Settore: | Codici regionali |
Regione: | Valle d'Aosta |
Materia: | 1. aspetti generali |
Capitolo: | 1.2 comunità europea |
Data: | 23/06/1983 |
Numero: | 61 |
Sommario |
Art. 1. Agli imprenditori agricoli e ai conduttori di aziende agricole i cui terreni ricadono nelle zone destinate all'esercizio dell'agricoltura è concessa una indennità compensativa annua prevista [...] |
Art. 2. La concessione della indennità compensativa annua agli imprenditori agricoli e ai conduttori di aziende agricole è effettuata alle seguenti condizioni |
Art. 3. a) Per le aziende agricole dotate di allevamenti bovini, ovini, caprini, la indennità compensativa annua è fissata in Lire 122.000 per ogni unità di bestiame adulto (UBA) allevati durante [...] |
Art. 4. In ogni caso le indennità indicate nei punti a) e b) predetti nella loro misura unitaria e complessiva non sono cumulabili fra loro per la stessa azienda e lo stesso beneficiario |
Art. 5. La conversione di bovini, caprini e ovini in unità bestiame adulto (UBA) di cui all'articolo 3 lettera a) avviene secondo la tabella seguente |
Art. 6. La domanda compilata su moduli predisposti dall'Assessorato all'Agricoltura e alle Foreste dovrà pervenire entro i termini fissati annualmente dall'Assessorato stesso, alle Amministrazioni [...] |
Art. 7. Presso ciascun Comune è istituita una Commissione composta dal Sindaco, che la presiede, e da due conduttori esperti, di aziende agricole nominati dalla Giunta comunale |
Art. 8. Gli articoli 2 e 3 della legge regionale 28 luglio 1978, n. 49, sono abrogati |
Art. 9. Coloro che producono documenti non rispondenti al vero; che non rispettano gli impegni assunti inerenti la coltivazione dei terreni e la conduzione degli allevamenti; che omettono di comunicare [...] |
Art. 10. L'onere derivante dall'applicazione della presente legge previsto in L. 2.000.000.000 graverà sul capitolo 34860 della Regione per l'anno 1983 |
Art. 11. Al Bilancio di previsione della Regione per l'esercizio 1983 sono apportate le seguenti variazioni |
§ 1.2.6 - Legge regionale 23 giugno 1983, n. 61. [1]
Prosecuzione e rinnovo della concessione della indennità compensativa annua agli imprenditori e conduttori di aziende agricole.
(B.U. 22 luglio 1983, n. 19).
Agli imprenditori agricoli e ai conduttori di aziende agricole i cui terreni ricadono nelle zone destinate all'esercizio dell'agricoltura è concessa una indennità compensativa annua prevista dalla
L'indennità compensativa annua è concessa al fine di ovviare o, quanto meno ridurre gli svantaggi naturali permanenti esistenti nelle zone montane o dovuti alle condizioni climatiche difficili, alla altitudine, al periodo vegetativo abbreviato, alle forti pendenze che rendono difficile e oneroso l'uso dei mezzi meccanici e tecnici.
Il beneficio tende, inoltre, a favorire il mantenimento di un minimo di popolazione nelle zone montane, ad assicurare la continuità delle attività agricole anche ai fini della conservazione dell'equilibrio idrogeologico, la difesa e la valorizzazione dell'ambiente naturale montano.
La concessione della indennità compensativa annua agli imprenditori agricoli e ai conduttori di aziende agricole è effettuata alle seguenti condizioni:
- coltivino i terreni e conducano aziende agricole a qualsiasi titolo (proprietari, affittuari, coloni, compartecipanti, ecc) aventi una superficie agraria utilizzabile di almeno ha. 3. Sono computabili le superfici agrarie utilizzabili coltivate rappresentate da quote di comproprietà, quelle derivanti dalla partecipazione a proprietà collettive e consortili, interessenze. I diritti nelle " consorterie ", nelle comunità agrarie e simili; i diritti di uso civico.
- Si impegnino a proseguire la coltivazione per almeno un quinquennio, secondo gli obiettivi indicati nella direttiva CEE n. 268/ 75 e salvo le eccezioni di cui all'articolo 6 della Direttiva medesima. La cessazione della coltivazione per l'intero quinquennio o per parte di esso, comporta la revoca del beneficio e la restituzione delle indennità percepite fino al momento della cessazione stessa.
- La conduzione dell'azienda agricola deve avvenire mediante la effettiva coltivazione dei terreni e la tenuta degli allevamenti secondo le regole della buona tecnica agraria e per la manutenzione dei beni immobili, delle opere di miglioramento fondiario aziendale e consortili. Qualora il conduttore cessi di coltivare i terreni durante il quinquennio ma vi subentri nella conduzione altro conduttore, in possesso dei requisiti, quest'ultimo potrà percepire, fino al compimento del quinquennio, la indennità compensativa ed il precedente conduttore è esonerato dall'obbligo di restituire gli importi dell'indennità percepita fino al momento della cessazione.
a) Per le aziende agricole dotate di allevamenti bovini, ovini, caprini, la indennità compensativa annua è fissata in Lire 122.000 per ogni unità di bestiame adulto (UBA) allevati durante l'intero anno.
L'importo unitario della indennità non può superare L. 122.000 per ettaro di superficie foraggera totale dell'azienda. L'importo unitario della indennità annua non potrà essere inferiore a Lire 25.540 e non superiore a L. 122.000 per ogni (UBA) e per ettaro di superficie foraggera totale dell'azienda (rispettivamente 20,3 ECU e 97 ECU - valore dell'ECU relativo all'anno 1982 L. 1258), a norma del
In ogni caso l'importo complessivo della indennità annua per ogni azienda agricola e per ogni beneficiario non potrà superare quello corrispondente alle 20 UBA.
Quando il bestiame delle aziende delle sedi invernali viene monticato in alpeggio, per un periodo non inferiore a gg. 90, la corrispondente quota di indennità pari ad un quarto di L. 122.000 compete al monticatore per ogni UBA dallo stesso monticata.
La corresponsione della suddetta quota parte spettante al monticatore, per le UBA monticate, è effettuata direttamente dal proprietario del bestiame allevato nelle aziende delle sedi invernali al momento dell'affidamento del bestiame stesso.
b) Per le aziende agricole con produzioni diverse da quella bovina, ovina e caprina (aziende prive di bestiame) l'importo unitario della indennità compensativa annua è stabilita nella misura di Lire 122.000 per ettaro di superficie agraria utilizzata dall'azienda.
Dalla superficie agraria utilizzata di cui al punto b) precedente è detratta la superficie destinata alla produzione foraggera; quella destinata alla produzione intensiva di meli, peschi eccedenti il mezzo ettaro.
La indennità compensativa annua unitaria non potrà essere inferiore e superiore ai limiti indicati nel punto a) precedente.
In ogni caso l'indennità compensativa annua complessiva commisurata alla superficie agraria utilizzata non potrà superare per ogni azienda e per ogni beneficiario la somma di Lire 2.000.000.
Le superfici a coltura promiscua sono conteggiate una sola volta e iscritte nelle qualità di coltura che forniscono il reddito prevalente.
In ogni caso le indennità indicate nei punti a) e b) predetti nella loro misura unitaria e complessiva non sono cumulabili fra loro per la stessa azienda e lo stesso beneficiario.
L'indennità compensativa annua di importo pari o inferiore a L. 15.000 non è liquidata.
La conversione di bovini, caprini e ovini in unità bestiame adulto (UBA) di cui all'articolo 3 lettera a) avviene secondo la tabella seguente:
tori, vacche e altri bovini di più di due anni di età 1,0 UBA
bovini da sei mesi a due anni 0,6 UBA
pecore 0,15 UBA
capre 0,15 UBA.
La domanda compilata su moduli predisposti dall'Assessorato all'Agricoltura e alle Foreste dovrà pervenire entro i termini fissati annualmente dall'Assessorato stesso, alle Amministrazioni comunali le quali, espletati i compiti di cui al successivo articolo 7, provvederanno a trasmetterle all'Assessorato Agricoltura e Foreste.
Le domande dovranno essere corredate dai seguenti documenti e attestazioni:
a) estratti in carta libera dei dati catastali (numero della partita, foglio di mappa, numero della particella, comune, superficie, qualità di coltura, reddito dominicale, reddito agrario) di tutti i terreni condotti dal richiedente e per i quali è stata richiesta l'indennità.
b) attestazione del Sindaco del Comune di residenza del richiedente dalla quale risulti che il conduttore dedica la propria attività manuale alla lavorazione dei terreni ed all'allevamento del bestiame per i quali ha richiesto l'indennità.
c) stato di famiglia.
d) documentazione attestante il titolo in forza del quale il richiedente conduce i terreni dei quali non è proprietario (contratto di affitto, dichiarazione di affitto, altri titoli di conduzione).
e) attestazione del Sindaco, redatta anche su modulo di domanda da cui risulti la rispondenza alla realtà degli elementi aziendali contenuti nella domanda stessa (superfici, qualità di coltura, numero di capi di bestiame).
Presso ciascun Comune è istituita una Commissione composta dal Sindaco, che la presiede, e da due conduttori esperti, di aziende agricole nominati dalla Giunta comunale.
Alla Commissione comunale sono demandati i seguenti compiti:
a) controllo in merito alla rispondenza alla realtà degli elementi indicati in domanda e della documentazione allegata (superficie aziendale, qualità di coltura, numero di capi di bestiame allevati).
b) controllo sulla reale esistenza e veridicità delle superfici dei terreni condotti in affitto dal richiedente.
c) controllo nelle aziende ai fini di accertare che la coltivazione dei terreni indicati in domanda e la tenuta degli allevamenti siano realmente effettuati.
Dei risultati dei controlli la Commissione comunale, a mezzo del proprio Presidente, riferirà con cadenza trimestrale all'Assessorato Agricoltura e Foreste.
Ai membri della Commissione comunale spetta, per ogni seduta e per ogni controllo in azienda un gettone di presenza fissato nella misura prevista per le altre Commissioni comunali. Alla liquidazione provvede il Comune e l'Amministrazione regionale provvederà al rimborso delle somme previa presentazione di documentato rendiconto.
La Commissione redige i verbali dei lavori e trasmette copia degli stessi all'Assessorato all'Agricoltura e Foreste.
Gli articoli 2 e 3 della
L'applicazione della presente legge è demandata all'Assessorato all'Agricoltura e Foreste che vi provvede con i propri servizi. I Funzionari addetti hanno la facoltà di accedere alle aziende agricole e agli allevamenti per eseguire gli accertamenti necessari inerenti la istruzione delle domande in applicazione della presente legge.
Contro le decisioni adottate dall'Assessorato all'Agricoltura e alle Foreste è ammesso ricorso alla Giunta regionale che si pronuncia in via definitiva.
Coloro che producono documenti non rispondenti al vero; che non rispettano gli impegni assunti inerenti la coltivazione dei terreni e la conduzione degli allevamenti; che omettono di comunicare tempestivamente le variazioni nella conduzione dei terreni, nella qualità di coltura, nella consistenza degli allevamenti, che comunque, con il loro comportamento traggano in errore l'Amministrazione regionale, dovranno restituire le indennità indebitamente percepite. Saranno cancellati dall'elenco dei beneficiari della indennità, fatte salve le competenze dell'autorità giudiziaria in materia.
L'onere derivante dall'applicazione della presente legge previsto in L. 2.000.000.000 graverà sul capitolo 34860 della Regione per l'anno 1983.
Alla copertura dell'onere di cui al precedente comma si provvede:
mediante riduzione di Lire 2.000.000.000 dello stanziamento iscritto al capitolo 50050 (Fondo globale per il finanziamento di spese per l'adempimento di funzioni normali - spese di investimento).
Al Bilancio di previsione della Regione per l'esercizio 1983 sono apportate le seguenti variazioni:
Parte Spesa
Variazioni in diminuzione:
Cap. 50050 Fondo globale per il finanziamento di spese per l'adempimento di funzioni normali - spese di investimento L. 2.000.000.000
Variazioni in aumento:
Settore 2.2.2. - Sviluppo economico Programma 2.2.2.06 - Interventi per l'attuazione delle Direttive CEE in agricoltura.
Cap. 34860 (di nuova istituzione) Spese per la concessione della indennità compensativa annua a conduttori di aziende agricole.
L. 2.000.000.000
[1] Abrogata dall'art. 3 della