Settore: | Codici regionali |
Regione: | Emilia Romagna |
Materia: | 3. sviluppo economico |
Capitolo: | 3.4 caccia |
Data: | 27/07/2007 |
Numero: | 16 |
Sommario |
Art. 1. Modifiche all’articolo 1 della legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 2. Modifiche all’articolo 2 della legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 3. Modifiche all’articolo 3 della legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 4. Modifiche all’articolo 6 della legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 5. Modifiche all’articolo 7 della legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 6. Modifiche all’articolo 8 comma 1 della legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 7. Modifiche all’articolo 12 della legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 8. Modifiche all’articolo 14 della legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 9. Modifiche all’articolo 16 della legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 10. Modifiche all’articolo 17 della legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 11. Modifiche all’articolo 23 della legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 12. Modifiche all’articolo 26 della legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 13. Modifiche all’articolo 27 della legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 14. Modifiche all’articolo 30 della legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 15. Sostituzione dell’articolo 31 della legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 16. Sostituzione dell’articolo 32 della legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 17. Inserimento dell’articolo 32 bis nella legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 18. Inserimento dell’articolo 32 ter nella legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 19. Sostituzione dell’articolo 33 della legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 20. Inserimento dell’articolo 33bis nella legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 21. Modifiche all’articolo 35 della legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 22. Modifiche all’articolo 36 della legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 23. Modifiche all’articolo 37 della legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 24. Modifiche all’articolo 39 della legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 25. Modifiche all’articolo 43 della legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 26. Modifiche all’articolo 45 della legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 27. Modifiche all’articolo 49 della legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 28. Modifiche all’articolo 50 della legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 29. Modifiche all’articolo 52 della legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 30. Modifiche all’articolo 53 della legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 31. Modifiche all’articolo 54 della legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 32. Modifiche all’articolo 55 della legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 33. Modifiche all’articolo 57 della legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 34. Modifiche all’articolo 58 della legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 35. Modifiche all’articolo 59 della legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 36. Modifiche all’articolo 60 della legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 37. Modifiche all’articolo 61 della legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 38. Modifiche all’articolo 62 della legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 39. Inserimento dell’articolo 62 bis nella legge regionale n. 8 del 1994 |
Art. 40. Abrogazione di norme |
§ 3.4.25 - L.R. 27 luglio 2007, n. 16.
Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 15 febbraio 1994, n. 8 "Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio dell’attività venatoria" e successive modifiche
(B.U. 27 luglio 2007, n. 111)
Art. 1. Modifiche all’articolo 1 della
1. Al comma 2 dell’articolo 1 della
"f) promuove l’educazione e la formazione dei cacciatori in materia agro faunistico ambientale;
g) favorisce l’attuazione di interventi atti a contrastare fenomeni di bracconaggio.".
Art. 2. Modifiche all’articolo 2 della
1. Al comma 3 dell’articolo 2 della
Art. 3. Modifiche all’articolo 3 della
1. Alla lettera e) del comma 1 dell’articolo 3 della
Art. 4. Modifiche all’articolo 6 della
1. Dopo il comma 3 dell’articolo 6 della
"3 bis. La Regione può concedere contributi ad enti pubblici e privati secondo criteri stabiliti nel piano finanziario di cui al comma 1, per la realizzazione di attività rientranti nella lettera c) del comma 3.".
Art. 5. Modifiche all’articolo 7 della
1. Alla fine del comma 2 dell’articolo 7 della
Art. 6. Modifiche all’articolo 8 comma 1 della
1. Il comma 1 dell’articolo 8 della
"1. Per ogni ambito territoriale di caccia la Giunta regionale, sentito il parere delle Province, che devono esprimersi entro trenta giorni, determina annualmente l’indice di densità venatoria programmata, tenuto conto della superficie agro-silvo-pastorale cacciabile.".
Art. 7. Modifiche all’articolo 12 della
1. Al comma 1 dell’articolo 12 della
Art. 8. Modifiche all’articolo 14 della
1. Al comma 1 dell’articolo 14 della
Art. 9. Modifiche all’articolo 16 della
1. All’articolo 16 della
a) il comma 2 è sostituito dal seguente:
"2. Nei parchi e nelle riserve naturali i prelievi e gli abbattimenti devono avvenire in conformità al regolamento del parco sotto la diretta responsabilità e sorveglianza dell’ente parco, secondo le modalità e le prescrizioni definite negli articoli 35,36,37 e 38 della
b) dopo il comma 6 ter è inserito il seguente:
"6 quater. Le Province possono altresì predisporre piani di controllo per prevenire i danni provocati dal Piccione di città (Columba livia forma domestica) alle colture ed al patrimonio zootecnico.".
Art. 10. Modifiche all’articolo 17 della
1. Le lettere a) e b) del comma 1 dell’articolo 17 della legge regionale n. 8 sono sostituite dalle seguenti:
"a) degli ambiti territoriali di caccia per le specie di cui si consente il prelievo venatorio, qualora si siano verificati nei fondi ivi ricompresi;
b) dei titolari dei centri privati della fauna allo stato naturale di cui all’articolo 41 qualora si siano prodotti ad opera delle specie ammesse nei rispettivi piani produttivi o di gestione e delle aziende venatorie di cui all’articolo 43 per le specie di cui si autorizza il prelievo venatorio, nei fondi inclusi nelle rispettive strutture;".
Art. 11. Modifiche all’articolo 23 della
1. Al comma 1 dell’articolo 23 della
Art. 12. Modifiche all’articolo 26 della
1. Al comma 1 dell’articolo 26 della
Art. 13. Modifiche all’articolo 27 della
1. Al comma 3 dell’articolo 27 della
Art. 14. Modifiche all’articolo 30 della
1. All’articolo 30 della
a) al comma 1 dopo le parole "art. 10" inserire "sentiti i comuni interessati";
b) al comma 4 dopo le parole "fruizione delle opportunità venatorie del territorio provinciale" aggiungere le parole "e anche una equilibrata efficienza gestionale ed amministrativa, in funzione delle attività e dei compiti da realizzare nel rispetto degli indirizzi regionali per la pianificazione faunistico-venatoria";
c) al comma 7 la parola "Comitato" è sostituita dalla parola "Consiglio";
d) dopo il comma 7 è inserito il seguente:
"8. In caso di modifiche della perimetrazione dell’ATC, la Provincia nomina entro trenta giorni il Consiglio direttivo con le procedure definite nell’articolo 32, che provvede ad assumere tutti gli atti necessari a recepire le modifiche intervenute.".
Art. 15. Sostituzione dell’articolo 31 della
1. L’articolo 31 della
"Art. 31. Ambiti territoriali di caccia
1. Gli ATC sono strutture associative senza scopi di lucro a cui è affidato lo svolgimento delle attività di gestione faunistica e di organizzazione dell’esercizio venatorio in forma programmata nel territorio di competenza.
2. Le attività di cui al comma 1 sono svolte, nell’interesse pubblico, sotto il controllo e la vigilanza della Provincia, alla quale spettano le funzioni amministrative in materia di caccia e di protezione della fauna.".
Art. 16. Sostituzione dell’articolo 32 della
1. L’articolo 32 della
"Art. 32. Organi dell’ATC
1. Sono organi dell’ATC:
a) il Presidente;
b) il Consiglio direttivo;
c) l’Assemblea dei cacciatori iscritti, dei conduttori dei fondi agricoli inclusi nell’ATC, degli iscritti alle associazioni di protezione ambientale riconosciute ai sensi dell’articolo 13 della
d) il Collegio dei revisori dei conti.
2. Il Consiglio direttivo dell’ATC è composto:
a) per il 30% dai rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a livello nazionale e presenti in forma organizzata sul territorio;
b) per il 30% dalle associazioni nazionali venatorie riconosciute e presenti in forma organizzata sul territorio;
c) per il 20% dai rappresentanti delle associazioni di protezione ambientale riconosciute e presenti sul territorio;
d) per il 20% dai rappresentanti della Provincia territorialmente interessata.
3. I membri del Consiglio direttivo vengono designati dalle associazioni di cui alle lettere a), b) e c) del comma 2, in base alla rappresentatività sul territorio delle singole associazioni. La Provincia, ricevute le designazioni e verificate le eventuali incompatibilità e, per i propri rappresentanti, sentiti i Comuni interessati, entro i successivi trenta giorni provvede alla nomina dei componenti il Consiglio direttivo.
4. I rappresentanti delle Associazioni devono essere iscritti alle stesse. I rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole devono risiedere o essere conduttori di fondi agricoli in un comune compreso nell’ATC. I rappresentanti delle associazioni venatorie devono essere iscritti all’ATC. I rappresentanti delle associazioni di protezione ambientale devono risiedere nella provincia in cui è compreso l’ATC. I rappresentanti della Provincia devono essere in possesso di specifiche competenze.
5. All’Assemblea spettano i compiti di controllo e programmazione, ed in particolare:
a) adozione del bilancio di previsione annuale;
b) approvazione conto consuntivo;
c) approvazione dello Statuto e relative modifiche;
d) approvazione dei regolamenti per l’organizzazione delle funzioni di cui all’articolo 33.
6. L’Assemblea dell’ATC può provvedere all’elezione di un’Assemblea di delegati, in rappresentanza della base assembleare e proporzionata alla sua composizione, nei limiti previsti dallo Statuto. Lo Statuto, nel disciplinare le modalità di elezione, terrà conto della necessità di garantire a ciascuna componente assembleare di cui al comma 1, lettera c) la rappresentanza nell’Assemblea dei delegati. In tale ipotesi all’Assemblea dei delegati sono demandati tutti i compiti dell’Assemblea.".
Art. 17. Inserimento dell’articolo 32 bis nella
1. Dopo l’articolo 32 della
"Art. 32 bis. Statuto dell’ATC
1. Lo Statuto dell’ATC disciplina, sulla base di apposite direttive emanate dalla Regione:
a) il numero dei componenti il Consiglio direttivo, nel rispetto delle percentuali previste dall’articolo 32, comma 2;
b) le modalità per la designazione dei rappresentanti le associazioni;
c) le modalità di elezione dell’Assemblea dei delegati, se prevista, in applicazione dell’articolo 32, comma 6, e la definizione del numero dei delegati;
d) le modalità ed i requisiti per la nomina del Presidente e del Collegio dei Revisori dei conti;
e) la durata in carica non superiore ai cinque anni del Consiglio direttivo, del Presidente e del Collegio dei Revisori dei conti;
f) le modalità di funzionamento degli organi degli ATC e le relative competenze;
g) le condizioni di iscrizione e di ammissione dei cacciatori, nonché gli obblighi, i criteri e le modalità di partecipazione dei cacciatori alla gestione dell’ATC;
h) le sanzioni disciplinari a carico dei cacciatori iscritti che incorrano in trasgressioni degli obblighi statutari;
i) le cause di incompatibilità del Presidente e dei componenti il Consiglio direttivo.
2. Entro sessanta giorni dall’approvazione delle direttive previste al comma 1, l’Assemblea dell’ATC provvede all’adeguamento dello Statuto. L’organo direttivo in carica continua ad operare fino alla nomina da parte della Provincia del nuovo Consiglio direttivo, che dovrà avvenire entro centottanta giorni dall’approvazione delle richiamate direttive.
3. Qualora gli adempimenti di cui al comma 2 non vengano espletati nei termini previsti, provvede la Provincia territorialmente competente.
4. Lo Statuto, entro 30 giorni dall’approvazione, è inviato per il controllo preventivo di legittimità alla Provincia di riferimento, che può richiedere modifiche o integrazioni nei successivi trenta giorni. Decorso tale termine, se la Provincia non ne pronuncia con provvedimento motivato l’annullamento, lo Statuto diviene esecutivo.
5. Compete altresì alla Provincia il controllo di legittimità di ogni successiva modifica statutaria e dei regolamenti approvati dall’Assemblea.
6. Per quanto non espressamente disciplinato dalla presente legge e dallo Statuto dell’ATC si rinvia alle disposizioni di cui al libro I, titolo II, capo III del codice civile, ove applicabili.".
Art. 18. Inserimento dell’articolo 32 ter nella
1. Dopo l’articolo 32 bis della
1. In tutti i casi in cui si rilevino violazioni alle prescrizioni di legge, o statutarie, o inadempienze ai compiti di cui all’articolo 31, commi 1 e 2, o alla disciplina regionale di cui all’articolo 35, comma 1, la Provincia diffida il Consiglio direttivo a provvedere in merito entro 60 giorni. Qualora il Consiglio direttivo non adempia entro i termini, la Provincia provvede a mezzo di un Commissario ad acta. Ove si verifichi l’impossibilità di garantire il regolare funzionamento dell’ATC, il Presidente della Provincia provvede allo scioglimento dell’organo e alla nomina di un commissario straordinario per la durata massima di sei mesi, entro i quali dà corso alle procedure per il rinnovo degli organi degli ATC. Il Presidente ed i componenti del Consiglio direttivo responsabili delle violazioni non possono essere nuovamente designati.".
Art. 19. Sostituzione dell’articolo 33 della
1. L’articolo 33 della
"Art. 33. Compiti dell’ATC
1. Gli ATC redigono programmi annuali di attività avvalendosi per la parte tecnica di professionalità specifiche, che riguardano in particolare:
a) la ricognizione delle risorse ambientali, delle presenze faunistiche e dei prelievi venatori programmati;
b) l’incremento delle popolazioni animali selvatiche;
c) le attività necessarie ad evitare danni effettivi alle produzioni agricole;
d) le azioni di programmazione ed eventuale limitazione del prelievo venatorio per forme di caccia specifiche. Negli ATC non è consentito immettere o liberare fauna selvatica posteriormente alla data del 31 agosto, ad eccezione degli esemplari provenienti dalle operazioni di cattura consentite dalle Province posteriormente alla chiusura del periodo di caccia a ciascuna specie. In caso di avversità atmosferiche la Provincia stabilisce i tempi e le modalità delle immissioni.
2. Gli ATC trasmettono i programmi di cui al comma 1 entro il mese di febbraio di ogni anno alla Provincia, che ne controlla la conformità al Piano faunistico-venatorio provinciale. In caso di difformità, la Provincia può richiederne la revisione.
3. I Consigli direttivi organizzano gli interventi per il miglioramento degli habitat, promuovono e organizzano le attività di cui all’articolo 14, comma 11, della legge statale, e provvedono all’attribuzione di incentivi economici ai conduttori dei fondi rustici ricompresi nel territorio di competenza per le finalità previste alle lettere a), b), c) del medesimo comma.
4. I Consigli direttivi deliberano in ordine all’accesso all’ambito di competenza dei cacciatori che ne fanno richiesta, conformemente agli indirizzi della Regione formulati ai sensi dell’articolo 35, comma 1.
5. I Consigli direttivi provvedono all’erogazione dei contributi per la prevenzione e l’indennizzo dei danni arrecati alle produzioni agricole dalla fauna selvatica.
6. Il Consiglio direttivo stabilisce le forme di collaborazione dei cacciatori alla gestione degli ATC e gli eventuali riconoscimenti.
7. La Regione, entro trenta giorni dall’entrata in vigore della presente legge, fissa la misura minima e massima del contributo che ciascun cacciatore è tenuto a corrispondere in base a criteri di omogeneità ed accessibilità sociale. La Regione può periodicamente aggiornare detto importo. Il Consiglio direttivo stabilisce l’entità del contributo annuo alla gestione dell’ATC che ciascun cacciatore deve versare per essere iscritto, al fine di garantire le risorse necessarie a realizzare le attività previste al comma 5. Il versamento deve essere effettuato, entro il termine stabilito nello Statuto, sul conto corrente intestato al Consiglio direttivo dell’ATC. L’ATC non può imporre al cacciatore contributi economici che non siano espressamente previsti e disciplinati dalla presente legge.
8. Gli ATC si dotano di strutture di coordinamento tecnico-amministrativo provinciali.
9. Gli ATC possono concorrere, avvalendosi delle prestazioni personali, volontarie e gratuite dei componenti l’Assemblea, alle attività di protezione civile, iscrivendosi alla sezione provinciale del territorio di appartenenza dell’elenco regionale del volontariato di protezione civile, nel rispetto dei requisiti previsti dall’articolo 17 della
10 I Consigli direttivi dell’ATC favoriscono e promuovono la formazione culturale in campo faunistico-venatorio degli iscritti.
11. Per giustificate esigenze faunistiche e particolari situazioni ambientali, il Consiglio direttivo dell’ATC annualmente può proporre alla Provincia competente ulteriori limitazioni al calendario venatorio concernenti:
a) le modalità di esercizio della caccia;
b) la limitazione delle specie di mammiferi e di uccelli cacciabili;
c) il numero delle giornate settimanali di caccia;
d) i periodi e gli orari di caccia;
e) il carniere giornaliero e stagionale per specie.
12. Le limitazioni proposte divengono operanti qualora siano recepite nel calendario venatorio provinciale di cui all’articolo 50, comma 2.".
Art. 20. Inserimento dell’articolo 33bis nella
1. Dopo l’articolo 33 della
1. Al fine di armonizzare l’attività di gestione faunistico-venatoria degli ATC sul territorio regionale, è istituita la Conferenza degli ATC.
2. La Conferenza è convocata dalla Regione con cadenza almeno annuale ed è costituita dai Presidenti degli ATC o loro delegati.
3. La Conferenza è la sede di confronto sull’attività gestionale degli ATC, di verifica sulle modalità di applicazione della legge e delle direttive, con funzioni di proposta su iniziative formative e informative di livello regionale.
4. La partecipazione alla Conferenza è senza oneri per la Regione.".
Art. 21. Modifiche all’articolo 35 della
1. All’articolo 35 della
a) al comma 2, la parola "Comitato" è sostituita dalla parola "Consiglio";
b) al comma 2, alle parole "con apposito provvedimento" fanno seguito le parole ", avvalendosi a tal fine del sistema regionale di gestione informatizzata delle iscrizioni.";
c) al comma 3, alle parole "Il cacciatore" fanno seguito le parole "residente in Emilia-Romagna";
d) al comma 3, il riferimento "1998-2000" è sostituito dal riferimento "1998-1999";
e) al comma 4, la parola "Comitato" è sostituita dalla parola "Consiglio".
Art. 22. Modifiche all’articolo 36 della
1. All’articolo 36 della
a) al comma 1, la parola “Comitato” è sostituita dalla parola “Consiglio”;
b) il comma 2 è abrogato;
c) al comma 3, la parola "Comitato" è sostituita dalla parola "Consiglio".
Art. 23. Modifiche all’articolo 37 della
1. All’articolo 37 della
a) al comma 1, le parole "scambi infraregionali ed interregionali," sono sostituite dalle parole "scambi interregionali, nel rispetto del principio di reciprocità,";
b) al comma 3, la parola "Comitato" è sostituita dalla parola "Consiglio".
Art. 24. Modifiche all’articolo 39 della
1. Alla lettera b) del comma 1 dell’articolo 39 della
Art. 25. Modifiche all’articolo 43 della
1. Al comma 4 dell’articolo 43 della
Art. 26. Modifiche all’articolo 45 della
1. Dopo il comma 1 dell’articolo 45 della
"1 bis. L’autorizzazione è subordinata all’assenso scritto dei proprietari o conduttori, singoli o associati, dei fondi rustici compresi nella zona o campo per l’addestramento, l’allenamento e le gare dei cani.
1 ter. Ove, per motivate ragioni tecniche, si renda necessario includere nell’area della zona o campo per l’addestramento, l’allenamento e le gare dei cani terreni per i quali non sia stato possibile ottenere l’assenso, richiesto per iscritto, dei proprietari o conduttori, la Provincia può disporre l’inclusione coattiva, stabilendo con il medesimo provvedimento la misura e le modalità di pagamento della indennità dovuta a proprietari dissenzienti. L’estensione dei terreni da includere coattivamente non può superare il dieci per cento della superficie della zona o campo medesimo.".
Art. 27. Modifiche all’articolo 49 della
1. All’articolo 49 della
a) al comma 3, la parola “Comitati” è sostituita dalla parola “Consigli”;
b) il comma 4 è sostituito dal seguente:
"4. I Comuni di residenza, avvalendosi del sistema regionale di gestione informatizzata del rilascio dei tesserini regionali di caccia, assicurano che sul tesserino siano riportate la numerazione regionale e la data di rilascio, il numero della licenza di caccia, il cognome ed il nome del titolare, la data e il luogo di nascita, il codice fiscale, la residenza, la forma di caccia di cui all’articolo 12, comma 5, della legge statale, gli ATC prescelti ed il tipo di arma utilizzata.".
Art. 28. Modifiche all’articolo 50 della
1. Alla lettera c) del comma 2 dell’articolo 50 della
Art. 29. Modifiche all’articolo 52 della
1. All’articolo 52 della
a) al comma 3, le parole "sono obbligatorie né la residenza né l’iscrizione all’ATC sul quale insiste l’appostamento." sono sostituite dalle parole "è obbligatoria la residenza.";
b) al comma 9, le parole "Al mancato adempimento la Regione provvede con specifiche prescrizioni contenute nel calendario venatorio regionale." sono soppresse.
Art. 30. Modifiche all’articolo 53 della
1. All’articolo 53 della
a) al termine del comma 3 aggiungere le parole "Sono esclusi da tale obbligo i portatori di handicap e gli invalidi certificati in possesso del consenso scritto del proprietario o conduttore.".
b) al comma 5 le parole "protezione delle aziende faunistico-venatorie" sono sostituite dalle parole "protezione, delle aziende venatorie, dei centri privati di riproduzione della fauna".
Art. 31. Modifiche all’articolo 54 della
1. Il comma 1 dell’articolo 54 della
"1. La Regione, in base al fabbisogno previsto e previo parere dell’INFS, definisce annualmente il numero degli impianti per la cattura degli uccelli ad uso di richiamo attivabili dalla Provincia.".
Art. 32. Modifiche all’articolo 55 della
1. All’articolo 55 della
a) al comma 3, le parole "secondo le" sono sostituite dalle parole "e avente caratteristiche conformi alle";
b) il comma 5 è sostituito dal seguente:
"5. I cacciatori che acquisiscono richiami vivi ne danno comunicazione scritta alla Provincia di residenza, la quale provvede a darne formale riscontro.".
Art. 33. Modifiche all’articolo 57 della
1. All’articolo 57 della
a) al comma 1, il riferimento "
b) al comma 3, la parola "Comitato" è sostituita dalla parola "Consiglio".
Art. 34. Modifiche all’articolo 58 della
1. Il comma 3 dell’articolo 58 della legge regionale n. 8 del 1994 è sostituito dal seguente:
"3. Per l’esercizio delle funzioni di vigilanza venatoria, le Province si avvalgono delle guardie venatorie di cui all’articolo 27 della legge statale. Ai sensi dell’articolo 163, comma 3, lettera a), del dlgs. 31 marzo 1998, n. 112 (Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della
Art. 35. Modifiche all’articolo 59 della
1. All’articolo 59 della
a) al comma 1, la parola "Comitati" è sostituita dalla parola "Consigli";
b) al comma 3, le parole "con apposito regolamento, fissa criteri organizzativi omogenei sull’impiego" sono sostituite dalle parole "con apposita direttiva, individua modalità omogenee per l’impiego".
c) dopo il comma 3 è aggiunto il seguente:
"3 bis. Sulla base delle indicazioni contenute nella direttiva di cui al comma 3, le Province adottano un regolamento per la disciplina del coordinamento delle guardie volontarie che svolgono attività di vigilanza venatoria, contenente anche i criteri e le modalità di partecipazione all’attività di vigilanza ai sensi dell’articolo 27 della legge statale.".
Art. 36. Modifiche all’articolo 60 della
1. Alla lettera i) del comma 1 dell’articolo 60 della
Art. 37. Modifiche all’articolo 61 della
1. All’articolo 61 della
a) alla lettera ii) del comma 1 dell’articolo 61 della
b) il comma 4 è sostituito dal seguente:
"4. Per le violazioni di cui alle lettere a), b), f), i), n) prima parte, o), t), z), aa), bb), ii), nn), ss), tt), uu), eee), fff), ggg),oltre alla sanzione pecuniaria si applica la sospensione del tesserino venatorio da sei giorni di effettivo esercizio venatorio a tutta la stagione.".
Art. 38. Modifiche all’articolo 62 della
1. Al comma 1 dell’articolo 62 della
"h) addestramento dei falchi.".
Art. 39. Inserimento dell’articolo 62 bis nella
1. Dopo l’articolo 62 della
1. I dati relativi all’esercizio dell’attività venatoria richiesti per il rilascio del tesserino regionale di cui all’articolo 49, quelli per l’iscrizione o l’accesso agli ATC di cui agli articoli 35, 36 e 36 bis, quelli relativi alle attività svolte dai cacciatori e alle sanzioni disciplinari di cui all’articolo 31, quelli annotati dal cacciatore sul tesserino ai sensi dell’articolo 39, nonché quelli relativi ai danni alle attività agricole, sono trattati dalla Regione, dalle Province, dai Comuni e dagli ATC per le finalità istituzionali previste dalla presente legge, e nei limiti delle competenze ed attività attribuite a ciascun ente.
2. La base dati dei sistemi informativi richiamati nei precedenti articoli è fondata sullo scambio di informazioni, anche mediante interconnessione, tra Regione, Province, Comuni e ATC, secondo le modalità di accesso determinate dalla Regione.
3. I dati di cui al comma 1 possono essere oggetto di comunicazione e di interconnessione tramite i sistemi informativi di cui agli articoli precedenti tra Regione, Province, Comuni e ATC, con le modalità definite dalla Regione.".
Art. 40. Abrogazione di norme
1. Il comma 1 dell’articolo 5 della