, come si costruiscono,
- la progettazione del sistema informativo per il controllo di gestione.
c) Il controllo di gestione, la valutazione delle politiche e la valutazione della qualità
- dalla valutazione dell'efficacia alla valutazione delle politiche,
- la valutazione della qualità dei servizi: strumenti per la misurazione e indicatori di qualità,
d) - Problemi e modalità connesse alle procedure contabili relative ai fondi strutturali.
e) - Problemi e modalità operative connesse al cofinanziamento nazionale di progetti finanziati dai fondi strutturali.
f) - Analisi di casi e di esperienze operative.
Metodologie didattiche.
I corsi saranno svolti con l'utilizzo di metodi didattici attivi, con discussione di casi e di esperienze, discussioni ed esercitazioni, simulazione di realtà operative.
A valle del corso di approfondimento sarà realizzata una attività di follow-up della durata di tre giornate intere, preceduta da una azione di assistenza personalizzata di mediamente una giornata/esperto per partecipante su casi e problemi di specifico interesse dello stesso partecipante.
[1] Emanata dal Dipartimento per la Funzione Pubblica.