Settore: | Codici regionali |
Regione: | Puglia |
Materia: | 5. assetto e utilizzazione del territorio |
Capitolo: | 5.3 lavori pubblici |
Data: | 04/02/1994 |
Numero: | 4 |
Sommario |
Art. 1. (Definizioni). |
Art. 2. (Programma annuale di finanziamento). |
Art. 3. (Contributi di urbanizzazione secondaria). |
Art. 4. (Abrogazioni e norma finanziaria). |
§ V.3.10 - L.R. 4 febbraio 1994, n. 4. [*]
Norme in materia di edilizia di culto e di utilizzazione degli oneri di urbanizzazione.
Art. 1. (Definizioni).
1. Sono definiti edifici di culto ed opere annesse destinate all'esercizio dello stesso, ai sensi e per gli effetti dell'art. 2, comma 1°, lett. i), della
- gli immobili destinati al culto, anche se articolati in più edifici;
- le strutture funzionalmente connesse con le attività per l'esercizio del culto;
- gli immobili adibiti, nell'esercizio del ministero pastorale, ad attività educative, culturali, sociali, ricreative e di ristoro che non abbiano fini di lucro;
- gli immobili destinati alla formazione del clero;
- gli immobili sedi di istituti di istruzione religiosa.
Art. 2. (Programma annuale di finanziamento).
1. Gli enti proprietari e le competenti autorità religiose, che per la Chiesa cattolica sono gli ordini diocesani e per le confessioni non cattoliche le autorità territoriali riconosciute a norma di legge, formulano, entro il 31 gennaio di ciascun anno, le domande di concessione di contributi, indirizzate all'Assessorato regionale ai LL.PP., corredate di un progetto di massima delle opere da realizzare e di un preventivo della spesa occorrente.
2. In sede di prima applicazione il termine indicato nel precedente comma è fissato in novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.
3. La Giunta, su proposta dell'Assessore regionale ai LL.PP., di concerto con l'Assessore regionale ai Beni culturali, in presenza di edifici di culto ed opere annesse ricadenti sotto il regime della
Art. 3. (Contributi di urbanizzazione secondaria).
1. I Comuni, entro il 31 marzo di ogni anno, devolvono alle competenti autorità religiose una somma non inferiore al sette per cento dei contributi loro spettanti per oneri di urbanizzazione secondaria.
2. I contributi di cui al precedente comma sono determinati con riguardo a tutte le concessioni edilizie onerose rilasciate nell'anno precedente, anche per l'edilizia convenzionata, senza tener conto degli scomputi che i titolari delle concessioni hanno eventualmente ottenuto per l'esecuzione diretta di opere di urbanizzazione secondaria e per la cessione delle relative aree.
3. Le somme spettanti sono corrisposte ai legali rappresentanti delle confessioni religiose che ne facciano richiesta e che abbiano i requisiti di cui al precedente art. 2, in misura proporzionale alla consistenza nel Comune delle comunità di diversa confessione.
4. Il 20% delle somme versate da ciascun Comune è destinato alla esecuzione di lavori di costruzione, ricostruzione, ristrutturazione, consolidamento, adeguamento antisismico e restauro riguardanti opere ricadenti nel territorio di competenza dell'autorità religiosa mandataria, in modo tale che si realizzi, al compimento di un quinquennio, il pareggio tra somme conferite dal Comune stesso e somme investite sul proprio territorio. L'80% è comunque destinato all'esecuzione di lavori riguardanti opere ricadenti nel Comune conferente la rispettiva somma.
5. Le competenti autorità religiose trasmettono ai Comuni, entro il 31 dicembre di ogni anno, una analitica relazione sulla utilizzazione delle somme percepite al fine della verifica del loro impiego.
6. Le somme non utilizzate sono recuperate dal Comune, maggiorate degli interessi computati al tasso riconosciuto dal tesoriere per le giacenze ordinarie.
7. E' in facoltà delle competenti autorità religiose stipulare con i Comuni apposite convenzioni nel caso in cui gli stessi o i soggetti attuatori di piani urbanistici esecutivi provvedano alla realizzazione diretta dei lavori o delle opere di cui al comma 4 del presente articolo.
8. Per gli edifici di culto ed opere annesse ricadenti sotto il regime giuridico della
Art. 4. (Abrogazioni e norma finanziaria).
1. E' abrogato il comma 2 dell'art. 2 della
2. La presente legge non comporta l'iscrizione di appositi stanziamenti a carico del bilancio regionale.
[*] BUR n. 26 suppl. del 15 febbraio 1994.