Settore: | Normativa nazionale |
Materia: | 80. Pubblica amministrazione |
Capitolo: | 80.4 organizzazione |
Data: | 17/11/2006 |
Numero: | 151 |
§ 80.4.236 - Del.CIPE 17 novembre 2006, n. 151.
Legge n. 144/1999: Relazione al Parlamento sull'evoluzione dei sistemi CUP (codice unico di progetto) e MIP (monitoraggio investimenti pubblici) nel semestre gennaio-giugno 2006, ed implementazioni dei due sistemi.
(G.U. 18 gennaio 2007, n. 14)
IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Visto l'art. 1 della
il comma 5, che prevede, fra l'altro, l'istituzione, presso questo Comitato, di un Sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici (MIP);
il comma 6, che prevede che questo Comitato invii un rapporto semestrale al Parlamento sull'evoluzione del sistema suddetto;
il comma 7, che istituisce il fondo necessario per le finalità di cui allo stesso art. 1;
Visto il comma 10, art. 145 della
Visto l'art. 11 della
Visto l'art. 28 della
Visto il
Vista la propria
il punto 1.1, che prevede che ogni progetto d'investimento pubblico è dotato di un CUP;
il punto 1.4.1, relativo alle modalità di richiesta del codice;
il punto 1.7.3, che prevede che la struttura di supporto CUP riferisca, con periodicità semestrale, al Servizio centrale di segreteria del CIPE, facendosi carico anche di eventuali proposte di aggiornamento e comunque di evoluzione dei sistemi CUP e MIP;
Vista la propria
Vista la propria
Vista la relazione presentata, ai sensi della predetta
Considerato che, anche per migliorare le possibilità di coordinamento con altri strumenti di monitoraggio - in particolare con quelli relativi agli investimenti finanziati da fondi strutturali e con quelli relativi alla concessione di incentivi alle imprese, appare necessario delimitare meglio il campo di applicazione del CUP cumulativo, di cui alla citata
Ritenuto pertanto opportuno procedere all'aggiornamento delle modalità di applicazione del CUP;
Vista la propria
Ritenuto necessario dare ulteriore impulso alla diffusione ed all'implementazione di detto sistema, anche in collegamento con il Sistema informativo sulle operazioni degli Enti pubblici (SIOPE), e con gli altri sistemi di monitoraggio, come già previsto nella propria
Tenuto conto delle raccomandazioni formulate dalla Ragioneria generale dello Stato nella seduta preparatoria di questo comitato del 31 ottobre 2006;
Su proposta del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con funzioni di Segretario di questo Comitato;
Delibera:
1. E' approvata la relazione presentata dalla Struttura di supporto CUP al Servizio centrale di segreteria del CIPE, concernente l'attività istituzionale svolta dalla stessa struttura di supporto CUP nel periodo gennaio-giugno 2006, predisposta ai sensi della
2. In coerenza con la propria
A tal fine, il Ministero dell'economia e delle finanze attiverà la fase sperimentale relativa all'inserimento del CUP nel SIOPE, in coerenza con quanto previsto dal comma 5, art. 28 della
3. Il Ministero dell'economia e delle finanze - Ragioneria generale dello Stato e la Presidenza del Consiglio - Servizio centrale segreteria CIPE - riferiranno a questo Comitato, entro il 30 giugno 2007, sulle sperimentazioni di cui al precedente punto 2.
4. Al fine dell'implementazione del sistema MIP, questo Comitato provvederà, in sede di riparto del fondo di cui all'art. 1, comma 7, della
5. Sono approvate le integrazioni e modifiche alle delibere di questo Comitato 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n. 87/2003), e 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n. 24/2004), che, riportate nell'allegato 1 alla presente delibera, fanno parte integrante della stessa.
6. La relazione di cui al punto 1, è trasmessa al Parlamento, ai sensi dell'art. 1, comma 6, della
Invita il Ministro dell'economia e delle finanze a stabilire con proprio decreto, in attuazione di quanto previsto dal predetto comma 5, art. 28 della
Allegato 1
1. Il punto 1.1 della
«Nei casi in cui i detti progetti d'investimento pubblico siano parte di un unico complesso di interventi e siano rispettate le condizioni di seguito indicate, l'amministrazione responsabile può richiedere un solo codice, e non tanti codici quanti sono i singoli progetti.
Tale codice prende il nome di CUP «cumulativo».
Il CUP cumulativo può essere richiesto quando i progetti consistono nella concessione di contributi a soggetti che non sono unità produttive e l'amministrazione responsabile ha adottato un unico apposito provvedimento amministrativo, relativo al complesso di interventi, quale ad esempio una delibera, un provvedimento dirigenziale, un decreto, un provvedimento di approvazione di una o più graduatorie, e simili.
All'atto della richiesta del CUP cumulativo, i dati di costo e di finanziamento pubblico da inserire sono i valori complessivi di costo e di finanziamento dei progetti in questione, come risultanti dall'atto amministrativo citato, che va esplicitato nella descrizione del progetto.
Il CUP cumulativo non può comunque essere utilizzato in tutti i casi in cui i sistemi di monitoraggio «Monit web» della Ragioneria generale dello Stato e «Sistema gestione progetti» del Ministero dello sviluppo economico richiedano che ciascun singolo intervento sia monitorato a livello di singolo destinatario.» [1].
2. Il punto 1.4.1 della
«La responsabilità della richiesta del CUP è attribuita ai soggetti titolari dei progetti, cui compete l'attuazione di detti interventi, che - a seconda della loro natura, come di seguito specificato - possono anche consistere nella mera erogazione delle relative risorse finanziarie pubbliche.
Sono quindi soggetti responsabili della richiesta del CUP:
a. nel caso della realizzazione dei lavori pubblici: le stazioni appaltanti, ad eccezione dei casi di:
• infrastrutture realizzate con operazioni di finanza di progetto, per cui detta responsabilità spetta ai concessionari;
• opere realizzate a scomputo senza ricorrere a gare di evidenza pubblica, per le quali detta responsabilità spetta al Comune nel cui territorio si realizzano tali opere;
b. nel caso della concessione di incentivi a unità produttive: i soggetti pubblici cui spetta la competenza per la concessione delle risorse pubbliche; ove tale funzione risulti delegata ad altri soggetti anche privati, la responsabilità della richiesta del CUP si trasferisce a questi ultimi;
c. nel caso della concessione di aiuti a soggetti diversi da unità produttive: le Amministrazioni e gli Enti pubblici cui spetta la titolarità della concessione delle risorse pubbliche;
d. nel caso dell'acquisto di beni: le Amministrazioni e gli Enti pubblici cui spetta la titolarità della decisione di spesa delle risorse pubbliche; sono assimilati a Enti pubblici anche gli Enti e le società di proprietà pubblica o che svolgono attività a valenza pubblica ai sensi della vigente normativa;
e. nel caso dell'acquisto di servizi: le Amministrazioni e gli Enti pubblici cui spetta la titolarità della decisione di spesa delle risorse pubbliche; sono assimilati a Enti pubblici anche gli Enti e le società di proprietà pubblica o che svolgono attività a valenza pubblica ai sensi della vigente normativa;
f. nel caso della realizzazione di servizi: le Amministrazioni e gli Enti pubblici che realizzano il progetto, con le precisazioni di seguito indicate:
• per i progetti di formazione realizzati da Amministrazioni o Enti pubblici, gli stessi sono responsabili della richiesta del CUP; ove il progetto di formazione sia realizzato da strutture private, la natura del progetto rientra in quella di "acquisto di servizi" e il relativo CUP va richiesto dall'Amministrazione o dall'Ente pubblico cui spetta la titolarità della decisione di spesa delle risorse pubbliche; sono assimilati a Enti pubblici anche gli Enti e le società di proprietà pubblica o che svolgono, attività a valenza pubblica ai sensi della vigente normativa, o comunque riconducibili alla figura di "organismi di diritto pubblico"; gli istituti scolastici devono chiedere il codice solo per gli interventi che non sono destinati alla utenza "interna", dovendolo invece richiedere comunque se finanziati anche con fondi comunitari; gli istituti universitari devono chiedere il codice solo per gli interventi che non sono destinati a studenti iscritti ai corsi di laurea e/o finanziati anche con fondi comunitari o convenzioni stipulate con Enti esterni, pubblici o privati;
• analogamente, per i progetti di ricerca realizzati da Amministrazioni o Enti pubblici, gli stessi sono responsabili della richiesta del CUP; ove il progetto di ricerca sia realizzato da strutture private, la natura del progetto diviene "acquisto di servizi" o "concessione di incentivi" e il relativo CUP va richiesto dal soggetto cui spetta la titolarità della decisione di spesa delle risorse pubbliche, come sopra definito; sono assimilati a Enti pubblici anche gli Enti e le società di proprietà pubblica o che svolgono, per norma, attività a valenza pubblica ai sensi della vigente normativa, o comunque riconducibili alla figura di "organismi di diritto pubblico";
g. per l'acquisto di partecipazioni azionarie e per conferimenti di capitale: le Amministrazioni e gli Enti pubblici cui spetta la titolarità della decisione di spesa delle risorse pubbliche; sono assimilati a Enti pubblici anche gli Enti e le società di proprietà pubblica o che svolgono, attività a valenza pubblica ai sensi della vigente normativa, o comunque riconducibili alla figura di "organismi di diritto pubblico".
2. Premesso che l'obbligo, previsto dalla
- per i progetti rientranti nell'Obiettivo Cooperazione Territoriale europea, premesso che a ciascun contributo concesso corrisponde un progetto, occorre distinguere due casi a seconda del beneficiario del contributo:
a. i contributi sono erogati a enti pubblici (Comuni, Comunità montane ecc): il CUP è chiesto dall'Ente;
b. i contributi sono erogati a soggetti privati: in questo caso i CUP (tanti quanti sono i soggetti privati) vanno richiesti dall'autorità di gestione, se italiana, o, altrimenti, dall'ente pubblico che coordina il programma per la parte italiana;
- per quanto riguarda i progetti di ricerca realizzati da più partner, è sufficiente richiedere un solo CUP unicamente nei casi in cui si tratti effettivamente di progetti "unici e indivisibili", quali quelli realizzati con personale di un partner e attrezzature di un altro; altrimenti, è più corretto parlare di "programmi" composti da più progetti, e ciascun progetto deve essere dotato di un suo specifico CUP, richiesto dal soggetto responsabile, come identificato in precedenza a seconda della natura ("concessione di incentivi" o "realizzazione e acquisto di servizi");
- per quanto riguarda i progetti realizzati da uno o più partner e finanziati esclusivamente dalla Commissione europea, o altri Enti esteri, la richiesta dei CUP rientra nella responsabilità del lead partner italiano o della struttura di coordinamento italiana; nel caso non vi siano lead partner o struttura di coordinamento italiani, la responsabilità ricade sui soggetti che realizzano i progetti, anche se privati.» [2].
[1] Punto così sostituito dall'allegato 1 alla
[2] Punto così sostituito dalla