Settore: | Codici regionali |
Regione: | Lazio |
Materia: | 3. sviluppo economico |
Capitolo: | 3.8 industria e artigianato |
Data: | 16/02/1990 |
Numero: | 18 |
Sommario |
Art. 1. Finalità. 1. La Regione in attuazione della legge 1° marzo 1986, n. 64, concernente: «Disciplina organica dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno» esercita, secondo le norme di cui alla [...] |
Art. 2. Imprese ammesse alle agevolazioni. 1. Sono ammesse alle agevolazioni di cui alla presente legge le imprese artigiane del Lazio che abbiano sede nei territori ricadenti nell'area di intervento [...] |
Art. 3. Iniziative ammesse alle agevolazioni. 1. Le funzioni amministrative, di cui al precedente articolo 1, sono connesse alla concessione del credito agevolato e dei contributi in conto capitale di cui [...] |
Art. 4. Spese ammissibili. 1. Al sensi dell'articolo 77 del testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 6 marzo 1978, n. 218, le spese ammissibili alle agevolazioni di cui alla [...] |
Art. 5. Domande. 1. Le domande per l'ammissione ai benefici di cui alla presente legge vengono presentate all'assessorato competente in materia di artigianato della Regione, compilate su appositi moduli, in [...] |
Art. 6. Convenzione con gli istituti di credito e le società di locazione finanziarie. 1. Per l'istruttoria e l'erogazione delle agevolazioni di cui alla presente legge, la Regione si avvale degli istituti [...] |
Art. 7. Istruttoria delle domande di contributo. 1. Le domande di contributo in conto capitale e/o in conto interessi sono ammesse ai benefici di legge quanto è stata prodotta la documentazione prescritta [...] |
Art. 8. Concessione dei contributi. 1. La Giunta regionale, sulla base dell'istruttoria di cui al precedente articolo 7, riscontrata la rispondenza dell'iniziativa alle norme ed alle direttive di attuazione [...] |
Art. 9. Ammissione alla garanzia regionale. 1. Le domande di ammissione ai benefici di cui alla presente legge sono ammesse, sulla base di specifici rapporti stabiliti in sede di convenzione, al fondo [...] |
Art. 10. Variazioni di programma o di spesa. 1. Qualora intervengano, nel corso della realizzazione del progetto, variazioni di programma o variazioni di spese superiori del 20 per cento a quelle [...] |
Art. 11. Erogazione in acconto del contributo in conto capitale. 1. Per le richieste di anticipazioni del contributo in conto capitale, avanzate ai sensi del dodicesimo comma dell'articolo 9 della legge 1° [...] |
Art. 12. Documentazione finale di spesa. 1. Gli istituti istruttori, una volta acquisita la documentazione finale di spesa, provvedono a trasmettere copia all'assessorato regionale competente in materia di [...] |
Art. 13. Erogazione dei contributi in conto capitale sulla documentazione finale di spesa. 1. Su richiesta dell'impresa e sulla base della documentazione finale di spesa e della documentazione integrativa di [...] |
Art. 14. Collaudi. 1. Ricevuta la documentazione finale di spesa, di cui al precedente articolo 12, il Presidente della Giunta regionale, su proposta dell'assessore regionale competente in materia di [...] |
Art. 15. Provvedimenti definitivi. 1. Sulla base della documentazione e del verbale di collaudo di cui ai precedenti articoli 12 e 14, valutata l'ammissibilità e la congruità delle spese esposte, la Giunta [...] |
Art. 16. Erogazione del contributo in conto interessi. 1. Il Presidente della Giunta regionale con proprio decreto dispone l'erogazione dei contributi in conto interessi in scadenza ad ogni trimestre solare, [...] |
Art. 17. Istruttoria delle domande di contributo. 1. Le domande di contributo in conto canoni sono ammesse ai benefici di legge quando è stata prodotta la documentazione prescritta nel regolamento di [...] |
Art. 18. Concessione delle agevolazioni. 1. La Giunta regionale, sulla base della documentazioni al precedente articolo 17, riscontrata la rispondenza dell'iniziativa alle norme ed alle direttive di [...] |
Art. 19. Documentazione finale. 1. Ai fini della erogazione del contributo concesso, la società di locazione finanziaria, una volta stipulato e registrato il contratto di locazione finanziaria, ne invia [...] |
Art. 20. Erogazione del contributo in conto canoni. 1. La Giunta regionale, sulla base della documentazione precedente articolo 19, delibera l'erogazione a della società di locazione finanziaria, dell'intero [...] |
Art. 21. Trasferimento del contributo al locatario. I. Per il trasferimento dei contributi concessi in conto canoni alle imprese artigiane ammesse ai benefici di legge si applicano i criteri e le modalità [...] |
Art. 22. Regolamento di attuazione. 1. Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge il Consiglio regionale, su proposta della Giunta regionale, approva con propria deliberazione [...] |
Art. 23. Norma transitoria. 1. Nella fase di prima attuazione della presente legge e fino a sei mesi dopo l'approvazione definitiva del regolamento di attuazione di cui al precedente articolo 22, vengono [...] |
Art. 24. Norme di rinvio. 1. Per quanto non previsto nella presente legge e nel relativo regolamento di attuazione valgono le norme dello Stato vigenti in materia. |
Art. 25. Norma finanziaria. 1. Per le finalità di cui alla presente legge vengono istituiti sul bilancio regionale di previsione per il 1989, per memoria, i seguenti capitolo: |
§ 3.8.55 - L.R. 16 febbraio 1990, n. 18. - Norme di attuazione della legge
1° marzo 1986, n. 64. Disciplina organica dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno.
(B.U. 10 marzo 1990, n. 7).
Art. 1. Finalità. 1. La Regione in attuazione della
2. La Regione concede le agevolazioni previste tenendo conto del piano regionale di sviluppo e in attuazione del programma triennale per lo sviluppo nel Mezzogiorno, con articolazioni ed aggiornamenti annuali di cui alla
Art. 2. Imprese ammesse alle agevolazioni. 1. Sono ammesse alle agevolazioni di cui alla presente legge le imprese artigiane del Lazio che abbiano sede nei territori ricadenti nell'area di intervento straordinario per il Mezzogiorno, e che operino in uno dei settori produttivi individuati dai C.I.P.I. (Comitato interministeriale per la programmazione industriale) ai sensi dell'articolo 9 della
2. Per la provincia di Roma le agevolazioni sono concesse fino al 31 dicembre 1990; per le province di Latina e di Rieti fino al 31 dicembre 1992. Nella provincia di Frosinone, a decorrere dal 1° gennaio 1991, gli incentivi saranno applicati rispettando complessivamente un limite di intensità non superiore al trenta per cento [1].
Art. 3. Iniziative ammesse alle agevolazioni. 1. Le funzioni amministrative, di cui al precedente articolo 1, sono connesse alla concessione del credito agevolato e dei contributi in conto capitale di cui agli articoli 63 e 69 del testo unico delle leggi sugli interventi per il Mezzogiorno approvato con
2. Sono ammesse alle agevolazioni di cui alla presente legge le iniziative dirette alla costruzione di nuovi laboratori ovvero all'ampliamento, riattivazione, ammodernamento, ristrutturazione o riconversione di laboratori esistenti.
3. Le iniziative di cui ai precedenti commi possono essere realizzate anche attraverso operazioni di locazioni finanziarie ai sensi del tredicesimo comma dell'articolo 9 della
Art. 4. Spese ammissibili. 1. Al sensi dell'articolo 77 del testo unico approvato con
2. Per la sola provincia di Frosinone sono altresì ammesse alle agevolazioni le spese, di cui al sesto comma dell'articolo 9 della
3. Limitatamente alla concessione del credito agevolato, tra le spese ammissibili sono altresì comprese quelle relative all'acquisto del terreno e delle scorte di materie prime e semilavorate, nel limite massimo del 40 per cento degli investimenti fissi, adeguate alle caratteristiche del ciclo di lavorazione e dell'attività dell'impresa.
4. Al fini della concessione delle agevolazioni, di cui alla presente legge, sono ammissibili le spese sostenute non anteriormente ai due anni precedenti alla presentazione delle domande di ammissione delle agevolazioni medesime.
Art. 5. Domande. 1. Le domande per l'ammissione ai benefici di cui alla presente legge vengono presentate all'assessorato competente in materia di artigianato della Regione, compilate su appositi moduli, in tre copie, delle quali due vengono inoltrate agli istituti di credito o società di locazione finanziaria convenzionati, ed una viene inoltrata direttamente all'assessorato regionale suindicato.
2. La Giunta regionale, con propria deliberazione, adotta il regolamento di attuazione nel quale sono indicati gli schemi dei moduli da utilizzare per la presentazione delle domande e la documentazione che deve essere prodotta per l'ammissione alle agevolazioni e ne dà comunicazione alla competente commissione consiliare permanente.
Art. 6. Convenzione con gli istituti di credito e le società di locazione finanziarie. 1. Per l'istruttoria e l'erogazione delle agevolazioni di cui alla presente legge, la Regione si avvale degli istituti di credito a medio termine abilitati ad operare nel Mezzogiorno, compresi gli istituti meridionali di credito speciale, sulla base di apposite convenzioni, il cui schema è approvato con deliberazione della Giunta regionale.
2. Per le iniziative realizzate attraverso operazioni di locazioni finanziarie la Regione si avvale delle società abilitate ad operare nel Mezzogiorno ai sensi dell'articolo 83 del testo unico approvato con
TITOLO II
CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE E/O IN CONTO INTERESSI
Art. 7. Istruttoria delle domande di contributo. 1. Le domande di contributo in conto capitale e/o in conto interessi sono ammesse ai benefici di legge quanto è stata prodotta la documentazione prescritta nel regolamento di attuazione di cui al successivo articolo 22.
2. Gli istituti di credito convenzionati, nell'esame delle domande, provvedono a:
a) controllare che l'impresa artigiana abbia prodotto tutta la documentazione prescritta nel regolamento di attuazione ed eventualmente a richiedere la integrazione dei documenti mancanti;
b) valutare la validità tecnica, finanziaria ed economica delle singole iniziative, con particolare riguardo alla consistenza patrimoniale e finanziaria dell'impresa promotrice ed alla congruità dei mezzi all'uopo destinati;
c) acquisire gli elementi di valutazione per la spesa;
d) trasmettere le domande così istruite con la documentazione allegata all'assessorato regionale competente in materia di artigianato.
Art. 8. Concessione dei contributi. 1. La Giunta regionale, sulla base dell'istruttoria di cui al precedente articolo 7, riscontrata la rispondenza dell'iniziativa alle norme ed alle direttive di attuazione della
2. Il provvedimento di concessione deve tra l'altro stabilire a carico dell'imprenditore i seguenti obblighi:
a) comunicare l'avvenuta presentazione della domanda o concessione di altre agevolazioni finanziarie per la stessa iniziativa;
b) non distogliere dall'uso previsto, senza esplicita autorizzazione da parte della Giunta regionale, per un periodo di almeno cinque anni, dalla data di entrata in funzione dell'impianto, i macchinari, gli impianti e le attrezzature ammesse alle agevolazioni e non destinare le opere edilizie oggetto delle agevolazioni medesime ad usi diversi da quelli previsti per un periodo di almeno dieci anni dalla data anzidetta, pena revoca proporzionale delle agevolazioni concesse;
c) osservare nei confronti dei lavoratori dipendenti le norme sul lavoro e sui contratti collettivi di cui all'articolo 35 del testo unico approvato con
3. Il provvedimento di concessione, di cui al presente articolo, è preordinato all'emanazione dell'atto finale definitivo che avrà luogo allorchè l'assessorato competente in materia di artigianato della Regione avrà accertato l'ammissibilità e la congruità delle singole spese ammesse a consuntivo e avrà il certificato del collaudo di cui al successivo articolo 14.
4. Il provvedimento di concessione prevede la possibilità di revoca, da parte della stessa Giunta regionale, delle agevolazioni che risultassero non dovute in base alla vigente normativa o nel caso che non fossero osservate tutte le condizioni presupposte o contenute nel provvedimento di concessione medesimo.
Art. 9. Ammissione alla garanzia regionale. 1. Le domande di ammissione ai benefici di cui alla presente legge sono ammesse, sulla base di specifici rapporti stabiliti in sede di convenzione, al fondo regionale speciale per la garanzia dei fidi a medio termine di cui alla
Art. 10. Variazioni di programma o di spesa. 1. Qualora intervengano, nel corso della realizzazione del progetto, variazioni di programma o variazioni di spese superiori del 20 per cento a quelle inizialmente previste, l'istituto ne dà comunicazione all'assessorato regionale competente con la relazione che consenta di stabilire se esse configurano o meno una modifica sostanziale del progetto medesimo.
2. Qualora le variazioni configurino una modifica sostanziale del progetto, le agevolazioni concesse vengono sospese salvo disporre un nuovo provvedimento di concessione su specifica richiesta dell'impresa interessata.
3. Qualora le variazioni non configurino una modifica sostanziale del progetto le agevolazioni concesse conservano la loro validità, e la Giunta regionale, se ne viene fatta richiesta, può disporre, in via prioritaria e con procedura d'urgenza, la concessione di agevolazioni integrative commisurate alle nuove previsioni di spesa.
Art. 11. Erogazione in acconto del contributo in conto capitale. 1. Per le richieste di anticipazioni del contributo in conto capitale, avanzate ai sensi del dodicesimo comma dell'articolo 9 della
2. Per le erogazioni a stati di avanzamento gli istituti, non appena accertato che sussistono le condizioni per l'erogazione ne danno comunicazione all'assessorato regionale competente in materia di artigianato. La erogazione è disposta con decreto del Presidente della Giunta regionale.
3. La regione eroga a stati di avanzamento non più del 70 per cento del contributo in conto capitale concesso.
4. Le erogazioni di cui al presente articolo sono subordinate alla presentazione della documentazione integrativa prevista dal regolamento di attuazione di cui al successivo articolo 22.
5. Le predette erogazioni possono essere disposte contestualmente alla concessione delle agevolazioni qualora ne ricorrano le condizioni.
Art. 12. Documentazione finale di spesa. 1. Gli istituti istruttori, una volta acquisita la documentazione finale di spesa, provvedono a trasmettere copia all'assessorato regionale competente in materia di artigianato insieme ad una relazione finale che concluda con giudizio di ammissibilità e congruità della spesa ed alla documentazione integrativa necessaria per la concessione definitiva delle agevolazioni, specificata nel regolamento di attuazione di cui al successivo articolo 22.
2. Nel trasmettere la documentazione finale di spesa gli istituti istruttori debbono evidenziare tutte le eventuali variazioni intervenute in sede esecutiva rispetto al progetto preso a base dell'istruttoria e debbono fornire tutte le informazioni necessarie per accertare se dette variazioni configurino o meno una modifica sostanziale del progetto.
Art. 13. Erogazione dei contributi in conto capitale sulla documentazione finale di spesa. 1. Su richiesta dell'impresa e sulla base della documentazione finale di spesa e della documentazione integrativa di cui al precedente articolo 12, il Presidente della Giunta regionale può disporre, con proprio decreto, l'erogazione di un'ulteriore quota del contributo in conto capitale. Gli importi complessivamente erogati non possono superare il 90 per cento delle spese rendicontate e comunque l'ammontare del contributo concesso.
Art. 14. Collaudi. 1. Ricevuta la documentazione finale di spesa, di cui al precedente articolo 12, il Presidente della Giunta regionale, su proposta dell'assessore regionale competente in materia di artigianato, dispone ad integrazione dei controlli effettuati dall'istituto convenzionato, di cui al secondo comma del precedente articolo 7, apposito collaudo finale, avvalendosi di funzionari regionali e, ove strettamente necessario, di tecnici esterni abilitati all'esercizio della professione.
2. Il collaudo tende ad accertare la rispondenza della documentazione di spesa al progetto approvato, la funzionalità e la capacità produttiva dell'impianto, la sua effettiva produzione, il numero dei dipendenti occupati, l'osservanza delle norme antinquinamento nonché di altre eventuali norme e prescrizioni di legge.
3. Dell'effettuato collaudo viene redatto apposito verbale.
4. L'accertamento di eventuali inosservanze alle disposizioni contenute nel provvedimento di concessione determina, previa contestazione e fissazione di un termine per le controdeduzioni, la sospensione da parte della Regione della liquidazione del contributo e l'avvio dell'eventuale procedura di recupero delle agevolazioni già erogate.
5. Per quanto concerne le operazioni di collaudo ed i compensi da corrispondere ai funzionari regionali ed ai tecnici incaricati si fa riferimento alle istruzioni emanate dall'Agenzia per il Mezzogiorno o, in mancanza, a quelle già adottate dalla Cassa per il Mezzogiorno per il collaudo degli impianti industriali, ed i relativi oneri saranno fatti gravare sulle somme messe a disposizione della stessa Agenzia.
Art. 15. Provvedimenti definitivi. 1. Sulla base della documentazione e del verbale di collaudo di cui ai precedenti articoli 12 e 14, valutata l'ammissibilità e la congruità delle spese esposte, la Giunta regionale, nei limiti degli importi dei provvedimenti di concessione deliberati, ivi compresi quelli di concessione integrativa, di cui al precedente articolo 10, determina l'ammontare definitivo delle spese ammissibili ai contributi di legge.
2. Con lo stesso provvedimento la Giunta regionale dispone per l'erogazione a saldo del contributo in conta capitale concesso.
3. Qualora la spesa documentata e ritenuta ammissibile superi quella prevista nei provvedimenti di concessione, di cui ai precedenti articoli 8 e 10, la Giunta regionale può deliberare la concessione di un contributo integrativo, del quale viene disposta contestualmente l'erogazione.
Art. 16. Erogazione del contributo in conto interessi. 1. Il Presidente della Giunta regionale con proprio decreto dispone l'erogazione dei contributi in conto interessi in scadenza ad ogni trimestre solare, su richiesta degli istituti di credito convenzionati.
TITOLO III
LOCAZIONI FINANZIARIE
Art. 17. Istruttoria delle domande di contributo. 1. Le domande di contributo in conto canoni sono ammesse ai benefici di legge quando è stata prodotta la documentazione prescritta nel regolamento di attuazione di cui al successivo articolo 22.
2. Le società di locazione finanziaria, nell'esame delle domande, provvedono a:
a) controllare che l'impresa artigiana abbia prodotto tutta la documentazione prescritta nel regolamento di attuazione ed eventualmente a richiedere l'integrazione dei documenti mancanti;
b) valutare la validità tecnica, finanziaria ed economica delle singole iniziative,, con particolare riguardo alla consistenza patrimoniale dell'impresa promotrice ed alla congruità dei mezzi all'uopo destinati;
c) acquisire gli elementi di valutazione per la spesa;
d) trasmettere le domande così istruite con la documentazione allegata all'assessorato regionale competente in materia di artigianato.
Art. 18. Concessione delle agevolazioni. 1. La Giunta regionale, sulla base della documentazioni al precedente articolo 17, riscontrata la rispondenza dell'iniziativa alle norme ed alle direttive di attuazione della
2. Il provvedimento di concessione deve tra l'altro, stabilire a carico dell'imprenditore, i seguenti obblighi:
a) comunicare l'avvenuta presentazione della domanda concessione di altre agevolazioni finanziarie per iniziativa;
b) non distogliere dall'uso previsto, senza esplicita autorizzazione da parte della Giunta regionale, per un periodo di almeno cinque anni dalla data di entrata in funzione dell'impianto, i macchinari, gli impianti e le attrezzature ammesse alle agevolazioni medesime ad usi da quelli previsti per un periodo di almeno dieci anni dalla data anzidetta, pena revoca proporzionale delle agevolazioni concesse;
c) osservare nei confronti dei lavoratori dipendenti le norme sul lavoro e sui contratti collettivi di cui all'articolo 35 del testo unico approvato con
3. Il provvedimento di concessione prevede la possibilità di revoca, da parte della stessa Giunta regionale, delle agevolazioni che risultassero non dovute in base alla vigente normativa o nel caso che non fossero osservate tutte le condizioni presupposte o contenute nel provvedimento di concessione medesimo.
Art. 19. Documentazione finale. 1. Ai fini della erogazione del contributo concesso, la società di locazione finanziaria, una volta stipulato e registrato il contratto di locazione finanziaria, ne invia all'assessorato regionale competente in materia di artigianato, insieme alla documentazione integrativa nel regolamento di attuazione di cui al successivo articolo 22.
Art. 20. Erogazione del contributo in conto canoni. 1. La Giunta regionale, sulla base della documentazione precedente articolo 19, delibera l'erogazione a della società di locazione finanziaria, dell'intero del contributo in conto canoni concesso secondo le modalità definite dal C.I.P.I. (Comitato interministeriale programmazione industriale).
2. Nell'ipotesi in cui la società di leasing invii delle singole iniziative, con particolare contemporaneamente tutta la documentazione necessaria per la concessione e la liquidazione del contributo in conto canoni, la Giunta regionale dispone l'erogazione contestualmente alla concessione delle agevolazioni.
3. Qualora la documentazione per l'erogazione del contributo sia inviata dopo il provvedimento di concessione, la Giunta regionale può disporre in sede di provvedimenti di erogazione un aggiornamento della somma concessa con il provvedimento di concessione.
Art. 21. Trasferimento del contributo al locatario. I. Per il trasferimento dei contributi concessi in conto canoni alle imprese artigiane ammesse ai benefici di legge si applicano i criteri e le modalità fissate dal C.I.P.I. (Comitato interministeriale per la programmazione industriale) ai sensi dell'articolo 83 del testo unico approvato con
TITOLO IV
NORME FINALI E TRANSITORIE
Art. 22. Regolamento di attuazione. 1. Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge il Consiglio regionale, su proposta della Giunta regionale, approva con propria deliberazione il regolamento di attuazione della presente legge.
2. Fino alla data di entrata in vigore del predetto regolamento, la Regione si atterrà, per quanto rinviato dalla presente legge al regolamento medesimo, alle modalità prescritte dalla normativa o nel caso che non fossero osservate modalità prescritte dalla normativa statale.
Art. 23. Norma transitoria. 1. Nella fase di prima attuazione della presente legge e fino a sei mesi dopo l'approvazione definitiva del regolamento di attuazione di cui al precedente articolo 22, vengono ammesse alle agevolazioni previste le domande presentate successivamente alla data di entrata in vigore della
2. Ai fini del calcolo delle scadenze previste nella presente legge viene presa in considerazione la data di presentazione delle domande alla Regione o all'Agenzia per lo sviluppo per il Mezzogiorno.
3. I contributi relativi alle domande di cui al primo comma del presente articolo possono essere concessi anche per operazioni già effettuate o contratti già stipulati purché in data successiva a quella di presentazione delle domande stesse.
Art. 24. Norme di rinvio. 1. Per quanto non previsto nella presente legge e nel relativo regolamento di attuazione valgono le norme dello Stato vigenti in materia.
Art. 25. Norma finanziaria. 1. Per le finalità di cui alla presente legge vengono istituiti sul bilancio regionale di previsione per il 1989, per memoria, i seguenti capitolo:
stato di previsione dell'entrata:
capitolo n. 01126 "Assegnazione dello Stato per l'esercizio della delega di cui al quattordicesimo comma dell'articolo 9 della
stato di previsione di spesa:
capitolo n. 03253 "Contributi alle imprese artigiane localizzate nelle aree dell'intervento straordinario per il Mezzogiorno che realizzano investimenti fino a L. 2.000 milioni".
2. All'iscrizione dei relativi fondi si provvede con la procedura di cui alla lettera a) del quinto comma dell'articolo 21 della
3. La Giunta regionale è autorizzata a provvedere, con atto amministrativo, a quantificare l'entità degli stanziamenti in base alle comunicazioni degli organi centrali.
[1] Comma così sostituito dall'art. 1 della