Settore: | Codici provinciali |
Regione: | Trento |
Materia: | 5. sviluppo sociale |
Capitolo: | 5.2 assistenza sociale |
Data: | 25/02/1982 |
Numero: | 2 |
Sommario |
Art. 1. 1. Gli enti comunali di assistenza operanti nella Regione Trentino- Alto Adige sono sciolti con effetto dal 1. gennaio 1983. |
Art. 2. 1. Con la soppressione, il patrimonio mobiliare ed immobiliare degli ECA è trasferito ai rispettivi comuni. Esso conserva la destinazione a favore dei servizi assistenziali e sociali. |
Art. 3. 1. Gli enti destinatari delle funzioni degli ECA soppressi ai sensi del primo comma del precedente art. 1, subentrano nella titolarità dei rapporti di impiego e di lavoro già facenti capo agli [...] |
Art. 4. 1.I beni degli ECA sono attribuiti ai rispettivi comuni nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, con gli oneri ed i pesi inerenti. |
Art. 5. 1. Fino all'entrata in vigore delle leggi di riforma del settore, i comitati amministrativi degli ECA in carica alla data della soppressione, conservano provvisoriamente la gestione unitaria, [...] |
Art. 6. 1. Fino alla data di soppressione è fatto divieto ai comitati di amministrazione degli ECA di disporre, relativamente agli ECA stessi e alle IPAB amministrate o concentrate, atti di [...] |
Art. 7. 1. Fino a quando non venga diversamente disposto con leggi relative alla gestione dei servizi sociali o alla riorganizzazione delle funzioni dei comuni, i compiti di assistenza di cui alla [...] |
Art. 8. 1. La presente legge entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione. |
§ 5.2.15 - Legge Regionale 25 febbraio 1982, n. 2.
Norme sullo scioglimento degli enti comunali di assistenza.
(B.U. 2 marzo 1982, n. 10).
1. Gli enti comunali di assistenza operanti nella Regione Trentino- Alto Adige sono sciolti con effetto dal 1. gennaio 1983.
2. Spetta alle Province autonome di Trento e di Bolzano, ai sensi degli articoli 8 e 18 dello Statuto speciale di autonomia, approvato con
1. Con la soppressione, il patrimonio mobiliare ed immobiliare degli ECA è trasferito ai rispettivi comuni. Esso conserva la destinazione a favore dei servizi assistenziali e sociali.
2. Il personale addetto in modo esclusivo o prevalente allo svolgimento dei compiti di cui al precedente art. 1, è trasferito agli enti cui sono assegnate le funzioni degli ECA soppressi, con effetto dalla data della soppressione o comunque da quella successiva di assunzione delle funzioni.
3. Ai fini di cui sopra il comitato amministrativo dell'ECA in carica è tenuto a provvedere a tutti gli adempimenti relativi e in particolare:
a) alla rilevazione della consistenza patrimoniale dell'ECA, mediante ricognizione ed elencazione dei beni dello stesso, nonché alla identificazione dei beni appartenenti alle eventuali IPAB, con centrate o amministrate ai sensi degli articoli 54 e seguenti della
b) alla ricognizione dei rapporti giuridici pendenti, distinti in base alla loro pertinenza all'ECA o a ciascuna delle IPAB concentrate o amministrate;
c) alla ricognizione del personale dipendente in servizio alla data di entrata in vigore della presente legge, con specificazione della posizione giuridica, delle mansioni e del trattamento economico in atto; nella ricognizione dovrà provvedersi alla individuazione del personale che svolge in tutto o in forma prevalente funzioni di pertinenza delle IPAB concentrate o amministrate.
4. Le operazioni di cui al comma precedente sono espletate dai comitati amministrativi degli ECA ed approvate mediante appositi atti deliberativi entro il termine del 30 novembre 1982.
5. Copia degli atti è trasmessa entro la citata data ai rispettivi comuni, alla provincia competente per territorio ed alla Regione; ciascun ECA trasmette altresì copia della deliberazione di approvazione del conto consuntivo relativo all'esercizio finanziario dell'anno 1981.
6. Ove le operazioni di cui ai precedenti commi non siano compiute entro la data ivi prevista, esse sono espletate da parte di commissari straordinari, nominati da parte della giunta provinciale competente.
7. L'approvazione del rendiconto relativo al 1981 comporta, in deroga alle disposizioni vigenti, l'approvazione in sanatoria a tutti gli effetti dei rendiconti regressi non ancora approvati.
8. Le disposizioni di cui al precedente comma si applicano anche nei confronti delle IPAB concentrate o amministrate.
1. Gli enti destinatari delle funzioni degli ECA soppressi ai sensi del primo comma del precedente art. 1, subentrano nella titolarità dei rapporti di impiego e di lavoro già facenti capo agli ECA.
2. Al personale stesso è garantita la conservazione delle posizioni giuridiche ed economiche acquisite presso l'ente di provenienza.
1.I beni degli ECA sono attribuiti ai rispettivi comuni nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, con gli oneri ed i pesi inerenti.
2. I comuni subentrano altresì nella titolarità dei rapporti attivi, passivi e processuali, facenti capo ai beni stessi.
3. In tutti gli altri rapporti attivi, passivi e processuali subentrano gli enti che assumono le funzioni degli ECA soppressi.
1. Fino all'entrata in vigore delle leggi di riforma del settore, i comitati amministrativi degli ECA in carica alla data della soppressione, conservano provvisoriamente la gestione unitaria, ordinaria e straordinaria, delle IPAB già concentrate o amministrate, e promuovono gli atti di adeguamento statutario e tutti gli altri atti giuridicamente necessari alla loro amministrazione decentrata.
2. Gli stessi comitati, qualora antro la data prevista al precedente articolo 1 le province autonome non abbiano emanato la legge per la disciplina relativa all'assunzione delle funzioni degli ECA, provvederanno altresì alla gestione delle medesime utilizzando a tal fine il personale ed i beni già dell'ente soppresso e fermo restando il coordinamento di detta attività da parte delle province autonome.
1. Fino alla data di soppressione è fatto divieto ai comitati di amministrazione degli ECA di disporre, relativamente agli ECA stessi e alle IPAB amministrate o concentrate, atti di trasformazione patrimoniale, di modificazione delle piante organiche e di assunzione di nuovo personale a qualsiasi titolo, senza specifica autorizzazione della giunta provinciale competente.
2. Sulle trasformazioni patrimoniali gli ECA devono previamente sentire i comuni destinatari dei beni. Il parere del comune si intende favorevole qualora non sia espresso entro trenta giorni dalla richiesta.
1. Fino a quando non venga diversamente disposto con leggi relative alla gestione dei servizi sociali o alla riorganizzazione delle funzioni dei comuni, i compiti di assistenza di cui alla presente legge sono esercitati dagli enti di cui al precedente art. 1 nelle forme, nei modi e secondo le procedure previste dalla
2. I fondi assegnati per le funzioni di cui alla presente legge sono gestiti mediante apposita evidenza contabile.
1. La presente legge entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione.