Settore: | Codici regionali |
Regione: | Campania |
Materia: | 3. sviluppo economico |
Capitolo: | 3.1 agricoltura e foreste |
Data: | 20/01/2017 |
Numero: | 5 |
Sommario |
Art. 1. Finalità. |
Art. 2. Istituzione marchio di qualità. |
Art. 3. Attività di coltivazione. |
Art. 4. Azioni di sostegno per lo sviluppo della coltivazione e delle filiere produttive. |
Art. 5. Accesso al sostegno regionale. |
Art. 6. Norma finanziaria. |
Art. 7. Entrata in vigore. |
§ 3.1.108 - L.R. 20 gennaio 2017, n. 5.
Interventi per favorire la coltura della canapa (Cannabis sativa L.) e le relative filiere produttive.
(B.U. 20 gennaio 2017, n. 7)
Art. 1. Finalità.
1. La Regione Campania, nel quadro delle politiche di multifunzionalità e sostenibilità delle produzioni agricole e nel rispetto delle disposizioni comunitarie e nazionali vigenti, promuove e favorisce il ripristino della coltivazione della canapa industriale (Cannabis sativa L.) sul territorio regionale quale coltura da reddito per i diversi impieghi dei suoi derivati, nonché quale specie vegetale in grado di ridurre l'impatto ambientale in agricoltura.
2. La presente legge si applica alle coltivazioni di canapa delle varietà ammesse iscritte nel catalogo comune delle varietà delle specie di piante agricole previste dalla
3. La presente legge contiene disposizioni anche per favorire lo sviluppo, su base territoriale, di filiere produttive integrate riguardanti i prodotti realizzabili attraverso la coltivazione della canapa per uso alimentare, industriale e ambientale.
4. La Regione riconosce il valore della canapa anche per il suo ruolo strategico nella bonifica dei terreni, nel contrasto al dissesto idrogeologico, nella fitodepurazione dei siti inquinati, nella bioedilizia e nella bioingegneria.
5. La Regione favorisce i processi volti alla creazione di filiere produttive complete sulla canapa industriale e all'implementazione di reti tra i soggetti in grado di erogare servizi di supporto al settore.
Art. 2. Istituzione marchio di qualità.
1. La Regione Campania istituisce apposito marchio di qualità per promuovere, sensibilizzare e incentivare le azioni dirette alla coltivazione della Cannabis sativa L. nei terreni inquinati.
Art. 3. Attività di coltivazione.
1. La coltivazione della canapa per le finalità di cui all'articolo 1, non necessita di alcuna autorizzazione.
2. L'uso della canapa come biomassa ai fini energetici è consentito esclusivamente alle aziende che si occupano della lavorazione e trasformazione della canapa per autoproduzione energetica dagli scarti derivanti dalle lavorazioni nei limiti previsti dalla parte V dell'allegato X del
3. L'uso della canapa come biomassa è escluso nel caso di utilizzo della coltivazione ai fini di bonifica e fitodepurazione dei siti inquinati.
4. La coltivazione della canapa è consentita utilizzando esclusivamente seme certificato appartenente alle varietà della specie Cannabis sativa L. iscritte nel catalogo comune delle varietà delle specie di piante agricole previste dalla
5. La coltivazione della canapa è consentita su tutto il territorio regionale.
6. I coltivatori e i detentori di canapa e derivati da essa sono sottoposti a controlli da parte degli organi nazionali di polizia giudiziaria e di altri organi governativi autorizzati, i quali possono ricorrere al prelevamento e alla successiva analisi di campioni vegetali in pieno campo, di prodotto raccolto oppure di semilavorati. In tali ipotesi i prelievi sono eseguiti in presenza del coltivatore o imprenditore al quale è rilasciato un campione analogo per eventuali contraddittori e controverifiche.
Art. 4. Azioni di sostegno per lo sviluppo della coltivazione e delle filiere produttive.
1. Per il perseguimento delle finalità di cui all'articolo 1, la Regione sostiene le seguenti attività realizzate attraverso azioni e progetti pilota:
a) prove di collaudo dell'innovazione varietale e di processo nella coltivazione che abbiano carattere di sostenibilità ambientale ed economica;
b) reperimento, riproduzione e gestione del materiale di propagazione, con priorità per i progetti che prevedono la creazione di una banca del seme regionale a gestione associata;
c) sperimentazione applicata di nuove agrotecniche, compresa la meccanizzazione delle fasi di raccolta, movimentazione del prodotto, lavorazione e trasformazione per i diversi usi consentiti;
d) studi e ricerche su utilizzi industriali, ambientali ed aziendali innovativi e alternativi della canapa;
e) progetti di formazione di operatori specializzati nella coltivazione della canapa;
f) realizzazione di centri di stoccaggio e prima lavorazione.
2. I beneficiari degli interventi pilota di cui al comma 1 sono:
a) imprese agricole, singole e associate;
b) associazioni di produttori agricoli costituite a norma di legge;
c) reti di impresa, partenariati costituiti da imprese agricole, enti di ricerca, aziende sementiere, imprese di trasformazione ed altri soggetti che hanno tra i propri scopi la lavorazione, commercializzazione e promozione della canapa e dei prodotti derivati.
Art. 5. Accesso al sostegno regionale.
1. Entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale, con deliberazione, fissa i termini e le condizioni per la presentazione dei progetti pilota previsti all'articolo 4.
2. La selezione e valutazione dei progetti è effettuata secondo criteri che tengono conto di:
a) validità ed efficacia delle attività previste nel progetto;
b) rappresentatività del proponente e del territorio oggetto di intervento, la priorità è data ai proponenti organizzati in contratti di rete o reti di imprese, volti a favorire l'integrazione tra imprese agricole e trasformatori in un'ottica di filiera corta;
c) collegamento funzionale tra i soggetti presenti nel partenariato, all'interno della filiera produttiva;
d) coerenza con le modalità previste nella vigente programmazione regionale dei fondi per lo sviluppo rurale;
e) progettualità informata a criteri ecosostenibili.
3. I provvedimenti regionali di cui alla presente legge che istituiscono o modificano misure di aiuto in regime di de minimis, sono adottati nel rispetto della vigente normativa europea, senza obbligo di preventiva notifica o comunicazione alla Commissione europea.
4. La Regione per favorire lo sviluppo del settore su tutto il territorio regionale:
a) promuove attività di formazione in favore di coloro che operano nella filiera della canapa e diffonde, attraverso specifici canali informativi, la conoscenza delle proprietà della canapa e dei suoi utilizzi nel campo agronomico, agroindustriale, tessile, della bioedilizia, della biocomponentistica e del confezionamento;
b) divulga e pubblicizza in apposita sezione del portale istituzionale, attraverso la competente struttura amministrativa, le azioni di sostegno realizzate ed i risultati ottenuti.
Art. 6. Norma finanziaria.
1. Agli oneri derivanti dall'applicazione della presente legge, quantizzati in euro 30.000,00, si provvede con le risorse disponibili della Missione 16, Programma 1, Titolo 2, per l'esercizio finanziario 2016 del bilancio di previsione finanziario per il triennio 2016-2018.
Art. 7. Entrata in vigore.
1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania.