§ 57.4.259 - D.P.R. 15 marzo 2010, n. 89.
Regolamento recante revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei a norma dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge [...]


Settore:Normativa nazionale
Materia:57. Istruzione
Capitolo:57.4 istruzione media e secondaria superiore
Data:15/03/2010
Numero:89


Sommario
Art. 1.  Oggetto
Art. 2.  Identità dei licei
Art. 3.  Articolazione del sistema dei licei
Art. 4.  Liceo artistico
Art. 5.  Liceo classico
Art. 6.  Liceo linguistico
Art. 7.  Liceo musicale e coreutico
Art. 8.  Liceo scientifico
Art. 9.  Liceo delle scienze umane
Art. 9 bis.  (Liceo del made in Italy).
Art. 10.  Orario annuale e attività educative e didattiche
Art. 11.  Valutazione e titoli finali
Art. 12.  Monitoraggio e valutazione di sistema
Art. 13.  Passaggio al nuovo ordinamento
Art. 14.  Regioni a statuto speciale e province autonome di Trento e di Bolzano
Art. 15.  Abrogazioni
Art. 16.  Disposizioni finali


§ 57.4.259 - D.P.R. 15 marzo 2010, n. 89.

Regolamento recante revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei a norma dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.

(G.U. 15 giugno 2010, n. 137 - S.O. n. 128)

 

     IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

 

     Visti gli articoli 87 e 117 della Costituzione;

     Visto l'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400;

     Visto l'articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 che prevede, al comma 3, la predisposizione di un piano programmatico di interventi e misure finalizzati ad un più razionale utilizzo delle risorse umane e strumentali disponibili e ad una maggiore efficacia ed efficienza del sistema scolastico e, al comma 4, in attuazione del piano e in relazione agli interventi e alle misure annuali ivi individuati, l'adozione di uno o più regolamenti ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni;

     Visto il piano programmatico di interventi predisposto dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, ai sensi dell'articolo 64, comma 3, del sopra citato decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008;

     Visto l'articolo 15 della legge 20 maggio 1982, n. 270, recante norme sulla revisione della disciplina del reclutamento del personale docente;

     Visto il testo unico delle leggi in materia di istruzione approvato con decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297;

     Vista la legge 21 dicembre 1999, n. 508, recante riforma delle Accademie di belle arti, dell'Accademia nazionale di danza, dell'Accademia nazionale di arte drammatica, degli Istituti superiori per le industrie artistiche, dei Conservatori di musica e degli Istituti musicali pareggiati;

     Visto il decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 76, recante definizione delle norme generali sul diritto-dovere all'istruzione e alla formazione, a norma dell'articolo 2, comma 1, lettera c), della legge 28 marzo 2003, n. 53, e successive modificazioni;

     Visto il decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, recante definizione delle norme generali relative all'alternanza scuola-lavoro, a norma dell'articolo 4 della legge 28 marzo 2003, n. 53;

     Visto il decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, e successive modificazioni, recante norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, a norma dell'articolo 2 della legge 28 marzo 2003, n. 53;

     Visto l'articolo 1, commi 605, lettera f), e 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato, con il quale è stata sancita l'obbligatorietà dell'istruzione per almeno dieci anni;

     Vista la legge 11 gennaio 2007, n. 1, recante disposizioni in materia di esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore e delega al Governo in materia di raccordo tra la scuola e le università;

     Visto il decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 7, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 aprile 2007, n. 40;

     Visto il decreto-legge 7 settembre 2007, n. 147, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 ottobre 2007, n. 176;

     Visto il decreto legislativo 14 gennaio 2008, n. 21, relativo alle norme per la definizione dei percorsi di orientamento all'istruzione universitaria e all'alta formazione artistica, musicale e coreutica;

     Visto il decreto legislativo 14 gennaio 2008, n. 22, relativo alla definizione dei percorsi di orientamento finalizzati alla professione e al lavoro;

     Visto il decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, ed in particolare l'articolo 3, comma 4, che ha abrogato il comma 3 dell'articolo 13 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226;

     Visto l'articolo 3 del decreto-legge 7 ottobre 2008, n. 154, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 2008, n. 189;

     Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, concernente il regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59;

     Visto il decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122, concernente regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169;

     Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 25 gennaio 2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 86 dell'11 aprile 2008, recante linee guida per la riorganizzazione del Sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore e costituzione degli istituti tecnici superiori;

     Visto il decreto del Ministro della pubblica istruzione 13 giugno 2006, n. 47, relativo alla quota dei curricoli rimessa all'autonomia delle istituzioni scolastiche;

     Visto il decreto del Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139, concernente il regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione;

     Vista la Raccomandazione 2006/961/CE, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente;

     Vista la Raccomandazione, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2008, sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente;

     Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 12 giugno 2009;

     Visto il parere reso dal Consiglio nazionale della pubblica istruzione, nell'Adunanza del 7 ottobre 2009, con il quale il Consiglio medesimo ha condiviso gli aspetti caratterizzanti dei nuovi assetti liceali formulando nel contempo alcune osservazioni relativamente all'introduzione di nuovi insegnamenti ed al potenziamento di altri, ad interventi a sostegno dell'autonomia, alla definizione di modalità di valutazione dei crediti scolastici, all'inserimento nei percorsi di studio di pratiche laboratoriali centrate sulla flessibilità organizzativa;

     Considerato che, delle osservazioni dal predetto Consiglio, alcune sono state accolte, altre sono state parzialmente accolte compatibilmente con i vincoli imposti dalla finanza pubblica, altre ancora saranno oggetto di distinti provvedimenti;

     Sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e preso atto che, nella seduta del 29 ottobre 2009, le Regioni hanno espresso parere negativo a maggioranza; le regioni Veneto, Molise, Lombardia e Friuli-Venezia Giulia, hanno espresso parere favorevole, con la richiesta da parte delle due ultime regioni che «per quanto riguarda il liceo musicale e coreutico sia quantificata a livello regionale la previsione di attivare in prima applicazione a livello nazionale 40 sezioni musicali e 10 coreutiche» e considerato, altresì, che ANCI, UPI e UNCEM hanno espresso parere favorevole;

     Ritenuto che la predetta richiesta delle regioni Lombardia e Friuli-Venezia Giulia può trovare accoglimento grazie al combinato disposto dei commi 6 e 7 dell'articolo 13 del presente regolamento, in considerazione della specificità del percorso liceale in questione, per il quale è richiesto un attento monitoraggio della fase di avvio e dei limiti di spesa previsti;

     Acquisito il parere del Consiglio di Stato espresso dalla sezione consultiva per gli atti normativi nell'adunanza del 21 dicembre 2009;

     Acquisiti i pareri delle competenti Commissioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica;

     Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 4 febbraio 2010;

     Sulla proposta del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con i Ministri dell'economia e delle finanze e per la pubblica amministrazione e l'innovazione;

 

     Emana

     il seguente regolamento:

 

Art. 1. Oggetto

     1. I licei sono disciplinati dal decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, e successive modificazioni, e dal presente regolamento in attuazione del piano programmatico di interventi di cui all'articolo 64, comma 3, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, volto alla razionalizzazione dell'utilizzo delle risorse umane e strumentali disponibili, tali da conferire efficacia ed efficienza al sistema scolastico.

 

     Art. 2. Identità dei licei

     1. I licei sono finalizzati al conseguimento di un diploma di istruzione secondaria superiore e costituiscono parte del sistema dell'istruzione secondaria superiore quale articolazione del secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione di cui all'articolo 1 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, e successive modificazioni. I licei adottano il profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e di formazione di cui all'allegato A del suddetto decreto legislativo.

     2. I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinchè egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze coerenti con le capacità e le scelte personali e adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all'inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro.

     3. I percorsi liceali hanno durata quinquennale. Si sviluppano in due periodi biennali e in un quinto anno che completa il percorso disciplinare. I percorsi realizzano il profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e di formazione per il sistema dei licei di cui agli Allegati A e A-bis al presente regolamento con riferimento ai piani di studio di cui agli Allegati B, C, D, E, F, G e G-bis ed agli obiettivi specifici di apprendimento di cui all'articolo 13, comma 10, lettera a) [1].

     4. Il primo biennio è finalizzato all'iniziale approfondimento e sviluppo delle conoscenze e delle abilità e a una prima maturazione delle competenze caratterizzanti le singole articolazioni del sistema liceale di cui all'articolo 3, nonchè all'assolvimento dell'obbligo di istruzione, di cui al regolamento adottato con decreto del Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139. Le finalità del primo biennio, volte a garantire il raggiungimento di una soglia equivalente di conoscenze, abilità e competenze al termine dell'obbligo di istruzione nell'intero sistema formativo, nella salvaguardia dell'identità di ogni specifico percorso, sono perseguite anche attraverso la verifica e l'eventuale integrazione delle conoscenze, abilità e competenze raggiunte al termine del primo ciclo di istruzione, utilizzando le modalità di cui all'articolo 10, comma 4, del presente regolamento.

     5. Il secondo biennio è finalizzato all'approfondimento e allo sviluppo delle conoscenze e delle abilità e alla maturazione delle competenze caratterizzanti le singole articolazioni del sistema liceale.

     6. Nel quinto anno si persegue la piena realizzazione del profilo educativo, culturale e professionale dello studente delineato negli Allegati A e A-bis, il completo raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento, di cui all'articolo 13, comma 10, lettera a), e all'allegato A-ter e si consolida il percorso di orientamento agli studi successivi e all'inserimento nel mondo del lavoro di cui al comma 7 [2].

     7. Nell'ambito dei percorsi liceali le istituzioni scolastiche stabiliscono, a partire dal secondo biennio, anche d'intesa rispettivamente con le università, con le istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica e con quelle ove si realizzano i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore ed i percorsi degli istituti tecnici superiori, specifiche modalità per l'approfondimento delle conoscenze, delle abilità e delle competenze richieste per l'accesso ai relativi corsi di studio e per l'inserimento nel mondo del lavoro. L'approfondimento può essere realizzato anche nell'ambito dei percorsi di alternanza scuola-lavoro di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, nonchè attraverso l'attivazione di moduli e di iniziative di studio-lavoro per progetti, di esperienze pratiche e di tirocinio.

 

     Art. 3. Articolazione del sistema dei licei

     1. Il sistema dei licei comprende i licei artistico, classico, linguistico, musicale e coreutico, scientifico, delle scienze umane e del made in Italy [3].

     2. Alla riorganizzazione dei percorsi delle sezioni bilingue, delle sezioni ad opzione internazionale, di liceo classico europeo, di liceo linguistico europeo e ad indirizzo sportivo, si provvede con distinto regolamento adottato ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni, sulla base dei criteri previsti dal presente regolamento.

 

     Art. 4. Liceo artistico

     1. Il percorso del liceo artistico è indirizzato allo studio dei fenomeni estetici e alla pratica artistica. Favorisce l'acquisizione dei metodi specifici della ricerca e della produzione artistica e la padronanza dei linguaggi e delle tecniche relative. Fornisce allo studente gli strumenti necessari per conoscere il patrimonio artistico nel suo contesto storico e culturale e per coglierne appieno la presenza e il valore nella società odierna. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per dare espressione alla propria creatività e capacità progettuale nell'ambito delle arti.

     2. Il percorso del liceo artistico si articola, a partire dal secondo biennio, nei seguenti indirizzi:

     a. arti figurative;

     b. architettura e ambiente;

     c. design;

     d. audiovisivo e multimediale;

     e. grafica;

     f. scenografia.

     3. Gli indirizzi si caratterizzano rispettivamente per la presenza dei seguenti laboratori, nei quali lo studente sviluppa la propria capacità progettuale:

     a. laboratorio della figurazione, nel quale lo studente acquisisce e sviluppa la padronanza dei linguaggi delle arti figurative;

     b. laboratorio di architettura, nel quale lo studente acquisisce la padronanza di metodi di rappresentazione specifici dell'architettura e delle problematiche urbanistiche;

     c. laboratorio del design, articolato nei distinti settori della produzione artistica, nel quale lo studente acquisisce le metodologie proprie della progettazione di oggetti;

     d. laboratorio audiovisivo e multimediale, nel quale lo studente acquisisce e sviluppa la padronanza dei linguaggi e delle tecniche della comunicazione visiva, audiovisiva e multimediale;

     e. laboratorio di grafica, nel quale lo studente acquisisce la padronanza delle metodologie proprie di tale disciplina;

     f. laboratorio di scenografia, nel quale lo studente acquisisce la padronanza delle metodologie proprie della progettazione scenografica.

     4. Le discipline e i laboratori sono organizzati dalle istituzioni scolastiche mediante il piano dell'offerta formativa nel rispetto delle proprie specificità al fine di potenziarne e arricchirne le caratteristiche.

     5. L'orario annuale delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti è di 1122 ore nel primo biennio, corrispondenti a 34 ore medie settimanali; di 759 ore, corrispondenti a 23 ore medie settimanali nel secondo biennio, e di 693 ore, corrispondenti a 21 ore medie settimanali nel quinto anno. L'orario annuale delle attività e degli insegnamenti di indirizzo è di 396 ore nel secondo biennio, corrispondenti a 12 ore medie settimanali e di 462 ore, corrispondenti a 14 ore medie settimanali nel quinto anno.

     6. Il piano degli studi del liceo artistico e dei relativi indirizzi è definito dall'Allegato B al presente regolamento.

     7. Al fine di corrispondere alle esigenze e alle vocazioni delle realtà territoriali il potenziamento e l'articolazione dell'offerta formativa dei licei artistici possono essere assicurati mediante specifiche intese con le Regioni, con particolare riferimento alle attività laboratoriali ed alle interazioni con il mondo del lavoro.

 

     Art. 5. Liceo classico

     1. Il percorso del liceo classico è indirizzato allo studio della civiltà classica e della cultura umanistica. Favorisce una formazione letteraria, storica e filosofica idonea a comprenderne il ruolo nello sviluppo della civiltà e della tradizione occidentali e nel mondo contemporaneo sotto un profilo simbolico, antropologico e di confronto di valori. Favorisce l'acquisizione dei metodi propri degli studi classici e umanistici, all'interno di un quadro culturale che, riservando attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali, consente di cogliere le intersezioni tra i saperi e di elaborare una visione critica della realtà. Guida lo studente ad approfondire ed a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie.

     2. L'orario annuale delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti è di 891 ore nel primo biennio, che mantiene la denominazione di ginnasio, corrispondenti a 27 ore medie settimanali, e di 1023 ore nel secondo biennio e nel quinto anno, corrispondenti a 31 ore medie settimanali.

     3. Il piano degli studi del liceo classico è definito dall'Allegato C al presente regolamento.

 

     Art. 6. Liceo linguistico

     1. Il percorso del liceo linguistico è indirizzato allo studio di più sistemi linguistici e culturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità, a maturare le competenze necessarie per acquisire la padronanza comunicativa di tre lingue, oltre l'italiano, e per comprendere criticamente l'identità storica e culturale di tradizioni e civiltà diverse.

     2. Dal primo anno del secondo biennio è impartito l'insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica, prevista nell'area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell'area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse assegnato e tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie. Dal secondo anno del secondo biennio è previsto inoltre l'insegnamento, in una diversa lingua straniera, di una disciplina non linguistica, compresa nell'area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell'area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse assegnato e tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie. Gli insegnamenti previsti dal presente comma sono attivati nei limiti degli organici determinati a legislazione vigente.

     3. L'orario annuale delle attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti è di 891 ore nel primo biennio, corrispondenti a 27 ore medie settimanali, e di 990 ore nel secondo biennio e nel quinto anno, corrispondenti a 30 ore medie settimanali.

     4. Il piano degli studi del liceo linguistico è definito dall'Allegato D al presente regolamento.

 

     Art. 7. Liceo musicale e coreutico

     1. Il percorso del liceo musicale e coreutico, articolato nelle rispettive sezioni, è indirizzato all'apprendimento tecnico-pratico della musica e della danza e allo studio del loro ruolo nella storia e nella cultura. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per acquisire, anche attraverso specifiche attività funzionali, la padronanza dei linguaggi musicali e coreutici sotto gli aspetti della composizione, interpretazione, esecuzione e rappresentazione, maturando la necessaria prospettiva culturale, storica, estetica, teorica e tecnica. Assicura altresì la continuità dei percorsi formativi per gli studenti provenienti dai corsi ad indirizzo musicale di cui all'articolo 11, comma 9, della legge 3 maggio 1999, n. 124, fatto salvo quanto previsto dal comma 2.

     2. L'iscrizione al percorso del liceo musicale e coreutico è subordinata al superamento di una prova preordinata alla verifica del possesso di specifiche competenze musicali o coreutiche.

     3. L'orario annuale delle attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti è di 594 ore nel primo biennio, nel secondo biennio e nel quinto anno, corrispondenti a 18 ore medie settimanali. Al predetto orario si aggiungono, per ciascuna delle sezioni musicale e coreutica, 462 ore nel primo biennio, nel secondo biennio e nel quinto anno, corrispondenti a 14 ore medie settimanali.

     4. Il piano degli studi del liceo musicale e coreutico e delle relative sezioni è definito dall'allegato E al presente regolamento.

 

     Art. 8. Liceo scientifico

     1. Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica. Favorisce l'acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire ed a sviluppare le conoscenze e le abilità ed a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale.

     2. Nel rispetto della programmazione regionale dell'offerta formativa, può essere attivata, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, l'opzione «scienze applicate» che fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alla cultura scientifico-tecnologica, con particolare riferimento alle scienze matematiche, fisiche, chimiche, biologiche, della terra, all'informatica e alle loro applicazioni.

     3. L'orario annuale delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti è di 891 ore nel primo biennio, corrispondenti a 27 ore medie settimanali, e di 990 ore nel secondo biennio e nel quinto anno, corrispondenti a 30 ore medie settimanali.

     4. Il piano degli studi del liceo scientifico e della relativa opzione «scienze applicate» è definito dall'allegato F al presente regolamento.

 

     Art. 9. Liceo delle scienze umane

     1. Il percorso del liceo delle scienze umane è indirizzato allo studio delle teorie esplicative dei fenomeni collegati alla costruzione dell'identità personale e delle relazioni umane e sociali. Guida lo studente ad approfondire ed a sviluppare le conoscenze e le abilità ed a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità dei processi formativi. Assicura la padronanza dei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche di indagine nel campo delle scienze umane.

     2. Nell'ambito della programmazione regionale dell'offerta formativa, può essere attivata, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, l'opzione economico-sociale che fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alle scienze giuridiche, economiche e sociali.

     3. L'orario annuale delle attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti è di 891 ore nel primo biennio, corrispondenti a 27 ore medie settimanali e di 990 nel secondo biennio e nel quinto anno, corrispondenti a 30 ore medie settimanali.

     4. Il piano degli studi del liceo delle scienze umane e della relativa opzione economico-sociale è definito dall'allegato G al presente regolamento.

 

     Art. 9 bis. (Liceo del made in Italy). [4]

     1. Il percorso del liceo del made in Italy è indirizzato allo studio delle scienze economiche e giuridiche volte, all'interno di un quadro culturale ampio, alla promozione, gestione e valorizzazione degli specifici settori produttivi del made in Italy. Lo stesso guida lo studente a sviluppare e ad approfondire le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la pluralità degli scenari storico-geografici, artistico-culturali ed economico-produttivi caratterizzanti l'evoluzione e l'affermazione del made in Italy. Inoltre, il percorso guida lo studente alla comprensione dei processi di internazionalizzazione delle imprese, dei principi e degli strumenti per la gestione d'impresa, nonchè delle tecniche e delle strategie di mercato per le imprese del made in Italy.

     2. L'orario annuale delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti è di 891 ore nel primo biennio, corrispondenti a 27 ore medie settimanali, e di 990 ore, corrispondenti a 30 ore medie settimanali, nel secondo biennio e nel quinto anno.

     3. Il piano di studi del liceo del made in Italy e gli obiettivi specifici di apprendimento in relazione alle attività e agli insegnamenti compresi nel piano stesso sono definiti, rispettivamente, dagli allegati G-bis e A-ter al presente regolamento.

     4. Nel rispetto dell'autonomia scolastica, la fondazione "Imprese e competenze per il made in Italy", istituita ai sensi dell'articolo 19 della legge 27 dicembre 2023, n. 206, assicura il supporto al potenziamento dell'offerta formativa, che si realizza in coerenza con le vocazioni dei diversi settori produttivi e delle realtà territoriali, anche attraverso specifiche intese con le regioni e i soggetti che operano nel settore della formazione professionale e del trasferimento tecnologico, nonchè nel Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore, con particolare riferimento alle attività laboratoriali e alle interazioni con il mondo delle imprese.

 

     Art. 10. Orario annuale e attività educative e didattiche

     1. I percorsi dei licei sono riordinati secondo i seguenti criteri:

     a. i risultati di apprendimento sono declinati in conoscenze, abilità e competenze in relazione alla Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2008, sulla costituzione del quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente (EQF), anche ai fini della mobilità delle persone sul territorio dell'Unione europea;

     b. l'orario annuale, comprensivo della quota riservata alle regioni, alle istituzioni scolastiche autonome ed all'insegnamento della religione cattolica in conformità all'accordo che apporta modifiche al concordato lateranense e al relativo protocollo addizionale reso esecutivo con legge 25 marzo 1985, n. 121, ed alle conseguenti intese, è articolato in attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti e negli insegnamenti eventualmente previsti dal piano dell'offerta formativa di cui ai commi 2, lettera c), e 3;

     c. la quota dei piani di studio rimessa alle singole istituzioni scolastiche nell'ambito degli indirizzi definiti dalle regioni in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale di cui all'articolo 2, comma 3, come determinata nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato e tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie, non può essere superiore al 20 per cento del monte ore complessivo nel primo biennio, al 30 per cento nel secondo biennio e al 20 per cento nel quinto anno, fermo restando che l'orario previsto dal piano di studio di ciascuna disciplina non può essere ridotto in misura superiore a un terzo nell'arco dei cinque anni e che non possono essere soppresse le discipline previste nell'ultimo anno di corso nei piani di studio di cui agli allegati B, C, D, E, F, G e G-bis. L'utilizzo di tale quota non dovrà determinare esuberi di personale [5].

     2. Ai fini della realizzazione dei principi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, e per il conseguimento degli obiettivi formativi di cui al presente regolamento, nell'esercizio della loro autonomia didattica, organizzativa e di ricerca, le istituzioni scolastiche:

     a. possono costituire, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, dipartimenti, quali articolazioni funzionali del collegio dei docenti, per il sostegno alla progettazione formativa e alla didattica;

     b. possono dotarsi, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, di un comitato scientifico composto di docenti e di esperti del mondo del lavoro, delle professioni, della ricerca scientifica e tecnologica, delle università e delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica, con funzioni consultive e di proposta per l'organizzazione e l'utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità; ai componenti del comitato non spettano compensi a nessun titolo;

     c. possono organizzare, attraverso il piano dell'offerta formativa, nei limiti delle loro disponibilità di bilancio, attività ed insegnamenti facoltativi coerenti con il profilo educativo, culturale e professionale dello studente previsto per il relativo percorso liceale. La scelta di tali attività e insegnamenti è facoltativa per gli studenti. Gli studenti sono tenuti alla frequenza delle attività e degli insegnamenti facoltativi prescelti. Le materie facoltative concorrono alla valutazione complessiva. Al fine di ampliare e razionalizzare tale scelta, gli istituti possono organizzarsi anche in rete e stipulare contratti d'opera con esperti, nei limiti delle risorse iscritte nel programma annuale di ciascuna istituzione scolastica.

     3. Le attività e gli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti sono finalizzati al conseguimento delle conoscenze, delle abilità e delle competenze essenziali ed irrinunciabili in rapporto allo specifico percorso liceale. Nell'ambito delle dotazioni organiche del personale docente definite annualmente con il decreto interministeriale ai sensi dell'articolo 22 della legge 23 dicembre 1998, n. 448, e successive modificazioni, fermi restando il conseguimento, a regime, degli obiettivi finanziari di cui all'articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e subordinatamente alla preventiva verifica da parte del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, circa la sussistenza di economie aggiuntive, può essere previsto un contingente di organico da assegnare alle singole istituzioni scolastiche e/o disponibile attraverso gli accordi di rete previsti dall'articolo 7 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, con il quale possono essere potenziati gli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti e/o attivati ulteriori insegnamenti, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano dell'offerta formativa mediante la diversificazione e personalizzazione dei piani di studio. L'elenco di detti insegnamenti è compreso nell'allegato H al presente regolamento.

     4. Ai fini del conseguimento del successo formativo, le istituzioni scolastiche attivano gli strumenti di autonomia didattica previsti dall'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275.

     5. Fatto salvo quanto stabilito specificamente per il percorso del liceo linguistico, nel quinto anno è impartito l'insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica compresa nell'area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell'area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. Tale insegnamento è attivato in ogni caso nei limiti degli organici determinati a legislazione vigente.

     5-bis. Nell'ambito del percorso del liceo del made in Italy è previsto l'insegnamento, nella lingua straniera 1, dei contenuti di un'altra disciplina (CLIL) caratterizzante il percorso liceale. Tale insegnamento si sviluppa nel terzo, quarto e quinto anno di corso (secondo biennio e quinto anno), per almeno un terzo del monte ore annuale della disciplina individuata [6].

     6. Attraverso apposito decreto emanato dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sono definite le linee guida per l'insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica e gli specifici requisiti richiesti per impartire il predetto insegnamento. Dall'adozione di tale decreto non devono scaturire nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

     7. Le attività e gli insegnamenti relativi a «Cittadinanza e Costituzione», di cui all'articolo 1 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, si sviluppano nell'ambito delle aree storico-geografica e storico-sociale e nel monte ore complessivo in esse previsto, con riferimento all'insegnamento di «Diritto ed economia» o, in mancanza di quest'ultimo, all'insegnamento di «Storia e Geografia» e «Storia».

 

     Art. 11. Valutazione e titoli finali

     1. La valutazione periodica e finale degli apprendimenti è effettuata secondo quanto previsto dall'articolo 13 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, e successive modificazioni, dall'articolo 2 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, e dal decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122.

     2. I percorsi dei licei si concludono con un esame di Stato, secondo le vigenti disposizioni sugli esami conclusivi dell'istruzione secondaria superiore.

     3. Al superamento dell'esame di Stato conclusivo dei percorsi liceali è rilasciato il titolo di diploma liceale, indicante la tipologia di liceo e l'eventuale indirizzo, opzione o sezione seguita dallo studente. Il diploma consente l'accesso all'università ed agli istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica, agli istituti tecnici superiori e ai percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore di cui ai capi II e III del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 25 gennaio 2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 86 dell'11 aprile 2008, fermo restando il valore del diploma medesimo a tutti gli altri effetti previsti dall'ordinamento giuridico. Il diploma è integrato dalla certificazione delle competenze acquisite dallo studente al termine del percorso liceale.

 

     Art. 12. Monitoraggio e valutazione di sistema

     1. I percorsi dei licei sono oggetto di costante monitoraggio e valutazione. A tal fine, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca può avvalersi dell'assistenza tecnica dell'Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica (ANSAS) e dell'Istituto nazionale di valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione (INVALSI).

     2. Il profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e di formazione per il sistema dei licei, nonchè le indicazioni di cui all'articolo 13, comma 10, lettera a), sono aggiornati periodicamente in relazione agli sviluppi culturali emergenti nonchè alle esigenze espresse dalle università, dalle istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica e dal mondo del lavoro e delle professioni.

     3. Il raggiungimento, da parte degli studenti, degli obiettivi specifici di apprendimento previsti dalle indicazioni nazionali di cui all'articolo 13, comma 10, lettera a), è oggetto di valutazione periodica da parte dell'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (INVALSI). Il medesimo Istituto cura la pubblicazione degli esiti della valutazione.

     4. Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca ogni tre anni presenta al Parlamento un rapporto avente ad oggetto i risultati del monitoraggio e della valutazione.

 

     Art. 13. Passaggio al nuovo ordinamento

     1. A partire dalle classi prime funzionanti nell'anno scolastico 2010/2011, gli attuali percorsi liceali di ogni tipo e indirizzo con le relative sperimentazioni confluiscono nei nuovi percorsi liceali di cui al presente regolamento, secondo quanto previsto dalla tabella contenuta nell'allegato I, ferma restando, per le classi successive alla prima, la prosecuzione ad esaurimento dei percorsi in atto.

     2. Gli istituti d'arte con le relative sperimentazioni confluiscono nei licei di cui al presente regolamento secondo quanto previsto dal comma 1.

     3. I percorsi sperimentali musicali e coreutici autorizzati con decreto ministeriale confluiscono nei nuovi licei musicali e coreutici disciplinati dal presente regolamento a partire dalle prime classi funzionanti nell'anno scolastico 2010-2011.

     4. La corrispondenza dei titoli di studio rilasciati al termine dei percorsi liceali di ogni tipo e indirizzo dell'ordinamento previgente con i titoli di studio rilasciati al termine dei percorsi liceali di cui al presente regolamento è individuata nella tabella contenuta nell'allegato L del presente regolamento.

     5. In rapporto alla specificità dei percorsi di origine sperimentale effettivamente attuati, le istituzioni scolastiche, statali e paritarie, possono presentare ai competenti uffici scolastici regionali motivate proposte finalizzate alla individuazione di una confluenza diversa da quella indicata nella tabella di cui al comma 1, purchè compresa tra quelle indicate nella tabella medesima. Gli istituti d'arte possono presentare ai competenti uffici scolastici regionali proposte finalizzate alla confluenza negli istituti professionali per l'industria e l'artigianato. Le proposte di confluenza presentate dalle istituzioni scolastiche statali sono valutate dalle regioni nell'ambito della programmazione dell'offerta formativa regionale.

     6. Le sezioni di liceo musicale e coreutico sono istituite nel quadro della programmazione della rete scolastica di cui all'articolo 138, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112. In prima applicazione del presente regolamento, sono istituite sul territorio nazionale non più di quaranta sezioni musicali e di dieci sezioni coreutiche. Alla ripartizione delle sezioni a livello regionale si provvede con riferimento ai criteri fissati in sede di intesa di cui all'articolo 64, comma 4-quinquies del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e successive modificazioni.

     7. Eventuali sezioni aggiuntive di liceo musicale e coreutico possono essere istituite con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze.

     8. L'istituzione di sezioni di liceo musicale è subordinata in prima attuazione alla stipula di apposita convenzione con i conservatori di musica e gli istituti musicali pareggiati ai sensi dell'articolo 2, comma 8, lettera g), della legge 21 dicembre 1999, n. 508. La convenzione deve in ogni caso prevedere le modalità di organizzazione e svolgimento della didattica, nonchè di certificazione delle competenze acquisite dagli studenti nelle discipline musicali previste nell'allegato E del presente regolamento.

     9. Per l'istituzione di sezioni di liceo coreutico è richiesta, in prima attuazione, una specifica convenzione con l'Accademia nazionale di danza.

     10. Con successivi decreti del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze sono definiti:

     a. le indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento con riferimento ai profili di cui all'articolo 2, commi 1 e 3, in relazione alle attività e agli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui al presente regolamento;

     b. l'articolazione delle cattedre per ciascuno dei percorsi liceali di cui agli articoli 4, 5, 6, 7, 8 e 9, in relazione alle classi di concorso del personale docente; le cattedre sono costituite, di norma, con non meno di 18 ore settimanali e comunque nel rispetto degli obiettivi di contenimento della finanza pubblica;

     c. gli indicatori per la valutazione e l'autovalutazione dei percorsi liceali, anche con riferimento al quadro europeo per la garanzia della qualità dei sistemi di istruzione e formazione.

     11. Il passaggio al nuovo ordinamento è accompagnato da misure nazionali di sistema idonee a sostenere, anche in collaborazione con le associazioni professionali e disciplinari di settore, l'aggiornamento dei dirigenti, dei docenti e del personale amministrativo, tecnico e ausiliario dei licei e a informare i giovani e le loro famiglie in relazione alle scelte degli studi.

 

     Art. 14. Regioni a statuto speciale e province autonome di Trento e di Bolzano

     1. All'attuazione del presente regolamento nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e di Bolzano si provvede in conformità ai rispettivi statuti e relative norme di attuazione, nonchè alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3.

     2. Le disposizioni del presente regolamento si applicano anche alle scuole con lingua di insegnamento slovena, fatte salve le modifiche ed integrazioni per gli opportuni adattamenti agli specifici ordinamenti di tali scuole, nel limite massimo di 1254 ore annuali per il liceo artistico e di 1188 per il liceo classico, il liceo linguistico, il liceo musicale e coreutico, il liceo scientifico e il liceo delle scienze umane.

 

     Art. 15. Abrogazioni

     1. Sono abrogati gli articoli 2, 3, 4, 5, 7, 8, 9, 11, 12, 23, 25, 26 e 27, con esclusione dei commi 2 e 7, del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, e relativi allegati.

 

     Art. 16. Disposizioni finali

     1. All'attuazione del presente regolamento si provvede nei limiti delle risorse finanziarie previste a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, fermi restando gli obiettivi previsti dall'articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n.112, convertito, con modificazioni, della legge 6 agosto 2008, n. 133, da realizzare anche con la successiva emanazione dei regolamenti di completamento della riforma concernenti la ridefinizione dell'assetto organizzativo didattico dei Centri per l'istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali e la razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso a cattedre ed i posti di insegnamento, nel quadro generale di riforma del sistema scolastico.

     2. Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

 

     Registrato alla Corte dei conti il 1° giugno 2010  Ufficio di controllo preventivo sui Ministeri dei servizi alla persona e dei beni culturali, registro n. 9, foglio n. 213

 

 

     Allegato A

     Il profilo culturale, educativo e professionale dei Licei

 

     "I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinchè egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all'inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali". (art. 2 comma 2 del regolamento recante "Revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei...").

 

     Per raggiungere questi risultati occorre il concorso e la piena valorizzazione di tutti gli aspetti del lavoro scolastico:

- lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica;

- la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari;

- l'esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi letterari, filosofici, storici, scientifici, saggistici e di interpretazione di opere d'arte;

- l'uso costante del laboratorio per l'insegnamento delle discipline scientifiche;

- la pratica dell'argomentazione e del confronto;

- la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta, pertinente, efficace e personale;

- l'uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca.

     Si tratta di un elenco orientativo, volto a fissare alcuni punti fondamentali e imprescindibili che solo la pratica didattica è in grado di integrare e sviluppare.  La progettazione delle istituzioni scolastiche, attraverso il confronto tra le componenti della comunità educante, il territorio, le reti formali e informali, che trova il suo naturale sbocco nel Piano dell'offerta formativa; la libertà dell'insegnante e la sua capacità di adottare metodologie adeguate alle classi e ai singoli studenti sono decisive ai fini del successo formativo.

     Il sistema dei licei consente allo studente di raggiungere risultati di apprendimento in parte comuni, in parte specifici dei distinti percorsi. La cultura liceale consente di approfondire e sviluppare conoscenze e abilità, maturare competenze e acquisire strumenti nelle aree metodologica; logico argomentativa; linguistica e comunicativa; storico-umanistica; scientifica, matematica e tecnologica.

     Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi liceali

A conclusione dei percorsi di ogni liceo gli studenti dovranno:

     1. Area metodologica

- Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l'intero arco della propria vita.

- Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti.

- Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline.

     2. Area logico-argomentativa

- Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui.

- Acquisire l'abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili soluzioni.

- Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di comunicazione.

     3. Area linguistica e comunicativa

- Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare:

o dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi;

o saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale;

o curare l'esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti.

- Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento.

- Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre lingue moderne e antiche.

- Saper utilizzare le tecnologie dell'informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare.

     4. AREA STORICO-UMANISTICA

- Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con riferimento particolare all'Italia e all'Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l'essere cittadini.

- Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più importanti, la storia d'Italia inserita nel contesto europeo e internazionale, dall'antichità sino ai giorni nostri.

- Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale), concetti (territorio, regione, localizzazione, scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione, senso del luogo...) e strumenti (carte geografiche, sistemi informativi geografici, immagini, dati statistici, fonti soggettive) della geografia per la lettura dei processi storici e per l'analisi della società contemporanea.

- Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture.

- Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico italiano, della sua importanza come fondamentale risorsa economica, della necessità di preservarlo attraverso gli strumenti della tutela e della conservazione.

- Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni tecnologiche nell'ambito più vasto della storia delle idee.

- Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi lo spettacolo, la musica, le arti visive.

- Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui si studiano le lingue.

     5. Area scientifica, matematica e tecnologica

- Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà.

- Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate.

- Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell'informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell'individuazione di procedimenti risolutivi.

     Risultati di apprendimento dei distinti percorsi liceali

     Liceo artistico

"Il percorso del liceo artistico è indirizzato allo studio dei fenomeni estetici e alla pratica artistica. Favorisce l'acquisizione dei metodi specifici della ricerca e della produzione artistica e la padronanza dei linguaggi e delle tecniche relative. Fornisce allo studente gli strumenti necessari per conoscere il patrimonio artistico nel suo contesto storico e culturale e per coglierne appieno la presenza e il valore nella società odierna. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per dare espressione alla propria creatività e capacità progettuale nell'ambito delle arti" (art. 4 comma 1).

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:

- conoscere la storia della produzione artistica e architettonica e il significato delle opere d'arte nei diversi contesti storici e culturali anche in relazione agli indirizzi di studio prescelti;

- cogliere i valori estetici, concettuali e funzionali nelle opere artistiche;

- conoscere e applicare le tecniche grafiche, pittoriche, plastico-scultoree, architettoniche e multimediali e saper collegare tra di loro i diversi linguaggi artistici;

- conoscere e padroneggiare i processi progettuali e operativi e utilizzare in modo appropriato tecniche e materiali in relazione agli indirizzi prescelti;

- conoscere e applicare i codici dei linguaggi artistici, i principi della percezione visiva e della composizione della forma in tutte le sue configurazioni e funzioni;

- conoscere le problematiche relative alla tutela, alla conservazione e al restauro del patrimonio artistico e architettonico.

     Indirizzo Arti figurative

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:

- aver approfondito la conoscenza degli elementi costitutivi della forma grafica, pittorica e/o scultorea nei suoi aspetti espressivi e comunicativi e acquisito la consapevolezza dei relativi fondamenti storici e concettuali; conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva;

- saper individuare le interazioni delle forme pittoriche e/o scultoree con il contesto architettonico, urbano e paesaggistico;

- conoscere e applicare i processi progettuali e operativi e utilizzare in modo appropriato le diverse tecniche della figurazione bidimensionale e/o tridimensionale, anche in funzione della necessaria contaminazione tra le tradizionali specificazioni disciplinari (comprese le nuove tecnologie);

- conoscere le principali linee di sviluppo tecniche e concettuali dell'arte moderna e contemporanea e le intersezioni con le altre forme di espressione e comunicazione artistica;

- conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma grafica, pittorica e scultorea.

     Indirizzo Architettura e ambiente

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:

- conoscere gli elementi costitutivi dell'architettura a partire dagli aspetti funzionali, estetici e dalle logiche costruttive fondamentali;

- avere acquisito una chiara metodologia progettuale applicata alle diverse fasi da sviluppare (dalle ipotesi iniziali al disegno esecutivo) e una appropriata conoscenza dei codici geometrici come metodo di rappresentazione;

- conoscere la storia dell'architettura, con particolare riferimento all'architettura moderna e alle problematiche urbanistiche connesse, come fondamento della progettazione;

- avere acquisito la consapevolezza della relazione esistente tra il progetto e il contesto storico, sociale, ambientale e la specificità del territorio nel quale si colloca;

- acquisire la conoscenza e l'esperienza del rilievo e della restituzione grafica e tridimensionale degli elementi dell'architettura;

- saper usare le tecnologie informatiche in funzione della visualizzazione e della definizione grafico-tridimensionale del progetto;

- conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma architettonica.

     Indirizzo Audiovisivo e multimediale

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:

- avere approfondito la conoscenza degli elementi costitutivi dei linguaggi audiovisivi e multimediali negli aspetti espressivi e comunicativi, avere consapevolezza dei fondamenti storici e concettuali;

- conoscere le principali linee di sviluppo tecniche e concettuali delle opere audiovisive contemporanee e le intersezioni con le altre forme di espressione e comunicazione artistica;

- conoscere e applicare le tecniche adeguate nei processi operativi, avere capacità procedurali in funzione della contaminazione tra le tradizionali specificazioni disciplinari;

- conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione dell'immagine.

     Indirizzo Design

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:

- conoscere gli elementi costitutivi dei codici dei linguaggi grafici, progettuali e della forma;

- avere consapevolezza delle radici storiche, delle linee di sviluppo e delle diverse strategie espressive proprie dei vari ambiti del design e delle arti applicate tradizionali;

- saper individuare le corrette procedure di approccio nel rapporto progetto-funzionalita-contesto, nelle diverse finalità relative a beni, servizi e produzione;

- saper identificare e usare tecniche e tecnologie adeguate alla definizione del progetto grafico, del prototipo e del modello tridimensionale;

- conoscere il patrimonio culturale e tecnico delle arti applicate;

- conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma.

     Indirizzo Grafica

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:

- conoscere gli elementi costitutivi dei codici dei linguaggi progettuali e grafici;

- avere consapevolezza delle radici storiche e delle linee di sviluppo nei vari ambiti della produzione grafica e pubblicitaria;

- conoscere e applicare le tecniche grafico-pittoriche e informatiche adeguate nei processi operativi;

- saper individuare le corrette procedure di approccio nel rapporto progetto- prodotto- contesto, nelle diverse funzioni relative alla comunicazione visiva e editoriale;

- saper identificare e usare tecniche e tecnologie adeguate alla progettazione e produzione grafica;

- conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma grafico-visiva.

     Indirizzo Scenografia

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:

- conoscere gli elementi costitutivi dell'allestimento scenico, dello spettacolo, del teatro e del cinema;

- avere consapevolezza delle radici storiche e delle linee di sviluppo nei vari ambiti della progettazione e della realizzazione scenografica;

- saper individuare le corrette procedure di approccio nel rapporto spazio scenico-testo-regia, nelle diverse funzioni relative a beni, servizi e produzione;

- saper identificare e usare tecniche e tecnologie adeguate alla definizione del progetto e alla realizzazione degli elementi scenici;

- saper individuare le interazioni tra la scenografia e l'allestimento di spazi finalizzati all'esposizione (culturali, museali, etc);

- conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione dello spazio scenico.

     Liceo classico

"Il percorso del liceo classico è indirizzato allo studio della civiltà classica e della cultura umanistica. Favorisce una formazione letteraria, storica e filosofica idonea a comprenderne il ruolo nello sviluppo della civiltà e della tradizione occidentali e nel mondo contemporaneo sotto un profilo simbolico, antropologico e di confronto di valori. Favorisce l'acquisizione dei metodi propri degli studi classici e umanistici, all'interno di un quadro culturale che, riservando attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali, consente di cogliere le intersezioni fra i saperi e di elaborare una visione critica della realtà. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze a ciò necessarie" (Art. 5 comma 1).

     Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:

- aver raggiunto una conoscenza approfondita delle linee di sviluppo della nostra civiltà nei suoi diversi aspetti (linguistico, letterario, artistico, storico, istituzionale, filosofico, scientifico), anche attraverso lo studio diretto di opere, documenti ed autori significativi, ed essere in grado di riconoscere il valore della tradizione come possibilità di comprensione critica del presente;

- avere acquisito la conoscenza delle lingue classiche necessaria per la comprensione dei testi greci e latini, attraverso lo studio organico delle loro strutture linguistiche (morfosintattiche, lessicali, semantiche) e degli strumenti necessari alla loro analisi stilistica e retorica, anche al fine di raggiungere una più piena padronanza della lingua italiana in relazione al suo sviluppo storico;

- aver maturato, tanto nella pratica della traduzione quanto nello studio della filosofia e delle discipline scientifiche, una buona capacità di argomentare, di interpretare testi complessi e di risolvere diverse tipologie di problemi anche distanti dalle discipline specificamente studiate;

- saper riflettere criticamente sulle forme del sapere e sulle reciproche relazioni e saper collocare il pensiero scientifico anche all'interno di una dimensione umanistica.

     Liceo linguistico

"Il percorso del liceo linguistico è indirizzato allo studio di più sistemi linguistici e culturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità, a maturare le competenze necessarie per acquisire la padronanza comunicativa di tre lingue, oltre l'italiano e per comprendere criticamente l'identità storica e culturale di tradizioni e civiltà diverse" (art. 6 comma 1)

     Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:

- avere acquisito in due lingue moderne strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento;

- avere acquisito in una terza lingua moderna strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento;

- saper comunicare in tre lingue moderne in vari contesti sociali e in situazioni professionali utilizzando diverse forme testuali;

- riconoscere in un'ottica comparativa gli elementi strutturali caratterizzanti le lingue studiate ed essere in grado di passare agevolmente da un sistema linguistico all'altro;

- essere in grado di affrontare in lingua diversa dall'italiano specifici contenuti disciplinari;

- conoscere le principali caratteristiche culturali dei paesi di cui si è studiata la lingua, attraverso lo studio e l'analisi di opere letterarie, estetiche, visive, musicali, cinematografiche, delle linee fondamentali della loro storia e delle loro tradizioni;

- sapersi confrontare con la cultura degli altri popoli, avvalendosi delle occasioni di contatto e di scambio.

     Liceo musicale e coreutico

"Il percorso del liceo musicale e coreutico, articolato nelle rispettive sezioni, è indirizzato all'apprendimento tecnico-pratico della musica e della danza e allo studio del loro ruolo nella storia e nella cultura. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per acquisire, anche attraverso specifiche attività funzionali, la padronanza dei linguaggi musicali e coreutici sotto gli aspetti della composizione, interpretazione, esecuzione e rappresentazione, maturando la necessaria prospettiva culturale, storica, estetica, teorica e tecnica. Assicura altresì la continuità dei percorsi formativi per gli studenti provenienti dai corsi ad indirizzo musicale di cui all'articolo 11, comma 9, della legge 3 maggio 1999, n. 124, fatto salvo quanto previsto dal comma 2" (art. 7 comma 1).

     Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:

     per la sezione musicale:

- eseguire ed interpretare opere di epoche, generi e stili diversi, con autonomia nello studio e capacità di autovalutazione;

- partecipare ad insiemi vocali e strumentali, con adeguata capacità di interazione con il gruppo;

- utilizzare, a integrazione dello strumento principale e monodico ovvero polifonico, un secondo strumento, polifonico ovvero monodico;

- conoscere i fondamenti della corretta emissione vocale

- usare le principali tecnologie elettroacustiche e informatiche relative alla musica;

- conoscere e utilizzare i principali codici della scrittura musicale;

- conoscere lo sviluppo storico della musica d'arte nelle sue linee essenziali, nonchè le principali categorie sistematiche applicate alla descrizione delle musiche di tradizione sia scritta sia orale;

- individuare le tradizioni e i contesti relativi ad opere, generi, autori, artisti, movimenti, riferiti alla musica e alla danza, anche in relazione agli sviluppi storici, culturali e sociali;

- cogliere i valori estetici in opere musicali di vario genere ed epoca;

- conoscere e analizzare opere significative del repertorio musicale;

- conoscere l'evoluzione morfologica e tecnologica degli strumenti musicali.

     per la sezione coreutica:

- eseguire ed interpretare opere di epoche, generi e stili diversi, con autonomia nello studio e capacità di autovalutazione;

- analizzare il movimento e le forme coreutiche nei loro principi costitutivi e padroneggiare la rispettiva terminologia;

- utilizzare a integrazione della tecnica principale, classica ovvero contemporanea, una seconda tecnica, contemporanea ovvero classica;

- saper interagire in modo costruttivo nell'ambito di esecuzioni collettive;

- focalizzare gli elementi costitutivi di linguaggi e stili differenti e saperne approntare un'analisi strutturale;

- conoscere il profilo storico della danza d'arte, anche nelle sue interazioni con la musica, e utilizzare categorie pertinenti nell'analisi delle differenti espressioni in campo coreutico;

- individuare le tradizioni e i contesti relativi ad opere, generi, autori, artisti, movimenti, riferiti alla danza, anche in relazione agli sviluppi storici, culturali e sociali;

- cogliere i valori estetici in opere coreutiche di vario genere ed epoca;

- conoscere e analizzare opere significative del repertorio coreutico.

     Liceo scientifico

"Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica. Favorisce l'acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale" (art. 8 comma 1).

     Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:

- aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico-storico-filosofico e scientifico; comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche in dimensione storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle scienze sperimentali e quelli propri dell'indagine di tipo umanistico;

- saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica;

- comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della matematica, anche attraverso la padronanza del linguaggio logico-formale; usarle in particolare nell'individuare e risolvere problemi di varia natura;

- saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la risoluzione di problemi;

- aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l'uso sistematico del laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine propri delle scienze sperimentali;

- essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche, in particolare quelle più recenti;

- saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana.

     Opzione Scienze applicate

"Nell'ambito della programmazione regionale dell'offerta formativa, può essere attivata l'opzione "scienze applicate" che fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alla cultura scientifico-tecnologica, con particolare riferimento alle scienze matematiche, fisiche, chimiche, biologiche e all'informatica e alle loro applicazioni" (art. 8 comma 2),

     Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:

- aver appreso concetti, principi e teorie scientifiche anche attraverso esemplificazioni operative di laboratorio;

- elaborare l'analisi critica dei fenomeni considerati, la riflessione metodologica sulle procedure sperimentali e la ricerca di strategie atte a favorire la scoperta scientifica;

- analizzare le strutture logiche coinvolte ed i modelli utilizzati nella ricerca scientifica;

- individuare le caratteristiche e l'apporto dei vari linguaggi (storico-naturali, simbolici, matematici, logici, formali, artificiali);

- comprendere il ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita quotidiana;

- saper utilizzare gli strumenti informatici in relazione all'analisi dei dati e alla modellizzazione di specifici problemi scientifici e individuare la funzione dell'informatica nello sviluppo scientifico;

- saper applicare i metodi delle scienze in diversi ambiti.

     Liceo delle scienze umane

"Il percorso del liceo delle scienze umane è indirizzato allo studio delle teorie esplicative dei fenomeni collegati alla costruzione dell'identità personale e delle relazioni umane e sociali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità dei processi formativi. Assicura la padronanza dei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche di indagine nel campo delle scienze umane" (art. 9 comma 1).

     Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:

- aver acquisito le conoscenze dei principali campi d'indagine delle scienze umane mediante gli apporti specifici e interdisciplinari della cultura pedagogica, psicologica e socio-antropologica;

- aver raggiunto, attraverso la lettura e lo studio diretto di opere e di autori significativi del passato e contemporanei, la conoscenza delle principali tipologie educative, relazionali e sociali proprie della cultura occidentale e il ruolo da esse svolto nella costruzione della civiltà europea;

- saper identificare i modelli teorici e politici di convivenza, le loro ragioni storiche, filosofiche e sociali, e i rapporti che ne scaturiscono sul piano etico-civile e pedagogico-educativo;

- saper confrontare teorie e strumenti necessari per comprendere la varietà della realtà sociale, con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi, ai luoghi e alle pratiche dell'educazione formale e non formale, ai servizi alla persona, al mondo del lavoro, ai fenomeni interculturali;

- possedere gli strumenti necessari per utilizzare, in maniera consapevole e critica, le principali metodologie relazionali e comunicative, comprese quelle relative alla media education.

     Opzione economico-sociale

"Nell'ambito della programmazione regionale dell'offerta formativa, può essere attivata l'opzione economico-sociale che fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alle scienze giuridiche, economiche e sociali"(art. 9 comma 2)

     Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:

- conoscere i significati, i metodi e le categorie interpretative messe a disposizione delle scienze economiche, giuridiche e sociologiche;

- comprendere i caratteri dell'economia come scienza delle scelte responsabili sulle risorse di cui l'uomo dispone (fisiche, temporali, territoriali, finanziarie) e del diritto come scienza delle regole di natura giuridica che disciplinano la convivenza sociale;

- individuare le categorie antropologiche e sociali utili per la comprensione e classificazione dei fenomeni culturali;

- sviluppare la capacità di misurare, con l'ausilio di adeguati strumenti matematici, statistici e informatici, i fenomeni economici e sociali indispensabili alla verifica empirica dei principi teorici;

- utilizzare le prospettive filosofiche, storico-geografiche e scientifiche nello studio delle interdipendenze tra i fenomeni internazionali, nazionali, locali e personali;

- saper identificare il legame esistente fra i fenomeni culturali, economici e sociali e le istituzioni politiche sia in relazione alla dimensione nazionale ed europea sia a quella globale;

- avere acquisito in una seconda lingua moderna strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento.

 

     ALLEGATO A-bis [7]

 

     Il profilo educativo, culturale e professionale del liceo del made in Italy

 

     Il percorso del liceo del made in Italy è stato istituito dalla legge 27 dicembre 2023, n. 206, recante "Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del made in Italy", "al fine di promuovere, in vista dell'allineamento tra la domanda e l'offerta di lavoro, le conoscenze, le abilità e le competenze connesse al made in Italy". Esso si inserisce nell'articolazione del sistema dei licei, di cui all'articolo 3 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89.

     Il percorso del liceo del made in Italy è indirizzato allo studio delle scienze economiche e giuridiche volte, all'interno di un quadro culturale ampio, alla promozione, gestione e valorizzazione degli specifici settori produttivi del made in Italy.

     Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la pluralità degli scenari storico-geografici, artistico-culturali ed economico-produttivi caratterizzanti l'evoluzione e l'affermazione del made in Italy.

     Guida lo studente alla comprensione dei processi di internazionalizzazione delle imprese, dei principi e degli strumenti per la gestione d'impresa, nonchè delle tecniche e delle strategie di mercato per le imprese del made in Italy.

     In particolare, gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni di cui all'Allegato A, dovranno:

     a) acquisire i nuclei essenziali e il linguaggio delle scienze economiche e giuridiche, all'interno di un contesto formativo che consenta di cogliere le intersezioni tra le discipline;

     b) sviluppare sulla base delle teorie, dei metodi e delle procedure che caratterizzano le scienze economiche e giuridiche, competenze imprenditoriali idonee alla promozione e alla valorizzazione degli specifici settori produttivi del made in Italy;

     c) avere padronanza dei concetti e delle categorie interpretative per l'analisi e l'approfondimento degli scenari storico-geografici e artistico-culturali, nonchè della dimensione diacronica dello sviluppo economico e industriale dei settori produttivi del made in Italy;

     d) acquisire strutture e competenze comunicative in due lingue straniere moderne, corrispondenti almeno al livello B2 del Quadro comune europeo di riferimento, per la prima lingua, e almeno al livello B1 del Quadro comune europeo di riferimento, per la seconda lingua;

     e) conseguire specifiche conoscenze, abilità e competenze per il supporto e lo sviluppo dei processi produttivi e organizzativi, nonchè per il sostegno all'internazionalizzazione delle imprese del made in Italy e delle relative filiere, anche attraverso l'apprendimento integrato di una lingua straniera e di contenuti di altre discipline;

     f) rafforzare le specifiche competenze trasversali e tecnico-professionali attraverso i percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento anche in connessione con i percorsi formativi degli ITS Academy, con il tessuto socioeconomico produttivo di riferimento e con l'apporto formativo delle imprese e degli enti del territorio;

     g) approfondire conoscenze, abilità e competenze, con progressiva specializzazione, connesse ai settori produttivi del made in Italy, anche in funzione del proseguimento degli studi a livello terziario e dell'inserimento nel mondo del lavoro e delle professioni.

 

     ALLEGATO A-ter [8]

     Premessa alle «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento in relazione alle attività e agli insegnamenti compresi nel piano degli studi del liceo del made in Italy».

 

     Le Indicazioni, di seguito riportate, definiscono gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle attività e agli insegnamenti compresi nel piano di studi del liceo del made in Italy, suddivisi per primo e secondo biennio e quinto anno.

     Esse tengono conto del Profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione dei percorsi liceali e della specifica articolazione prevista per il liceo del made in Italy.

     Le Indicazioni e il Profilo rappresentano la base sulla quale le istituzioni scolastiche strutturano la propria offerta formativa, i docenti costruiscono i propri percorsi didattici e gli studenti sono messi in condizione di raggiungere gli obiettivi di apprendimento e di maturare le competenze proprie del liceo del made in Italy, anche in funzione dei possibili sbocchi previsti dopo il conseguimento del diploma, sia a livello universitario che verso le Fondazioni ITS Academy.

     La legge n. 206 del 2023 sottolinea, nel panorama liceale italiano, il carattere peculiare di questo percorso, che offre un'estesa formazione culturale e un solido metodo di studio, in grado di far acquisire agli studenti uno sguardo ampio, un atteggiamento creativo, una propensione innovativa, attraverso l'integrazione dei diversi saperi e nel costante confronto con la poliedrica realtà culturale e produttiva del made in Italy.

     Essa evidenzia, altresì, la valorizzazione delle discipline delle aree giuridico-economica e storico-artistica e dei relativi contenuti formativi, nonchè la promozione di un approccio interdisciplinare, che consenta di cogliere le connessioni tra le materie, attraverso una progettazione curricolare in grado di favorire una dimensione innovativa nelle metodologie didattiche e negli strumenti organizzativi.

     Per quanto riguarda la specificità del liceo del made in Italy a livello curriculare si rileva in particolare:

     l'attenzione alle dimensioni proprie del made in Italy, quali il patrimonio storico-culturale, la cura della bellezza e della qualità del prodotto, il ruolo della creatività e dei talenti nei processi produttivi;

     la consapevolezza critica delle sfide globali sul piano economico-finanziario, tecnologico e ambientale;

     la propensione all'innovazione digitale e alla sostenibilità;

     l'orientamento all'acquisizione di un atteggiamento imprenditoriale, aperto alla dimensione internazionale.

     Per quanto riguarda i singoli insegnamenti e i relativi contenuti formativi, questo percorso liceale intende promuovere negli studenti uno sguardo ampio e trasversale rispetto agli argomenti degli insegnamenti, all'intersezione tra i nuclei disciplinari ed epistemologici delle discipline previste dal curricolo.

     In particolare, esso intende favorire lo sviluppo della dimensione estetica, attraverso il potenziamento e il dialogo tra le discipline letterarie, artistiche, storico-geografiche, filosofiche e i nuclei concettuali delle discipline economiche e giuridiche, con riferimento alla promozione del made in Italy, in termini culturali e di proiezione economica, dalle realtà distrettuali ai mercati mondiali.

     Il liceo del made in Italy intende rafforzare la consapevolezza della centralità della dimensione internazionale attraverso lo sviluppo delle competenze linguistico-comunicative in due lingue straniere, rispettivamente almeno al livello B2 e B1 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue, e l'insegnamento in lingua straniera dei contenuti provenienti da un'altra disciplina.

     In riferimento all'ambito metodologico, didattico, organizzativo, l'indirizzo di studi privilegia il coinvolgimento diretto degli studenti, attraverso il ricorso a metodologie di apprendimento attivo e partecipato.

     Il piano di studio prevede: l'introduzione di due laboratori interdisciplinari a partire dal secondo anno del primo biennio; l'ampliamento del monte ore dei percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento (PCTO), con inizio dal secondo anno del primo biennio.

     Tali interventi si propongono di sviluppare nel corso del quinquennio competenze imprenditoriali e trasversali particolarmente richieste nel campo del made in Italy, da conseguire anche attraverso la connessione con i percorsi formativi degli ITS Academy, con il tessuto socioeconomico produttivo di riferimento, con l'apporto formativo delle imprese e degli enti del territorio.

     Il liceo del made in Italy presenta elementi di innovazione che prevedono nel lavoro di progettazione curricolare e didattica la collaborazione tra le componenti della comunità scolastica e del territorio.

 

     Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento in relazione alle attività e agli insegnamenti compresi nel piano degli studi del liceo del made in Italy

 

     LICEO DEL MADE IN ITALY

 

     LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

     LINEE GENERALI E COMPETENZE

     Lingua

     La lingua italiana rappresenta un bene culturale nazionale, un elemento essenziale dell'identità di ogni studente e il preliminare mezzo di accesso alla conoscenza: la dimensione linguistica si trova infatti al crocevia fra le competenze comunicative, logico-argomentative e culturali declinate dal Profilo educativo, culturale e professionale comune a tutti i percorsi liceali.

     Al termine del percorso liceale, lo studente padroneggia la lingua italiana: è in grado di esprimersi, in forma scritta e orale, con chiarezza e proprietà, variando - a seconda dei diversi contesti e scopi - l'uso personale della lingua; di compiere operazioni fondamentali, quali riassumere e parafrasare un testo dato, organizzare e motivare un ragionamento; di illustrare e interpretare in termini essenziali un fenomeno storico, culturale, scientifico.

     L'osservazione sistematica delle strutture linguistiche consente allo studente di affrontare testi anche complessi, presenti in situazioni di studio o di lavoro. A questo scopo si serve anche di strumenti forniti da una riflessione metalinguistica basata sul ragionamento circa le funzioni dei diversi livelli (ortografico, interpuntivo, morfosintattico, lessicale-semantico, testuale) nella costruzione ordinata del discorso.

     Ha inoltre una complessiva coscienza della storicità della lingua italiana, maturata fin dal primo biennio attraverso la lettura di testi letterari distanti nel tempo e approfondita mediante lo studio di elementi di storia della lingua italiana, delle sue caratteristiche sociolinguistiche e della presenza dei dialetti, nel quadro complessivo dell'Italia odierna, caratterizzato dalle varietà d'uso dell'italiano stesso.

     Letteratura

     Il gusto per la lettura resta un obiettivo primario dell'intero percorso di istruzione, da non compromettere attraverso una indebita e astratta insistenza sulle griglie interpretative e sugli aspetti metodologici, la cui acquisizione avverrà progressivamente lungo l'intero quinquennio, sempre a contatto con i testi e con i problemi concretamente sollevati dalla loro esegesi. A descrivere il panorama letterario saranno autori e testi, oltre a quelli esplicitamente menzionati, scelti in autonomia dal docente, in ragione dei percorsi che riterrà più proficuo evidenziare e approfondire in relazione alla specificità del liceo del made in Italy.

     Al termine del percorso del liceo del made in Italy, lo studente comprende il valore intrinseco della lettura, come risposta a un autonomo interesse e come fonte di paragone con altro da sè e di ampliamento dell'esperienza del mondo; inoltre, acquisisce stabile familiarità con la letteratura, con i suoi strumenti espressivi e con la prassi metodologica che essa richiede. È anche in grado di riconoscere l'interdipendenza fra le esperienze che vengono rappresentate (i temi, i sensi espliciti ed impliciti, gli archetipi e le forme simboliche) nei testi e i modi della rappresentazione (l'uso estetico e retorico delle forme letterarie e la loro capacità di contribuire al senso).

     Lo studente acquisisce un metodo specifico di lavoro, impadronendosi progressivamente degli strumenti indispensabili per l'interpretazione dei testi: l'analisi linguistica, stilistica, retorica; l'intertestualità e la relazione fra temi e generi letterari; l'incidenza della stratificazione di letture diverse nel tempo. In tal modo, osserva il processo creativo dell'opera letteraria, che usualmente si compie attraverso stadi diversi di elaborazione. Nel corso del quinquennio matura un'autonoma capacità di interpretare e commentare testi in prosa e in versi, di riflettere in maniera autonoma sulle tematiche poste e di paragonare esperienze distanti con esperienze presenti nell'oggi.

     Lo studente ha, inoltre, una chiara cognizione del percorso storico della letteratura italiana dalle origini ai nostri giorni: coglie la dimensione storica intesa come riferimento a un dato contesto; l'incidenza degli autori sul linguaggio e sulla codificazione letteraria (nel senso sia della continuità sia della discontinuità); il nesso con le domande storicamente presenti nelle diverse epoche. Approfondisce la relazione fra letteratura ed altre espressioni culturali, anche grazie all'apporto sistematico delle altre discipline che si presentano sull'asse del tempo (storia, storia dell'arte, storia della filosofia). Ha una adeguata idea dei rapporti con le letterature di altri Paesi, affiancando la lettura di autori italiani a letture di autori stranieri, da concordare eventualmente con i docenti di lingua e cultura straniera, e degli scambi reciproci fra la letteratura e le altre arti.

     Compie letture dirette dei testi (opere intere o porzioni significative di esse, in edizioni filologicamente corrette), prende familiarità con le caratteristiche della nostra lingua letteraria, formatasi molti secoli fa grazie alle opere di autori di primaria importanza, in particolare di Dante. Ha una conoscenza consistente della Commedia dantesca, della quale ha colto il valore artistico e il significato per il costituirsi dell'intera cultura italiana. Nell'arco della storia letteraria italiana individua i movimenti culturali, gli autori di maggiore importanza e le opere di cui si è avvertita una ricorrente presenza nel tempo, e coglie altresì la coesistenza, accanto alla produzione in italiano, della produzione letteraria dialettale.

     La lettura di testi di valore letterario consente allo studente un arricchimento anche linguistico, in particolare l'ampliamento del patrimonio lessicale e semantico, la capacità di adattare la sintassi alla costruzione del significato e di adeguare il registro e il tono ai diversi temi, l'attenzione all'efficacia stilistica, che sono presupposto della competenza di scrittura.

     OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

     Lingua

     Primo Biennio

     Nel primo biennio, lo studente colma eventuali lacune, consolida e approfondisce le competenze linguistiche orali e scritte, mediante attività che promuovano un uso linguistico efficace e corretto, affiancate da una riflessione sulla lingua orientata ai dinamismi di coesione morfosintattica e coerenza logico-argomentativa del discorso. Le differenze generali nell'uso della lingua orale, scritta e trasmessa saranno oggetto di particolare osservazione, così come attenzione sarà riservata alle diverse forme della videoscrittura e della comunicazione multimediale, nonchè alla interazione consapevole e responsabile con le principali tecnologie digitali, adattando la comunicazione allo specifico contesto.

     Nell'ambito della produzione orale lo studente si abitua al rispetto dei turni verbali e della coerenza rispetto al contenuto trattato, all'ordine dei temi, alla correttezza e all'efficacia espressiva. Nell'ambito della produzione scritta sa controllare la costruzione del testo secondo progressioni tematiche coerenti, l'organizzazione logica entro e oltre la frase, l'uso dei connettivi (preposizioni, congiunzioni, avverbi e segnali di strutturazione del testo), dell'interpunzione, e saprà compiere adeguate scelte lessicali.

     Tali attività consentono di sviluppare la competenza testuale sia nella comprensione (individuare dati e informazioni, fare inferenze, comprendere le relazioni logiche interne) sia nella produzione (curare la dimensione testuale, ideativa e linguistica). Oltre alla pratica tradizionale dello scritto esteso, nelle sue varie tipologie, lo studente è in grado di comporre brevi scritti su consegne vincolate, paragrafare, riassumere cogliendo i tratti informativi salienti di un testo, titolare, parafrasare, relazionare, comporre testi variando i registri e i punti di vista.

     Questo percorso di apprendimento utilizza le opportunità offerte da tutte le discipline con i loro specifici linguaggi per facilitare l'arricchimento del lessico e sviluppare le capacità di interazione con diversi tipi di testo, compreso quello scientifico: la trasversalità dell'insegnamento della lingua italiana impone che la collaborazione con le altre discipline venga praticata, a partire dal primo anno, in modo effettivo, costante e programmato.

     Al termine del primo biennio lo studente affronta, in prospettiva storica a partire dalla matrice latina, il tema dell'origine e della diffusione dei volgari italiani e del fiorentino letterario fino alla sua sostanziale affermazione come lingua italiana.

     Secondo Biennio e Quinto Anno

     Nel secondo biennio e nell'anno finale lo studente consolida e sviluppa le proprie conoscenze e competenze linguistiche in tutte le occasioni adatte a riflettere ulteriormente sulla ricchezza e la flessibilità della lingua, considerata in una grande varietà di testi proposti allo studio. L'affinamento delle competenze di comprensione e produzione è sistematicamente perseguito, in collaborazione con le altre discipline che utilizzano testi, sia per lo studio e per la comprensione sia per la produzione (relazioni, verifiche scritte ecc.). In questa prospettiva, va posto particolare riguardo al possesso dei lessici disciplinari, con specifica attenzione ai termini che passano dalle lingue speciali alla lingua comune o che sono dotati di diverse accezioni nei diversi ambiti di uso.

     Lo studente analizza i testi letterari anche sotto il profilo linguistico, praticando la spiegazione letterale per rilevare le peculiarità del lessico, della semantica e della sintassi e, nei testi poetici, l'incidenza del linguaggio figurato e della metrica. Essi, pur restando al centro dell'attenzione, vanno affiancati da altre tipologie di testi (compresi quelli digitali), evidenziandone volta a volta i tratti peculiari; nella prosa saggistica, ad esempio, vanno evidenziate le tecniche dell'argomentazione.

     Nella prospettiva storica della lingua vanno messe in luce la decisiva codificazione cinquecentesca, la fortuna dell'italiano in Europa soprattutto in epoca rinascimentale, l'importanza della coscienza linguistica nelle generazioni del Risorgimento, la progressiva diffusione dell'italiano parlato nella comunità nazionale dall'Unità ad oggi. Vanno altresì segnalate le tendenze più recenti riguardanti la semplificazione delle strutture sintattiche, la coniazione di composti e derivati, l'accoglienza e il calco di dialettalismi e forestierismi, nonchè l'affermazione di neologismi e anglicismi sviluppatisi prevalentemente tramite l'uso dei social media.

     Letteratura

     Primo Biennio

     Nel corso del primo biennio lo studente incontra opere e autori significativi della classicità, da leggere in traduzione, al fine di individuare i caratteri principali della tradizione letteraria e culturale, con particolare attenzione a opere fondative per la civiltà occidentale e radicatesi - magari in modo inconsapevole - nell'immaginario collettivo, così come è andato assestandosi nel corso dei secoli (i poemi omerici, la tragedia attica del V secolo, l'Eneide, testi di fondamentali autori greci e latini, specie nei Licei privi di discipline classiche, la Bibbia); accanto ad altre letture da autori di epoca moderna anche stranieri, leggerà i Promessi Sposi di Manzoni, quale opera che somma la qualità artistica, il contributo decisivo alla formazione dell'italiano moderno, l'esemplarità realizzativa della forma-romanzo, l'ampiezza e la varietà di temi e di prospettive sul mondo.

     Alla fine del primo biennio si sarà accostato, attraverso letture di testi, alle prime espressioni della letteratura italiana: la poesia religiosa, i Siciliani, la poesia toscana prestilnovistica, iniziando ad acquisire le principali tecniche di analisi (generi letterari, metrica, retorica, ecc.).

     Secondo Biennio

     Nel corso del secondo biennio il disegno storico della letteratura italiana si estende dallo Stilnovo al Romanticismo. Il tracciato diacronico, essenziale alla comprensione della storicità di ogni fenomeno letterario e culturale, richiede di selezionare, lungo l'asse del tempo, i momenti più rilevanti della civiltà letteraria, gli autori e le opere che più hanno contribuito sia a definire la cultura del periodo cui appartengono, sia ad arricchire, in modo significativo e durevole, il sistema letterario italiano ed europeo, tanto nel merito della rappresentazione simbolica della realtà, quanto attraverso la codificazione e l'innovazione delle forme e degli istituti dei diversi generi. Su questi occorre, dunque, puntare, sottraendosi alla tentazione di un generico enciclopedismo.

     Il senso e l'ampiezza del contesto culturale, dentro cui la letteratura si situa con i mezzi espressivi che le sono propri, non possono essere ridotti a semplice sfondo narrativo sul quale si proiettano - metaforicamente - autori e testi. Un panorama composito, che sappia dar conto delle strutture sociali e del loro rapporto con i gruppi intellettuali (la borghesia comunale, il clero, le corti, la città, le forme della committenza), dell'affermarsi di visioni del mondo (l'Umanesimo, il Rinascimento, il Barocco, l'Illuminismo, il Romanticismo) e di nuovi paradigmi etici e conoscitivi (la nuova scienza, la secolarizzazione), non può non giovarsi dell'apporto di diversi domini disciplinari.

     È dentro questo quadro, di descrizione e di analisi dei processi culturali - cui concorre lo studio della storia, della filosofia, della storia dell'arte, della geografia e delle discipline scientifiche - che trovano necessaria collocazione, oltre a Dante (la cui Commedia sarà letta nel corso degli ultimi tre anni, nella misura di almeno 25 canti complessivi), la vicenda plurisecolare della lirica (da Petrarca a Foscolo), la grande stagione della poesia narrativa cavalleresca (Ariosto, Tasso), le varie manifestazioni della prosa, dalla novella al romanzo (da Boccaccio a Manzoni), dal trattato politico a quello scientifico (Machiavelli, Galileo), l'affermarsi della tradizione teatrale (Goldoni, Alfieri) a partire dalla commedia dell'arte.

     Nel percorso andrà inoltre sottolineato come, tra il XVIII e il XIX secolo, il riconoscimento del nostro Paese come luogo d'origine del pensiero classico trova la sua realizzazione nella volontà da parte dei maggiori letterati europei (Goethe, Stendhal, Byron, Dumas, ...), di rendere completa la loro formazione attraverso l'esperienza diretta del viaggio (Grand Tour) nei luoghi della nostra Penisola più rappresentativi della straordinaria stratificazione storica, artistica e culturale, la cui descrizione ha contribuito a formare e ad affermare la rappresentazione della specificità della cultura - non solo - letteraria italiana.

     Quinto Anno

     In ragione delle risonanze novecentesche della sua opera e, insieme, della complessità della sua posizione nella letteratura europea del XIX secolo, Leopardi sarà studiato all'inizio dell'ultimo anno. Sempre facendo ricorso ad una reale programmazione multidisciplinare, il disegno storico, che va dall'Unità d'Italia ad oggi, prevede che lo studente sia in grado di comprendere la relazione del sistema letterario (generi, temi, stili, rapporto con il pubblico, nuovi mezzi espressivi) da un lato con il corso degli eventi che hanno modificato via via l'assetto sociale e politico italiano e dall'altro lato con i fenomeni che contrassegnano più generalmente la modernità e la postmodernità, osservate in un panorama sufficientemente ampio, europeo ed extraeuropeo.

     Al centro del percorso saranno gli autori e i testi che più hanno marcato l'innovazione profonda delle forme e dei generi, prodottasi nel passaggio cruciale fra Ottocento e Novecento, segnando le strade lungo le quali la poesia e la prosa hanno ridefinito i propri statuti nel corso del XX secolo. Da questo profilo, le vicende della lirica, meno che mai riducibili ai confini nazionali, non potranno che muovere da Baudelaire e dalla ricezione italiana della stagione simbolista europea che da quello s'inaugura. L'incidenza lungo tutto il Novecento delle voci di Pascoli e d'Annunzio ne rende imprescindibile lo studio; così come, sul versante della narrativa, la rappresentazione del "vero" in Verga e la scomposizione delle forme del romanzo in Pirandello e Svevo costituiscono altrettanti momenti non eludibili del costituirsi della «tradizione del Novecento» che si sostanzia e si caratterizza in maniera sempre più variegata grazie alle opere di autori e autrici (Eco, Camilleri, Ortese, Aleramo, Ginzburg, ...) che affrontano in maniera critica e riflessiva temi e cambiamenti della società italiana.

     Adeguato spazio andrà inoltre dedicato ai più rappresentativi autori teatrali del XX secolo che, anche in forma dialettale (Pirandello, De Filippo, Fo), hanno contribuito alla diffusione e all'apprezzamento della lingua e della cultura letteraria italiana a livello internazionale.

     Dentro il secolo XX e fino alle soglie dell'attuale, il percorso della poesia, che esordirà con le esperienze decisive di Ungaretti, Saba e Montale, contempla un'adeguata conoscenza di testi scelti tra quelli di autori della lirica coeva e successiva (per esempio Rebora, Campana, Luzi, Sereni, Caproni, Zanzotto, ...). Il percorso della narrativa, dalla stagione neorealistica ad oggi, comprenderà letture da autori significativi come Gadda, Fenoglio, Calvino, P. Levi, C. Levi e potrà essere integrato da altri autori (per esempio, Pavese, Pasolini, Sciascia, Morante, Meneghello, ...).

     Raccomandabile, infine, la lettura di pagine della migliore prosa saggistica, giornalistica e memorialistica.

 

     STORIA E GEOGRAFIA

     LINEE GENERALI E COMPETENZE

     Storia

     Al termine del percorso liceale lo studente conosce i principali eventi e le trasformazioni di lungo periodo della storia dell'Europa e dell'Italia, dall'antichità ai giorni nostri, nel quadro della storia globale del mondo; usa in maniera appropriata il lessico e le categorie interpretative proprie della disciplina; sa leggere e valutare le diverse fonti; guarda alla storia come a una dimensione significativa per comprendere, attraverso la discussione critica e il confronto fra una varietà di prospettive e interpretazioni, le radici del presente.

     Il punto di partenza sarà la sottolineatura della dimensione temporale di ogni evento e la capacità di collocarlo nella giusta successione cronologica, in quanto insegnare storia è proporre lo svolgimento di eventi correlati fra loro secondo il tempo. D'altro canto, non va trascurata la seconda dimensione della storia, cioè lo spazio. La storia comporta infatti una dimensione geografica; e la geografia umana, a sua volta, necessita di coordinate temporali. Le due dimensioni spazio-temporali devono far parte integrante dell'apprendimento della disciplina.

     Avvalendosi del lessico di base della disciplina, lo studente rielabora ed espone i temi trattati in modo articolato e attento alle loro relazioni, coglie gli elementi di affinità-continuità e diversità-discontinuità fra civiltà diverse, si orienta sui concetti generali relativi alle istituzioni statali, ai sistemi politici e giuridici, ai tipi di società, alla produzione artistica e culturale. Riconosce l'interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione locale/globale, è consapevole del valore sociale della propria attività, partecipa attivamente alla vita civile e culturale a livello locale, nazionale e comunitario, individua le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti, locali e globali. A tal proposito uno spazio adeguato dovrà essere riservato al tema della cittadinanza e della Costituzione repubblicana, in modo che, al termine del quinquennio liceale, lo studente conosca bene i fondamenti del nostro ordinamento costituzionale, quali esplicitazioni valoriali delle esperienze storicamente rilevanti del nostro popolo, anche in rapporto e confronto con altri documenti fondamentali (solo per citare qualche esempio, dalla Magna Charta Libertatum alla Dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America, dalla Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino alla Dichiarazione universale dei diritti umani), maturando altresì, anche in relazione con le attività svolte dalle istituzioni scolastiche, le necessarie competenze per una vita civile attiva e responsabile.

     È utile ed auspicabile rivolgere l'attenzione alle civiltà diverse da quella occidentale per tutto l'arco del percorso, dedicando opportuno spazio, per fare qualche esempio, alla civiltà indiana al tempo delle conquiste di Alessandro Magno; alla civiltà cinese al tempo dell'Impero romano; alle culture americane precolombiane; ai paesi extraeuropei conquistati dal colonialismo europeo tra Sette e Ottocento, per arrivare alla conoscenza del quadro complessivo delle relazioni tra le diverse civiltà nel Novecento.

     Una particolare attenzione sarà dedicata all'approfondimento di particolari nuclei tematici propri del liceo del made in Italy, mettendo in relazione lo sviluppo storico e il sistema produttivo italiano.

     Pur senza nulla togliere al quadro complessivo di riferimento, uno spazio adeguato potrà essere riservato ad attività che portino a valutare diversi tipi di fonti, a leggere documenti storici o confrontare diverse tesi interpretative: ciò al fine di comprendere i modi attraverso cui gli studiosi costruiscono il racconto della storia, la varietà delle fonti adoperate, il succedersi e il contrapporsi di interpretazioni diverse. Lo studente maturerà inoltre un metodo di studio conforme all'oggetto indagato, che lo metta in grado di sintetizzare e schematizzare un testo espositivo di natura storica, cogliendo i nodi salienti dell'interpretazione, dell'esposizione e i significati specifici del lessico disciplinare. Attenzione, altresì, dovrà essere dedicata alla verifica frequente dell'esposizione orale, della quale in particolare sarà auspicabile sorvegliare la precisione nel collocare gli eventi secondo le corrette coordinate spazio-temporali, la coerenza del discorso e la padronanza terminologica.

     Geografia

     Al termine del percorso biennale lo studente conoscerà gli strumenti fondamentali della disciplina ed avrà acquisito familiarità con i suoi principali metodi, anche traendo partito da opportune esercitazioni pratiche, che potranno beneficiare, in tale prospettiva, delle nuove tecniche di lettura e rappresentazione del territorio, con particolare riferimento alla geografia economica dell'Italia, e agli elementi tangibili e intangibili che connotano le regioni e i distretti industriali, anche in relazione alle specificità produttive che contribuiscono in maniera significativa alla crescita e allo sviluppo locale e regionale. Lo studente saprà orientarsi criticamente dinanzi alle principali forme di rappresentazione cartografica, nei suoi diversi aspetti geografico-fisici e geopolitici, e avrà di conseguenza acquisito un'adeguata consapevolezza delle complesse relazioni che intercorrono tra le condizioni ambientali, le caratteristiche socioeconomiche e culturali e gli assetti demografici di un territorio. Saprà in particolare descrivere e inquadrare nello spazio i problemi e le prospettive del mondo attuale, mettendo in relazione le ragioni storiche di «lunga durata», i processi di trasformazione, le condizioni morfologiche e climatiche, la distribuzione delle risorse, gli aspetti economici e demografici delle diverse realtà in chiave multiscalare.

     Riconoscerà, inoltre, gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell'ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo, nonchè l'interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione locale/globale, promuoverà il valore dei beni culturali e ambientali per una loro corretta fruizione e valorizzazione in ambito nazionale e internazionale.

     OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

     Storia

     Primo biennio

     Il primo biennio sarà dedicato allo studio delle civiltà antiche e di quella altomedievale. Nella costruzione dei percorsi didattici non potranno essere tralasciati i seguenti nuclei tematici: le principali civiltà dell'antico vicino Oriente; la civiltà giudaica; la civiltà greca; la civiltà romana; l'avvento del Cristianesimo; l'Europa romano-barbarica; società ed economia nell'Europa altomedioevale; la Chiesa nell'Europa altomedievale; la nascita e la diffusione dell'Islam; Impero e regni nell'alto medioevo; il particolarismo signorile e feudale. Lo studio dei vari argomenti sarà accompagnato da connessioni con elementi di storia economica, con riferimento allo sviluppo dell'organizzazione sociale e produttiva.

     Secondo biennio

     Il terzo e il quarto anno saranno dedicati allo studio del processo di formazione dell'Europa e del suo aprirsi ad una dimensione globale tra medioevo ed età moderna, nell'arco cronologico che va dall'XI secolo fino alle soglie del Novecento.

     Nella costruzione dei percorsi didattici non potranno essere tralasciati i seguenti nuclei tematici: i diversi aspetti della rinascita dell'XI secolo; i poteri universali (Papato e Impero), Comuni e monarchie; la Chiesa e i movimenti religiosi; società ed economia nell'Europa bassomedievale; la crisi dei poteri universali e l'avvento delle monarchie territoriali e delle Signorie; le scoperte geografiche e le loro conseguenze; la definitiva crisi dell'unità religiosa dell'Europa; la costruzione degli stati moderni e l'assolutismo; lo sviluppo dell'economia fino alla rivoluzione industriale; le rivoluzioni politiche del Sei-Settecento (inglese, americana, francese); l'età napoleonica e la Restaurazione; il problema della nazionalità nell'Ottocento, il Risorgimento italiano e l'Italia unita; l'Occidente degli Stati-Nazione; la questione sociale e il movimento operaio; la seconda rivoluzione industriale; l'imperialismo e il nazionalismo; lo sviluppo dello Stato italiano fino alla fine dell'Ottocento. Per il liceo del made in Italy, anche in collaborazione con gli altri insegnamenti, si darà adeguata rilevanza allo sviluppo del modello economico italiano, visto come il portato di una specifica cultura fondata sulle molteplici vocazioni dei territori.

     Quinto Anno

     L'ultimo anno è dedicato allo studio dell'epoca contemporanea, dall'analisi delle premesse della I guerra mondiale fino ai giorni nostri. Da un punto di vista metodologico, ferma restando l'opportunità che lo studente conosca e sappia discutere criticamente anche i principali eventi contemporanei, è tuttavia necessario che ciò avvenga nella chiara consapevolezza della differenza che sussiste tra storia e cronaca, tra eventi sui quali esiste una storiografia consolidata e altri sui quali invece il dibattito storiografico è ancora aperto.

     Nella costruzione dei percorsi didattici non potranno essere tralasciati i seguenti nuclei tematici: l'inizio della società di massa in Occidente; l'età giolittiana; la prima guerra mondiale; la rivoluzione russa e l'URSS da Lenin a Stalin; la crisi del dopoguerra; il fascismo; la crisi del '29 e le sue conseguenze negli Stati Uniti e nel mondo; il nazismo; la Shoah e gli altri genocidi del XX secolo; la seconda guerra mondiale; l'Italia dal fascismo alla Resistenza e le tappe di costruzione della democrazia repubblicana.

     Il quadro storico del secondo Novecento dovrà costruirsi attorno a tre linee fondamentali: 1) dalla «guerra fredda» alle svolte di fine Novecento: l'ONU, la questione tedesca, i due blocchi, l'età di Kruscev e Kennedy, il crollo del sistema sovietico, il processo di formazione dell'Unione europea, i processi di globalizzazione, la rivoluzione informatica e le nuove conflittualità del mondo globale; 2) decolonizzazione e lotta per lo sviluppo in Asia, Africa e America latina: la nascita dello Stato d'Israele e la questione palestinese, il movimento dei non-allineati, la rinascita della Cina e dell'India come potenze mondiali; 3) la storia d'Italia nel secondo dopoguerra: la ricostruzione, il boom economico, le riforme degli anni Sessanta e Settanta, il terrorismo, Tangentopoli e la crisi del sistema politico all'inizio degli anni '90.

     Alcuni temi del mondo contemporaneo andranno esaminati tenendo conto della loro natura «geografica» (ad esempio, la distribuzione delle risorse naturali ed energetiche, le dinamiche migratorie, le caratteristiche demografiche delle diverse aree del pianeta, le relazioni tra clima ed economia). Particolare cura sarà dedicata a trattare in maniera interdisciplinare, in relazione agli altri insegnamenti, temi cruciali per la cultura europea (a titolo di esempio: l'esperienza della guerra, società e cultura nell'epoca del totalitarismo, il rapporto fra intellettuali e potere politico).

     Per quanto riguarda il liceo del made in Italy, una specifica attenzione sarà rivolta alla diffusione della cultura italiana nel mondo tra Ottocento e Novecento, con riguardo anche ai settori produttivi.

     Geografia

     Primo biennio

     Nel corso del biennio lo studente si concentrerà sullo studio del pianeta contemporaneo, sotto un profilo tematico, per argomenti e problemi, e sotto un profilo regionale, volto ad approfondire aspetti dell'Italia, dell'Europa, dei continenti e degli Stati.

     Nella costruzione dei percorsi didattici andranno considerati come temi principali: il paesaggio, l'urbanizzazione, la globalizzazione e le sue conseguenze, le diversità culturali (lingue, religioni, ...), le migrazioni, la popolazione e la questione demografica, la relazione tra economia, ambiente e società, gli squilibri fra regioni del mondo, lo sviluppo sostenibile (energia, risorse idriche, cambiamento climatico, alimentazione e biodiversità), la geopolitica, l'Unione europea, l'Italia, l'Europa e i suoi Stati principali, i continenti e i loro Stati più rilevanti.

     Oltre alle conoscenze di base della disciplina acquisite nel ciclo precedente relativamente all'Italia, all'Europa e agli altri continenti andranno proposti temi-problemi da affrontare attraverso alcuni esempi concreti che possano consolidare la conoscenza di concetti fondamentali e attuali, da sviluppare poi nell'arco dell'intero biennio.

     A livello esemplificativo lo studente descriverà e collocherà su base cartografica, anche attraverso l'esercizio di lettura delle carte mute, i principali Stati del mondo (con un'attenzione particolare all'area mediterranea ed europea). Tale descrizione sintetica mirerà a fornire un quadro degli aspetti ambientali, demografici, politico-economici e culturali favorendo comparazioni e cambiamenti di scala. Importante a tale riguardo sarà anche la capacità di dar conto di alcuni fattori fondamentali per gli insediamenti dei popoli e la costituzione degli Stati, in prospettiva geostorica (esistenza o meno di confini naturali, vie d'acqua navigabili e vie di comunicazione, porti e centri di transito, dislocazione delle materie prime, flussi migratori, aree linguistiche, diffusione delle religioni).

     Nello specifico degli aspetti demografici, lo studente dovrà acquisire le competenze necessarie ad analizzare i ritmi di crescita delle popolazioni, i flussi delle grandi migrazioni del passato e del presente, la distribuzione e la densità della popolazione, in relazione a fattori ambientali (clima, risorse idriche, altitudine, ecc.) e fattori sociali (povertà, livelli di istruzione, reddito, ecc.).

     Per questo tipo di analisi prenderà familiarità con la lettura e la produzione degli strumenti statistico-quantitativi (compresi grafici e istogrammi, che consentono letture di sintesi e di dettaglio in grado di far emergere le specificità locali), e con le diverse rappresentazioni della Terra e le loro finalità, dalle origini della cartografia (argomento che si presta più che mai a un rapporto con la storia) fino al GIS (Geographic Information System).

 

     FILOSOFIA

     LINEE GENERALI E COMPETENZE

 

     Al termine del percorso liceale lo studente è consapevole del significato della riflessione filosofica come modalità specifica e fondamentale della ragione umana che, in epoche diverse e in diverse tradizioni culturali, ripropone costantemente la domanda sulla conoscenza, sull'esistenza dell'uomo e sul senso dell'essere e dell'esistere; acquisisce inoltre una conoscenza il più possibile organica dei punti nodali dello sviluppo storico del pensiero occidentale e dei principali problemi filosofici, cogliendo di ogni autore o tema trattato sia il legame col contesto storico-culturale, sia la portata potenzialmente universalistica che ogni filosofia possiede.

     Grazie alla conoscenza degli autori e soprattutto dei problemi filosofici fondamentali lo studente sviluppa la riflessione personale, il giudizio critico, l'attitudine all'approfondimento e alla discussione razionale, la capacità di argomentare una tesi, anche in forma scritta, riconoscendo la diversità dei metodi con cui la ragione giunge a conoscere il reale.

     Lo studio dei diversi autori e la lettura diretta dei loro testi nonchè la consapevolezza delle principali questioni filosofiche lo orientano sui seguenti problemi fondamentali: l'ontologia, l'etica e la questione della felicità, il rapporto della filosofia con le tradizioni religiose, il problema della conoscenza, i problemi logici ed epistemologici, il senso della bellezza, la libertà e il potere nel pensiero politico, nodo quest'ultimo che si collega allo sviluppo delle competenze relative a Cittadinanza e Costituzione. Sarà indagato, soprattutto, il rapporto tra la riflessione filosofica, le scienze e le tecnologie, con particolare attenzione al diritto e all'economia, agli sviluppi del digitale e alla sostenibilità, al fine di consentire allo studente l'acquisizione di un approccio critico riguardo ai temi trattati.

     Lo studente è in grado di utilizzare il lessico e le categorie specifiche della disciplina, di contestualizzare le questioni filosofiche e i diversi campi conoscitivi, di comprendere le radici concettuali e filosofiche delle principali correnti e dei principali problemi della cultura contemporanea, di individuare i nessi tra la filosofia e le altre discipline.

     Il percorso qui delineato potrà essere declinato e ampliato dal docente anche in base alle peculiari caratteristiche del liceo del made in Italy, che possono richiedere la focalizzazione di particolari temi o autori.

     OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

     Secondo biennio

     Nel corso del biennio lo studente acquisirà familiarità con la specificità del sapere filosofico, apprendendone il lessico fondamentale, imparando a comprendere e a esporre in modo organico le idee e i sistemi di pensiero oggetto di studio. Gli autori esaminati e i percorsi didattici svolti dovranno essere rappresentativi delle tappe più significative della ricerca filosofica dalle origini a Hegel in modo da costituire un percorso il più possibile unitario, attorno alle tematiche sopra indicate. A tale scopo ogni autore sarà inserito in un quadro sistematico e ne saranno letti direttamente i testi, anche se solo in parte, in modo da comprenderne volta a volta i problemi e valutarne criticamente le soluzioni.

     Nell'ambito della filosofia antica imprescindibile sarà la trattazione di Socrate, Platone e Aristotele. Alla migliore comprensione di questi autori gioverà la conoscenza della indagine dei filosofi presocratici e della sofistica. L'esame degli sviluppi del pensiero in età ellenistico-romana e del neoplatonismo introdurrà il tema dell'incontro tra la filosofia greca e le religioni bibliche.

     Tra gli autori rappresentativi della tarda antichità e del medioevo, saranno proposti necessariamente Agostino d'Ippona, inquadrato nel contesto della riflessione patristica, e Tommaso d'Aquino, alla cui maggior comprensione sarà utile la conoscenza dello sviluppo della filosofia Scolastica dalle sue origini fino alla svolta impressa dalla «riscoperta» di Aristotele e alla sua crisi nel XIV secolo.

     Riguardo alla filosofia moderna, temi e autori imprescindibili saranno: la rivoluzione scientifica e Galilei; il problema del metodo e della conoscenza, con riferimento almeno a Cartesio, all'empirismo di Hume e, in modo particolare, a Kant; il pensiero politico moderno, con riferimento almeno a un autore tra Hobbes, Locke e Rousseau; la nascita della scienza economica, con riferimento ad autori come Smith, Ricardo o Galiani; l'idealismo tedesco con particolare riferimento a Hegel. Per sviluppare questi argomenti sarà opportuno inquadrare adeguatamente gli orizzonti culturali aperti da movimenti come l'Umanesimo-Rinascimento, l'Illuminismo e il Romanticismo. A tale scopo potranno essere esaminati altri autori (come Bacone, Pascal, Vico, Diderot nonchè i grandi esponenti della tradizione metafisica, etica e logica moderna come Spinoza e Leibniz). La riflessione potrà essere allargata ad altre tematiche (ad esempio gli sviluppi della logica e della riflessione scientifica; l'approfondimento della filosofia del diritto e dell'economia; la trattazione dell'estetica e della filosofia della storia; lo studio dei nuovi statuti della psicologia, della biologia, della fisica).

     Quinto Anno

     L'ultimo anno è dedicato principalmente alla filosofia contemporanea, dalle filosofie posthegeliane fino ai giorni nostri. Nell'ambito del pensiero ottocentesco sarà imprescindibile lo studio di Schopenhauer, Kierkegaard, Marx, inquadrati nel contesto delle reazioni all'hegelismo, e di Nietzsche. Il quadro culturale dell'epoca dovrà essere completato con l'esame del Positivismo e delle varie reazioni e discussioni che esso suscita, nonchè dei più significativi sviluppi delle scienze e delle teorie della conoscenza.

     Il percorso continuerà poi con almeno quattro autori o problemi della filosofia del Novecento, indicativi di ambiti concettuali diversi scelti tra i seguenti: a) Husserl e la fenomenologia; b) Freud e la psicanalisi; c) Heidegger e l'esistenzialismo; d) il neoidealismo italiano; e) Wittgenstein e il Neopositivismo; f) vitalismo e pragmatismo; g) la filosofia d'ispirazione cristiana e la nuova teologia; h) interpretazioni e sviluppi del marxismo, in particolare di quello italiano; i) temi e problemi di filosofia politica ed economica; l) gli sviluppi della riflessione epistemologica e la filosofia del linguaggio; m) l'ermeneutica filosofica; n) filosofia analitica e filosofia continentale; o) etiche applicate nelle transizioni digitale e ambientale.

 

     ECONOMIA POLITICA/SCIENZE ECONOMICHE PER IL MADE IN ITALY

     LINEE GENERALI E COMPETENZE

 

     Al termine del percorso liceale lo studente padroneggia il lessico di base e i fondamentali elementi costitutivi dell'economia politica, dell'economia industriale e dell'economia aziendale, con particolare riferimento al modello produttivo del made in Italy e alla sua internazionalizzazione. Il corso ha la finalità di formare lo studente nella comprensione dei fenomeni economici a livello macro e micro, fino all'impresa e alle sue dinamiche interne.

     Lo studente comprende la natura dell'economia come scienza in grado di incidere profondamente sullo sviluppo e sulla qualità della vita a livello globale, partendo da un uso corretto delle risorse materiali ed immateriali. A tal fine, viene introdotto direttamente alle attività della produzione e del commercio, in chiave organizzativa e strategica, con particolare riguardo alle specificità del made in Italy e alla sua competitività sui mercati globali. Verranno inoltre analizzate le modalità di programmazione, organizzazione, conduzione e controllo di gestione, nonchè gli strumenti di marketing per definire le azioni di promozione e valorizzazione.

     OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

     Primo Biennio

     Allo studente vengono forniti i primi rudimenti di microeconomia e di macroeconomia.

     Nel primo anno l'allievo apprende come il consumatore e le imprese assumono le loro decisioni; il funzionamento dei mercati in regime di concorrenza e di monopolio, la formazione dei prezzi e la soddisfazione dei consumatori.

     Nel secondo anno si procede con lo studio dei meccanismi che determinano le principali variabili macroeconomiche: prodotto interno lordo, mercato del lavoro, tassi di interesse ed inflazione. La finalità del corso risiede nel fornire gli strumenti per comprendere i fattori che determinano i periodi di crisi o di crescita e gli strumenti a disposizione dei governi per accompagnare questi cicli. Particolare attenzione verrà rivolta al tema della sostenibilità ambientale, sociale e di governance dei sistemi produttivi.

     Lo studente, pertanto, viene stimolato a compiere uno sforzo di analisi dei fenomeni economici di immediata osservazione.

     Secondo Biennio

     Nel secondo biennio lo studente entra maggiormente nell'analisi delle dinamiche che riguardano la vita dell'impresa, con specifico riguardo ai settori tipici del made in Italy. Questo approccio implica lo studio dei comparti tipici del tessuto produttivo italiano, con particolare cura per la composizione delle filiere, passando da strutture corte come i distretti fino alle grandi catene del valore internazionali.

     Una specifica attenzione verrà posta sulla definizione e sul funzionamento dell'impresa dal punto di vista organizzativo e strategico anche in riferimento ai principi dello sviluppo sostenibile e della responsabilità sociale d'impresa. Attraverso lo studio di questi argomenti gli studenti saranno in grado di comprendere le dinamiche e gli assetti organizzativi aziendali nonchè le modalità contabili per la gestione delle operazioni. Il corso comprende l'utilizzo di casi di studio e fornisce strumenti di analisi e valutazione delle aziende, attraverso uno stretto raccordo con le imprese del territorio, al fine di migliorare il percorso di apprendimento orientato alla conoscenza diretta del sistema produttivo del made in Italy. L'obiettivo è formare studenti con conoscenze e competenze specifiche nella gestione aziendale e nella strategia di mercato, capaci di valorizzare i principali settori strategici del nostro Paese.

     Quinto Anno

     Al quinto anno lo studente mette a frutto le competenze e le conoscenze acquisite negli anni precedenti ed è in grado di analizzare le strategie per leggere e interpretare gli scenari macroeconomici e le conseguenti scelte operate dai policy maker e dalle singole imprese. Lo studio si concentra sulla valorizzazione dei prodotti italiani, integrando competenze di marketing, economia, politica economica ed economia aziendale, con un forte focus sulle peculiarità del made in Italy. Il programma intende fornire agli studenti le competenze necessarie per comprendere e gestire efficacemente le sfide del posizionamento del made in Italy sui mercati globali, attraverso una solida base teorica e l'analisi di case studies di marchi italiani di successo.

     Si studieranno i fondamenti del marketing partendo dalle 7P (Prodotto, Prezzo, Punto vendita, Promozione, Persone, Processi, Prova). Si passerà poi all'analisi SWOT (Strengths, Weaknesses, Opportunities, Threats) specifica per il made in Italy, con approfondimento dei mercati target, guardando sempre alle differenze culturali e alle esigenze dei consumatori internazionali. Il programma proseguirà con l'approfondimento degli strumenti di gestione finanziaria per l'espansione all'estero, degli accordi di libero scambio, del commercio internazionale e delle barriere commerciali. È previsto inoltre lo studio delle strategie di content marketing orientate alla valorizzazione dei marchi del made in Italy, delle piattaforme di vendita online e della logistica e distribuzione internazionale dei prodotti italiani.

 

     DIRITTO/SCIENZE GIURIDICHE

     PER IL MADE IN ITALY

     LINEE GENERALI E COMPETENZE

 

     Al termine del percorso liceale, lo studente è in grado di utilizzare le competenze giuridiche applicate ai diversi settori dell'attività di impresa, contribuendo al supporto delle filiere industriali nella più ampia cornice del made in Italy. Nel corso del quinquennio sviluppa conoscenze nel campo del diritto pubblico, approfondendo i fondamenti giuridici alla base dell'attività economica. Nel campo del diritto civile analizza le implicazioni dei negozi giuridici e del diritto industriale, con particolare riferimento alla difesa della proprietà intellettuale. Studia inoltre il quadro normativo del commercio internazionale, con particolare attenzione alle condizioni di importazione, esportazione, e agli investimenti esteri, concentrandosi sul diritto doganale e la politica commerciale dell'Unione europea. Lo studente acquisisce inoltre specifiche competenze nel campo del diritto dei consumatori e, più in generale, della regolazione del mercato.

     Primo Biennio

     Nel primo biennio lo studente apprende significato e funzione della norma giuridica come fondamento della convivenza civile e la distingue dalle norme prive di rilevanza giuridica; conosce le fonti normative e la loro gerarchia; impara ad utilizzare la Costituzione e i codici come fonti per la ricerca e l'applicazione della fattispecie astratta alla fattispecie concreta di cui coglie la problematica interpretativa; sa riconoscere l'evoluzione storica della disciplina giuridica nello specifico delle attività economiche.

     Partendo dal testo costituzionale apprende ruolo e funzioni dell'individuo e delle organizzazioni collettive nella società civile, con particolare riguardo agli attori pubblici e privati del sistema economico; riconosce e analizza i principi fondamentali alla base dello Stato inteso come comunità e come organizzazione politica. In base al dettato costituzionale, riconosce diritti e doveri fondamentali della persona umana, anche in relazione al contesto economico e produttivo. Affronta il tema della libertà in generale e dei comportamenti devianti, delle sanzioni e del sistema giudiziario deputato ad amministrare la giustizia. Comprende il concetto di cittadinanza e di sovranità popolare anche in una dimensione europea e internazionale. Riconosce e distingue le diverse forme di Stato e di governo; conosce caratteristiche e funzioni degli organi dello Stato e le relazioni che intercorrono fra gli stessi, nonchè le caratteristiche delle istituzioni locali, nazionali e internazionali. Infine, lo studente conosce e approfondisce le caratteristiche fondamentali dei soggetti giuridici, con particolare riferimento all'imprenditore e all'impresa.

     Secondo Biennio

     Nel secondo biennio lo studente analizza e indaga le diverse branche del diritto delle attività economiche.

     Nell'ambito del diritto privato apprende ed approfondisce: i diritti reali, con particolare riguardo ai concetti di proprietà e usufrutto e alle implicazioni sociali ad essi collegate; le obbligazioni, i negozi giuridici e i contratti tipici e atipici, inerenti all'imprenditore e alla sua attività, con particolare attenzione ai riflessi che detti istituti hanno sui rapporti sociali derivanti e ai collegamenti con i temi economici. Lo studente apprende inoltre le caratteristiche fondamentali del diritto dei contratti. Approfondisce il concetto di autonomia privata anche in relazione all'attività di impresa ed è in grado di distinguere le diverse tipologie di contratti, compresi gli elementi essenziali di cui si compone.

     Per quanto concerne il diritto dei consumatori, lo studente riconosce e contestualizza i concetti fondamentali della regolazione del mercato, con specifico riguardo alla disciplina della concorrenza, alla protezione del consumatore e ai limiti alla libertà di iniziativa economica.

     Nell'ambito del diritto commerciale lo studente approfondisce il concetto giuridico di imprenditore e riesce a distinguere i diversi tipi di società previsti nel codice civile. È in grado di descrivere le vicende che accompagnano la vita delle aziende, con particolare riguardo alla responsabilità d'impresa, agli elementi di gestione economica e al fallimento.

     Quinto Anno

     Nell'ultimo anno lo studente approfondisce la disciplina del diritto industriale e della proprietà intellettuale, con particolare riferimento alle fonti contenute nel codice della proprietà industriale. Il programma comprende lo studio dei presidi giuridici a tutela del made in Italy, come i marchi d'impresa, le invenzioni industriali, i modelli di utilità e l'analisi delle denominazioni d'origine e delle indicazioni di provenienza. In questo ambito, lo studente si occuperà delle discipline di tutela e di commercializzazione dei prodotti e delle idee, con particolare riguardo all'attività digitale e alle applicazioni dell'intelligenza artificiale nel design e nelle invenzioni.

     Lo studente esamina inoltre le tematiche del diritto della concorrenza e dei mercati e le connesse discipline comunitarie e internazionali.

     Acquisisce competenze specifiche sul quadro normativo che disciplina la materia, in particolare, riguardo all'impatto della politica commerciale sulle filiere merceologiche più importanti. In particolare, lo studente analizza le condizioni di importazione ed esportazione delle merci, la regolazione degli scambi dei servizi e degli investimenti esteri e, più in generale, la partecipazione dell'Unione europea al commercio mondiale.

     Infine, nel quadro del potenziamento delle competenze linguistiche necessarie lo studente sviluppa specifiche competenze di inglese giuridico, per quanto attiene al lessico del diritto delle imprese e dei contratti.

 

     LINGUA E CULTURA STRANIERA 1

     LINEE GENERALI E COMPETENZE

 

     Lo studio della lingua e della cultura straniera deve procedere lungo due assi fondamentali tra loro interrelati: lo sviluppo di competenze linguistico-comunicative e lo sviluppo di conoscenze e comprensione critica relative all'universo culturale legato alla lingua di riferimento. Come traguardo dell'intero percorso liceale si pone il raggiungimento di un livello di padronanza riconducibile almeno al livello B2 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue.

     A tal fine, durante il percorso liceale lo studente acquisisce capacità di comprensione di testi orali e scritti inerenti a tematiche di interesse sia personale sia culturale (ambito letterario, artistico, musicale, scientifico, sociale, economico-giuridico); di produzione di testi orali e scritti per riferire fatti, descrivere situazioni, argomentare e sostenere opinioni; di interazione nella lingua straniera in maniera adeguata sia agli interlocutori sia al contesto; di comprensione, analisi critica e interpretazione di aspetti relativi alla cultura dei Paesi di cui si parla la lingua, con attenzione a tematiche comuni a più discipline.

     Il valore aggiunto è costituito dall'uso consapevole di strategie comunicative efficaci e dalla riflessione sul sistema e sugli usi linguistici, nonchè sui fenomeni culturali. Si realizzeranno, inoltre, con l'opportuna gradualità, anche esperienze d'uso della lingua straniera per la comprensione e rielaborazione orale e scritta di contenuti di altre discipline.

     Il percorso formativo prevede l'utilizzo costante della lingua straniera. Ciò consentirà agli studenti di fare esperienze condivise sia di comunicazione linguistica sia di comprensione della cultura straniera in un'ottica interculturale. Fondamentale è perciò lo sviluppo della consapevolezza di analogie e differenze culturali, indispensabile nel contatto con altre culture, anche all'interno del nostro Paese.

     Scambi virtuali e in presenza, visite e soggiorni di studio anche individuali, stage formativi in Italia o all'estero (in realtà culturali, sociali, produttive, professionali) potranno essere integrati nel percorso liceale.

     OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

     Lingua

     Primo Biennio

     Nell'ambito della competenza linguistico-comunicativa, lo studente comprende in modo globale e selettivo testi orali e scritti su argomenti noti inerenti alla sfera personale e sociale; produce testi orali e scritti, lineari e coesi per riferire fatti e descrivere situazioni inerenti ad ambienti vicini e a esperienze personali; partecipa a conversazioni e interagisce nella discussione, anche con parlanti nativi, in maniera adeguata al contesto; riflette sul sistema (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, ecc.) e sugli usi linguistici (funzioni, varietà di registri e testi, ecc.), anche in un'ottica comparativa, al fine di acquisire una consapevolezza delle analogie e differenze con la lingua italiana; riflette sulle strategie di apprendimento della lingua straniera al fine di sviluppare autonomia nello studio.

     Secondo Biennio

     Nell'ambito della competenza linguistico-comunicativa, lo studente comprende in modo globale, selettivo e dettagliato testi orali/scritti attinenti ad aree di interesse del liceo del made in Italy; produce testi orali e scritti strutturati e coesi per riferire fatti, descrivere fenomeni e situazioni, sostenere opinioni con le opportune argomentazioni; partecipa a conversazioni e interagisce nella discussione, anche con parlanti nativi, in maniera adeguata sia agli interlocutori sia al contesto; riflette sul sistema (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, ecc.) e sugli usi linguistici (funzioni, varietà di registri e testi, aspetti pragmatici, ecc.), anche in un'ottica comparativa, al fine di acquisire una consapevolezza delle analogie e differenze tra la lingua straniera e la lingua italiana; riflette sulla natura delle microlingue delle discipline che caratterizzano il percorso del liceo del made in Italy, riflette su conoscenze, abilità e strategie acquisite nella lingua straniera in funzione della trasferibilità ad altre lingue. A partire dal primo anno del secondo biennio, inizia ad utilizzare la lingua straniera per l'apprendimento di contenuti di un'altra disciplina, coerentemente con l'asse culturale caratterizzante il liceo e in funzione dello sviluppo di interessi personali o professionali, quale occasione ulteriore per lo sviluppo delle competenze nella lingua straniera.

     Quinto Anno

     Lo studente acquisisce competenze linguistico-comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue.

     Produce testi orali e scritti (per riferire, descrivere, argomentare) e riflette sulle caratteristiche formali dei testi prodotti al fine di pervenire al livello di padronanza linguistica atteso.

     Cultura

     Primo Biennio

     Nell'ambito dello sviluppo di conoscenze sull'universo culturale relativo alla lingua straniera, lo studente comprende aspetti relativi alla cultura dei Paesi in cui si parla la lingua, con particolare riferimento all'ambito sociale; analizza semplici testi orali, scritti, iconico-grafici, quali documenti di attualità, testi letterari e non letterari di facile comprensione, film, video, ecc., per coglierne le principali specificità formali e culturali; riconosce similarità e diversità tra fenomeni culturali di Paesi in cui si parlano lingue diverse (es. cultura lingua straniera vs cultura lingua italiana).

     Secondo Biennio

     Nell'ambito dello sviluppo di conoscenze relative all'universo culturale della lingua straniera, lo studente comprende aspetti relativi alla cultura dei Paesi in cui si parla la lingua con particolare riferimento agli ambiti di più immediato interesse del liceo del made in Italy; comprende e contestualizza testi letterari e non letterari di epoche diverse, con priorità per quei generi o per quelle tematiche che risultano motivanti per lo studente; analizza e confronta testi letterari e non letterari, ma anche produzioni artistiche provenienti da lingue/culture diverse (italiane e straniere); utilizza la lingua straniera nello studio di argomenti provenienti da altre discipline; utilizza le tecnologie digitali per approfondire argomenti di studio.

     Quinto Anno

     Lo studente approfondisce aspetti della cultura relativi alla lingua di studio e alla caratterizzazione del liceo del made in Italy, con particolare riferimento alle problematiche e ai linguaggi propri dell'epoca moderna e contemporanea.

     Analizza e confronta testi letterari e non letterari provenienti da lingue e culture diverse (italiane e straniere); comprende e interpreta prodotti culturali di diverse tipologie e generi, su temi di attualità, economia, cinema, musica, arte; utilizza la lingua straniera nello studio di argomenti provenienti da altre discipline; utilizza le nuove tecnologie per fare ricerche, esprimersi creativamente e comunicare con interlocutori stranieri.

 

     LINGUA E CULTURA STRANIERA 2

     LINEE GENERALI E COMPETENZE

 

     Lo studio della lingua e della cultura straniera deve procedere lungo due assi fondamentali tra loro interrelati: lo sviluppo di competenze linguistico-comunicative e lo sviluppo di conoscenze e comprensione critica relative all'universo culturale legato alla lingua di riferimento. Come traguardo dell'intero percorso liceale si pone il raggiungimento di un livello di padronanza riconducibile almeno al livello B1 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue.

     Al tal fine, durante il percorso liceale lo studente acquisisce capacità di comprensione di testi orali e scritti inerenti a tematiche di interesse sia personale sia culturale (ambito letterario, artistico, musicale, scientifico, sociale, economico-giuridico); di produzione di testi orali e scritti per riferire fatti, descrivere situazioni, sostenere opinioni; di interazione nella lingua straniera in maniera adeguata sia agli interlocutori sia al contesto; di comprensione e analisi critica di aspetti relativi alla cultura dei Paesi in cui si parla la lingua, con attenzione a tematiche comuni a più discipline.

     Il valore aggiunto è costituito dall'uso consapevole di strategie comunicative efficaci e dalla riflessione sul sistema e sugli usi linguistici, nonchè sui fenomeni culturali. Si potranno realizzare, con l'opportuna gradualità, anche esperienze d'uso della lingua straniera per la comprensione orale e scritta di contenuti di altre discipline.

     Il percorso formativo prevede l'utilizzo costante della lingua straniera. Ciò consentirà agli studenti di fare esperienze condivise sia di comunicazione linguistica sia di comprensione della cultura straniera in un'ottica interculturale. Fondamentale è perciò lo sviluppo della consapevolezza di analogie e differenze culturali, indispensabile nel contatto con culture altre, anche all'interno del nostro Paese.

     Scambi virtuali e in presenza, visite e soggiorni di studio anche individuali, stage formativi in Italia o all'estero (in realtà culturali, sociali, produttive, professionali) potranno essere integrati nel percorso liceale.

     OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

     Lingua

     Primo Biennio

     Nell'ambito della competenza linguistico-comunicativa, lo studente comprende in modo globale brevi testi orali e scritti su argomenti noti inerenti alla sfera personale e sociale; produce brevi testi orali e scritti per descrivere in modo semplice persone e situazioni; partecipa a brevi conversazioni e interagisce in semplici scambi su argomenti noti d'interesse personale; riflette sul sistema (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, ecc.) e sulle funzioni linguistiche, anche in un'ottica comparativa con la lingua italiana; riflette sulle strategie di apprendimento della lingua straniera al fine di sviluppare autonomia nello studio.

     Secondo Biennio

     Nell'ambito della competenza linguistico-comunicativa, lo studente comprende in modo globale e selettivo testi orali e scritti su argomenti noti inerenti alla sfera personale e sociale; produce testi orali e scritti lineari e coesi per riferire fatti e descrivere situazioni inerenti ad ambienti vicini e a esperienze personali; partecipa a conversazioni e interagisce nella discussione, anche con parlanti nativi, in maniera adeguata al contesto; riflette sul sistema (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, ecc.) e sugli usi linguistici (funzioni, registri, ecc.), anche in un'ottica comparativa, al fine di acquisire una consapevolezza delle analogie e differenze con la lingua italiana; riflette sulla natura delle microlingue delle discipline che caratterizzano il percorso del liceo del made in Italy; utilizza nello studio della lingua abilità e strategie di apprendimento acquisite studiando altre lingue straniere.

     Quinto Anno

     Lo studente acquisisce competenze linguistico-comunicative corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue. In particolare, consolida il proprio metodo di studio, trasferendo nella lingua abilità e strategie acquisite studiando altre lingue; produce testi orali e scritti (per riferire, descrivere, argomentare) e riflette sulle caratteristiche formali dei testi prodotti al fine di pervenire al livello di competenza linguistica atteso.

     Cultura

     Primo Biennio

     Nell'ambito dello sviluppo di conoscenze sull'universo culturale relativo alla lingua straniera, lo studente comprende e analizza aspetti relativi alla cultura dei Paesi in cui si parla la lingua, con particolare riferimento all'ambito sociale; analizza semplici testi orali, scritti, iconico-grafici su argomenti di interesse personale e sociale; confronta aspetti della propria cultura con aspetti relativi alla cultura dei Paesi in cui la lingua è parlata.

     Secondo Biennio

     Nell'ambito dello sviluppo di conoscenze sull'universo culturale relativo alla lingua straniera, lo studente comprende e analizza aspetti relativi alla cultura dei Paesi in cui si parla la lingua, con particolare riferimento agli ambiti di più immediato interesse del liceo del made in Italy; analizza semplici testi orali, scritti, iconico-grafici su argomenti di attualità, economia, letteratura, cinema, arte, ecc.; riconosce similarità e diversità tra fenomeni culturali di Paesi in cui si parlano lingue diverse (es. cultura lingua straniera vs cultura lingua italiana).

     Quinto Anno

     Lo studente approfondisce gli aspetti della cultura relativi alla lingua oggetto di studio; comprende ed elabora brevi testi su temi di interesse personale (letteratura, economia, attualità, cinema, musica, arte); comprende ed analizza documenti in ambito economico-giuridico, anche con il ricorso alle tecnologie digitali; utilizza la lingua straniera per lo studio e l'apprendimento di argomenti inerenti altre discipline.

 

     MATEMATICA

     LINEE GENERALI E COMPETENZE

 

     Al termine del percorso del liceo del made in Italy lo studente conoscerà i concetti e i metodi elementari della matematica, sia interni alla disciplina in sè considerata, sia rilevanti per la descrizione e la previsione di fenomeni, sia nell'ambito classico del mondo fisico che nell'ambito della sfera sociale ed economica. Egli saprà inquadrare le varie teorie matematiche studiate nel contesto storico entro cui si sono sviluppate e ne comprenderà il significato concettuale.

     Lo studente avrà acquisito una visione storico-critica dei rapporti tra le tematiche principali del pensiero matematico e il contesto filosofico, scientifico e tecnologico. In particolare, avrà acquisito il senso e la portata dei tre principali momenti che caratterizzano la formazione del pensiero matematico: la matematica nella civiltà greca, la matematica infinitesimale che nasce con la rivoluzione scientifica del Seicento e che porta alla matematizzazione del mondo fisico, la svolta che prende le mosse dal razionalismo illuministico e che conduce alla formazione della matematica moderna e a un nuovo processo di matematizzazione che investe nuovi campi (tecnologia, scienze sociali, economiche, biologiche) e che ha cambiato il volto della conoscenza scientifica.

     Di qui i gruppi di concetti e metodi che saranno obiettivo dello studio:

     1) gli elementi della geometria euclidea del piano e dello spazio entro cui prendono forma i procedimenti caratteristici del pensiero matematico (definizioni, dimostrazioni, generalizzazioni, assiomatizzazioni);

     2) gli elementi del calcolo algebrico, gli elementi della geometria analitica cartesiana, una buona conoscenza delle funzioni elementari dell'analisi, le nozioni elementari del calcolo differenziale e integrale;

     3) la conoscenza elementare di alcuni sviluppi della matematica moderna, in particolare degli elementi del calcolo delle probabilità e dell'analisi statistica utili all'economia (modelli comportamentali, previsione azioni, marketing);

     4) il concetto di modello matematico e un'idea chiara della differenza tra la visione della matematizzazione caratteristica della fisica classica (corrispondenza univoca tra matematica e natura) e quello della modellistica (possibilità di rappresentare la stessa classe di fenomeni mediante differenti approcci);

     5) costruzione e analisi di semplici modelli matematici di classi di fenomeni, anche utilizzando strumenti informatici per la descrizione e il calcolo, con particolare riguardo per la modellistica economico-sociale e finanziaria;

     6) una chiara visione delle caratteristiche dell'approccio assiomatico nella sua forma moderna e delle sue specificità rispetto all'approccio assiomatico della geometria euclidea classica.

     Questa articolazione di temi e di approcci costituirà la base per istituire collegamenti e confronti concettuali e di metodo con altre discipline come la fisica, le scienze naturali e sociali, l'economia, la filosofia e la storia. L'approccio inter e multi disciplinare, unitamente alla contaminazione tra teoria e pratica, costituisce il fulcro dell'insegnamento delle discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), che risultano particolarmente indicate per favorire negli studenti lo sviluppo di competenze tecniche e creative, necessarie in un mondo sempre più tecnologico e innovativo.

     Al termine del percorso didattico lo studente avrà analizzato i procedimenti caratteristici del pensiero matematico (definizioni, dimostrazioni, generalizzazioni, formalizzazioni), conoscerà le metodologie di base per la costruzione di un modello matematico di un insieme di fenomeni, saprà applicare quanto appreso per la soluzione di problemi, anche utilizzando strumenti informatici di rappresentazione geometrica e di calcolo. Saprà utilizzare le risorse digitali interattive, come simulazioni, giochi didattici o piattaforme di apprendimento online che renderanno l'apprendimento più coinvolgente e accessibile. L'utilizzo delle nuove tecnologie sarà mirato ad incentivare gli studenti a sviluppare il pensiero critico al fine di diventare cittadini digitali consapevoli, ad approfondire la valutazione critica dei vantaggi, delle difficoltà e dei limiti dell'approccio matematico in un ambito di elevata complessità come questo.

     Tali capacità operative saranno particolarmente sviluppate nell'ambito delle modellizzazioni matematiche dei processi sociali ed economici, utilizzando metodologie come l'apprendimento basato su problemi (Problem solving); il Design thinking (approccio che si fonda sulla valorizzazione della creatività degli studenti); il Tinkering che promuove l'indagine creativa attraverso la sperimentazione di strumenti e materiali; l'Hackathon che si configura come approccio didattico collaborativo basato su sfide di co-progettazione che stimolano l'innovazione; il Debate (confronto tra squadre che argomentano tesi contrapposte su specifiche tematiche) che può essere applicato anche a temi etici in ambito STEM ed in particolare in ambito matematico. Questa metodologia consente agli studenti di essere i veri protagonisti delle attività didattiche durante le quali sono invitati a porre domande, proporre ipotesi di risoluzione di problemi, realizzare esprimenti e verifiche sotto la guida dei propri docenti.

     L'ampio spettro di contenuti affrontati richiederà che l'insegnante sia consapevole della necessità di un buon impiego del tempo disponibile. Ferma restando l'importanza dell'acquisizione delle tecniche, verranno evitate dispersioni in tecnicismi ripetitivi o casistiche sterili che non contribuiscono in modo significativo alla comprensione dei problemi. L'approfondimento degli aspetti tecnici non perderà mai di vista l'obiettivo della comprensione in profondità degli aspetti concettuali della disciplina. L'indicazione principale è: pochi concetti e metodi fondamentali, acquisiti in profondità privilegiando la didattica laboratoriale ritenuta maggiormente in grado sia di raccordare le varie discipline, sia di favorire un atteggiamento mentale adeguato con cui affrontare situazioni problematiche. Inoltre, nella scelta dei problemi, è opportuno fare riferimento sia ad aspetti interni alla matematica, sia ad aspetti specifici collegati ad ambiti scientifici (economico, sociale, tecnologico) o, più in generale, al mondo reale.

     OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

     Primo Biennio

     Aritmetica e algebra

     Il primo biennio sarà dedicato al passaggio dal calcolo aritmetico a quello algebrico. Lo studente svilupperà le sue capacità nel calcolo (mentale, con carta e penna, mediante strumenti) con i numeri interi, con i numeri razionali sia nella scrittura come frazione che nella rappresentazione decimale. In questo contesto saranno studiate le proprietà delle operazioni. Lo studente acquisirà una conoscenza intuitiva dei numeri reali, con particolare riferimento alla loro rappresentazione geometrica su una retta. La dimostrazione dell'irrazionalità di altri numeri sarà un'importante occasione di approfondimento concettuale. Lo studio dei numeri irrazionali e delle espressioni in cui essi compaiono fornirà un esempio significativo di applicazione del calcolo algebrico. L'acquisizione dei metodi di calcolo dei radicali non sarà accompagnata da eccessivi tecnicismi manipolatori.

     Lo studente apprenderà gli elementi di base del calcolo letterale, le proprietà dei polinomi e le più semplici operazioni tra di essi.

     Lo studente acquisirà la capacità di eseguire calcoli con le espressioni letterali sia per rappresentare un problema (mediante un'equazione, disequazioni o sistemi) e risolverlo, sia per dimostrare risultati generali, in particolare in aritmetica.

     Lo studente imparerà ad operare con le matrici e a saperne calcolare il determinante in modo da possedere un ulteriore strumento risolutivo dei sistemi lineari di equazioni, da applicare anche nei processi di matematizzazione di semplici problemi reali.

     Geometria

     Il primo biennio avrà come obiettivo la conoscenza dei fondamenti della geometria euclidea del piano. Verrà chiarita l'importanza e il significato dei concetti di postulato, assioma, definizione, teorema, dimostrazione, con particolare riguardo al fatto che, a partire dagli elementi di Euclide, essi hanno permeato lo sviluppo della matematica occidentale. In coerenza con il modo con cui si è presentato storicamente, l'approccio euclideo non sarà ridotto a una formulazione puramente assiomatica.

     Al teorema di Pitagora sarà dedicata una particolare attenzione affinchè ne siano compresi gli aspetti geometrici.

     Lo studente acquisirà la conoscenza delle principali trasformazioni geometriche (traslazioni, rotazioni, simmetrie, similitudini con particolare riguardo al teorema di Talete) e sarà in grado di riconoscere le principali proprietà invarianti.

     La realizzazione di costruzioni geometriche elementari sarà effettuata sia mediante strumenti sia mediante strumenti tecnologici.

     Lo studente apprenderà a far uso del metodo delle coordinate cartesiane, in una prima fase limitato alla rappresentazione di punti e rette nel piano e di proprietà come il parallelismo e la perpendicolarità.

     Relazioni e funzioni

     Obiettivo di studio sarà il linguaggio degli insiemi e delle funzioni (dominio, composizione, inversa, ecc.), anche per costruire semplici rappresentazioni di fenomeni e come primo passo all'introduzione del concetto di modello matematico. In particolare, lo studente imparerà a descrivere un problema con un'equazione, una disequazione o un sistema di equazioni o disequazioni; a ottenere informazioni e ricavare le soluzioni di un modello matematico di fenomeni, anche in contesti di ricerca operativa o di teoria delle decisioni.

     Lo studente studierà le funzioni del tipo f(x) = ax + b, f(x) = |x|, f(x) = a/x, f(x) = x2 sia in termini strettamente matematici sia in funzione della descrizione e soluzione di problemi applicativi. Saprà studiare le soluzioni delle equazioni di primo grado in una incognita e delle disequazioni associate e dei sistemi di equazioni lineari in due incognite, e conoscerà le tecniche necessarie alla loro risoluzione grafica e algebrica. Apprenderà gli elementi della teoria della proporzionalità diretta e inversa.

     Lo studente sarà in grado di passare agevolmente da un registro di rappresentazione a un altro (numerico, grafico, funzionale), anche utilizzando strumenti tecnologici e informatici per la rappresentazione dei dati.

     Dati e previsioni

     Lo studente sarà in grado di rappresentare e analizzare in diversi modi (anche utilizzando strumenti digitali e informatici) un insieme di dati, scegliendo le rappresentazioni più idonee. Saprà distinguere tra caratteri qualitativi, quantitativi discreti e quantitativi continui, operare con distribuzioni di frequenze e rappresentarle. Saranno studiate le definizioni e le proprietà dei valori medi e delle misure di variabilità, nonchè l'uso di strumenti di calcolo (calcolatrice, foglio di calcolo) per analizzare raccolte di dati e serie statistiche. Lo studio sarà svolto il più possibile in collegamento con le altre discipline anche in ambiti entro cui i dati siano raccolti direttamente dagli studenti.

     Lo studente apprenderà la nozione di probabilità, anche con esempi tratti da contesti classici e con l'introduzione di nozioni di statistica utili alla descrizione di ambiti inerenti all'economia (modelli comportamentali, previsione azioni, marketing). Imparerà a ricavare semplici inferenze dai diagrammi statistici. Sarà in grado di studiare un fenomeno sociale, attraverso la rilevazione, elaborazione, presentazione ed interpretazione di fenomeni che riguardano un collettivo in presenza di grandi dati o di informazioni parziali. Svolgerà esercizi di elaborazione statistica relativi ai diversi tipi di distribuzione delle variabili e di incroci fra di esse.

     Elementi di informatica

     Lo studente diverrà familiare con gli strumenti informatici e tecnologici al fine precipuo di rappresentare e manipolare oggetti matematici e studierà le modalità di rappresentazione dei dati elementari testuali e multimediali.

     Un tema fondamentale di studio sarà il concetto di algoritmo e l'elaborazione di strategie di risoluzioni algoritmiche nel caso di problemi semplici e di facile modellizzazione; e, inoltre, il concetto di funzione calcolabile e di calcolabilità e alcuni semplici esempi relativi.

     Inoltre, nel primo biennio verranno affrontati i concetti base dell'I.C.T. a partire dalle caratteristiche architetturali di un pc fino alla gestione del file System e l'utilizzo degli applicativi per l'office automation. Quindi, saranno trattati i concetti di hardware e software, la codifica binaria, i codici ASCI e Unicode, gli elementi base della macchina di Von Neumann: la CPU, la memoria, il BUS di sistema e le periferiche. Verrà affrontato il concetto di programma in esecuzione con particolare attenzione alla gestione della memoria e del file system da parte del S.O. di cui si introdurranno i concetti base.

     Secondo Biennio

     Aritmetica e algebra

     Lo studente apprenderà come fattorizzare semplici polinomi, saprà eseguire semplici casi di divisione con resto fra due polinomi, e imparerà ad operare con le frazioni algebriche specificandone le condizioni di esistenza.

     Lo studio della circonferenza e del cerchio, del numero π, e del numero di Nepero e di contesti in cui compaiono crescite esponenziali e logaritmiche, permetteranno di approfondire la conoscenza dei numeri reali.

     Geometria

     Studierà le proprietà della circonferenza e del cerchio e il problema della determinazione dell'area del cerchio. Apprenderà le definizioni e le proprietà e relazioni elementari delle funzioni circolari, i teoremi che permettono la risoluzione dei triangoli e il loro uso nell'ambito di altre discipline.

     Studierà alcuni esempi significativi di luogo geometrico.

     Affronterà l'estensione allo spazio di alcuni temi e di alcune tecniche della geometria piana, anche al fine di sviluppare l'intuizione geometrica. In particolare, studierà le posizioni reciproche di rette e piani nello spazio, il parallelismo e la perpendicolarità.

     Relazioni e funzioni

     Lo studente imparerà lo studio delle funzioni quadratiche; a risolvere equazioni e disequazioni di secondo grado e a risolvere problemi utilizzando equazioni di secondo grado.

     Studierà le funzioni elementari dell'analisi e i loro grafici e in particolare le funzioni polinomiali, razionali, circolari, esponenziali e logaritmiche.

     Imparerà a costruire semplici modelli di crescita o decrescita esponenziale, nonchè di andamenti periodici, anche in rapporto con lo studio delle altre discipline. Non sarà richiesta l'acquisizione di particolari abilità nella risoluzione di equazioni e disequazioni in cui compaiono queste funzioni.

     Lo studente apprenderà ad analizzare i grafici delle principali funzioni, individuare e analizzare le caratteristiche delle funzioni, operare con funzioni composte e inverse, effettuare ragionamenti qualitativi sulle funzioni. Apprenderà la nozione di crescita media e il concetto di velocità di variazione di un processo rappresentato mediante una funzione.

     Lo studente imparerà gli elementi base di matematica finanziaria.

     Lo studente acquisirà gli elementi di base della teoria dei grafi (grafi semplici, connessi, euleriani) quale esempio di matematica moderna e strumento di modellizzazione di molteplici procedure algoritmiche.

     Dati e previsioni

     Verrà affrontato lo studio delle distribuzioni doppie condizionate e marginali, i concetti di deviazione standard, dipendenza, correlazione e regressione, e di campione; ed inoltre la probabilità condizionata e composta, la formula di Bayes e le sue applicazioni, nonchè gli elementi di base del calcolo combinatorio.

     In relazione con le nuove conoscenze acquisite sarà approfondito il concetto di modello matematico.

     Sarà approfondito l'uso della matematica nelle discipline sociali ed economiche secondo un approccio modellistico. Un tema importante in questo liceo saranno i fondamenti matematici della teoria microeconomica, i fondamenti della teoria dell'utilità, gli elementi di base del modello macroeconomico keynesiano.

     Quinto Anno

     Geometria

     Lo studente affronterà l'estensione allo spazio di alcuni concetti e di alcune tecniche della geometria piana, anche al fine di sviluppare l'intuizione geometrica. In particolare, studierà le posizioni reciproche di rette e piani nello spazio, il parallelismo e la perpendicolarità.

     Relazioni e funzioni

     Lo studente approfondirà lo studio delle funzioni fondamentali dell'analisi anche attraverso esempi tratti dalla fisica o da altre discipline. Acquisirà il concetto di limite di una funzione e imparerà a calcolare i limiti in casi semplici.

     Lo studente acquisirà i principali concetti del calcolo infinitesimale - in particolare la continuità, la derivabilità e l'integrabilità - anche in relazione alle problematiche in cui sono nati (velocità istantanea in meccanica, tangente di una curva, calcolo di aree e volumi). Non sarà richiesto un particolare addestramento alle tecniche del calcolo, che si limiterà alla capacità di derivare le funzioni già studiate, semplici prodotti, quozienti e composizioni di funzioni, le funzioni razionali e alla capacità di integrare funzioni polinomiali intere e altre funzioni elementari, nonchè a determinare aree e volumi in casi semplici. L'obiettivo principale sarà soprattutto quello di comprendere il ruolo del calcolo infinitesimale in quanto strumento concettuale fondamentale nella descrizione e nella modellizzazione di fenomeni fisici, economici o di altra natura. In particolare, si tratterà di approfondire l'idea generale di ottimizzazione e le sue applicazioni in numerosi ambiti, in particolare in quello economico e sociale.

     Dati e previsioni

     Lo studente apprenderà le caratteristiche di alcune distribuzioni di probabilità (in particolare, la distribuzione binomiale e qualche esempio di distribuzione continua).

     In relazione con le nuove conoscenze acquisite, anche nell'ambito delle relazioni della matematica con altre discipline, lo studente avrà ulteriormente approfondito il concetto di modello matematico e sviluppato la capacità di costruirne e analizzarne esempi.

     Avrà anche approfondito le sue conoscenze dei fondamenti elementari della teoria microeconomica (utilità marginale, equilibrio generale e la sua formalizzazione matematica), della macroeconomia e dell'econometria.

 

     FISICA

 

     Al termine del percorso liceale lo studente avrà appreso i concetti fondamentali della fisica, acquisendo consapevolezza del valore culturale della disciplina e della sua evoluzione storica ed epistemologica.

     In particolare, lo studente avrà acquisito le seguenti competenze: osservare e identificare fenomeni; affrontare e risolvere semplici problemi di fisica usando gli strumenti matematici adeguati al suo percorso didattico; avere consapevolezza dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove l'esperimento è inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni naturali, analisi critica dei dati e dell'affidabilità di un processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli; comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società in cui vive.

     La libertà, la competenza e la sensibilità del docente − che valuterà di volta in volta il percorso didattico più adeguato alla singola classe e alla tipologia di liceo all'interno della quale si trova ad operare − svolgeranno un ruolo fondamentale nel trovare un raccordo con altri insegnamenti (in particolare con quelli di matematica, scienze naturali, storia e filosofia) e nel promuovere collaborazioni tra la sua istituzione scolastica e università, enti di ricerca, musei della scienza e mondo del lavoro, soprattutto a vantaggio degli studenti degli ultimi due anni.

     Alla professionalità del docente si deve intendere affidata la responsabilità di declinare, in modo coerente alla tipologia del liceo in cui opera, i percorsi di cui si sono indicate le tappe concettuali essenziali.

     OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

     Secondo Biennio

     Si inizierà a costruire il linguaggio della fisica classica (grandezze fisiche scalari e vettoriali e unità di misura), abituando lo studente a semplificare e modellizzare situazioni reali, a risolvere problemi e ad avere consapevolezza critica del proprio operato. Al tempo stesso, anche con un approccio sperimentale, lo studente avrà chiaro il campo di indagine della disciplina ed imparerà ad esplorare fenomeni e a descriverli con un linguaggio adeguato.

     Lo studio della meccanica riguarderà problemi relativi all'equilibrio dei corpi e dei fluidi e al moto, che sarà affrontato sia dal punto di vista cinematico che dinamico, introducendo le leggi di Newton con una discussione dei sistemi di riferimento inerziali e non inerziali e del principio di relatività di Galilei. Dall'analisi dei fenomeni meccanici, lo studente incomincerà a familiarizzare con i concetti di lavoro, energia e quantità di moto per arrivare a discutere i primi esempi di conservazione di grandezze fisiche. Lo studio della gravitazione, dalle leggi di Keplero alla sintesi newtoniana, consentirà allo studente, anche in rapporto con la storia e la filosofia, di approfondire il dibattito del XVI e XVII secolo sui sistemi cosmologici.

     Nello studio dei fenomeni termici, lo studente affronterà concetti di base come temperatura, quantità di calore scambiato ed equilibrio termico. Il modello del gas perfetto gli permetterà di comprendere le leggi dei gas e le loro trasformazioni. Lo studio dei principi della termodinamica lo porterà a generalizzare la legge di conservazione dell'energia e a comprendere i limiti intrinseci alle trasformazioni tra forme di energia.

     L'ottica geometrica permetterà di interpretare i fenomeni della riflessione e della rifrazione della luce.

     Lo studio delle onde riguarderà le onde meccaniche, i loro parametri, i fenomeni caratteristici e si concluderà con elementi essenziali di ottica fisica.

     I temi indicati dovranno essere sviluppati dal docente secondo modalità e con un ordine coerenti con gli strumenti concettuali e con le conoscenze matematiche in possesso degli studenti, preferibilmente in modo laboratoriale, al fine di rendere lo studente familiare con il metodo di indagine specifico della fisica.

     Quinto Anno

     Lo studio dei fenomeni elettrici e magnetici permetterà allo studente di esaminare criticamente il concetto di interazione a distanza, già incontrato con la legge di gravitazione universale, la necessità del suo superamento e dell'introduzione di interazioni mediate dal campo elettrico, del quale si darà anche una descrizione in termini di energia e potenziale, e dal campo magnetico.

     Lo studente completerà lo studio dell'elettromagnetismo con l'induzione elettromagnetica; un'analisi intuitiva dei rapporti fra campi elettrici e magnetici variabili lo porterà a comprendere la natura delle onde elettromagnetiche, i loro effetti e le loro applicazioni nelle varie bande di frequenza.

     La dimensione sperimentale potrà essere ulteriormente approfondita con attività da svolgersi non solo nel laboratorio didattico della scuola, ma anche presso laboratori di università ed enti di ricerca, aderendo a progetti di orientamento.

     È auspicabile che lo studente possa affrontare percorsi di fisica del XX secolo, relativi al microcosmo e/o al macrocosmo, accostando le problematiche che storicamente hanno portato ai nuovi concetti di spazio e tempo, massa ed energia.

 

     SCIENZE NATURALI

     LINEE GENERALI E COMPETENZE

     Al termine del percorso del primo biennio liceale lo studente possederà le conoscenze disciplinari essenziali e, a livello elementare, le metodologie tipiche delle scienze della natura, in particolare delle scienze della Terra, della chimica e della biologia. Queste diverse aree disciplinari sono caratterizzate da concetti e da metodi di indagine propri, ma si basano tutte sulla stessa strategia dell'indagine scientifica che fa riferimento anche alla dimensione di «osservazione e sperimentazione».

     L'acquisizione di questo metodo, secondo le particolari declinazioni che esso ha nei vari ambiti, unitamente al possesso dei contenuti disciplinari fondamentali, costituisce l'aspetto formativo e orientativo dell'apprendimento/insegnamento delle scienze. Questo è il contributo specifico che il sapere scientifico può dare all'acquisizione di «strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà», anche in indirizzi di studio in cui le scienze vengono trattate solo nel primo biennio.

     Anche in tale contesto la dimensione sperimentale, dimensione costitutiva di tali discipline, è da tenere sempre presente. Si potranno individuare quindi alcune attività sperimentali particolarmente significative da svolgersi lungo l'arco dell'anno, in laboratorio, in classe o sul campo, come esemplificazione del metodo proprio delle discipline, da privilegiare rispetto a sviluppi puramente teorici e/o mnemonici.

     Le tappe di un percorso di apprendimento delle scienze non seguono una logica lineare, ma piuttosto ricorsiva. In termini metodologici, si adotta un approccio di tipo prevalentemente fenomenologico e descrittivo, che tiene conto delle capacità e delle conoscenze degli studenti del primo biennio. Al termine del percorso biennale lo studente avrà perciò acquisito le seguenti competenze: saper effettuare semplici connessioni logiche, riconoscere o stabilire relazioni elementari, e individuare nelle situazioni della vita reale aspetti collegati alle conoscenze acquisite, anche per porsi in modo critico e consapevole di fronte ai temi di carattere scientifico e tecnologico della società attuale. Lo studente alla fine del percorso avrà conseguito risultati di apprendimento che lo mettano in grado di essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate.

     Le composizioni e le articolazioni degli argomenti di queste aree disciplinari richiedono nuove forme di comunicazione e di cooperazione fra i docenti: essi sono chiamati a valutare, nell'esercizio delle proprie funzioni e nel rispetto della libertà di insegnamento, la possibilità di congiungere, integrare e armonizzare, in termini di risorse, le informazioni offerte agli studenti dai diversi punti di vista. L'insegnamento delle scienze, se correttamente interpretato e realizzato, potrà così essere una grande occasione per avvicinare le nuove generazioni alla STEM, per sviluppare la cultura scientifica, per far avanzare nel nostro Paese la capacità di misurarsi con le grandi questioni dello sviluppo economico e dell'integrazione fra le culture e i popoli.

     Le istituzioni scolastiche e gli organi collegiali avranno cura di privilegiare la didattica laboratoriale ritenuta maggiormente in grado sia di raccordare le varie discipline, sia di favorire un atteggiamento mentale adeguato con cui affrontare situazioni problematiche.

     OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

     Primo Biennio

     L'integrazione delle scienze, pur non disperdendo la specificità degli apporti disciplinari, mira a potenziare e sviluppare l'intima connessione del sapere scientifico di base, a partire da quanto acquisito nella scuola secondaria di primo grado e in vista di orientare progressivamente gli studenti alla scelta degli studi successivi a livello post-secondario.

     Nel primo biennio prevale un approccio di tipo fenomenologico, basato su osservazione-descrizione.

     Tale approccio va rispettato perchè è adeguato alle capacità di comprensione degli studenti.

     Si potranno inoltre realizzare, come opportuna introduzione pratica ai metodi dell'indagine scientifica, alcune attività sperimentali significative, quali ad esempio, osservazioni microscopiche dei viventi, esplorazioni di tipo geologico sul campo e osservazione di reazioni chimiche fondamentali.

     Per le scienze della Terra si completano e si approfondiscono contenuti acquisiti già nei precedenti segmenti del sistema d'istruzione, ampliando in particolare il quadro esplicativo dei diversi moti della Terra. Si procede, nello specifico, allo studio di strutture e di fenomeni che riguardano la superficie e sono dovuti sia alle dinamiche esogene (azione dell'atmosfera, della biosfera, dell'idrosfera) che alle dinamiche endogene che originano all'interno delle Terra e che determinano le caratteristiche proprie dei fondali e dei continenti (terremoti, vulcani).

     Per la biologia si riprendono aspetti di carattere osservativo riferiti ai viventi, facendo riferimento in particolare alla loro varietà di forme (biodiversità), ai loro diversi ambienti, alla complessità della loro costituzione (la cellula, con cenni anche alle basi molecolari del suo funzionamento - per esempio, struttura e funzione del DNA), alle relazioni tra gli organismi (evoluzione, genetica mendeliana) e tra organismi e ambiente (ecologia). Vengono infine introdotti i principi e gli elementi essenziali della anatomia e fisiologia del corpo umano, ponendo particolare attenzione agli aspetti di educazione alla salute.

     I contenuti di chimica comprendono l'osservazione e la descrizione di fenomeni e di reazioni semplici (il loro riconoscimento e la loro rappresentazione) con riferimento anche a esempi tratti dalla vita quotidiana; gli stati di aggregazione della materia e le relative trasformazioni; la classificazione della materia (miscugli omogenei ed eterogenei, sostanze semplici e composte) e le relative definizioni operative; le leggi fondamentali e il modello atomico di Dalton; la formula chimica e il suo significato; la classificazione degli elementi secondo Mendeleev; la struttura dell'atomo e i legami chimici; i concetti di base della chimica organica e i principali composti organici, anche in relazione ai contenuti previsti per la biologia.

     Fatti salvi gli elementi di scienze della Terra, che andranno affrontati nella prima classe, anche in rapporto con lo studio della geografia, i contenuti indicati saranno sviluppati dai docenti secondo le modalità e con l'ordine ritenuti più idonei alla classe, al contesto anche territoriale, alla fisionomia della scuola e alle scelte metodologiche da essi operate.

 

     STORIA DELL'ARTE E DEL DESIGN

     LINEE GENERALI E COMPETENZE

 

     Al termine del percorso liceale lo studente ha una chiara comprensione del rapporto tra le opere d'arte e di design e la situazione storica in cui sono state prodotte, quindi dei molteplici legami con la letteratura, il pensiero filosofico e scientifico, la politica, la religione. Attraverso la lettura delle opere pittoriche, scultoree, architettoniche, di design, ha inoltre acquisito confidenza con i linguaggi specifici delle diverse espressioni artistiche ed è capace di coglierne e apprezzarne i valori estetici.

     Fra le competenze acquisite ci sono necessariamente: la capacità di inquadrare correttamente gli artisti e le opere studiate nel loro specifico contesto storico; saper leggere le opere utilizzando un metodo e una terminologia appropriati; essere in grado di riconoscere e spiegare gli aspetti iconografici e simbolici, i caratteri stilistici, le funzioni, i materiali e le tecniche utilizzate.

     Lo studente infine ha consapevolezza del grande valore culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico del nostro Paese e conosce per gli aspetti essenziali le questioni relative alla tutela, alla conservazione e al restauro.

     Fin dal primo anno è dunque necessario chiarire che esistono molti modi di osservare le opere d'arte, fornendo agli studenti gli elementi essenziali di conoscenza dei principali metodi storiografici, e sottolineare che un'opera d'arte non è solo un insieme di valori formali e simbolici, nè il frutto di una generica attività creativa, ma comporta anche una specifica competenza tecnica.

     OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

     Primo Biennio

     Nel corso del primo biennio si affronterà lo studio delle linee essenziali della produzione artistica dalle sue origini nell'area mediterranea alla fine del XIV secolo.

     In considerazione dell'esteso arco temporale e del monte ore disponibile, occorre da parte dell'insegnante una programmazione che realisticamente preveda anzitutto alcuni contenuti irrinunciabili (artisti, opere, movimenti) in ragione della decisiva importanza che hanno avuto in determinati contesti storici, limitando per quanto possibile trattazioni di tipo monografico, ed enucleando di volta in volta i temi più significativi e le chiavi di lettura più appropriate.

     Si potranno poi prevedere degli approfondimenti della tradizione artistica o di significativi complessi archeologici, architettonici o museali del contesto urbano e territoriale.

     Tra i contenuti fondamentali: l'arte greca, scegliendo le opere più significative dei diversi periodi al fine di illustrare una concezione estetica che è alla radice dell'arte occidentale; lo stretto legame con la dimensione politica dell'arte e dell'architettura a Roma; la prima arte cristiana e la dimensione simbolica delle immagini; elementi essenziali di conoscenza della produzione artistica alto-medievale, in particolare dell'arte suntuaria; l'arte romanica, studiata attraverso le costanti formali e i principali centri di sviluppo; le invenzioni strutturali dell'architettura gotica come presupposto di una nuova spazialità; la «nascita» dell'arte italiana, con Giotto e gli altri grandi maestri attivi tra la seconda metà del Duecento e la prima metà del Trecento.

     Secondo Biennio

     Nel corso del secondo biennio si affronterà lo studio della produzione artistica, delle arti applicate e delle origini del design fino al XIX secolo. In considerazione dell'esteso arco temporale e del monte ore disponibile, occorre da parte dell'insegnante una programmazione che realisticamente preveda anzitutto alcuni contenuti irrinunciabili (artisti, opere, movimenti) in ragione della decisiva importanza che hanno avuto in determinati contesti storici, limitando per quanto possibile trattazioni di tipo monografico, ed enucleando di volta in volta i temi più significativi e le chiavi di lettura più appropriate.

     Per l'arte del Rinascimento in particolare, data l'estrema ricchezza e la complessità della produzione artistica di questo periodo, è necessaria da parte del docente una rigorosa selezione di artisti e opere e l'individuazione di un percorso e di criteri guida capaci, comunque, di fornire agli studenti un chiaro quadro di insieme e un certo numero di significativi approfondimenti.

     Tra i contenuti fondamentali: il primo Rinascimento a Firenze e gli «artisti precursori»; la scoperta della prospettiva e le conseguenze per le arti figurative; il classicismo in architettura, e i suoi sviluppi nella cultura architettonica europea; i principali centri artistici italiani; i rapporti tra arte italiana e arte fiamminga; gli iniziatori della «terza maniera»: Leonardo, Michelangelo, Raffaello; la dialettica classicismo-manierismo nell'arte del Cinquecento; la grande stagione dell'arte veneziana.

     Data la grande varietà delle esperienze artistiche di grandi e piccoli centri del Rinascimento, la scelta dei temi da trattare potrà essere orientata, oltre che dalle scelte culturali e didattiche dell'insegnante, dalla realtà territoriale del liceo.

     Analoghi criteri di selezione e di integrazione dei contenuti dovranno essere applicati alla trattazione del Seicento, del Settecento e del primo Ottocento. Tra i contenuti fondamentali: le novità proposte dal naturalismo di Caravaggio e dal classicismo di Annibale Carracci e l'influenza esercitata da entrambi sulla produzione successiva; le opere esemplari del barocco romano e dei suoi più importanti maestri; arte e illusione nella decorazione tardo-barocca e rococò; il vedutismo; la riscoperta dell'antico come ideale civile ed estetico nel movimento neoclassico; l'arte romantica e i suoi legami con il contesto storico, la produzione letteraria, il pensiero filosofico.

     A partire dal secondo biennio, si dovrà riservare una particolare e specifica attenzione alla storia delle arti applicate, con riferimento anche alle tradizioni artigiane presenti nel territorio nelle quali si colgono le premesse dello sviluppo di produzioni caratterizzanti il made in Italy.

     Tra i contenuti fondamentali: tradizioni ed evoluzione dell'artigianato artistico nelle regioni italiane e in Europa; funzionalità ed estetica nell'ideazione di un prodotto; ruolo dell'artigianato in rapporto al mercato e alla committenza; peculiarità dell'artigianato artistico del territorio di riferimento nel contesto della storia delle arti applicate, anche con riferimento ad autori, movimenti e scuole fino alla metà dell'Ottocento.

     Lo studente verrà altresì avviato all'analisi storico estetica del design a partire dalle origini fino al XIX secolo, con approfondimenti/focus su alcuni dei progettisti nazionali più influenti e delle aziende che li hanno sostenuti.

     Quinto Anno

     Nel quinto anno si prevede lo studio del Novecento, a partire dai movimenti di avanguardia fino a tutto il XX secolo, con uno sguardo sulle esperienze contemporanee.

     Tra i contenuti fondamentali: la ricerca artistica dal Postimpressionismo alla rottura con la tradizione operata dalle avanguardie storiche; il clima storico e culturale in cui nasce e si sviluppa il movimento futurista; l'arte tra le due guerre e il ritorno all'ordine; la nascita e gli sviluppi del movimento moderno in architettura; le principali linee di ricerca dell'arte contemporanea; l'arte iper-contemporanea. In relazione allo specifico percorso di studi dedicato al made in Italy, si approfondiranno l'evoluzione delle produzioni artigianali nelle regioni italiane e in Europa; il rapporto tra arte e industria a partire dal movimento «Arts and Crafts», attraverso l'esperienza del Bauhaus, fino alle tendenze del design contemporaneo; linguaggi e ruolo del disegno industriale nello sviluppo della produzione in serie.

     In relazione alla teoria e alla storia del design, saranno approfonditi casi esemplari del XX secolo di progettisti e aziende particolarmente rilevanti per il panorama nazionale e internazionale.

 

     SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

     LINEE GENERALI E COMPETENZE

 

     Al termine del percorso liceale lo studente ha acquisito la consapevolezza della propria corporeità intesa come conoscenza, padronanza e rispetto del proprio corpo; ha consolidato i valori sociali dello sport e ha acquisito una buona preparazione motoria; ha maturato un atteggiamento positivo verso uno stile di vita sano e attivo; ha colto le implicazioni e i benefici derivanti dalla pratica di varie attività fisiche svolte nei diversi ambienti.

     Lo studente consegue la padronanza del proprio corpo sperimentando un'ampia gamma di attività motorie e sportive: ciò favorisce un equilibrato sviluppo fisico e neuromotorio. La stimolazione delle capacità motorie dello studente, sia coordinative che di forza, resistenza, velocità e flessibilità, è sia obiettivo specifico che presupposto per il raggiungimento di più elevati livelli di abilità e di prestazioni motorie.

     Lo studente sa agire in maniera responsabile, ragionando su quanto sta ponendo in atto, riconoscendo le cause dei propri errori e mettendo a punto adeguate procedure di correzione. È in grado di analizzare la propria e l'altrui prestazione, identificandone aspetti positivi e negativi.

     Lo studente sarà consapevole che il corpo comunica attraverso un linguaggio specifico e sa padroneggiare ed interpretare i messaggi, volontari ed involontari, che esso trasmette. Tale consapevolezza favorisce la libera espressione di stati d'animo ed emozioni attraverso il linguaggio non verbale.

     La conoscenza e la pratica di varie attività sportive, sia individuali che di squadra, permettono allo studente di scoprire e valorizzare attitudini, capacità e preferenze personali acquisendo e padroneggiando dapprima le abilità motorie e successivamente le tecniche sportive specifiche, da utilizzare in forma appropriata e controllata. L'attività sportiva, sperimentata nei diversi ruoli di giocatore, arbitro, giudice od organizzatore, valorizza la personalità dello studente generando interessi e motivazioni specifici, utili a scoprire ed orientare le attitudini personali che ciascuno potrà sviluppare. L'attività sportiva si realizza in armonia con l'istanza educativa, sempre prioritaria, in modo da promuovere in tutti gli studenti l'abitudine e l'apprezzamento della sua pratica. Essa potrà essere propedeutica all'eventuale attività prevista all'interno dei Centri sportivi scolastici.

     Lo studente, lavorando sia in gruppo che individualmente, impara a confrontarsi e a collaborare con i compagni seguendo regole condivise per il raggiungimento di un obiettivo comune.

     La conoscenza e la consapevolezza dei benefici indotti da un'attività fisica praticata in forma regolare fanno maturare nello studente un atteggiamento positivo verso uno stile di vita attivo. Esperienze di riuscita e di successo in differenti tipologie di attività favoriscono nello studente una maggior fiducia in sè stesso. Un'adeguata base di conoscenze di metodi, tecniche di lavoro e di esperienze vissute rende lo studente consapevole e capace di organizzare autonomamente un proprio piano di sviluppo/mantenimento fisico e di tenere sotto controllo la propria postura. Lo studente matura l'esigenza di raggiungere e mantenere un adeguato livello di forma psicofisica per poter affrontare in maniera appropriata le esigenze quotidiane rispetto allo studio e al lavoro, allo sport e al tempo libero.

     L'acquisizione di un consapevole e corretto rapporto con i diversi tipi di ambiente non può essere disgiunta dall'apprendimento e dall'effettivo rispetto dei principi fondamentali di prevenzione delle situazioni a rischio (anticipazione del pericolo) o di pronta reazione all'imprevisto, sia a casa che a scuola o all'aria aperta.

     Gli studenti fruiranno inoltre di molteplici opportunità per familiarizzare e sperimentare l'uso di tecnologie e strumenti anche innovativi, applicabili alle attività svolte ed alle altre discipline.

     OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

     Primo Biennio

     Dopo aver verificato il livello di apprendimento conseguito nel corso del primo ciclo dell'istruzione, si strutturerà un percorso didattico atto a colmare eventuali lacune nella formazione di base, ma anche finalizzato a valorizzare le potenzialità di ogni studente.

     La percezione di sè ed il completamento dello sviluppo funzionale delle capacità motorie ed espressive

     Lo studente dovrà conoscere il proprio corpo e la sua funzionalità, ampliare le capacità coordinative e condizionali realizzando schemi motori complessi utili ad affrontare attività sportive, comprendere e produrre consapevolmente i messaggi non verbali leggendo criticamente e decodificando i propri messaggi corporei e quelli altrui.

     Lo sport, le regole e il fair play

     La pratica degli sport individuali e di squadra, anche quando assumerà carattere di competitività, dovrà realizzarsi privilegiando la componente educativa, in modo da promuovere in tutti gli studenti la consuetudine all'attività motoria e sportiva. È fondamentale sperimentare nello sport i diversi ruoli e le relative responsabilità, sia nell'arbitraggio che in compiti di giuria. Lo studente praticherà gli sport di squadra applicando strategie efficaci per la risoluzione di situazioni problematiche; si impegnerà negli sport individuali abituandosi al confronto e alla assunzione di responsabilità personali; collaborerà con i compagni all'interno del gruppo facendo emergere le proprie potenzialità.

     Salute, benessere, sicurezza e prevenzione

     Lo studente conoscerà i principi fondamentali di prevenzione per la sicurezza personale in palestra, a casa e negli spazi aperti, compreso quello stradale; adotterà i principi igienici e scientifici essenziali per mantenere il proprio stato di salute e migliorare l'efficienza fisica, così come le norme sanitarie e alimentari indispensabili per il mantenimento del proprio benessere. Conoscerà gli effetti benefici dei percorsi di preparazione fisica e gli effetti dannosi dei prodotti farmacologici tesi esclusivamente al risultato immediato.

     Relazione con l'ambiente naturale e tecnologico

     Le pratiche motorie e sportive realizzate in ambiente naturale saranno un'occasione fondamentale per orientarsi in contesti diversificati e per il recupero di un rapporto corretto con l'ambiente; esse inoltre favoriranno la sintesi delle conoscenze derivanti da diverse discipline scolastiche.

     Secondo Biennio

     Nel secondo biennio l'azione di consolidamento e di sviluppo delle conoscenze e delle abilità degli studenti proseguirà al fine di migliorare la loro formazione motoria e sportiva.

     A questa età gli studenti, favoriti anche dalla completa maturazione delle aree cognitive frontali, acquisiranno una sempre più ampia capacità di lavorare con senso critico e creativo, con la consapevolezza di essere attori di ogni esperienza corporea vissuta.

     La percezione di sè ed il completamento dello sviluppo funzionale delle capacità motorie ed espressive

     La maggior padronanza di sè e l'ampliamento delle capacità coordinative, condizionali ed espressive permetteranno agli studenti di realizzare movimenti complessi e di conoscere ed applicare alcune metodiche di allenamento tali da poter affrontare attività motorie e sportive di alto livello, supportate anche da approfondimenti culturali e tecnico-tattici.

     Lo studente saprà valutare le proprie capacità e prestazioni confrontandole con le appropriate tabelle di riferimento e svolgere attività di diversa durata e intensità, distinguendo le variazioni fisiologiche indotte dalla pratica motoria e sportiva. Sperimenterà varie tecniche espressivo-comunicative in lavori individuali e di gruppo, che potranno suscitare un'autoriflessione ed un'analisi dell'esperienza vissuta.

     Lo sport, le regole e il fair play

     L'accresciuto livello delle prestazioni permetterà agli allievi un maggiore coinvolgimento in ambito sportivo, nonchè la partecipazione e l'organizzazione di competizioni della scuola nelle diverse specialità sportive o attività espressive.

     Lo studente coopererà in equipe, utilizzando e valorizzando con la guida del docente le propensioni individuali e l'attitudine a ruoli definiti; saprà osservare ed interpretare i fenomeni legati al mondo sportivo e all'attività fisica; praticherà gli sport approfondendone la teoria, la tecnica e la tattica.

     Salute, benessere, sicurezza e prevenzione

     Ogni allievo saprà prendere coscienza della propria corporeità al fine di perseguire quotidianamente il proprio benessere individuale. Saprà adottare comportamenti idonei a prevenire infortuni nelle diverse attività, nel rispetto della propria e dell'altrui incolumità; egli dovrà pertanto conoscere le informazioni relative all'intervento di primo soccorso.

     Relazione con l'ambiente naturale e tecnologico

     Il rapporto con la natura si svilupperà attraverso attività che permetteranno esperienze motorie ed organizzative di maggior difficoltà, stimolando il piacere di vivere esperienze diversificate, sia individualmente che nel gruppo.

     Gli allievi sapranno affrontare l'attività motoria e sportiva utilizzando attrezzi, materiali ed eventuali strumenti tecnologici e/o informatici.

     Quinto Anno

     La personalità dello studente potrà essere pienamente valorizzata attraverso l'ulteriore diversificazione delle attività, utili a scoprire ed orientare le attitudini personali nell'ottica del pieno sviluppo del potenziale di ciascun individuo. In tal modo, le scienze motorie potranno far acquisire allo studente abilità molteplici, trasferibili in qualunque altro contesto di vita. Ciò porterà all'acquisizione di corretti stili comportamentali che abbiano radice nelle attività motorie sviluppate nell'arco del quinquennio in sinergia con l'educazione alla salute, all'affettività, all'ambiente e alla legalità.

     La percezione di sè ed il completamento dello sviluppo funzionale delle capacità motorie ed espressive

     Lo studente sarà in grado di sviluppare un'attività motoria complessa, adeguata ad una completa maturazione personale.

     Avrà piena conoscenza e consapevolezza degli effetti positivi generati dai percorsi di preparazione fisica specifici. Saprà osservare e interpretare i fenomeni connessi al mondo dell'attività motoria e sportiva proposta nell'attuale contesto socioculturale, in una prospettiva di durata lungo tutto l'arco della vita.

     Lo sport, le regole e il fair play

     Lo studente conoscerà e applicherà le strategie tecnico-tattiche dei giochi sportivi; saprà affrontare il confronto agonistico con un'etica corretta, con rispetto delle regole e vero fair play. Saprà svolgere ruoli di direzione dell'attività sportiva, nonchè organizzare e gestire eventi sportivi nel tempo scuola ed extra-scuola.

     Salute, benessere, sicurezza e prevenzione

     Lo studente assumerà stili di vita e comportamenti attivi nei confronti della propria salute intesa come fattore dinamico, conferendo il giusto valore all'attività fisica e sportiva, anche attraverso la conoscenza dei principi generali di una corretta alimentazione e di come essa è utilizzata nell'ambito dell'attività fisica e nei vari sport.

     Relazione con l'ambiente naturale e tecnologico

     Lo studente saprà mettere in atto comportamenti responsabili nei confronti del comune patrimonio ambientale, tutelando lo stesso ed impegnandosi in attività ludiche e sportive in diversi ambiti, anche con l'utilizzo della strumentazione tecnologica e multimediale a ciò preposta.

 

     LABORATORIO INTERDISCIPLINARE

     LINEE GENERALI

 

     Il liceo del made in Italy prevede, a partire dal secondo anno del primo biennio di studio, l'attivazione di due laboratori interdisciplinari in cui sono coinvolte le discipline afferenti ai seguenti macro ambiti:

     ambito umanistico-linguistico («Lingua e letteratura italiana», «Storia e geografia», «Storia», «Filosofia», «Storia dell'arte e del design»);

     ambito scientifico-giuridico-economico («Matematica», «Fisica», «Diritto»/«Scienze giuridiche per il made in Italy», «Economia politica»/«Scienze economiche per il made in Italy»).

     In considerazione della specificità e degli obiettivi del percorso liceale del made in Italy, si precisa che l'apporto fornito dalle lingue straniere può essere previsto in entrambi i laboratori.

     DENOMINAZIONE

 

     Il laboratorio interdisciplinare di ambito umanistico-linguistico è denominato «Cultura e comunicazione del made in Italy»; il laboratorio interdisciplinare di ambito scientifico-giuridico-economico è denominato «Dai distretti ai mercati globali: strumenti e strategie per il made in Italy».

     MONTE ORE E ANNUALITÀ

 

     I laboratori di entrambi gli ambiti interdisciplinari sono attivati a partire dal secondo anno del primo biennio di studi del liceo del made in Italy di cui costituiscono parte integrante e obbligatoria, in relazione al raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento e del relativo Profilo educativo, culturale e professionale (PECUP).

     2° anno: 30 ore complessive, suddivise equamente tra i due laboratori (15 + 15)

     3° anno: 40 ore complessive, suddivise equamente tra i due laboratori (20 + 20)

     4° anno: 50 ore complessive, suddivise equamente tra i due laboratori (25 + 25)

     5° anno: 60 ore complessive, suddivise equamente tra i due laboratori (30 + 30)

     Il monte ore complessivo (2°, 3°, 4° e 5° anno) dei percorsi laboratoriali interdisciplinari del liceo del made in Italy risulta, pertanto, di 180 ore.

     OBIETTIVI

 

     Al fine di rafforzare all'interno del curricolo lo sviluppo delle competenze richieste e di attivare metodologie didattiche finalizzate all'innovazione dei processi di insegnamento/apprendimento, sono introdotti due percorsi laboratoriali interdisciplinari, ciascuno dei quali verte annualmente su una tematica specifica da sviluppare durante il corso dell'anno corrispondente, come di seguito indicato.

     Le modalità di apprendimento nello spazio laboratoriale interdisciplinare si articolano in moduli formativi (unità di apprendimento - UdA) che prevedono compiti di realtà al termine delle attività.

     L'intento è di favorire il coinvolgimento degli studenti in comportamenti proattivi e atteggiamenti partecipativi.

     Nei percorsi laboratoriali le competenze disciplinari, le competenze di indirizzo e le competenze trasversali possono essere ricondotte alle otto competenze chiave europee indicate nella raccomandazione del Consiglio, del 22 maggio 2018:

     competenza alfabetica funzionale;

     competenza multilinguistica;

     competenza matematica e competenza di base in scienze e tecnologie;

     competenza digitale;

     competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare;

     competenza sociale e civica in materia di cittadinanza;

     competenza imprenditoriale;

     competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali.

     VALUTAZIONE

 

     Il laboratorio interdisciplinare è parte integrante del curricolo degli studi del liceo del made in Italy; pertanto, al termine dell'anno scolastico sarà espressa la valutazione dei due laboratori interdisciplinari, la quale confluisce nelle singole discipline.

 

     LABORATORIO INTERDISCIPLINARE

 

     «CULTURA E COMUNICAZIONE DEL MADE IN ITALY»

     LINEE GENERALI E COMPETENZE

 

     Il laboratorio coinvolge nel secondo anno del primo biennio, nel secondo biennio e nel quinto anno le discipline dell'area umanistica «Lingua e letteratura italiana», «Storia e geografia», «Storia», «Filosofia», «Storia dell'arte e del design» in una programmazione didattica interdisciplinare.

     Suo compito principale è seguire lo studente in un percorso che lo conduca a saper individuare, analizzare e riconoscere gli elementi caratterizzanti la cultura del made in Italy; le specificità territoriali che lo connotano; la presenza e la diffusione nelle dimensioni temporale e spaziale del patrimonio materiale e immateriale dell'Italia.

     Il laboratorio potrà avvalersi di casi di studio, buone pratiche, storie di successo, eventualmente con l'apporto di esperti provenienti da università, ITS Academy e imprese, anche al fine di sviluppare specifiche competenze per la valorizzazione della dimensione estetica delle manifestazioni del made in Italy.

     Il laboratorio dedicherà una specifica attenzione all'acquisizione di competenze comunicative, volte alla promozione del made in Italy anche in ambito internazionale attraverso le più innovative modalità di comunicazione.

     OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

 

     Il laboratorio interdisciplinare «Cultura e comunicazione del made in Italy» si sviluppa a partire dal secondo anno del primo biennio (15 ore), prosegue nel secondo biennio e quinto anno (per la durata rispettivamente di 20 ore, 25 ore, 30 ore) per un monte ore complessivo di 90 ore.

     Gli insegnamenti del laboratorio sono svolti con criterio modulare e prevedono la realizzazione di esperienze che includono:

     apprendimento attivo;

     apprendimento basato su progetti;

     apprendimento esperienziale;

     attività esterne che mettono gli studenti in relazione con la comunità locale e le imprese.

     Nell'arco dei quattro anni la formazione laboratoriale prevede:

     lo sviluppo progressivo di obiettivi specifici di apprendimento connessi al singolo percorso laboratoriale, attraverso l'acquisizione di conoscenze specifiche delle caratteristiche, delle tecniche e delle tecnologie relative all'ambito caratterizzante il laboratorio attivato;

     l'acquisizione di competenze di base trasversali alle attività laboratoriali e alle procedure progettuali (uso appropriato del linguaggio tecnico, ordine, spazi, tempi, autonomia operativa, corretto utilizzo degli strumenti e delle tecnologie).

     LE QUATTRO TEMATICHE DEL LABORATORIO

 

     a) La comunicazione per il made in Italy;

     b) il patrimonio culturale e paesaggistico nazionale;

     c) arte, estetica e design del made in Italy;

     d) uno sguardo al futuro.

     OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DELLE SINGOLE TEMATICHE

     Di seguito vengono indicati gli obiettivi specifici di apprendimento per ciascuna delle quattro tematiche.

     a) La comunicazione per il made in Italy (2° anno - 15 ore)

     Saper distinguere i contesti comunicativi, i relativi obiettivi e il target di riferimento;

     saper produrre testi orali e scritti di diversa tipologia e genere, anche in lingua straniera;

     saper individuare e applicare le strategie e tecnologie comunicative idonee per lo specifico contesto comunicativo;

     saper valorizzare il patrimonio linguistico, culturale, artistico e produttivo in progetti di promozione internazionale del made in Italy.

     b) Il patrimonio culturale e paesaggistico nazionale (3° anno - 20 ore)

     Saper riconoscere le principali caratteristiche del patrimonio culturale e paesaggistico nazionale in prospettiva storica e geografica;

     saper individuare e analizzare le influenze esercitate dalle diverse componenti (storiche, culturali, artistiche, sociali) che hanno concorso alla specificità della trama del made in Italy;

     saper analizzare gli ambiti del patrimonio artistico-culturale del made in Italy maggiormente diffusi nel mondo da un punto di vista diacronico e geografico;

     saper individuare prospettive innovative e soluzioni di miglioramento nella comunicazione del patrimonio materiale e immateriale del territorio di riferimento.

     c) Arte, estetica e design del made in Italy (4° anno - 25 ore)

     Saper riconoscere gli elementi essenziali della diffusione della produzione artistica e del design del made in Italy nel mondo, attraverso un'analisi storica del processo e un esame critico degli elementi economici, geografici e territoriali che ne hanno promosso la diffusione;

     saper identificare gli esiti generali e specifici della diffusione del patrimonio artistico e del design del made in Italy nel mondo, analizzandone i risultati dal punto di vista di innovazione sociale, culturale, economica e scientifica nel contesto nazionale e internazionale;

     saper utilizzare nuove metodologie di progettazione tecnologica e di innovazione del processo produttivo finalizzato alla promozione nazionale e internazionale dei prodotti del made in Italy;

     saper innovare i modelli produttivi tradizionali del made in Italy con particolare attenzione alla sostenibilità economica, ambientale e sociale dei processi.

     d) Uno sguardo al futuro (5° anno - 30 ore)

     Saper individuare potenzialità non ancora pienamente espresse del made in Italy;

     saper individuare e applicare strumenti strategici per l'innovazione dei modelli culturali e produttivi del made in Italy;

     saper attivare le competenze interdisciplinari per lo sviluppo culturale e produttivo locale e nazionale, anche in prospettiva sociale;

     saper interagire in prospettiva globale per attivare processi di innovazione e di miglioramento.

 

     LABORATORIO INTERDISCIPLINARE

     «DAI DISTRETTI AI MERCATI GLOBALI: STRUMENTI E STRATEGIE PER IL MADE IN ITALY»

     LINEE GENERALI E COMPETENZE

 

     Il laboratorio coinvolge nel secondo anno del primo biennio, nel secondo biennio e nel quinto anno le discipline di ambito scientifico-giuridico-economico: «Matematica», «Fisica», «Diritto»/«Scienze giuridiche per il made in Italy», «Economia politica»/«Scienze economiche per il made in Italy».

     Suo compito principale è seguire lo studente in un percorso che lo guidi verso la conoscenza dei principali distretti industriali del made in Italy, con un focus sulle vocazioni economiche dei territori e sui modelli produttivi e organizzativi adottati per rispondere alle sfide presenti e future dei mercati internazionali di riferimento.

     L'intento del laboratorio è quello di integrare l'apprendimento teorico della matematica, che fornisce le tecniche di base comunemente usate in economia, con le discipline giuridiche ed economiche, al fine di dotare lo studente dei fondamentali strumenti di analisi quantitativa e qualitativa. Il laboratorio si articolerà anche nello studio di concrete situazioni di business e di casi specifici connessi alle filiere industriali del made in Italy, e alla loro tutela, valorizzazione e promozione sui mercati globali. Nella progettazione del laboratorio verranno coinvolti gli insegnamenti delle due lingue straniere in modo da poter veicolare, in ambito internazionale, contenuti utili alla promozione del made in Italy.

     OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

 

     Il laboratorio interdisciplinare «Dai distretti ai mercati globali: strumenti e strategie per il made in Italy» si sviluppa a partire dal secondo anno del primo biennio (15 ore), prosegue nel secondo biennio e quinto anno (per la durata rispettivamente di 20 ore, 25 ore, 30 ore) per un monte ore complessivo di 90 ore.

     Gli insegnamenti del laboratorio sono svolti con criterio modulare e prevedono la realizzazione di esperienze che includono:

     apprendimento attivo;

     apprendimento basato su progetti;

     apprendimento esperienziale;

     attività esterne che mettono gli studenti in relazione con la comunità locale e le imprese.

     Nell'arco dei quattro anni la formazione laboratoriale prevede:

     lo sviluppo progressivo di obiettivi specifici di apprendimento connessi al singolo percorso laboratoriale, attraverso l'acquisizione di conoscenze delle caratteristiche, delle tecniche e delle tecnologie relative all'ambito caratterizzante il laboratorio attivato;

     l'acquisizione di competenze di base trasversali alle attività laboratoriali e alle procedure progettuali (uso appropriato del linguaggio tecnico, ordine, spazi, tempi, autonomia operativa, corretto utilizzo degli strumenti e delle tecnologie).

     LE QUATTRO TEMATICHE DEL LABORATORIO

 

     a) Distretti e filiere produttive del made in Italy;

     b) tutela del made in Italy;

     c) valorizzazione del made in Italy;

     d) promozione, internazionalizzazione e digitalizzazione per il made in Italy.

     OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DELLE SINGOLE TEMATICHE

     a) Distretti e filiere produttive del made in Italy (2° anno - 15 ore)

     Conoscere la geografia economica dei distretti industriali e i loro caratteri distintivi, nonchè la diffusione dei loro prodotti sul mercato estero;

     conoscere i punti di forza e di debolezza dei settori di specializzazione del made in Italy con particolare riguardo a quelli del territorio di riferimento e alle tecnologie emergenti;

     conoscere, comunicare e valorizzare la relazione «cultura italiana e imprenditorialità» come driver dello sviluppo del made in Italy;

     comprendere le strategie d'impresa al variare del quadro macroeconomico generale.

     b) Tutela del made in Italy (3° anno - 20 ore)

     Conoscere il fenomeno della contraffazione e dell'Italian sounding e le relative strategie di contrasto;

     conoscere gli strumenti di tutela previsti dall'ordinamento nazionale (es. marchi collettivi) ed europeo (es. DOP/IGP/STG) e apprendere metodi e tecniche per difendere all'estero il capitale industriale e intellettuale;

     conoscere le tecniche per realizzare ricerche di anteriorità per brevetti e marchi;

     apprendere le procedure di deposito marchi e brevetti internazionali;

     conoscere gli strumenti per la tutela del design in settori specifici.

     c) Valorizzazione del made in Italy (4° anno - 25 ore)

     Conoscere le norme per l'etichettatura;

     conoscere le tecniche del packaging di prodotto per la valorizzazione del made in Italy;

     saper gestire la tracciabilità e l'origine dei luoghi di lavorazione/produzione;

     conoscere e saper analizzare casi di studio di comunicazione efficace della produzione del made in Italy, in un'ottica di valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale e attraverso diversi strumenti mediali.

     d) Promozione, internazionalizzazione e digitalizzazione per il made in Italy (5° anno - 30 ore)

     Saper applicare le normative relative agli scambi internazionali per settori e mercati specifici;

     conoscere le modalità operative del Sistema nazionale di promozione (Ice - Agenzia, Cassa depositi e prestiti, SACE S.p.A., SIMEST S.p.A.) e le politiche promozionali regionali;

     saper utilizzare le piattaforme logistiche e i sistemi per il commercio online;

     saper utilizzare il marketing digitale per la promozione online dei prodotti (target, posizionamento, strategie di vendita);

     saper creare e gestire campagne promozionali in rete.

     Conoscere e saper applicare i concetti matematici relativi ai 4 punti sopra considerati.

 

ALLEGATO B

 

ALLEGATO C

 

 

ALLEGATO D

 

 

ALLEGATO E

 

 

ALLEGATO F

 

 

 

 

ALLEGATO G

 

 

 

     ALLEGATO G-bis [9]

 

     PIANO DEGLI STUDI

     del

     LICEO DEL MADE IN ITALY

 

 

Classi di concorso

1° biennio

2° biennio

5° anno

 

1° anno

2° anno

3° anno

4° anno

 

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti - Orario annuale

Lingua e letteratura italiana

A-12 A-11

132

132

132

132

132

Storia e geografia

A-12 A-11

99

99

 

 

 

Storia

A-19 A-12 A-11

 

 

66

66

66

Filosofia

A-18 A-19

 

 

66

66

66

Diritto

A-46

99

99

 

 

 

Economia politica

A-46

99

99

 

 

 

Scienze giuridiche per il made in Italy

A-46

 

 

99

99

99

Scienze economiche per il made in Italy

A-46

 

 

99

99

99

Lingua e cultura straniera 1

A-22 (ex A-24)

99

99

99

99

99

Lingua e cultura straniera 2

A-22 (ex A-24)

66

66

99

99

99

Matematica*

A-26 A-27

99

99

99

99

99

Fisica

A-27

 

 

66

66

66

Scienze naturali**

A-50

66

66

 

 

 

Storia dell'arte e del design

A-01 (ex A-17) A-54

33

33

66

66

66

Scienze motorie e sportive

A-48

66

66

66

66

66

Religione cattolica o attività alternative

 

33

33

33

33

33

 

891

891

990

990

990

di cui:

Laboratori interdisciplinari per il made in Italy ***

 

30

40

50

60

PCTO per il made in Italy

 

20

 

100

 

 

* Con Informatica al primo biennio

** Biologia, Chimica, Scienze della Terra

*** L'individuazione delle discipline specifiche resta a cura del Collegio docenti

N.B. E' previsto l'insegnamento, nella lingua straniera 1, dei contenuti di un'altra disciplina (CLIL) caratterizzante il percorso liceale. Tale insegnamento si sviluppa nel terzo, quarto e quinto anno di corso (secondo biennio e quinto anno), per almeno un terzo del monte ore annuale della disciplina individuata.

 

ALLEGATO H

 

 

ALLEGATO I

 

ALLEGATO L

 


[1] Comma così modificato dall'art. 2 del D.P.R. 25 novembre 2024, n. 222.

[2] Comma così modificato dall'art. 2 del D.P.R. 25 novembre 2024, n. 222.

[3] Comma così modificato dall'art. 2 del D.P.R. 25 novembre 2024, n. 222.

[4] Articolo inserito dall'art. 2 del D.P.R. 25 novembre 2024, n. 222.

[5] Lettera così modificata dall'art. 2 del D.P.R. 25 novembre 2024, n. 222.

[6] Comma inserito dall'art. 2 del D.P.R. 25 novembre 2024, n. 222.

[7] Allegato inserito dall'art. 2 del D.P.R. 25 novembre 2024, n. 222.

[8] Allegato inserito dall'art. 2 del D.P.R. 25 novembre 2024, n. 222.

[9] Allegato inserito dall'art. 2 del D.P.R. 25 novembre 2024, n. 222.