Settore: | Normativa nazionale |
Materia: | 13. Bandiere |
Capitolo: | 13.1 bandiere |
Data: | 12/08/1973 |
Numero: | 613 |
Sommario |
Art. unico. L'art. 9 del regio decreto 12 maggio 1939, n. 708, è così modificato |
§ 13.1.11 - D.P.R. 12 agosto 1973, n. 613. [1]
Caratteristiche dello stendardo in dotazione alle unità della Marina militare.
(G.U. 18 ottobre 1973, n. 270)
L'art. 9 del
"Lo stendardo di cui all'art. 3 del presente decreto è costituito da: una freccia, un drappo, una fiamma, un'asta, un nastro azzurro ed un cordone.
La freccia è di bronzo ed è formata da una parte cilindrica sormontata da una galletta sferica con sovrapposta la corona turrita e rostrata. La corona, la galletta e gli ornamenti sono dorati. La scritta che riporta le decorazioni concesse alla nave, al sommergibile, alla squadriglia, è incisa sulla parte cilindrica della freccia, e così pure i fatti d'arme e le relative date.
Il drappo, in seta con frangia dorata, è di forma quadrata e porta nella parte frontale la bandiera nazionale navale e nel verso la bandiera di bompresso. Su di esso vanno appuntate le decorazioni.
Sopra al drappo è inserita una fiamma tricolore di seta.
L'asta, in metallo brunito, composta di due pezzi che si congiungono con ghiera a vite, porta inferiormente un puntale di bronzo.
Il nastro azzurro con frangia dorata, sul quale è ricamato in oro il nome dell'unità o il numero della squadriglia ed il cordone dorato con fiocchi sono annodati all'asta superiormente al drappo.
Lo stendardo è di due grandezze regolamentari, la prima per gli incrociatori e cacciatorpediniere, la seconda per il naviglio di superficie da fregate a unità minori e per i sommergibili.
La forma e le dimensioni regolamentari si rilevano dalla tavola allegata".
L'uso dello stendardo è esteso alle motocannoniere ed ai dragamine.
Allegato.
(Omissis).
[1] Abrogato dall'art. 2269 del