§ 56.2.167 - Del.CIPE 8 maggio 2009, n. 16.
Ricostituzione del comitato tecnico emissioni dei gas serra (Delibera CIPE 123/2002).


Settore:Normativa nazionale
Materia:56. Inquinamento e rifiuti
Capitolo:56.2 inquinamento atmosferico
Data:08/05/2009
Numero:16

§ 56.2.167 - Del.CIPE 8 maggio 2009, n. 16.

Ricostituzione del comitato tecnico emissioni dei gas serra (Delibera CIPE 123/2002).

(G.U. 19 giugno 2009, n. 140)

 

     IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

     Vista la legge 1° giugno 2002, n. 120, di ratifica del Protocollo di Kyoto e della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e, in particolare l'art. 2, comma 1, che prevede che il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare presenti al CIPE un piano di azione nazionale per la riduzione dei livelli di emissione dei gas serra e l'aumento del loro assorbimento;

     Visto il decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181 convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2006, n. 233, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri ed in particolare l'art. 1, comma 2, che trasferisce le funzioni di programmazione economico finanziaria nonchè le funzioni svolte dalla Segreteria del CIPE alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con le inerenti risorse finanziarie, strumentali e di personale;

     Vista la propria delibera 19 dicembre 2002, n. 123 (G.U. n. 68/2003), che approva il piano di azione nazionale per la riduzione dei livelli di emissione dei gas serra e l'aumento del loro assorbimento;

     Visto, in particolare, il punto 3 della citata delibera che istituisce un Comitato tecnico emissioni dei gas-serra (CTE) con il compito di predisporre un rapporto annuale sullo stato di attuazione delle misure previste dalla stessa delibera nonchè di predisporre il programma delle ulteriori misure necessarie per rispettare l'obiettivo di cui alla legge n. 120/2002;

     Vista la propria delibera 11 dicembre 2007, n. 135 (G.U. n. 301/2007), di aggiornamento della richiamata delibera n. 123/2002 recante «revisione delle linee guida per le politiche e misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas-serra»;

     Visto il documento del Consiglio europeo n. 17271/08 «Pacchetto energia e cambiamenti climatici», a cui fa riferimento il punto 20 delle conclusioni dello stesso Consiglio dell'11 e 12 dicembre 2008;

     Ritenuto pertanto urgente aggiornare il Piano di azione nazionale per la riduzione dei livelli di emissione dei gas serra approvato con la citata delibera n. 123/2002 e successivi aggiornamenti;

     Vista la nota del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare n. 6701 del 19 marzo 2009, con al quale si sottolinea l'esigenza che il CTE elabori, per l'esame del CIPE, una proposta di aggiornamento della strategia nazionale di riduzione delle emissioni con indicazione delle misure da realizzare, della loro fattibilità e dei conseguenti necessari strumenti economici e finanziari con l'obiettivo prioritario di salvaguardare la competitività dell'economia italiana nel contesto europeo e internazionale;

     Considerato a tal fine che con la predetta nota viene conseguentemente sollecitata l'individuazione delle modalità per la ricostituzione e la convocazione del CTE;

     Considerata la necessità di integrare la composizione del CTE anche con un rappresentante della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica - cui sono state trasferite le funzioni della Segreteria del CIPE ai sensi del richiamato decreto- legge 181/2006;

     Vista la successiva nota del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare n. 10692 del 7 maggio 2009 con la quale viene trasmessa la proposta di delibera di ricostituzione del richiamato CTE da sottoporre all'esame di questo Comitato;

     Delibera:

 

     1. Il Comitato tecnico emissioni dei gas serra (CTE), previsto dalla delibera richiamata in premessa, presieduto da un rappresentante del Ministero dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare e composto dai rappresentanti dei Ministeri dell'economia e delle finanze, dello sviluppo economico, delle infrastrutture e trasporti, delle politiche agricole alimentari e forestali, dell'istruzione dell'università e della ricerca, degli affari esteri, del dipartimento per gli affari regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri e da un rappresentante designato dalla Conferenza Stato-regioni, è integrato con altri due rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, rispettivamente del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, con funzioni di vice presidente e del Dipartimento per il coordinamento delle politiche comunitarie.

     A tal fine ogni amministrazione facente parte del CTE - entro quindici giorni dall'approvazione della presente delibera - è tenuta a comunicare al Ministero dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare, Direzione generale per la ricerca ambientale e lo sviluppo e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, il nominativo del proprio rappresentante con qualifica non inferiore a dirigente generale (e del relativo supplente) al quale saranno trasmesse le convocazioni delle riunioni e qualsiasi altro atto o documento inerente l'attività dello stesso Comitato.

     2. Le esigenze operative del CTE sono assicurate da una segreteria amministrativa operante presso la richiamata Direzione generale per la ricerca ambientale e lo sviluppo del Ministero dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare.

     3. A modifica del punto 3 della richiamata delibera CIPE n. 123/2002, il CTE predispone entro il 30 giugno di ogni anno, sulla base delle informazioni fornite dalle amministrazioni interessate, un rapporto sullo stato di attuazione delle misure di cui al punto 2 della medesima delibera e sull'andamento delle emissioni rispetto a quanto previsto nello scenario di riferimento, e formula le eventuali proposte di modifica dei livelli massimi di emissione da sottoporre all'esame di questo Comitato, proponendo altresì il programma delle ulteriori misure necessarie per rispettare l'obiettivo di cui alla legge n. 120/2002.