Settore: | Normativa europea |
Materia: | 14. unione doganale |
Capitolo: | 14.4 tariffe doganali comuni |
Data: | 11/08/2003 |
Numero: | 1480 |
Sommario |
Art. 1. 1. È istituito un dazio compensativo sulle importazioni di alcuni circuiti elettronici integrati noti come DRAM (Dynamic Random Access Memories — memorie dinamiche ad accesso casuale), costruiti [...] |
Art. 2. Gli importi depositati a titolo di dazio compensativo provvisorio a norma del regolamento (CE) n. 708/2003 sulle importazioni di DRAM originarie della Repubblica di Corea vengono riscossi a [...] |
Art. 3. Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea. |
§ 14.4.859 - Regolamento 11 agosto 2003, n. 1480.
Regolamento (CE) n. 1480/2003 del Consiglio che istituisce un dazio compensativo definitivo e riscuote definitivamente il dazio provvisorio istituito sulle importazioni di alcuni microcircuiti elettronici, detti DRAM (Dynamic Random Access Memories - Memorie dinamiche ad accesso casuale), originarie della Repubblica di Corea
(G.U.U.E. 22 agosto 2003, n. L 212).
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea,
visto il
vista la proposta presentata dalla Commissione previa consultazione del comitato consultivo,
considerando quanto segue:
A. MISURE PROVVISORIE
(1) Con il
(2) Si ricorda che l'inchiesta relativa alle sovvenzioni e al pregiudizio ha riguardato il periodo compreso tra il 1o gennaio 2001 e il 31 dicembre 2001 (in seguito denominato "il periodo dell'inchiesta" o "PI"). L'analisi delle tendenze pertinenti per valutare il pregiudizio ha riguardato il periodo compreso tra il 1o gennaio 1998 e la fine del periodo dell'inchiesta (in seguito denominato "il periodo in esame").
B. FASI SUCCESSIVE DELLA PROCEDURA
(3) Essendo state informate dei principali fatti e considerazioni in base ai quali era stata decisa l'istituzione delle misure provvisorie, diverse parti interessate hanno presentato osservazioni per iscritto. A norma dell'articolo 11, paragrafo 5, del regolamento (CE) n. 2026/97 del Consiglio (in seguito denominato "il regolamento base"), tutte le parti interessate che ne hanno fatto richiesta hanno avuto la possibilità di essere sentite dalla Commissione.
(4) La Commissione ha continuato a raccogliere e verificare tutte le informazioni ritenute necessarie per giungere a conclusioni definitive.
(5) Tutte le parti sono state informate dei principali fatti e considerazioni in base ai quali si intendeva raccomandare l'istituzione di un dazio compensativo definitivo e la riscossione definitiva degli importi depositati a titolo di dazi provvisori. È stato inoltre fissato un termine entro il quale le parti potevano presentare le loro osservazioni in merito a tale comunicazione.
(6) Le osservazioni presentate oralmente e per iscritto dalle parti interessate sono state esaminate e, se opportuno, le conclusioni provvisorie sono state modificate di conseguenza.
C. PRODOTTO IN ESAME E PRODOTTO SIMILE
(7) Poiché, in seguito alla comunicazione delle conclusioni provvisorie riguardanti la definizione del prodotto in esame e del prodotto simile, non sono state ricevute osservazioni in merito, vengono confermate le conclusioni di cui ai considerando da 8 a 11 del regolamento provvisorio.
D. SOVVENZIONI
(8) In seguito alla pubblicazione del regolamento che istituisce il dazio compensativo provvisorio, i produttori comunitari, la Samsung Electronics Co., Ltd (in seguito denominata "Samsung"), la Hynix Semiconductor Inc. (in seguito denominata "Hynix"), il governo della Repubblica di Corea, la Korea Exchange Bank (in seguito denominata "KEB"), la Korea Development Bank (in seguito denominata "KDB"), la Citibank Seoul, la Woori Bank, la National Agricultural Cooperative Federation (in seguito denominata "NACF") e la Shinhan Bank hanno presentato le loro osservazioni in merito alle conclusioni della Commissione sulle sovvenzioni. Le osservazioni presentate vertevano sulle seguenti misure: il prestito sindacato di 800 miliardi di KRW, le garanzie da parte della KEIC per crediti all'esportazione pari a 600 milioni di USD, il programma obbligazioni della KDB, l'acquisto di obbligazioni convertibili per un valore di 1000 miliardi di KRW da parte delle banche creditrici nel maggio 2001 e il "pacchetto di ristrutturazione" dell'ottobre 2001. Dal momento che alcune questioni di ordine generale sono importanti per la valutazione di tutte le misure esaminate, tali questioni vengono affrontate nel seguente capitolo introduttivo.
1. INTRODUZIONE
i) Contributo finanziario da parte di una pubblica amministrazione
(9) La questione di ciò che costituisce effettivamente un "contributo finanziario da parte di una pubblica amministrazione" è il nodo centrale della presente inchiesta, perciò vale la pena di ribadire una serie di orientamenti in materia. Ai sensi dell'articolo 2 del regolamento base, perché si abbia una sovvenzione è necessario stabilire in primo luogo l'esistenza di un contributo finanziario da parte di una pubblica amministrazione. Ai sensi dell'articolo 1, paragrafo 3, del regolamento base, per "pubblica amministrazione" s'intende qualsiasi ente pubblico entro il territorio del paese di origine o di esportazione. A norma dell'articolo 2, paragrafo 1, lettera a), punto iv), del regolamento base si ritiene che una pubblica amministrazione attribuisca un contributo finanziario anche quando essa incarichi o dia ordine a un ente privato di realizzare misure che costituirebbero un contributo da parte di una pubblica amministrazione ai sensi dei punti i), ii) e iii) del medesimo articolo.
(10) Un contributo finanziario da parte di una pubblica amministrazione o di un ente pubblico costituisce automaticamente una sovvenzione qualora conferisca un vantaggio. Se non viene stabilito che un ente è un ente pubblico, esso è per esclusione un ente privato e, di conseguenza, perché vi sia sovvenzione occorre dimostrare che esso riceve ordini da una pubblica amministrazione ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 1, lettera a), punto iv), del regolamento base.
(11) Il fatto che una determinata società sia di proprietà statale, anche al 100 %, non è di per sé sufficiente perché la si possa considerare un ente pubblico. Del resto la proprietà statale, a qualunque livello essa sia, non determina una "presunzione confutabile" dell'esistenza di un ente pubblico. Tuttavia, il livello di proprietà statale è un fattore importante e, in alcuni casi determinanti, nel decidere se ci si trovi o meno in presenza di un ente pubblico; infatti, più alta è la quota di partecipazione della pubblica amministrazione e più è probabile che si tratti di un ente pubblico.
(12) Se invece una società è privata al 100 % e la pubblica amministrazione non è il suo principale azionista, solitamente è difficile stabilire che si tratta di un ente pubblico, a meno che non esista qualche prova convincente del contrario. In entrambi i casi, la società in questione viene considerata un ente privato e, pertanto, si dovrebbe dimostrare che essa "riceve ordine" dalla pubblica amministrazione di versare dei contributi finanziari ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 1, lettera a), punto iv), del regolamento base.
(13) Al contrario, se la pubblica amministrazione è il maggiore azionista e, in particolare, l'azionista di maggioranza di una società, quest'ultima può certamente essere considerata un ente pubblico se anche altri criteri pertinenti in materia sono soddisfatti. Questi criteri tengono conto del concetto, implicito nelle definizioni dei dizionari, secondo cui un ente pubblico è un'istituzione autorizzata ad agire per conto di una collettività in qualità di ente governativo, in opposizione a un ente privato che si suppone agisca invece nell'interesse dei suoi proprietari.
(14) I criteri pertinenti di cui si può tener conto nel decidere se una determinata impresa risponde effettivamente alla definizione di ente pubblico sono, tra l'altro, i seguenti:
a) il perseguimento di obiettivi politici, nel senso di obiettivi che esulano dal normale mandato di un'organizzazione privata e includono, ad esempio, la necessità di tener conto degli interessi economici nazionali o regionali, la promozione di obiettivi sociali ecc. Detti criteri possono essere di natura non commerciale, nel senso che pregiudicano il normale obiettivo di ottimizzazione del profitto;
b) controllo statale che va al di là della semplice proprietà. Più è alto il livello di proprietà statale e più è probabile che tale controllo esista. L'esistenza di un simile controllo può essere dimostrata dall'influenza della pubblica amministrazione nelle nomine, dalla sua facoltà di valutare i risultati e determinare gli obiettivi e inoltre dalla misura in cui essa è implicata nei singoli investimenti o nelle decisioni commerciali.
(15) Quanto al concetto di impartire ordini di cui all'articolo 2, paragrafo 1, lettera a), punto iv), del regolamento base, si ha quando la pubblica amministrazione incarica o dà ordine a un ente privato di svolgere funzioni che di norma spettano alla pubblica amministrazione e l'attività svolta non differisca in sostanza dalla prassi della pubblica amministrazione. Non basta dimostrare che la pubblica amministrazione ha semplicemente incoraggiato o agevolato tali attività, benché un simile atteggiamento possa rappresentare un fattore di cui tener debito conto.
ii) Omessa collaborazione
(16) Nello stabilire se esista un ente pubblico o se vengano impartiti ordini da parte della pubblica amministrazione, all'autorità che dirige l'inchiesta spetta l'onere della prova quando raggiunge una conclusione obiettiva. Tali conclusioni devono basarsi su elementi di prova obiettivi, tenuto conto della totalità delle informazioni raccolte e a disposizione dell'autorità, le quali devono essere esaminate e valutate in base alle considerazioni suesposte. Nel valutare le informazioni in questione si deve tenere debitamente conto, a norma dell'articolo 28 del regolamento base, del fatto che alcune parti non offrono una piena collaborazione all'inchiesta, il che rende talvolta necessario ricorrere a informazioni provenienti da altre fonti. Nel caso in questione, si è accertato che il governo coreano non aveva fornito un certo numero di documenti richiesti relativi a riunioni riguardanti il futuro della Hynix. Il governo coreano, inoltre, non ha informato la Commissione dello svolgimento di queste riunioni, benché chiare richieste in tal senso fossero state fatte nel questionario e nel corso della verifica in loco. Il governo è stato informato delle conseguenze della mancata collaborazione a norma dell'articolo 28, paragrafi 1 e 6, del regolamento base. Data una simile mancanza di collaborazione, si è reso necessario, oltre a prendere in considerazione i pertinenti documenti del governo coreano forniti da altre parti, ricorrere a informazioni provenienti da fonti secondarie, in particolare dalla stampa coreana. Queste informazioni sono state esaminate con grande cautela, al governo coreano e alla Hynix è stata data la possibilità di presentare osservazioni al riguardo e, ove possibile, sono stati effettuati controlli incrociati con altre fonti d'informazione indipendenti.
(17) Nel commentare le informazioni finali il governo coreano ha contestato la conclusione secondo cui aveva omesso informazioni importanti relative a determinati documenti e riunioni e non aveva offerto piena collaborazione all'inchiesta. Secondo il governo, le domande poste dalla Commissione erano poco chiare e precise, mentre informazioni sui documenti e le riunioni in questione non figuravano tra le richieste presentate. Si deve osservare che le domande poste nei questionari in merito a ogni singola misura oggetto dell'inchiesta, come pure nel corso delle visite di verifica, erano chiare e prive di ambiguità e si riferivano specificamente all'eventuale partecipazione del governo a riunioni concernenti le misure oggetto dell'inchiesta. Pertanto, l'affermazione del governo secondo cui le domande poste dalla Commissione a suo giudizio non contemplavano questo genere di informazioni non è considerata convincente.
(18) Si ricorda inoltre che un certo numero di banche coreane hanno rifiutato di collaborare all'inchiesta della Commissione. In particolare, la KorAm Bank e la Citibank non hanno replicato alle lettere di richiamo relative alle loro risposte al questionario, omettendo quindi di fornire le informazioni necessarie. La Kookmin Bank, la Korea First Bank e la Shinhan Bank non hanno accettato che venissero effettuate verifiche in loco delle risposte da esse fornite al questionario. Tutte le banche sono state informate che la mancata collaborazione da parte loro avrebbe potuto incidere negativamente sui risultati dell'inchiesta relativi al loro cliente Hynix e che le conclusioni dell'inchiesta stessa avrebbero potuto essere basate sui dati disponibili, a norma dell'articolo 28 del regolamento base. È stata inoltre data loro la possibilità di presentare osservazioni e sono state informate delle conseguenze della mancata collaborazione. Allo stesso modo, si deve ritenere che anche la Hynix non abbia collaborato all'inchiesta, almeno in parte. Il fatto che non abbia permesso al suo consulente finanziario di collaborare ha ostacolato gravemente lo svolgimento dell'inchiesta.
iii) Situazione finanziaria della Hynix
(19) Si ricorda, quale osservazione di carattere generale, che la situazione finanziaria della Hynix è sempre stata critica negli ultimi anni, incluso il periodo dell'inchiesta. La società ha registrato perdite persino nell'anno 2000, considerato generalmente un anno molto buono per l'industria delle DRAM. Va osservato che alla fine del 2000, la Hynix aveva accumulato oltre 9,46 miliardi di USD di passività. Una tale cifra rappresentava quasi il doppio del suo valore netto e oltre il quadruplo del valore della capitalizzazione di mercato dell'azienda. Inoltre, la maggior parte di queste passività giungevano a scadenza nel corso del 2001 quando la società doveva far fronte a seri problemi di liquidità. Persino il governo coreano aveva già riconosciuto nel novembre 2000 "la fame di liquidità della Hyundai Electronics". All'inizio del 2001 analisti finanziari come la Morgan Stanley e la UBS Warburg prevedevano che la società non sarebbe stata in grado di generare liquidità dal flusso di cassa interno o dalla cessione di attività per far fronte alle passività che giungevano a maturazione. Nell'ottobre del 2001, quando sono state decise le misure di salvataggio oggetto della presente inchiesta, i debiti della Hynix erano pari a sei volte il suo capitale netto.
(20) In base al cosiddetto "modello Altman punteggio zeta", concepito appositamente per prevedere le probabilità di fallimento di società coreane, negli anni 1999-2001 gli indici finanziari della Hynix risultavano ben peggiori di quelli di altre aziende coreane che sono effettivamente fallite. I punteggi della Hynix superavano del 700 % la soglia fissata per una società in grave crisi finanziaria. Il quoziente di liquidità e il rapporto secco di liquidità della Hynix indicavano un'azienda con una liquidità totalmente inadeguata a far fronte ai suoi obblighi. Il margine netto di profitto della Hynix, il rendimento delle attività totali e il rendimento del capitale netto sono risultati negativi quasi ogni anno a partire dal 1997, con i margini netti pari a - 24,3 % nel 2000 e a - 93,83 % nel 2001. In ciascuno degli anni del periodo 1997-1999, il flusso di cassa generato dalle operazioni della società non era sufficiente a coprire neppure un sesto dei suoi debiti o passività totali. La Hynix avrebbe avuto bisogno di flussi di cassa per altri 2 miliardi di KRW nel 2000 e per altri 4,5 miliardi di KRW nel 2001 soltanto per poter rispettare le scadenze di pagamento dei debiti in quel periodo. Nel gennaio 2001 la UBS Warburg riferiva in una sua relazione che le minacce di bancarotta avevano fatto scendere il valore delle azioni Hynix e che gli investitori erano preoccupati che l'azienda non disponesse di flusso di cassa sufficiente a ripagare il debito giunto a scadenza e dovesse affrontare potenzialmente la bancarotta qualora non fosse in grado di rifinanziare i suoi debiti.
(21) Anche i rendiconti finanziari del 2001 escludevano la possibilità di un futuro successo finanziario della Hynix, poiché vi si leggeva che "l'intero processo di normalizzazione del funzionamento della società richiederà il costante sostegno delle banche creditrici fino a quando il prezzo di vendita dei prodotti a semiconduttori non avrà registrato un aumento sufficiente". Dai dati suesposti si ricava che tanto in passato come per il futuro la Hynix si è distinta per la sua dipendenza dal sostegno finanziario dei suoi creditori. La società era giunta al punto, durante il PI, di non essere più in grado di finanziare le sue operazioni con gli utili generati dalle sue attività.
(22) L'aggravarsi della situazione finanziaria della Hynix nel 2001 aveva inoltre riflessi nel rating del credito dell'azienda. All'inizio del gennaio del 2001 il rating della Hynix era pari a BBB- ("investment grade") secondo le agenzie di rating coreane e a B ("speculative grade") secondo la Standard and Poor's. Le agenzie coreane avevano retrocesso la Hynix a uno "speculative grade" BB+ il 22 gennaio 2001. Il rating della Standard and Poor's ha quindi retrocesso la Hynix a B- nel marzo 2001, poi a CCC+ nell'agosto 2001 e infine a SD ("selective default" o "insolvenza selettiva") nell'ottobre 2001.
(23) Il rating più elevato che assegna la Standard and Poor's è AAA, indice di altissima capacità di onorare gli impegni finanziari. Il rating AA indica che tale capacità è molto forte. Una società con rating A può subire in misura maggiore gli effetti negativi dei mutamenti di circostanze e di situazione economica, ma la capacità di onorare gli impegni finanziari rimane comunque forte. Il rating BBB indica che condizioni economiche negative o un cambiamento di circostanze hanno una maggiore probabilità di portare a un indebolimento della capacità di far fronte agli impegni finanziari. I rating BB, B, CCC, CC e C sono considerati come il riflesso di significative caratteristiche speculative. Una società con rating BB deve far fronte a un clima di notevole incertezza o è esposta a condizioni commerciali, economiche o finanziarie avverse che possono determinare una capacità inadeguata di onorare gli impegni finanziari. Quanto a un rating B, esso implica che condizioni commerciali, economiche o finanziarie avverse possono probabilmente incidere sulla capacità di onorare gli impegni finanziari. Un rating CCC indica che attualmente la società potrebbe non riuscire a far fronte ai pagamenti e che dipende da condizioni commerciali, economiche o finanziarie favorevoli per onorare gli impegni finanziari. CC indica che attualmente la società presenta un grado ancora maggiore di vulnerabilità quanto ai mancati pagamenti. Il rating C può essere utilizzato per una situazione in cui è stata presentata una richiesta di bancarotta o avviata un'azione simile, ma le scadenze di pagamento per l'impegno finanziario in questione vengono comunque rispettate. I rating SD e D implicano che la società non ha fatto fronte a un obbligo finanziario. SD viene attribuito quando si può prevedere che una società sia insolvente selettivamente, vale a dire continui a onorare una specifica classe di impegni finanziari ma non possa far fronte alle sue obbligazioni in altri settori. Il rating più basso è D, che viene assegnato di norma soltanto quando si è verificata un'effettiva inadempienza da parte di una società. A differenza degli altri rating succitati, quest'ultimo non è di natura previsionale. La classificazione tra "AA" e "CCC" può essere modificata mediante l'aggiunta di un simbolo grafico "più" (+) o "meno" (-) per indicare la posizione relativa rispetto alle categorie di rating principali. Le prime quattro categorie, vale a dire AAA, AA, A e BBB, sono generalmente riconosciute come categorie di investimento ("investment grade"), mentre le obbligazioni con un rating da BB fino alla categoria più bassa rientrano di solito nella categoria di tipo speculativo ("speculative grade"). Il termine "junk bond" è semplicemente un'espressione irriverente usata per indicare quest'ultima categoria di obbligazioni più rischiose o di tipo speculativo.
iv) Motivi di interesse pubblico
(24) La difficoltà finanziarie della Hynix erano notevolmente aumentate in seguito all'acquisizione e alla successiva fusione con la società LG Semicon Co., Ltd nel 1999. Le informazioni disponibili indicano che tale acquisizione e la successiva fusione del 1999 tra la LG Semicon e la Hynix non erano fondate su principi di mercato, ma che le due società erano state obbligate dal governo coreano a una simile mossa in quanto rientrava nella cosiddetta politica del "Big Deal". Il governo coreano riteneva che tre aziende di semiconduttori fossero troppe in una situazione di mercato in declino e intendeva ridurle a due per consolidare e razionalizzare le competenze di base di tali società. In conseguenza di una tale acquisizione e fusione forzata, la Hynix aveva dovuto farsi carico del debito della LG e versare a quest'ultima una somma notevole come prezzo dell'acquisizione, il che aveva quasi raddoppiato le passività della stessa Hynix. Si può quindi affermare che lo stesso governo coreano ha contribuito a peggiorare una situazione finanziaria sempre più grave della Hynix. Man mano che la situazione della Hynix andava ulteriormente aggravandosi dopo la fusione, la sensazione generale era che il governo si sentisse obbligato a proteggere l'azienda dal fallimento in quanto la responsabilità di occuparsi delle società del "Big Deal" era di sua competenza.
(25) Secondo le informazioni disponibili, inoltre, il governo coreano considerava la Hynix troppo importante per l'economia nazionale per permettere che fallisse. La Hynix rappresentava il 4 % delle esportazioni coreane nel 2001; rappresentava inoltre 24000 posti di lavoro, oltre a un numero molto maggiore nelle industrie fornitrici e utilizzatrici. L'industria dei semiconduttori era stata designata come uno dei settori strategici orientati all'esportazione della Corea, motivo che era anche alla base della fusione forzata dovuta alla politica del "Big Deal" messa in atto dal governo coreano.
(26) Nel novembre 2002 il Grand National Party coreano (in seguito denominato "GNP") ha portato a termine uno studio sulla cattiva gestione dei fondi da parte del governo coreano negli ultimi anni, nel quale è incluso un lungo capitolo sulle misure di salvataggio della Hynix e di altre società del gruppo Hyundai. Il GNP ha dichiarato che il piano di salvataggio della Hynix e di altre società del gruppo Hyundai rappresentava una significativa battuta d'arresto per i suoi sforzi volti ad avviare riforme basate sui principi del mercato. Il GNP ha fatto notare che se ci si fosse dovuti attenere ai principi del mercato, le società controllate del gruppo Hyundai, compresa la Hynix, avrebbero dovuto essere vincolate dagli stessi principi del mercato validi per altre imprese in difficoltà. Nonostante ciò, il governo aveva obbligato gli istituti finanziari a concedere prestiti al gruppo Hyundai e mobilitato le banche finanziate da investimenti pubblici e altri istituti finanziati dal governo o da investimenti pubblici affinché prestassero somme considerevoli al medesimo gruppo Hyundai. Per quanto riguarda in particolare la Hynix, il GNP ha accertato che il governo coreano aveva versato circa 13700 miliardi di KRW (10,3 miliardi di USD) in fondi pubblici alla Hynix. Il GNP attribuisce inoltre la fusione forzata della Hynix con la LG Semicon, decisa dal governo coreano, alle difficoltà registrate dalla Hynix nell'ultimo periodo, e afferma che una simile azione fu condotta nel più completo disprezzo dei principi del mercato. Nel difendere le misure decise dal governo coreano per finanziare la Hynix un funzionario governativo ha dichiarato che l'esecutivo aveva fatto soltanto quello che era necessario per salvare aziende di importanza strategica per il paese.
2. RISERVE PER IL PAGAMENTO DI IMPOSTE, ESENZIONI FISCALI E CREDITI D'IMPOSTA
(27) Dopo l'istituzione delle misure provvisorie non sono pervenute osservazioni o informazioni tali da modificare le conclusioni di cui ai considerando da 17 a 25 del regolamento provvisorio. Tali conclusioni vengono pertanto confermate. Dal momento che le sovvenzioni accertate per la Samsung erano tutte a livello di soglia minima, nei confronti di questa società non deve essere istituita nessuna misura compensativa definitiva.
3. PRESTITO SINDACATO DI 800 MILIARDI DI KRW (GENNAIO 2001)
(28) Come stabilito nel regolamento provvisorio, si era concluso in via provvisoria che non vi erano prove sufficienti per stabilire in modo obiettivo e definitivo l'esistenza di una sovvenzione e si era quindi deciso di non compensare il programma in questione. Alcune parti interessate hanno contestato queste conclusioni e chiesto un riesame delle risultanze provvisorie. Sostengono che, in condizioni normali di mercato, una società con una situazione finanziaria paragonabile a quella della Hynix non avrebbe ottenuto finanziamenti da fonti commerciali.
(29) Una parte interessata ha affermato che la Hynix non era meritevole di credito all'epoca della misura in questione e che pertanto la decisione dei creditori di concedere un nuovo prestito alla società poteva essere spiegata soltanto da un "ordine" del governo coreano in tal senso. Di conseguenza, secondo questa parte interessata, il prestito ha conferito un vantaggio alla Hynix e andrebbe compensato per intero. La stessa parte interessata afferma inoltre che il prestito sindacato ha conferito un vantaggio alla Hynix anche perché la concessione di un tale prestito non sarebbe stata possibile se la Financial Supervisory Commission (in seguito denominata "FSC") non avesse provveduto a una deroga selettiva ai massimali di legge per i prestiti. Il governo coreano ha dato ordine alla FSC di alzare i massimali di legge per la concessione di prestiti da parte di alcune banche onde garantire un numero sufficiente di partecipanti in grado di accordare un prestito per 800 miliardi di KRW.
(30) Da quando è stato pubblicato il regolamento provvisorio la Commissione ha raccolto nuove informazioni in merito all'ordine impartito dal governo coreano alla FSC di alzare i massimali di legge per la concessione di prestiti da parte di alcune banche che partecipavano al prestito sindacato. Le conclusioni provvisorie raggiunte dalla Commissione in merito a tale misura debbono pertanto essere riesaminate alla luce delle nuove informazioni. Le parti interessate, la Hynix e il governo coreano, sono state esplicitamente invitate a presentare le loro osservazioni sulle nuove informazioni, e nel riesaminare la misura in questione si è tenuto conto delle osservazioni presentate.
(31) Ai sensi dell'articolo 35 della legge coreana per il settore bancario, "no financial institution shall extend credits exceeding 25/100 of the relevant financial institution's equity capital to the same individual, corporation and person, or 20/100 to the same individual or corporation". La FSC può tuttavia approvare il superamento di questi massimali ai sensi dell'articolo 20, paragrafo 3, del decreto di applicazione della legge bancaria, che elenca i casi particolari in cui può essere concessa una simile autorizzazione. Senza il consenso della FSC, le banche non possono superare i massimali stabiliti dalla legge bancaria per la concessione di prestiti.
(32) Il 28 novembre 2000 una lettera del ministero delle Finanze e dell'economia, a firma dello stesso ministro, è stata inviata al presidente della Korea Export Insurance Corporation (in seguito denominata "KEIC") e al presidente della KEB. La lettera informava delle conclusioni raggiunte nel quadro delle discussioni sul metodo per "ridurre la fame di liquidità della Hyundai Electronics", uno dei punti affrontati nella riunione dei ministri economici tenutasi lo stesso giorno (28 novembre). La missiva dava ordine ai destinatari di far sì che le misure decise venissero "attuate fino in fondo". Nella lettera si afferma inoltre che le misure di salvataggio della Hynix erano state avviate dal Financial Supervisory Service ("Servizio di controllo finanziario"); si dà inoltre ordine alla KEB di chiedere un'estensione dei massimali di credito per conto degli istituti finanziari creditori, provvedimento che, in base ai risultati dell'incontro svoltosi tra i ministri economici, avrebbe dovuto ottenere una speciale approvazione della FSC. Il ministro ha quindi imposto alla KEB di chiedere l'estensione dei massimali e alla FSC di approvare tale richiesta.
(33) Nel dicembre del 2000 la KEB ha presentato una richiesta di approvazione per l'estensione del massimale di credito per il finanziamento della Hynix, e presentato richieste analoghe per la Korea First Bank (in seguito denominata "KFB") e la KDB. Nella decisione dell'FSC veniva spiegato che queste banche intendevano concedere un prestito sindacato e uno strumento D/A (prestiti garantiti da "documenti contro accettazione") alla Hynix. La FSC ha approvato tali richieste in forza dell'articolo 20, paragrafo 3, punto 1.3, del decreto di applicazione della legge bancaria, in base alle quali le è consentito estendere i massimali "qualora riconosca che è inevitabile per lo sviluppo industriale ... o per la stabilità della vita nazionale". Si tratta di una disposizione di interesse pubblico, il che dimostra che dal punto di vista del governo coreano la concessione di un tale credito eccezionale era una questione di interesse pubblico.
(34) Si deve osservare che, in base al verbale della riunione dell'FSC concernente questo caso, i membri della commissione avevano approvato l'estensione del massimale di credito per il finanziamento della Hynix in quanto l'azienda era troppo grande e importante per permettere che fallisse. Nel verbale si leggono le seguenti spiegazioni: "L'industria dei semiconduttori è un settore strategico; dopo la fusione della Hynix con la LG Semicon nel 1999, la società rappresentava il 20 % del mercato mondiale dei semiconduttori e il 4 % delle esportazioni coreane. La Hynix rappresenta 24000 posti di lavoro nell'industria, mentre si contano più di 2500 altre società occupate nel settore per un totale di oltre 150000 posti di lavoro. Il sostegno al prestito sindacato e al finanziamento D/A aumenterebbe il livello di competitività della Corea sul piano internazionale. Pertanto, ai fini della promozione di politiche a favore dell'industria elettronica, la FSC ritiene che l'estensione del massimale sia questione di interesse preminente.".
(35) Si osservi che senza l'estensione dei massimali di credito sarebbe stato impossibile per le tre banche summenzionate partecipare al prestito sindacato, in quanto avrebbero violato gli obblighi che incombono loro ai sensi della legge bancaria. Dando ordine alla FSC di approvare l'estensione e alla KEB di richiederla, il governo coreano aveva effettivamente ordinato alle banche di concedere i prestiti in un modo che sarebbe stato altrimenti impossibile a norma della legislazione bancaria coreana. È evidente che i massimali di credito dovevano essere innalzati per procurare il finanziamento alla Hynix. Infatti, quando il governo coreano e la Hynix sono stati esplicitamente invitati a commentare le nuove informazioni circa l'ordine impartito dallo stesso governo di innalzare i massimali di credito, né l'uno né l'altro hanno fatto presente nelle loro osservazioni che all'epoca delle misure in questione fosse disponibile per la Hynix un'altra fonte di finanziamento. Nessun'altra parte, inoltre, ha mai fatto presente la probabilità che tale fonte esistesse in qualsiasi altra fase dell'inchiesta.
(36) Conformemente alle conclusioni di cui ai considerando da 55 a 59 del regolamento provvisorio, che vengono qui confermate, la KDB è considerata un ente pubblico ai sensi dell'articolo 1, paragrafo 3, del regolamento base. Quanto alla KEB e alla KFB, si ritiene che la loro partecipazione al prestito sindacato in ragione di 100 miliardi di KRW ciascuna fosse dovuta a un ordine del governo coreano, il quale perseguiva l'obiettivo politico di alleviare le difficoltà finanziarie della Hynix per motivi di sviluppo industriale. Si considera quindi che nel caso in questione il governo coreano abbia impartito loro un ordine perché svolgessero una funzione che di norma spetta al governo stesso. Anche il fatto che sia stata ricordata la particolare disposizione del succitato decreto di applicazione dimostra che l'estensione dei massimali di credito era considerata una questione di interesse pubblico. Non solo: l'intervento del governo è indicativo del fatto che la concessione di un tale credito eccezionale era una questione di interesse pubblico, il che rientra tra le normali prassi di una pubblica amministrazione. Pertanto, la partecipazione delle banche al prestito sindacato soddisfa i criteri illustrati al considerando 15. Di conseguenza, tale misura costituisce un contributo finanziario concesso da una pubblica amministrazione ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 1, lettera a), punto i), del regolamento base per quanto riguarda la KDB, e del punto iv) del medesimo articolo per quanto riguarda la KEB e la KFB.
(37) A norma dell'articolo 5 del regolamento base, l'importo della sovvenzione compensabile deve essere calcolato in termini di vantaggio conferito al beneficiario. La partecipazione delle tre banche al prestito sindacato ha conferito alla Hynix un vantaggio pari all'importo eccedente i massimali di legge per i prestiti, poiché tale è l'importo che la società aveva potuto ottenere in prestito soltanto grazie all'estensione dei massimali. Senza l'innalzamento dei massimali questo importo non sarebbe stato concesso alla Hynix dalle banche in questione; d'altra parte, non vi sono indicazioni che, all'epoca della misura in oggetto, la Hynix potesse disporre di altre fonti per un finanziamento di tale entità. Gli importi eccedenti i massimali di credito sono pertanto considerati sovvenzioni. Trattandosi di misure ad hoc concesse ad una sola società, tali sovvenzioni sono specifiche ai sensi dell'articolo 3 del regolamento base e quindi compensabili. Va osservato, tuttavia, che le quote di partecipazione al prestito sindacato della KDB e della KEB sono già compensate in quanto incluse nelle misure dell'ottobre 2001. Pertanto, per evitare un doppio conteggio, queste misure non vengono compensate nel contesto del prestito sindacato del gennaio 2001. Quanto invece alla quota di partecipazione al prestito della KFB che eccedeva il massimale di legge per i prestiti, le informazioni disponibili indicano che l'eventuale vantaggio derivante dall'innalzamento dei massimali verrebbe ad essere trascurabile. Di conseguenza, non viene compensato in questo contesto.
4. GARANZIE DA PARTE DELLA KEIC PER CREDITI ALL'ESPORTAZIONE PARI A 600 MILIONI DI USD (GENNAIO 2001)
(38) Come stabilito nel regolamento provvisorio, si era concluso in via provvisoria che non vi erano prove sufficienti per stabilire in modo obiettivo e definitivo l'esistenza di una sovvenzione e si era quindi deciso di non compensare la misura in questione. Alcune parti interessate hanno contestato queste conclusioni e chiesto un riesame delle risultanze provvisorie.
(39) Una parte interessata ha affermato che il vantaggio compensabile derivante dalla misura non doveva essere calcolato sui premi richiesti alla Hynix, come era stato fatto nel regolamento provvisorio. Detta parte sosteneva invece che il vantaggio doveva basarsi sul fatto che la Hynix non avrebbe potuto ottenere sul mercato l'aumento del massimale di credito concessole. Essa era riuscita ad ottenere un tale innalzamento del massimale soltanto perché il governo coreano aveva dato ordine alle KEIC (Korea Export Insurance Corporation) di garantire l'aumento.
(40) Si osservi che, in base alle informazioni disponibili, le banche avevano concesso l'aumento del massimale D/A (documenti contro accettazione) soltanto perché tale estensione era garantita dalla KEIC. L'estensione del credito dipendeva quindi dalla garanzia. Nel regolamento provvisorio il premio corrisposto dalla Hynix per la garanzia era stato esaminato senza tuttavia trovare elementi di prova dell'esistenza di una sovvenzione. All'epoca delle misure provvisorie, tuttavia, non si disponeva di elementi di prova convincenti che indicassero che il governo coreano aveva dato ordine alla KEIC di fornire la garanzia in questione. Nel questionario inviatogli si chiedeva al governo coreano di fornire ragguagli sul suo ruolo o quello di funzionari pubblici nel processo che aveva portato alla garanzia per la Hynix, con particolare riguardo a informazioni dettagliate sulle riunioni sul caso in questione. Era stato chiesto in particolare di precisare il ruolo svolto dal Financial Supervisory Service (in seguito denominata "FSS") in tale processo. Le stesse domande erano state rivolte al governo coreano, all'FSC/FSS e alla KEIC nel corso della visita di verifica. Nelle loro risposte le parti avevano spiegato che né il governo né la FSC/FSS avevano il diritto di interferire nel processo decisionale relativo all'assunzione di rischio per la garanzia della Hynix.
(41) Tuttavia, da quando è stato pubblicato il regolamento provvisorio la Commissione ha ottenuto nuove informazioni circa il ruolo del governo coreano, il quale ha dato ordine alla KEIC di fornire la garanzia onde ottenere un'estensione dello strumento D/A per 600 milioni di USD. Le conclusioni provvisorie raggiunte in merito a tale misura debbono pertanto essere riesaminate alla luce delle nuove informazioni. Le parti interessate, la Hynix e il governo coreano, sono state esplicitamente invitate a presentare le loro osservazioni sulle nuove informazioni, e nel riesaminare la misura in questione si è tenuto conto delle osservazioni presentate.
(42) Conformemente alle conclusioni di cui al considerando 32 del regolamento provvisorio, che vengono qui confermate, la KEIC è considerata un ente pubblico. Inoltre, come si è già menzionato al precedente considerando 32, il ministro delle Finanze e dell'economia ha inviato una lettera al presidente della KEIC e al presidente della KEB. Il secondo punto discusso nella lettera era il seguente: "Quanto alla concessione di prestiti garantiti dal D/A, la KEIC riprenderà temporaneamente a farsi carico dell'assicurazione per il saldo non trasferibile del D/A". Una lettera di contenuto analogo con la richiesta alla KEIC di "agire di conseguenza" è stata inviata al presidente e al direttore generale della KEIC il 30 novembre 2000 dal ministro del Commercio, dell'industria e dell'energia.
(43) Una seconda lettera è stata inviata il 10 gennaio 2001 agli stessi destinatari, vale a dire il presidente della KEIC e il presidente della KEB, a firma di tre ministri del governo coreano: il ministro delle Finanze e dell'economia, il ministro del Commercio, dell'industria e dell'energia e il ministro della Programmazione e del bilancio. La lettera riferiva le conclusioni della discussione sull'acquisto del D/A Hynix svoltasi alla riunione dei ministri economici del 9 gennaio 2001. Le conclusioni erano le seguenti: "1) La KEIC deve assicurare il D/A Hynix acquistato dalla banche creditrici entro il 30 giugno 2001 e fino a un importo totale di 600 milioni di USD. 2) Quanto all'eventuale carenza di fondi della riserva KEIC per far fronte a un tale pagamento, verrà fornito un sostegno proveniente da una fonte distinta di finanziamento". Il governo coreano si impegnava quindi a compensare la KEIC qualora essa dovesse versare la garanzia e non fosse in grado di farlo con le sue proprie riserve di rischio.
(44) In base alle informazioni disponibili, la posizione della KEIC all'epoca era che la Hynix si trovasse in stato di insolvenza tecnica. Tuttavia, un alto dirigente della KEIC ha dichiarato nel corso della riunione del consiglio di amministrazione del 1o dicembre 2000 che "siamo arrivati a dare il nostro sostegno a questa transazione su ordine del ministro dell'Industria e delle risorse". Pertanto, alcuni ministri del governo coreano avevano ordinato alla KEIC di garantire l'estensione dello strumento D/A. Al considerando 35 vengono illustrati i motivi politici alla base di questa decisione, così come sono stati espressi dalla FSC nella riunione in cui sono state discusse le misure. La KEIC ha dato sostegno a queste misure soltanto per via dell'ordine ricevuto dal governo coreano. Dal momento che le banche che hanno innalzato il massimale di credito lo hanno fatto solo a condizione che l'estensione fosse garantita, la garanzia costituiva un prerequisito essenziale per la concessione del prestito. Il prestito quindi è stato concesso in conseguenza della garanzia.
(45) La garanzia è stata quindi fornita dalla KEIC dietro preciso ordine del governo coreano, il quale perseguiva l'obiettivo politico di alleviare le difficoltà finanziarie della Hynix per motivi di sviluppo industriale. Pertanto la KEIC, pur essendo un ente pubblico, ha ricevuto un ordine esplicito del governo coreano per svolgere una funzione e seguire delle prassi che, di norma, sono di competenza del governo stesso. Di conseguenza, la garanzia costituisce un contributo finanziario concesso da una pubblica amministrazione ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 1, lettera a), punti i) e iv), del regolamento base. Tale garanzia ha conferito un vantaggio alla Hynix, in quanto senza di essa la società non avrebbe potuto ottenere l'estensione dello strumento D/A per 600 milioni di USD. Nello stesso tempo, l'assicurazione del governo coreano che la KEIC sarebbe stata compensata in caso di insolvenza dimostrava che il premio versato dalla Hynix non bastava a coprire il rischio assunto dalla KEIC per garantire l'estensione del D/A e che, pertanto, costituiva un'azione non commerciale. Il governo si è effettivamente assunto il rischio dell'inadempienza all'impegno di pagamento da parte della Hynix senza chiedere in cambio alcun compenso. In base alle informazioni disponibili, le banche non avrebbero concesso lo strumento D/A in assenza della garanzia. Non si hanno inoltre informazioni circa il fatto che la Hynix fosse in grado di ottenere un finanziamento di entità paragonabile da altre fonti. Si ritiene quindi che la copertura della garanzia senza che venisse corrisposto un premio adeguato abbia conferito un vantaggio alla Hynix ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 2, del regolamento base. A norma dell'articolo 6, lettera c), del regolamento base, poiché la Hynix non avrebbe potuto ottenere un prestito commerciale analogo in assenza della garanzia, la copertura dell'estensione del massimale del D/A costituisce effettivamente un sussidio. Il vantaggio conferito alla Hynix e, quindi, l'importo della sovvenzione è pari all'importo dell'estensione dello strumento D/A, ossia 600 milioni di USD.
(46) Nel commentare le informazioni finali il governo coreano e la Hynix hanno affermato che la KEIC non aveva versato finanziamenti all'azienda, ma solo fornito un'assicurazione, e che la Hynix aveva pagato alle banche i tassi di interesse vigenti sul mercato per lo strumento D/A. Pertanto, secondo loro, per calcolare il vantaggio conferito alla Hynix dalla misura in questione si doveva tener conto della differenza dei costi tra l'importo pagato dall'azienda per lo strumento D/A e quello che avrebbe dovuto versare senza la garanzia della KEIC. Va osservato che il vantaggio conferito alla Hynix equivale all'intero importo dei prestiti che non sarebbero stati concessi, in tutto o in parte, senza la garanzia della KEIC il cui rischio era stato assunto dal governo. Nulla indica che la Hynix potesse disporre all'epoca di un'altra fonte di finanziamento senza garanzia, né l'azienda ha mai fatto presente una simile possibilità. Pertanto, non si hanno valori di riferimento per il confronto dei costi richiesto dalle parti. Inoltre, la Hynix non ha versato alcun premio supplementare per l'assunzione di rischio completa da parte del governo sull'intero importo dei prestiti. In tali circostanze, si ritiene che il vantaggio conferito alla Hynix sia pari all'intero importo della garanzia di cui si è fatto carico il governo coreano.
(47) Poiché lo strumento D/A è uno strumento di credito all'esportazione, condizionato quindi all'andamento delle esportazioni, la sovvenzione per 600 milioni di USD è specifica ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 4, lettera a), del regolamento base ed è pertanto compensabile. Poiché si tratta di una sovvenzione all'esportazione, l'importo della sovvenzione dovrebbe essere ripartito sul fatturato delle esportazioni ai sensi della sezione F, lettera b), punto i), degli "Orientamenti per il calcolo dell'importo della sovvenzione nelle inchieste sui dazi compensativi" (in seguito denominati "gli Orientamenti"). Utilizzando lo stesso metodo di calcolo illustrato ai considerando 67 e 108 del regolamento provvisorio, ma ripartendo la sovvenzione sul fatturato delle esportazioni invece che sul fatturato totale, dato che la sovvenzione in questione è una sovvenzione all'esportazione, la sovvenzione è pari al 5,1 %.
5. PROGRAMMA OBBLIGAZIONI DELLA KDB (GENNAIO 2001)
(48) Dopo la pubblicazione del regolamento che istituisce il dazio compensativo provvisorio, la Hynix, il governo coreano e la KDB hanno presentato le loro osservazioni in merito alle conclusioni della Commissione sul programma obbligazioni della KDB.
a) Vantaggio conferito dalla misura in questione
(49) Anzitutto, la Hynix, il governo coreano e la KDB hanno affermato che l'obiettivo del programma della KDB era di introdurre una misura temporanea intesa a normalizzare il mercato delle obbligazioni e che detto programma non aveva conferito un vantaggio alla Hynix. Sostenevano che non vi fosse alcun vantaggio, in quanto il programma era stato esteso alla Hynix alle condizioni di mercato e ai tassi di interesse vigenti. La Hynix ha inoltre affermato che, avendo già ottenuto il prestito sindacato nel gennaio 2001 e un'iniezione di nuovi capitali attraverso l'emissione di polizze di deposito (global depository receipts - GDR) nel maggio 2001, non era possibile sostenere che essa non potesse rifinanziare le proprie obbligazioni attraverso il mercato.
(50) Quanto all'affermazione secondo cui il programma della KDB non avrebbe conferito alcun vantaggio alla Hynix in quanto l'azienda vi avrebbe partecipato ai tassi di interesse vigenti sul mercato, si osservi che, in base alle informazioni fornite dalla KDB nella sua risposta al questionario, il tasso di interesse dopo la conversione alle nuove obbligazioni emesse a titolo del programma KDB risultava notevolmente inferiore al tasso di interesse iniziale. Nel caso delle obbligazioni emesse nel gennaio 2001 esso risultava inferiore di circa il 50 %, il che equivale a 10 punti percentuali. Questo avvenne benché, a condizioni normali di mercato, le obbligazioni che vengono rifinanziate per via dell'incapacità della società interessata di rimborsarle già prima della loro scadenza hanno tassi di interesse più elevati di quelli delle obbligazioni originali, il che riflette le previsioni di rischio più elevato quanto al fatto che la società che le ha emesse possa effettivamente rimborsarle. Di conseguenza, dagli elementi di prova disponibili si ricava che i tassi di interesse applicati per il programma della KDB non corrispondevano ai tassi vigenti sul mercato.
(51) Quanto all'affermazione secondo cui la Hynix fosse in grado di rifinanziare le proprie obbligazioni sul mercato, in particolare mediante il prestito sindacato e l'emissione delle polizze GDR nel maggio 2001, si deve osservare che obbligazioni e prestiti sono strumenti molto diversi e non direttamente comparabili. Nel 2001 il mercato coreano delle obbligazioni applicava condizioni estremamente rigorose e le società con un rating del credito modesto non erano in grado di rifinanziare le loro obbligazioni sul mercato. Come si è già spiegato nel considerando 61 del regolamento provvisorio, lo stesso governo coreano nella risposta al questionario aveva ammesso una simile situazione, il che è provato inoltre da altri documenti raccolti dalla Commissione. A partire dal luglio del 2000 le condizioni finanziarie sul mercato delle obbligazioni si sono fatte assai più rigide. Un tale clima rifletteva la maggiore sensibilità degli investitori al rischio di credito delle aziende a fronte del netto rallentamento della crescita economica e dello "overhang" (eccesso) di obbligazioni emesse nel 1998 o in anni precedenti e ormai prossime alla scadenza. Ciò ha determinato un'ampia e diffusa "guerra della qualità" sul mercato coreano delle obbligazioni. Il governo coreano ha dichiarato inoltre nella risposta al questionario che il motivo fondamentale alla base della creazione del programma della KDB era aiutare alcune società con rating del credito modesti a rifinanziare le loro obbligazioni prossime alla scadenza, poiché queste aziende non sarebbero state in grado di farlo sul mercato. Inoltre, si deve sottolineare che il 22 gennaio 2001 il rating della Hynix era stato retrocesso da un "investment grade" BBB- a uno "speculative grade" BB+, il che rendeva la posizione dell'azienda ancora più critica da questo punto di vista.
(52) Ci si deve inoltre domandare se la Hynix avrebbe potuto rifinanziare le sue obbligazioni su un mercato estero delle obbligazioni. Nessuna informazione disponibile sembra tuttavia indicare che questo sarebbe risultato possibile. La Hynix non aveva fatto presente una tale possibilità nel corso dell'inchiesta né aveva mai indicato alcun tentativo da parte sua di rifinanziare le obbligazioni su un mercato estero delle obbligazioni Si noti del resto che lo "speculative rating" B attribuito alla Hynix dall'agenzia di rating internazionale Standard and Poor's nel gennaio 2001 non consente neppure una tale eventualità.
(53) La Hynix aveva obbligazioni per un valore di oltre 3000 miliardi di KRW che giungevano a maturazione nel 2001. Aveva inoltre ottenuto un prestito sindacato di 800 miliardi di KRW dalle sue banche creditrici nel gennaio 2001. Si osservi tuttavia che aveva chiesto un prestito per 1000 miliardi di KRW, ma che le banche erano disposte a concederle soltanto 800 miliardi di KRW. Una parte di questa cifra, vale a dire 300 miliardi di KRW - come si è già spiegato nei considerando da 30 a 37 - era stata concessa dietro ordine del governo coreano: quest'ultimo aveva dato ordine alla FSC di alzare i massimali di legge per i prestiti concessi da alcune banche le quali, senza tale intervento governativo, non avrebbero potuto prestare denaro alla Hynix. Lo stesso divieto valeva per queste banche anche dopo la concessione del prestito sindacato alla Hynix: era loro proibito accordare prestiti all'azienda, tranne nel caso di un'estensione dei loro massimali per i prestiti per una transazione specifica. Va osservato che due delle tre banche in questione erano le due maggiori banche creditrici della Hynix, cioè la KEB e la KDB. Questo indica che la Hynix aveva ormai raggiunto il limite massimo possibile per la concessione di prestiti bancari. Non si hanno indicazioni che essa avrebbe potuto ottenere nuovi finanziamenti data la somma estremamente elevata di cui avrebbe avuto bisogno per pagare le sue obbligazioni prossime alla scadenza. In effetti, nel corso dell'inchiesta la Hynix non aveva mai fatto presente la possibilità di ottenere il finanziamento necessario sotto forma di un prestito da altre banche sul mercato all'epoca delle misure in questione, né aveva mai dichiarato di aver tentato di ottenere un prestito simile.
(54) Per quanto riguarda la partecipazione delle banche al programma della KDB, si osserva che, in base alle informazioni disponibili, il 4 gennaio 2001 la FSC aveva accordato una deroga collettiva ai massimali per i prestiti a tutte le banche partecipanti al programma della KDB. La FSC ha dichiarato che la deroga concessa nel gennaio del 2001 per partecipare al Fast Track Programme della KDB era diversa dalle altre, in quanto la FSC aveva dato la sua approvazione preliminare per tutte le banche sulla base di una domanda "collettiva" presentata dalla KDB, che è un ente governativo. La partecipazione delle banche al programma della KDB era stata quindi resa possibile unicamente da questa deroga, la quale nella fattispecie era stata concessa interpretando con grande flessibilità il testo del decreto di applicazione della legge bancaria che autorizza l'FSC a derogare, a certe condizioni, ai massimali fissati per i prestiti.
(55) Dalle informazioni disponibili emerge che le banche non avevano deciso di partecipare al programma della KDB sulla base di considerazioni di natura commerciale, ma avevano ricevuto l'ordine di farlo dal governo coreano, preoccupato dalle ripercussioni sul piano macroeconomico di un'eventuale bancarotta della Hynix. È possibile dimostrare quanto sopra prendendo ad esempio la KFB: questa banca, di proprietà al 51 % della US Newbridge Capital, aveva respinto l'invito del governo a partecipare al programma della KDB il 4 gennaio 2001. La KFB aveva infatti valutato che concedere un maggiore credito alla Hynix non fosse giustificato dal punto di vista commerciale. Il presidente e direttore generale della KFB dichiarò che la decisione era stata presa in base a rigidi principi di perseguimento del profitto: l'acquisto di obbligazioni di aziende insolventi avrebbe comportato per la banca ulteriori difficoltà di gestione. La FSS dichiarò che avrebbe chiesto nuovamente alla KFB di farsi carico delle obbligazioni del gruppo Huyndai. In caso di un nuovo rifiuto da parte della banca e qualora questo comportasse il fallimento delle società collegate, la FSS ne avrebbe considerato responsabile la KFB. Poiché la KFB dimostrava ancora di non voler cedere, la FSS avvertì la banca che, persistendo nel suo rifiuto, avrebbe rischiato di perdere una parte della clientela. Il giorno successivo al rifiuto della KFB di accogliere la richiesta del governo coreano, l'agenzia governativa ritirò 77 milioni di USD dal conto presso la KFB. Secondo la rivista Bloomberg, il governo avrebbe persino minacciato di chiedere alle principali aziende clienti della KFB di interrompere le relazioni commerciali con la banca. Alla fine la KFB cedette alle esigenze del governo coreano e decise di partecipare alle misure in questione. Va sottolineato che la KFB non ha collaborato all'inchiesta in quanto ha rifiutato una visita di verifica in loco delle risposte che aveva fornito al questionario della Commissione.
(56) Per quanto riguarda l'emissione delle polizze GDR, è accertato che nel giugno 2001 la Hynix aveva ottenuto finanziamenti nel mercato dei capitali ricorrendo a questo strumento. Tuttavia, per quel periodo l'80 % delle sue obbligazioni finanziate grazie al programma della KDB erano già giunte a maturazione ed erano state rilevate dalla KDB prima del giugno 2001. L'emissione delle polizze GDR, quindi, non si era rivelata utile per quanto riguardava le obbligazioni, tanto che già a partire dal gennaio del 2001 l'azienda doveva trovare altre strade per finanziarle. L'emissione delle GDR, pertanto, non costituisce di per sé un'indicazione che la Hynix avesse avuto accesso ai mercati di capitali nel gennaio del 2001. Senza il programma della KDB, oltretutto, la Hynix sarebbe già fallita a causa dell'impossibilità di pagare queste obbligazioni in tempo per l'emissione delle polizze GDR. Va inoltre osservato che, come già spiegato nei considerando da 73 a 76 del regolamento provvisorio, i prezzi delle azioni della Hynix sono crollati quasi immediatamente dopo l'emissione delle GDR nel giugno 2001, con conseguenti notevoli perdite per gli investitori che avevano acquistate le azioni della società. Pertanto, la possibilità di ottenere capitali attraverso le azioni era esclusa, in particolare considerando il fatto che le passività totali dell'azienda ammontavano pur sempre a 7200 miliardi di KRW nel luglio 2001.
(57) In effetti, il periodo in cui sono state adottate le misure è un elemento importante. Si deve sottolineare infatti che la decisione degli investitori di acquistare le polizze GDR della Hynix nel giugno 2001 potrebbe essere stata influenzata proprio dal fatto che la maggior parte delle passività dell'azienda prossime alla scadenza erano state cancellate dal programma della KDB, ispirato dal governo, tra gennaio e giugno dello stesso anno. Il programma della KDB era assai conosciuto e ampiamente dibattuto dall'opinione pubblica. Il prospetto di emissione delle GDR della Hynix fa inoltre riferimento a una "costante disponibilità per un importo di 2900 miliardi di KRW prevista a titolo del programma della KDB onde provvedere al rifinanziamento delle obbligazioni che giungono a scadenza nel 2001". Di conseguenza, la decisione degli investitori di investire nella Hynix nel giugno 2001 avrebbe senz'altro potuto essere influenzata dalla convinzione che il governo coreano avrebbe continuato a garantire che l'azienda non fallisse. A questa possibilità si fa riferimento anche nel considerando 44 del regolamento provvisorio. Pertanto, le informazioni disponibili indicano che il programma della KDB potrebbe aver influenzato la decisione degli investitori di investire nella Hynix nel giugno 2001.
(58) Quanto all'affermazione della Hynix secondo cui le sue obbligazioni erano state rivendute a un programma CBO/CLO alle stesse condizioni delle obbligazioni di altre aziende partecipanti, si deve notare che le condizioni del programma CBO/CLO già in corso erano molto diverse e che la Hynix non poteva disporre di condizioni di questo tipo.
(59) Il programma CBO era stato istituito per aumentare il finanziamento delle obbligazioni per le imprese di dimensioni relativamente modeste e con un basso rating del credito. Pertanto, la Hynix non poteva partecipare al programma per via delle sue dimensioni. Inoltre, la Hynix non avrebbe potuto vendere lo stesso importo in obbligazioni al programma a causa dei limiti di concentrazione, in base ai quali a ogni società era consentito versare un massimo del 10 % del fondo comune di obbligazioni destinato a finanziare qualsiasi CBO/CLO. Si deve osservare inoltre che la KDB aveva acquistato tutte le obbligazioni Hynix, anche quelle che, secondo quanto afferma l'azienda, erano destinate al programma CBO. Persino dopo che il programma della KDB era giunto al termine, la KDB continuava a detenere obbligazioni della Hynix destinate ad essere vendute al fondo CBO. La KDB, inoltre, ritardò la vendita delle obbligazioni al programma CBO e mantenne il controllo sulle obbligazioni del programma KDB anche dopo che esse erano state investite nel fondo CBO, provvedendo poi a rinnovarle con nuove obbligazioni a lungo termine quando la Hynix, una volta giunte a scadenza, non poté far fronte al pagamento. Il Korea Credit Guarantee Fund (in seguito denominata "KCGF") inoltre aumentò il livello di garanzia sulle CBO, dal 34 % al 53 %, affinché fosse possibile includere il programma della KDB. Di conseguenza, non è possibile affermare che alle obbligazioni della Hynix siano state applicate le normali condizioni previste dal programma; alle obbligazioni dell'azienda, al contrario, fu applicato un trattamento molto diverso.
(60) Il funzionamento del programma della KDB era inoltre assai diverso da quello usuale per transazioni comparabili sul mercato. In base al programma della KDB, quest'ultima acquistò tutte le obbligazioni prossime alla scadenza, le convertì a tassi di interesse molto inferiori rispetto a quelli delle obbligazioni originali e ne collocò il 20 % presso le banche creditrici e il 70 % in CBO/CLO. Inoltre, le condizioni applicate erano notevolmente diverse da quelle del programma CBO/CLO, con particolare riguardo all'applicazione di maggiori garanzie da parte dello Stato. La vendita delle obbligazioni non avvenne mediante emissione pubblica ma mediante collocamento privato presso i creditori esistenti, il che non corrisponde a un rifinanziamento di obbligazioni alle normali condizioni di mercato.
(61) La KDB ha affermato inoltre che il suo programma non costituisce una sovvenzione in quanto le sue decisioni in materia di finanziamento e utilizzo dei fondi sono adottate su base commerciale, e sostiene inoltre di essere dedita ad attività commerciali a fini di lucro incentrate sulla finanza delle imprese.
(62) Quanto all'affermazione della KDB secondo cui il programma KDB non costituirebbe una sovvenzione per via della natura delle attività svolte dalla stessa KDB, si fa notare che nei considerando da 55 a 59 del regolamento provvisorio sono illustrati i motivi per i quali si è concluso che il finanziamento fornito dalla KDB costituiva un contributo finanziario concesso da una pubblica amministrazione ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 1, lettera a), punto i), del regolamento base. Poiché nelle osservazioni la KDB non ha presentato nuovi elementi di prova tali da modificare l'analisi svolta nel regolamento provvisorio, sono confermate le conclusioni di cui ai considerando da 55 a 59 del medesimo regolamento provvisorio.
(63) Alla luce delle spiegazioni di cui ai precedenti considerando da 50 a 62, si può ritenere che il programma della KDB abbia conferito un vantaggio alla Hynix, soprattutto se si tiene presente che l'azienda non avrebbe potuto ottenere un finanziamento di entità paragonabile sul mercato. La Hynix non era in grado di rifinanziare le sue obbligazioni prossime alla scadenza mediante prestiti bancari poiché aveva esaurito ogni possibilità di ottenere tali prestiti a causa della sua elevata esposizione verso le banche creditrici e della sua fragile situazione finanziaria, la quale non le permetteva la concessione di nuovi crediti presso qualsiasi altra banca. Il rifinanziamento delle obbligazioni sul mercato delle obbligazioni non era possibile per via del modesto rating del credito della Hynix, il quale non poteva consentire al mercato di accettare le sue obbligazioni prossime alla scadenza, come ha ammesso anche il governo coreano nella risposta al questionario. Per questi motivi, vengono confermate le conclusioni in merito all'esistenza del vantaggio, e quindi all'esistenza della sovvenzione, di cui al considerando 61 del regolamento provvisorio.
b) Specificità
(64) In secondo luogo, la Hynix, il governo coreano e la KDB hanno affermato che il programma della KDB non era specifico. Secondo la Hynix la Commissione non aveva spiegato, mediante un'analisi delle condizioni previste dal programma, i motivi per cui riteneva che il semplice fatto che parecchie società del gruppo Hyundai partecipassero al programma potesse essere considerato una prova della sua specificità per quanto riguardava la stessa Hynix. La Hynix affermava inoltre che il programma della KDB non era specifico in quanto le obbligazioni Hynix erano state rivendute al programma CBO/CLO alle stesse condizioni delle obbligazioni di altre aziende partecipanti.
(65) Come già spiegato nei considerando da 62 a 64 del regolamento provvisorio, si è concluso che, benché il programma KDB non fosse specifico di diritto ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 2, lettera a), del regolamento base, lo era tuttavia di fatto ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 2, lettera c), del medesimo regolamento, in quanto rispondeva a tre dei quattro criteri definiti da quest'ultima disposizione: l'utilizzo del programma di sovvenzioni da parte di un numero limitato di imprese, la fruizione predominante da parte di determinate imprese e la concessione di sovvenzioni sproporzionatamente elevate a determinate imprese. Poiché non veniva invocata la questione della specificità di diritto, un'ulteriore analisi delle condizioni previste dal programma non è pertinente. Appare invece pertinente stabilire il numero di aziende potenzialmente ammissibili in base ai suddetti criteri. Per quanto riguarda la questione della specificità di fatto, si è concluso che avevano usufruito del programma soltanto sei società, quattro delle quali appartenenti al gruppo Hyundai, e che la Hynix aveva utilizzato il 41 % dei fondi del programma stesso. Si deve sottolineare che, in base alle informazioni disponibili, oltre 200 aziende coreane avrebbero soddisfatto i criteri di selezione del programma. Rispetto a questo numero elevatissimo di potenziali beneficiari, l'ampia percentuale di società del gruppo Hyundai tra i partecipanti e la fruizione predominante da parte della Hynix dei finanziamenti complessivi del programma sono fattori che corrispondono chiaramente ai criteri di specificità di cui all'articolo 3, paragrafo 2, lettera c), del regolamento base.
(66) Il governo coreano e la KDB hanno affermato inoltre che la selezione delle società partecipanti era stata condotta in modo trasparente e obiettivo e che il fatto che un numero elevato di società del gruppo Hyundai avesse preso parte al programma era pura coincidenza.
(67) Sia al governo coreano che alla KDB era stato chiesto di accludere alle risposte al questionario i verbali delle riunioni in cui si era discusso della selezione delle società partecipanti al programma, come pure una copia della decisione in base alla quale era stata selezionata la Hynix completa delle motivazioni di una tale scelta. Tanto il governo coreano che la KDB avevano dichiarato che non erano mai stati redatti documenti di questo genere e che non erano quindi in loro possesso. Pertanto, non è stato possibile accertare come si sia svolto il processo di selezione né in che modo l'organismo responsabile di tale selezione, il Creditor Financial Institutions Council (in seguito denominato "CFIC"), abbia usato il suo potere discrezionale nella scelta dei partecipanti.
(68) In realtà, dalle informazioni disponibili si ricava che il governo coreano fece apertamente ricorso al suo potere discrezionale per preselezionare la Hynix quale beneficiaria del programma e per concentrare il vantaggio conferito dallo stesso sulle società del gruppo Hyundai. Si deve sottolineare che la KDB annunciò in un comunicato stampa il prossimo acquisto da parte sua delle obbligazioni prossime alla scadenza della Hynix sia in gennaio che nei mesi successivi persino prima che l'azienda venisse ufficialmente selezionata per partecipare al programma. Secondo le informazioni fornite dalla KDB, inoltre, una decisione su quali obbligazioni rifinanziare viene presa separatamente ogni mese dalla CFIC. Appare quindi straordinario che la KDB potesse già annunciare all'inizio di gennaio che avrebbe rifinanziato le obbligazioni della Hynix nei mesi a venire.
(69) Dopo l'annuncio dei partecipanti al programma si registrarono aspre critiche quanto all'insufficiente trasparenza e all'impossibilità di un riesame dell'ammissibilità che avevano caratterizzato il processo di selezione. Altre società, ad esempio alcune controllate del gruppo Hanwha e Hanjin e la Dongkuk Steel, pur trovandosi in una situazione analoga a quella della Hynix quanto al rating del credito (anche nel loro caso pari a BBB) e al numero di obbligazioni che giungevano a scadenza nello stesso periodo, non erano state selezionate per partecipare al programma. Le autorità responsabili della selezione non avevano fornito alcuna spiegazione o giustificazione in proposito.
(70) Per i motivi suesposti, si è concluso che, oltre al fatto che nel presente caso sono soddisfatti i criteri di cui all'articolo 3, paragrafo 2, lettera c), del regolamento base così come già stabilito dalla Commissione nei considerando 63 e 64 del regolamento base, il programma della KDB deve anche essere considerato specifico di fatto sulla base di un altro criterio di cui al medesimo articolo 3, paragrafo 2, lettera c), vale a dire il modo in cui l'autorità concedente ha esercitato il proprio potere discrezionale nella decisione di concedere la sovvenzione.
c) Revoca di una sovvenzione
(71) In terzo luogo, la Hynix ha affermato che poiché la durata del programma KDB era limitata a un solo anno, ciò costituiva una revoca del programma, il quale quindi non poteva dare adito all'istituzione di dazi compensativi a norma dell'articolo 15, paragrafo 1, del regolamento base.
(72) Va osservato che il programma KDB costituisce una sovvenzione una tantum e non ricorrente che va a vantaggio dell'azienda in quanto tale. Di conseguenza, la questione di una revoca, di per sé, non può neppure essere posta in questo contesto. Nel caso "PET Chips originari dell'India", citato dalla Hynix come precedente pertinente al caso in questione, si trattava di una sovvenzione ricorrente legata all'esportazione del prodotto oggetto dell'inchiesta. Una volta terminato il programma di sovvenzioni all'esportazione, infatti, il prodotto esportato non beneficiava più della sovvenzione. La natura della sovvenzione era pertanto assai diversa e il caso "PET Chips" non ha alcuna rilevanza per la valutazione del programma KDB.
(73) Per i motivi suesposti, dato che il vantaggio conferito a titolo del programma della KDB costituisce una sovvenzione non ricorrente ripartita lungo un periodo di cinque anni, detta sovvenzione non era stata revocata, ai sensi dell'articolo 15, paragrafo 1, del regolamento base, con la chiusura del programma, dal momento che era già stata concessa e avrebbe continuato a conferire un vantaggio nel corso del periodo di ripartizione.
d) Calcolo dell'importo della sovvenzione
(74) Per quanto riguarda il calcolo dell'importo della sovvenzione, sia la Hynix che il governo coreano sostengono che la Commissione avrebbe dovuto effettuare il confronto tra i tassi di interesse del programma e i tassi di mercato, e non avrebbe dovuto considerare i prestiti come sussidi. In secondo luogo, la Hynix sosteneva che la KDB si era assunta soltanto il 10 % delle obbligazioni rifinanziate e che solo questa percentuale dovrebbe essere considerata come sovvenzione. Inoltre, dato che le obbligazioni KDB sono state in seguito "ristrutturate" nell'ottobre del 2001, esse non andrebbero conteggiate due volte nel calcolo dell'importo della sovvenzione.
(75) Quanto alla prima osservazione riguardante il confronto dei tassi di interesse, la Commissione ha spiegato nel considerando 66 del regolamento provvisorio i motivi per cui aveva deciso di non ricorrere a un simile confronto per determinare l'importo della sovvenzione. A norma dell'articolo 5 del regolamento base, la sovvenzione viene determinata in funzione del vantaggio conferito al beneficiario. Come si è già spiegato nei considerando da 50 a 63, il vantaggio ottenuto dalla Hynix non è stato conferito dai tassi di interesse applicati dal programma della KDB, ma dal fatto che senza tale programma l'azienda sarebbe stata costretta a rimborsare le sue obbligazioni e, non disponendo della liquidità necessaria, avrebbe dovuto dichiarare fallimento. La Hynix non disponeva di altre fonti di finanziamento per una simile operazione e, secondo le informazioni raccolte dalla Commissione, questo sembra essere il vero e fondamentale motivo alla base dell'istituzione del programma KDB. La KDB ha conferito un vantaggio alla Hynix acquistando in sua vece le sue obbligazioni in scadenza in un momento in cui nessun operatore del mercato era disposto a fornire all'azienda il finanziamento necessario per una simile operazione. Per questi motivi si è stabilito che l'importo del finanziamento versato dalla KDB per l'acquisto delle obbligazioni della Hynix costituisce la sovvenzione in oggetto.
(76) Quanto al fatto che i prestiti sono stati considerati sussidi dalla Commissione, la situazione va esaminata dal punto di vista dell'autorità concedente all'epoca delle misure. La sezione E, lettera b), punto v), degli orientamenti stabilisce che se all'atto della concessione di un prestito è già evidente per l'autorità concedente che non recupererà la somma prestata, il prestito in questione deve essere considerato un sussidio. Nella fattispecie, benché il finanziamento accordato dalla KDB nel quadro del suo programma non sia esattamente identico a un "prestito", si tratta comunque di una operazione molto simile per la quale valgono gli stessi principi sopra ricordati. Il punto essenziale è se la KDB avesse o no motivo di ritenere che avrebbe recuperato il finanziamento concesso. Dalle informazioni disponibili emerge che, all'epoca in cui la KDB si era assunta il debito della Hynix, risultava evidente che non avrebbe recuperato la somma spesa per l'acquisto delle obbligazioni dell'azienda: anzi, le informazioni della Commissione indicano che la banca non aveva neppure previsto di recuperare tale somma. Infatti, l'importo preventivato in bilancio per il programma complessivo della KDB era inizialmente di 6200 miliardi di KRW, di cui quasi la metà (2900 miliardi di KRW) erano già stati destinati dalla KDB all'acquisto delle obbligazioni della Hynix. Il programma non era stato avviato con l'obiettivo di registrare utili e neppure di raggiungere un punto di equilibrio tra costi e ricavi: si trattava soltanto di una somma considerevole di denaro accantonata per essere spesa nell'acquisto di obbligazioni in scadenza delle società selezionate per partecipare al programma. Inoltre, anche qualora la KDB avesse previsto di recuperare la somma versata, all'epoca della concessione del finanziamento era evidente che la Hynix non sarebbe stata in grado di rimborsarne l'importo alla banca. Il debito della Hynix era già a un livello molto elevato e la ragione per cui la KDB fu costretta a intervenire era che l'azienda non aveva liquidità per rimborsare le sue obbligazioni che giungevano a maturazione né aveva la possibilità di procurarsi una somma simile sul mercato proprio al momento della scadenza delle obbligazioni stesse. Si deve inoltre sottolineare che la somma che la KDB aveva previsto inizialmente di versare per l'acquisto delle obbligazioni della Hynix era considerevole in confronto al fatturato dell'azienda: 2900 miliardi di KRW rappresentavano infatti oltre il 70 % del fatturato della Hynix nel 2001.
(77) Che la Hynix non sarebbe stata in grado di rimborsare questo nuovo finanziamento divenne evidente nel corso del programma, via via che la posizione dell'azienda veniva riesaminata mensilmente all'atto della decisione delle banche su quali obbligazioni dovessero essere acquistate ogni mese. Il rating del credito della Hynix era già stato retrocesso una prima volta il 22 gennaio 2001, subito dopo l'accettazione dell'azienda nel programma della KDB, e ancora una volta nel marzo 2001 mentre il programma era in corso. Al momento della decisione, adottata in gennaio, di acquistare le obbligazioni dell'azienda, si sarebbe già dovuto tenere conto dello "speculative grade" al quale era stata retrocessa la Hynix alla fine di gennaio. Nel marzo del 2001 la Hynix venne ulteriormente retrocessa a B-, un rating che in realtà non avrebbe dovuto permetterle di partecipare al programma della KDB, almeno in base ai criteri previsti dal programma stesso. Tuttavia, tra gennaio e marzo del 2001 le obbligazioni della Hynix furono rifinanziate dalla KDB senza tenere affatto conto dell'aggravarsi della situazione della società che si rifletteva nell'abbassamento del suo rating del credito. Inoltre, tra le informazioni disponibili non si ha alcun elemento di prova che indichi che la KDB avesse effettivamente recuperato importi superiori a quelli che la Hynix era comunque obbligata a versare in base alle condizioni previste dal programma. Nelle conclusioni provvisorie si era tenuto conto di tali importi e si era provveduto a detrarli, come viene spiegato nel considerando 65 del regolamento provvisorio.
(78) Quanto alla seconda argomentazione avanzata, la Hynix sosteneva che la KDB deteneva soltanto il 10 % delle obbligazioni rifinanziate e che solo questa percentuale dovrebbe essere considerata come sovvenzione. Si ricorda che una sovvenzione è un contributo finanziario da parte di una pubblica amministrazione che conferisce un vantaggio al beneficiario. Come già sottolineato nel considerando 48 del regolamento provvisorio, la prima fase del programma consiste nell'acquisto da parte della KDB di tutte le obbligazioni giunte a scadenza che rientrano direttamente nell'ambito del programma. Il vantaggio derivante per la Hynix da questo contributo finanziario le viene conferito in quanto la KDB acquista le obbligazioni in questione al posto della stessa Hynix: in una normale operazione di mercato dovrebbe essere l'azienda a farsi carico del contributo finanziario versato dalla KDB. L'importo del vantaggio conferito determina l'importo della sovvenzione. Il fatto che, in base alle condizioni stabilite dal programma, la stessa KDB dovrebbe eventualmente detenere soltanto il 10 % delle obbligazioni non incide affatto sulla conclusione suesposta, dal momento che la KDB aveva fornito in anticipo un importo molto superiore, assumendosi in tal modo i rischi e le passività collegate all'acquisto dell'intero pacchetto di obbligazioni rifinanziate.
(79) Il terzo argomento della Hynix era che, dal momento che le obbligazioni KDB sono state in seguito "ristrutturate" nell'ottobre del 2001, esse non andrebbero conteggiate due volte nel calcolo dell'importo della sovvenzione. Va osservato che, da una verifica delle informazioni raccolte dalla Commissione, risulta che un valore di 59,4 miliardi di KRW di obbligazioni che rientravano nel programma era stato effettivamente incluso nell'operazione di capitalizzazione del debito. Questo importo era stato detratto dall'importo complessivo imputabile alle misure dell'ottobre 2001, come spiegato più avanti nel considerando 166. La Hynix sosteneva inoltre che una quota delle obbligazioni KDB detenute dalle banche era inclusa nelle obbligazioni convertibili acquistate dalle banche nel giugno 2001. Tale importo delle obbligazioni KDB dovrebbe quindi essere detratto dall'importo delle obbligazioni convertibili per evitare di conteggiarlo due volte. Va osservato che l'importo totale delle obbligazioni convertibili acquistate nel giugno 2001 era stato permutato in azioni nell'ottobre dello stesso anno, e che l'intero importo delle obbligazioni convertibili, comprese le obbligazioni KDB, ne viene quindi detratto, come viene spiegato più avanti nel considerando 166.
(80) Per i motivi esposti nei considerando da 50 a 79, si è concluso che il programma della KDB aveva conferito un vantaggio alla Hynix, in quanto l'azienda non avrebbe potuto ottenere un finanziamento di entità paragonabile sul mercato. La Hynix non era in grado di rifinanziare le sue obbligazioni prossime alla scadenza mediante prestiti bancari poiché aveva esaurito ogni possibilità di ottenere tali prestiti, mentre d'altra parte il rifinanziamento delle obbligazioni sul mercato delle obbligazioni non era possibile per via del suo modesto rating del credito. Il finanziamento accordato attraverso il programma della KDB costituisce pertanto una sovvenzione ai sensi dell'articolo 2 del regolamento base. Si è accertato che la sovvenzione era specifica di fatto relativamente alla Hynix e, di conseguenza, compensabile ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 2, lettera c), del regolamento base. A norma dell'articolo 5 del regolamento base, l'importo della sovvenzione equivale all'importo del vantaggio, il quale è rappresentato dal finanziamento concesso a titolo del programma. Vengono pertanto ribadite le conclusioni relative al programma della KDB di cui al considerando 67 del regolamento provvisorio, come pure viene confermato l'importo della sovvenzione ivi stabilito, pari al 4,9 %.
6. ACQUISTO DI OBBLIGAZIONI DA PARTE DI BANCHE CREDITRICI PER 1000 MILIARDI DI KRW E PRIMO DIFFERIMENTO DEL DEBITO NEL MAGGIO 2001
(81) Nel regolamento provvisorio si era concluso in via provvisoria che non vi erano prove sufficienti per stabilire in modo obiettivo e definitivo l'esistenza di una sovvenzione e si era quindi deciso di non compensare il programma in questione. Alcune parti interessate hanno contestato queste risultanze provvisorie e hanno chiesto che venissero riesaminate. Una parte interessata sostiene che le condizioni applicate alla Hynix non erano conformi alla sua reale situazione finanziaria dell'epoca e, quindi, non erano basate sui principi di mercato. Secondo questa parte, inoltre, il governo coreano avrebbe influenzato le banche creditrici e influito sul buon esito delle misure in questione.
(82) Un'altra parte interessata ha affermato che la Hynix, vista la sua incerta situazione finanziaria, non sarebbe riuscita ad ottenere la concessione delle misure di salvataggio del maggio 2001 senza l'intervento del governo, il quale, sempre secondo tale parte interessata, avrebbe esplicitamente dato ordine ai creditori dell'azienda di partecipare all'acquisto delle obbligazioni. A sostegno di tale affermazione, la parte ha fatto riferimento a una riunione convocata dal governo coreano in data 10 marzo 2001 tra funzionari governativi, presidenti delle banche creditrici del gruppo Hyundai, funzionari della FSC e il presidente della Hynix.
(83) Nei questionari inviati al governo coreano era stato chiesto se quest'ultimo, o qualsiasi ente pubblico, avesse avuto un ruolo nel processo decisionale al termine del quale le banche avevano avviato le misure del maggio 2001. La stessa domanda era stata posta nei questionari inviati alle banche. Era stato inoltre chiesto di accludere alle risposte ai questionari i verbali di eventuali riunioni cui avessero partecipato rappresentanti del governo o altri funzionari pubblici. Tutte le parti avevano risposto che il governo coreano non aveva svolto alcun ruolo nel processo di ristrutturazione del maggio 2001; pertanto, non essendo disponibili informazioni relative a contatti di questo tipo, non era possibile sollecitare tali informazioni nel corso dell'inchiesta che precedeva le conclusioni provvisorie né chiedere di potersene accertare durante le visite di verifica.
(84) Dopo la pubblicazione delle conclusioni provvisorie alcune parti interessate hanno presentato una serie di informazioni provenienti da fonti secondarie, in particolare articoli apparsi sulla stampa, dalle quali emerge che in realtà vi erano stati contatti del tipo summenzionato. Queste informazioni si riferivano a riunioni che si erano tenute in date ben precise e a contatti tra le banche e funzionari dell'FSS/FSC. Le parti interessate, la Hynix e il governo coreano, sono state specialmente invitate a riesaminare queste nuove informazioni e a presentare le loro osservazioni al riguardo, ma non sono state in grado di confutarle. Entrambe le parti hanno anzi ammesso esplicitamente che rappresentanti dell'FSS erano effettivamente presenti alla riunione del 10 marzo 2001 e avevano avuto contatti con le banche nel quadro delle misure in questione, come indicato dalle nuove informazioni.
(85) Va sottolineato che queste nuove informazioni, e il fatto che le parti interessate ne confermino l'esattezza, contraddicono le dichiarazioni del governo coreano, di funzionari dell'FSC e dell'FSS e delle banche rilasciate nelle prime fasi dell'inchiesta. Sia il governo coreano che le banche avevano sempre ribadito che né i rappresentanti del governo né altri funzionari pubblici avevano avuto alcun ruolo nell'adozione delle misure del maggio 2001, insistendo inoltre sul fatto che l'FSC e l'FSS svolgevano unicamente funzioni di controllo degli istituti finanziari e non interferivano con l'attività economica quotidiana delle banche. La Commissione ritiene che l'aver omesso le informazioni summenzionate abbia ostacolato l'inchiesta ai sensi dell'articolo 28 del regolamento base, il quale stabilisce che in tal caso le conclusioni possono essere elaborate in base ai dati più attendibili a disposizione. Le parti in questione sono state informate delle conseguenze dell'omessa collaborazione. Va osservato inoltre che il consulente finanziario della Hynix all'epoca dei fatti, la Citibank Seoul, non aveva offerto piena collaborazione all'inchiesta. Citibank ha spiegato che la mancata collaborazione da parte sua era dovuta all'intervento della Hynix. Essendo il consulente finanziario dell'azienda all'epoca delle misure, infatti, Citibank era in possesso di importanti informazioni tanto sulla situazione finanziaria della Hynix che sulle misure oggetto dell'inchiesta. Dal momento che non ha permesso alla Citibank di collaborare, impedendo quindi che le informazioni in suo possesso venissero esaminate nel corso dell'inchiesta, la stessa Hynix, secondo la Commissione, ha gravemente ostacolato lo svolgimento dell'inchiesta. Vista la mancata collaborazione delle parti nel fornire informazioni sulle misure del maggio 2001 come pure le nuove informazioni ottenute dopo l'istituzione delle misure provvisorie che le stesse parti non hanno confutato, è opportuno riesaminare le conclusioni provvisorie alla luce di queste nuove informazioni e in base ai dati più attendibili a disposizione.
(86) Sulla base di una visione più completa dei fatti, dunque, emerge che fin dal novembre del 2000 il governo coreano aveva dato ordine alle banche e alle altre istituzioni di adottare delle misure destinate ad alleviare i problemi di liquidità della Hynix e a promuovere una politica a favore dell'industria elettronica. Un tale atteggiamento del governo è confermato per tutte le misure analizzate nelle precedenti sezioni del presente regolamento. Va sottolineato poi che con il passar del tempo la situazione finanziaria della Hynix, nonostante le misure adottate, non faceva che peggiorare, tanto che nel marzo del 2001 l'azienda venne retrocessa a un rating del credito B-. Non vi è quindi alcun motivo di ipotizzare che il governo, a fronte di tali circostanze sempre più gravi, decidesse improvvisamente di negare il suo sostegno alla Hynix. Sembra invece ragionevole ritenere che continuò a sostenere l'azienda, soprattutto perché il continuo deterioramento della situazione finanziaria della Hynix faceva sì che essa non potesse disporre di altre fonti di finanziamento provenienti dal mercato.
(87) Difatti, come si è già spiegato in precedenza nel quadro dell'analisi di altre tre misure oggetto dell'inchiesta, la Hynix aveva esaurito ogni possibilità di ottenere prestiti bancari fin dal gennaio del 2001 a causa della sua elevata esposizione verso le sue principali banche creditrici, e del suo modesto rating del credito. Nel marzo del 2001 il rating della Hynix era stato nuovamente abbassato mentre la sua esposizione era aumentata, a causa dell'innalzamento, su ordine del governo, dei limiti prudenziali del credito concesso da alcune banche. L'azienda non aveva onorato il prestito sindacato accordatole nel gennaio dello stesso anno e continuava ad accumulare ulteriori passività, nonostante tutte le misure adottate per alleviare la sua situazione. In tali circostanze, nulla sembrava indicare che la Hynix sarebbe stata in grado di ottenere un prestito sul mercato. La stessa azienda non aveva fatto presente una simile possibilità nel corso del procedimento né di aver mai neppure tentato di ottenere nuovi prestiti sul mercato coreano o sui mercati esteri.
(88) Dalle informazioni disponibili si ricava che, secondo un'ottica puramente commerciale, le banche non avevano apparentemente alcun motivo per acquistare obbligazioni convertibili della Hynix per un valore di 1000 miliardi di KRW nel giugno del 2001. Gli elementi di prova raccolti indicano che l'acquisto delle obbligazioni doveva servire a fornire liquidità all'azienda per coprire le passività esistenti. Le banche avevano quindi riconosciuto l'incapacità della Hynix di far fronte ai suoi debiti già all'inizio del maggio 2001. Nella risoluzione del Creditor Financial Institutions Council (o "CFIC"), del 7 maggio 2001, si legge che la Hynix non poteva onorare i suoi impegni riguardo al prestito sindacato per il primo trimestre del 2001 e che con ogni probabilità non sarebbe stato in grado di farlo neppure per il secondo trimestre. In base all'articolo 12 dell'accordo stipulato per il prestito, questa andava considerata un'inadempienza. Tuttavia, onde evitare problemi collegati come quello dell'inadempienza indiretta, le disposizioni dell'articolo 11 dell'accordo sul prestito non furono applicate per il primo e secondo trimestre del 2001. Le banche evitarono così effettivamente alla Hynix di dover subire le conseguenze della sua inadempienza in forza dell'accordo sul prestito. Ciononostante, esse accordarono all'azienda un nuovo finanziamento mediante l'acquisto di sue obbligazioni convertibili nel giugno 2001.
(89) Parecchie banche creditrici della Hynix avevano inoltre aumentato il loro fondo perdite su crediti per quanto riguardava il debito della Hynix. Prima di partecipare all'acquisto delle obbligazioni convertibili dell'azienda nel giugno del 2001, infatti, la KorAm Bank, la Hana Bank, la Shinhan Bank e la Kookmin Bank avevano provveduto ad aumentare del 25 % le loro riserve per perdite sul credito alla Hynix. Già a partire dal terzo trimestre del 2001 le suddette banche avevano classificato il 60 % o più dei prestiti concessi alla Hynix come "prestiti in sofferenza". Si deve sottolineare che tre di queste banche non hanno collaborato all'inchiesta (cfr. il considerando 18).
(90) La banche hanno poi acquistato le obbligazioni convertibili della Hynix il 20 giugno 2001. Si deve osservare che nei pochi giorni intercorsi tra la metà di giugno 2001 e il 20 dello stesso mese il prezzo delle azioni Hynix aveva registrato un ribasso considerevole. Nonostante ciò, le banche acquistarono le obbligazioni convertibili dell'azienda benché dovesse essere chiaro per loro, al momento dell'acquisto, che non avrebbero mai recuperato la somma versata. Nel giro di un mese le banche in questione avevano registrato ingenti perdite in relazione alle obbligazioni. Il prezzo delle azioni Hynix era crollato e le banche registrarono alcune quote del prezzo di accettazione delle obbligazioni convertibili Hynix nella colonna delle perdite nel liquidare i conti alla fine del mese di giugno 2001.
(91) In base a informazioni ricevute dopo la pubblicazione delle misure provvisorie e non confutate dalle parti, nel periodo marzo-maggio del 2001 si sono registrati contatti tra le banche creditrici e alcuni funzionari pubblici. Secondo tali informazioni, la riunione del 10 marzo 2001 già menzionata al considerando 82 era stata convocata per convincere le banche a fornire il loro sostegno alle società del gruppo Hyundai. Quando alcune banche si mostrarono riluttanti nel fornire sostegno alla Hynix perché preoccupate dalla sua perdita di credibilità esterna e dal superamento dei massimali di credito da parte dell'azienda, i funzionari finanziari del governo continuarono ad insistere perché le dessero il loro appoggio. Secondo quanto viene riferito, il 24 aprile 2001 il comitato dei creditori della Hyundai decise di non acquistare obbligazioni convertibili della Hynix per un valore di 1000 miliardi di KRW come richiesto dall'azienda. La Hynix non disponeva di liquidità per far fronte alle sue passività prossime alla scadenza, e il ricavato dell'emissione di obbligazioni convertibili, pari a 1000 miliardi di KRW, doveva servire per onorare il debito esistente. I presidenti delle banche creditrici, incluse la KEB, la KDB e la Chohung Bank, si riunirono in data 23 aprile 2001 in un incontro in cui la maggioranza dei partecipanti si dichiarò contraria ad accettare le obbligazioni convertibili per un importo di 1000 miliardi di KRW. Lo stesso giorno, il presidente e direttore generale della Citibank - istituto che era all'epoca il consulente finanziario della Hynix nonché l'organizzatore delle misure del maggio 2001 - presentò al governo coreano una richiesta formale di sostegno per la Hynix, a proposito della quale il presidente della FSC espresse parere favorevole. In un simile contesto, secondo quanto veniva riferito dagli organi di informazione, la concessione del sostegno finanziario alla Hynix, con particolare riguardo all'accettazione delle obbligazioni convertibili, appariva più probabile. Si ricorda inoltre che anche la Citibank non aveva collaborato all'inchiesta (cfr. il considerando 18).
(92) Venne riferito che la KorAm Bank, una delle banche che non avevano collaborato all'inchiesta, aveva rifiutato di assumersi la sua quota della somma di 1000 miliardi di KRW in obbligazioni convertibili poiché la Hynix non aveva presentato un memorandum nel quale si impegnava a compiere ogni sforzo per ridurre i suoi debiti. Va osservato che, secondo quanto riferito alla Commissione, l'FSS reagì a tale rifiuto dichiarando che non avrebbe perdonato alla banca la mancata partecipazione all'operazione, aggiungendo che avrebbe preso drastiche misure nei suoi confronti, come ad esempio negare l'approvazione a nuovi strumenti finanziari della banca e sottoporla a una revisione dei conti più severa. In seguito a questo avviso da parte dell'FSS, la KorAm cambiò atteggiamento e decise di partecipare all'acquisto delle obbligazioni convertibili.
(93) Tenuto conto del fatto che, in caso di mancata collaborazione delle parti, occorre basare le conclusioni definitive sui dati più attendibili a disposizione, si devono esaminare in questo contesto altre informazioni anche se provenienti da fonti secondarie. Va osservato che una delle misure oggetto dell'inchiesta iniziale era una presunta garanzia da parte della Seoul Guarantee Insurance Corporation ("SGICO") per un acquisto di obbligazioni convertibili Hynix per 600 miliardi di KRW che doveva essere effettuato da società di investimento. Nel corso dell'inchiesta venne accertato che tale acquisto di obbligazioni non fu mai effettuato e che pertanto la garanzia in questione non venne mai concessa. I motivi per cui l'operazione non fu portata a termine, tuttavia, non sono stati spiegati. Va osservato che, secondo quanto riferito alla Commissione, all'epoca le banche, per procedere all'acquisto delle obbligazioni convertibili, pretesero che anche le società di investimento acquistassero tali obbligazioni: le banche infatti non volevano farsi carico da sole dell'intero onere finanziario dell'operazione. I fondi di investimento rifiutarono di acquistare le obbligazioni della Hynix affermando che si trattava di obbligazioni notoriamente insolvibili e che non avrebbero potuto venderle in un periodo in cui stavano moltiplicando gli sforzi per recuperare la fiducia del mercato. Secondo quanto è stato riferito le società di investimento avrebbero dichiarato che sarebbe stato impossibile per loro evitare le critiche per aver investito i soldi dei loro clienti in una società insolvente, il che le esponeva anche al rischio di azioni legali. Se le società di investimento fossero state obbligate dalle autorità finanziarie ad accettare a queste condizioni le nuove obbligazioni dell'azienda per un importo di svariati miliardi di KRW, l'intero settore delle società di investimento correva il rischio dell'insolvenza. Alla luce di quanto sopra, apparentemente le banche avevano preso parte a tutte le discussioni sulle misure adottate nel maggio 2001 fin dall'inizio di marzo dello stesso anno, e che conoscevano perfettamente le argomentazioni delle società di investimento e i motivi per cui queste ultime rifiutavano di sottoscrivere le obbligazioni. Le stesse banche avevano deciso, qualche settimana prima, di non accettare l'acquisto delle obbligazioni convertibili e avevano riconosciuto l'incapacità della Hynix di onorare i debiti esistenti.
(94) Dopo la divulgazione di queste informazioni alle parti interessate, queste ultime hanno ammesso che un funzionario dell'FSS aveva presenziato a una riunione e che in seguito vi erano stati contatti tra l'FSC/FSS e le banche. Hanno precisato che il funzionario dell'FSS era presente soltanto in qualità di osservatore e di testimone dei precedenti impegni di finanziamento assunti dalle banche creditrici, e non per esercitare una qualche influenza su di esse o sulla loro decisione di concedere nuovi crediti alle società del gruppo Hyundai. Hanno anche spiegato che le "successive telefonate" intercorse tra funzionari dell'FSC/FSS e le banche creditrici rientravano semplicemente nell'esercizio della normale funzione di controllo prudenziale di competenza dell'FSC/FSS. Tuttavia, considerando che le parti, fin quando non erano state costrette ad ammetterne l'esistenza, avevano omesso importanti informazioni e avevano ostacolato l'inchiesta dando istruzioni ad altre parti di non collaborare, è difficile considerare pienamente soddisfacenti le spiegazioni di cui sopra. Inoltre, dalle informazioni disponibili emerge che il funzionario presente alla riunione del 10 marzo 2001 era il vice presidente dell'FSS, vale a dire un alto funzionario. Date le circostanze, a norma dell'articolo 28 del regolamento base, il quale in caso di omessa collaborazione permette che le conclusioni si basino sui dati più attendibili a disposizione, si è concluso che la decisione delle banche relativa all'acquisto delle obbligazioni convertibili non era stata adottata in piena libertà e indipendenza, sulla scorta di considerazioni di natura commerciale, ma che era stato il governo coreano a dare l'ordine di effettuare tale acquisto. Le informazioni summenzionate provenienti dalle fonti secondarie confermano tale conclusione.
(95) Nel commentare le informazioni finali il governo coreano ha affermato che si dovrebbe tener conto del fatto che investitori privati avevano acquistato polizze GDR della Hynix per un valore di 1,25 miliardi di USD nel giugno 2001, e che pertanto la decisione delle banche di acquistare obbligazioni convertibili della Hynix era conforme a considerazioni di natura commerciale. Va osservato che gli investitori in questione dovevano essere stati influenzati dalla costante disponibilità finanziaria prevista nell'ambito del programma KDB, su ordine del governo, allo scopo di rifinanziare le passività in scadenza della Hynix. Per di più, questi investitori non avevano le stesse informazioni sulla situazione dell'azienda di cui disponevano invece le banche creditrici. Di conseguenza, non è irragionevole concludere che la decisione delle banche di investire dovesse essere diversa da quella di coloro che avevano investito nelle polizze GDR.
(96) Pertanto, sulla base dei dati più attendibili a disposizione si è concluso che la decisione delle banche di acquistare obbligazioni convertibili della Hynix per un valore di 1000 miliardi di KRW non era stata adottata sulla scorta di considerazioni di natura commerciale ma dietro ordine del governo coreano, il quale perseguiva invece obiettivi di natura politica. Di conseguenza, l'importo delle obbligazioni convertibili acquistate costituisce un contributo finanziario concesso da una pubblica amministrazione ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 1, lettera a), punti i) e iv), del regolamento base. Tale acquisto ha conferito un vantaggio alla Hynix per un importo di 1000 miliardi di KRW, pari al prezzo di acquisto delle obbligazioni, dal momento che l'azienda non avrebbe potuto disporre di finanziamenti di entità paragonabile sul mercato. La situazione della Hynix era ulteriormente peggiorata dal gennaio 2001 in poi, tanto che per l'azienda sarebbe stato impossibile ottenere un prestito equivalente sul mercato. Per tali ragioni, l'importo dell'acquisto delle obbligazioni convertibili per 1000 miliardi di KRW è considerato una sovvenzione ai sensi dell'articolo 2 del regolamento base. Trattandosi di una sovvenzione ad hoc concessa ad una sola società, tale sovvenzione è specifica ai sensi dell'articolo 3 del regolamento base e quindi compensabile.
(97) A norma dell'articolo 5 del regolamento base, l'importo della sovvenzione compensabile deve essere calcolato in termini di vantaggio conferito al beneficiario. Poiché le obbligazioni convertibili acquistate dalle banche creditrici avevano un tasso di interesse e dovevano essere rimborsate dalla Hynix alla loro scadenza, è possibile assimilarle ad un prestito. A norma dell'articolo 6, lettera b), del regolamento base, il primo punto da esaminare è se l'azienda potesse ottenere un prestito commerciale analogo sul mercato; in caso affermativo, il vantaggio consiste nella differenza tra i tassi di interesse applicati. Come si è già spiegato nel considerando 87, nel maggio 2001 la Hynix non avrebbe potuto ottenere prestiti di entità paragonabile sul mercato. Di conseguenza, il vantaggio conferito all'azienda dall'acquisto delle obbligazioni deve essere determinato sulla base di altri criteri.
(98) Conformemente a quanto stabilito alla sezione E, lettera b), punto v), degli orientamenti, la quota di un debito che venga condonata o non restituita verrà considerata come un sussidio. Questo significa che se all'atto della concessione di un prestito è già evidente per l'autorità concedente che non recupererà la somma prestata, il prestito in questione deve essere considerato un sussidio. Nel caso in questione, come si è già spiegato nel considerando da 88 a 90, per le banche era evidente, all'atto dell'acquisto delle obbligazioni convertibili Hynix, che non avrebbero recuperato la somma investita in tale acquisto. Di conseguenza, il vantaggio concesso alla Hynix e l'importo della sovvenzione compensabile equivalgono al prezzo di acquisto delle obbligazioni, cioè 1000 miliardi di KRW. Utilizzando lo stesso metodo di calcolo illustrato nei considerando 67 e 108 del regolamento provvisorio la sovvenzione risulta pari al 5,4 %.
7. IL PIANO DI SALVATAGGIO DELL'OTTOBRE 2001, COSTITUITO DALLA CAPITALIZZAZIONE DEL DEBITO, IL SECONDO DIFFERIMENTO DEL DEBITO E LA CONCESSIONE DI UN NUOVO PRESTITO DI 658 MILIARDI DI KRW
(99) Dopo la pubblicazione del regolamento provvisorio, la Hynix, il governo coreano, la KEB, la Woori Bank, la Chohung Bank (in seguito denominato "CHB"), la Citibank Seoul e la National Agricultural Cooperation Federation ("NACF") hanno presentato le loro osservazioni circa le conclusioni provvisorie relative al piano di salvataggio dell'ottobre 2001.
(100) Tali osservazioni delle parti vengono illustrate e analizzate di seguito. Tuttavia, dal momento che il calcolo dell'importo della sovvenzione compensabile è un fattore importante di cui tener conto nell'esame delle misure dell'ottobre 2001, si ritiene utile illustrare il metodo e i principi in base ai quali viene determinato l'importo della sovvenzione, soprattutto in considerazione del fatto che le misure in questione furono concesse a una società in difficoltà finanziaria.
a) Introduzione
(101) Nel regolamento provvisorio le misure dell'ottobre 2001, vale a dire la capitalizzazione del debito, il nuovo prestito di 658 miliardi di KRW e la proroga delle scadenze e il differimento del debito, sono stati considerati sussidi. Si era giunti a questa conclusione ai sensi della sezione E, lettera b), punto v), degli orientamenti, che stabilisce che un debito che venga condonato o non restituito è considerato un sussidio. Nei considerando da 104 a 107 del regolamento provvisorio si concludeva in via provvisoria che, data la sua situazione finanziaria, la Hynix non poteva ottenere un finanziamento di entità paragonabile sul mercato e, inoltre, che le banche, all'epoca delle misure dell'ottobre 2001, erano consapevoli che non avrebbero recuperato le somme investite/prestate alla Hynix.
(102) Il primo fattore da esaminare in riferimento al calcolo della sovvenzione nel caso di finanziamenti concessi a società in difficoltà è il rating del credito della società in questione all'epoca delle misure. Il rating è un valore indicativo della situazione finanziaria della società e della sua capacità di attrarre investimenti o di ottenere finanziamenti nel periodo dato, in quanto i potenziali investitori/prestatori basano la loro decisione in primo luogo sul rating assegnato all'impresa da un'agenzia internazionale indipendente.
(103) Va osservato che il rating assegnato alla Hynix nell'ottobre del 2001 dalla Standard & Poor's era "SD", cioè "Selective Default". Si tratta del penultimo rating della scala; l'ultimo e il peggiore è "default", che secondo i criteri della Standard & Poor's non è di natura previsionale, a differenza degli altri rating, ma viene usato soltanto quando si è registrata effettivamente un'insolvenza da parte dell'azienda. SD viene attribuito quando si può prevedere che un emittente sia insolvente selettivamente, cioè continui a onorare una specifica classe di impegni finanziari o emissioni ma non possa far fronte alle sue obbligazioni in altri settori. Di conseguenza, il rating della Hynix all'epoca delle misure risultava molto allarmante per qualsiasi investitore/prestatore e non giustificava la decisione di accordare nuovi finanziamenti all'azienda sulla base di considerazioni di natura commerciale.
(104) Il secondo fattore da esaminare è il comportamento della società nel far fronte ai debiti esistenti in passato e il rating assegnatole dai prestatori in questione. Se una società, pur con un rating modesto, ha continuato a onorare i debiti esistenti nei confronti di alcuni dei suoi prestatori, non sembra del tutto irragionevole che questi ultimi ne tengano conto nel loro rating interno della società in questione, e lo considerino inoltre un fatto positivo nel valutare se concederle o no un nuovo prestito. Nella fattispecie, tuttavia, si deve osservare che la Hynix non aveva onorato i debiti esistenti nel 2001 e non aveva neppure rispettato le scadenze di pagamento degli interessi sul prestito sindacato concessole nel gennaio del 2001. Come si è già spiegato nel considerando 88, le banche avevano annunciato una tale situazione di insolvenza già nel maggio del 2001, ma avevano deciso di non prendere misure adeguate a risolverla. Parecchie banche aumentarono il loro fondo perdite su crediti per quanto riguardava la Hynix già dal maggio del 2001 e di nuovo nell'ottobre del 2001, prima delle misure, il che indica che il nuovo finanziamento concesso era già stato valutato come perdita. Il rating interno di queste banche per la Hynix rifletteva una simile valutazione. Le sei banche interessate dalle misure dell'ottobre 2001 avevano assegnato alla Hynix rating interni che andavano da "che richiede cautela" a "dubbio", rating che non giustificavano quindi la decisione di concedere un nuovo finanziamento all'azienda.
(105) Il terzo fattore da esaminare è la situazione finanziaria complessiva della società in questione. Se l'azienda deve far fronte a difficoltà temporanee di liquidità, ma i suoi fondamentali appaiono solidi, i potenziali prestatori hanno motivo di tenerne conto nel prendere le loro decisioni di finanziamento.
(106) Va sottolineato che la situazione finanziaria complessiva della Hynix appariva critica da lungo tempo. Alla fine del 2000, la Hynix aveva accumulato oltre 9,46 miliardi di USD di passività. Una tale cifra rappresentava quasi il doppio del suo valore netto e oltre il quadruplo del valore della capitalizzazione di mercato dell'azienda. Nell'ottobre del 2001 i debiti della Hynix erano pari a sei volte il suo capitale netto. Le banche erano perfettamente al corrente di questa situazione. Come si è precisato nel considerando 44, già nel novembre del 2000 la KEIC aveva dichiarato che la Hynix si trovava in stato di insolvenza tecnica. Dichiarazioni analoghe compaiono nelle relazioni interne delle banche interessate, in cui si riferisce che la Hynix aveva passività e prestiti in quantità eccessiva.
(107) In base al cosiddetto "modello Altman punteggio zeta", concepito appositamente per prevedere le probabilità di fallimento di società coreane, negli anni 1999-2001 gli indici finanziari della Hynix risultavano ben peggiori di quelli di altre aziende coreane che sono effettivamente fallite. I punteggi della Hynix superavano del 700 % la soglia fissata per una società in grave crisi finanziaria. Il quoziente di liquidità e il rapporto secco di liquidità della Hynix indicavano un'azienda con una liquidità totalmente inadeguata a far fronte ai suoi obblighi. Il margine netto di profitto della Hynix, il rendimento delle attività totali e il rendimento del capitale netto sono risultati negativi quasi ogni anno a partire dal 1997, con i margini netti pari a - 24,3 % nel 2000 e a - 93,83 % nel 2001. In ciascuno degli anni del periodo 1997-1999, il flusso di cassa generato dalle operazioni della società non era sufficiente a coprire neppure un sesto dei suoi debiti o passività totali.
(108) Anche i rendiconti finanziari del 2001 escludevano la possibilità di un futuro successo finanziario della Hynix, poiché vi si leggeva che l'intero processo di normalizzazione del funzionamento della società richiedeva il costante sostegno delle banche creditrici fino a quando il prezzo di vendita dei prodotti a semiconduttori non avesse registrato un aumento sufficiente. Dai dati suesposti si ricava che tanto in passato come per il futuro la Hynix si era distinta per la sua dipendenza dal sostegno finanziario dei suoi creditori. La società era giunta al punto di non essere più in grado di finanziare le sue operazioni con gli utili generati dalle sue attività.
(109) Un altro fattore utile per valutare la base di calcolo della sovvenzione consiste nel determinare se altri prestiti da fonti commerciali di finanziamento siano stati concessi alla società in questione, e, in caso affermativo, a quali condizioni. Qualora tali prestiti siano stati concessi, le relative condizioni potrebbero servire come termine di riferimento per misurare il vantaggio conferito alla Hynix dalle misure in questione, e di conseguenza per calcolare l'importo della sovvenzione.
(110) Nella fattispecie, si deve osservare che l'azienda non aveva potuto ottenere prestiti commerciali di alcun tipo nel corso del 2000 e del 2001. I prestiti contratti dalla Hynix erano rappresentati esclusivamente da prestiti concessi dietro ordine e con la garanzia del governo coreano. Il maggior creditore della Hynix all'epoca delle misure era la KDB, che nel dicembre del 2001 deteneva il 44 % del totale dei prestiti contratti dall'azienda.
(111) Prima del 1998 la Hynix aveva ottenuto prestiti da banche francesi e giapponesi, tra cui la Bank of Tokyo, la Société Générale e il Crédit Lyonnais. Nessuna di queste banche tuttavia aveva preso parte, da allora, al piano di ristrutturazione della Hynix. I prestiti in essere da banche estere, inclusi quelli concessi dalla Citibank Seoul, rappresentavano soltanto il 5 % del totale dei prestiti contratti dalla Hynix nel biennio 2000-2001. Si osservi che il ruolo svolto dalla Citibank viene esaminato più avanti, nei considerando da 130 a 133.
(112) La mancata partecipazione delle banche estere alla ristrutturazione indica che nuovi investimenti nella Hynix non venivano considerati razionali né giustificati dal punto di vista economico. Va osservato che il saldo scoperto di 37,5 miliardi di KRW del prestito sindacato estero concesso nel 1996 e guidato dalla Société Générale era stato dichiarato in situazione di "inadempienza" e di "inadempienza indiretta" nel 2001.
b) Contributo finanziario da parte di una pubblica amministrazione
i) Osservazioni presentate dalle parti
(113) La Hynix e il governo coreano hanno affermato che il pacchetto di misure dell'ottobre 2001 non costituiva una sovvenzione in quanto il finanziamento fornito non era stato accordato dal governo. La Hynix sosteneva che, per quanto riguardava la Citibank e la KEB, non erano state presentate prove che dimostrassero che il governo aveva usato il suo potere d'influenza per costringere le banche ad accettare le misure in questione. Quanto invece alla Woori Bank, alla CHB e alla NACF, secondo l'azienda non si doveva confondere la partecipazione azionaria del governo con il controllo governativo sulle decisioni di finanziamento. Sosteneva inoltre che le decisioni di finanziamento si basavano su considerazioni di natura commerciale formulate da ciascuna delle banche interessate.
(114) La KEB ha affermato che il governo non aveva avuto alcun ruolo nei programmi di ristrutturazione in relazione alle decisioni commerciali assunte dalla banca. Sosteneva che il governo non disponeva di diritti speciali, né per contratto né in forza della legislazione coreana, tali da consentirgli di bloccare o di influenzare le decisioni commerciali della KEB. Sempre secondo la KEB, lo stesso valeva anche per l'FSS. Per quanto riguardava le raccomandazioni formulate dall'FSS sulla gestione dell'attività commerciale della KEB, la banca sosteneva che esse rientravano nell'ambito delle normali attività di tale servizio ai sensi della legge sul settore bancario e dei regolamenti bancari e non dovevano essere considerate come un'ingerenza o un intervento di qualsiasi tipo da parte dell'FSS o di qualsiasi altra autorità di controllo finanziario.
(115) La Woori Bank ha sostenuto che, malgrado la sua posizione di azionista principale, al governo coreano era proibito esercitare una qualsiasi influenza sui processi decisionali della banca.
(116) La CHB ha affermato che il governo non influiva né direttamente né indirettamente sulle sue attività di gestione. Benché la Korea Deposit Insurance Corporation (in seguito denominata "KDIC") disponga di una sostanziale partecipazione azionaria nella CHB, quest'ultima era rimasta a suo dire una banca commerciale e le sue decisioni venivano prese in base a considerazioni di natura puramente commerciale. Ha affermato che il memorandum d'intesa menzionato nel regolamento provvisorio si riferiva soltanto alle diverse misure di ristrutturazione imposte dal governo per far fronte alla crisi finanziaria del 1997.
(117) La Hynix e la CHB sostenevano poi che altre banche [Industrial Bank of Korea ("IBK"), Seoul Bank, Kwangju Bank e Kyongam Bank] nelle quali il governo aveva una sostanziale partecipazione azionaria non avevano preso parte al pacchetto di misure dell'ottobre 2001, a dimostrazione del fatto che esso non aveva interferito con le attività commerciali di nessuna delle banche in questione.
(118) La NACF affermava di essere stata istituita con l'obiettivo di migliorare lo status economico sociale e culturale e la qualità di vita degli agricoltori. In quanto investitore privilegiato, alla KDIC non è consentito per legge prendere parte alle decisioni assunte dalla NACF. Il mandato della NACF non prevede, di per sé, il perseguimento di obiettivi di natura politica.
(119) La Citibank Seoul nega di essere legata in qualsiasi modo al governo coreano e precisa di aver partecipato alle misure in questione perseguendo esclusivamente i suoi interessi commerciali.
ii) Analisi delle osservazioni delle parti
(120) Va osservato che si è concluso in via provvisoria, in base ai principi esposti nei precedenti considerando da 10 a 14, che la KDB è un ente pubblico. Quanto invece alle altre banche, si è effettivamente accertato che esse non sono enti pubblici, ma anche che avevano ricevuto l'ordine dal governo coreano di attuare le misure in questione.
(121) Per quanto riguarda la dimostrazione circa gli ordini impartiti dal governo, il fatto che quest'ultimo fosse l'unico azionista o l'azionista principale in alcune delle banche in questione è un dato importante, che occorre tener presente nel valutare la situazione. La quota di partecipazione azionaria del governo, o di altri azionisti, determina il peso che essi possono avere sui processi decisionali previsti dal diritto societario e dallo statuto sociale dell'impresa in questione. Al riguardo, è importante fare riferimento al decreto del primo ministro coreano n. 408, adottato nel novembre del 2001, che definisce le responsabilità gestionali nelle società in cui il governo ha una partecipazione azionaria. L'articolo 6 del decreto, pur sottolineando che è importante permettere che queste società dispongano di una gestione autonoma, stabilisce, cosa decisiva, che lo Stato goda dei suoi pieni diritti in quanto azionista.
(122) Dalle informazioni disponibili emerge inoltre che lo Stato, in qualità di azionista di maggioranza, può nominare i direttori degli istituti finanziari. Il governo coreano, pertanto, regolarmente nomina o influisce sulla scelta del presidente e direttore generale e sugli altri membri del direttivo di una banca. Grazie al suo diritto di voto, il governo è quindi in grado di influenzare la gestione della KEB, della Woori e della CHB, banche di cui è il principale azionista. Ad esempio, le informazioni disponibili segnalano che il governo influì sulla decisione di sostituire il presidente e direttore generale della KEB a causa dei risultati insufficienti ottenuti da quest'ultimo riguardo alla Hynix e ad alcune società di gestione di carte di credito.
(123) Va inoltre osservato che il regolamento provvisorio non si basava unicamente sulle quote di partecipazione azionaria del governo per dimostrare che quest'ultimo aveva impartito ordini alle banche. I considerando da 88 a 98 del regolamento provvisorio fornivano, per ciascuna delle banche interessate, una spiegazione circostanziata dei motivi per i quali si era appurato che il governo aveva impartito loro degli ordini in merito alle misure dell'ottobre 2001. Oltre alle spiegazioni fornite nel regolamento provvisorio, le conclusioni di cui sopra sono oggi ulteriormente avvalorate da nuove informazioni, alcune delle quali sono state ricevute dalla Commissione dopo la pubblicazione delle misure provvisorie.
(124) Come si è spiegato nei considerando 32, 42 e 43, queste nuove informazioni dimostrano che il governo aveva dato istruzioni dirette agli istituti finanziari in merito ad alcune delle misure oggetto dell'inchiesta. Indicano inoltre che l'FSS aveva preso parte alle misure e che il governo aveva costretto gli istituti finanziari a partecipare ad alcune di queste misure con la minaccia di frenare, altrimenti, le loro attività commerciali. Si deve osservare che la Commissione aveva chiesto ripetutamente sia al governo coreano sia alle banche in questione se vi fosse stata una partecipazione di questo tipo, ma tutte le parti avevano sempre negato qualsiasi partecipazione del governo in relazione alle misure in oggetto.
(125) Il 3 agosto 2001, poco prima delle misure adottate nell'ottobre 2001, il vice primo ministro coreano dichiarò nel corso di un seminario dell'associazione degli editori della stampa e della radiotelevisione che, qualora il gruppo dei creditori non fosse stato in grado di risolvere il problema della Hynix, il governo si sarebbe assunto la responsabilità di una decisione in tempi brevi. Se, inoltre, il gruppo dei creditori non fosse riuscito a decidere in merito alla concessione di un ulteriore finanziamento alla Hynix, sarebbero state le autorità finanziarie a prendere una decisione.
(126) Quanto all'affermazione della KEB secondo cui il governo non ha il diritto, né per legge né per contratto, di influire sulle decisioni commerciali della banca, si deve osservare che le conclusioni del regolamento provvisorio circa l'ordine impartito dal governo non si basavano sull'esercizio di tali diritti contrattuali o stabiliti per legge. Le conclusioni raggiunte su questo punto cercavano di dimostrare come il governo fosse in grado di usare il suo potere per orientare le decisioni della KEB in modo più sottile, ad esempio facendo leva sulla sua posizione di azionista principale. Inoltre, le conclusioni provvisorie su questo punto sono suffragate da nuovi elementi di prova ricevuti dalla Commissione dopo la pubblicazione del regolamento provvisorio, i quali dimostrano che alcuni ministri del governo coreano erano intervenuti dando istruzioni alla KEB per alcune delle misure in questione (cfr. i considerando 32, 42 e 43).
(127) Quanto invece all'FSS/FSC, nuove prove ottenute dopo l'istituzione delle misure provvisorie dimostrano anch'esse che l'FSS aveva preso parte alle decisioni sulle misure destinate a finanziare la Hynix, cfr. ad esempio la lettera inviata dai ministri coreani alla KEB di cui al considerando 126. Quanto al ruolo dell'FSS/FSC nello svolgere le sue funzioni di controllo in relazione al piano di ristrutturazione in corso della KEB, gli elementi di prova disponibili dimostrano che l'FSC aveva approvato l'innalzamento dei massimi di credito della KEB, il che non era conforme al piano di ristrutturazione della banca che esigeva una riduzione dell'eccessiva esposizione creditoria verso la Hynix. Inoltre, nei rendiconti finanziari della KEB una quota significativa della capitalizzazione del debito della Hynix non era stata inclusa nel calcolo delle perdite risultanti dai prestiti "difficilmente esigibili". Pertanto, le osservazioni della KEB sulle conclusioni del regolamento provvisorio non hanno fornito nuovi e sostanziali elementi di prova in grado di modificare la valutazione di cui ai considerando 90 e 91 di detto regolamento provvisorio. Tali conclusioni vengono quindi confermate.
(128) Per quel che riguarda la NACF, nei considerando da 96 a 98 del regolamento provvisorio erano stati illustrati i motivi in base ai quali si era concluso in via provvisoria che la NACF aveva ricevuto dal governo l'ordine di partecipare alle misure dell'ottobre 2001. Benché sia pienamente riconosciuto che la NACF ha assunto la forma di una società cooperativa, i suoi obiettivi di migliorare lo status economico, sociale e culturale e la qualità della vita degli agricoltori sono sì finalità tipiche di una cooperativa, ma anche obiettivi di politica economica finalizzati al sostegno dell'agricoltura. Si deve inoltre sottolineare che la NACF è gestita congiuntamente dal ministero delle Finanze e dell'economia e dal ministero dell'Agricoltura e delle foreste. Si tratta di una banca con funzioni specialistiche nel settore della politica agricola, ad esempio nell'attuazione della politica agricola coreana e nell'attribuzione dei finanziamenti pubblici al settore agricolo. La nuova legge sulle cooperative agricole dell'agosto 1999 prevede, ove necessario, il versamento di sussidi o assistenza pubblici (articolo 9), consente al governo di rilevare una quota di partecipazione azionaria delle società (articoli da 147 a 151) e dà facoltà alla NACF di emettere obbligazioni per il finanziamento del settore agricolo che devono essere garantite dal governo (articoli 153 e 156). Il rating del credito attribuito dalla NACF alla Hynix all'epoca delle misure, pari a 8, non giustificava la concessione di un nuovo finanziamento all'azienda. Le osservazioni della NACF sulle conclusioni del regolamento provvisorio non hanno fornito nuovi e sostanziali elementi di prova in grado di modificare la valutazione di cui ai considerando da 96 a 98 di detto regolamento provvisorio. Tali conclusioni vengono quindi confermate.
(129) Quanto alla Woori Bank e alla CHB, nei considerando da 88 a 89 del regolamento provvisorio erano stati illustrati i motivi in base ai quali si era concluso in via provvisoria che le due banche in questione avevano ricevuto dal governo l'ordine di partecipare alle misure dell'ottobre 2001. Le conclusioni su questo punto sono suffragate dalle nuove informazioni ricevute dalla Commissione dopo l'istituzione delle misure provvisorie che sono state illustrate nei precedenti considerando da 91 a 94 e da 124 a 125. Nelle loro osservazioni la Woori Bank e la CHB non hanno presentato nuovi elementi di prova tali da modificare le conclusioni della Commissione illustrate nei considerando 88 e 89 del regolamento provvisorio. Tali conclusioni vengono quindi confermate.
(130) Quanto alla Citibank, come si è spiegato nei considerando 93 e 95 del regolamento provvisorio, la banca non ha offerto piena collaborazione all'inchiesta; di conseguenza, le conclusioni relative alla sua partecipazione al pacchetto di provvedimenti finanziari in favore della Hynix sono state tratte a norma dell'articolo 28 del regolamento base, cioè sulla base dei dati disponibili.
(131) Dal momento che, nell'ambito della presente inchiesta, la Citibank svolgeva il ruolo di prestatore, va osservato che l'omessa collaborazione della banca ha impedito che si raccogliessero informazioni attendibili in merito alle sue esatte funzioni e alle prassi adottate in relazione al pacchetto di misure finanziarie a favore della Hynix. Non è stato quindi possibile verificare, attraverso le risposte da essa fornite al questionario e una successiva visita di verifica, le affermazioni della Citibank secondo cui essa non aveva agito dietro ordine del governo. Lo stesso vale per le prassi della Citibank in materia di concessione di prestiti. Si deve inoltre sottolineare che la mancata collaborazione della banca ha ostacolato in misura significativa l'inchiesta, non solo perché ha impedito di identificare con esattezza le funzioni svolte dalla Citibank nel suo ruolo di prestatore, ma anche le sue precise funzioni in qualità di consulente finanziario della Hynix. A causa di tale omessa collaborazione, il ruolo effettivamente ricoperto dalla Citibank nei confronti della Hynix nonché la natura e l'intensità del rapporto complessivo di questa banca con il governo coreano rimangono oscuri. L'importanza della collaborazione e delle visite di verifica è dimostrata dal fatto che, nel caso di qualche altra banca interessata dal procedimento, un'opportuna collaborazione e le necessarie verifiche si sono rivelati strumenti fondamentali per permettere di trarre conclusioni definitive circa le relazioni intercorse tra queste banche, la Hynix e il governo coreano. Tuttavia, ciò che è emerso dall'inchiesta, grazie a informazioni fornite da altre parti, è il ruolo centrale svolto dalla Citibank nelle discussioni tra il governo, la Hynix e le altre parti interessate. Infatti la Hynix aveva dichiarato che la Citibank non doveva collaborare all'inchiesta perché "così facendo potrebbe divulgare informazioni relative ai costi, ai finanziamenti o alla contabilità della Hynix". Va sottolineato che all'epoca delle misure in oggetto la quota di maggioranza della Hynix era detenuta dal governo attraverso le banche.
(132) Pertanto, si sono dovute basare le conclusioni definitive sui dati disponibili per quanto riguarda i seguenti due punti: se la Citibank, nel suo ruolo di prestatore, abbia o no agito su indicazione del governo e se il vantaggio conferito alla Hynix equivalga o no all'intero contributo finanziario versato dalla Citibank all'azienda. Al riguardo, è fuori di dubbio che, a differenza degli altri partecipanti al pacchetto di misure in questione, il primo intervento della Citibank in qualità di banca creditrice della Hynix risalga al gennaio 2001, quando la situazione finanziaria dell'azienda era già abbastanza difficile da scoraggiare qualsiasi altra nuova banca dal rischiare un coinvolgimento finanziario. Benché il rating della Citibank per la Hynix nell'ottobre 2001 fosse D = "doubtful" ("dubbio"), la banca concesse comunque un finanziamento alla società. È stato quindi chiesto alla Citibank di illustrare la sua politica generale in materia di crediti, come pure se ritenesse normale accordare finanziamenti a imprese classificate come "dubbie". Come si è già spiegato, tuttavia, la Citibank non ha fornito informazioni dettagliate in grado di spiegare i motivi della sua partecipazione alle misure oggetto dell'inchiesta.
(133) Per quanto riguarda gli ordini impartiti dal governo, le informazioni disponibili indicano l'esistenza di significativi legami tra il governo coreano, la Hynix e la Citibank, legami che, nel caso della relazione tra il governo e la Citibank, esulano dal solo ambito dei prestiti oggetto dell'inchiesta. Questi legami sono suscettibili di una duplice interpretazione. In primo luogo, possono essere interpretati come un'indicazione che il finanziamento della Citibank alla Hynix potesse avere effettivamente motivazioni commerciali; oppure, secondo un'altra interpretazione avanzata da una delle parti, potrebbero indicare la vulnerabilità della Citibank quanto ad eventuali ordini ricevuti da parte governativa. Per via dell'omessa collaborazione, non è stato possibile stabilire se la Citibank avesse agito perché costretta o conformemente alla sua normale prassi commerciale. Si deve ricordare in proposito che il motivo di tale mancata collaborazione era impedire l'accesso alle informazioni relative ai costi, ai finanziamenti e alla contabilità della Hynix. In assenza di qualsiasi altra spiegazione, si può quindi ragionevolmente presumere che ciò stia a indicare che tali informazioni in possesso della Citibank rivelino che il finanziamento in questione non era in alcun modo giustificato dal punto di vista commerciale, ma che era stato concesso su ordine del governo. Questo è anche il motivo suggerito nella denuncia. Come già spiegato nel considerando 94 del regolamento provvisorio, la Citibank ha una relazione peculiarmente stretta e simbiotica con il governo coreano dal 1967, dal momento cioè della sua autorizzazione a operare in Corea. Tali legami tra il governo coreano e Citibank sono testimoniati dal ruolo svolto dalla banca nell'assistenza fornita al governo coreano per uscire dalla crisi finanziaria del 1997. Nel 1998, la Citibank ha organizzato e condotto a buon fine la ristrutturazione del debito bancario della Corea, che ammontava a 21,75 miliardi di USD. Inoltre, Citibank ha aiutato il governo coreano ed altre istituzioni pubbliche ad accedere ai mercati di capitali durante la crisi finanziaria, sponsorizzando con successo un'offerta di obbligazioni su scala mondiale per 4 miliardi di USD. Tutti questi episodi confermano che la Citibank ha legami molto stretti con il governo coreano. Alla luce di questi fatti e del rifiuto della Citibank di consentire l'accesso alle informazioni in suo possesso, e in mancanza di qualsiasi altro elemento di prova verificabile, si deve concludere, in conformità dell'articolo 28, paragrafo 6, del regolamento base, che il governo coreano era coinvolto nella decisione della Citibank di concedere il finanziamento in questione e, anzi, aveva dato ordine alla banca di accordarlo.
(134) Quanto all'affermazione secondo cui non tutte le banche nelle quali il governo disponeva di una considerevole partecipazione azionaria avevano partecipato alle misure dell'ottobre 2001, il che proverebbe che il governo non aveva impartito ordini in tal senso, si fa notare che, all'epoca delle misure in questione, la Kwangju Bank e la Kyongam Bank erano in procinto di realizzare una fusione nella Woori Financial Holding. Dato che la Woori Bank era già una delle principali banche creditrici nel piano di ristrutturazione dell'ottobre 2001, è comprensibile che per le banche Kwangju e Kyongam Banks non fosse necessario partecipare alle misure ognuna per suo conto. Lo stesso dicasi per la Seoul Bank, che il governo coreano progettava di vendere alla Hana Bank dando attuazione alle raccomandazioni dell'FMI. Non si era ritenuto utile, in previsione di questa vendita, che nei libri contabili della Seoul Bank risultasse un aumento dei prestiti di tipo speculativo.
(135) Quanto alla IBK, va osservato che si tratta di una banca specializzata il cui mandato consiste nel promuovere lo sviluppo delle piccole e medie imprese. È il governo coreano a finanziare le operazioni di questa banca. Concedere un nuovo prestito alla Hynix esulava in modo così evidente dal mandato della IBK che sarebbe stato assai difficile giustificare una simile operazione. Anzi, a dire il vero la IBK aveva già violato il suo mandato con la concessione dello strumento D/A alla Hynix e accettando di partecipare all'acquisto delle obbligazioni convertibili dell'azienda, ed esporsi ulteriormente verso una grande azienda in difficoltà non sarebbe stato in linea con i suoi obiettivi strategici.
c) Vantaggio conferito dalle misure
(136) La KEB, la Woori Bank, la CHB, la NACF e la Citibank Seoul hanno tutte affermato di aver preso parte al pacchetto di misure dell'ottobre 2001 perché intendevano recuperare la quota più elevata possibile dei prestiti già concessi alla Hynix. Ritenevano infatti che il valore della Hynix in quanto azienda in attività fosse maggiore del suo valore immediato di liquidazione. Le banche hanno affermato che la loro partecipazione al pacchetto di misure dell'ottobre 2001 era stata determinata dalla loro valutazione dei crediti della Hynix, la quale veniva confortata dall'analisi condotta da consulenti esterni. Si deve però osservare che la Hynix ha rifiutato di fornire copia dell'analisi con cui era stato calcolato il suo valore di liquidazione, sostenendo che si trattava di un documento riservato. Non è stato pertanto possibile valutare il merito di una tale analisi e quindi le risultanze definitive al riguardo sono state determinate ai sensi dell'articolo 28 del regolamento base.
(137) Va osservato inoltre che la decisione delle banche in questione di partecipare alle misure è in contraddizione con la loro stessa valutazione della situazione finanziaria della Hynix, in particolare con il rating del credito che avevano attribuito all'azienda. Le banche avevano attribuito alla Hynix, all'epoca delle misure in oggetto, rating che andavano da "che richiede cautela" a "dubbio". Esse non hanno dato spiegazioni soddisfacenti dei motivi per i quali, malgrado la situazione estremamente critica dell'azienda, avessero deciso di continuare a fornirle il loro sostegno finanziario.
(138) Si osservi che banche indipendenti, che operano sulla base dei principi del mercato, sono obbligate dagli azionisti a valutare le probabilità di rimborso dei prestiti che concedono, e devono decidere se accordare o no un credito sulla base di una valutazione di questo tipo. Queste banche devono conformarsi a criteri obiettivi per la concessione dei crediti e rispondere ai loro azionisti di eventuali perdite, come nel caso di quelle registrate per i prestiti alla Hynix. La partecipazione delle banche in questione alle misure dell'ottobre 2001 può quindi essere spiegata soltanto con il fatto che i responsabili di una simile decisione erano al riparo dalle conseguenze sopra descritte grazie all'elevata quota di proprietà del governo e al controllo di fatto esercitato da quest'ultimo sulle decisioni di concessione dei crediti. Va inoltre osservato che un'argomentazione che consiste nel difendere la fondatezza di una politica di concessione di nuovi crediti a una società pesantemente indebitata è molto difficile da giustificare se si considera che le banche provvedevano nello stesso tempo alla capitalizzazione del debito Hynix, a fornire nuovi finanziamenti all'azienda e anche ad aumentare il loro fondo perdite su crediti per i prestiti alla Hynix. Quest'ultima decisione era dovuta a quanto già accaduto nel corso del 2001, quando la Hynix non aveva onorato i suoi debiti, come si è spiegato al considerando 88. Ciò è chiaramente indicativo del fatto che le banche avevano fornito il finanziamento pur essendo consapevoli che non lo avrebbero recuperato, il che non è conforme alle prassi in materia di credito ispirate a considerazioni di ordine commerciale.
(139) La Hynix e il governo coreano hanno affermato che il rating del credito "selective default" attribuito all'azienda era una semplice conseguenza del programma di ristrutturazione e che le banche non avrebbero dovuto tenerne conto.
(140) Una simile argomentazione non sembra essere fondata su alcun fatto concreto. Non è infatti ragionevole affermare che il rating del credito di un'impresa non rappresenti un fattore determinante per i potenziali investitori. Non solo, ma il rating in sé è un fattore più importante dei motivi che hanno portato ad attribuirlo. Qualsiasi investitore che preveda di investire in una azienda ne esamina anzitutto il rating. Inoltre, seguendo il ragionamento della Hynix, il suo rating avrebbe dovuto registrare un rialzo dopo l'attuazione delle misure previste dal piano di ristrutturazione dell'ottobre 2001. Questo invece non avvenne e il rating della Hynix continuò ad essere "selective default", e tale rimane anche oggi. È evidente che le agenzie di rating avevano preso in esame la situazione complessiva della Hynix e che i potenziali investitori che operavano in condizioni di mercato avrebbero, e a giusto titolo, preso in considerazione il rating del credito attribuito alla Hynix all'epoca del pacchetto di misure dell'ottobre 2001.
d) Calcolo dell'importo della sovvenzione
i) Osservazioni presentate dalle parti e valutazione di tali osservazioni
(141) Per quanto riguarda il calcolo della sovvenzione, le osservazioni presentate dalla Hynix vertevano su cinque punti. In primo luogo, la Hynix affermava che l'operazione di capitalizzazione del debito non doveva rientrare nel calcolo della sovvenzione. Nell'importo di 2994 miliardi di KRW di tale capitalizzazione del debito, inoltre, erano inclusi i prestiti concessi da tutte e quindici le banche interessate e non soltanto quelli delle sei banche per le quali si era accertata la concessione di una sovvenzione. Pertanto, sosteneva sempre la Hynix, dall'importo totale della capitalizzazione del debito andava detratta la quota delle banche che non avevano concesso una sovvenzione. La questione è stata sollevata anche dal governo coreano e dalla Shinhan Bank.
(142) Dopo aver compiuto le verifiche del caso, si è concluso che la quota delle banche che non avevano partecipato alle misure della cosiddetta "Opzione 1" doveva effettivamente essere detratta. In base alle informazioni raccolte dalla Commissione, l'importo da detrarre era di 511 miliardi di KRW. Una volta effettuata tale correzione, pertanto, l'importo complessivo della capitalizzazione del debito che va considerato come sovvenzione ammonta a 2483 miliardi di KRW.
(143) La seconda obiezione sollevata dalla Hynix è che il valore del differimento delle scadenze e delle riduzioni dei tassi d'interesse calcolato (pari a 1586 miliardi di KRW) non è esatto, in quanto nel calcolo erano state incluse presunte cancellazioni del debito e riduzioni del tasso di interesse concesse da banche per le quali non era stata accertata la concessione di una sovvenzione. La quota relativa a queste banche, pertanto, avrebbe dovuto essere detratta dall'importo complessivo. L'obiezione è stata sollevata anche dalla Shinhan Bank.
(144) Si deve osservare che per questa parte del calcolo della sovvenzione è stato commesso un errore: in base alle informazioni disponibili, infatti, l'importo dei prestiti soggetti a una proroga della scadenza ammontava a 1825 miliardi di KRW.
(145) In terzo luogo, la Hynix sosteneva che il metodo utilizzato per la ripartizione della sovvenzione non era corretto. Infatti, poiché le misure del pacchetto dell'ottobre 2001 riguardavano soltanto l'ultimo trimestre dell'anno 2001, si sarebbe dovuto tener conto di questo fattore nel ripartire il vantaggio nel tempo.
(146) La sovvenzione concessa alla Hynix nel quadro del pacchetto di misure dell'ottobre 2001 era di tipo non ricorrente. L'importo della sovvenzione compensabile è stato calcolato a norma dell'articolo 7, paragrafo 3, del regolamento base, ripartendo cioè tale importo su un periodo corrispondente al normale periodo di ammortamento del capitale nel settore in questione. Ai sensi della sezione F, lettera a), punto ii), degli orientamenti, la ripartizione viene effettuata in base al metodo dell'ammortamento lineare, con il quale l'importo di una sovvenzione viene suddiviso in quote fisse per ogni anno, uno dei quali corrisponde al periodo dell'inchiesta.
(147) Il metodo proposto dalla Hynix non sembra ragionevole, in quanto verrebbe a ridurre artificialmente il vantaggio conferito dalla sovvenzione. Se l'importo della sovvenzione venisse ripartito a partire dall'ottobre 2001, il dazio sarebbe in vigore per un periodo più lungo di quello risultante dal metodo di calcolo usuale per l'importo della sovvenzione stabilito dagli Orientamenti, in base al quale il dazio entra in vigore dall'inizio del periodo dell'inchiesta. Il metodo proposto dalla Hynix porterebbe inoltre a una situazione in cui a ogni sovvenzione non ricorrente concessa durante il periodo dell'inchiesta corrisponderebbe un singolo periodo di imposizione del dazio compensativo, il che sarebbe impossibile da attuare. Inoltre, se il numeratore - cioè la sovvenzione - si riferisse a soli tre mesi, il denominatore - cioè il fatturato del beneficiario - dovrebbe essere ridotto per riferirsi unicamente al periodo corrispondente. In tal caso, dato il livello modesto, in termini di valore, delle vendite registrate nell'ultimo trimestre del 2001, è probabile che l'aliquota ad valorem della sovvenzione risulterebbe più elevata. Per tali motivi, cambiare il metodo di ripartizione utilizzato nel regolamento provvisorio non appare giustificato. Vengono pertanto confermate le conclusioni di cui al considerando 108 del regolamento provvisorio relative alla ripartizione temporale della sovvenzione calcolata secondo il metodo degli orientamenti.
(148) La quarta obiezione avanzata dalla Hynix era che il tasso di interesse sommato all'importo della sovvenzione era stato calcolato in modo errato. L'azienda sosteneva che si sarebbe dovuto sommare il tasso di interesse soltanto per l'ultimo trimestre del 2001, nei mesi di ottobre-dicembre, poiché era questo il periodo in cui la Hynix aveva beneficiato del vantaggio.
(149) Per questa obiezione vale lo stesso ragionamento con cui si è rigettata l'argomentazione della Hynix circa il metodo di ripartizione annua dell'importo della sovvenzione (cfr. il considerando 147). Con il metodo di ammortamento lineare il vantaggio conferito da tutte le sovvenzioni non ricorrenti ottenute nel corso del periodo dell'inchiesta viene ripartito a quote costanti sul numero di anni del periodo di ripartizione. Ai sensi della sezione F, lettera a), punto ii), degli orientamenti, il tasso di interesse commerciale annuo viene sommato a questo importo onde disporre di un denominatore costante per il tasso di interesse in tutti i casi. Poiché la sovvenzione è ripartita a quote fisse sugli anni in questione, in base allo stesso metodo viene calcolato un tasso di interesse fisso per tutte le quote della sovvenzione risultanti da tale ripartizione. Eventuali problemi che insorgano per via della durata di concessione della sovvenzione durante il periodo dell'inchiesta sono compensati dal fatto che, per determinarne l'importo, la sovvenzione viene ripartita sulle vendite dell'intero anno. Per tali motivi, cambiare il metodo di calcolo del tasso di interesse utilizzato nel regolamento provvisorio non appare giustificato. Vengono pertanto confermate le conclusioni di cui al considerando 108 del regolamento provvisorio relative al calcolo del tasso di interesse secondo il metodo definito negli orientamenti.
(150) Per quanto riguarda l'importo delle sovvenzioni compensabili, la Hynix ha affermato che gli importi delle sovvenzioni dovrebbero essere ripartiti sul fatturato consolidato della Hynix e non sul fatturato della Hynix Semiconductor Inc., dal momento che le sovvenzioni erano andate a vantaggio della Hynix e di tutte le sue società controllate.
(151) La prassi della Comunità europea nelle inchieste antisovvenzioni consiste nel ripartire le sovvenzioni sul fatturato della società oggetto dell'inchiesta. La società in questione viene definita come entità separata dal punto di vista contabile. Distinguere in questo modo è importante, in quanto l'inchiesta è mirata alle sovvenzioni concesse nel paese esportatore e che vanno a vantaggio di uno o più prodotti specifici. Le autorità che conducono l'inchiesta raccolgono e verificano soltanto le informazioni relative a questo/i prodotto/i nel paese esportatore. La Comunità europea non ritiene opportuno prendere come base della ripartizione il fatturato consolidato, in quanto esso non si riferisce al solo prodotto in esame e, inoltre, include società controllate situate al di fuori del paese esportatore interessato e che non rientravano nella portata dell'inchiesta. Va osservato che, nella fattispecie, tutte le controllate della Hynix incluse nel fatturato consolidato sono situate al di fuori della Repubblica di Corea.
(152) Per tali motivi, l'importo della sovvenzione è ripartito sul fatturato della Hynix e vengono confermate le conclusioni su questo punto di cui ai considerando 67 e 108 del regolamento provvisorio.
ii) Conclusioni definitive sul calcolo della sovvenzione concessa nell'ambito delle misure dell'ottobre 2001
Nuovo prestito
(153) Nel regolamento provvisorio, al considerando 105, il prestito di 658 miliardi di KRW era stato considerato in via provvisoria un sussidio, ai sensi della sezione E, lettera b), punto v) degli Orientamenti, in quanto i prestatori, all'atto della concessione del prestito, non prevedevano di recuperare la somma prestata. Nell'ottobre del 2001 il rating del credito della Hynix era "selective default", l'azienda era nota per non aver onorato i suoi debiti nel corso dello stesso anno 2001 e registrava passività per un importo superiore a sei volte il suo capitale netto. Ai sensi dell'articolo 6, lettera b), del regolamento base, sul mercato non erano disponibili altre fonti di finanziamento né la Hynix aveva mai evocato una tale possibilità nel corso del procedimento. Doveva quindi risultare chiaro per le banche in questione che non avrebbero recuperato le somme prestate. Il vantaggio conferito alla Hynix e l'importo della sovvenzione compensabile equivalgono pertanto all'importo del prestito, cioè 658 miliardi di KRW. Vengono pertanto confermate le conclusioni del regolamento provvisorio, di cui al considerando 105, relative all'importo della sovvenzione compensabile.
Differimento delle scadenze e riduzioni dei tassi d'interesse per gli altri prestiti
(154) Quanto alla determinazione del vantaggio e dell'importo della sovvenzione concessi grazie al differimento del debito e alla proroga delle scadenze, si deve osservare in primo luogo che, secondo le informazioni disponibili, in Corea i differimenti del debito sono considerati come nuovi prestiti. Occorre quindi valutare la situazione con metodo analogo a quello che si utilizzerebbe per un nuovo prestito. In questo caso, i criteri decisivi sono la situazione finanziaria della società e se essa abbia o no onorato i suoi debiti in passato. Se per la banca era evidente all'atto della proroga della scadenza che non avrebbe recuperato il prestito concesso, a prescindere da tale proroga, il prestito soggetto a una proroga della scadenza dovrebbe essere considerato un sussidio, come lo sarebbe, nelle stesse circostanze, un nuovo prestito.
(155) Nel caso in questione le scadenze dei prestiti erano state prorogate di tre anni. Come si è già spiegato nel considerando 107, nell'ottobre del 2001 la situazione della Hynix era talmente allarmante che nessuna delle banche che avevano concesso i prestiti aveva motivo di ritenere di poter mai recuperare le somme prestate. Data la situazione estremamente critica della Hynix, il metodo appropriato per calcolare l'importo della sovvenzione sembra essere quello di considerare le proroghe della scadenza dei prestiti come sussidi.
(156) Un'altra possibilità per il calcolo dell'importo della sovvenzione consisterebbe nell'effettuare un confronto tra il tasso di interesse effettivo che la società paga per il rimborso dilazionato del credito e quello che dovrebbe normalmente pagare nel caso di una proroga della scadenza. Va sottolineato che di norma il tasso d'interesse viene sempre aumentato in caso di proroga della scadenza di un prestito; l'aumento infatti riflette il rischio maggiore cui si espone il prestatore e la necessità di compensarlo per aver concesso la proroga. Tuttavia, il motivo per cui un tale metodo non appare adeguato nel caso presente è che non esiste un tasso di interesse di riferimento attendibile sul mercato per le società in gravi difficoltà finanziarie: il prestatore è libero di applicare il tasso che desidera qualora decida di prorogare la scadenza per un simile mutuatario piuttosto che recuperare il credito giunto a scadenza. In questi casi è possibile applicare tassi d'interesse illimitati.
(157) Nel caso in questione il tasso di interesse venne abbassato al 6 % per tutti i prestiti la cui scadenza era stata prorogata. Si tratta di un tasso estremamente basso, soprattutto se si considera che il prestito sindacato concesso alla Hynix nel gennaio 2001, quando il rating dell'azienda era BBB-, aveva un tasso di interesse vicino al 13 %. Tenendo presente che nell'ottobre del 2001 il rating della Hynix era divenuto SD e che è prassi normale delle banche commerciali aumentare il tasso di interesse nel caso di proroga della scadenza, è possibile concludere che un normale prestatore commerciale avrebbe senz'altro potuto applicare un tasso di interesse illimitato qualora avesse mai preso in considerazione l'ipotesi di prorogare, in tali circostanze, la scadenza del prestito. La Hynix avrebbe potuto non essere in grado di sostenere il costo di un simile tasso d'interesse. Poiché tutti gli elementi di prova raccolti indicano che la Hynix non disponeva di altre fonti di finanziamento sul mercato che non fossero le misure del pacchetto dell'ottobre 2001, l'importo dei prestiti soggetti a una proroga della scadenza, cioè 1825 miliardi di KRW, è considerato un sussidio a norma dell'articolo 6, lettera b), del regolamento base e della sezione E, lettera b), punto v), degli Orientamenti. Il vantaggio conferito alla Hynix e l'importo della sovvenzione compensabile equivalgono pertanto all'importo dei prestiti soggetti a una proroga della scadenza, cioè a 1825 miliardi di KRW.
(158) Si deve osservare che l'esattezza di queste conclusioni è confermata da una serie di avvenimenti verificatisi dopo il periodo dell'inchiesta, nel 2002. Nel giugno 2002 la CHB aveva accantonato riserve per perdite pari all'80 % della sua esposizione creditoria verso la Hynix, e aveva in previsione di coprire interamente tale esposizione verso l'azienda entro la fine dello stesso anno. Anche altre banche creditrici della Hynix aumentarono tali riserve dall'80 % al 100 % sui prestiti in essere della Hynix, il che indicava chiaramente che i crediti alla Hynix erano considerati inesigibili. Il nuovo piano di salvataggio della Hynix avviato nel dicembre del 2002, ad appena poco più di un anno dalle misure dell'ottobre 2001, ha confermato queste previsioni. Altri 1900 miliardi di KRW di debito furono permutati in azioni nel dicembre del 2002. Va osservato che quest'ultimo importo è grosso modo pari a quello del debito soggetto a proroga della scadenza nell'ottobre del 2001, il quale ammontava a 1825 miliardi di KRW.
Capitalizzazione del debito
(159) Nel regolamento provvisorio, al considerando 105, si era concluso che la capitalizzazione del debito dovesse essere considerata un sussidio, ai sensi della sezione E, lettera b), punto v) degli Orientamenti, dal momento che nessun investitore sul mercato avrebbe investito in azioni della Hynix all'epoca delle misure in questione. Inoltre le banche, su indicazione del governo coreano, avevano cancellato un debito non pagato dalla Hynix per lo stesso importo.
(160) A norma dell'articolo 5 del regolamento base, l'importo della sovvenzione compensabile deve essere calcolato in termini del vantaggio conferito al beneficiario che sia stato effettivamente accertato per il periodo dell'inchiesta sulle sovvenzioni. Va sottolineato che la capitalizzazione del debito venne immediatamente registrata nei rendiconti finanziari della Hynix del 2001, cancellando così una quota significativa del suo debito. Sembra quindi ragionevole concludere che il vantaggio conferito alla Hynix equivaleva, in questo caso, all'intera quota di riduzione del debito. La riduzione migliorò immediatamente la situazione finanziaria dell'azienda, con una serie di potenziali conseguenze positive, ad esempio la cancellazione dei costi del servizio del debito e, quindi, la possibilità di investire il denaro così risparmiato. Lo stesso ragionamento vale anche se si considera l'intervento delle banche come una sorta di iniezione di capitale. In questo caso il vantaggio conferito alla Hynix equivale all'intero importo di tale capitale.
(161) Oltre a dover decidere quale sia stato il vantaggio conferito alla Hynix dalla misura in questione, si dovrebbe anche esaminare la situazione dal punto di vista delle banche che, nell'operazione di capitalizzazione, avevano permutato i loro crediti in azioni. Ai sensi della sezione E, lettera f), punti i) e ii), degli orientamenti, il conferimento di capitale azionario da parte di una pubblica amministrazione non è ritenuto comportare un vantaggio, a meno che la decisione di investire si possa considerare incompatibile con la normale prassi di investimento di investitori privati del paese esportatore in questione. Per valutare il vantaggio conferito occorre stabilire se, nella stessa situazione in cui la pubblica amministrazione ha conferito il capitale, un investitore privato avrebbe investito nella società in questione.
(162) Si deve sottolineare che il rating della Hynix era "selective default" e che la sua situazione finanziaria era critica. Inoltre a partire dal giugno del 2001 i prezzi delle DRAM erano crollati, raggiungendo il minimo storico nell'ottobre dello stesso anno. Anche il prezzo delle azioni della Hynix aveva registrato un tracollo tra giugno e settembre del 2001 (- 72 %). Un simile andamento poco prima delle misure adottate nell'ottobre 2001 indicava chiaramente che investire nelle azioni della Hynix era estremamente rischioso e avrebbe probabilmente comportato perdite considerevoli. Si può quindi concludere che nessun investitore operante a condizioni normali di mercato avrebbe investito in azioni Hynix nell'ottobre del 2001.
(163) Ai sensi della sezione E, lettera f), punto vii), degli orientamenti, il capitale azionario conferito può essere considerato un sussidio quando si sia stabilito che le autorità pubbliche non si aspettavano di realizzare alcun utile sugli investimenti e che si trattava in realtà di occultare un sussidio versato all'impresa in questione. Nella fattispecie le banche, su indicazione del governo coreano, cancellarono una quota significativa dei prestiti in essere della Hynix, provvedimento che è considerato un sussidio ai sensi della sezione E, lettera b), punto v), degli orientamenti. La misura ha conferito alla Hynix un vantaggio pari all'importo dei prestiti condonati. Il fatto che nell'operazione le banche ricevessero in cambio azioni della Hynix non modifica quest'analisi, in quanto, vista la situazione del mercato e dell'azienda all'epoca delle misure, nessun altro investitore avrebbe acquistato in quel momento azioni della Hynix né le banche potevano aspettarsi di realizzare un utile su un investimento di questo tipo.
(164) Per i motivi suesposti, l'importo della capitalizzazione del debito concessa dalle banche su ordine del governo è considerato un sussidio a norma dell'articolo 6, lettere a) e b), del regolamento base e della sezione E, lettera f), punti v) e vii), degli orientamenti. Il vantaggio conferito alla Hynix dalla misura in questione e l'importo della sovvenzione compensabile equivalgono all'importo della capitalizzazione del debito concessa dalle banche su ordine del governo, cioè 2483 miliardi di KRW.
(165) Si deve osservare che l'esattezza di queste conclusioni è confermata da una serie di avvenimenti verificatisi dopo il periodo dell'inchiesta, nel 2002. Nel dicembre del 2002 le banche creditrici della Hynix avevano avviato il terzo piano di salvataggio dell'azienda nel giro di due anni. Le misure in questo caso comprendevano un differimento del debito per 3200 miliardi di KRW e una capitalizzazione del debito per un importo di 1900 miliardi di KRW. Nonostante i due precedenti piani di salvataggio, il totale delle passività della Hynix ammontava a oltre 7900 miliardi di USD. Il piano di svalutazione del capitale prevede per le azioni un rapporto di svalutazione di 21:1. Si è ricorso a questo metodo per ridurre gli effetti della perdita di capitale per circa 2200 miliardi di KRW risultante dall'accumularsi del deficit e della riduzione del capitale azionario. Le banche sottolineavano di avere già accantonato riserve per perdite pari all'80-100 % della loro esposizione creditoria verso la Hynix. Questa situazione, e in particolare la portata dell'operazione di svalutazione del capitale che per le azioni comportava un rapporto di svalutazione 21:1, indicavano chiaramente che il capitale azionario della Hynix poteva considerarsi privo di valore e gli investimenti in azioni dell'azienda potevano essere classificati come perdite.
(166) Il calcolo dell'importo della sovvenzione è stato riveduto sulla scorta delle osservazioni delle parti interessate e delle nuove informazioni raccolte, che hanno determinato la modifica delle conclusioni provvisorie relative ad alcune delle misure oggetto dell'inchiesta. Per evitare un doppio conteggio, da queste ultime misure sono state detratte le sovvenzioni incluse nelle misure dell'ottobre 2001. Pertanto, l'importo netto ad valorem della sovvenzione relativa a tali misure dell'ottobre 2001 è pari al 19,4 %. Tenendo conto inoltre delle conclusioni di cui ai precedenti considerando 47, 80 e 98, l'importo totale della sovvenzione è il seguente:
(Omissis)
E. DEFINIZIONE DELL'INDUSTRIA COMUNITARIA
(167) Dopo l'istituzione delle misure provvisorie non sono pervenute osservazioni in merito alla definizione dell'industria comunitaria di cui ai considerando 110 e 111 del regolamento provvisorio. Viene pertanto confermato che i due produttori comunitari che hanno collaborato all'inchiesta e che rappresentavano il 100 % della produzione comunitaria totale del prodotto in esame durante il PI costituiscono l'industria comunitaria ai sensi dell'articolo 9, paragrafo 1, del regolamento base.
F. PREGIUDIZIO
1. OSSERVAZIONI PRELIMINARI
(168) Come stabilito nel considerando 115 del regolamento provvisorio, se necessario, per ragioni di riservatezza, vengono usati indici per illustrare l'andamento delle tendenze. Dopo la pubblicazione del regolamento provvisorio la Hynix ha affermato che, sebbene il ricorso a valori indicizzati per i dati relativi all'azienda fosse giustificato per motivi di riservatezza, la semplice divulgazione di dati indicizzati nell'analisi della situazione dell'industria comunitaria svolta nel regolamento provvisorio non le consentiva di valutare con sufficiente esattezza tale situazione. Sosteneva inoltre che non vi erano motivi di riservatezza che impedissero di comunicare le cifre reali riguardanti l'industria comunitaria, dato che essa era costituita da due società. Si osservi che l'obiezione della Hynix era generica e non specificava quali dati effettivi avrebbe voluto esaminare per poter valutare la situazione dell'industria comunitaria.
(169) Tuttavia, l'articolo 29, paragrafo 5, del regolamento base proibisce la divulgazione di informazioni che vengono comunicate con richiesta di trattamento riservato per motivi debitamente giustificati. Inoltre, visto che il mercato comunitario delle DRAM è altamente concentrato e controllato da un numero esiguo di produttori, la Hynix potrebbe facilmente interpretare qualunque dato cumulativo le venisse fornito in modo da ricavarne precise informazioni sui dati commerciali riservati relativi ai due produttori comunitari che costituiscono l'industria comunitaria. Questi dati avrebbero un enorme valore commerciale per la Hynix e potrebbero danneggiare l'industria comunitaria se venissero a conoscenza di terzi. Infine, il ricorso a valori indicizzati per mostrare l'andamento nel tempo degli indicatori di pregiudizio appare adeguato in un mercato dominato da due soli produttori. Gli indici forniti consentono alla Hynix, sulla base della sua propria conoscenza del mercato comunitario e delle informazioni consultabili da tutte le parti interessate, di svolgere un'analisi accurata dei dati e di valutare con sufficiente esattezza la situazione dell'industria comunitaria. Di conseguenza l'affermazione della Hynix riguardo al ricorso agli indici non è ritenuta fondata e viene quindi respinta.
(170) La Commissione non ha ricevuto altri commenti o obiezioni in merito alle osservazioni preliminari di cui ai considerando da 112 a 115 del regolamento provvisorio, le quali vengono pertanto confermate.
2. CONSUMO NELLA COMUNITÀ
(171) Il consumo comunitario totale del prodotto in esame equivale alla somma delle importazioni totali e di tutte le vendite nella Comunità originarie dell'industria comunitaria.
(172) In mancanza di nuove informazioni, vengono confermate le conclusioni provvisorie relative al consumo nella Comunità di cui al considerando 117 del regolamento provvisorio. Il consumo comunitario di DRAM nel corso dell'intero periodo in esame ha registrato un incremento del 316 %, come illustrato nella tabella seguente:
(Omissis)
3. IMPORTAZIONI DEL PRODOTTO IN ESAME NELLA COMUNITÀ
a) Volume delle importazioni originarie della Corea
(173) Dopo la pubblicazione del regolamento provvisorio la Hynix ha affermato che il volume delle sue importazioni del prodotto in esame, espresso in migliaia di M-bit, era aumentato a un ritmo inferiore rispetto a quanto descritto al considerando 118 del regolamento provvisorio. L'azienda sosteneva che le importazioni e la quota di mercato (cfr. più avanti) dovessero essere calcolate sulla base delle vendite totali (cioè le rivendite) del prodotto in esame realizzate dalle sue controllate nella Comunità ad acquirenti indipendenti della Comunità nel corso del periodo in esame, e non sulla base del volume delle sue importazioni di DRAM originarie della Corea. Va osservato che queste rivendite in base ai dati riferiti dalla Hynix erano notevolmente più elevate (fino al 60 %) delle importazioni effettive registrate, sempre secondo i dati della Hynix, nei primi due anni del periodo in esame. L'azienda non ha fornito spiegazioni convincenti circa questa notevole differenza. Si ritiene che nel calcolo delle importazioni debbano essere comprese le vendite totali di DRAM prodotte dalla Hynix in Corea ed effettuate alle sue società controllate nella Comunità, sommate ad alcune vendite minori realizzate ad acquirenti indipendenti nella Comunità attraverso un paese terzo.
(174) La Hynix, appoggiata dal governo coreano, ha sostenuto inoltre che nel determinare l'andamento delle sue importazioni nella Comunità nel corso del periodo in esame i dati relativi avrebbero dovuto includere le importazioni del prodotto in esame nella Comunità realizzate dalla LG Semicon Co., Ltd prima della fusione di quest'ultima società con la Hyundai Electronics Industries Co., Ltd (ribattezzata Hynix a partire dal 29 marzo 2001). La Hynix e il governo coreano hanno fornito dati specifici al riguardo, cioè due cifre relative alle importazioni, espresse in M-bit, realizzate dalla LG Semicon Co., Ltd rispettivamente nel 1998 e nel 1999. In alternativa, la Hynix chiedeva che venissero prese in considerazione ai fini della determinazione del pregiudizio soltanto le importazioni che aveva realizzato dopo la data della sua fusione con la LG Semicon Co., Ltd nel 1999.
(175) Tuttavia, la LG Semicon Co., Ltd aveva una personalità giuridica distinta prima che la Hyundai Electronics Industries Co., Ltd la rilevasse dalla LG Electronics Inc. e dalle sue società collegate il 7 luglio 1999. Dopo l'acquisizione la LG Semicon Co., Ltd era stata ribattezzata Hyundai Micro Electronics Co., Ltd, e quest'ultima società aveva realizzato una fusione con la Hyundai Electronics Industries Co., Ltd il 13 ottobre 1999. L'acquisizione della LG Semicon Co., Ltd rappresentava perciò un nuovo investimento per la Hyundai Electronics Industries Co., Ltd privo di qualsiasi effetto retroattivo sulla sua posizione sul mercato. In altre parole il predecessore della Hynix, Hyundai Electronics Industries Co., Ltd, ossia l'unica società per la quale si è accertato che aveva beneficiato di sovvenzioni, aveva aumentato la sua capacità di produzione. Inoltre nessuna parte interessata, compresa la Hynix, aveva riferito di importazioni realizzate dalla LG Semicon Co., Ltd negli anni 1998 e 1999 nelle risposte al questionario né in nessun'altra comunicazione, perciò la Commissione non ha sottoposto a verifica alcuna informazione a tale proposito. I dati relativi alle importazioni della LG Semicon Co., Ltd non possono rientrare in quelli delle importazioni oggetto di sovvenzioni realizzate dalla Hynix. Per i motivi suesposti, l'obiezione avanzata dalla Hynix e dal governo coreano è respinta.
(176) Il volume delle importazioni originarie della Corea, come descritto al considerando 118 del regolamento provvisorio, è stato calcolato aggregando, dopo averli debitamente verificati, i dati relativi alle importazioni forniti dalla Samsung e dalla Hynix nelle rispettive risposte al questionario. Il volume delle importazioni originarie della Corea, calcolato in questo modo, era aumentato del 331 % nel corso del periodo in esame. Viene confermato che le importazioni effettuate dalla Hynix avevano registrato un incremento persino maggiore nel periodo in esame (+ 361 %).
(177) Anche se si dovesse tenere conto dei dati sulle importazioni realizzate dalla LG Semicon Co., Ltd nel 1998 e nel 1999, specificamente forniti dalla Hynix e dal governo coreano e che non è stato possibile verificare, essi andrebbero sommati al volume delle importazioni originarie della Corea e non a quello delle importazioni effettuate dalla Hynix. L'incremento del volume delle importazioni originarie della Corea, con l'aggiunta dei dati in questione, risulterebbe pari al 219 % nel corso del periodo in esame.
(Omissis)
b) Prezzi delle importazioni originarie della Corea e della Hynix
(178) I prezzi delle importazioni sono stati calcolati ricorrendo ai dati sui quantitativi e i valori delle importazioni forniti nelle risposte al questionario dai produttori esportatori coreani. Non essendo pervenute osservazioni sui prezzi delle importazioni dopo la pubblicazione del regolamento provvisorio, vengono confermate le conclusioni provvisorie su questo punto di cui al considerando 119 del regolamento provvisorio. L'andamento dei prezzi delle importazioni nel corso dell'intero periodo in esame è stato il seguente:
(Omissis)
(179) In merito alle conclusioni provvisorie sulla sottoquotazione dei prezzi di cui al considerando 122 del regolamento provvisorio, la Hynix e il governo coreano hanno sostenuto che l'affermazione secondo cui la sottoquotazione dei prezzi si era verificata per una percentuale delle transazioni non era pertinente, poiché la sottoquotazione, secondo una prassi consolidata, viene calcolata sulla base di una media ponderata. La Hynix ha sostenuto inoltre che, per poter stabilire se i suoi prezzi erano risultati inferiori in un certo numero di transazioni specifiche realizzate dall'industria comunitaria, si sarebbe dovuto fare un confronto transazione per transazione o un confronto su base giornaliera tenendo anche conto, ove possibile, degli orari di ciascun giorno.
(180) Tuttavia, si deve sottolineare che nessuna disposizione del regolamento base stabilisce che la sottoquotazione dei prezzi vada calcolata sulla base di una media ponderata o di altro metodo specifico. A norma dell'articolo 8, paragrafo 3, del regolamento base, nell'esaminare gli effetti delle importazioni sovvenzionate sui prezzi occorre considerare se esse sono state effettuate a prezzi "sensibilmente" inferiori: non si fa menzione alle condizioni richieste per il calcolo del margine di sottoquotazione né viene indicato un metodo specifico da seguire per tale calcolo. Inoltre, sempre secondo quanto disposto dal medesimo articolo, la sottoquotazione dei prezzi non è l'unico valore determinante per la valutazione del pregiudizio, ma rientra piuttosto in un'analisi complessiva del pregiudizio arrecato all'industria comunitaria e viene determinata a fini di orientamento nell'ambito della valutazione del pregiudizio e della causa del pregiudizio.
(181) Per di più, si deve osservare che il mercato delle DRAM è caratterizzato da grande trasparenza e da una notevole concorrenza sui prezzi. I costi fissi sono effettivamente molto elevati. I fornitori del prodotto devono realizzare economie di scala sufficienti e competere per conservare le rispettive quote di mercato. Fenomeni di sottoquotazione dei prezzi si verificano in particolari situazioni di concorrenza rispetto a specifici acquirenti. Se però un fornitore offre il prodotto in esame a un acquirente della Comunità a un prezzo inferiore a quello di una DRAM venduta da un produttore comunitario, la pressione concorrenziale elimina rapidamente questo differenziale di prezzo. In un mercato con queste caratteristiche, quindi, gli acquirenti più importanti possono costringere i fornitori in concorrenza tra loro ad accettare di abbassare i prezzi. È quindi difficile poter determinare il livello di sottoquotazione dei prezzi di un dato periodo. Una tale situazione di pressione al ribasso sui prezzi aveva impedito ai produttori comunitari di aumentarli, cosa che altrimenti si sarebbe verificata.
(182) Tuttavia la Commissione ha accertato un livello di sottoquotazione dei prezzi significativo, compreso tra il 12 % e il 32 % a seconda della diverse densità delle DRAM, riguardo a una proporzione sostanziale di transazioni dei produttori comunitari, ovvero il 41 %, corrispondenti al 32 % del loro valore delle vendite. Onde eliminare l'effetto del netto crollo dei prezzi verificatosi durante il PI, il calcolo si è basato, per tipo di prodotto, sui prezzi medi mensili applicati dalla Hynix ad acquirenti indipendenti. Anche utilizzando per il calcolo i prezzi medi giornalieri della Hynix (per tipo di prodotto), tenendo quindi conto del fatto che il numero di transazioni comparabili verrebbe ad esserne significativamente ridotto (del 38 %), si registrerebbe comunque un margine notevole di sottoquotazione, compreso nella forcella indicata sopra, per il 29 % delle transazioni totali dei produttori comunitari. Va inoltre osservato che, a prescindere dal fatto che nel calcolo venisse utilizzata la media mensile o giornaliera dei prezzi della Hynix, la percentuale di transazioni dei produttori comunitari che registravano una sottoquotazione rispetto al totale delle transazioni comparabili rimaneva la stessa, cioè all'incirca il 47 %. Va poi fatto presente che al termine della penultima frase del considerando 122 del regolamento provvisorio, per un errore tipografico, si legge un riferimento alle "vendite della Hynix" che deve essere corretto in "vendite dell'industria comunitaria". In mancanza di altre osservazioni in merito alla sottoquotazione dei prezzi, vengono confermate le conclusioni provvisorie di cui ai considerando da 119 a 123 del regolamento provvisorio.
c) Quota di mercato delle importazioni originarie della Corea
(183) La Hynix, con l'appoggio del governo coreano, ha affermato che contrariamente all'andamento al rialzo della sua quota di mercato quale viene descritto nel considerando 124 del regolamento provvisorio, detta quota aveva invece registrato un calo nel corso del periodo in esame. L'affermazione non è fondata in quanto le cifre relative alla quota di mercato fornite dalla Hynix per corroborarla si basavano inizialmente sulle vendite totali del prodotto in esame realizzate dalle sue controllate nella Comunità ad acquirenti indipendenti della Comunità nel corso del periodo in esame, e non sul volume delle sue importazioni di DRAM originarie della Corea. Dopo che la Commissione aveva precisato alla Hynix che la sua quota di mercato quale viene indicata al considerando 124 del regolamento provvisorio era stata calcolata sulla base dei dati relativi alle importazioni, debitamente verificati, riportati dalla stessa azienda nella risposta al questionario, la Hynix ha fatto presente che, nel determinare l'andamento della sua quota di mercato durante il periodo in esame, i dati relativi alle sue importazioni avrebbero dovuto includere le importazioni del prodotto in esame realizzate dalla LG Semicon Co., Ltd prima della fusione di quest'ultima società con la Hyundai Electronics Industries Co., Ltd. La Hynix e il governo coreano avevano fornito dati specifici in proposito.
(184) Per i motivi già illustrati nel precedente considerando 175 l'affermazione della Hynix è quindi respinta e sono confermate le conclusioni provvisorie relative alle quote di mercato di cui al considerando 124 del regolamento provvisorio.
(185) Anche se si dovesse tenere conto dei dati sulle importazioni realizzate dalla LG Semicon Co., Ltd nel 1998 e nel 1999, specificamente forniti dalla Hynix e dal governo coreano e che non è stato possibile verificare, essi andrebbero sommati alla quota di mercato delle importazioni originarie della Corea e non a quella delle importazioni effettuate dalla Hynix. La riduzione della quota di mercato delle importazioni originarie della Corea, con l'aggiunta dei dati in questione, risulterebbe pari al 21 % nel corso del periodo in esame.
(Omissis)
4. SITUAZIONE DELL'INDUSTRIA COMUNITARIA
(186) Non essendo pervenute nuove informazioni al riguardo, vengono confermate le conclusioni provvisorie relative alla situazione dell'industria comunitaria di cui ai considerando da 125 a 138 del regolamento provvisorio.
5. CONCLUSIONI IN MATERIA DI PREGIUDIZIO
(187) Dopo la pubblicazione del regolamento provvisorio, la Hynix e il governo coreano hanno affermato che la maggior parte degli indicatori di pregiudizio dimostravano che la situazione dell'industria comunitaria stava migliorando e che pertanto tale industria non poteva aver subito un grave pregiudizio.
(188) Non hanno però avanzato argomentazioni o presentato osservazioni tali da modificare le conclusioni di cui ai considerando da 139 a 141 del regolamento provvisorio. A norma dell'articolo 8, paragrafo 5, del regolamento base, tali conclusioni erano fondate su una valutazione di tutti i fattori e gli indicatori economici pertinenti che incidono sulla situazione dell'industria. L'argomentazione dettagliata delle conclusioni è esposta nei considerando da 125 a 138 del regolamento provvisorio e non è stata messa in discussione. Anche se la situazione dell'industria comunitaria è migliorata da certi punti di vista nel corso del periodo in esame grazie all'espansione del mercato delle DRAM, tali aspetti positivi sono stati più che vanificati dal gravissimo pregiudizio causato dal crollo dei prezzi di vendita e dalle conseguenti pesanti perdite subite dai produttori comunitari durante il PI. Tali perdite hanno a loro volta avuto ripercussioni negative sull'utile sul capitale investito e sul flusso di cassa dei produttori comunitari. Tenuto conto di tutti questi fattori vengono pertanto confermate le conclusioni esposte nei considerando da 139 a 141 del regolamento provvisorio, cioè che l'industria comunitaria aveva subito un grave pregiudizio ai sensi dell'articolo 8 del regolamento base.
G. CAUSA DEL PREGIUDIZIO
1. INTRODUZIONE
(189) Come viene spiegato nei considerando da 143 a 157 del regolamento provvisorio, a norma dell'articolo 8, paragrafi 6 e 7, del regolamento base, la Commissione ha esaminato se le importazioni oggetto di sovvenzioni del prodotto in esame originarie della Corea abbiano arrecato all'industria comunitaria un pregiudizio di dimensioni tali da potersi definire grave. Si sono inoltre esaminati ad uno ad uno i fattori noti diversi dalle importazioni summenzionate - ossia la contrazione economica generale durante il PI, le esportazioni dell'industria comunitaria e l'eccesso di capacità - che, nello stesso periodo, avrebbero potuto arrecare pregiudizio all'industria comunitaria, per assicurarsi che l'eventuale pregiudizio provocato da detti altri fattori non fosse attribuito alle medesime importazioni oggetto di sovvenzioni.
(190) Dopo l'istituzione delle misure provvisorie la Hynix e il governo coreano hanno affermato che le importazioni realizzate dalla Hynix non potevano aver arrecato un pregiudizio all'industria comunitaria dal momento che la quota di mercato dell'azienda era in calo durante il periodo in esame e i suoi prezzi non erano inferiori a quelli applicati dall'industria comunitaria. Affermavano che l'eventuale pregiudizio subito dall'industria comunitaria era dovuto al suo stesso comportamento, e sarebbe stato causato in particolare dagli investimenti realizzati durante il periodo in esame i quali avevano largamente contribuito all'eccesso di capacità dell'industria durante il PI. Sostenevano infine che l'analisi del regolamento provvisorio non teneva conto della grave contrazione ciclica del settore delle tecnologie dell'informazione registrata nel corso di questo periodo. Si deve osservare che le osservazioni della Hynix sulla causa del pregiudizio si riferiscono soltanto ad uno dei due produttori comunitari che costituiscono l'industria comunitaria, cioè alla società Infineon. L'analisi illustrata di seguito si riferisce invece all'industria comunitaria considerata nel suo complesso.
2. EFFETTI DELLE IMPORTAZIONI OGGETTO DI SOVVENZIONI
(191) Come stabilito nei considerando 176 e 177, le importazioni oggetto di sovvenzioni realizzate dalla Hynix erano aumentate con un ritmo persino più rapido rispetto al consumo comunitario durante il periodo in esame. Nel corso dello stesso periodo la quota di mercato di queste importazioni aveva seguito lo stesso andamento, era cioè aumentata (cfr. i considerando 184 e 185) fino a raggiungere un livello assai elevato durante il PI. Anche se il volume delle importazioni realizzate, secondo quanto viene affermato, dalla LG Semicon Co., Ltd venisse sommato al volume delle importazioni della Hynix per gli anni 1998 e 1999, l'andamento delle importazioni registrerebbe comunque un incremento tendenzialmente verso il PI (+ 155 % nel periodo compreso tra il 1998 e il PI). Si è accertato che il volume delle importazioni oggetto di sovvenzioni della Hynix e la quota di mercato dell'azienda durante il PI erano sufficientemente significativi, considerati separatamente, per avere ripercussioni negative sul mercato comunitario, con particolare riguardo ai prezzi dell'industria comunitaria. Alcuni analisti di mercato ritenevano che la Hynix fosse tecnicamente in situazione di fallimento e fosse mantenuta in vita soltanto grazie a programmi di ristrutturazione del debito, provocando così un eccesso di offerta di prodotto in esame sul mercato. Va sottolineato in proposito che qualunque offerta supplementare che non corrisponda a una domanda provoca un ribasso del prezzo del prodotto. E la Hynix, come viene spiegato nel considerando 148 del regolamento provvisorio, aveva un disperato bisogno di vendere anche sotto costo. Non sono state presentate nuove osservazioni tali da modificare le conclusioni relative agli effetti delle importazioni oggetto di sovvenzioni della Hynix sulla situazione di pregiudizio dell'industria comunitaria di cui ai considerando da 144 a 148 del regolamento provvisorio. Tali conclusioni vengono pertanto confermate.
(192) Si conclude pertanto che le sovvenzioni considerate separatamente, avendo consentito una politica dei prezzi che non teneva conto dei costi e concorso in misura significativa all'eccesso di offerta che caratterizzava il mercato delle DRAM, hanno contribuito in modo sostanziale all'abbassamento del livello dei prezzi sul mercato comunitario. Senza le sovvenzioni in questione è ragionevole ipotizzare che i prezzi dell'industria comunitaria sarebbero rimasti più alti, non solo perché la Hynix non avrebbe potuto applicare i prezzi estremamente bassi praticati durante il PI, ma anche perché l'offerta complessiva sul mercato sarebbe risultata inferiore. Inoltre, l'ampiezza del volume delle importazioni a basso prezzo oggetto di sovvenzione della Hynix aveva avuto, di per sé, un notevole impatto negativo sulla situazione dell'industria comunitaria.
3. EFFETTI DOVUTI AD ALTRI FATTORI
a) Tendenza generale al ribasso durante il periodo dell'inchiesta
(193) La Hynix e il governo coreano hanno affermato che la Commissione non aveva preso in considerazione gli effetti dovuti alla ciclicità del mercato delle DRAM. Sostenevano infatti che la domanda mondiale di DRAM aveva registrato nel 2001 una crescita pari soltanto al 59 %, mentre la crescita media annua era del 75 %. Si deve osservare che questi tassi di crescita del mercato mondiale riferiti dalle parti appaiono assai soggettivi e in contrasto con altri dati di cui dispone la Commissione. Come si è già spiegato nel considerando 150 del regolamento provvisorio, la Commissione ammette che la contrazione generale dei mercati dei PC e delle telecomunicazioni nel 2001 possa avere avuto qualche effetto di ribasso dei prezzi. Tuttavia, si è accertato che il consumo di DRAM nella Comunità ha seguitato a registrare un andamento in crescita durante l'intero periodo in esame. L'aumento del consumo in termini di M-bit durante il PI è dipeso in larga misura dall'introduzione del Microsoft XP, che necessita di un numero di M-bit molto maggiore rispetto ai sistemi precedenti e dall'aumento delle vendite delle fasce più alte di prodotto causata dal basso livello dei prezzi. In realtà, il consumo comunitario in termini di M-bit ha registrato quasi lo stesso tasso di incremento tra il 1999 e l'anno "positivo" 2000 (+ 57 %) rispetto alla crescita accertata tra l'anno "positivo" 2000 e l'anno "negativo" 2001, corrispondente, quest'ultimo, al PI (+ 51 %). Si è pertanto concluso che, sebbene la contrazione economica possa avere esercitato una qualche pressione al ribasso sui prezzi, considerato l'aumento del consumo, si può escludere che tale effetto sia stato sostanziale.
b) Importazioni del prodotto in esame originarie di paesi diversi dalla Corea
(194) Dopo l'istituzione delle misure provvisorie non sono pervenute osservazioni in merito ad altre importazioni. Tuttavia, dopo la comunicazione delle informazioni finali, la Hynix ha affermato che, conformemente ai dati illustrati nella denuncia, le importazioni originarie di paesi diversi dalla Corea (principalmente Taiwan) e le importazioni realizzate dalla Samsung avevano registrato un aumento superiore a quello delle importazioni della stessa Hynix, in particolare tra il 2000 e il PI, e che, di conseguenza, l'eventuale pregiudizio subito dall'industria comunitaria non poteva essere attribuito alle importazioni della Hynix. Per quanto riguarda le importazioni della Samsung, cfr. il considerando 200. Quanto invece alle importazioni provenienti da tutti gli altri paesi (compresa Taiwan) dall'inchiesta è emerso che esse, in termini di M-bit, erano diminuite del 4,2 % tra il 2000 e il PI. Anzi, la quota di mercato di queste importazioni aveva registrato un calo dal 31,4 % nel 2000 al 20 % durante il PI. Nel corso dello stesso periodo le importazioni sovvenzionate della Hynix erano aumentate, in termini di M-bit, del 24 %. Di conseguenza, l'affermazione di cui sopra è considerata priva di fondamento e sono confermate le conclusioni di cui al considerando 151 del regolamento provvisorio, cioè che le importazioni originarie di paesi terzi diversi dalla Corea non hanno contribuito in maniera significativa al pregiudizio subito dall'industria comunitaria.
c) Attività di esportazione dell'industria comunitaria
(195) Dopo l'istituzione delle misure provvisorie non sono pervenute osservazioni in merito alle attività di esportazione dell'industria comunitaria. Sono quindi confermate le conclusioni di cui al considerando 152 del regolamento provvisorio.
d) Eccesso di capacità
(196) Dopo l'istituzione delle misure provvisorie la Hynix e il governo coreano hanno affermato che l'eventuale pregiudizio subito dall'industria comunitaria durante il PI era dovuto al suo stesso comportamento, sarebbe cioè stato causato dagli investimenti realizzati dall'industria durante il periodo in esame. Sostenevano infatti che gli investimenti in questione avevano largamente contribuito all'eccesso di capacità dell'industria durante il PI.
(197) Come era spiegato nel considerando 153 del regolamento provvisorio, durante il PI il mercato mondiale delle DRAM soffriva ancora di un eccesso strutturale di capacità che dipendeva dalle prospettive di crescita rapida e duratura dell'industria alla fine degli anni '90. Un tale eccesso di capacità può avere contribuito alla gravità dell'attuale contrazione di cui soffre l'industria. Tuttavia, si deve sottolineare che il livello di capacità dell'industria comunitaria, in termini di M-bit, era rimasto inferiore rispetto al livello del consumo comunitario durante il PI. Inoltre, è generalmente noto che l'industria delle DRAM richiede costantemente un livello elevato di investimenti, in particolare nella ricerca e sviluppo, per non perdere il passo con le tecnologie più avanzate. Gli investimenti realizzati dall'industria comunitaria durante il periodo in esame possono quindi essere considerati ragionevoli e sono stati attuati per mantenere il suo livello di competitività in un mercato in crescita. Va osservato al riguardo che entrambi i produttori coreani avevano realizzato significativi investimenti durante il periodo in esame. Anzi, gli investimenti realizzati dall'industria comunitaria a livello mondiale corrispondevano a meno della metà degli investimenti dei due produttori coreani nel corso di tale periodo. Sembra quindi ragionevole ipotizzare che l'eccesso di capacità non fosse da imputare unicamente all'industria comunitaria., ma che, al contrario, fosse stata l'industria coreana la principale responsabile di tale eccesso registrato sul mercato mondiale. Tuttavia, si può anche ragionevolmente supporre che, se il governo coreano non fosse intervenuto con sovvenzioni, l'eccesso di capacità, nella Comunità e a livello mondiale, non sarebbe stato così pronunciato.
e) Scorte
(198) Dopo l'istituzione delle misure provvisorie la Hynix ha inoltre affermato che un'altra delle ragioni per il ribasso dei prezzi delle DRAM durante il PI era stato un significativo fenomeno di "rapido consumo delle scorte". Durante l'anno "quasi record" 2000, allorché i prezzi delle DRAM avevano registrato un aumento considerevole, numerosi clienti (ad esempio i distributori) avevano accumulato scorte di DRAM poiché gli utilizzatori temevano una penuria di prodotto. Durante il PI, quando divenne evidente che la grave crisi dei mercati dei PC e delle telecomunicazioni avrebbe comportato una contrazione della domanda, le scorte erano state esaurite rapidamente, il che avrebbe ulteriormente inciso al ribasso su prezzi che erano già in calo.
(199) Tuttavia, si deve sottolineare in primo luogo che l'affermazione non è suffragata da alcun elemento di prova concreto. In secondo luogo, parte da una premessa sbagliata, in quanto durante il PI il consumo di DRAM era costantemente aumentato nella Comunità. Infine, il ragionamento non sembra plausibile: nessuna società accumulerebbe scorte quando i prezzi del prodotto sono elevati, in particolare nel caso delle DRAM, vale a dire di un prodotto con un ciclo di vita breve; può invece accumulare scorte quando i prezzi sono bassi. Si ricorda a tale proposito che le scorte dell'industria comunitaria, espresse in percentuale della produzione in M-bit, avevano registrato un calo tanto durante l'anno positivo 2000 che durante l'anno negativo corrispondente al PI. Questo è stato confermato anche dall'unico distributore che ha collaborato all'inchiesta, il quale nella risposta al questionario aveva dichiarato che "attualmente i produttori stanno evolvendo verso un sistema di ordinativi just-in-time". Il medesimo distributore ha dichiarato nel corso di un'audizione che le sue scorte di DRAM venivano rinnovate quattro volte al mese. Pertanto non è possibile stabilire alcun collegamento tra le scorte e i prezzi e, di conseguenza, l'affermazione della Hynix al riguardo deve essere respinta.
f) Importazioni effettuate dalla Samsung
(200) Si è inoltre esaminato se altri fattori, oltre a quelli già analizzati precedentemente, possano aver contribuito al grave pregiudizio subito dall'industria comunitaria durante il PI. Sono state quindi esaminate le importazioni realizzate dalla Samsung. Nel corso del periodo in esame anche le importazioni effettuate dalla Samsung erano aumentate, ma in misura minore rispetto alle importazioni della Hynix e, in ogni caso, a un ritmo inferiore rispetto all'incremento del consumo comunitario. Si è inoltre accertato che durante il PI i prezzi praticati dalla Samsung erano in media più elevati di quelli applicati dalla Hynix. Per di più, il calo registrato dai prezzi della Samsung era inferiore a quello dei prezzi della Hynix durante il periodo in esame. Si è quindi concluso che, sebbene le importazioni realizzate dalla Samsung possano aver causato un qualche pregiudizio all'industria comunitaria, quest'ultimo non era sufficiente per annullare il nesso di causalità tra le importazioni oggetto di sovvenzioni della Hynix e il grave pregiudizio subito dall'industria comunitaria.
4. CONCLUSIONI SULLA CAUSA DEL PREGIUDIZIO
(201) Le argomentazioni avanzate dalle parti interessate in merito alla causa del pregiudizio dopo l'istituzione delle misure provvisorie non hanno modificato le conclusioni complessive contenute nel regolamento provvisorio.
(202) Al pregiudizio subito dall'industria comunitaria durante il periodo dell'inchiesta possono avere contribuito fattori diversi dalle importazioni oggetto di sovvenzione originarie della Corea, per esempio le altre importazioni, la contrazione economica generale, le esportazioni dell'industria comunitaria e l'eccesso di capacità già presente sul mercato. Nondimeno, l'effetto pregiudizievole, sia individuale che collettivo, è stato considerato rilevante ma insufficiente a negare il pregiudizio materiale attribuibile alle importazioni sovvenzionate.
(203) Anche i prezzi ridotti delle esportazioni dell'industria comunitaria possono avere contribuito al pregiudizio. Tuttavia, considerato il volume inferiore delle esportazioni rispetto al volume delle vendite nella Comunità durante il PI, il pregiudizio subito dall'industria comunitaria non può essere attribuito alle esportazioni.
(204) Per quanto riguarda l'eccesso di capacità, esso è un fenomeno che esiste da diversi anni sull'intero mercato mondiale, compreso il periodo in esame, e non può quindi essere considerato, preso isolatamente, la causa del grave e improvviso calo dei prezzi che ha causato il pregiudizio subito dall'industria comunitaria. Inoltre le importazioni oggetto di sovvenzioni costituiscono, di per sé, una causa fondamentale dell'eccesso di capacità.
(205) Infatti l'inchiesta ha rivelato che nel periodo in esame le importazioni oggetto di sovvenzione realizzate dalla Hynix erano state vendute sul mercato comunitario in volumi e a prezzi che hanno causato un grave pregiudizio all'industria comunitaria. Tali importazioni si sono rivelate una causa fondamentale del crollo dei prezzi nella Comunità e delle gravi perdite che ne sono conseguite. Questa situazione ha avuto pesanti ripercussioni sulla redditività dell'industria comunitaria e sulla sua capacità di mantenere i necessari livelli di investimento. Alla luce di quest'analisi, nella quale si è provveduto alle opportune separazioni e distinzioni tra gli effetti di tutti i fattori noti sulla situazione dell'industria comunitaria e gli effetti pregiudizievoli delle importazioni oggetto di sovvenzioni, si è concluso che tali altri fattori non sono di per sé sufficienti ad annullare il nesso di causalità tra le sovvenzioni e il pregiudizio. Pertanto, si conclude che tali importazioni hanno causato un grave pregiudizio all'industria comunitaria ai sensi dell'articolo 8, paragrafo 6, del regolamento base.
H. INTERESSE DELLA COMUNITÀ
(206) Dopo l'istituzione delle misure provvisorie nessun utilizzatore, importatore o distributore ha presentato osservazioni in merito all'interesse della Comunità né in merito ad alcun altro aspetto dell'inchiesta. Persino i pochi utilizzatori che hanno collaborato all'inchiesta non hanno presentato osservazioni sulle conclusioni provvisorie. L'industria comunitaria ha espresso il suo appoggio alle conclusioni provvisorie in merito all'interesse della Comunità.
(207) Dopo l'istituzione delle misure provvisorie la Hynix, benché non direttamente interessata, ha affermato che l'industria comunitaria non è in grado di rifornire i suoi clienti, e che la scomparsa della stessa Hynix dal mercato comunitario non farebbe altro che determinare un incremento della quota di mercato detenuta da altri produttori non comunitari.
(208) Il ragionamento dell'azienda non è convincente: è infatti in contrasto con la precedente affermazione della Hynix secondo cui l'industria comunitaria si troverebbe, per sua colpa, in una situazione di eccesso di capacità. La verità è che l'industria comunitaria dispone ancora di significative capacità di riserva, che possono essere utilizzate se le condizioni del mercato permettono una concorrenza leale. D'altro canto, scopo delle misure non è eliminare la Hynix dal mercato comunitario, ma compensare le sovvenzioni di un importo pari al beneficio da esse conferito alle importazioni della Hynix a danno di altri fornitori sul mercato
(209) In mancanza di osservazioni presentate dalle parti direttamente interessate, vengono confermate le risultanze e le conclusioni di cui ai considerando da 158 a 174 del regolamento provvisorio. Si è pertanto concluso che l'istituzione di misure compensative definitive non sarebbe contraria all'interesse della Comunità.
I. LINEA DI CONDOTTA DEFINITIVA
(210) Alla luce delle conclusioni raggiunte riguardo alle sovvenzioni, al pregiudizio, alla causa del pregiudizio e all'interesse della Comunità, si ritiene opportuno adottare misure compensative definitive affinché l'industria comunitaria non subisca un ulteriore pregiudizio a causa delle importazioni oggetto di sovvenzioni originarie della Repubblica di Corea.
1. LIVELLO NECESSARIO PER ELIMINARE IL PREGIUDIZIO
(211) Per stabilire il livello delle misure definitive si è tenuto conto sia dell'importo della sovvenzione accertato che dell'entità del pregiudizio subito dall'industria comunitaria.
(212) Le misure definitive dovrebbero essere di entità sufficiente ad eliminare il pregiudizio causato dalle importazioni in questione senza però superare il margine di sovvenzione accertato. Nel calcolare l'aliquota del dazio necessaria ad eliminare gli effetti delle sovvenzioni pregiudizievoli, si è considerato che le misure dovessero essere tali da consentire all'industria comunitaria di coprire i propri costi e ottenere complessivamente un profitto, al lordo delle imposte, pari a quello che potrebbe ragionevolmente essere ottenuto in normali condizioni di concorrenza, cioè in assenza delle importazioni oggetto di sovvenzioni, sulle vendite del prodotto simile nella Comunità. Il margine di profitto, al lordo delle imposte, utilizzato per il calcolo è pari al 15 % del fatturato, percentuale necessaria affinché l'industria possa mantenere livelli di investimento adeguati. Si tratta del margine di profitto medio registrato dall'industria comunitaria nel biennio precedente il PI.
(213) Dopo l'istituzione delle misure provvisorie la Hynix ha affermato che il margine di profitto del 15 % non era conforme al margine di profitto del 9,5 % utilizzato in precedenti procedimenti antidumping relativi alle DRAM originarie della Corea e del Giappone. Va sottolineato che i procedimenti antidumping in questione risalgono a oltre dieci anni fa, quando la situazione del mercato e lo stesso prodotto in esame presentavano caratteristiche diverse. In ogni caso, data l'entità delle perdite registrate dall'industria comunitaria durante il PI, persino ricorrendo al margine di profitto del 15 % emergerebbe comunque dal calcolo un livello di eliminazione del pregiudizio più elevato rispetto all'importo della sovvenzione accertato.
(214) Sulla scorta di quanto precede, viene confermato il metodo utilizzato per stabilire il livello di eliminazione del pregiudizio illustrato nei considerando da 177 a 179 del regolamento provvisorio.
2. FORMA E LIVELLO DEL DAZIO
(215) Dal momento che si è accertato che l'importo della sovvenzione conferita alla Hynix Semiconductor Inc. era inferiore al livello necessario per eliminare il pregiudizio, a norma dell'articolo 15, paragrafo 1, del regolamento base, l'aliquota del dazio compensativo definitivo da imporre deve corrispondere all'importo determinato per la sovvenzione, cioè al 34,8 %. Dato che la sovvenzione accertata per la Samsung Electronics Co. Ltd rientrava nella soglia minima, nessun dazio compensativo deve essere applicato nei confronti di questa società.
(216) Le aliquote dei dazi compensativi per ciascuna società, specificate nel presente regolamento, sono state fissate sulla base delle conclusioni della presente inchiesta. Esse rispecchiano pertanto la situazione constatata durante l'inchiesta per le società in questione. Tali aliquote del dazio (diversamente dal dazio unico a livello nazionale applicabile a "tutte le altre società") sono quindi esclusivamente applicabili alle importazioni di prodotti originari del paese interessato e fabbricati dalle società, cioè dalle specifiche persone giuridiche, menzionate. I prodotti importati fabbricati da qualsiasi altra società la cui ragione sociale, completa di indirizzo, non sia specificamente menzionata nel dispositivo del presente regolamento, comprese le persone giuridiche collegate a quelle specificamente menzionate, non possono beneficiare di tali aliquote e sono soggetti all'aliquota del dazio applicabile a "tutte le altre società".
(217) Le eventuali richieste di applicazione di tali aliquote del dazio compensativo specifiche per ciascuna società (ad esempio in seguito ad un cambiamento della ragione sociale della società o alla creazione di nuove entità produttive o di vendita) devono essere inoltrate senza indugio alla Commissione con tutte le informazioni pertinenti, in particolare l'indicazione di eventuali modifiche delle attività della società legate alla produzione, alle vendite sul mercato interno e alle vendite per l'esportazione connesse ad es. a tale cambiamento della ragione sociale o ai cambiamenti a livello di entità produttive o di vendita. Se del caso la Commissione, previa consultazione del comitato consultivo, provvederà a modificare di conseguenza il regolamento aggiornando l'elenco delle società che beneficiano di aliquote individuali del dazio.
J. RISCOSSIONE DEL DAZIO PROVVISORIO
(218) In considerazione dell'entità delle sovvenzioni compensabili accertate per i produttori esportatori e alla luce della gravità del pregiudizio derivatone per l'industria comunitaria, si ritiene necessario che gli importi depositati a titolo di dazio compensativo provvisorio a norma del
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
1. È istituito un dazio compensativo sulle importazioni di alcuni circuiti elettronici integrati noti come DRAM (Dynamic Random Access Memories — memorie dinamiche ad accesso casuale), costruiti utilizzando tipi diversi di semiconduttori metallo-ossidi (MOS), compresi tipi di MOS complementari (CMOS), di ogni tipo, densità, variante, velocità di accesso, configurazione, confezione o supporto, ecc., originarie della Repubblica di Corea.
Le DRAM di cui al paragrafo precedente possono avere la seguente forma:
- DRAM montate su wafer classificabili al codice NC ex85422101 (codice TARIC 8542210110),
- DRAM in forma di chip (dies) classificabili al codice NC ex85422105 (codice TARIC 8542210510),
- DRAM montate classificabili ai codici NC 85422111, 85422113, 85422115 e 85422117,
- DRAM in forme multicombinate (moduli di memoria, schede di memoria o aggregate in altri modi) classificabili ai codici NC ex84733010 (codice TARIC 8473301010), ex84735010 (codice TARIC 8473501010) ed ex85489010 (codice TARIC 8548901010),
- DRAM in forma di chip e/o DRAM montate incorporate in forme multicombinate (non customizzate) di DRAM a condizione che le DRAM in forme multicombinate (non customizzate)siano originarie di paesi diversi dalla Repubblica di Corea, classificabili ai codici NC ex84733010 (codice TARIC 8473301010), ex84735010 (codice TARIC 8473501010) ed ex85489010 (codice TARIC 8548901010). [1]
2. Le aliquote del dazio compensativo definitivo applicabili al prezzo netto, franco frontiera comunitaria, dazio non corrisposto, sono le seguenti: [2]
Produttori coreani |
Aliquota del dazio (%) |
Codice addizionale TARIC |
Samsung Electronics Co., Ltd (“Samsung”) 24th Fl., Samsung Main Bldg 250, 2-Ga, Taepyeong-Ro Jung-Gu, Seul |
0 % |
A437 |
Hynix Semiconductor Inc. 891, Daechidong Kangnamgu, Seul |
32,9 % |
A693 |
Tutte le altre società |
32,9 % |
A999 |
3. All’atto della presentazione alle autorità doganali degli Stati membri della dichiarazione per l’immissione in libera pratica delle DRAM in forme multicombinate, il dichiarante indicherà alla casella 44 del documento amministrativo unico (DAU) il numero di riferimento corrispondente alle descrizioni del prodotto e dell’origine di cui alla tabella seguente. Le aliquote del dazio compensativo definitivo applicabili al prezzo netto, franco frontiera comunitaria, dazio non corrisposto, sono le seguenti: [3]
N. |
Descrizione del prodotto e dell’origine |
Numero di riferimento |
Aliquota del dazio (%) |
1 |
DRAM (standard) in forme multicombinate originarie di paesi diversi dalla Repubblica di Corea che contengono DRAM in forma di chip e/o DRAM montate originarie di paesi diversi dalla Repubblica di Corea o originarie dalla Repubblica di Corea e prodotte dalla Samsung |
D010 |
0 % |
2 |
DRAM (standard) in forme multicombinate originarie di paesi diversi dalla Repubblica di Corea che contengono DRAM in forma di chip e/o DRAM montate originarie delle Repubblica di Corea e prodotte da una società diversa dalla Samsung che rappresentano meno del 10 % del prezzo netto, franco frontiera comunitaria, delle DRAM (standard) in forme multicombinate |
D011 |
0 % |
3 |
DRAM (standard) in forme multicombinate originarie di paesi diversi dalla Repubblica di Corea che contengono DRAM in forma di chip e/o DRAM montate originarie delle Repubblica di Corea e prodotte da una società diversa dalla Samsung che rappresentano il 10 % o più, ma meno del 20 % del prezzo netto, franco frontiera comunitaria, delle DRAM (standard) in forme multicombinate |
D012 |
3,2 % |
4 |
DRAM (standard) in forme multicombinate originarie di paesi diversi dalla Repubblica di Corea che contengono DRAM in forma di chip e/o DRAM montate originarie delle Repubblica di Corea e prodotte da una società diversa dalla Samsung che rappresentano il 20 % o più, ma meno del 30 % del prezzo netto, franco frontiera comunitaria, delle DRAM (standard) in forme multicombinate |
D013 |
6,5 % |
5 |
DRAM (standard) in forme multicombinate originarie di paesi diversi dalla Repubblica di Corea che contengono DRAM in forma di chip e/o DRAM montate originarie delle Repubblica di Corea e prodotte da una società diversa dalla Samsung che rappresentano il 30 % o più, ma meno del 40 % prezzo netto, franco frontiera comunitaria, delle DRAM (standard) in forme multicombinate |
D014 |
9,8 % |
6 |
DRAM (standard) in forme multicombinate originarie di paesi diversi dalla Repubblica di Corea che contengono DRAM in forma di chip e/o DRAM montate originarie delle Repubblica di Corea e prodotte da una società diversa dalla Samsung che rappresentano il 40 % o più, ma meno del 50 % del prezzo netto, franco frontiera comunitaria, delle DRAM in forme multicombinate |
D015 |
13,1 % |
7 |
DRAM (standard) in forme multicombinate originarie di paesi diversi dalla Repubblica di Corea che contengono DRAM in forma di chip e/o DRAM montate originarie delle Repubblica di Corea e prodotte da una società diversa dalla Samsung che rappresentano una percentuale maggiore o uguale al 50 % del prezzo netto, franco frontiera comunitaria, delle DRAM (standard) in forme multicombinate |
D016 |
16,4 %» |
4. Per quanto concerne il paragrafo 3, l’indicazione alla casella 44 del DAU del primo tipo di descrizione del prodotto e dell’origine, corrispondente al n. 1, è considerata un elemento di prova sufficiente. Per le altre descrizioni del prodotto e dell’origine, il dichiarante allegherà una dichiarazione rilasciata dall’ultimo produttore che certifica l’origine, i produttori e il valore di tutte le componenti delle DRAM in forme multicombinate, conformemente alle condizioni specificate nell’allegato. Tale dichiarazione verrà presentata su carta intestata della società in questione e sarà convalidata dal timbro della società. [4]
5. In caso di mancata indicazione di un numero di riferimento nel DAU, conformemente al paragrafo 3, ovvero se la dichiarazione in dogana non è accompagnata dalla dichiarazione prevista dal paragrafo 4, le DRAM in forme multicombinate saranno considerate — in mancanza di prove del contrario — originarie della Repubblica di Corea e prodotte da tutte le società diverse dalla Samsung e verrà quindi applicata l’aliquota di dazio compensativo del 32,9 %.
Qualora alcune delle DRAM in forma di chip e/o le DRAM montate integrate nelle DRAM in forme multicombinate siano prive di marcatura chiara e i produttori non risultino chiaramente individuabili dalla dichiarazione di cui al paragrafo 4, si considera — in mancanza di prove del contrario — che le DRAM in forma di chip e/o le DRAM montate siano originarie della Repubblica di Corea e siano state prodotte dalle società assoggettate al dazio compensativo. In tali casi, l’aliquota del dazio compensativo applicabile alle DRAM in forme multicombinate è calcolata in base alla percentuale rappresentata dal prezzo netto franco frontiera comunitaria delle DRAM in forma di chip e/o dalle DRAM montate originarie della Repubblica di Corea rispetto al prezzo netto franco frontiera comunitaria delle DRAM in forme multicombinate, secondo la tabella di cui al paragrafo 3, numeri da 2 a 7. Tuttavia, qualora il valore di tali DRAM in forma di chip e/o DRAM montate sia tale da indurre a concludere che le DRAM in forme multicombinate nelle quali sono integrate sono di origine coreana, a tali DRAM in forme multicombinate si applicherà l’aliquota del dazio compensativo del 32,9 %. [5]
6. Ai fini della verifica dei dati da parte delle autorità doganali degli Stati membri, si applicano, mutatis mutandis, l'articolo 28, paragrafo 1, l'articolo 28, paragrafo 3, l'articolo 28, paragrafo 4 e l'articolo 28, paragrafo 6 del regolamento (CE) n. 2026/97 del Consiglio. [6]
7. Salvo disposizioni contrarie, si applicano le norme vigenti in materia di dazi doganali. [7]
Gli importi depositati a titolo di dazio compensativo provvisorio a norma del
Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
ALLEGATO [8]
Dichiarazione da allegare al documento amministrativo unico
relativo alle importazioni di DRAM in forme multicombinate
NB: La presente dichiarazione deve essere rilasciata dall’ultimo produttore di DRAM in forme multicombinate; essa sarà redatta su carta intestata della società e recherà il timbro della società.
1. Numero di riferimento: (numero di cui all’articolo 1, paragrafo 4)
2. Nome di tutti i fabbricanti coinvolti nella produzione della DRAM in forma di chip e/o DRAM montate integrate nelle DRAM in forme multicombinate: (nome completo, indirizzo e tipo di operazione effettuata)
3. Numero e data della fattura commerciale:
4. Informazioni generali:
DRAM in forme multicombinate |
Prezzo delle DRAM in forma di chip e/o delle DRAM montate originarie della Repubblica di Corea, prodotte da tutte le società diverse dalla Samsung e integrate nelle DRAM in forme multicombinate |
|||
Quantità |
Prezzo (netto franco frontiera comunitaria) |
Origine |
Prezzo espresso come percentuale rispetto al prezzo complessivo netto, franco frontiera comunitaria, delle DRAM in forme multicombinate |
Codice addizionale TARIC del fabbricante coreano |
[1] Paragrafo sostituito dall’art. 1 del
[2] Paragrafo già sostituito dall’art. 1 del
[3] Paragrafo già sostituito dall’art. 1 del
[4] Paragrafo inserito dall’art. 1 del
[5] Paragrafo inserito dall’art. 1 del
[6] Paragrafo inserito dall’art. 1 del
[7] L’originario paragrafo 3 è stato così rinumerato dall’art. 1 del
[8] Allegato inserito dall’art. 1 del