Settore: | Normativa nazionale |
Data: | 23/12/1996 |
Numero: | 174 |
§ 98.1.37060 - Circolare 23 dicembre 1996, n. 174/96 .
Disposizioni per la gestione dei fondi relativi all'art. 9, comma 3, della legge 19 luglio 1993, n. 236, per interventi di formazione continua .
Pubblicata nella Gazz. Uff. 9 gennaio 1997, n. 6.
1. Contesto e finalità generali.
Nel rispetto di quanto previsto all'art. 9 comma 3-3/bis della
Al tal fine, dovranno essere attivati progetti sperimentali di interesse nazionale, con priorità a quelli concordati tra le parti sociali, concernenti:
1.a - Azioni di sistema
Per azioni di sistema si intendono gli interventi in grado di determinare i presupposti di una cultura e di una strumentazione omogenea e diffusa relativamente alle attività di formazione continua, che contribuiscano ad avviare processi innovativi, quali:
- la personalizzazione e la flessibilità dei percorsi
- l'interconnessione ed i rientri tra i vari canali formativi
- l'adozione del sistema dei crediti formativi (riconoscimento e certificazione)
- l'attivazione di interventi di sostegno a percorsi individuali di orientamento, rimotivazione, outplacement e formazione, anche attraverso l'uso dei congedi individuali di formazione per i lavoratori
- la gestione di tempi di formazione nell'ambito della riorganizzazione dell'orario e della sperimentazione di forme flessibili di lavoro
- lo sviluppo di sistemi multimediali per la formazione a distanza
- la certificazione di qualità dell'offerta formativa.
Tali azioni sono programmate dalle Regioni sulla base degli indirizzi e dei criteri omogenei individuati dal Ministero del lavoro e nel rispetto delle modalità indicate al punto 3 della presente circolare;
1.b - Azioni di riqualificazione e riconversione degli operatori degli Enti ex
Le azioni di riqualificazione e riconversione per gli operatori degli Enti di formazione di cui alla
Questa tipologia di azioni è programmata ed attuata dalle Regioni, sulla base di accordi con le parti sociali e secondo criteri definiti a livello nazionale.
1.c - Azioni formative aziendali
Per azioni formative aziendali si intendono quegli interventi promossi dalle imprese che si caratterizzino come sperimentali ed esemplari in quanto a procedure e ad organizzazione, contenuti e finalità, e che rappresentino uno strumento idoneo a fronteggiare l'attuale fase di trasformazione e ristrutturazione delle imprese. Sono interventi da realizzare attraverso piani formativi aziendali o territoriali.
Questo tipo di azioni, viene approvato e finanziato dalle Regioni, in base a criteri di ammissibilità, di cui al successivo punto 5, e in ordine di arrivo delle domande di finanziamento alle stesse fino ad esaurimento delle risorse regionali.
Il Ministero del lavoro garantirà, su tutte le tipologie di azioni di cui sopra, un'azione di promozione, di informazione e animazione, di supporto alla ideazione e progettazione, e di assistenza tecnica alle Regioni ed al Coordinamento interregionale, nonché di monitoraggio e di valutazione intermedia e finale dei progetti approvati, con il sostegno del Comitato scientifico di cui al successivo punto 7, e tramite l'I.S.F.O.L.
2. Risorse.
Le risorse finanziarie sono così suddivise
1.a (azioni di sistema): L. 80.000.000.000
1.b (azioni di riqualificazione e riconversione operatori f.p.): L. 65.000.000.000
1.c (azioni di formazione aziendale): L. 62.000.000.000
3. Le azioni di sistema.
Le azioni devono avere carattere multiregionale, privilegiando il partenariato tra aree territoriali del Centro-Nord e del Sud del Paese e l'accordo tra istituzioni e parti sociali; ricoprire aree di intervento e settori di interesse nazionale (ad esempio interessare aree di crisi, o collegarsi ai patti territoriali o rivolgersi a settori in ristrutturazione) .
Saranno ritenute inoltre prioritarie le azioni che rispondano ai seguenti requisiti:
- innovatività rispetto alla strumentazione ed all'organizzazione della formazione già sperimentata
- misurabilità dell'efficacia rispetto agli esiti occupazionali attesi
- trasferibilità delle azioni e della strumentazione ad altre aree territoriali categorie di utenti, situazioni aziendali
- complementarietà con le azioni di altri programmi (comunitari o nazionali).
Destinatari
Sono destinatari finali delle suddette azioni i soggetti identificati dalla
Soggetti proponenti
In relazione alle azioni di sistema potranno presentare progetti alle Regioni:
- enti di formazione, centri di studi-ricerca e progettazione;
- organismi di orientamento;
- organismi bilaterali costituiti dalle parti sociali;
- imprese e loro Consorzi;
- Enti pubblici, Università.
Durata
I progetti dovranno avere durata non superiore a 24 mesi ed indicare per ciascuna annualità i contenuti tecnici ed i costi previsti.
Procedure di presentazione dei progetti
- I soggetti proponenti presentano progetti alla Regione da questi individuata quale Regione capofila, che è di norma la Regione in cui è prevalente l'azione.
- La Regione capofila, di intesa con le Regioni che siano state cointeressate per iniziativa della suddetta Regione o su proposta del soggetto proponente, valuta il progetto, sulla base di indicatori di qualità individuati dal Ministero del lavoro d'intesa con le Regioni e le parti sociali.
- La Regione capofila, d'accordo con le Regioni cointeressate presenta i progetti ritenuti validi al Ministero del lavoro, che provvede alla decretazione dei finanziamenti richiesti dalla Regione.
- La Regione capofila, destinataria del finanziamento nazionale, si impegna a gestire le suddette risorse con le proprie regole finanziarie ed amministrative.
- Il coordinamento delle Regioni garantisce la coerenza tra le richieste regionali di finanziamento da presentare al Ministero del lavoro e l'ammontare totale delle risorse disponibili.
Obblighi del soggetto attuatore ed impegni della Regione capofila
- A seguito dell'assegnazione di risorse da parte del Ministero del lavoro, la Regione capofila affida in regime di concessione al soggetto attuatore la realizzazione delle attività
- Il soggetto attuatore deve:
- attenersi ai criteri di trasparenza e certificazione, in conformità con quanto disposto dal decreto del Ministero del lavoro e della previdenza sociale 12 marzo 1996, pubblicato sulla G.U. n. 81 del 5 aprile 1996;
- comunicare alla Regione capofila l'avvio delle attività;
- collaborare al monitoraggio qualitativo messo in atto dal Ministero del lavoro secondo criteri concordati tra lo stesso e le Regioni.
Le verifiche amministrative contabili sono svolte dalla Regione capofila, di intesa con le Regioni cointeressate.
Erogazione del finanziamento
L'erogazione delle quote di finanziamento alle Regioni capofila viene effettuata secondo le seguenti modalità:
- il 50% della prima annualità preventivata nel progetto, quale anticipazione per l'avvio delle attività; a seguito dell'inoltro del progetto esecutivo con le procedure completate di cui ai punti precedenti;
- il restante 50% a saldo della prima annualità, dopo la presentazione da parte della Regione capofila di una relazione descrittiva, valutativa e contabile sulla attività, realizzata;
- la relazione relativa alla prima annualità, di cui sopra, attiverà l'analoga procedura di finanziamento in quote percentuali per l'annualità successiva.
Nel caso di mancato avvio delle attività entro tre mesi dall'erogazione della prima quota di anticipazione finanziaria, il progetto viene considerato da parte del Ministero del lavoro "non realizzabile" e viene conseguentemente revocata la quota concessa alla Regione capofila e bloccata l'erogazione dell'intero finanziamento, che verrà destinato ad altri progetti ritenuti validi. Nel caso di parziale realizzazione delle attività rispetto al progetto approvato, tuttavia sufficiente a garantire i risultati finali attesi, secondo la relazione intermedia della Regione e secondo i criteri di monitoraggio messi in atto dal Ministero del lavoro, il finanziamento è soggetto a riduzioni automatiche.
Nel caso di parziale ed insufficiente realizzazione del progetto, rispetto alle azioni e agli obiettivi previsti, oltre al blocco del saldo finale, si attua la revoca del finanziamento già concesso.
Modalità e termini di presentazione della domanda
I soggetti proponenti devono inoltrare le proprie proposte alla Regione capofila - presso l'Assessorato alla formazione professionale - con domanda in bollo, firmata dal legale rappresentante, corredata dal formulario allegato (all. 1), entro e non oltre le ore 13 del 28 marzo 1997. Il rispetto del suddetto termine viene certificato dal protocollo di ricevimento dell'Assessorato Regionale.
Le richieste di finanziamento da parte delle Regioni capofila, corredate dei relativi progetti, devono pervenire al Ministero del lavoro e della previdenza sociale U.C.O.F.P.L. Div. VI . Vicolo D'Aste 12, 00159 Roma, entro le ore 13,00 del 28 maggio 1997.
4. Azione di riqualificazione e riconversione degli operatori degli enti ex legge n. 40/87 (art. 1) .
Alle Regioni sono assegnate le risorse sub 2 (1.b) sulla base di una preliminare ricognizione quantitativa e qualitativa, relativa alla situazione degli organici e delle eccedenze di personale degli Enti, effettuata a livello nazionale attraverso il confronto tra Ministero del lavoro, Regioni, parti sociali, ed Enti interessati.
Tale ricognizione costituirà la base di un piano nazionale di riconversione professionale a sostegno della mobilità degli operatori e del loro reimpiego, in cui si definiranno criteri e procedure per la realizzazione delle azioni.
Le Regioni, secondo i criteri generali previsti nel piano nazionale di cui sopra, attivano - entro il 28 marzo 1997 - le procedure relative alla presentazione e selezione dei progetti, e danno comunicazione degli esiti al Ministero del lavoro e della previdenza sociale entro i successivi 90 giorni.
Il mancato rispetto di tali termini comporta le redistribuzione delle risorse da parte del Ministero del lavoro tra le regioni adempienti.
Il Ministero del lavoro provvede a liquidare le somme assegnate, sulla base di un atto di rendicontazione presentato a conclusione di ogni annualità dalle singole regioni.
5. Azioni formative aziendali.
Le azioni sperimentali promosse dalle imprese di cui al punto 1.c, devono riguardare obiettivi di rafforzamento della competitivitià dell'impresa e contestualmente di rafforzamento professionale ed occupazionale dei lavoratori, e contenere elementi di innovatività, sperimentalità, e trasferibilità, riguardanti prioritariamente azioni relative alle aree della qualità, dell'innovazione tecnologica ed organizzativa, della sicurezza, e della flessibilità.
Risorse
Per la realizzazione di tali azioni il Ministero del lavoro ripartirà tra le Regioni le risorse di cui al punto 2, 1c, secondo i parametri individuati nel DOCUP OB. 4 e QCS OB.1 del FSE.
Non possono essere concessi più di 50 milioni di contributo pubblico per ogni progetto aziendale, e non oltre 200 milioni per ogni progetto pluriaziendale che rispetti la quota massima di contributo di 50 milioni per ogni impresa partecipante.
Destinatari
Sono destinatari finali delle presenti azioni i lavoratori di quelle imprese che partecipano finanziariamente alla realizzazione delle attività con una quota non inferiore al 20% del costo del progetto.
Le azioni possono interessare i lavoratori di una singola impresa, oppure di più imprese - con particolare riguardo alle piccole e medie - per il raggiungimento di un medesimo obiettivo, o per la adozione di uno stesso contenuto tematico, e di metodologie e strumentazioni analoghe.
Soggetti proponenti
I progetti sperimentali aziendali e/o pluriaziendali vengono proposti alle Regioni dall'impresa o dalle imprese, direttamente o tramite associazioni di categoria, Enti di formazione professionale, Enti bilaterali.
Durata
La durata dei progetti non può superare i 12 mesi.
Procedure
I soggetti proponenti presentano progetti, con domanda in bollo e sulla base dell'allegato formulario (all. 2), alla Regione competente per territorio - Assessorato alla formazione professionale - senza scadenza di termini, a partire dalla data del 28 marzo 1997.
I termini di arrivo dei progetti sono attestati dalla data di ricevimento da parte della Regione, che appone il relativo numero di protocollo.
I progetti vengono singolarmente approvati e finanziati, fino ad esaurimento delle risorse regionali, in base ad una valutazione regionale di ammissibilità.
L'ammissibilità dei progetti avviene sulla base dei seguenti criteri:
- rispondenza alle finalità di cui al punto 1.c della presente circolare ministeriale, e ai requisiti indicati ai punti precedenti;
- coerenza del progetto formativo al suo interno: tra obiettivi, contenuti, metodologie e strumentazioni, tempi, ed esiti attesi;
- congruità delle spese previste, relativamente alle attività, al numero degli allievi, alla strumentazione e ai tempi;
- completezza ed esaustività dei contenuti riportati nel formulario;
- quota di contribuzione finanziaria aziendale non inferiore al 20% del costo del progetto.
La Regione formalizza la risposta al soggetto proponente sulla finanziabilità del progetto entro 30 giorni dalla data di ricevimento dello stesso.
L'ultimo giorno lavorativo di ogni mese la Regione comunica ai soggetti proponenti l'ammissibilità dei progetti al finanziamento, tenuto conto della priorità agli accordi tra le parti sociali prevista al punto I della presente circolare e dell'ordine temporale di arrivo dei progetti in quel mese.
I soggetti attuatori possono, in data successiva alla presentazione del progetto, a seguito della pubblicazione della presente circolare, avviare le attività sotto la propria responsabilità anche prima della comunicazione formale della Regione di avvenuta approvazione. Ai progetti approvati sono conseguentemente riconosciute le spese sostenute in tale periodo.
Obblighi del soggetto attuatore e condizioni di finanziamento
I soggetti attuatori dei progetti sono tenuti a comunicare via telefax la data di effettivo avvio dell'attività e l'elenco dei partecipanti, il nome del tutor e la sede di svolgimento, l'articolazione ed il calendario dettagliato dell'attività formativa.
Il mancato avvio delle attività progettuali entro 3 mesi dalla data di inizio prevista comporta l'annullamento del progetto da parte regionale e la conseguente revoca del finanziamento, che la Regione provvede immediatamente a rimettere a disposizione per altri progetti ammissibili.
I soggetti attuatori potranno essere sottoposti a controlli ispettivi che verranno effettuati a campione da parte della Regione competente.
I soggetti attuatori che hanno dichiarato l'avvio delle attività ma che, alla scadenza della conclusione prevista nel progetto, non hanno realizzato - o realizzato solo in parte le attività in termini insufficienti al raggiungimento degli obiettivi progettuali - non potranno ottenere il riconoscimento delle spese e subiranno la revoca del finanziamento concesso.
Erogazione del finanziamento
L'erogazione del finanziamento ai soggetti attuatori dei progetti viene disciplinata dalla Regione sulla base delle proprie procedure.
6. Distribuzione delle risorse finanziarie.
Il Ministero del lavoro, alla conclusione della prima annualità, di applicazione della presente circolare, di intesa con le regioni e le parti sociali, e sulla base di una verifica sulle risorse impegnate per le diverse tipologie di azioni, provvederà all'eventuale riequilibrio finanziario tra le tipologie stesse e tra le Regioni.
7. Comitato scientifico.
Al fine di coordinare e sostenere scientificamente le azioni di cui alla presente circolare in funzione della loro rispondenza qualitativa agli obiettivi di interesse nazionale, e al fine di trarre dalle sperimentazioni gli elementi utili alla costituzione di un sistema nazionale di formazione continua il Ministero del lavoro si avvarrà di un nucleo di esperti così composto:
- 1 esperto di orientamento;
- 1 esperto di formazione degli adulti;
- 1 esperto designato dalle organizzazioni datoriali;
- 1 esperto designato dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori;
- 1 esperto designato dalle Regioni.
Tale Comitato si insedierà e riunirà presso l'U.C.O.F.P.L. del Ministero del lavoro.
Il Comitato scientifico avrà, in particolare, i seguenti compiti:
- collaborare con l'I.S.F.O.L., sulla base delle indicazioni del Ministero del lavoro concordate con le Regioni, alla individuazione dei contenuti del programma di promozione, animazione e di assistenza tecnica, con un sostegno specifico in merito ai criteri generali ed ai punti prioritari di attenzione relativi alle attività di monitoraggio e valutazione;
- offrire supporto all'attività di assistenza alla progettazione dei soggetti proponenti ed alla programmazione regionale, laddove ne venga richiesto - in casi di particolare complessità - dalle Regioni e dall'I.S.F.O.L.;
- fornire al Ministero del lavoro elementi di indirizzo tecnico-scientifico relativamente alle azioni di carattere nazionale da promuovere, ad integrazione dei progetti pervenuti dalle Regioni, laddove ritenute necessarie al sistema di formazione continua e non ricomprese già nella progettualità regionale;
- fornire criteri di comparazione tra progetti affini e criteri di "gemellaggio" tra gli stessi al fine di instaurare momenti strutturali di confronto e travaso di metodologie, per una crescita qualitativa dei progetti e per l'instaurarsi di una logica e cultura comune a livello nazionale;
- elaborare rapporti di valutazione sull'andamento complessivo della sperimentazione nazionale a conclusione di ogni annualità, sulla base dei rapporti regionali e sui dati di monitoraggio forniti dall'I.S.F.O.L., con conseguenti indicazioni sui punti di criticità ed i relativi correttivi possibili;
- individuare, attraverso un rapporto scientifico finale, le condizioni e gli elementi di maggiore trasferibilità della sperimentazione, le "buone prassi" ed i casi di successo al fine di una possibile estensione a norma degli elementi costitutivi di un sistema di formazione professionale continua.
Allegato 1
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Data e numero di protocollo |
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(a cura della Regione) |
INTERVENTI DI FORMAZIONE CONTINUA
EX L. 236 DEL 1993, ART. 9, COMMI 3, 3-BIS
AZIONI DI SISTEMA (1.a)
Proposta di progetto
Titolo: |
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Soggetto proponente
Denominazione |
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Sede |
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Persona da contattare |
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Alla Regione:
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Il legale rappresentante |
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Indirizzo |
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N. telefono |
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I. Scheda identificativa complessiva
Titolo del progetto
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Regione capofila
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Altre Regioni interessate
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Soggetto attuatore
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Tipologia di destinatari finali
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Settore economico di intervento (se previsto)
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Aree territoriali interessate
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Sbocchi occupazionali ipotizzati (se previsti)
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Durata del progetto (in mesi)
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Costo complessivo
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Descrizione del progetto
(15 pagine max)
(Analisi della problematica e del contesto, obiettivi, destinatari, contenuti, metodologie, strumentazioni, articolazione di fasi e tempi, dimensione e articolazione territoriale, esiti attesi e loro misurabilità, criteri e metodi di valutazione interna, elementi di innovabilità, trasferibilità, caratteri di interesse nazionale.
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II. Riepilogo sintetico del progetto
(schede di sintesi) *
A) Soggetto attuatore
B) Destinatari finali, occupabilità e aree di intervento
C) Motivazioni del progetto e condizioni di realizzabilità
D) Declinazione del progetto in fasi e annualità
E) Complementarietà e integrazioni
F) Partenariati e multiregionalità
G) Innovatività
H) Sistema di valutazione
I) Trasferibilità
L) Previsione di spesa
__________
* Compilare le schede, in toto o in parte, per quelle voci che hanno pertinenza con il progetto
II.A) Soggetto attuatore
DENOMINAZIONE O RAGIONE SOCIALE |
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NATURA GIURIDICA |
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DIMENSIONE TERRITORIALE |
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Locale |
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Nazionale |
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INDIRIZZO SEDE |
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Via |
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Città e CAP |
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Provincia |
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Telefono |
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Fax |
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UBICAZIONE SEDI OPERATIVE |
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3 |
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DIMENSIONE QUANTITATIVA DEI DIPENDENTI (se impresa privata) |
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Numero Dirigenti |
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Quadri |
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Impiegati |
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Ausiliari |
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Totale |
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SETTORE PREVALENTE DI INTERVENTO DELL'ENTE |
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CAPACITÀ ORGANIZZATIVA E ATTUATIVA RISPETTO AL PROGETTO |
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(descrivere sinteticamente) |
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Dotazione di attrezzature |
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Dotazione di infrastrutture |
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Dotazione di personale idoneo |
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Esperienza già maturata sulla tematica o relativamente agli utenti finali |
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RAPPRESENTANTE LEGALE |
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PERSONA DA CONTATTARE |
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Nominativo |
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Indirizzo |
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Numero di telefono |
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numero fax |
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II.B) Destinatari, occupabilità, aree di interesse
B1. Destinatari finali
Tipologia dei destinatari |
Previsione quantitativa |
Provenienza |
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(di massima) |
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Settore produttivo |
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(se previsto) |
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Territorio |
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B2. Occupabilità dei destinatari (se prevista dalla tipologia di progetto)
Caratteristiche attuali dei soggetti da occupare
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Previsione |
Sbocchi occupazionali |
Livello di certezza |
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quantitativa |
ipotizzati |
sugli esiti occupazionali |
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"occupabili" |
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N. |
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Presunta |
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Alta |
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* Garantita |
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* Citare eventuali accordi/impegni che determinano la certezza degli sbocchi |
B.3 Aree di interesse
Il progetto riguarda
¨ Aree di crisi |
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¨ Aree interessate da patti territoriali |
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¨ Settori in ristrutturazione |
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II.C) Motivazioni del progetto e condizioni di realizzabilità
Descrivere sinteticamente il contesto in cui si inserisce il progetto e quale problematica si intende risolvere
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Il progetto risponde ad esigenze di: |
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(se non esplicitato sopra, specificare) |
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azienda/e |
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territorio |
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settore |
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categoria di utenti |
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sistema f.p. |
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Elementi di interesse nazionale (descrivere sinteticamente quali ricadute si possono avere sul sistema nazionale di formazione professionale continua.) |
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Condizioni di fattibilità rispetto alla situazione specifica, alle aree di intervento e ai territori su cui si insiste |
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II.D) Declinazione del progetto in fasi, per singole annualità
(data prevista di avvio . . . . . . . . .
data prevista di conclusione . . . . . . .)
ANNUALITÀ
Fase |
Obiettivo |
Tipologia di azione |
Contenuti |
Metodologia |
Tempi |
Aree territoriali |
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II.E) Complementarietà e integrazione
Indicare le eventuali connessioni, i riferimenti e gli elementi di complementarietà con altri programmi nazionali o comunitari che riguardano le stesse tipologie di intervento, o di destinatari
programmi nazionali |
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Progetto |
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programmi comunitari (P.I.C.) |
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Progetto |
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(F.S.E) |
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Progetto |
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Descrivere sinteticamente gli elementi di integrazione, di continuità e sviluppo o di complementarietà con i suddetti progetti le relative aree territoriali su cui gli stessi insistono. |
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Evidenziare ove presenti le eventuali integrazioni, all'interno del progetto, tra attività/competenze azioni e servizi: (es. ricerche e analisi; orientamento - formazione - outplacement, servizi di informazione - banche dati - servizi di o.p. - di collocamento; settori dell'educazione, della formazione professionale, delle attività produttive, delle politiche sociali, ecc..) |
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II.F) Partenariati e multiregionalità
(indicare per esteso)
Accordi previsti tra le parti sociali |
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Aziendali |
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Territoriali |
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Accordi previsti tra parti sociali e |
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istituzioni |
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Accordi previsti con altri soggetti determinanti il successo dell'azione |
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Quali |
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* |
Per quali attività |
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È già stata contattata altra/e Regione/i di partenariato? |
¨ Sì |
¨ No |
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Se sì, indicare: |
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- quali Regioni |
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- quale Assessorato e ufficio |
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La proposta è stata |
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comunicata |
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accolta |
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concordata |
¨ |
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Allegare eventuale documentazione relativa a questa sezione.
II.G) Innovatività
INNOVATIVITÀ A LIVELLO NAZIONALE RELATIVA A |
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(descrivere solo le parti che interessano il progetto) |
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Descrivere |
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Obiettivi/esigenze |
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(sociali, territoriali, diimprese, |
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di settore, del sistema di FP) |
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Contenuti |
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Metodologie |
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Strumenti |
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Gestione dei tempi |
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Partenariati e integrazioni |
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Altro |
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II.H) Sistema di valutazione
OBIETTIVI DICHIARATI NEL PROGETTO |
ESITI CONCRETI ATTESI |
ELEMENTI "MISURABILI" |
CRITERI DI VALUTAZIONE E RELATIVI INDICATORI |
METODOLOGIE APPRONTATE |
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II.I) Trasferibilità
La presente scheda è a compilazione facoltativa; va redatta nel caso si vogliano evidenziare fattori già individuati di trasferibilità
Trasferibilità di: |
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* metodologie |
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* strumentazione |
¨ |
* contenuto |
¨ |
* processo |
¨ |
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ad altre aree territoriali |
¨ |
ad altri settori/comparti/aziende |
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ad altri destinatari finali |
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Evidenziare, descrivendo gli elementi essenziali, i caratteri, le condizioni, e le motivazioni che rendono "trasferibile" il progetto con ricadute a livello nazionale, e a costi ordinari. |
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II.L - Previsione finanziaria
Azioni |
I annualità |
II annualità |
Totale |
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Progettazione |
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Coordinamento progetto |
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Formazione equipe di attuazione |
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Attività di orientamento (personale) |
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Attività di informazione (personale) |
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Attività di assistenza individuale/tutoraggio (personale) |
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Moduli orientativi(docenze e tutors) |
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Formazione professionale (docenze e tutors di aula) |
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Progettazione di materiali, strumenti didattici, informativi |
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Strumentazione didattica e materiali divulgativi |
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Spese per allievi in formazione |
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Informatizzazione |
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Pubblicità Valutazione/verifica |
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Spese di consumo |
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Spese generali di gestione |
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Viaggi Altro (specificare) |
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Totale... |
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DICHIARAZIONE DI AUTENTICITÀ DELLE INFORMAZIONI |
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CONTENUTE NEL FORMULARIO |
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Il sottoscritto |
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nato a |
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Prov |
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il |
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residente a |
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Prov |
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indirizzo |
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in qualità di rappresentante legale del proponente il progetto in esame, dichiara, ai sensi dell'art.4 della
Timbro e firma del legale rappresentante
Allegato 2
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Data e numero di protocollo |
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N. progressivo di arrivo |
INTERVENTI DI FORMAZIONE CONTINUA EX
ART. 9, COMMI 3, 3-bis
Progetti aziendali (1.c)
Proposta di progetto
Alla Regione |
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1. Soggetto proponente
Denominazione |
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Tipologia |
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Impresa |
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piccola ¨ |
media ¨ |
grande ¨ |
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Ente bilaterale |
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Ass. di categoria |
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Ente di formazione |
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[*] Vedere la definizione contenuta nella raccomandazione comunitaria 96/280/CE del 3 aprile 1996 e relativo allegato |
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Dati identificativi |
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Indirizzo |
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N di telefono |
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Legale rappresentante |
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Persona da contattare |
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2. Impresa/e interessate all'azione progettuale
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piccola |
media |
grande |
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Denominazione |
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Settore/comparto produttivo |
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N. addetti |
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Indirizzo |
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Referente del progetto |
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piccola |
media |
grande |
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Denominazione |
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Settore/comparto produttivo |
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N. addetti |
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Indirizzo |
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Referente del progetto |
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piccola |
media |
grande |
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Denominazione |
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Settore/comparto produttivo |
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N. addetti |
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Indirizzo |
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Referente del progetto |
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piccola |
media |
grande |
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Denominazione |
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Settore/comparto produttivo |
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N. addetti |
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Indirizzo |
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Referente del progetto |
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3. Obiettivi dell'azione
Qualificazione |
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Aggiornamento |
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Riqualificazione |
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Riconversione |
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4. Lavoratori coinvolti
Impresa di provenienza |
Ruolo |
Mansione |
Numero |
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Totale |
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5. Motivazioni dell'intervento
(descrivere molto sinteticamente le situazioni o la problematica su cui si vuole intervenire)
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6. Esiti attesi dall'intervento
Relativamente ai lavoratori |
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Rafforzamento professionale |
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Mobilità interna orizzontale |
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Mobilità interna verticale |
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Mantenimento dell'occupazione |
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Altro |
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Relativamente all'impresa/e |
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7. Contenuti dell'azione
Aree tematiche |
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8. Durata
Data di avvio |
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Data di conclusione |
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ORIENTAMENTO |
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FORMAZIONE |
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Totale ore |
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Totale giornate |
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9. Soggetto attuatore della formazione e relativi dati identificativi
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10. Sede di svolgimento
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11. Metodologie
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12. Spese previste per il progetto
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SPESE |
IMPORTO |
1 |
Progettazione e preparazione |
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2 |
Orientamento e tutoraggio |
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3 |
Formatori/tutors/esperti |
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4 |
Materiali didattici e strumentazione informatica |
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5 |
Materiale di consumo e spese generali |
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6 |
Spese di vitto, alloggio e spostamento per i partecipanti |
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7 |
Spese di retribuzione dei partecipanti (14) |
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TOTALE |
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13. Contributo dell'impresa/e
(non inferiore al 20% del totale del progetto)
Impresa |
Contributo di ciascuna impresa |
Percentuale sul totale progetto |
Contributo pubblico per singola impresa |
Totale |
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Totale |
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14. Accordo tra le parti sociali
* Territoriale |
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* Aziendale |
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Fare riferimento puntuale e allegare documentazione. |
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Motivare l'eventuale assenza di accordo tra le parti sociali.
DICHIARAZIONE DI AUTENTICITÀ DELLE INFORMAZIONI |
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CONTENUTE NEL FORMULARIO |
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Il sottoscritto |
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nato a |
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, Prov. |
|
il |
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residente a |
|
, Prov. |
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Indirizzo |
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in qualità di rappresentante legale del proponente il progetto in esame, dichiara, ai sensi dell'art. 4 della
Timbro e firma del legale rappresentante