§ 46.8.493 - D.M. 17 maggio 2000, n. 155.
Regolamento recante norme per l'accertamento dell'idoneità al servizio nella Guardia di finanza ai sensi dell'articolo 1, comma 5, della legge 20 [...]


Settore:Normativa nazionale
Materia:46. Forze armate e Polizia
Capitolo:46.8 personale
Data:17/05/2000
Numero:155


Sommario
Art.  1. Ambito di applicazione.
Art.  2. Idoneità al servizio nella Guardia di finanza.
Art.  3. Accertamento dell'idoneità al servizio nella Guardia di finanza.
Art.  4. Aggiornamento dell'elenco delle imperfezioni ed infermità.
Art.  5. Abrogazione.


§ 46.8.493 - D.M. 17 maggio 2000, n. 155.

Regolamento recante norme per l'accertamento dell'idoneità al servizio nella Guardia di finanza ai sensi dell'articolo 1, comma 5, della legge 20 ottobre 1999, n. 380

(G.U. 15 giugno 2000, n. 138)

 

     Art. 1. Ambito di applicazione.

     1. Il presente regolamento si applica a tutti gli aspiranti di sesso maschile e femminile che partecipano ai concorsi per il reclutamento nella Guardia di finanza.

 

          Art. 2. Idoneità al servizio nella Guardia di finanza.

     1. Sono idonei al servizio nella Guardia di finanza i soggetti in possesso dell'efficienza psico-fisica che ne consente l'impiego negli incarichi relativi al grado, alla qualifica ed al ruolo ambìti.

     2. Per la partecipazione ai concorsi per il reclutamento nella Guardia di finanza possono essere richiesti, in relazione alle esigenze di impiego, specifici requisiti psico-fisici, da indicare nei bandi di concorso.

     3. Non sono comunque idonei al servizio nella Guardia di finanza i soggetti affetti dalle imperfezioni ed infermità previste dall'elenco allegato al presente regolamento.

 

          Art. 3. Accertamento dell'idoneità al servizio nella Guardia di finanza.

     1. L'accertamento dell'idoneità al servizio nella Guardia di finanza è effettuato mediante visite mediche generali e specialistiche e prove fisio-psico-attitudinali.

     2. Lo stato di gravidanza costituisce temporaneo impedimento all'accertamento.

     3. L'accertamento nei riguardi dei candidati che partecipano ai concorsi per il reclutamento nella Guardia di finanza è effettuato entro il termine stabilito dal bando di concorso in relazione ai tempi necessari per la definizione della graduatoria.

     4. Con decreto dirigenziale del Comandante Generale della Guardia di finanza sono adottate, entro quindici giorni dalla data di pubblicazione del presente regolamento, le direttive tecniche riguardanti le avvertenze ed i criteri diagnostici applicativi relativi alle imperfezioni ed infermità di cui all'articolo 2, comma 3, ed i criteri per delineare il profilo sanitario.

 

          Art. 4. Aggiornamento dell'elenco delle imperfezioni ed infermità.

     1. L'elenco delle imperfezioni ed infermità, previsto dall'articolo 2, comma 3, è aggiornato con regolamento adottato dal Ministro delle finanze, sentiti il Ministro per le pari opportunità e la Commissione nazionale per la parità e le pari opportunità tra uomo e donna.

 

          Art. 5. Abrogazione.

     1. E' abrogato il decreto del Ministro delle finanze 20 luglio 1999, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 14 settembre 1999, n. 216.

 

Allegato [1]

 

     Elenco delle imperfezioni e infermità che sono causa di non idoneità al servizio nella Guardia di Finanza

 

     1. Morfologia generale

     a) Le disarmonie somatiche e le distrofie costituzionali.

     2. Disendocrinie, dismetabolismi ed enzimopatie

     a) I difetti del metabolismo glicidico, lipidico, minerale, protidico e purinico.

     b) La mucoviscidosi.

     c) Le endocrinopatie.

     d) I difetti quantitativi o qualitativi degli enzimi, ad eccezione della carenza accertata, parziale o totale, dell'enzima G6PDH (glucosio-6-fosfatodeidrogenasi).

     3. Malattie da agenti infettivi e da parassiti

     a) Le malattie da agenti infettivi e da parassiti che siano causa di limitazioni funzionali o che siano accompagnate da compromissione delle condizioni generali o della crasi ematica o che abbiano caratteristiche di cronicità o evolutività.

     4. Ematologia

     a) Le malattie primitive del sangue e degli organi emopoietici.

     b) Le malattie secondarie del sangue e degli organi emopoietici.

     5. Immuno allergologia

     a) L'asma bronchiale allergico e le altre allergie, anche in fase asintomatica.

     b) Le intolleranze ed idiosincrasie a farmaci o alimenti anche in fase asintomatica.

     c) Le sindromi da immunodeficienza, anche in fase asintomatica.

     d) Le connettiviti sistemiche.

     6. Tossicologia

     a) Lo stato di intossicazione cronica da metalli e loro composti.

     b) Lo stato di intossicazione da composti organici.

     7. Neoplasie

     a) I tumori maligni.

     b) I tumori benigni ed i loro esiti, quando per sede, volume, estensione o numero siano deturpanti o producano alterazioni strutturali o funzionali.

     8. Cranio

     a) Le malformazioni e le anomalie craniche congenite o acquisite con deformità o con disturbi funzionali.

     b) Le alterazioni morfologiche acquisite delle ossa del cranio che determinano deformità o disturbi funzionali o che interessano la teca interna.

     9. Complesso maxillo-facciale

     a) Le malformazioni e gli esiti di patologie o lesioni delle labbra, della lingua e dei tessuti molli della bocca che producano disturbi funzionali.

     b) Le malformazioni, gli esiti di lesioni o di interventi chirurgici correttivi (con o senza mezzi di sintesi), le patologie del complesso maxillo-facciale e le alterazioni dell'articolarità temporo-mandibolare causa di alterazioni funzionali.

     c) Le malformazioni e gli esiti di patologie dell'apparato masticatorio che determinano disturbi funzionali.

     10. Apparato cardiovascolare

     a) Le malformazioni del cuore e dei grossi vasi.

     b) Le malattie dell'endocardio, del miocardio, dell'apparato valvolare, del pericardio, dei grossi vasi ed i loro esiti.

     c) Le turbe del ritmo cardiaco e le anomalie del sistema specifico di conduzione.

     d) L'ipertensione arteriosa.

     e) Gli aneurismi, le angiodisplasie, le fistole arterovenose e gli esiti della loro correzione chirurgica.

     f) Le altre patologie delle arterie e quelle dei capillari con disturbi trofici o funzionali.

     g) Le ectasie venose estese con incontinenza valvolare o i disturbi del circolo venoso profondo.

     h) Le flebiti e le altre patologie del circolo venoso ed i loro esiti con disturbi trofici e funzionali.

     i) Le patologie dei vasi e dei gangli linfatici e gli esiti della loro correzione chirurgica.

     11. Apparato respiratorio

     a) Le malattie croniche dei bronchi e dei polmoni.

     b) Le malattie delle pleure ed i loro esiti.

     c) I dismorfismi della gabbia toracica con alterazioni funzionali respiratorie.

     12. Apparato digerente

     a) Le malformazioni, le anomalie e le malattie croniche delle ghiandole e dei dotti salivari che producano disturbi funzionali.

     b) Le malformazioni, le anomalie di posizione, le patologie o i loro esiti del tubo digerente, del fegato, delle vie biliari, del pancreas e del peritoneo che producano disturbi funzionali.

     c) Le ernie viscerali.

     d) Gli esiti di intervento chirurgico con viscerectomia parziale o totale.

     13. Mammella

     a) Le patologie ed i loro esiti della ghiandola mammaria che siano causa di disturbi funzionali.

     14. Apparato urogenitale

     a) Le malformazioni, le malposizioni, le patologie o i loro esiti del rene, della pelvi, dell'uretere, della vescica e dell'uretra che sono causa di alterazioni funzionali.

     b) Le malformazioni, le malposizioni, le patologie o i loro esiti, dell'apparato genitale maschile e femminile che siano causa di alterazioni funzionali.

     15. Neurologia

     a) Le malattie del sistema nervoso centrale e i loro esiti che siano causa di alterazioni funzionali.

     b) Le malattie del sistema nervoso periferico e i loro esiti che siano causa di alterazioni funzionali.

     c) Le miopatie causa di alterazioni funzionali.

     d) Le epilessie.

     e) Gli esiti di traumi encefalici e midollari con limitazioni funzionali.

     16. Psichiatria

     a) Il ritardo mentale, di qualsiasi livello.

     b) I disturbi del controllo degli impulsi.

     c) I disturbi dell'adattamento.

     d) I disturbi della comunicazione.

     e) I disturbi da tic.

     f) I disturbi delle funzioni evacuative.

     g) I disturbi del sonno.

     h) I disturbi della condotta alimentare.

     i) Le parafilie e i disturbi della identità di genere.

     l) I disturbi correlati all'uso di sostanze psicoattive e/o la positività ai relativi test tossicologici.

     m) I disturbi mentali dovuti ad una patologia organica.

     n) I disturbi di personalità.

     o) I disturbi nevrotici e reattivi; i disturbi dell'umore senza sintomi psicotici, i disturbi d'ansia, i disturbi somatoformi e da conversione, le sindromi marginali.

     p) I disturbi psicotici, anche se in fase di compenso o di remissione clinica.

     17. Oftalmologia

     a) Le malformazioni, le disfunzioni, le patologie o gli esiti di lesioni delle palpebre e delle ciglia, anche se limitate a un solo occhio, quando siano causa di disturbi funzionali.

     b) Le malformazioni, le malattie croniche e gli esiti di lesioni delle ghiandole e delle vie lacrimali, quando siano causa di disturbi funzionali.

     c) I disturbi della motilità del globo oculare, quando siano causa di diplopia o deficit visivi o qualora producano alterazioni della visione binoculare (soppressione).

     d) Le discromatopsie anche monolaterali accertate con tavole pseudoisocromatiche e/o matassine colorate.

     e) Le distrofie maculari e le maculopatie.

     f) La anoftalmia, le malformazioni, le malattie croniche e gli esiti di lesioni dell'orbita, del bulbo oculare e degli annessi.

     g) Il cheratocono di qualsiasi grado.

     h) Le distrofie corneali.

     i) Le uveiti ed i loro esiti.

     l) Le degenerazioni vitreoretiniche regmatogene (se non già sottoposte a specifico trattamento laser terapico o crioterapico).

     m) Il glaucoma e le disfunzioni dell'idrodinamica endoculare potenzialmente glaucomatogene, gli esiti di trattamenti laser per glaucoma (iridotomiatrabeculoplastica), gli esiti di interventi chirurgici per glaucoma (compreso l'inserimento di protesi valvolari).

     n) I deficit della funzione visiva che, corretti, comportano un visus inferiore ai 16/10 complessivi o inferiore ai 7/10 in un occhio.

     o) I difetti del campo visivo, anche monoculari, che riducano sensibilmente la visione superiore o laterale o inferiore.

     p) L'emeralopia e le distrofie tapeto-retiniche (retinopatia pigmentosa).

     q) Gli esiti di cheratotomia radiale, gli esiti di pseudofachia o di chirurgia rifrattiva con impianto di lenti fachiche in camera anteriore o posteriore, gli anelli intrastromali.  18. Otorinolaringoiatria

     a) Le malformazioni ed alterazioni congenite ed acquisite dell'orecchio esterno, dell'orecchio medio, dell'orecchio interno, quando siano deturpanti o causa di disturbi funzionali.

     b) Le ipoacusie monolaterali con perdita uditiva, calcolata sulla media delle quattro frequenze fondamentali (500 - 1000 - 2000 - 3000 Hz) maggiore di 35 dB.

     c) Le ipoacusie bilaterali con percentuale totale di perdita uditiva (P.P.T.) maggiore del 20%.

     d) Le malformazioni e le alterazioni acquisite del naso e dei seni paranasali, quando siano causa di disturbi funzionali.

     e) Le malformazioni e le alterazioni acquisite della faringe, della laringe e della trachea, quando siano causa di disturbi funzionali.

     19. Dermatologia

     a) Le alterazioni congenite ed acquisite, croniche della cute e degli annessi, estese o che, per sede, determinino alterazioni funzionali o fisognomiche.

     20. Apparato locomotore

     a) Le patologie ed i loro esiti, anche di natura traumatica, dell'apparato scheletrico, dei muscoli, delle strutture capsulo-legamentose, tendinee, aponeurotiche e delle borse sinoviali causa di dismorfismi o di limitazioni funzionali.

     b) Le malformazioni, la perdita dell'integrità anatomica e funzionale permanente delle mani e dei piedi.

     c) Le deformità congenite ed acquisite degli arti.

     21. Altre cause di non idoneità

     a) Le imperfezioni o le infermità non specificate nel presente elenco ma che rendano palesemente il soggetto non idoneo al servizio nella Guardia di finanza.

     b) Il complesso di imperfezioni o infermità che, specificate o non nell'elenco, non raggiungono, considerate singolarmente, il grado richiesto per la riforma ma che, in concorso tra loro, rendano il soggetto palesemente non idoneo al servizio nella Guardia di finanza.


[1] Allegato inserito con avviso di rettifica pubblicato nella G.U. 26 luglio 2000, n. 173 e così sostituito dall'art. 1 del D.M. 16 dicembre 2014, n. 197.