§ 80.5.995 - D.M. 15 settembre 2022, n. 188.
Regolamento recante norme e criteri per la ripartizione degli incentivi per le funzioni tecniche del personale del Ministero degli affari esteri [...]


Settore:Normativa nazionale
Materia:80. Pubblica amministrazione
Capitolo:80.5 personale
Data:15/09/2022
Numero:188


Sommario
Art. 1.  Definizioni
Art. 2.  Oggetto e ambito di applicazione
Art. 3.  Misura degli incentivi
Art. 4.  Individuazione del personale
Art. 5.  Termini per le prestazioni
Art. 6.  Definizione delle percentuali effettive
Art. 7.  Determinazione degli importi
Art. 8.  Responsabilità per ritardo nei tempi previsti
Art. 9.  Altre ipotesi di responsabilità
Art. 10.  Accertamento della responsabilità
Art. 11.  Disposizioni contabili
Art. 12.  Disposizioni di coordinamento e finali


§ 80.5.995 - D.M. 15 settembre 2022, n. 188. [1]

Regolamento recante norme e criteri per la ripartizione degli incentivi per le funzioni tecniche del personale del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, a norma dell'articolo 45 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36.

(G.U. 5 dicembre 2022, n. 284)

 

     IL MINISTRO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

 

     Visto l'articolo 17, commi 3 e 4, della legge 23 agosto 1988, n. 400, recante «Disciplina dell'attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri»;

     Visto il decreto del Presidente del Repubblica 5 gennaio 1967, n. 18, recante «Ordinamento dell'Amministrazione degli affari esteri»;

     Visto il decreto del Presidente della Repubblica 19 maggio 2010, n. 95, recante «Riorganizzazione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, a norma dell'articolo 74 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133»;

     Visto il decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, recante "Codice dei contratti pubblici in attuazione dell'articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78, recante delega al Governo in materia di contratti pubblici" e, in particolare, l'articolo 45;

     Visto il decreto del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale 2 novembre 2017, n. 192, recante "Regolamento recante disciplina delle procedure di scelta del contraente e dell'esecuzione dei contratti da svolgersi all'estero, ai sensi dell'articolo 13, comma 4, del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36";

     Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla Sezione consultiva per gli atti normativi nelle adunanze del 29 agosto 2023 e del 19 dicembre 2023;

     Vista la comunicazione al Presidente del Consiglio dei ministri, a norma dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, effettuata con nota 0224066-P del 27 dicembre 2023;

     Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla sezione consultiva per gli atti normativi nell'adunanza del 24 maggio 2022;

     Vista la comunicazione al Presidente del Consiglio dei ministri, a norma dell'articolo 17, comma 3, della legge n. 400 del 1988, effettuata con nota 88803 del 30 maggio 2022, riscontrata con nota 7784 del 6 settembre 2022;

 

     Adotta

     il seguente regolamento:

 

Art. 1. Definizioni

     1. Ai fini del presente regolamento si intende per:

     a) «Codice», il decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, recante «Codice dei contratti pubblici» in attuazione dell'articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78, recante delega al Governo in materia di contratti pubblici;

     b) «RUO», il responsabile dell'unità organizzativa, che agisce come stazione appaltante;

     c) «RUP», il responsabile unico del progetto;

     d) «Ministero», il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.

 

     Art. 2. Oggetto e ambito di applicazione

     1. Il presente regolamento disciplina la ripartizione delle risorse da destinare agli incentivi per lo svolgimento di funzioni tecniche di cui all'articolo 45 del Codice e all'allegato I.10 al Codice.

     2. Le disposizioni del presente regolamento si applicano al personale, di qualifica non dirigenziale, in servizio presso gli uffici in Italia e all'estero del Ministero per l'effettivo svolgimento delle funzioni tecniche di cui all'allegato I.10 al Codice, relative a procedure di affidamento indette dal Ministero ovvero relative a procedure di affidamento effettuate in seguito all'adesione ad accordi quadro indetti da centrali di committenza, aventi a oggetto l'acquisizione di lavori, servizi e forniture e i contratti misti di lavori, servizi e forniture. Il presente regolamento si applica agli appalti relativi a servizi e forniture, nel caso in cui è nominato il direttore dell'esecuzione, sempre che tale nomina sia prevista da disposizioni di legge e sia effettuata nel rispetto di criteri attuativi adottati dalle autorità competenti.

     3. Il 20 per cento delle risorse finanziarie di cui al comma 1 è destinato dal Ministero alle finalità di cui all'articolo 45, commi 5, 6 e 7, del Codice.

     4. I compensi incentivanti stabiliti in base all'articolo 3, connessi alle prestazioni di cui all'articolo 45, commi 2 e 3, del Codice, svolte a favore del Ministero da altre amministrazioni pubbliche, sono trasferiti, secondo modalità stabilite in appositi accordi, alle stesse amministrazioni aggiudicatrici, perchè provvedano alla loro corresponsione, nel limite di cui all'articolo 45, commi 2, 3 e 4, del Codice.

     5. Salvo quanto previsto dall'articolo 6, comma 5, sono incentivabili le funzioni tecniche di cui all'allegato I.10 al Codice, rese nell'ambito di lavori, servizi o forniture. Sono, altresì, incentivabili le funzioni tecniche connesse alle modifiche o varianti di cui all'articolo 120 del Codice, che determinino un incremento dell'importo a base delle procedure di affidamento, ad eccezione delle modifiche contrattuali derivanti da errori progettuali.

     6. Le funzioni tecniche di cui all'allegato I.10 al Codice, che danno titolo alla corresponsione degli incentivi, riguardano le attività svolte per la realizzazione di lavori e, nel caso in cui è nominato il direttore dell'esecuzione ai sensi del comma 2, per l'acquisizione di servizi e forniture.

     7. Fermo restando quanto previsto dal comma 6, sono esclusi gli incentivi per le attività connesse all'affidamento del contratto nei casi di affidamento diretto o per somma urgenza, mera adesione a una convenzione CONSIP e informale consultazione del mercato.

 

     Art. 3. Misura degli incentivi

     1. Gli incentivi per le funzioni tecniche di cui all'allegato I.10 al Codice sono costituiti da una quota non superiore al 2 per cento dell'importo dei lavori, servizi e forniture posti a base della procedura di scelta del contraente, al netto dell'IVA, secondo i seguenti scaglioni e relative aliquote:

     a) 2 per cento, per importi fino a cinque milioni di euro;

     b) 1,8 per cento, per la parte di importo eccedente cinque milioni di euro e fino a dieci milioni di euro;

     c) 1,5 per cento, per la parte di importo eccedente dieci milioni di euro e fino a venti milioni di euro;

     d) 1 per cento, per la parte di importo eccedente venti milioni di euro.

     2. Ai sensi all'articolo 45, comma 1, del Codice, le somme di cui al comma 1 del presente articolo sono previste nell'ambito del quadro economico del progetto posto a base della procedura di scelta del contraente. Tali somme sono ricomprese, con specifica clausola, nell'impegno di spesa attinente al relativo contratto e fanno capo al medesimo capitolo di spesa previsto per i singoli lavori, servizi e forniture.

     3. Nel rispetto dell'articolo 45, comma 3, primo periodo, del Codice, l'80 per cento delle risorse di cui al comma 1 è ripartito per ciascuna opera o lavoro, servizio o fornitura, tra il RUP e i soggetti che svolgono le funzioni tecniche indicate all'allegato I.10 al Codice, nonchè tra i loro collaboratori. Ai sensi dell'articolo 45, comma 3, secondo periodo, del Codice, gli importi sono comprensivi degli oneri previdenziali e assistenziali a carico del Ministero.

     4. Le percentuali degli incentivi attribuibili per le funzioni tecniche di cui all'articolo 45 del Codice, svolte nell'ambito di contratti di lavori, sono determinate come segue:

     a) 30 per cento, da ripartire tra il RUP e il personale tecnico e amministrativo di supporto;

     b) 15 per cento, da ripartire tra gli incaricati della verifica dei progetti, della programmazione della spesa per investimenti, della predisposizione dei documenti di affidamento diretto;

     c) 15 per cento, da ripartire tra il progettista, il responsabile del coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione e il personale tecnico assistente;

     d) 25 per cento, da ripartire tra il direttore dei lavori, il responsabile del coordinamento per la sicurezza in fase di esecuzione e il personale tecnico assistente;

     e) 15 per cento, da ripartire tra gli incaricati del collaudo tecnico-amministrativo e il collaudatore statico.

     5. Le percentuali degli incentivi attribuibili per le funzioni tecniche di cui all'articolo 45 del Codice, svolte nell'ambito di contratti di servizi e forniture, sono determinate come segue:

     a) 40 per cento, da ripartire tra il RUP e il personale tecnico e amministrativo di supporto;

     b) 20 per cento, da ripartire tra gli incaricati della programmazione della spesa per investimenti e gli incaricati della predisposizione dei documenti della procedura di affidamento;

     c) 40 per cento, da ripartire tra il direttore dell'esecuzione contrattuale e i collaboratori, nonchè l'incaricato della verifica di conformità.

     6. Per i compiti svolti dal personale di cui all'articolo 45, comma 8, del Codice, può essere riconosciuta, su richiesta della centrale unica di committenza, una quota parte, non superiore a un quarto, dell'incentivo di cui al comma 1 del presente articolo.

     7. Per i servizi con carattere di ripetitività si applica una riduzione dell'incentivo del 20 per cento.

 

     Art. 4. Individuazione del personale

     1. Per ogni lavoro, servizio o fornitura di diretta gestione del Ministero, il RUO nomina il RUP, nell'ambito del personale in servizio, nel rispetto di quanto previsto dall'articolo 15 del Codice, ovvero dell'articolo 4 del regolamento di cui al decreto del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale 2 novembre 2017, n. 192.

     2. Il RUO individua gli incaricati delle funzioni tecniche di cui all'articolo 45, commi 2 e 3, del Codice, nonchè i collaboratori tecnici e amministrativi, sia del RUP, sia degli incaricati, nell'ambito del personale in servizio, di norma, nella stessa unità organizzativa, salvo la necessità di avvalersi di specifiche competenze non presenti nell'ambito della medesima unità organizzativa.

     3. Non possono essere conferiti incarichi a coloro che, in relazione allo svolgimento di funzioni tecniche, sono stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, per i reati previsti nel capo I del titolo II del libro secondo del codice penale, nè ai soggetti che, nei due anni antecedenti, siano stati interessati da provvedimenti disciplinari, ad esclusione del rimprovero verbale o scritto, ovvero al personale interessato da misure cautelari di sospensione dal servizio. Il RUO accerta preliminarmente la sussistenza delle predette condizioni ostative.

     4. Gli incarichi di cui ai commi 1 e 2 sono revocati, qualora il RUP accerti che sia intervenuta una delle cause ostative all'adozione dei provvedimenti di nomina, previste al comma 3.

     5. Nel provvedimento di individuazione del personale, di cui ai commi 1 e 2, è dato atto del rispetto dei principi di trasparenza, rotazione, non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità e buon andamento dell'amministrazione. Costituiscono criteri per il provvedimento di individuazione l'esperienza acquisita, la formazione specifica e la competenza professionale del personale, valutate in relazione alla complessità tecnico-amministrativa dei lavori, dei servizi o delle forniture da realizzare.

 

     Art. 5. Termini per le prestazioni

     1. Nel provvedimento di conferimento dell'incarico, o con atto successivo, sono indicati, su proposta del RUP, i termini entro i quali devono essere eseguite le prestazioni.

     2. I termini per la direzione dei lavori coincidono con il tempo utile contrattuale assegnato all'impresa per l'esecuzione dei lavori. I termini per il collaudo coincidono con quelli previsti dalle norme del Codice e dalle relative norme attuative.

     3. Il RUP cura la tempestiva attivazione delle procedure e dei soggetti interessati all'esecuzione delle prestazioni.

 

     Art. 6. Definizione delle percentuali effettive

     1. I provvedimenti di incarico di cui all'articolo 4, commi 1 e 2, individuano le percentuali effettive di ripartizione dell'incentivo in ragione della complessità del lavoro, servizio o fornitura da realizzare, del grado di responsabilità e della durata dell'incarico delle figure coinvolte, nel rispetto dei valori indicati dall'articolo 3, commi 4 e 5.

     2. [Abrogato].

     3. Le quote parti dell'incentivo corrispondenti a prestazioni non svolte dai dipendenti in servizio, in quanto affidate a personale esterno al Ministero, ovvero prive dell'accertamento di cui all'articolo 7, comma 1, incrementano le risorse di cui all'articolo 45, comma 5, del Codice, per le finalità di cui ai commi 6 e 7 del medesimo articolo 45; le ulteriori quote dell'incentivo non corrisposte al personale costituiscono economie di bilancio.

     4. Nelle ipotesi previste dal Codice, in caso di modifiche o varianti in aumento che rideterminino l'importo contrattuale, le somme aggiuntive da destinare agli incentivi sono commisurate all'importo della modifica o variante rispetto all'importo iniziale posto a base della procedura di affidamento, al netto dell'IVA, in modo che, comunque, non venga superato il limite del 2 per cento.

     5. Nel caso di modifiche al progetto derivanti da errori progettuali, il compenso spettante al direttore dei lavori è riconosciuto solo se lo stesso non coincide con il progettista autore degli errori progettuali e il compenso spettante al RUP è corrisposto solo nel caso in cui non coincida con il validatore.

 

     Art. 7. Determinazione degli importi

     1. La determinazione degli importi spettanti al personale incaricato avviene con provvedimento del RUO, previo accertamento positivo effettuato dal dirigente del RUP sulla base di apposita attestazione delle attività concretamente svolte rilasciata da parte del RUP.

     2. La liquidazione può essere corrisposta anche in corrispondenza dei certificati di pagamento emessi sulla base degli stati di avanzamento lavori. Per i servizi e le forniture la liquidazione può essere corrisposta in concomitanza dell'emissione dei certificati di pagamento prodotti a seguito delle verifiche periodiche di conformità o di regolare esecuzione.

     3. Le prestazioni sono da considerarsi rese:

     a) per la direzione lavori e il coordinamento per la sicurezza in fase di esecuzione, con l'emissione del certificato di ultimazione lavori;

     b) per il collaudo tecnico amministrativo, con l'emissione del certificato di collaudo finale;

     c) per la programmazione della spesa per investimenti, con l'emanazione del relativo provvedimento;

     c-bis) per la progettazione, con il provvedimento di validazione;

     c-ter) per le attività di RUP, in proporzione, in coincidenza delle liquidazioni delle prestazioni di cui alle lettere diverse dalla presente;

     c-quater) per le attività di collaboratore del RUP, del direttore dell'esecuzione e del direttore dei lavori, in coincidenza con la liquidazione delle prestazioni rispettivamente del RUP, del direttore dell'esecuzione e del direttore dei lavori;

     d) per la verifica dei progetti, con l'invio al RUP della relazione finale di verifica;

     e) per la predisposizione dei documenti della procedura di affidamento, con la pubblicazione del bando o, se non è prevista la pubblicazione, con la trasmissione dell'invito e con l'atto di affidamento nelle procedure di affidamento diretto;

     f) per l'esecuzione dei contratti in caso di forniture e servizi, con l'espletamento delle verifiche periodiche;

     g) per le verifiche di conformità, con l'emissione della certificazione di regolare esecuzione.

     4. Nel caso in cui a uno stesso dipendente siano affidati, nell'ambito della medesima opera o lavoro, più incarichi tecnici, la quota dell'incentivo spettante è pari alla somma delle quote relative alle singole prestazioni svolte, nei limiti di cui al comma 6.

     5. In caso di cessazione dell'incarico per motivazioni diverse da quelle di cui agli articoli 8 e 9, l'incentivo spettante è liquidato in proporzione alle attività effettivamente svolte.

     6. Ai fini della verifica del rispetto dei limiti di cui all'articolo 45, comma 4, del Codice, gli incentivi per funzioni tecniche sono calcolati secondo il criterio di competenza, in relazione alle attività svolte nell'anno di riferimento.

 

     Art. 8. Responsabilità per ritardo nei tempi previsti

     1. Ai sensi dell'articolo 45, comma 3, terzo periodo, del Codice, in caso di incremento, imputabile al soggetto incaricato, dei tempi previsti per l'espletamento delle attività, fermo restando quanto previsto dall'articolo 9 del presente regolamento, l'incentivo da corrispondere è ridotto di una penale pari all'1 per cento dell'importo spettante, per ogni settimana di ritardo o frazione di settimana superiore a tre giorni.

     2. L'incarico è revocato e non è corrisposto alcun incentivo, qualora il ritardo di cui al comma 1 sia tale da determinare una decurtazione superiore al 20 per cento dell'importo spettante al dipendente.

 

     Art. 9. Altre ipotesi di responsabilità

     1. L'incarico è revocato e non è corrisposto alcun incentivo al soggetto incaricato che, nello svolgimento dei compiti assegnati per l'esecuzione di funzioni tecniche, risulti responsabile di:

     a) violazioni degli obblighi previsti dalla legge, dalla contrattazione collettiva di lavoro e dal codice di comportamento;

     b) errori, omissioni o negligenze, non ricompresi nei casi di cui alla lettera a), tali da determinare aumenti dei costi previsti nel quadro economico o danni per il Ministero.

 

     Art. 10. Accertamento della responsabilità

     1. L'accertamento della sussistenza delle circostanze di cui agli articoli 8 e 9 è svolto dal RUO, sentiti il RUP e il dipendente.

     2. Nei confronti del RUP l'accertamento è svolto dal RUO, sentiti il responsabile dell'unità organizzativa presso cui prestano servizio il RUP e il RUP medesimi.

     3. Il Ministero, a seguito della comunicazione del RUO, procede al recupero dell'incentivo indebitamente percepito a valere sul trattamento economico dovuto al dipendente, anche mediante rateazione in ragione degli importi dovuti.

     4. L'accertamento di cui ai commi 1 e 2 non è sostitutivo di altre forme di contestazione e accertamento previste dalle vigenti disposizioni per l'imputazione di eventuali responsabilità, anche disciplinari.

 

     Art. 11. Disposizioni contabili

     1. Ai fini dell'erogazione degli incentivi, il RUO, previa verifica dei contenuti della relazione a lui presentata dal RUP, in cui sono asseverate le specifiche attività svolte e le corrispondenti proposte di pagamento adeguatamente motivate, versa la quota dell'importo posto a base della procedura di affidamento, determinata conformemente all'articolo 3, in un articolo all'uopo istituito del conto entrate.

     2. Accertate le entrate derivanti dai versamenti di cui al comma 1, il Ministero ne chiede al Ministero dell'economia e delle finanze la riassegnazione su un apposito piano gestionale dei pertinenti capitoli di spesa inerenti alle competenze fisse e accessorie del personale coinvolto nelle attività incentivate.

     3. Il Ministero attribuisce l'80 per cento delle risorse riassegnate ai sensi del comma 2 alle strutture che svolgono funzione di stazione appaltante, per il pagamento degli incentivi in favore del personale coinvolto nelle attività incentivate, tramite l'applicativo «cedolino unico» di Noipa, di cui all'articolo 2, comma 197, della legge 23 dicembre 2009, n. 191.

     4. In presenza di incarichi conferiti da altre amministrazioni pubbliche per effetto di accordi o convenzioni, l'incentivo per funzioni tecniche è individuato a valere sugli stanziamenti previsti per la realizzazione di lavori, servizi o forniture nei bilanci delle pubbliche amministrazioni che conferiscono gli incarichi, sulla base della ripartizione prevista dal presente regolamento secondo le rispettive disposizioni in materia. Il compenso, al lordo degli oneri a carico del Ministero, una volta riconosciuto, è versato in conto entrata conformemente al comma 1 per essere riassegnato conformemente al comma 2. Le risorse finanziarie per gli incentivi alle funzioni tecniche non possono comunque superare, nel complesso, il limite del 2 per cento posto a base della procedura di affidamento.

     5. Se l'incentivo per funzioni tecniche è a carico di soggetti terzi, diversi da amministrazioni pubbliche, si applicano le disposizioni di cui al comma 4.

     6. Le quote dell'incentivo corrispondenti a prestazioni non svolte dai dipendenti, in quanto affidate a personale esterno all'organico del Ministero oppure prive dell'accertamento positivo delle attività svolte, nonchè le quote eccedenti i limiti fissati dalla normativa vigente in materia di trattamento economico, incrementano le risorse di cui all'articolo 45, comma 5, del Codice, nei limiti e per le finalità di cui ai commi 6 e 7 del medesimo articolo 45. La residua quota costituisce economia di bilancio.

     7. Il Ministero effettua controlli a campione sul rispetto del limite di cui all'articolo 45, comma 4, del Codice.

 

     Art. 12. Disposizioni di coordinamento e finali

     1. All'articolo 4 del regolamento, di cui al D.M. 2 novembre 2017, n. 192 del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, sono apportate le seguenti modificazioni:

     a) alla rubrica, dopo le parole «del procedimento» sono inserite le seguenti «, incentivi per funzioni tecniche»;

     b) dopo il comma 6, è inserito il seguente: «6-bis. Gli incentivi per le funzioni tecniche al personale non dirigenziale sono disciplinati dall'articolo 113 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 e dal regolamento previsto dal comma 2 del medesimo articolo.».

     2. Il Ministero effettua un periodico monitoraggio e promuove verifiche sulla corretta applicazione del regolamento.

 

Registrato alla Corte dei conti il 28 novembre 2022  Ufficio di controllo sugli atti della Presidenza del Consiglio, del Ministero della giustizia e del Ministero degli affari esteri, n. 3001


[1] Testo vigente aggiornato alle modifiche apportate dall'art. 2 del D.M. 17 gennaio 2024, n. 32.