Settore: | Codici regionali |
Regione: | Umbria |
Materia: | 3. sviluppo economico |
Capitolo: | 3.2 agricoltura e foreste |
Data: | 05/07/2004 |
Numero: | 10 |
Sommario |
Art. 1. (Modificazione dell’art. 1). |
Art. 2. (Modificazione ed integrazione dell’ art. 2). |
Art. 3. (Modificazione dell’art. 3). |
Art. 4. (Modificazione dell’art. 4). |
Art. 5. (Modificazione dell’art. 5). |
Art. 6. (Norma di prima applicazione). |
Art. 7. (Efficacia). |
§ 3.2.146 - L.R. 5 luglio 2004, n. 10. [1]
Modificazioni ed integrazioni della legge regionale 27 novembre 2003, n. 20 - Interventi a favore degli allevatori partecipanti al piano vaccinale per la febbre catarrale degli ovini (blue-tongue).
(B.U. 21 luglio 2004, n. 30).
Art. 1. (Modificazione dell’art. 1).
1. L’articolo 1 della
«Art. l. (Oggetto e finalità).
1. La presente legge dispone interventi finalizzati al risarcimento di danni diretti ed indiretti conseguenti alla vaccinazione obbligatoria disposta nell’ambito dei piani vaccinali o da blocchi sanitari previsti dalle competenti autorità statali e regionali, nonché aiuti per le spese di raccolta e smaltimento degli animali, qualunque sia la causa di morte.».
Art. 2. (Modificazione ed integrazione dell’ art. 2).
1. Dopo la lettera b), del comma l, dell’articolo 2 della
«b-bis) per lo smaltimento delle carcasse;
b-ter) per la mancata movimentazione conseguente a blocco veterinario;
b-quater) per il deprezzamento post sblocco;
b-quinquies) per la riduzione della natalità;
b-sexties) per la riduzione della produzione lattea.».
2. Il comma 2 dell’articolo 2 della
Art. 3. (Modificazione dell’art. 3).
1. L’articolo 3 della
«Art. 3. (Beneficiari).
l. Sono considerati beneficiari gli imprenditori agricoli che esercitano l’attività nel territorio regionale, conduttori di aziende con allevamenti zootecnici.
2. La concessione dei risarcimenti previsti dalla presente legge è in ogni caso effettuata nel limite delle previsioni annuali di bilancio.».
Art. 4. (Modificazione dell’art. 4).
1. L’articolo 4 della
«Art. 4. (Misura degli aiuti).
1. Il risarcimento di cui all’articolo 2 è concesso nei casi di:
a) morte dei capi, conseguente alla vaccinazione, nella misura del novanta per cento del valore di mercato del capo, con riferimento ai prezzi dell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, di seguito denominato ISMEA, in caso di morte entro quaranta giorni dalla data di vaccinazione, come certificato dal veterinario incaricato o dal Servizio veterinario della competente Azienda sanitaria locale - ASL o di morte per infezione da febbre catarrale. Il risarcimento non è cumulabile con gli indennizzi previsti dalla
b) aborto tardivo, conseguente alla vaccinazione, nella misura del novanta per cento del valore di mercato del nascituro, con riferimento ai prezzi ISMEA, in caso di aborto nell’ultimo periodo di gestazione entro quaranta giorni dalla data di vaccinazione, come certificato dal veterinario incaricato o dal Servizio veterinario della competente ASL;
c) smaltimento delle carcasse, nella misura dell’ottanta per cento della spesa effettivamente sostenuta, come da fattura, esteso a tutte le specie allevate e per qualsiasi causa di morte e comunque non superiore ad euro 200,00 a capo per le specie bovina, bufalina ed equina, ed euro 70,00 a capo per le specie suina ed ovicaprina;
d) riduzione natalità, conseguente alla vaccinazione, nella misura dell’ottanta per cento del valore di mercato del nascituro, con riferimento ai prezzi ISMEA, al netto di una franchigia del dieci per cento e sulla base dei dati riferiti all’anno precedente con uguale numero di fattrici;
e) riduzione produzione lattea, conseguente alla vaccinazione, nella misura del settanta per cento del prezzo medio regionale del latte, al netto di una franchigia del dieci per cento, sulla scorta delle fatture riferite al momento del danno e confrontate con quelle emesse nello stesso periodo dell’anno precedente.
2. È concesso un risarcimento diversificato nei casi di:
a) mancata movimentazione conseguente a blocco veterinario per specie e categoria, dipendente dai diversi costi della razione alimentare giornaliera e rapportato al numero di giorni di blocco, al netto di una franchigia pari a venti giorni;
b) deprezzamento post sblocco, per specie e categoria, a fronte di una riduzione di prezzi di mercato con riferimento ai prezzi ISMEA, superiore al cinque per cento.».
Art. 5. (Modificazione dell’art. 5).
1. L’articolo 5 della
«Art. 5. (Modalità di erogazione degli indennizzi).
1. La Giunta regionale disciplina con proprio atto le procedure e le modalità per l’erogazione dei risarcimenti, nonché l’eventuale adeguamento degli importi di cui all’articolo 4, comma l, lett. c).».
Art. 6. (Norma di prima applicazione).
1. Le disposizioni di cui alla
Art. 7. (Efficacia).
1. Alla presente legge è data attuazione dal giorno successivo alla pubblicazione, nel Bollettino Ufficiale della Regione, dell’avviso di esito positivo dell’esame da parte della Commissione dell’Unione europea.
[1] Abrogata dall'art. 225 della