Settore: | Normativa nazionale |
Materia: | 30. Credito |
Capitolo: | 30.1 credito agrario e peschereccio |
Data: | 01/10/1981 |
Numero: | 553 |
Sommario |
Art. unico. Gli istituti ed enti esercenti il credito agrario di esercizio sono autorizzati a concedere alle imprese agro-industriali di trasformazione di prodotti agricoli prestiti [...] |
§ 30.1.29 – L. 1 ottobre 1981, n. 553.
Operazioni di credito agrario a favore delle imprese di trasformazione di prodotti agricoli.
(G.U. 8 ottobre 1981, n. 277).
Gli istituti ed enti esercenti il credito agrario di esercizio sono autorizzati a concedere alle imprese agro-industriali di trasformazione di prodotti agricoli prestiti di durata non superiore a cinque mesi, da destinare esclusivamente al pagamento dei prodotti conferiti alle imprese medesime, semprechè le stesse abbiano sottoscritto, a livello nazionale, l'accordo interprofessionale previsto dal secondo comma dell'art. 4 del
La concessione dei predetti prestiti è consentita qualora le imprese medesime siano tenute alla presentazione di apposita attestazione di avvenuto pagamento dei prodotti agricoli conferiti dai produttori agricoli, al fine di ottenere il pagamento da parte dell'AlMA degli aiuti previsti dai regolamenti C.E.E. a favore delle stesse imprese trasformatrici.
I prestiti anzidetti sono assistiti da concorso pubblico nel pagamento degli interessi che non potrà superare l'aliquota massima del 6,5% e sono regolati dalle norme vigenti in materia di credito agrario.
Ai prestiti di cui al primo comma si applicano le disposizioni previste dall'art. 34 nonchè quelle recate dall'art. 36, escluso l'ultimo comma, della
Per far fronte alla spesa derivante dal presente articolo è autorizzato, per l'anno 1981, lo stanziamento di lire 8,3 miliardi da iscrivere nello stato di previsione della spesa del Ministero dell'agricoltura e delle foreste mediante corrispondente riduzione della somma iscritta al capitolo 7520 dello stato di previsione della spesa dello stesso Ministero per l'anno 1981.
Il Ministro del tesoro è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.