§ 1.10.135 - L.R. 7 ottobre 2016, n. 26.
Mutamento delle circoscrizioni comunali dei comuni di Clusone e Piario, in provincia di Bergamo


Settore:Codici regionali
Regione:Lombardia
Materia:1. assetto istituzionale e amministrativo, organi statutari
Capitolo:1.10 enti locali, circoscrizioni, polizia locale
Data:07/10/2016
Numero:26


Sommario
Art. 1.  (Finalità)
Art. 2.  (Rapporti conseguenti al mutamento delle circoscrizioni comunali)
Art. 3.  (Rimborso spese)
Art. 4.  (Norma finanziaria)


§ 1.10.135 - L.R. 7 ottobre 2016, n. 26. [1]

Mutamento delle circoscrizioni comunali dei comuni di Clusone e Piario, in provincia di Bergamo

(B.U. 11 ottobre 2016, n. 41, suppl.)

 

Art. 1. (Finalità)

1. Sono distaccati dal comune di Clusone e aggregati al comune di Piario, in provincia di Bergamo, i territori di cui al mappale 4418 e al mappale 4788 del Foglio censuario n. 11 del comune di Clusone, rappresentati nelle cartografie e nella relazione tecnica allegate alla presente legge.

 

     Art. 2. (Rapporti conseguenti al mutamento delle circoscrizioni comunali)

1. I rapporti conseguenti al mutamento delle circoscrizioni comunali di cui all'articolo 1 sono regolati dalla Comunità Montana di Valle Seriana, ai sensi dell'articolo 11 della legge regionale 15 dicembre 2006, n. 29 (Testo unico delle leggi regionali in materia di circoscrizioni comunali e provinciali).

 

     Art. 3. (Rimborso spese)

1. Alla liquidazione e al rimborso delle spese sostenute dalla Comunità Montana di Valle Seriana, in attuazione delle funzioni di cui all'articolo 2, si provvede con decreto del dirigente competente per materia, ai sensi dell'articolo 13 della l.r. 29/2006 e della legge regionale 7 luglio 2008, n. 20 (Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale).

 

     Art. 4. (Norma finanziaria)

1. Alle spese di cui all'articolo 3, quantificate in 1.000 euro, si provvede mediante impiego delle somme stanziate alla missione 18 'Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali', programma 01 'Relazioni finanziarie con le altre autonomie territoriali' dello stato di previsione delle spese del bilancio per l'esercizio finanziario 2016 e successivi.

 

ALLEGATO

 

RELAZIONE TECNICA

In base alla documentazione trasmessa dai comuni interessati, il Comune di Piario ha chiesto al Comune di Clusone, che si è espresso favorevolmente, di ridefinire i rispettivi confini comunali al fine di poter accorpare ai propri confini una porzione di terreno, sul quale è posta parte di una costruzione a destinazione agricola ed un'area limitrofa, costituita da un terreno con bosco di alto fusto (ricompresi, rispettivamente, nei mappali n. 4418, foglio 11 del Comune di Clusone e n. 559, foglio n. 903 del Comune di Piario e nel mappale n. 4788, foglio n. 11 del Comune di Clusone), entrambi di proprietà dello stesso Comune di Piario.

L'edificio disponeva di originarie porzioni residenziali, attualmente inagibili: destinato a stalla e a fienile, era in passato abitato, tuttavia attualmente non lo è più, in quanto le parti destinate a residenza sono inagibili.

Il fabbricato rurale sopramenzionato insiste in parte sul territorio amministrativo del Comune di Piario ed in parte sul territorio amministrativo del Comune di Clusone, con conseguenti difficoltà di gestione. La richiesta di ridefinizione dei confini intercomunali è pertanto giustificata da finalità di razionalizzazione delle circoscrizioni dei due Comuni, rendendo più agevole la gestione dell'edificio e della relativa area di pertinenza.

I due Comuni attestano che la porzione di territorio interessata da modifica circoscrizionale è priva di residenti.

I profili urbanistici del mutamento di circoscrizioni comunali sono regolati dall'art. 11, comma 4, della l.r. n. 29/2006, per il quale "... gli strumenti urbanistici dei Comuni d'origine restano in vigore sino a quando non provveda ... il Comune la cui circoscrizione risulta ampliata" (ovvero, il Comune di Piario).

 

(Cartografie - Omissis)


[1] Abrogata dall'art. 24 della L.R. 15 dicembre 2006, n. 29, come modificata dall'art. 3 della L.R. 25 gennaio 2018, n. 5.