§ 98.1.38170 - Circolare 29 luglio 1997, n. 215/E .
Risposte a quesiti riguardanti le modalità di compilazione dei questionari in materia di studi di settore .


Settore:Normativa nazionale
Data:29/07/1997
Numero:215

§ 98.1.38170 - Circolare 29 luglio 1997, n. 215/E .

Risposte a quesiti riguardanti le modalità di compilazione dei questionari in materia di studi di settore .

 

Emanata dal Ministero delle finanze.

 

In relazione ai quesiti concernenti la materia indicata in oggetto, formulati dagli uffici delle entrate nonché dalle associazioni di categoria e dagli ordini professionali, questo Ministero ha già fornito le risposte che, per opportuna conoscenza, sono di seguito riportate.

 

 

1. Contribuenti non tenuti alla compilazione del questionario

1.1 Adempimenti dei soggetti non tenuti alla presentazione del questionario

D. Un contribuente che ha ricevuto il questionario per la elaborazione degli studi di settore pur non essendo tenuto alla compilazione dello stesso deve comunicare all'Amministrazione finanziaria tale circostanza e, in caso affermativo, con quali modalità?

R. Il contribuente non tenuto alla compilazione del questionario ricevuto non deve effettuare alcuna comunicazione all'Amministrazione finanziaria. Qualora, a seguito della mancata restituzione del questionario, la Guardia di finanza acceda direttamente presso il contribuente per acquisire i dati richiesti, sarà cura di quest'ultimo fornire gli elementi utili per motivare la ragione della mancata consegna del questionario.

1.2 Contribuenti che si avvalgono del regime fiscale sostitutivo

D. È tenuto alla presentazione del questionario il contribuente che si avvale del regime fiscale sostitutivo di cui all'articolo 1 del decreto legge 1° giugno 1994, n. 357, convertito dalla legge 8 agosto 1994, n. 489?

R. I contribuenti che si avvalgono del regime fiscale sostitutivo in esame non sono tenuti alla presentazione del questionario. Tali soggetti, essendo esonerati dagli adempimenti contabili (quali la tenuta del libro giornale, del libro degli inventari, del registro dei beni ammortizzabili, ecc.) e dall'obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa all'attività di impresa e di lavoro autonomo, sarebbero infatti impossibilitati a compilare il quadro relativo agli elementi contabili contenuto nei questionari.

1.3 Interruzione dell'attività

D. Nel caso in cui l'attività sia stata interrotta per tutto l'anno 1996 (ad esempio, per ristrutturazione dei locali), sussiste l'obbligo di presentazione del questionario?

R. L'interruzione dell'attività per ristrutturazione dei locali può configurare un'ipotesi di non normale svolgimento dell'attività e, pertanto, in base all'articolo 3, comma 121, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, esonerare dalla presentazione del questionario. A tal fine è, però, necessario che la ristrutturazione riguardi tutti i locali in cui viene esercitata l'attività e che quest'ultima non risulti, pertanto, svolta.

 

 

2. Personale addetto all'attività

2.1 Collaboratori coordinati e continuativi

D. Ai fini dell'individuazione del numero dei collaboratori coordinati e continuativa da indicare nel quadro relativo al "Personale addetto all'attività" a quale data occorre fare riferimento?

R. La circolare n. 205/E del 16 luglio 1997 ha chiarito che, qualora vengano richiesti dati suscettibili di variazione nel corso dell'anno, si deve far riferimento, ove non sia esplicitamente disposto diversamente nelle istruzioni, alla situazione esistente alla data del 31 dicembre. A tale data, pertanto, si dovrà far riferimento per individuare il numero dei collaboratori coordinati e continuativi. Si ricorda, inoltre, che, con riferimento al personale dipendente, la menzionata circolare ha, invece, precisato che va indicato il numero dei lavoratori a prescindere dalla durata del contratto e dalla sussistenza del rapporto di lavoro alla data del 31 dicembre 1996.

2.2 Lavoratori dipendenti a tempo parziale assunti con contratto di formazione e lavoro

D. In quale rigo devono essere indicati i lavoratori dipendenti a tempo parziale assunti con contratto di formazione e lavoro?

R. I lavoratori in oggetto devono essere indicati tra quelli assunti con contratto a tempo parziale.

 

 

3. Locali utilizzati per l'esercizio dell'attività

3.1 Superficie dei locali utilizzati per l'esercizio dell'attività

D. Nel quadro relativo ai locali utilizzati per l'esercizio dell'attività, nell'indicare i dati relativi alla superficie occorre fare riferimento a quanto dichiarato ai fini ICIAP o a quanto risultante dalla licenza amministrativa?

R. La superficie da indicare nei questionari è quella effettiva, indipendentemente da quanto dichiarato al fini ICIAP o da quanto risulta dalla licenza amministrativa.

3.2 Zona di insediamento produttivo

D. Che cosa si intende per "zona di insediamento produttivo"?

R. Per "zona di insediamento produttivo" si intende l'area così definita nel piano regolatore predisposto dall'ente locale.

 

 

4. Ricavi derivanti dall'esercizio dell'attività

4.1 Ricavi costituenti proventi "tipici" dell'attività esercitata

D. Nelle ipotesi in cui, nelle istruzioni ai questionari, viene richiesta, in percentuale, l'incidenza dei ricavi conseguiti in riferimento a ciascuna attività secondaria rispetto ai ricavi complessivi derivanti dalle attività d'impresa svolte dal contribuente, occorre tenere conto dei ricavi di cui all'articolo 53, del TUIR, senza alcuna esclusione?

R. Nella fattispecie occorre avere esclusivo riguardo ai ricavi indicati al rigo M22 del quadro degli elementi contabili. Vanno, cioè, considerati soltanto i ricavi di cui alle lettere a) e b) dell'articolo 53, comma 1, del TUIR, in quanto soltanto i medesimi configurano i proventi "tipici" dell'attività esercitata.

 

 

5. Mezzi di trasporto

5.1 Autoveicoli e motoveicoli per trasporto promiscuo

D. Nel quadro relativo ai "mezzi di trasporto" devono essere indicati gli autoveicoli e i motoveicoli per trasporto promiscuo considerando l'uso promiscuo in senso fiscale o secondo la qualificazione degli stessi riportata nei libretto di circolazione?

R. Come chiarito nelle istruzioni per la compilazione del quadro relativo ai mezzi di trasporto, per individuare i veicoli da indicare nel questionario occorre fare riferimento al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Codice della strada). La qualificazione dei mezzi di trasporto è, pertanto, desumibile dal libretto di circolazione.

 

 

6. Elementi specifici

6.1 Spese sostenute per polizze assicurative

D. Nei questionari in cui è richiesto il dato relativo alle spese sostenute per polizze assicurative relative all'attività d'impresa devono essere indicati anche i premi versati per le assicurazioni obbligatorie?

R. Nel fornire il dato relativo ai premi riguardanti polizze assicurative non si deve tener conto dei premi relativi ad assicurazioni obbligatorie per legge, ancorché l'obbligatorietà sia correlata all'esercizio dell'attività d'impresa (quali, ad esempio, i premi riguardanti l'assicurazione delle autovetture, comprendendo tra gli stessi, ai fini di semplificazione, oltre alla RCA, anche quelli per furto e incendio e i premi INAIL relativi all'imprenditore, ai soci e ai collaboratori familiari).

6.2 Lavorazioni in conto proprio, in conto terzi e affidate a terzi

D. Se la stessa impresa produce in conto proprio, in conto terzi e affidandone a terzi una parte della produzione devono essere contemporaneamente barrate le caselle poste nelle rispettive colonne?

R. Qualora l'impresa effettui, contemporaneamente, lavorazioni in conto proprio in conto terzi e affidandone una parte a terzi, dovranno essere barrate, per ciascuna fase della lavorazione o del prodotto ottenuto, le caselle corrispondenti alle tre diverse modalità di svolgimento dell'attività. Infatti, le predette modalità di svolgimento dell'attività non essendo tra loro incompatibili possono coesistere.

6.3 Attività svolta per conto terzi

D. Che cosa deve intendersi per attività svolta per conto terzi?

R. Come chiarito nelle istruzioni per la compilazione dei questionari, per attività svolta per conto terzi si intende quella effettuata su commissione di terzi, indipendentemente dalla provenienza del materiale utilizzato per la prestazione. Si precisa, altresì, che se il soggetto committente è un privato, si configura l'ipotesi di attività svolta in conto proprio.

 

 

7. Esercizio di più attività nell'ambito della stessa impresa

7.1 Impresa che esercita più attività in contabilità unica

D. Un'impresa che esercita più attività tenendo una contabilità unica deve indicare i dati contabili richiesti nell'apposito quadro del questionario con riferimento all'attività nel suo complesso?

R. I dati contabili da indicare nel questionario sono quelli complessivi, poiché, per esigenze di semplificazione, si è scelto di non obbligare il contribuente, a posteriori, a suddividere i componenti positivi e negativi di reddito in riferimento alle diverse attività svolte.

7.2 Attività prevalente diversa da quella risultante tale in anni precedenti

D. Se nel 1996 è diventata prevalente un'attività diversa da quella risultante tale in anni precedenti, quale questionario deve essere presentato?

R. Qualora nel 1996 l'attività prevalente sia diversa da quella per la quale l'Amministrazione finanziaria ha inviato il questionario sulla base dei dati conosciuti, occorrerà procurarsi, se già approvato, il questionario predisposto per l'attività divenuta prevalente in detto anno.

7.3 Individuazione dell'attività prevalente

D. Quale questionario deve essere compilato da un'impresa che consegue il 60% dei ricavi svolgendo attività di fabbricazione di maglieria e il 40% dei ricavi con l'attività di commercio al dettaglio di maglieria, considerato che i ricavi derivanti dalla fabbricazione conseguono da attività contraddistinte da codici diversi?

R. I contribuenti che esercitano attività diverse devono compilare il questionario relativo all'attività prevalente, vale a dire all'attività alla quale è derivato il maggiore ammontare di ricavi conseguiti nel 1996. Al riguardo si fa presente che, qualora ad una stessa tipologia di attività corrispondano distinti codici desumibili dalla "Classificazione analitica delle attività economiche ISTAT", è necessario ripartire i ricavi complessivamente conseguiti in base a tutte le attività individuate da uno specifico codice. Per maggior chiarimento si fornisce il seguente esempio. Un'impresa svolge attività di:

a) fabbricazione di pullover, cardigan ed altri articoli simili a maglia: codice attività 17.72.0;

b) fabbricazione di altra maglieria esterna: codice attività 17.73.0;

c) commercio al dettaglio di biancheria personale, maglieria, camicie: codice attività 52.42.3.

Con le attività di fabbricazione detta impresa consegue il 60% dei ricavi ripartiti come segue: 35% con l'attività 17.72.0 e 25% con l'attività 17.73.0, mentre con l'attività di Commercio al dettaglio di cui al punto c), consegue il 40% dei ricavi.

In questo caso, l'impresa in questione, pur conseguendo il 60% dei ricavi con le attività di fabbricazione, dovrà compilare il questionario predisposto per l'attività 52.42.3, poiché a quest'ultima corrisponde la più alta percentuale di ricavi conseguiti.

7.4 Questionario da compilare in caso di esercizio di più attività appartenenti alla medesima categoria reddituale con contabilità separata

D. Un contribuente che esercita più attività appartenenti alla medesima categoria reddituale, con contabilità separata, è tenuto alla compilazione di un questionario per ogni attività esercitata?

R. Come chiarito nella circolare n. 205/E del 16 luglio 1997, i contribuenti che esercitano attività diverse appartenenti alla medesima categoria reddituale sono obbligati all'invio del solo questionario che si riferisce all'attività prevalente e non anche a quello riferibile ad altre attività. Si precisa, altresì, che, ai fini della compilazione del quadro degli elementi contabili, è necessario procedere alla sommatoria dei dati riferibili alle singole attività.

 

 

8. Trasmissione dei questionari

8.1 Soggetti che possono trasmettere i supporti magnetici contenenti i dati relativi ai questionari

D. I supporti magnetici contenenti i dati relativi ai questionari possono essere trasmessi anche dai soggetti che non sono incaricati della tenuta delle scritture contabili dei contribuenti?

R. L'articolo 1, comma 4, del decreto ministeriale 22 marzo 1997, stabilisce che, oltre ai diretti interessati, anche i soggetti incaricati della tenuta delle scritture contabili dei contribuenti possono trasmettere i supporti magnetici contenenti i dati relativi ai questionari. Al riguardo, tuttavia, si fa presente che con decreto ministeriale 29 luglio 1997 è stato previsto che:

a) i detti supporti magnetici possono essere trasmessi anche da taluni soggetti non incaricati della tenuta delle scritture contabili (iscritti negli albi dei dottori commercialisti, dei ragionieri e periti commerciali e dei consulenti del lavoro, soggetti iscritti alla data del 30 settembre 1993 nei ruoli dei periti ed esperti tenuti dalle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura per la subcategoria tributi, in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza o in economia e commercio o equipollenti o di diploma di ragioneria, associazioni sindacali di categoria tra imprenditori indicate nell'art. 78, commi 1, lettere a) e b), e 2, della legge 30 dicembre 1991, n. 413, i C.A.A.F. imprese);

b) ciascun supporto magnetico può contenere dati relativi ad un numero di questionari anche inferiore a 10. Il decreto contiene, altresì, la proroga al 30 ottobre 1997 dei termini di invio dei questionari e di consegna dei supporti magnetici, previsti dai decreti ministeriali del 18 aprile, 12 giugno e 3 luglio 1997, per i soli soggetti con domicilio fiscale nella provincia di Bolzano.

8.2 Prova dell'avvenuta consegna dei questionari su supporto magnetico

D. Quale documento costituisce prova dell'avvenuta consegna del questionario all'Amministrazione finanziaria per i contribuenti che trasmettono i dati del questionario su supporto magnetico?

R. La prova dell'avvenuta consegna dei questionari su supporto magnetico è costituita da una copia della bolla di consegna mod. SBC. La circolare n. 205/E del 16 luglio 1997 ha, infatti, chiarito che la menzionata bolla deve essere redatta in triplice copia e che gli uffici II.DD. o delle Entrate devono:

- numerare la bolla di consegna;

- riportare, nell'apposito spazio riservato all'ufficio, su ciascuna delle tre copie della bolla il numero progressivo attribuito;

- restituire al presentatore una delle tre copie.