Settore: | Normativa nazionale |
Materia: | 63. Mezzogiorno e aree depresse |
Capitolo: | 63.4 interventi per singole aree |
Data: | 26/04/1994 |
Numero: | 248 |
Sommario |
Art. 1. Provvedimenti urgenti. |
Art. 2. Interventi nel settore delle attività produttive. |
Art. 3. Interventi per la contiguità territoriale del sistema dei trasporti. |
Art. 4. Disposizioni finanziarie. |
Art. 5. Entrata in vigore. |
§ 63.4.25 - D.L. 26 aprile 1994, n. 248 [1].
Provvedimenti urgenti per lo sviluppo economico e sociale della Sardegna, in attuazione dell'art. 13 dello statuto speciale.
(G.U. 26 aprile 1994, n. 95).
Art. 1. Provvedimenti urgenti.
1. In attesa dell'emanazione di un complesso di norme per la disciplina della formulazione ed attuazione del piano organico previsto dall'art. 13 della
2. All'attuazione degli interventi previsti dal presente decreto provvede la Regione autonoma della Sardegna.
3. La ripartizione delle somme autorizzate dal presente decreto è stabilita nel programma degli interventi formulato dalla regione e approvato dal CIPE.
4. Le somme stanziate saranno versate annualmente alla stessa regione, che istituirà per esse una contabilità speciale, ripartita secondo i titoli di spesa corrispondenti agli interventi autorizzati.
5. Gli interessi attivi maturati sulle somme iscritte nella contabilità speciale saranno utilizzati per la costituzione di un fondo di riserva da impiegare per le spese impreviste e per l'aggiornamento dei progetti di intervento.
6. Con i provvedimenti urgenti da disporre con le risorse del presente decreto vanno definiti:
a) la promozione delle strutture e delle attrezzature di formazione professionale, sia a livello universitario, che post-universitario, per adattarle allo sviluppo delle tecnologie più avanzate ed alla collocazione dei prodotti sardi sui mercati internazionali, raccordandola anche, mediante convenzioni, all'attività promozionale svolta dall'Istituto nazionale per il commercio estero [2] ;
b) la promozione dello sviluppo delle attività produttive, con particolare riguardo alle politiche di ammodernamento, diversificazione, ampliamento e riconversione delle stesse, a partire da quelle esistenti principalmente nei settori chimico, metallurgico, minerario, della carta ed energetico, con particolare riguardo, per quest'ultimo settore, alla promozione di tecnologie pulite e innovative [3] ;
c) il miglioramento quantitativo e qualitativo dei servizi, compresi quelli erogati dalla pubblica amministrazione;
d) l'adeguamento della dotazione infrastrutturale alle esigenze dello sviluppo economico e sociale, con particolare riferimento al settore dei trasporti e compatibilmente con le esigenze di tutela del patrimonio naturale, principale risorsa economica e fonte di sviluppo sostenibile per la Sardegna [4] ;
e) l'erogazione di agevolazioni di cui all'art. 2.
Art. 2. Interventi nel settore delle attività produttive.
1. La Regione può concedere agevolazioni ai soggetti operanti nei settori turistico-alberghiero, della conservazione e valorizzazione del patrimonio naturale, per finalità scientifiche e turistico-ricreative, dell'industria, dei trasporti e dei servizi alla produzione, al fine, tra l'altro, incentivare il reinvestimento degli utili e di altre provvidenze in Sardegna, anche per programmi di ricerca e innovazione tecnologica dei citati soggetti [5] .
2. Le forme, le modalità, le misure, le garanzie ed i controlli relativi alle agevolazioni indicate al comma 1 sono determinati dal programma di cui all'art. 1.
2-bis. Le agevolazioni di cui al presente decreto sono subordinate all'esito positivo della valutazione di impatto ambientale dell'intervento effettuata ai sensi delle leggi regionali vigenti. In assenza di norme regionali in materia, la regione istituisce una commissione, composta da cinque membri, almeno uno dei quali nominato dal Ministro dell'ambiente, che individua i criteri, le procedure e gli adempimenti da osservare nella disposizione, nell'attuazione e nel controllo di tutti gli interventi e dei progetti di cui al presente decreto secondo le modalità previste dalla
3. Le agevolazioni di cui al presente decreto sono cumulabili con altre provvidenze creditizie o contributive previste dalla normativa regionale, statale o comunitaria, che abbiano finalità analoghe, purchè l'ammontare della contribuzione non sia superiore al massimale U.E. di aiuto calcolato in "equivalente sovvenzione netto".
4. La concessione di tali provvidenze in misura superiore comporterà, pertanto, la decadenza del diritto di godere dell'agevolazione e l'obbligo dei soggetti di rifondere le somme erogate, maggiorate degli interessi semplici calcolati al tasso legale.
5. La Società finanziaria industriale Rinascita Sardegna S.p.a. (SFIRS), oltre ai compiti previsti dall'art. 29 della
6. Gli eventuali aumenti di capitale deliberati dalla SFIRS possono essere sottoscritti dalla regione, anche a valere sugli stanziamenti disposti dal presente decreto.
7. La Società iniziative Sardegna S.p.a. (INSAR) è autorizzata a realizzare le iniziative di cui all'art. 5, comma 1, del
8. La Regione Sardegna è autorizzata a partecipare al capitale sociale dell'INSAR S.p.a. attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale della medesima società.
9. Al fine del più efficace inserimento del Credito industriale sardo (C.I.S.) S.p.a. nella strategia generale di sviluppo dell'isola, la partecipazione azionaria già detenuta nel predetto ente creditizio dalla soppressa Agenzia per la promozione dello sviluppo del Mezzogiorno e conferita al Ministero del tesoro con l'art. 11, comma 1, del
10. La società costituita ai sensi dell'art. 5 della
Art. 3. Interventi per la contiguità territoriale del sistema dei trasporti.
1. Le azioni e gli interventi promossi con le risorse finanziarie individuate con il presente decreto sono coordinati con il piano regionale dei trasporti, adottato dalla regione ai sensi dell'art. 2 della
2. Al fine di conseguire l'obiettivo della contiguità territoriale tra la Sardegna e il Continente, in coerenza con il Piano generale dei trasporti e successivi aggiornamenti, il Ministero dei trasporti e della navigazione e la regione stipuleranno un accordo di programma con tutti i soggetti pubblici e privati operanti nel comparto, per realizzare un sistema di servizi di trasporto integrato, intermodale ed interconnesso con quello della penisola, fermi restando gli impegni relativi ai collegamenti marittimi disciplinati dalla vigente normativa nazionale.
3. Per l'attuazione dell'accordo di cui al comma 2, verranno stipulati specifici contratti di servizio, nel rispetto della normativa nazionale e comunitaria in materia. La tariffa va disciplinata dallo Stato con criteri unitari.
4. In attuazione dell'art. 53 dello statuto speciale, il programma dell'Azienda nazionale autonoma delle strade (ANAS), relativo al piano decennale della viabilità di grande comunicazione e i relativi stralci, nonchè i programmi delle Ferrovie dello Stato S.p.a. e degli altri soggetti partecipanti all'accordo di programma, vengono approvati dai Ministri interessati, sentita la Regione autonoma della Sardegna, che ne verificano la corrispondenza con le indicazioni e le finalità di cui all'art. 1.
Art. 4. Disposizioni finanziarie.
1. Per l'attuazione degli interventi previsti dal presente decreto, è autorizzata, per il periodo 1994-1998, la spesa complessiva di lire 910 miliardi, di cui lire 150 miliardi per l'anno 1994 e lire 190 miliardi per ciascuno degli anni dal 1995 al 1998.
2. All'onere derivante dall'attuazione del comma 1 per il triennio 1994-1996, pari a lire 150 miliardi nel 1994 e lire 190 miliardi per ciascuno degli anni 1995 e 1996, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 1994-96, al capitolo 9001 dello stato di previsione del Ministero del tesoro, per l'anno 1994, parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero del tesoro.
3. Il Ministro del tesoro è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
Art. 5. Entrata in vigore.
1. Le disposizioni del presente decreto hanno effetto dal 23 aprile 1994. Il presente decreto entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sarà presentato alle Camere per la conversione in legge.
[1] Convertito in legge dall' art. 1 della
[2] Lettera così modificata dalla legge di conversione.
[3] Lettera così modificata dalla legge di conversione.
[4] Lettera così sostituita dalla legge di conversione.
[5] Comma così modificato dalla legge di conversione.
[6] Comma aggiunto dalla legge di conversione.
[7] Comma così modificato dalla legge di conversione.