Settore: | Normativa nazionale |
Materia: | 65. Moneta e valori bollati |
Capitolo: | 65.5 moneta unica europea |
Data: | 29/12/2011 |
Numero: | 230 |
Sommario |
Art. 1. Normativa contabile |
Art. 2. Ulteriori modifiche al decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 11 |
Art. 3. Deroga alle disposizioni sull'identificazione dell'ordinante |
Art. 4. Modifiche al titolo V-ter del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385 |
§ 65.5.36 - D.Lgs. 29 dicembre 2011, n. 230.
Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 11, recante attuazione della direttiva 2007/64/CE relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno, recante modifica delle direttive 97/7/CE, 2002/65/CE, 2005/60/CE, 2006/48/CE e che abroga la direttiva 97/5/CE.
(G.U. 7 febbraio 2012, n. 31)
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione;
Visto il
Visto il
Vista la
Visto il
Visto il testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al
Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 22 settembre 2011;
Acquisiti i pareri delle competenti Commissioni della Camera dei deputati;
Considerato che la competente Commissione del Senato della Repubblica non ha espresso il proprio parere nei termini prescritti;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 23 dicembre 2011;
Sulla proposta dei Ministri per gli affari europei e dell'economia e delle finanze, di concerto con i Ministri degli affari esteri, della giustizia, dello sviluppo economico, dell'interno e per la pubblica amministrazione e la semplificazione;
Emana
il seguente decreto legislativo:
Art. 1. Normativa contabile
1. All'articolo 114-terdecies del
2. All'articolo 1, comma 1, lettera e), del
3. Al
a) all'articolo 2, comma 1, lettera c), dopo le parole: «le società di intermediazione mobiliare di cui all'articolo 1, comma 1, lettera e), del
b) all'articolo 2, comma 1, lettera c), dopo le parole: «gli istituti di moneta elettronica di cui al titolo V-bis del
c) all'articolo 4, dopo il comma 6 è inserito il seguente:
«6-bis. Le società di cui ai commi 1, 2 e 3 per le quali, successivamente alla redazione di un bilancio in conformità ai principi contabili internazionali, vengono meno le condizioni per l'applicazione obbligatoria di tali principi, hanno la facoltà di continuare a redigere il bilancio in conformità ai principi contabili internazionali.»;
d) all'articolo 4, comma 7, le parole: «previste dai commi 4, 5 e 6» sono sostituite dalle seguenti: «previste dai commi 4, 5, 6 e 6-bis»;
e) all'articolo 8, dopo il comma 1 è aggiunto, in fine, il seguente:
«1-bis. In deroga a quanto previsto dal comma 1, i rendiconti dei patrimoni destinati costituiti ai sensi dell'articolo 114-novies, comma 4, del
f) all'articolo 9, il comma 1 è sostituito dal seguente:
«1. I poteri della Banca d'Italia di cui agli articoli 5, comma 1, e 45 del
Art. 2. Ulteriori modifiche al
1. All'articolo 114-decies del
«4-bis. Gli istituti di pagamento comunitari, che ai sensi dei commi 1 e 4 prestano servizi di pagamento in Italia, concedono credito collegato all'emissione o alla gestione di carte di credito nel rispetto delle condizioni stabilite dalla Banca d'Italia. Quando queste ultime non ricorrono, l'esercizio di tale attività è subordinato al rilascio dell'autorizzazione; si applica, in quanto compatibile, l'articolo 114-novies.».
2. All'articolo 126-ter del
a) al comma 1, la parola: «addebitare» è sostituita dalla seguente: «richiedere»;
b) il comma 2 è sostituito dal seguente:
«2. Il prestatore di servizi di pagamento e l'utilizzatore possono concordare le spese relative a informazioni supplementari o più frequenti, rispetto a quelle rese ai sensi di legge, ovvero quelle relative alla trasmissione con strumenti di comunicazione diversi rispetto a quelli previsti dal contratto quadro. Le spese sono adeguate e conformi ai costi effettivi sostenuti dal prestatore dei servizi di pagamento.».
Art. 3. Deroga alle disposizioni sull'identificazione dell'ordinante
1. Tenuto conto di quanto previsto dall'articolo 3, comma 6, lettera b), del
a) il prestatore di servizi di pagamento del beneficiario sia soggetto agli obblighi di cui al
b) il prestatore di servizi di pagamento del beneficiario sia in grado, mediante un numero unico d'identificazione, di risalire, attraverso il medesimo beneficiario, al trasferimento di fondi effettuato dalla persona fisica o giuridica che ha concluso un accordo con il beneficiario per la fornitura di beni e servizi;
c) l'importo della transazione non superi 1000 euro.
2. Con le istruzioni di cui all'articolo 61, comma 3, del
Art. 4. Modifiche al titolo V-ter del
1. All'articolo 114-novies, comma 1, del
«a) sia adottata la forma di società per azioni, di società in accomandita per azioni, di società a responsabilità limitata o di società cooperativa;
c) il capitale versato sia di ammontare non inferiore a quello determinato dalla Banca d'Italia;
e) i titolari di partecipazioni di cui all'articolo 19 e gli esponenti aziendali possiedano, rispettivamente, i requisiti previsti ai sensi degli articoli 25 e 26;».
2. All'articolo 114-novies, del
«4. La Banca d'Italia, autorizza alla prestazione di servizi di pagamento soggetti che esercitino altre attività imprenditoriali quando:
a) ricorrano le condizioni indicate al comma 1, ad eccezione del possesso dei requisiti di professionalità degli esponenti aziendali;
b) per la prestazione dei servizi di pagamento e per le relative attività accessorie e strumentali sia costituito un patrimonio destinato con le modalità e agli effetti stabiliti dall'articolo 114-terdecies;
c) siano individuati uno o più soggetti responsabili del patrimonio di cui alla lettera b); ad essi si applica l'articolo 26, limitatamente ai requisiti di onorabilità e professionalità.».
3. L'articolo 114-novies del
«5. Se lo svolgimento delle altre attività imprenditoriali rischia di danneggiare la solidità finanziaria dell'istituto di pagamento o l'esercizio effettivo della vigilanza, la Banca d'Italia può imporre la costituzione di una società che svolga esclusivamente l'attività di prestazione dei servizi di pagamento.».
4. All'articolo 114-novies del
«5-bis. La Banca d'Italia detta disposizioni attuative del presente articolo.».
5. L'articolo 114-undecies del
«Art. 114-undecies
Rinvio
1. Agli istituti di pagamento si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni contenute negli articoli 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 52, 139 e 140 nonchè nel Titolo VI.
2. Agli istituti di pagamento che non esercitano attività imprenditoriali diverse dalla prestazione dei servizi di pagamento ai sensi dell'articolo 114-novies, comma 4, si applicano altresì gli articoli 78, 79, 82, 113-bis e 113-ter, ad eccezione del comma 7.
3. La Banca d'Italia può dettare disposizioni attuative ai fini dell'applicazione delle norme di cui al presente articolo.».
6. L'articolo 114-duodecies del
«Art. 114-duodecies
Conti di pagamento e forme di tutela
1. Gli istituti di pagamento registrano per ciascun cliente in poste del passivo, nel rispetto delle modalità stabilite dalla Banca d'Italia, le somme di denaro della clientela in conti di pagamento utilizzati esclusivamente per la prestazione dei servizi di pagamento.
2. Le somme di denaro sono investite, nel rispetto delle modalità stabilite dalla Banca d'Italia, in attività che costituiscono patrimonio distinto a tutti gli effetti da quello dell'istituto di pagamento. Su tale patrimonio distinto non sono ammesse azioni dei creditori dell'istituto di pagamento o nell'interesse degli stessi, nè quelle dei creditori dell'eventuale soggetto presso il quale le somme sono depositate. Le azioni dei creditori dei singoli clienti degli istituti di pagamento sono ammesse nel limite di quanto registrato ai sensi del comma 1. Se le somme di denaro registrate nei conti di pagamento sono depositate presso terzi non operano le compensazioni legale e giudiziale e non può essere pattuita la compensazione convenzionale rispetto ai crediti vantati dal depositario nei confronti dell'istituto di pagamento.
3. Ai fini dell'applicazione della disciplina della liquidazione coatta amministrativa, i titolari di conti di pagamento sono equiparati ai clienti aventi diritto alla restituzione di strumenti finanziari.».
7. All'articolo 114-terdecies del
«7-bis. Ai patrimoni destinati costituiti ai sensi del presente articolo si applicano esclusivamente le disposizioni del codice civile espressamente richiamate.».
8. All'articolo 114-quaterdecies, comma 3, del
«d) adottare per le materie indicate nel comma 2, ove la situazione lo richieda, provvedimenti specifici nei confronti di singoli istituti di pagamento, riguardanti anche la restrizione delle attività o della struttura territoriale, nonchè il divieto di effettuare determinate operazioni e di distribuire utili o altri elementi del patrimonio nonchè, con riferimento a strumenti finanziari computabili nel patrimonio a fini di vigilanza, il divieto di pagare interessi.»