§ 2.1.94 - R.R. 12 novembre 2001, n. 6.
Funzionamento del Comitato legislativo e procedure di formazione degli atti normativi di competenza della Giunta regionale.


Settore:Codici regionali
Regione:Umbria
Materia:2. amministrazione regionale
Capitolo:2.1 ordinamento degli uffici e del personale
Data:12/11/2001
Numero:6


Sommario
Art. 1.  (Compiti).
Art. 2.  (Composizione).
Art. 3.  (Presidente).
Art. 4.  (Convocazione).
Art. 5.  (Procedimento).
Art. 6.  (Sedute).
Art. 7.  (Attività di segreteria).
Art. 8.  (Abrogazione).


§ 2.1.94 - R.R. 12 novembre 2001, n. 6. [1]

Funzionamento del Comitato legislativo e procedure di formazione degli atti normativi di competenza della Giunta regionale.

(B.U. n. 57 del 21 novembre 2001 - S.O. n. 2).

 

Art. 1. (Compiti).

     1. Il Comitato legislativo, istituito con regolamento regionale n. 1 del 25 febbraio 2000, di seguito denominato Comitato, esprime parere preventivo obbligatorio ai sensi dell'articolo 23 del regolamento interno della Giunta regionale, approvato con deliberazione 13 dicembre 2000, n. 1439, sui disegni di legge di iniziativa della Giunta regionale e sui regolamenti che i Direttori regionali intendono proporre alla Giunta.

     2. Il parere di cui al comma 1 è reso al fine di garantire:

     a) la qualità dei testi, con riguardo alla coerenza giuridica, logica e sistematica nonché la semplicità, chiarezza e proprietà del linguaggio normativo e della scrittura, nel rispetto delle regole e dei criteri per la redazione degli stessi, fissati a livello statale e regionale;

     b) il rispetto della normativa comunitaria e di quella statale applicabile;

     c) la coerenza con le disposizioni dello statuto, con la normativa e con la programmazione regionali;

     d) l'armonia con i principi contenuti nelle disposizioni statali e regionali concernenti la semplificazione e il riassetto della legislazione vigente, l'economicità dei procedimenti e dell'azione amministrativa, il decentramento delle funzioni regionali e la coerenza con le riforme istituzionali.

     3. Il Comitato elabora studi e formula proposte al Presidente della Giunta regionale sui problemi istituzionali di particolare rilevanza, anche con riferimento all'attività della Conferenza Stato-Regioni.

     4. Su richiesta della Giunta regionale il Comitato valuta i progetti di legge di iniziativa consiliare, degli enti locali territoriali e dei cittadini, nonché gli emendamenti sostanziali ai disegni di legge di iniziativa giuntale, all'esame degli organi consiliari.

     5. Il Comitato svolge azione di monitoraggio e verifica dell'impatto della normativa vigente e coordina le operazioni di riassetto della stessa, con particolare riferimento alla redazione di testi unici.

 

     Art. 2. (Composizione).

     1. Il Comitato è composto da:

     a) il Segretario generale della Presidenza della Giunta regionale;

     b) il Direttore regionale alle risorse umane, finanziarie e strumentali;

     c) il Coordinatore dell'Area della programmazione strategica;

     d) il Responsabile del Servizio affari giuridici e legislativi;

     e) il Responsabile del Servizio riforme e affari istituzionali;

     f) il Responsabile del Servizio segreteria della Giunta regionale.

     2. I Direttori competenti sui singoli argomenti all'ordine del giorno partecipano alle sedute anche tramite loro delegati.

     3. La Giunta regionale, su proposta del Segretario generale della Presidenza, con riferimento alle esigenze espresse dal Comitato, può incaricare di partecipare ai lavori dello stesso, in relazione ad oggetti o problematiche determinati, esperti esterni di elevata professionalità e comprovata capacità nelle materie da trattare.

     4. Agli esperti di cui al comma 3 spetta un compenso nella misura stabilita dalla Giunta regionale all'atto dell'incarico.

     5. Agli incarichi di cui ai commi 3 e 4 si applicano le norme della legge regionale 23 marzo 1981, n. 14.

 

     Art. 3. (Presidente).

     1. Il Comitato è presieduto dal dirigente responsabile del Servizio affari giuridici e legislativi della segreteria generale della Presidenza della Giunta regionale.

     2. Il Presidente svolge i seguenti compiti:

     a) convoca e presiede il Comitato;

     b) fissa l'ordine del giorno delle sedute;

     c) coordina la concertazione tra i Servizi per gli aspetti di merito contenuti nelle singole proposte normative;

     d) cura i rapporti con le Direzioni regionali per l'acquisizione di dati e informazioni utili per i lavori del Comitato;

     e) informa annualmente la Giunta regionale sull'attività svolta dal Comitato.

 

     Art. 4. (Convocazione).

     1. Il Comitato è convocato dal suo Presidente mediante avviso scritto contenente l'indicazione del giorno, dell'ora e del luogo della riunione, con allegata copia degli atti all'ordine del giorno. In caso di urgenza la convocazione può essere effettuata anche con strumenti telematici.

     2. L'avviso di convocazione è inviato anche ai Direttori regionali competenti sugli oggetti iscritti all'ordine del giorno.

 

     Art. 5. (Procedimento).

     1. I Direttori regionali trasmettono al Comitato i testi dei disegni di legge e dei regolamenti che intendono proporre alla Giunta regionale, ai fini del parere di cui all'articolo 23 del regolamento interno della Giunta e in attuazione dell'articolo 1, comma 2 del presente regolamento.

     2. Nell'ipotesi di atti soggetti a preadozione, gli stessi sono trasmessi al Comitato prima dell'adozione definitiva. Su richiesta della Giunta, il Comitato assicura l'assistenza anche nella fase preparatoria.

     3. Le proposte, formulate ai sensi della "Guida alla redazione dei testi normativi" (circolare 2 maggio 2001, n. 1/1.1.26/10888/9.92 della Presidenza del Consiglio dei ministri, pubblicata nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 101 del 3 maggio 2001) in quanto applicabile, avvalendosi del Servizio affari giuridici e legislativi, sono accompagnate da una relazione e dalla documentazione, dalle quali risultino i motivi e gli obiettivi delle stesse, con particolare riferimento alla programmazione regionale, all'identificazione della base giuridica, alle concertazioni esterne e interne già effettuate.

     4. Le proposte sono trasmesse unitamente ai supporti informatici, salvo invio per posta elettronica all'indirizzo

giurlegis@regione.umbria.it.

     5. In attuazione dell'articolo 31, comma 2 della legge regionale 28 febbraio 2000, n. 13, gli elementi finanziari e le implicazioni organizzative vanno evidenziati nelle apposite schede di accompagnamento, sottoscritte dai competenti Servizi, in conformità ai modelli A e B allegati al presente regolamento. Nell'ipotesi di atti urgenti le schede possono essere completate anche dopo il parere del Comitato, a cura della Direzione proponente.

     6. Il Comitato, nella seduta stabilita, esamina il testo normativo all'ordine del giorno, nel rispetto dei criteri di cui all'articolo 1, comma 2, con l'intervento delle Direzioni interessate.

     7. Al termine dell'esame il Comitato redige il proprio parere, che viene trasmesso al Direttore proponente unitamente al testo della proposta del disegno di legge o di regolamento, eventualmente rielaborati secondo le osservazioni emerse nel corso della riunione e concordate con i rappresentanti della Direzione.

     8. Nell'ipotesi di divergenza tra il Comitato ed i rappresentanti della Direzione, il parere dà conto di tale circostanza, indicando la norma o le norme non concordate.

     9. Il parere è espresso entro il termine massimo di venti giorni, decorrenti dalla richiesta formulata dalla Direzione proponente, fatti salvi casi di urgenza motivati dal Direttore richiedente e comunque tenuto conto delle scadenze collegate all'iter degli atti. Esso è trasmesso al Direttore proponente con lettera del Presidente del Comitato.

     10. Il Direttore formula la proposta definitiva da sottoporre alla Giunta regionale, tenendo conto delle osservazioni del Comitato. Qualora intenda, in tutto o in parte, proporre un testo diverso da quello formulato dal Comitato, ne indica le ragioni nell'atto deliberativo.

 

     Art. 6. (Sedute).

     1. Le sedute del Comitato sono valide con la presenza di almeno tre dei componenti previsti dall'articolo 2, comma 1, e di almeno un rappresentante della Direzione proponente per ciascun oggetto all'ordine del giorno.

     2. Nell'ipotesi di assenza o impedimento del Presidente, il Comitato è presieduto dal componente più anziano di età fra i presenti.

     3. Di ogni seduta è redatto il processo verbale a cura del segretario, che deve contenere il resoconto dei lavori e dei nominativi dei partecipanti. Ciascun partecipante può chiedere l'inserimento a verbale di dichiarazioni ed osservazioni sugli argomenti all'ordine del giorno. Nel verbale si dà conto di eventuali opinioni dissenzienti e delle loro motivazioni.

     4. I verbali sono sottoscritti dal Presidente e dal segretario.

 

     Art. 7. (Attività di segreteria).

     1. Le funzioni di segretario sono svolte dal Responsabile della Sezione assistenza all'attività legislativa e alla consulenza legale del Servizio affari giuridici e legislativi.

     2. Il Servizio affari giuridici e legislativi assicura, mediante le proprie strutture, gli adempimenti preliminari e conseguenti alle riunioni del Comitato; provvede alle attività istruttorie connesse alle funzioni del Comitato; predispone la documentazione giuridica assicurando la stessa anche durante le sedute; raccoglie gli ordini del giorno, i verbali e gli atti inerenti l'attività del Comitato.

 

     Art. 8. (Abrogazione).

     1. Le norme del regolamento regionale n. 1 del 25 febbraio 2000 sono abrogate, ad eccezione del primo periodo dell'articolo 1, comma 1.

 

 

 

MODELLO A

 

                 SCHEDA DEGLI ELEMENTI FINANZIARI

 

DISEGNO DI LEGGE

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a) SEZIONE I (da completare a cura della Direzione proponente)

 

DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI

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..................................................................

..................................................................

 

RIFERIMENTI ALLA PROGRAMMAZIONE REGIONALE

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..................................................................

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       ANALISI DEGLI EFFETTI FINANZIARI DEL PROVVEDIMENTO:

 

Entrata:

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Articolo/comma      Natura       Proposta anno       Proposta

                  dell'entrata       in corso         a regime

                                    (importo)        (importo)

------------------------------------------------------------------

                   ..........

                   ..........     L.               L.

                   ..........

                   ..........     L.               L.

                   ..........

                   ..........     L.               L.

 

                     Totale       L.               L.

------------------------------------------------------------------

 

Spesa:

------------------------------------------------------------------

Articolo/comma   Natura della    Proposta anno       Proposta

                      spesa          in corso         a regime

                                    (importo)        (importo)

------------------------------------------------------------------

                 ..........

                 ..........       L.               L.

                 ..........

                 ..........       L.               L.

                 ..........

                 ..........       L.               L.

 

                 Totale           L.               L.

                 Saldo da         L.               L.

                 finanziare

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METODI UTILIZZATI PER LA QUANTIFICAZIONE:

..................................................................

..................................................................

..................................................................

 

DATI E FONTI UTILIZZATI:

..................................................................

..................................................................

..................................................................

 

ABROGAZIONI E CONFLUENZA DEI FINANZIAMENTI:

..................................................................

..................................................................

..................................................................

 

PROPOSTA DI REPERIMENTO FONDI:

..................................................................

..................................................................

..................................................................

 

ANNOTAZIONI E OGNI ALTRO ELEMENTO UTILE:

..................................................................

..................................................................

..................................................................

 

                                       Per la Direzione proponente

                                      ............................

 

b) SEZIONE  II (da  completare a  cura  del  Servizio  bilancio  e

controllo di gestione)

 

VERIFICA DELLE QUANTIFICAZIONI E DELLA COPERTURA PROPOSTE:

..................................................................

..................................................................

..................................................................

 

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                        QUADRO FINANZIARIO

                             a regime

 

Saldo da finanziare a pareggio:                      L. ..........

 

 

                                            Entrata        Spesa

 

- mediante modificazioni legislative

che comportino nuove o maggiori entrate    L. ......

- utilizzo fondi speciali                                L. ......

- riduzione autorizzazioni di spesa                      L. ......

-·a carico di disponibilità di

bilancio formatesi nel corso

dell'esercizio                                           L. ......

-·mediante riduzione di

disponibilità di bilancio

formatesi nel corso dell'esercizio                       L. ......

 

     Totale                                L. ......     L. ......

------------------------------------------------------------------

 

VARIAZIONI ATTINENTI ALL'ESERCIZIO IN CORSO:

..................................................................

..................................................................

..................................................................

 

MODULAZIONE RELATIVA AGLI ANNI COMPRESI NEL BILANCIO PLURIENNALE:

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                                 2001         2002         2003

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Saldo da finanziare

-·Spesa corrente

-·Spesa in conto capitale

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MODALITA' DI COPERTURA NEGLI ANNI SUCCESSIVI AL PRIMO:

..................................................................

..................................................................

..................................................................

 

ANNOTAZIONI:

..................................................................

..................................................................

..................................................................

 

                         Servizio bilancio e controllo di gestione

                        ..........................................

 

 

MODELLO B

 

             SCHEDA DELLE IMPLICAZIONI ORGANIZZATIVE

 

DISEGNO DI LEGGE

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..................................................................

..................................................................

 

a) SEZIONE I (da completare a cura della Direzione proponente)

 

1) VERIFICA  DELLA COERENZA  CON I  PRINCIPI GENERALI  DEL SISTEMA

ORGANIZZATIVO E DELLA ARTICOLAZIONE DELLE STRUTTURE REGIONALI:

(allegato organigramma gerarchico-funzionale)

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..................................................................

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2)  INDIVIDUAZIONE   QUALI-QUANTITATIVA  DEI   SOGGETTI  CHE  SONO

COINVOLTI  NEI   PROCESSI  E   DELLE   EVENTUALI   RESPONSABILITA'

ATTRIBUITE:

..................................................................

..................................................................

..................................................................

 

3)   DESCRIZIONI    DELLE   PROCEDURE    CON   LA   VERIFICA   DEI

PASSAGGI/TEMPI/SOGGETTI COINVOLTI:

(allegati diagrammi di flusso) ...................................

..................................................................

..................................................................

 

4) EFFETTI  SULLA SPESA  DEL PERSONALE E SULLA DOTAZIONE ORGANICA:

(se   comporta    incrementi,   riqualificazione    professionale,

attribuzione nuovi incarichi, etc.)

..................................................................

..................................................................

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b) SEZIONE  II (da completare a cura del Servizio organizzazione e

politiche di gestione e sviluppo della risorsa umana)

 

1)  CONSIDERAZIONI   A  CARATTERE   ORGANIZZATIVO   (con   analisi

dell'organigramma allegato)

 

-·SE HA  CORRELATE CONSEGUENZE  SUL MODELLO  ORGANIZZATIVO E SULLE

STRUTTURE  ESISTENTI   (necessita  di  analisi  organizzative  per

revisione di competenze ed interventi organizzativi connessi)

                       si                  no

 

-·SE  INTERVIENE   A  MODIFICARE   LE  RELAZIONI   E   INTERAZIONI

ORGANIZZATIVI E GLI EQUILIBRI COSTITUITI

                       si                  no

 

-·SE INCIDE SUI RUOLI DI RESPONSABILITA'

                       si                  no

 

-·SE IMPLICA LA REVISIONE DI ISTITUTI, ENTI ED ORGANISMI

                       si                  no

 

-·SE IMPLICA LA DEFINIZIONE DI ATTI ORGANIZZATIVI ATTUATIVI

                       si                  no

 

-·SE  E   QUALI  EFFETTI  PRODUCE  SULL'ARTICOLAZIONE  STRUTTURALE

DISLOCATA SUL TERRITORIO

                       si                  no

..................................................................

..................................................................

..................................................................

 

-·SE E QUALI EFFETTI PRODUCE SULLA DOTAZIONE ORGANICA

                       si                  no

..................................................................

..................................................................

..................................................................

 

-·SE E IN CHE MODO COINVOLGE MOVIMENTI DI PERSONALE

                       si                  no

..................................................................

..................................................................

..................................................................

 

-·Se e  in che  modo comporta la riqualificazione di una parte del

personale

                       si                  no

..................................................................

..................................................................

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-·SE IMPLICA L'ISTITUZIONE DI ORGANISMI CHE VANNO REGOLAMENTATI

                       si                  no

 

-·SE COMPORTA NUOVE ESIGENZE DI RISORSE UMANE

                       si                  no

 

-·SE NEL  COMPLESSO L'ONERE  ORGANIZZATIVO E/O  IL  FABBISOGNO  DI

RISORSE PUO'  ESSERE VALUTATO  ADEGUATO OVVERO  TROPPO ELEVATO  IN

RELAZIONE ALL'OBIETTIVO DA RAGGIUNGERE

                    adeguato             elevato

 

RIFLESSIONI E PROPOSTE PER CORRETTIVI O INTERVENTI ALTERNATIVI:

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..................................................................

..................................................................

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2)  CONSIDERAZIONI   A  CARATTERE   ORGANIZZATIVO   (con   analisi

dell'organigramma allegato)

 

-·SE NECESSITA UNA INTEGRAZIONE PER DEFINIRE LE PROCEDURE

                       si                  no

 

-·SE LE PROCEDURE SONO FACILMENTE DESUMIBILI E SNELLE

                       si                  no

 

-·SE INVECE  SONO PARTICOLARMENTE  COMPLESSE O CONTENGONO LACUNE O

PUNTI  DI   CRITICITA'  PER   CUI  SI   VALUTA  PROCEDERE  AD  UNA

SEMPLIFICAZIONE/RAZIONALIZZAZIONE

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RIFLESSIONI E PROPOSTE PER CORRETTIVI O INTERVENTI ALTERNATIVI:

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[1] Abrogato dall'art. 64 della L.R. 30 ottobre 2023, n. 15.