Settore: | Normativa europea |
Materia: | 14. unione doganale |
Capitolo: | 14.5 regolamentazioni doganali specifiche |
Data: | 23/04/2003 |
Numero: | 708 |
Sommario |
Art. 1. |
Art. 2. Fatte salve le disposizioni dell'articolo 30 del regolamento (CE) n. 2026/97, le parti interessate possono chiedere di essere informate dei principali fatti e considerazioni sulla base dei quali [...] |
Art. 3. Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella |
§ 14.5.285 - Regolamento 23 aprile 2003, n. 708.
Regolamento (CE) n. 708/2003 della Commissione che istituisce un dazio compensativo provvisorio sulle importazioni di alcuni microcircuiti elettronici, detti DRAM (Dynamic Random Access Memories - Memorie dinamiche ad accesso casuale), originarie della Repubblica di Corea.
(G.U.U.E. 24 aprile 2003, n. L 102).
LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea,
visto il
sentito il comitato consultivo,
considerando quanto segue:
A. PROCEDURA
(1) Nel luglio 2002, con un avviso pubblicato nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee, la Commissione ha annunciato l'apertura di un procedimento antisovvenzioni relativo alle importazioni nella Comunità di alcuni microcircuiti elettronici, detti DRAM (Dynamic Random Access Memories - memorie dinamiche ad accesso casuale), originarie della Repubblica di Corea ed ha avviato un'inchiesta.
(2) Il procedimento è stato aperto a seguito di una denuncia presentata nel giugno 2002 da parte della Infineon Technologies AG («il denunziante»), che rappresenta una proporzione maggioritaria della produzione comunitaria totale di DRAM. La denuncia conteneva elementi di prova relativi all'esistenza di sovvenzioni a favore del prodotto in esame e di un conseguente grave pregiudizio, i quali sono stati ritenuti sufficienti per giustificare l'apertura del procedimento. La denuncia è stata avallata dalla Micron Europe Ltd, l'unico altro produttore comunitario di DRAM.
(3) La Commissione ha ufficialmente informato il governo coreano, il denunziante, l'altro produttore comunitario, i produttori esportatori, gli importatori e gli utilizzatori notoriamente interessati dell'apertura dell'inchiesta. Le parti interessate hanno avuto la possibilità di comunicare le loro osservazioni per iscritto e di chiedere un'audizione entro il termine fissato nell'avviso di apertura.
(4) Il governo coreano, i produttori esportatori, il denunziante, l'altro produttore comunitario, gli importatori e gli utilizzatori hanno presentato le loro osservazioni per iscritto. Tutte le parti che ne hanno fatto richiesta entro il termine summenzionato e hanno chiarito i motivi particolari della domanda di audizione sono state sentite.
(5) La Commissione ha inviato questionari a tutte le parti notoriamente interessate ed ha ricevuto risposta dal governo coreano, da un certo numero di banche coreane e da un certo numero di società comunitarie.
(6) La Commissione ha raccolto e verificato tutte le informazioni ritenute necessarie ai fini di una determinazione provvisoria delle sovvenzioni, del pregiudizio e dell'interesse della Comunità. La Commissione ha effettuato al riguardo visite di verifica presso la sede del governo coreano a Seul nonché delle seguenti società:
a) Produttori esportatori coreani
- Hynix Semiconductor Inc., Seoul, Corea
- Samsung Electronics Co. Ltd, Seoul, Corea
b) Banche coreane
- Korea Development Bank («KDB»), Seul, Corea
- Korea Exchange Bank («KEB»), Seul, Corea
- Chohung Bank, Seul, Corea
- Woori Bank («WB»), Seul, Corea
c) Altre istituzioni coreane
- Financial Supervisory Service («FSS»), Seul, Corea
- Financial Supervisory Commission («FSC»), Seul, Corea
- Korea Export Insurance Corporation («KEIC»), Seul, Corea
- Korea Deposit Insurance Corporation («KDIC»), Seul, Corea
d) Produttori della Comunità
- Infineon Technologies AG, Monaco, Germania
- Micron Europe Ltd, East Kilbride, Regno Unito
e) Importatori nella Comunità collegati ai produttori/esportatori coreani
- Hynix Semiconductor UK Limited, Weybridge, Regno Unito
- Hynix Semiconductor Deutschland GmbH, Raunheim, Germania.
(7) L'inchiesta relativa alle sovvenzioni ha riguardato il periodo compreso tra il 1° gennaio 2001 e il 31 dicembre 2001 («il periodo dell'inchiesta»). L'analisi delle tendenze pertinenti per valutare il pregiudizio ha riguardato il periodo compreso tra il 1° gennaio 1998 e la fine del periodo dell'inchiesta («il periodo considerato»).
B. PRODOTTO IN ESAME E PRODOTTO SIMILE
1. Prodotto in esame
(8) Il prodotto soggetto ad inchiesta («prodotto in esame») è costituito da alcuni microcircuiti elettronici noti come DRAM (Dynamic Random Access Memories - Memorie dinamiche ad accesso casuale), di ogni tipo, densità e variante, montati su wafer o sotto forma di chip (dies), costruiti utilizzando tipi diversi di semiconduttori metallo-ossidi (MOS), compresi tipi di MOS complementari (CMOS), di ogni densità (comprese le densità future), indipendentemente dalla velocità di accesso, dalla configurazione, dalla confezione o dal supporto, ecc. Del prodotto in esame fanno parte anche le DRAM presentate in moduli di memoria (standard) o schede di memoria (standard), o aggregate in altri modi, a condizione che la loro funzione principale sia quella di fornire memoria.
(9) Il prodotto in esame è attualmente classificabile ai codici NC 8542 21 11 (fino al 31.12.2001 al codice NC 8542 13 11), 8542 21 13 (fino al 31.12.2001 al codice NC 8542 13 13), 8542 21 15 (fino al 31.12.2001 al codice NC 8542 13 15), 8542 21 17 (fino al 31.12.2001 al codice NC 8542 13 17), 8542 21 01 (fino al 31.12.2001 al codice NC 8542 13 01), 8542 21 05 (fino al 31.12.2001 al codice NC 8542 13 05), 8548 90 10, ex 8473 30 10 e ex 8473 50 10.
2. Prodotto simile
(10) Dall'inchiesta è emerso che le DRAM fabbricate e vendute sul mercato interno della Corea presentavano caratteristiche fisiche e tecniche di base e applicazioni simili a quelle del prodotto in esame esportato da questo paese nella Comunità. Analogamente, le DRAM fabbricate dai produttori comunitari denunzianti nonché da altri produttori comunitari e vendute sul mercato comunitario presentano caratteristiche fisiche e tecniche di base e applicazioni simili a quelle del prodotto in esame esportato dal paese in questione nella Comunità.
(11) Di conseguenza, le DRAM vendute sul mercato interno della Corea ed esportate nella Comunità e quelle fabbricate e vendute nella Comunità sono considerate un prodotto simile ai sensi dell'articolo 1, paragrafo 5, del regolamento (CE) n. 2026/97 («regolamento di base»).
C. SOVVENZIONI
1. Introduzione
(12) Sulla base delle informazioni contenute nella denuncia e delle risposte al questionario, la Commissione ha esaminato le seguenti misure e i seguenti regimi, che secondo il denunziante comporterebbero la concessione di sovvenzioni:
1) benefici fiscali sotto forma di riserve per il pagamento di imposte, di esenzioni fiscali e di crediti d'imposta,
2) prestito sindacato di 800 miliardi di KRW (1),
3) garanzie da parte della Korea Export Insurance Corporation («KEIC») per crediti all'esportazione pari a 600 milioni di USD,
4) garanzie da parte della Seoul Guarantee Insurance Corporation («SGICO») per obbligazioni destinate a fondi di investimento,
5) acquisto di obbligazioni da parte di banche creditrici per 1 000 miliardi di KRW,
6) primo differimento del debito nel maggio 2001,
7) programma di obbligazioni della Korea Development Bank («KDB»),
8) intervento di salvataggio dell'ottobre 2001, costituito dalla capitalizzazione del debito e dal secondo differimento del debito,
9) prestito di 658 miliardi di KRW.
(1) Tasso di cambio al 31.12.2002: 1 USD = 1 326 won coreani.
(13) Per quanto concerne le riserve per il pagamento delle imposte, la base giuridica per le riserve relative al calo dei proventi delle esportazioni, allo sviluppo dei mercati esteri, alle perdite degli investimenti all'estero e allo sviluppo tecnologico è la Tax Exemption and Reduction Control Law («TERCL»). Il 1° gennaio 1999, tale legge è stata sostituita dalla Special Tax Treatment Control Law («STTCL»), che costituisce la base giuridica per le esenzioni fiscali, per i crediti di imposta, per le riserve per la ricerca e lo sviluppo delle risorse umane e per le riserve per le perdite relative alla vendita di azioni di tesoreria.
(14) La base giuridica del programma obbligazioni della KDB è l'articolo 18, paragrafo 4, del Korea Development Bank Act («KDBA»). Il programma è stato annunciato nel dicembre 2000 dal governo coreano allo scopo di sostenere il mercato obbligazionario. Il programma è rimasto in vigore nel 2001 e la selezione delle imprese partecipanti è stata effettuata nel gennaio 2001. Nel quadro del programma, la KDB ha rifinanziato le obbligazioni in scadenza delle società selezionate.
(15) Le misure 2, 5, 6 e 9 elencate sopra sono misure ad hoc adottate dalle banche creditrici della Hynix Semiconductor Inc. («Hynix»). Oltre alle banche creditrici, anche altre istituzioni finanziarie creditrici sono state coinvolte nella misura 8.
(16) Ai sensi dell'articolo 2 del regolamento di base, vi è sovvenzione quando una pubblica amministrazione attribuisce un contributo finanziario conferendo in tal modo un vantaggio al beneficiario. Inoltre, in conformità dell'articolo 3 del regolamento di base, le sovvenzioni sono compensabili soltanto nei casi in cui siano specifiche. In molte delle misure in oggetto, l'attribuzione del contributo finanziario da parte della pubblica amministrazione è dubbia. Pertanto, per ragioni di economia, la Commissione esaminerà innanzitutto la questione del vantaggio in termini generali; solamente in presenza di un vantaggio si passerà a considerare se esiste un contributo finanziario da parte del governo e se la sovvenzione è specifica.
2. Riserve per il pagamento di imposte, esenzioni fiscali e crediti d'imposta
a) Le riserve per il pagamento di imposte nel quadro della TERCL
(17) La TERCL è stata promulgata nel 1964 ed è rimasta in vigore fino al 31 dicembre 1998. Le seguenti riserve oggetto dell'inchiesta avevano come fondamento giuridico la TERCL: le riserve relative al calo dei proventi delle esportazioni (articolo 16), allo sviluppo del mercato estero (articolo 17), alle perdite relative agli investimenti esteri (articolo 23) e allo sviluppo tecnologico (articolo 8). Tali disposizioni prevedevano periodi di grazia dai due ai tre anni per le riserve in questione, prima che queste dovessero essere aggiunte al reddito tassabile.
(18) Le riserve permettono ai beneficiari di differire il pagamento delle imposte e conferiscono pertanto un vantaggio, nella misura in cui durante il periodo di grazia non vengono prelevati gli interessi previsti.
(19) Durante l'inchiesta sono stati esaminati il tipo e i movimenti delle riserve nelle dichiarazioni dei redditi dei produttori esportatori. L'inchiesta ha confermato che le riserve previste dalla TERCL si sono esaurite prima del periodo dell'inchiesta e che alla fine del 2001 non esistevano saldi scoperti. Di conseguenza, si è escluso che tali riserve abbiano potuto rappresentare un vantaggio.
b) Riserve per il pagamento di imposte, esenzioni fiscali e credito d'imposta nel quadro della STTCL
(20) La STTCL è entrata in vigore il 1° gennaio 1999, sostituendo la TERCL. La STTCL è la base giuridica delle esenzioni fiscali, dei crediti d'imposta e delle riserve per il pagamento di imposte relativi ai seguenti casi oggetto dell'inchiesta: esenzione fiscale per i redditi provenienti dal trasferimento di tecnologia (articolo 12), crediti d'imposta per le spese relative alla ricerca e allo sviluppo delle risorse umane (articolo 10), riserve relative a ricerca e sviluppo delle risorse umane (articolo 9) e riserve relative alle perdite sulla vendita di azioni di tesoreria (articolo 104, paragrafo 3). L'articolo 9 prevede un periodo di grazia di tre anni per la riserva in questione, mentre l'articolo 104, paragrafo 3, prevede un periodo di grazia fino a cinque anni prima che la riserva in questione debba essere aggiunta al reddito tassabile.
(21) Le riserve costituiscono un regime di differimento del pagamento delle imposte analogo a quello previsto dalla TERCL. L'esenzione fiscale e il credito d'imposta conferiscono un vantaggio sotto forma di gettito fiscale a cui l'amministrazione pubblica rinuncia o che non preleva.
(22) Per quanto concerne la Hynix, l'inchiesta non ha rilevato, alla fine del 2001, riserve con saldi scoperti, né regimi di esenzione fiscale o di credito d'imposta ancora in vigore. Di conseguenza, non sono stati individuati vantaggi concessi nel quadro della STTCL.
(23) Per quanto concerne la Samsung Electronics Co. Ltd («Samsung»), l'inchiesta ha confermato che la società ha beneficiato di un'esenzione fiscale relativa a trasferimenti di tecnologia, di un credito d'imposta per spese legate alla ricerca e allo sviluppo delle risorse umane e di vantaggi sotto forma di riserve relative a ricerca e sviluppo delle risorse umane e alle perdite sulla vendita di azioni di tesoreria.
c) Calcolo dell'entità della sovvenzione per la Samsung
(24) Per quanto concerne l'esenzione fiscale e il credito d'imposta di cui la società ha beneficiato durante il periodo dell'inchiesta, l'entità della sovvenzione è stata pari all'entità delle imposte a cui l'amministrazione ha rinunciato o che non ha prelevato. Poiché le riserve per il pagamento delle imposte costituiscono un regime di differimento del pagamento delle imposte, esse vanno considerate prestiti senza interessi. L'importo della sovvenzione relativa alle riserve per il pagamento delle imposte è stato quindi calcolato in base all'importo degli interessi che la Samsung avrebbe pagato su un analogo prestito commerciale durante il periodo dell'inchiesta, cioè su un prestito equivalente all'importo delle imposte differite. Il tasso d'interesse utilizzato per il calcolo della sovvenzione è stato il tasso di interesse commerciale medio vigente in Corea nel periodo dell'inchiesta. Gli importi delle imposte differite nel corso degli anni fiscali precedenti al periodo dell'inchiesta sono stati inseriti nell'importo di tali prestiti nella misura in cui essi non sono stati pagati. L'importo complessivo della sovvenzione è stato poi considerato rispetto al fatturato totale.
(25) Tuttavia, poiché tale vantaggio è risultato pari allo 0,92 % ad valorem e poiché la Samsung non ha beneficiato di altre sovvenzioni, tale importo non supera la soglia minima. Non è pertanto necessario verificare se si tratta di una sovvenzione compensabile.
3. Prestito sindacale di 800 miliardi di KRW
a) Descrizione della misura
(26) Nella seconda metà del 2000, il consulente finanziario della Hynix, la Salomon Smith Barney Inc. («SSB»), ha messo a punto un piano finanziario per risolvere il problema della discrepanza tra il flusso di cassa e l'entità del debito obbligazionario in scadenza che doveva essere rimborsato nel 2001. Nelle intenzioni, il piano della SSB doveva risolvere quelli che erano stati definiti «temporanei problemi di liquidità» dovuti al fatto che la maggior parte delle obbligazioni della Hynix scadevano e dovevano essere pagate nel 2001. Una delle misure proposte nel piano è stata un prestito sindacato. La Hynix ha nominato Citibank capofila del gruppo di banche e nel dicembre 2000, questa ha avuto degli incontri con le banche locali per presentare il proprio progetto.
(27) Al prestito, pari a 800 miliardi di KRW, hanno partecipato 10 banche: Korea Development Bank, Hanvit Bank, Chohung Bank, Korea Exchange Bank, Korea First Bank, Kookmin Bank, Citibank, Shinhan Bank, Hana Bank e KorAm Bank. Il prestito è stato suddiviso in due quote. Il tasso di interesse delle quote è stato fissato a quello delle obbligazioni a tre anni di società classificate BBB -, non garantite, a cui è stato aggiunto un margine per tenere conto dei rischi connessi al finanziamento, considerato l'alto indice di indebitamento della Hynix. Una delle condizioni per la concessione del prestito è stata la separazione dal gruppo Hyundai. In base all'accordo sul prestito, l'importo concesso sarebbe stato utilizzato esclusivamente per rimborsare le obbligazioni già emesse, rifinanziare il debito o assicurare liquidità.
b) Risultanze dell'inchiesta
(28) La prima questione da affrontare è se il prestito concesso alla Hynix le ha conferito un vantaggio rispetto a ciò che era disponibile sul mercato al momento della concessione del prestito.
(29) Secondo le informazioni a disposizione della Commissione, le banche hanno deciso di partecipare al prestito in base alla relazione della SSB e alla valutazione propria della situazione del mercato e della situazione della Hynix. Tali valutazioni sono state fatte nel dicembre 2000, in un momento in cui la domanda e i prezzi relativi alle DRAM erano ancora buoni e le prospettive dell'industria positive. La Hynix era caratterizzata da un pesante indebitamento, avendo pressoché raddoppiato il debito dopo la fusione con la LG Semiconductor nel 1999, ma poiché la tendenza dei prezzi sembrava destinata a rimanere stabile e poiché la Hynix era stata in grado di onorare quasi completamente il servizio del debito nel 2000, un «anno positivo», i documenti di cui dispone la Commissione indicano che, in tali circostanze, la speranza delle banche di recuperare il prestito non era infondata.
(30) Come è stato verificato, il rating del credito della Hynix all'epoca della concessione del prestito era BBB - (1). Pertanto, considerati i termini del prestito concesso di cui al considerando 27, le informazioni di cui dispone la Commissione non permettono di concludere che il tasso di interesse e le scadenze del prestito non fossero conformi alle condizioni di mercato.
(31) Per tali ragioni, si conclude che non si tratta di un vantaggio e che la concessione del prestito sindacato di 800 miliardi di KRW non costituisce una sovvenzione ai sensi dell'articolo 2 del regolamento di base.
(1) Standard & Poor's.
4. Garanzie da parte della KEIC per crediti all'esportazione pari a 600 milioni di USD
a) Descrizione della misura
(32) La KEIC, l'agenzia coreana ufficiale di credito all'esportazione, creata nel 1992 conformemente all'articolo 37 dell'Export Insurance Act, assume in assicurazione e sotto forma di garanzie i rischi associati alle transazioni internazionali ed è un ente specializzato senza scopo di lucro che fa capo al ministero del Commercio, dell'industria e dell'energia. Il Parlamento fissa il limite totali dei rischi coperti e dei contributi all'Export Insurance Fund, che rappresenta la base operativa della KEIC. Secondo lo statuto della KEIC, essa trasferisce tutti i profitti verso riserve che vengono utilizzate per sanare il deficit. In caso di esiguità delle riserve, il governo fornisce i fondi per coprire le perdite.
(33) Nel gennaio 2001, 14 banche creditrici della Hynix hanno aumentato di 600 milioni di USD il tetto dello strumento di credito all'esportazione documenti contro accettazione (D/A) concesso alla Hynix (da 800 milioni di USD a 1,4 miliardi di USD). La KEIC ha garantito l'assicurazione del credito all'esportazione a breve termine documenti contro accettazione per quanto concerne le transazioni tra la Hynix e le sue controllate all'estero. Le esportazioni sono finanziate con delle tratte a 90 giorni. La Hynix ritira il pagamento previsto per la transazione di esportazione dalle banche in questione, che conservano il documento utilizzato nel quadro dello strumento A/D. L'importatore nel paese di destinazione effettua quindi il pagamento relativo alle merci direttamente alla banca in cambio del documento D/A. La Hynix paga un premio alla KEIC corrispondente all'assicurazione e all'interesse che spetta alla banca sugli importi prelevati fino al pagamento finale da parte dell'importatore. Nella fattispecie, l'assicurazione della KEIC copre gli importi dovuti alle banche che non possono essere versati a causa del fallimento dell'importatore o dell'esportatore.
(34) La KEIC concede su richiesta assicurazioni a breve temine sulle esportazioni, dopo avere esaminato i dettagli della transazione di esportazione, la reputazione di credito dell'esportatore e dell'importatore e il rischio del governo del paese importatore. Se la KEIC decide di fornire l'assicurazione, il premio è fissato sulla base delle relative tabelle dei premi della KEIC.
b) Risultanze dell'inchiesta
(35) La prima questione da affrontare è se l'assicurazione in questione è stata fornita a condizioni più favorevoli rispetto a ciò che era disponibile sul mercato e se questa ha pertanto costituito un vantaggio per la Hynix.
(36) L'inchiesta ha confermato che i premi pagati alla KEIC erano conformi alle tabelle generali dei premi della KEIC e rispecchiavano il rischio di governo dei paesi importatori (soprattutto paesi OCSE a basso coefficiente di rischio) e la reputazione finanziaria della Hynix al momento della stipula dell'assicurazione. L'inchiesta ha dimostrato inoltre che la Hynix aveva effettivamente pagato i premi relativi a tutte le transazioni per le quali è stato utilizzato lo strumento D/A. Per tali ragioni, si conferma che la Hynix ha ricevuto un trattamento conforme alle condizioni generali relative alle assicurazioni - crediti all'esportazione a breve temine della KEIC. La Commissione non possiede elementi per ritenere che le condizioni generali della KEIC relative alle assicurazioni - crediti all'esportazione a breve temine fossero significativamente differenti da quelle praticate sul mercato.
(37) Per quanto concerne l'entità dei premi, la Commissione non possiede elementi per concludere che i premi richiesti dalla KEIC per le assicurazioni - crediti all'esportazione a breve temine non sarebbero stati sufficienti a coprire i costi di esercizio a lungo termine e le perdite che tali programmi di assicurazione forniti dalla KEIC implicano.
(38) Per tali ragioni, si conclude che non si tratta di un vantaggio e che l'assicurazione sulle esportazioni garantita dalla KEIC per l'ulteriore strumento D/A di 600 milioni di USD fornito dalle banche non costituisce una sovvenzione ai sensi dell'articolo 2 del regolamento di base.
5. Garanzie da parte della SGICO per obbligazioni destinate a fondi di investimento
(39) L'inchiesta ha stabilito che, contrariamente a quanto sostenuto nella denuncia, la prevista emissione di obbligazioni non è mai avvenuta e che non è stata quindi concessa alcuna garanzia.
6. Acquisto di obbligazioni da parte di banche creditrici per 1 000 miliardi di KRW e primo differimento del debito nel maggio 2001
a) Descrizione della misura
(40) Nel marzo 2001, firmando un accordo, 17 banche creditrici della Hynix hanno costituito un comitato dei creditori (Creditors' Financial Institution Council, CFIC). Nell'aprile 2001, la SBB ha elaborato un piano di ricapitalizzazione per la Hynix, nel quale raccomandava di adottare le seguenti misure: a) iniezione di nuovi capitali attraverso l'offerta di polizze di deposito (global depository receipts, GDR) per un valore di 1 300 miliardi di KRW e b) la proroga delle scadenze dei debiti a breve e a lungo termine e un ulteriore acquisto di obbligazioni convertibili per un valore di 1 000 miliardi di KRW da parte delle banche creditrici. Nel maggio 2001, le banche creditrici hanno deciso di sostenere la ristrutturazione finanziaria a condizione che l'offerta di GDR sui mercati finanziari internazionali avesse avuto successo. In caso contrario, la proroga delle scadenze sarebbe stato annullato e la Hynix avrebbe ricomprato le obbligazioni convertibili. Inoltre, i fondi ottenuti con l'emissione delle obbligazioni convertibili avrebbero dovuto essere conservati in un conto presso terzi e sarebbero stati utilizzati esclusivamente per il pagamento delle obbligazioni in scadenza nella prima metà del 2002.
(41) A metà giugno, la Hynix aveva raccolto 1,25 miliardi di USD grazie all'emissione di GDR e il 20 giugno 2001 le banche creditrici hanno acquistato obbligazioni convertibili in una misura proporzionale alla loro esposizione totale verso la Hynix al 30 novembre 2000. Le scadenze dei debiti a breve termine sono state prolungate fino al giugno 2002-2003 e quelle dei debiti a lungo termine al giugno 2004-2005.
b) Risultanze dell'inchiesta
(42) La prima questione da affrontare è se le misure adottate dalle banche a favore della Hynix sono state compatibili con il comportamento di un investitore sul mercato in una situazione analoga.
(43) Va osservato che i prezzi delle DRAM hanno cominciato a diminuire a partire dal settembre 2000, dopo essere rimasti molto elevati per tutti i mesi precedenti dello stesso anno. Nel gennaio 2001, i prezzi si sono stabilizzati, ma hanno ricominciato a diminuire nel febbraio 2001. In marzo, sono aumentati nuovamente. La relazione della SSB, redatta in una fase di aumento dei prezzi, prevedeva che il mercato delle DRAM avrebbe recuperato nel terzo quarto del 2001, di modo che l'iniezione di capitale e il differimento della scadenza dei debiti sarebbero stati sufficienti ad aiutare la Hynix a superare la crisi di liquidità. Il rating di credito della Hynix al momento dell'adozione delle misure era BB + secondo le agenzie di rating coreane (1) e B - secondo le agenzie internazionali (2). Va tuttavia osservato che, nello stesso periodo, alcuni analisti erano più cauti sulla possibilità di recupero dei prezzi e sulla capacità della Hynix di rispettare le scadenze di pagamento del debito (3).
(1) Korea Information Service, Korea Management Consulting & Credit Rating Corporation.
(2) Standard & Poor's.
(3) Deutsche Bank, «Hyundai Electronics Inc., Digging a Deeper Hole», 23 febbraio 2001; Morgan Stanley Dean Witter, «Hynix Semiconductor, Huge Losses from Poor Balance Sheet Again», 20 aprile 2001.
(44) L'inchiesta ha confermato che le banche avevano subordinato la loro partecipazione alla manovra alla riuscita dell'emissione delle GDR. Dopo l'emissione delle GDR e la raccolta dei 1,25 miliardi di USD il 15 giugno 2001, le banche hanno adottato le misure rimanenti proposte dalla SSB nel piano di ricapitalizzazione. Viste le circostanze, il comportamento delle banche è stato uguale a quello di altri investitori sul mercato, che hanno investito nello stesso periodo in GDR emesse dalla Hynix. Esistono tuttavia delle indicazioni nei registri secondo le quali l'interesse degli investitori ad investire, in quel periodo, in GDR della Hynix avrebbe potuto essere influenzato dall'opinione che il governo coreano avrebbe garantito che la Hynix rispettasse le scadenze dei prestiti e delle obbligazioni (1). Alla Commissione non risulta tuttavia che il governo coreano abbia effettivamente fornito una garanzia sulle obbligazioni in questione.
(1) Hynix GDS Offering Memorandum, giugno 2001; «Korea's Hynix Says Hikes GDR Issue to $ 1.25 bln», Reuters English News Service, 13 giugno 2001.
(45) Alla luce di tali considerazioni, le informazioni di cui dispone la Commissione non sono sufficienti per concludere che le misure adottate nel maggio 2001 abbiano conferito un vantaggio alla Hynix. Pertanto, l'acquisto di obbligazioni per 1 000 miliardi di KRW da parte delle banche creditrici e il primo differimento del debito nel maggio 2001 non costituiscono una sovvenzione ai sensi dell'articolo 2 del regolamento di base.
7. Programma obbligazioni della KDB
a) Base giuridica e descrizione dello strumento
(46) Il programma obbligazioni della KDB si basa sull'articolo 18, paragrafo 4, del KDBA, che prevede che la KDB possa impegnarsi nella sottoscrizione, nell'accettazione, nell'investimento o nella garanzia di obbligazioni emesse per finanziare alcuni importanti progetti o obbligazioni emesse da enti pubblici.
(47) Secondo il governo coreano, tale programma era stato elaborato per ovviare alla instabilità del sistema finanziario prodotta dalla maturazione simultanea di un elevato numero di obbligazioni, emesse per la maggior parte da un numero ristretto di società. Il programma è stato annunciato nel dicembre 2000 ed è rimasto operativo solamente nel 2001.
(48) Nel quadro del programma obbligazioni, la KDB aiuta a differire le scadenze del debito e riorganizza il debito rispetto agli investitori. Le società che partecipano al programma pagano il 20 % delle proprie obbligazioni che scadono, mentre la KDB copre il rimanente 80 %. La KDB vende poi il 20 % dell'80 % alle banche creditrici proporzionalmente al prestito concesso alla società in questione. Successivamente, la KDB riorganizza e trasferisce il 70 % delle obbligazioni che detiene in «collateralised bond obligations» («CBOs») e/o «collateralised loan obligations» («CLOs») garantite dal Korea Credit Guarantee Fund («KCGF») e continua a detenere il rimanente 10 %. Le CBO e le CLO sono titoli garantiti da attività che vengono venduti a fondi di investimento. La società che partecipa al programma deve riacquistare almeno il 3 % di CBO e il 5 % di COL emesse nel quadro del programma.
b) Ammissibilità
(49) La candidatura di partecipazione al programma viene proposta dalla principale banca creditrice della società, che candida la società e presenta al Creditor Financial Institutions Council («CFIC»), affinché la approvi, la valutazione del rischio del credito basata sulle prospettive delle future operazioni della banca, sul piano finanziario, sul piano di capacità di ammortamento e sul piano di ristrutturazione. La selezione della società è di competenza del CFIC, che è costituito dai rappresentanti del KCGF, della KDB e di altre 17 banche creditrici. Se le banche che hanno concesso il 75 % dei prestiti della società approvano la candidatura, il CFIC ritiene che la decisione sia stata adottata all'unanimità
(50) Per essere ammesse al programma, le società devono soddisfare i seguenti criteri di ammissibilità: 1) devono essere in grado di rimborsare almeno il 20 % delle proprie obbligazioni in scadenza; 2) devono essere considerate in grado di normalizzare le proprie attività sulla base di un piano di ristrutturazione adeguato, ma, essendo il rating del credito inferiore ad A, esse hanno difficoltà a rifinanziare le proprie obbligazioni. Il rating del credito deve tuttavia essere superiore a BB (2); 3) sono escluse dalla partecipazione tutte le società soggette a interventi di salvataggio, amministrazione controllata o procedimenti di insolvenza.
(51) La società che partecipa al programma deve inoltre sottoscrivere un accordo con le banche creditrici che autorizza queste ultime a richiedere la vendita degli interessi dei titoli detenuti dagli azionisti di maggioranza e la sostituzione della direzione della società in caso di insolvenza.
(2) Standard & Poor's.
c) Attuazione pratica
(52) Delle sette società candidate al programma ne sono state selezionate sei, di cui quattro, tra cui la Hynix, appartenenti al gruppo Hyundai. La Hynix è stata selezionata il 4 gennaio 2001, un momento in cui il suo rating di credito era BBB - (3).
(3) Standard & Poor's.
(53) L'importo totale inizialmente destinato alle obbligazioni della Hynix era di 2 900 miliardi di KRW, su un budget complessivo del programma di 6 200 miliardi di KRW. In realtà, l'importo utilizzato nel quadro dell'intero programma è stato di 2 900 miliardi di KRW, di cui 1 200 miliardi di KRW utilizzati per l'acquisto delle obbligazioni della Hynix. Anche se la Hynix è uscita dal programma nell'agosto 2001, l'importo destinato all'acquisto delle sue obbligazioni è stato pari al 41 % della spesa totale. L'importo destinato alle altre tre società del gruppo Hyundai è stato pari al 38 % della spesa totale.
d) Risultanze dell'inchiesta
i) Esistenza della sovvenzione
(54) Nel caso del programma obbligazioni della KDB, i fondi sono stati forniti dalla KDB. Nel caso in questione, per la valutazione del programma va innanzitutto considerato se il finanziamento della KDB possa costituire un «contributo finanziario da parte di un'amministrazione pubblica».
(55) La KDB è stata fondata nel 1954 con il Korea Development Bank Act come banca a fini speciali per fornire credito a lungo termine all'industria allo scopo di stabilizzare l'economia e promuovere il risanamento industriale. Le principali attività della KDB sono: 1) prestiti con scadenza superiore ad un anno; 2) investimenti sotto forma di sottoscrizione di obbligazioni e azioni; e 3) garanzie di pagamento per il finanziamento di progetti industriali.
(56) La KDB è di proprietà del governo coreano. Conformemente all'articolo 18 del KDBA, la KDB è tenuta a intraprendere attività «necessarie a realizzare gli obiettivi e le finalità di cui all'articolo 1». L'articolo 1 della KDB Act decreta che lo scopo della KDB è quello di fornire e gestire capitali industriali di importanza strategica per facilitare lo sviluppo di attività e dell'economia nazionale.
(57) Ai sensi dell'articolo 44 del KDBA, le perdite annue nette sono compensate dal governo coreano, se i fondi di riserva sono insufficienti. La KDB riceve inoltre a scadenze regolari iniezioni di capitale dal governo coreano. Nel 1998-1999, le iniezioni di capitale effettuate dal governo coreano sono stati pari a 5 700 miliardi di KRW e nel 2001 a 3 000 miliardi di KRW.
(58) Inoltre, la stessa KDB riconosce di avere rapporti speciali con il governo coreano e di svolgere un ruolo politico speciale nell'economia coreana. Nel sito web della KDB si può leggere che «oltre al ruolo politico di istituzione finanziaria ammiraglia del governo, la KDB opera anche come strumento di finanziamento del governo per il debito estero. Il governo ha espresso l'intenzione di servirsi della KDB come principale strumento di reperimento di fondi sui mercati internazionali...» (1).
(1) Sito Web della KDB http://www.kdb.co.kr/.
(59) Alla luce di quanto fin qui riferito, si può concludere che non solo la KDB è di proprietà del governo coreano al 100 %, ma che le è affidato un ruolo politico specifico che la obbliga ad aderire alle politiche del governo. Poiché il governo coreano la finanzia, ricapitalizzandola e coprendone le perdite, la KDB può essere considerata un «ente pubblico» con un mandato politico specifico, definito nella KDBA. Pertanto, i finanziamenti forniti dalla KDB, ovvero l'acquisto delle obbligazioni, va considerato un contributo finanziario da parte di una pubblica amministrazione, che implica un trasferimento diretto di fondi, ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 1, lettera a), punto i) del regolamento di base.
(60) Il successivo passo consiste nel valutare se il finanziamento fornito dalla KDB ha conferito un vantaggio alla Hynix.
(61) Sia le condizioni di partecipazione al programma che le informazioni contenute nelle risposte ai questionari della Commissione indicano che il programma è stato elaborato esclusivamente a favore di alcune società, tra le quali la Hynix, che non erano in grado di rifinanziare le proprie obbligazioni attraverso il mercato finanziario. Lo stesso governo coreano ha affermato nella sua risposta al questionario della Commissione che all'epoca in cui sono state adottate le misure era in corso una «guerra della qualità» nei mercati finanziari coreani, che implicava che solo le società con rating del credito molto alti potevano emettere obbligazioni, a differenza delle società con rating modesto. All'epoca, la Hynix aveva già un rating basso e pertanto non sarebbe stata in grado di effettuare tale operazione finanziaria attraverso il mercato. Pertanto, il finanziamento realizzato attraverso il programma obbligazioni della KDB ha conferito alla Hynix un vantaggio al quale, in quel momento, essa non avrebbe avuto accesso a condizioni di mercato. Per tali ragioni, il finanziamento fornito dal programma obbligazioni della KDB va considerato una sovvenzione ai sensi dell'articolo 2 del regolamento di base.
ii) Compensabilità
(62) Ai sensi dell'articolo 3 del regolamento di base, solamente le sovvenzioni specifiche sono compensabili. Il primo punto da affrontare è se la sovvenzione sia specifica ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 2, lettera a). Apparentemente, non esistevano restrizioni sui tipi di società che potevano candidarsi al programma. Tuttavia, esistono elementi di prova circostanziali che indicano che il regime era destinato a particolari società. Le informazioni contenute nelle risposte ai questionari della Commissione indicano che il programma era destinato a specifiche società in possesso di un'elevata quantità di obbligazioni in scadenza, che esse non riuscivano a rifinanziare attraverso il mercato finanziario. Ciò significa che lo scopo del programma era quello di fornire assistenza finanziaria alle società in questione, in particolare alla Hynix, alla quale, fin dall'inizio, era stata assegnata la maggior parte del finanziamento. Tuttavia, le prove che indicano che la base giuridica del programma limitava l'accesso ad alcune società non sono sufficienti.
(63) L'articolo 3, paragrafo 2, lettera c), del regolamento di base prevede che ove, pur non sussistendo apparentemente le specificità, vi sia motivo di ritenere che si tratti in realtà di una sovvenzione specifica, si possono prendere in considerazione altri fattori. Tali fattori possono essere l'utilizzo di un programma di sovvenzioni da parte di un numero limitato di imprese, la fruizione predominante da parte di determinate imprese e la concessione di sovvenzioni sproporzionatamente elevate a determinate imprese.
(64) Del programma obbligazioni hanno fruito solamente sei società, nonostante comportasse un finanziamento di 2 900 miliardi di KRW. Inoltre è stato utilizzato soprattutto da società che all'epoca della concessione delle misure facevano parte del gruppo Hyundai, le quali hanno beneficiato del 79 % del finanziamento totale previsto dal programma. Inoltre, la Hynix ha beneficiato di una parte sproporzionatamente elevata del finanziamento, pari al 41 %. Nella versione originale del programma obbligazioni, alla Hynix sarebbe toccata una parte ancora maggiore, pari al 47 % della spesa totale. Per tali ragioni, il finanziamento di cui ha beneficiato la Hynix a titolo del programma obbligazioni della KDB va considerato una sovvenzione specifica ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 2, lettera c), del regolamento di base e pertanto compensabile.
iii) Calcolo dell'importo della sovvenzione
(65) L'importo delle obbligazioni della Hynix finanziate dalla KDB è stato di 1 200 miliardi di KRW. La Hynix ha ripagato 280,4 miliardi di KRW, conformemente alle condizioni previste dal programma (1). L'importo su cui basare il calcolo della sovvenzione è l'importo di cui ha beneficiato la Hynix a titolo del programma durante il periodo dell'inchiesta, ovvero 919,6 miliardi di KRW.
(1) Tale importo è la somma dei pagamenti del 3 % e del 5 % delle CBO e delle CLO e del pagamento anticipato dell'importo totale di tali obbligazioni.
(66) La Commissione ha considerato se fosse opportuno confrontare tale importo con un «market benchmark», ovvero il finanziamento che sarebbe stato fornito da operatori commerciali in circostanze analoghe, e utilizzare la differenza tra le due cifre come importo della sovvenzione. Tuttavia, gli elementi di prova disponibili, comprese le dichiarazioni dello stesso governo coreano, indicano che il rating del credito della Hynix al momento dell'adozione delle misure non le avrebbe permesso di emettere obbligazioni a causa dei criteri rigorosi che vigevano sui mercati finanziari e che pertanto nessun operatore commerciale avrebbe intrapreso un'operazione di questo tipo. Inoltre, era evidente, al momento dell'assunzione del debito della Hynix da parte della KDB, che era improbabile quest'ultima avrebbe mai recuperato i fondi. Pertanto, l'assunzione delle obbligazioni della Hynix da parte della KDB va considerata un condono del debito, che corrisponde ad un aiuto non rimborsabile. Tale misura va pertanto considerata una sovvenzione ai sensi della sezione E, lettera a), degli orientamenti per il calcolo dell'importo della sovvenzione nelle inchieste sui dazi compensativi («gli orientamenti»).
(67) Tale sovvenzione rappresenta un vantaggio importante e non ricorrente. Ai sensi dell'articolo 7, paragrafo 4, del regolamento di base, tale sovvenzione dovrebbe in linea di massima essere attribuita al periodo dell'inchiesta, a meno che non si presentino situazioni particolari che giustifichino l'attribuzione ad un periodo diverso. Nel caso presente, tuttavia, poiché la sovvenzione è di natura tale che la società ne ha beneficiato per un periodo superiore al periodo dell'inchiesta, si ritiene appropriato, date le circostanze, utilizzare il metodo di ripartizione della sovvenzione su un periodo di tempo, conformemente all'articolo 7, paragrafo 3. In effetti, l'industria delle DRAM è un'industria i cui costi principali sono condizionati dalla necessità di disporre di macchinari ed attrezzature modernissime, che costituiscono le principali attività. Pertanto, in questo caso, il periodo più appropriato è la vita economica delle attività (macchinari ed attrezzature), la quale, secondo i rendiconti finanziari della società e la prassi dell'industria in questione, è di cinque anni. L'importo della sovvenzione così ripartita è stato espresso come percentuale rispetto alle vendite totali della Hynix nel 2001. Considerando gli interessi, utilizzando il tasso di interesse commerciale medio praticato in Corea nel periodo dell'inchiesta, la sovvenzione risulta pari al 4,9 %.
8. L'intervento di salvataggio dell'ottobre 2001, costituito dalla capitalizzazione del debito, il secondo differimento del debito e la concessione di un nuovo prestito di 658 miliardi di KRW
a) Descrizione della misura
(68) Il secondo CFIC della Hynix è stato istituito il 4 ottobre 2001, conformemente alle disposizioni del Corporate Restructuring Promotion Act («CRPA»). Lo scopo del CRPA, promulgato nell'agosto 2001, è facilitare le ristrutturazioni delle società, un tempo basata su accordi tra le banche creditrici e le stesse società. Il CFIC era composto da 110 istituzioni finanziarie, tra cui 17 banche e 15 società d'investimento. Le decisioni del CFIC sono state adottate con una maggioranza del 75 %. I voti sono stati ripartiti proporzionalmente all'esposizione di ogni istituto rispetto all'indebitamento complessivo della Hynix. Le istituzioni finanziarie che avrebbero esercitato il diritto di disaccordo, non approvando la decisione del CFIC, sarebbero state esclusi dallo stesso.
(69) Nella seconda riunione del 31 ottobre 2001, il CFIC ha adottato il cosiddetto «secondo pacchetto di ristrutturazione» destinato alla Hynix ed ha adottato le seguenti misure:
- concessione alla Hynix di un nuovo prestito di 1000 miliardi di KRW ad un interesse del 7 %,
- capitalizzazione del debito attraverso la fornitura di obbligazioni convertibili in azioni,
- differimento della scadenza dei prestiti esistenti fino al 31 dicembre 2004, conversione delle obbligazioni industriali in scadenza in obbligazioni a scadenza triennale ad un tasso di interesse del 6,5 % e correzione del tasso di interesse dei prestiti rimanenti in valuta coreana al 6 %.
(70) Nella riunione del 31 ottobre il CGIC ha offerto alle istituzioni finanziarie tre opzioni. La prima opzione consisteva nell'accettare le proposte, concedendo nuovo credito e partecipando alla ricapitalizzazione dei debiti. Come seconda opzione, le banche che non volevano partecipare al nuovo prestito sono state obbligate, alle condizioni imposte dal secondo CFIC, a permutare il 28,5 % dei loro crediti in azioni e a rinunciare al resto del debito della Hynix. La terza opzione decisa dal CFIC prevedeva che alle banche che non accettavano le misure e si avvalevano del diritto di non accettare le decisioni del comitato sarebbero stati ripagati i crediti al valore di liquidazione stabilito dalla Arthur Andersen, incaricata di valutare la situazione finanziaria della Hynix.
(71) Tuttavia, solo sei banche hanno accettato di concedere nuovo credito, per un totale di 658 miliardi di KRW, rispetto al credito previsto di 1 000 miliardi di KRW. Tali banche hanno per mutato in azioni una quantità considerevole dei loro crediti. Otto banche si sono rifiutate di concedere nuovi prestiti ed hanno permutato circa un terzo del proprio credito in azioni, considerando il resto come perdite. Le banche che si sono opposte alla ristrutturazione hanno ricevuto il rimborso del credito al valore di liquidazione e hanno rinunciato al resto del credito come perdita. I prestiti riconfermati dalle banche della prima categoria sono stati sottoposti ad estensione della scadenza ed a tagli del tasso di interesse, come risulta dal considerando 69.
b) Risultanze dell'inchiesta
(72) La prima questione da affrontare è se le misure adottate dalle banche a favore della Hynix sono compatibili con il comportamento di un investitore o un creditore in una situazione di economia di mercato in una situazione analoga. Nel caso emergesse che il comportamento delle banche non sia stato quello di un investitore o di un creditore privato, conferendo così un vantaggio alla Hynix, il passo successivo sarebbe quello di esaminare se tale comportamento, e il vantaggio così prodotto, possano essere attribuiti al coinvolgimento del governo nelle banche in questione.
(73) Subito dopo l'emissione delle GDR nel giugno 2001 è risultato chiaro che il mercato delle DRAM non si sarebbe risanato in tempi brevi. Al contrario, la situazione sembrava destinata a peggiorare notevolmente. In effetti, il prezzo delle DRAM ha continuato a diminuire. Tra il giugno 2001 e l'agosto 2001, i prezzi delle DRAM da 128 Mbit sono scese, in media, del 68 %, diminuendo poi di un ulteriore 52 % tra agosto e novembre 2001. I prezzi delle DRAM da 64 Mbit sono diminuiti del 62 % tra l'agosto e il settembre 2001 e tutti gli analisti erano concordi nel ritenere che il mercato delle DRAM non era mai stato così negativo (1).
(1) SSB, settembre 2001, CFO Asia, dicembre 2001, In-Stat MDR, luglio 2002.
(74) I prezzi delle azioni della Hynix sono crollati quasi immediatamente dopo l'emissione delle GDR del 15 giugno. Solo cinque giorni dopo, il 20 giugno 2001, la SSB ha annunciato che non avrebbe esercitato la sua opzione di sopracollocazione per comprare altre GDR in quanto queste venivano scambiate ad un valore inferiore al prezzo di emissione. Il 3 agosto 2001, la SSB ha presentato una relazione sulla Hynix in cui ha ammesso che le precedenti previsioni ottimistiche erano infondate. Secondo la nuova relazione, le entrate previste erano dimezzate e il profitto lordo e l'utile di esercizio ridotti a sostanziali perdite. Il 6 settembre 2001, il prezzo delle GDR era sceso del 72 %, provocando gravi perdite agli acquirenti.
(75) Tale andamento è stato denunciato anche dalle banche creditrici della Hynix. Le informazioni di cui dispone la Commissione indicano che nel corso dell'estate 2001, le banche hanno abbassato il rating del credito della Hynix e il rating dell'industria dei semiconduttori in generale. Nell'agosto 2001, Standard and Poor hanno giudicato «negative» le prospettive di Hynix e abbassato il rating a CC nel 9 settembre 2001 e a SD («selective default») nell'ottobre 2001. Va notato che nell'agosto 2001, la Hynix, a causa della situazione finanziaria negativa, ha dovuto sospendere la partecipazione al programma obbligazioni della KDB. Le informazioni di cui dispone la Commissione indicano che ciò è dipeso dal fatto che le banche si sono rifiutate di comprare le obbligazioni della Hynix e che il KGCF si è rifiutato di garantire tutte le CBO e le CLO previste.
(76) Nell'ottobre 2001, la situazione finanziaria della Hynix si è ulteriormente deteriorata. La società aveva nuovamente problemi di liquidità e il flusso di cassa non era sufficiente a rispettare gli obblighi, essendo il debito accumulato pari a sei volte il valore delle azioni: praticamente una situazione di fallimento, secondo il parere delle banche creditrici. Il reperimento di capitale sul mercato era ormai impossibile.
(77) Per quanto riguarda le misure adottate nell'ottobre 2001 dagli istituti di credito, va osservato che le banche che hanno optato per concedere nuovi prestiti alla Hynix, ovvero per permutare in azioni un debito ingente, prorogare le scadenze dei prestiti esistenti e abbassare i corrispondenti tassi di interesse sono state le seguenti: KEB, Woori Bank, Chohung Bank, KDB (1), NACF (2) e Citibank. Le banche che hanno rinunciato alla maggior parte del loro credito e che hanno dovuto permutarne una parte in azioni sono state: Shinhan Bank, Kookmin Bank, Housing and Commercial Bank, KorAm Bank, Hana Bank, Seoul Bank, Industrial Bank of Korea e Pusan Bank. La Korea First Bank ha utilizzato il diritto di disaccordo (3). Secondo le informazioni della Commissione, le banche che hanno scelto la seconda e la terza opzione, hanno inserito nelle perdite i crediti della Hynix e hanno venduto le obbligazioni della Hynix ottenute con la capitalizzazione del debito, sbarazzandosi così entro il 2002 di tutti i prestiti relativi alla Hynix. Le sei banche della prima categoria si sono comportate in modo significativamente diverso; esse hanno infatti concesso altri prestiti alla Hynix, hanno prorogato le scadenze dei prestiti esistenti e hanno conservato numerose azioni della Hynix (4). Inoltre, va osservato che il tasso di interesse dei nuovi prestiti concessi alla Hynix era del 7 %, ovvero il tasso applicato alle società finanziariamente sane e non ad operazioni di capitale rischiose, per non parlare di una società in una situazione come quella della Hynix (5).
(1) Pur non partecipando al nuovo prestito di 658 miliardi, la KDB ha scelto l'opzione 1.
(2) National Agricultural Cooperative Federation.
(3) La Kwangju Bank e la Kyongnam Bank avevano già rifiutato la proposta di rifinanziamento nella riunione del 4 ottobre 2001.
(4) Dopo la conversione delle obbligazioni convertibili in azioni della Hynix, le banche possiedono il 66,84 % dei titoli.
(5) Nel gennaio 2001, quando il rating del credito della Hynix era BBB -, il prestito concessole dalle stesse banche aveva un tasso di interesse notevolmente più alto del 7 %. Poiché nell'ottobre 2001 il rating era sceso a SD («selective default») (cfr. considerando 75), il tasso di interesse sarebbe stato molto più elevato se il prestito fosse stato concesso a condizioni commerciali.
(78) Pertanto, in tali circostanze, risulta evidente che nessun investitore in un'economia di mercato avrebbe investito nella Hynix nell'ottobre 2001. Ciò risulta anche dalle misure adottate dagli istituti creditori; per reperire capitali, non si è infatti proposto di immettere sul mercato GDR o altri strumenti analoghi, che, in una situazione normale, rappresentano il modo normale di procedere. Le banche che hanno rifiutato le misure o che hanno considerato i crediti come perdite, recuperando il valore di liquidazione, si sono comportate come avrebbe fatto, in una situazione analoga, un normale investitore sul mercato. Esse hanno eliminato la loro esposizione con la Hynix facendosi carico delle perdite derivanti da tale decisione. Al contrario, i motivi delle banche che hanno continuato a finanziare la Hynix in tale situazione non possono essere riconducibili a considerazioni commerciali ed è emerso infatti che nessuna di esse si aspettava alcun rendimento dal loro finanziamento. Pertanto, i nuovi finanziamenti alla Hynix dell'ottobre 2001 hanno conferito alla Hynix un vantaggio che non era disponibile a condizioni di mercato. La questione successiva consiste nell'esaminare se tale comportamento evidentemente non commerciale è stato dovuto all'intervento del governo coreano presso le banche in questione.
(79) Delle nove banche che nell'ottobre 2001 hanno sospeso il finanziamento della Hynix, sette erano private, mentre delle sei banche che hanno continuato a finanziare la Hynix, le quattro principali creditrici sono totalmente o a grande maggioranza di proprietà del governo coreano. Una è una banca speciale con un ruolo politico e le altre tre sono controllate dal governo coreano in quanto, essendo anch'esse in fase di ristrutturazione, hanno firmato con il governo accordi che regolano le attività commerciali e dipendono da iniezioni di capitale da parte del governo. Tre delle quattro principali banche creditrici della Hynix vengono descritte di seguito. La descrizione della KDB e le ragioni del suo ruolo politico sono fornite ai considerando da 55 a 59.
Woori Bank («WB»)
(80) La Hanvit Bank (attualmente Woori Bank) è in fase di ristrutturazione a seguito della crisi finanziaria coreana. A partire dall'ottobre 1998, la Korea Deposit Insurance Corporation (6) («KDIC») è diventata un importante azionista della Hanvit Bank, diventandone proprietaria alla fine del 2000. Nel marzo 2001, la KDIC ha creato la Woori Financial Holdings Company («WFH»), una controllata al 100 %, trasferendovi le azioni della Hanvit Bank. La Hanvit Bank è stata chiamata Woori Bank ed è, tramite la KDIC, di proprietà del governo coreano al 100 %.
(81) Nel 1998, la KDIC ha versato alla Woori Bank (all'epoca Hanvit Bank) 3 200 miliardi di KRW. Nel dicembre 2000, la Woori Bank e la KDIC hanno firmato un accordo (memorandum d'intesa) per l'attuazione del piano di miglioramento della gestione della banca. La Financial Supervisory Commission ha giudicato la Woori Bank non vitale ed ha azzerato il suo capitale azionario. A seguito del memorandum d'intesa, nel dicembre 2000 la KDIC ha versato alla Woori 2 724 miliardi di KRW in azioni ordinarie, che costituiscono l'intero capitale azionario. Nel settembre 2001, sono stati versati altri 1 878 miliardi di KRW. Conformemente al memorandum d'intesa, se la Woori Bank non riesce ad attuarlo, la KDIC può ordinare alla Woori Bank di aumentare o diminuire il capitale, di procedere ad una fusione, di concludere contratti di prestito e di deposito o di chiudere o vendere una parte delle sue attività commerciali.
(6) Villa mandato principale della KDIC è quello di rimborsare i creditori assicurati in caso di insolvenza di un istituto finanziario ed è un'entità giuridica speciale creata nel 1996 per gestire il sistema di assicurazione dei depositi conformemente alla Depositor Protection Act. La KDIC è stata villa principale strumento utilizzato dal governo coreano per la ricapitalizzazione delle istituzioni finanziarie durante e dopo la crisi finanziaria. A causa della partecipazione azionaria e delle iniezioni di capitale, la KDIC è diventata azionista di alcune istituzioni finanziarie e rappresenta il governo coreano nell'esercizio dei diritti di azionista in tali istituti. La KDIC è un ente pubblico, e il governo coreano, nella sua risposta al questionario della Commissione, equipara la partecipazione azionaria della KDIC alle banche in questione a quella del governo coreano.
(82) Nel luglio 2001, la Woori Bank e la WFH hanno sottoscritto un memorandum d'intesa. Tra le altre cose, la Woori Bank si impegna a consultare la WFH prima di adottare importanti decisioni commerciali e prepara ed attua un piano finanziario dettagliato conforme alla strategia commerciale della WFH. Se la Woori Bank non riesce ad attuare il piano finanziario, la WFH può ordinarle di ridurre le vendite di alcuni specifici prodotti finanziari e/o investimenti o di chiudere o fondere le proprie attività.
Chohung Bank
(83) La Chohung Bank, fondata nel 1897, è stata la prima istituzione finanziaria coreana. Nel 1963, essa ha iniziato a svolgere attività bancarie a livello internazionale. Nel 1999, la KDIC ha versato alla Chohung Bank 2 700 miliardi di KRW, diventandone la principale azionista (80 %). Nel 2001, i principali azionisti erano la KDIC, con l'80 % e il gruppo Hyundai con il 3,4 %. Nel novembre 1999, la KDIC e la Chohung Bank hanno sottoscritto un memorandum d'intesa, modificato del maggio 2000, che ha dato alla KDIC un'influenza determinante sulle decisioni commerciali della banca (1).
(1) Nel gennaio 2002, la Chohung Bank e la KDIC hanno firmato un nuovo memorandum d'intesa.
Korea Exchange Bank («KEB»)
(84) La KEB è stata creata come banca pubblica nel 1967, quando è stata separata dalla Banca di Corea per specializzarsi negli scambi e nel commercio esteri. Nel 1977, la KEB è diventata una banca commerciale. Anche la KEB è stata colpita dalla crisi finanziaria coreana; nel 1998, la tedesca Commerzbank AG ha acquistato il 30 % delle azioni della KEB mentre la KEXIM (2) ha versato alla KEB 386 miliardi di KRW nel 1999 e 400 miliardi di KRW nel 2000. Nel 2000, la banca ha proceduto ad una riduzione di capitale del 50 % su tutte le azioni al fine di riassorbire il disavanzo accumulato. I principali azionisti della KEB nel 2001 sono stati il governo coreano con il 43,17 % (32,50 % KEXIM e 10,67 % Banca di Corea) e la Commerzbank AG con il 32,55 %.
(2) The Export-Import Bank of Korea (Banca di Corea per l'importexport); creata nel 1976 con la Export-Import Bank of Korea Act. Conformemente alla legge, l'obiettivo della KEXIM è quello di promuovere la crescita e lo sviluppo dell'economia coreana e di facilitare gli scambi con l'estero. La KEXIM è di proprietà del governo coreano (54,8 %), della Banca di Corea (39 %) e della Korea Development Bank (6,2 %). Nella risposta al questionario della Commissione, il governo coreano equipara la partecipazione azionaria della KEXIM a quella del governo coreano. La KEXIM viene pertanto considerata un ente pubblico.
(85) A causa del persistere delle difficoltà finanziarie della KEB, nel 1998 il Financial Supervisory Service ne aveva raccomandato il miglioramento della gestione. Nel 2000, la KEB ha presentato il suo piano di miglioramento della gestione che, nel 2001, ha ricevuto una approvazione condizionale, subordinata cioè al soddisfacimento di alcune condizioni.
National Agricultural Cooperative Federation («NACF»)
(86) La NACF è stata creata il 1° luglio 2000, a seguito della fusione della National Agricultural Cooperative Federation, della National Livestock Cooperative Federation and della National Gingseng Cooperative Federation, prevista dalla Agricultural Cooperative Law del 1999. L'obiettivo della NACF è quello di migliorare lo status economico sociale e culturale e la qualità della vita degli agricoltori. Nel perseguimento di tale obiettivo, la NACF svolge attività commerciali diversificate, tra cui il servizio di credito e di banca che, nel 2001, è stato all'origine del 31,7 % delle entrate e del 75,7 % del reddito operativo. Nel 2001, il numero di cooperative aderenti alla federazione era di 1.383. Sulla base delle informazioni fornite dalla Commissione, nessuno dei membri detiene azioni superiori all'1 %. Nella 2001, la KDIC ha acquistato azioni della NACF per 96,2 miliardi di KRW. Va inoltre osservato che il governo coreano è intervenuto numerose volte direttamente o indirettamente allo scopo di assistere finanziariamente la NAFC.
Citibank Seoul
(87) La Citibank Seul è al 100 % di proprietà di Citigroup, un gruppo finanziario statunitense. La Citibank è stata una delle prime banche estere ad essere autorizzate ad operare in Corea a partire dal 1967 e si definisce «partner impegnato del governo coreano e dell'industria coreana» (3). Citibank e la sua controllata SSB sono stati i consulenti finanziari della Hynix nel 2000/2001.
(3) «Citibank in Korea», www.Citibank.com/korea.
i) Interventi pubblici nelle banche
(88) Per quanto riguarda la WB, dalle informazioni disponibili emerge che la banca era consapevole della grave situazione finanziaria della Hynix. Tuttavia, i documenti ricevuti durante l'inchiesta dimostrano che la WB ha approvato le misure per ragioni di interesse pubblico, a causa dell'impatto che avrebbe avuto sull'economia nazionale il fallimento della Hynix. Va osservato che tali considerazioni non sono di natura commerciale e non vengono utilizzate dalle banche commerciali quando valutano l'opportunità di fornire ulteriori finanziamenti ad una società in gravi difficoltà finanziarie. Al contrario, tali considerazioni politiche vengono tipicamente fatte proprie dai governi per adottare misure di sostegno all'economia nazionale, all'occupazione o ad altri obiettivi di interesse pubblico. Tali considerazioni da parte della WB in merito alla concessione di prestiti possono spiegarsi solamente con il fatto che il governo coreano, in quanto proprietario della società al 100 %, stava usando la sua influenza per orientare le decisioni commerciali della banca, così come avrebbe fatto qualsiasi azionista di maggioranza.
(89) Per quanto riguarda la Chohung Bank, i documenti a disposizione contengono elementi di prova analoghi. La valutazione interna della Hynix da parte della banca non può essere stata alla base della decisione di concedere ulteriori prestiti e le obbligazioni della Hynix, secondo la banca, erano state giudicate «inadatte all'investimento» dalle agenzie di rating del credito. La Chohung Bank, dopo avere partecipato all'intervento per coprire l'80 % dei debiti della Hynix ha immediatamente ampliato le sue riserve relative alle perdite ed ha inserito tra le perdite l'intera operazione di conversione del debito in azioni. Tuttavia, in base ai documenti ricevuti durante l'inchiesta, la Chohung Bank ha approvato le misure a causa dell'obbligo di rispettare il memorandum d'intesa con il governo coreano. Ciò dimostra che le banche in via di ristrutturazione sono vincolate nelle loro decisioni commerciali dall'obbligo di rispettare le condizioni imposte dal governo coreano. In un tale contesto, il fatto che il governo coreano fosse l'azionista di maggioranza della Chohung Bank, con l'80 % delle azioni, avalla la conclusione che il governo coreano abbia usato la propria influenza per orientare le decisioni commerciali della banca, come avrebbe fatto qualsiasi azionista di maggioranza.
(90) Per quanto concerne la KEB, la situazione è simile a quella della WB e della Chohung Bank. La banca era consapevole dei rischi legati all'operazione, avendo assegnato alla Hynix, all'epoca delle misure finanziarie di ottobre, un rating che non permetteva di concedere prestiti ulteriori. Tuttavia, essa ha continuato a finanziare la Hynix. È importante notare che la banca era in via di ristrutturazione al momento della concessione dei prestiti di ottobre, ed era pertanto tenuta ad essere estremamente prudente nelle decisioni di finanziamento e, in particolare, ad evitare i «debiti difficili». Nonostante ciò, essa ha proceduto a finanziare la Hynix. La pericolosa situazione commerciale venutasi così a creare è stata riconosciuta nella relazione annuale del 2001, preparata da contabili indipendenti, che hanno affermato che le perdite reali derivanti dai prestiti in corso a favore della Hynix e del gruppo Hyundai erano tali da superare le riserve accantonate dalla banca per tali perdite e che le conseguenze di tale difficoltà sulla posizione finanziaria della banca erano difficili da prevedere.
(91) Va osservato che la KEB era una banca pubblica specializzata e che il governo coreano è stato uno degli azionisti principali della banca fino al 1998, quando la Commerzbank ne ha acquistato una partecipazione. La banca ha pertanto una tradizione e una cultura di influenza pubblica nelle decisioni commerciali che non può essere ignorata. È improbabile che tale tendenza fosse cambiata in modo significativo con l'acquisizione delle azioni da parte della Commerzbank nel 1998, considerando in particolare il fatto che il governo coreano continua a detenere la quota maggioritaria di azioni della KEB, pari a 43 %. Inoltre, pur essendo soggetta a ristrutturazione, la KEB ha continuato a mettere a disposizione della Hynix ingenti fondi, a condizioni evidentemente non commerciali e molto rischiose. Come spiegato al considerando 77, i prestiti dell'ottobre 2001 sono stati concessi ad un tasso di interesse normalmente riservato, sul mercato, a società finanziariamente solide, e non nell'ambito di operazioni rischiose, per non parlare di una società in una situazione come quella della Hynix. In effetti, considerando i rischi relativi ai prestiti alla Hynix, la quale era stata giudicata «selective default», non sarebbe stato possibile reperire capitali sul mercato a nessuna condizione. Considerata l'entità del coinvolgimento, passato e presente, dell'amministrazione pubblica nella KEB, tutte le informazioni raccolte durante l'inchiesta indicano che questa ha usato la sua influenza di azionista maggioritario della KEB nella decisione di partecipare alle operazioni dell'ottobre 2001, dalle quali non sarebbe provenuto alcun vantaggio commerciale per la KEB. A sostegno di questa conclusione, osserviamo che non esistono spiegazioni razionali diverse dall'ingerenza dell'amministrazione pubblica coreana della decisione della KEB di continuare a finanziare la Hynix.
(92) Le altri due istituzioni finanziarie implicate nel rinnovo dei finanziamenti alla Hynix sono la NACF e Citibank. Va osservato che queste banche non figuravano tra i creditori principali della Hynix e che la loro partecipazione al prestito dell'ottobre 2001 è stata compresa tra l'1 % e il 2 % (1). Citibank si è rifiutata di collaborare all'inchiesta della Commissione di modo che quest'ultima deve basare la valutazione del coinvolgimento di Citibank sui fatti disponibili, conformemente all'articolo 28 del regolamento di base.
(1) 1,9 % circa per la NACF e 1,3 % circa per Citibank.
(93) Considerato che Citibank non ha collaborato all'inchiesta della Commissione, la Commissione non è stata in grado di verificare i motivi per cui essa ha partecipato all'operazione dell'ottobre 2001. In base alle informazioni disponibili, la Commissione rileva che Citibank Seul ha legami stretti e speciali con il governo coreano dal 1967.
(94) A tale proposito, si osserva che Citibank ha una relazione peculiarmente stretta e simbiotica con il governo coreano dal 1967, dal momento cioè della sua autorizzazione a operare in Corea. Tali legami tra il governo coreano e Citibank sono testimoniati dal ruolo svolto dalla banca nell'assistenza fornita al governo coreano per uscire dalla crisi finanziaria del 1997. Nel 1998, Citibank ha organizzato e condotto a buon termine la ristrutturazione del debito bancario della Corea, che si elevava a 21,75 miliardi di USD. Inoltre, Citibank ha aiutato il governo coreano ed altre istituzioni pubbliche ad accedere ai mercati dei capitali durante la crisi finanziaria, sponsorizzando con successo un'offerta di obbligazioni su scala mondiale per 4 miliardi di USD. Questi fatti dimostrano che Citibank ha avuto dei legami molto stretti con il governo coreano. Sulla scorta di quanto precede e del fatto che il rating dato da Citibank alla Hynix all'epoca dei finanziamenti di ottobre non giustificava la decisione di concedere ulteriori prestiti, risulta chiaro che la decisione di Citibank di prendere parte alle misure in oggetto può essere stata dettata da considerazioni non commerciali.
(95) In mancanza di cooperazione da parte di Citibank e quindi in mancanza di altre spiegazioni, non si può escludere, sulla base dei fatti disponibili, che Citibank Seul abbia partecipato alle misure sulla scorta di considerazioni di natura non commerciale e che sia stata indotta a parteciparvi dal governo coreano.
(96) Per quanto concerne la NACF, va osservato che nel 2001 la KDIC ha versato 87 miliardi di KRW alla NACF destinati a compensare il deficit accumulato dalla National Livestock Cooperatives Federation, che la NACF ha rilevato nel 2000. Nel 2001, la KDIC ha inoltre acquistato azioni della NACF per 96,2 miliardi di KRW. Nel 2000, il ministero dell'Agricoltura e delle Foreste ha esonerato la NACF dal pagamento dei suoi prestiti a lungo termine, pari a 275 miliardi di KRW, prelevati dal Livestock Development Fund. Nel 2001, la NACF si è inoltre vista concedere dal governo coreano un prestito di 38 miliardi di KRW a tasso zero. Tali misure dimostrano che la NACF non opera in base a considerazioni e principi puramente commerciali, ma sembra essere sistematicamente finanziata dall'amministrazione pubblica coreana, che nel 2001 ha acquistato un'importante quota di azioni della NACF.
(97) Va inoltre osservato che la finalità della NACF è di migliorare lo status economico sociale e culturale e la qualità della vita degli agricoltori, una finalità tipica di una cooperativa, ma anche un obiettivo di politica economica. Per perseguire tale scopo, nel 1999 il governo coreano ha costretto la NACF alla fusione con altre cooperative, una decisione non basata su considerazioni commerciali da parte della NACF, ma decisa e imposta dall'amministrazione pubblica coreana nel quadro degli obiettivi politici di cui sopra. Tale fatto e gli elementi di prova, di cui al considerando precedente, relativi al sostegno finanziario fornito dall'amministrazione pubblica coreana indicano che la NACF, pur essendo una cooperativa, sembra agire come un ente che contribuisce alla realizzazione di una politica economica di sostegno al settore agricolo e finanziato dall'amministrazione pubblica coreana per compensare le perdite che derivano da tali attività. Va inoltre osservato che il rating dato dalla NACF alla Hynix all'epoca dei finanziamenti dell'ottobre 2001 non giustificava la concessione di un ulteriore prestito e la partecipazione a tali operazioni di finanziamento in un'ottica commerciale e che il tasso d'interesse del prestito era inferiore ai tassi normalmente praticati sul mercato (cfr. considerando 77).
(98) L'insieme dei fatti indica pertanto che la NACF conduce le proprie attività, compresi i servizi bancari, nel quadro del perseguimento di obiettivi di pubblico interesse e che, a tale scopo, essa è finanziata dal governo coreano. Essa non sembra pertanto operare in base a considerazioni puramente commerciali ma sotto la guida e l'influenza dell'amministrazione pubblica coreana e, in ogni caso, non esistono altre spiegazioni razionali della reiterazione del sostegno alla Hynix.
ii) Conclusioni sulla sovvenzione compensabile
(99) Le misure adottate nell'ottobre 2001 possono essere attribuite all'amministrazione pubblica coreana, sia in quanto operante come ente pubblico ai sensi dell'articolo 1, paragrafo 3, del regolamento di base, che incarichi o dia ordine a una banca di procedere la finanziamento, ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 1, lettera a), punto iv), del regolamento di base. Le misure adottate sono considerate sovvenzioni in quanto:
(100) La concessione del prestito di 658 miliardi di KRW rappresenta un contributo finanziario ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 1, lettera a), punto i), del regolamento di base e conferisce un beneficio alla Hynix, dal momento che la società era stata valutata «selective default» nel periodo in cui è stato concesso il prestito e, per questo motivo, non avrebbe potuto reperire alcun finanziamento sui mercati commerciali.
(101) La capitalizzazione dei debiti di 2 294 miliardi di KRW può essere interpretata in due modi. Innanzitutto, il governo coreano ha rinunciato ad una fonte di reddito annullando un debito e, sollevando la Hynix dall'obbligo di ripagare il debito, le ha conferito un vantaggio. In secondo luogo, il governo coreano ha investito in una società non meritevole di credito, un'operazione che nessun investitore in una situazione di economia di mercato avrebbe mai compiuto. In questo modo, gli interventi del governo [basati su contributi finanziari ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 1, lettera a), punto ii) e dell'articolo 2, paragrafo 1, lettera a), punto i), del regolamento di base] hanno portato la Hynix a beneficiare di una posizione finanziaria migliore di quanto non avrebbe beneficiato a prescindere da tale intervento e che avrebbe ottenuto grazie al mercato commerciale.
(102) Anche il differimento delle scadenze e la riduzione degli attuali tassi sono incompatibili con considerazioni di natura commerciale, in quanto hanno sollevato la Hynix da obblighi contratti e costituiscono contributi finanziari ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 1, lettera a), punto ii) e dell'articolo 2, paragrafo 1, lettera a), punto iv), del regolamento di base.
(103) Ai sensi dell'articolo 3 del regolamento di base, solamente le sovvenzioni specifiche sono compensabili. Le misure dell'ottobre 2001 erano misure ad hoc, con le quali è stata finanziata una società specifica, la Hynix. Per questa ragione, le sovvenzioni fornite nell'ottobre 2001 vengono considerate specifiche e pertanto compensabili.
iii) Calcolo dell'importo della sovvenzione
(104) La Commissione ha considerato se fosse opportuno effettuare un confronto tra tale importo concesso ed un «market benchmark», ovvero il finanziamento che sarebbe stato fornito da investitori sul mercato in circostanze analoghe, e utilizzare la differenza tra le due cifre come importo della sovvenzione. Gli elementi di prova disponibili dimostrano tuttavia che, all'epoca delle misure, nessun investitore operante in un'economia di mercato avrebbe investito nella Hynix e che nessuna istituzione finanziaria guidata da considerazioni commerciali le avrebbe concesso finanziamenti. Si può pertanto concludere che le misure concesse non erano disponibili sul mercato e che nessun operatore in economia di mercato avrebbe adottato questo tipo di misura (1).
(1) Cfr. in particolare il considerando 76.
(105) Per quanto concerne il prestito di 659 miliardi di KRW, le informazioni disponibili indicano che i fornitori del prestito non si attendevano, al momento della sua concessione, di recuperare il credito. La Hynix non aveva rimborsato il debito sindacato di 800 miliardi di KRW concesso nel gennaio 2001 e non era stata in grado di pagarne gli interessi. Nemmeno i prestiti concessi prima del 2001, che erano stati l'oggetto principale della ricapitalizzazione del debito, erano stati rimborsati nel 2001. In realtà, l'importo totale dei prestiti e delle passività era aumentato nel 2001, indipendentemente dalle misure del maggio 2001, che sono state utilizzate per pagare i debiti esistenti. Inoltre, il rating della Hynix all'epoca del prestito dell'ottobre 2001 era «SD», un giudizio che non le permetteva di reperire capitale sui mercati finanziari. Per tali ragioni, ai sensi della sezione E, lettera b), punto v), degli orientamenti, viene considerato sovvenzione l'importo totale del prestito di 658 miliardi di KRW. Per quanto concerne la ricapitalizzazione del debito di 2 994 miliardi di KRW, si applicano gli stessi principi. All'epoca della misura, nessun investitore avrebbe investito nella Hynix. Inoltre, il governo coreano aveva annullato alla Hynix un debito non pagato per lo stesso importo. Per motivi di chiarezza, l'annullamento dell'importo di 2 994 miliardi di KRW viene considerato una sovvenzione.
(106) Per quanto concerne il vantaggio conferito con il differimento del debito, i rendiconti finanziari del 2001 della Hynix indicano che il valore del differimento delle scadenze e le riduzioni dei tassi d'interesse è stato pari a 1 586 miliardi di KRW. Ciò rappresenta in effetti un condono di debito, che risulta dai rendiconti finanziari della società e, considerando che tale importo corrisponde alla valutazione, sottoposta a revisione, della società stessa, esso viene considerato pari all'ammontare del vantaggio.
(107) Di conseguenza, l'importo totale del vantaggio conferito con le misure dell'ottobre 2001 è di 5 238 miliardi di KRW.
(108) Tali sovvenzioni rappresentano vantaggi importanti e puntuali. Ai sensi dell'articolo 7, paragrafo 4, del regolamento di base, tale sovvenzione dovrebbe in linea di massima essere attribuita al periodo dell'inchiesta, a meno che non si presentino situazioni particolari che giustifichino l'attribuzione ad un periodo diverso. Nel caso presente, tuttavia, poiché le sovvenzioni sono di natura tale che la società ne ha beneficiato per un periodo superiore al periodo dell'inchiesta, si ritiene, date le circostanze, appropriato utilizzare il metodo di ripartizione della sovvenzione su un periodo di tempo, conformemente all'articolo 7, paragrafo 3. In effetti, l'industria delle DRAM è un'industria i cui costi principali sono condizionati dalla necessità di disporre di macchinari ed attrezzature modernissime, che costituiscono le principali attività. Pertanto, in questo caso, il periodo più appropriato è la vita economica delle attività (macchinari ed attrezzature), la quale, secondo i rendiconti finanziari della società e la prassi dell'industria in questione, è di cinque anni. L'importo della sovvenzione così ripartita è stato espresso come percentuale rispetto alle vendite totali della Hynix nel 2001. Tenendo conto degli interessi, utilizzando il tasso di interesse commerciale medio praticato in Corea nel periodo dell'inchiesta, la sovvenzione risulta pari al 28,1 %.
9. Importo delle sovvenzioni compensabili
(109) Per il produttore esportatore oggetto dell'inchiesta, la Hynix Semiconductor Inc., il margine provvisorio, espresso ad valorem, delle sovvenzioni compensabili, conformemente alle disposizioni del regolamento di base, è del 33 %. La sovvenzione relativa alla Samsung Electronics Co. Ltd è inferiore alla soglia minima. Non esistono altri produttori esportatori del prodotto in esame in Corea.
Tipo di sovvenzione |
Programma obbligazioni della KDB |
Misure dell'ottobre 2001 |
Totale |
|
4,9 % |
28,1 % |
33 % |
D. DEFINIZIONE DELL'INDUSTRIA COMUNITARIA
1. Produzione comunitaria
(110) Nel periodo dell'inchiesta, il prodotto in esame è stato fabbricato, nella Comunità, da due produttori comunitari che hanno pienamente collaborato al procedimento. Una di queste due società è il denunziante. L'altra società ha avallato il procedimento.
2. Definizione di industria comunitaria
(111) Il prodotto in esame fabbricato dai due produttori comunitari che hanno collaborato ha rappresentato, nel periodo dell'inchiesta, il 100 % della produzione comunitaria totale del prodotto in esame. Pertanto, le due società che hanno collaborato costituiscono l'industria comunitaria ai sensi dell'articolo 9, paragrafo 1, del regolamento di base. Detti produttori vengono denominati, in appresso, «l'industria comunitaria».
E. PREGIUDIZIO
1. Osservazioni preliminari
(112) Il mercato delle DRAM è caratterizzato da un alto livello di innovazione tecnologica, che negli ultimi anni ha prodotto importanti progressi a livello di densità e di configurazione del prodotto. La densità delle DRAM è espressa in Mbit, che è il parametro statistico normalmente utilizzato nell'industria delle DRAM per misurare i flussi commerciali. La valutazione degli effetti sul volume si basa quindi sul numero di Mbit e non sul numero di pezzi. Una valutazione basata sul numero di pezzi sarebbe meno accurata, in quanto l'industria considera unità tanto la componente DRAM che il modulo DRAM (che contiene numerose componenti DRAM).
(113) I dati Eurostat non sono stati utilizzati per la valutazione delle tendenze dei volumi e dei prezzi in quanto i dati Eurostat relativi a tali parametri non sono adeguati all'estrapolazione accurata delle tendenze dell'industria delle DRAM. I dati Eurostat sul volume sono espressi in chilogrammi, mentre i dati statistici utilizzati dall'industria delle DRAM sono espressi in Mbit. Le caratteristiche essenziali del prodotto in esame riguardano caratteristiche tecniche quali la densità, la memoria e la velocità Le DRAM possono avere caratteristiche e architettura completamente diverse, a parità di peso. Pertanto, il prodotto in esame non può essere confrontato in base al peso. Inoltre, Eurostat considera talvolta il prodotto proveniente dal paese di assemblaggio e non dal paese di origine (cioè dal paese di origine del wafer). Ai fini della presente inchiesta, pertanto, non possono essere utilizzati i dati Eurostat.
(114) Nella valutazione della situazione dell'industria comunitaria, è necessario tenere conto del fatto che la Micron Technology ha cominciato la produzione nella Comunità solamente nell'ottobre 1998, dopo avere acquisito lo stabilimento italiano della Texas Instruments. Pertanto, i dati del 1998 sulla produzione comunitaria relativi a produzione, capacità, volume di vendita, quota di mercato, redditività, occupazione e produttività riflettono la situazione di avvio. È inoltre necessario tenere conto del fatto che la Infineon, un'ex divisione della Siemens, è diventata una società indipendente nel 1999.
(115) Se necessario, per ragioni di riservatezza, per illustrare l'evoluzione delle tendenze vengono usati indici. Considerato che per un produttore esportatore (Samsung) la sovvenzione calcolata in via provvisoria è inferire alla soglia minima, alcuni indicatori di pregiudizio sono stati analizzati in relazione al solo altro produttore esportatore (Hynix). Per quanto concerne le importazioni originarie della Corea, l'analisi del pregiudizio e del nesso di causalità hanno riguardato le importazioni della Hynix. Ciò è dipeso dal fatto che esistono due soli esportatori coreani, la Hynix e Samsung, con volumi di esportazioni paragonabili e che solo le esportazioni della Hynix sono state oggetto di ingenti sovvenzioni.
2. Consumo nella Comunità
(116) Il consumo del prodotto in esame nella Comunità è stato calcolato in base a dati provenienti da fonti esterne accessibili al pubblico. Il consumo comunitario totale del prodotto in esame è stato calcolato come somma delle importazioni totali e di tutte le vendite nella Comunità originarie dell'industria comunitaria.
(117) Come rivela la tabella, il consumo della Comunità del prodotto in esame è aumentato, nel periodo considerato, del 416 %. Il volume del consumo delle DRAM è aumentato ogni anno per effetto dell'aumento della domanda di prodotti che utilizzano le DRAM e dell'aumento di Mbit per prodotto. Tuttavia, il tasso di crescita è diminuito, passando dal 70 % dell'inizio al 50 % circa durante il periodo dell'inchiesta.
Consumo (in migliaia di Mbit) |
1998 |
1999 |
2000 |
2001 (PI) |
DRAM |
16 593 400 |
28 961 100 |
45 873 600 |
68 967 600 |
Valore indicizzato |
100 |
175 |
276 |
416 |
3. Importazioni del prodotto in esame nella Comunità
a) Volume delle importazioni originarie della Corea
(118) Nel periodo considerato il volume delle importazioni originarie della Corea è aumentato del 431 %. Nello stesso periodo, le importazioni della Hynix sono aumentate ancora di più, ovvero del 461 %.
Importazioni |
1998 |
1999 |
2000 |
2001 (PI) |
Valore indicizzato, Corea |
100 |
141 |
251 |
431 |
Valore indicizzato, Hynix |
100 |
194 |
372 |
461 |
b) Prezzi delle importazioni originarie della Corea e della Hynix
(119) Il prezzo medio all'importazione del prodotto in esame originario della Corea è rimasto stabile tra il 1998 e il 2000, per diminuire drammaticamente del 76 % nel periodo dell'inchiesta. In tale periodo, i prezzi hanno raggiunto dei livelli di ingente perdita per gli esportatori coreani. Il calo dei prezzi della Hynix è stato leggermente maggiore, anche se ciò è probabilmente dipeso dal fatto che tale società stava vendendo un numero maggiore di DRAM a bassa densità (64 Mbit), situate in una fascia depressa del mercato e quindi più soggette alla pressione dei prezzi.
Prezzo medio all'importazione |
1998 |
1999 |
2000 |
2001 (PI) |
Valore indicizzato, Corea |
100 |
105 |
99 |
23 |
Valore indicizzato, Hynix |
100 |
91 |
77 |
20 |
(120) Per determinare la sottoquotazione dei prezzi, la Commissione ha esaminato i dati sui prezzi relativi al periodo dell'inchiesta. I pertinenti prezzi di vendita dell'industria comunitaria sono prezzi praticati al primo cliente indipendente, previa detrazione di sconti e riduzioni, ovvero i prezzi netti. Nel periodo dell'inchiesta, tutte le vendite delle importazioni coreane sono state effettuate attraverso società collegate. Pertanto, i pertinenti prezzi di vendita confrontati sono i prezzi di rivendita al primo cliente indipendente nella Comunità previa detrazione di sconti e riduzioni.
(121) Ai fini del confronto, possono essere individuate diverse famiglie di prodotto, basate sui seguenti criteri: tipo di prodotto (dies, componenti, moduli), densità, qualità, tipo di DRAM, rendimento (velocità) e confezione.
(122) I prezzi di vendita praticati dall'industria comunitaria e i prezzi di rivendita delle importazioni coreane del prodotto simile sono stati confrontati allo stesso stadio commerciale, ovvero utilizzatori indipendenti nel mercato comunitario, nello stesso periodo, per mezzo della media ponderata del prezzo medio per famiglia di prodotto. Ad un livello di media ponderata generale, tale confronto non ha messo in luce una sottoquotazione dei prezzi. Tuttavia, è emerso che una proporzione sostanziale di transazioni, ovvero il 41 %, corrispondenti al 32 % del valore delle vendite della Hynix, era caratterizzata da pratiche di sottoquotazione. Tale sottoquotazione, espressa come percentuale dei prezzi praticati dall'industria comunitaria, era pari, in media, al 16,2 %.
(123) Nel caso della Hynix, è inoltre emerso che la sottoquotazione veniva principalmente praticata sulle vendite di DRAM a densità maggiore (128 Mbit e 256 Mbit). Tali DRAM rappresentano il prodotto più avanzato, i cui margini di guadagno, relativamente più elevati, vengono utilizzati per finanziare la generazione successiva di prodotto.
c) Quota di mercato delle importazioni originarie della Corea
(124) Nel periodo considerato, la Corea ha aumentato la propria quota di mercato. Tra il 1998 e il 1999, la quota di mercato coreana è diminuita in maniera significativa; tale perdita è stata però ampiamente recuperata durante il periodo dell'inchiesta, al termine del quale la quota di mercato coreana era del 7 % superiore al livello del 1998. Nel caso della Hynix, la quota di mercato è cresciuta più rapidamente, ovvero del 20 %, nello stesso periodo. È probabile che la quota di mercato della Hynix, in termini di Mbit, sia stata limitata dal relativo ritardo nello spostamento della produzione dalle DRAM da 64 Mbit alle DRAM da 128 Mbit.
Quota di mercato |
1998 |
1999 |
2000 |
2001 (PI) |
Valore indicizzato, Corea |
100 |
80 |
91 |
107 |
Valore indicizzato, Hynix |
100 |
111 |
136 |
120 |
4. Situazione dell'industria comunitaria
a) Produzione, capacità di produzione e utilizzazione degli impianti
|
1998 |
1999 |
2000 |
2001 (PI) |
Capacità (Mbit) Valore indicizzato |
100 |
179 |
631 |
1 213 |
Produzione (Mbit) Valore indicizzato |
100 |
175 |
446 |
891 |
Utilizzazione degli impianti Valore indicizzato |
100 |
97 |
70 |
73 |
(125) Nel periodo considerato, la capacità produttiva dell'industria comunitaria è aumentata di dodici volte, grazie ad importanti investimenti a livello di edifici, macchinari ed attrezzatura, effettuati principalmente tra il 2000 e il 2001, dettati dalla necessità di investire nella produzione di DRAM a maggiore intensità. Le DRAM a maggiore intensità hanno comportato un aumento della capacità in termini di Mbit, in particolare verso la fine del periodo considerato, in cui la produzione di DRAM da 64 Mbit è stata in buona parte sostituita dalla produzione di DRAM a 128 Mbit.
(126) A seguito dell'espansione costante del consumo comunitario, la produzione di DRAM da parte dell'industria comunitaria è aumentata continuamente durante il periodo considerato. L'utilizzazione degli impianti ha evidenziato una tendenza al ribasso fino al 2000, per poi aumentare leggermente durante il periodo dell'inchiesta.
b) Volumi e prezzi di vendita, quote di mercato e crescita
Vendite nella Comunità Mbit |
1998 |
1999 |
2000 |
2001 (PI) |
Valore indicizzato Volume |
100 |
451 |
1 384 |
2 491 |
Valore indicizzato Prezzo di vendita medio |
100 |
98 |
93 |
21 |
Valore indicizzato Quota di mercato |
100 |
134 |
166 |
193 |
(127) Grazie all'evoluzione favorevole del consumo comunitario, il volume delle vendite dell'industria comunitaria nella Comunità in termini di Mbit è aumentato significativamente nel periodo considerato. Il volume di vendita dell'industria comunitaria è aumentato più di quanto non sia aumentato il consumo comunitario, fenomeno che può essere messo in relazione con il fatto che la produzione comunitaria di DRAM a più alta densità (128 Mbit) ha leggermente superato il consumo, determinando un aumento della quota di mercato.
(128) I prezzi medi di vendita hanno registrato leggere flessioni tra il 1998 e il 2000 per poi diminuire del 77 % nel periodo dell'inchiesta.
(129) Nel periodo considerato, l'industria comunitaria ha quasi raddoppiato la propria quota di mercato. A tale proposito, va osservato che la metà di tale aumento può essere imputato al fatto che la Micron Technology, dopo avere acquisito lo stabilimento italiano della Texas Instruments nel 1998, ha sostituito le precedenti importazioni nella Comunità con produzione comunitaria. Inoltre, un'altra porzione dell'aumento dipende dal fatto che lo spostamento dell'industria comunitaria verso la produzione di DRAM a più elevata densità è stata più rapida di quella dei produttori coreani in questione. Tale spostamento ha prodotto un aumento di capacità e di vendite, che sono espresse in Mbit, considerato che i pezzi prodotti e venduti erano due volte più grandi, in termini di Mbit, dei precedenti.
c) Scorte
(130) Il livello delle scorte di fine anno dell'industria comunitaria, indicato come percentuale della produzione espressa in Mbit, ha subito variazioni nel periodo considerato, per poi diminuire considerevolmente nell'ultima parte del periodo. I livelli più elevati caratteristici della prima parte del periodo considerato sono imputabili alla presenza di circostanze eccezionali, per esempio la fase di avvio di uno dei produttori comunitari.
Scorte |
1998 |
1999 |
2000 |
2001 (PI) |
Valore indicizzato |
100 |
156 |
75 |
56 |
d) Redditività
(131) La redditività dell'industria comunitaria espressa come margine di profitto sulle vendite nette è aumentata in maniera significativa tra il 1998 e il 2000. Tuttavia, dopo essere diventata redditizia nel 2000, l'industria comunitaria ha registrato gravi perdite nel periodo dell'inchiesta.
Redditività |
1998 |
1999 |
2000 |
2001 (PI) |
Valore indicizzato |
- 100 |
-3 |
29 |
- 79 |
e) Investimenti, utile sul capitale investito, flusso di cassa e capacità di ottenere capitali
Investimenti |
1998 |
1999 |
2000 |
2001 (PI) |
Valore indicizzato |
100 |
100 |
157 |
193 |
Utile sul capitale investito |
|
|
|
|
Valore indicizzato |
- 100 |
- 11 |
93 |
- 85 |
Flusso di cassa |
|
|
|
|
Valore indicizzato |
Dato non disponibile |
Dato non disponibile |
100 |
- 27 |
(132) Nel periodo considerato, gli investimenti dell'industria comunitaria sono quasi raddoppiati, a causa delle caratteristiche del settore delle DRAM, in cui gli impianti di produzione devono essere continuamente rinnovati per abbassare i costi di produzione. Per potere disporre di strutture moderne e rimanere competitiva, l'industria comunitaria deve mantenere dei livelli adeguati di investimenti. Tuttavia, il tasso di crescita degli investimenti è diminuito durante il periodo dell'inchiesta, a causa del drammatico calo dei prezzi di vendita, che si è ripercosso sul flusso di cassa, dal quale l'industria comunitaria dipende per mantenere i livelli di investimenti necessari.
(133) L'andamento dell'utile sul capitale investito dall'industria comunitaria dimostra chiaramente il deterioramento della situazione finanziaria dell'industria comunitaria.
(134) I dati accurati relativi ai flussi di cassa dell'industria comunitaria relativi al 1998 e al 1999 non sono disponibili, in quanto non esistono dati confrontabili relativi a tale periodo. I flussi di cassa registrati nel 2000 e nel periodo dell'inchiesta sono basati sui rendiconti interni del gruppo commerciale comunitario al quale appartiene il prodotto in esame. L'andamento dei flussi di cassa dell'industria comunitaria che risulta dalla tabella conferma chiaramente il deterioramento della situazione finanziaria dell'industria comunitaria nel periodo dell'inchiesta, quando è risultato impossibile sostenere i costi relativi al deprezzamento, alle correzioni di valore e ad altre voci. Gli investimenti significativi che sono vitali per la competitività e la dinamicità dell'industria comunitaria non sono pertanto continuati ai livelli appropriati.
(135) La capacità dell'industria comunitaria di ottenere capitali è stata ostacolata dai flussi di cassa negativi e dalle prospettive scoraggianti relative all'andamento dei prezzi del prodotto in esame. Inoltre, considerata la prospettiva di scarsa redditività degli investimenti, i capitali messi a disposizione dai mercati finanziari hanno potuto essere reperiti a prezzi elevati.
f) Occupazione e produttività
Occupazione |
1998 |
1999 |
2000 |
2001 (PI) |
Valore indicizzato |
100 |
121 |
146 |
176 |
Produttività |
|
|
|
|
Valore indicizzato |
100 |
144 |
307 |
507 |
(136) Nel periodo considerato, l'occupazione relativa al prodotto in esame e la produttività per addetto sono aumentate considerevolmente.
g) Entità della sovvenzione
(137) Considerati il volume e il prezzo delle importazioni oggetto delle sovvenzioni, l'impatto delle sovvenzioni sull'industria comunitaria deve essere considerato di notevole intensità. Il volume delle importazioni oggetto di sovvenzione è stato pari a quasi il 50 % del volume delle vendite dell'industria comunitaria. L'ampiezza della sovvenzione ha avuto un effetto negativo sui prezzi, che sono diminuiti del 77 % tra il 2000 e il periodo dell'inchiesta.
h) Effetti di episodi precedenti di sovvenzioni o dumping
(138) È stato esaminato se l'industria comunitaria non fosse in fase di recupero da precedenti episodi di
sovvenzioni o dumping, ma non sono emersi elementi di prova in merito.
5. Conclusioni in materia di pregiudizio
(139) A causa degli sviluppi tecnologici dell'industria delle DRAM, la domanda, in termini di Mbit, è cresciuta ogni anno in corrispondenza dell'orientamento dell'industria degli utilizzatori verso DRAM a maggior densità, in grado aumentare il rendimento dei sistemi operativi. La crescita della domanda in termini di Mbit spiega perché, nel periodo considerato, l'industria comunitaria ha tratto vantaggio dall'andamento positivo del consumo comunitario del prodotto in esame, in termini di volume di vendita e di quota di mercato. Inoltre, essa ha aumentato la propria quota di mercato. Tuttavia, circa metà dell'aumento va fatto risalire al fatto che un produttore comunitario ha sostituito, a partire dal 1998, la sua quota di importazioni provenienti dagli Stati Uniti, con produzione comunitaria.
(140) Inoltre, l'apparente maggiore aumento della quota di mercato dell'industria comunitaria si può spiegare, almeno in parte, con il fatto che il volume delle vendite misurato in Mbit rispecchia lo stadio tecnologico generalmente più avanzato dell'industria comunitaria rispetto agli esportatori coreani, con il fatto cioè che l'industria comunitaria si è spostata più rapidamente, rispetto ad almeno una delle controparti, dalla produzione di DRAM da 64 Mbit alla produzione di DRAM da 128 Mbit. Tale spostamento ha prodotto un notevole aumento di capacità e quindi di vendite, che sono espresse in Mbit, considerato che i pezzi prodotti e venduti sono due volte più grandi, in termini di Mbit, dei precedenti.
(141) I prezzi di vendita dell'industria comunitaria, però, sono calati in modo drammatico, del 77 %, tra il 2000 e il periodo dell'inchiesta, una diminuzione che ha prodotto immediatamente conseguenze molto gravi per l'industria comunitaria. Il calo dei prezzi durante il periodo dell'inchiesta ha avuto ripercussioni negative sul flusso di cassa, sulla redditività e sugli utili sugli investimenti dell'industria comunitaria e quindi sulla capacità di reperire capitale. Gli effetti sulla redditività sono stati ingenti, dal momento che, durante il periodo dell'inchiesta, ogni unità di prodotto è stata venduta a prezzo di forti perdite, pari, in media, al 96 %. Anche se gli investimenti dell'industria comunitaria, così come la produttività e l'occupazione, sono cresciuti, in termini assoluti, durante il periodo considerato, i livelli sono scesi ben al di sotto del livello richiesto da tale industria per rimanere competitiva, per continuare a rinnovare gli impianti, per investire adeguatamente nella ricerca e per non perdere il passo con la tecnologia più avanzata.
(142) Tenuto conto di tutti questi elementi, si conclude provvisoriamente che l'industria comunitaria ha subito un grave pregiudizio ai sensi dell'articolo 8 del regolamento di base. Anche se la situazione dell'industria comunitaria è migliorata da certi punti di vista nel periodo considerato, grazie all'espansione del mercato delle DRAM, tali aspetti positivi sono stati più che annullati dal gravissimo pregiudizio causato dal drastico calo dei prezzi di vendita e dalle conseguenti pesanti perdite subite dai produttori.
F. CAUSA DEL PREGIUDIZIO
1. Introduzione
(143) Conformemente all'articolo 8, paragrafi 6 e 7, del regolamento di base, la Commissione ha esaminato se le importazioni oggetto di sovvenzioni del prodotto in esame originarie della Corea abbiano arrecato all'industria comunitaria un pregiudizio di dimensioni tali da potersi definire grave. Si sono inoltre esaminati fattori noti diversi dalle importazioni summenzionate che, nello stesso periodo, avrebbero potuto arrecare pregiudizio all'industria comunitaria, per assicurarsi che l'eventuale pregiudizio provocato da detti altri fattori non fosse attribuito alle medesime importazioni oggetto di sovvenzioni.
2. Effetti delle importazioni sovvenzionate
(144) Nel periodo considerato, il consumo nella Comunità del prodotto in esame è aumentato di quattro volte. Nello stesso periodo, la produzione dell'industria comunitaria è aumentata di nove volte, mentre le importazioni oggetto di sovvenzioni originarie della Corea sono aumentate con un ritmo leggermente più rapido del consumo comunitario. Nello stesso periodo, l'andamento della quota di mercato è stato analogo. L'andamento della quota di mercato e della produzione dell'industria comunitaria nel periodo considerato è stato influenzato dal fatto che, a partire dal 1998, l'industria comunitaria ha sostituito la sua quota di importazioni dagli Stati Uniti con produzione comunitaria. Inoltre, l'industria comunitaria ha aumentato la propria quota di mercato anche assorbendo quota di mercato dai produttori giapponesi. Inoltre, gli investimenti più rapidi effettuati dall'industria comunitaria (spostamento dalla DRAM da 64 Mbit alle DRAM da 128 e da 256 DRAM) rispetto alle controparti coreane, hanno generato un aumento della produzione e della quota di mercato in termini di Mbit.
(145) L'inchiesta ha rivelato che i prezzi medi delle importazioni della Hynix nel periodo considerato sono diminuiti bruscamente, ovvero dell'80 %, e che i prezzi dell'industria comunitaria sono diminuiti di una percentuale analoga. Effettivamente, durante il periodo dell'inchiesta, i prezzi delle importazioni coreane e i prezzi praticati dall'industria comunitaria sono stati in media allo stesso livello. Ciò può dipendere dal fatto che il mercato delle DRAM è completamente trasparente a livello di prezzi e che le misure adottate da un produttore in materia di prezzi sono quasi immediatamente adottate anche dagli altri produttori, in modo che è difficile individuare il leader del prezzo.
(146) Il calo dei prezzi può essere imputato in una certa misura al rallentamento della crescita del mercato ma è ragionevole ipotizzare che altre ragioni possano essere state all'origine dell'ampiezza e della rapidità di tale calo. Nel periodo dell'inchiesta, i prezzi comunitari sono diminuiti bruscamente del 77 %, raggiungendo un livello che comportava, per l'industria comunitaria, perdite del 96 %.
(147) A metà del 2001, stava diventando sempre più chiaro che il primo salvataggio della Hynix non sarebbe stato sufficiente a mantenere in vita la società. Tale impressione confermava i timori del mercato che l'eccesso di capacità produttiva a livello mondiale (pari a circa il 20 %) sarebbe durato anche in futuro (1). Era inoltre diventato chiaro che l'intervento del governo rappresentava una possibilità concreta e tali eventi hanno coinciso con una brusca e improvvisa diminuzione dei prezzi sia nella Comunità che a livello mondiale.
(1) Durante il periodo dell'inchiesta, la Hynix era responsabile del 17 % della produzione mondiale.
(148) Inoltre, un esame più approfondito dei prezzi ha dimostrato che i prezzi all'importazione praticati dalla Hynix erano inferiori ai prezzi dell'industria comunitaria per una percentuale considerevole di transazioni, (ovvero il 41 % per numero di transazioni e il 32 % in termini di valore) e che tale sottoquotazione può avere contribuito in modo significativo al crollo dei prezzi che ha colpito i produttori comunitari nel periodo dell'inchiesta. L'aspetto più dannoso della sottoquotazione è stato il fatto che essa era concentrata sulle DRAM a elevata densità, i cui margini di profitto, relativamente più elevati, vengono utilizzati per finanziare la generazione successiva di prodotto. L'industria delle DRAM riesce a rimanere competitiva solamente se vengono fatti investimenti adeguati nello sviluppo tecnologico. Si ritiene probabile che la Hynix, se non fosse stato per le sovvenzioni ricevute, non sarebbe riuscita a sopravvivere sul mercato e a vendere a pressi così bassi. Inoltre, diversi analisti di mercato hanno riconosciuto che la precaria situazione finanziaria della Hynix faceva sì che la vendita fosse assolutamente essenziale, indipendentemente dal prezzo, per generare il flusso di cassa necessario a onorare il considerevole servizio del debito e per mantenere l'elevato livello di utilizzazione degli impianti per contenere i costi unitari (2). Pertanto, durante il periodo dell'inchiesta, la Hynix aveva tutto l'interesse a vendere nella Comunità a qualsiasi prezzo, ed ha così contribuito al pregiudizio.
(2) Tale parere è condivisa da analisti internazionali. Cfr. J.P. Morgan, settembre 2002, Morgan Stanley, settembre 2002.
(149) Si conclude pertanto che la sovvenzione ha contribuito in modo sostanziale all'abbassamento del livello dei prezzi sul mercato comunitario. Senza le sovvenzioni in questione, è ragionevole ipotizzare che i prezzi sarebbero rimasti più alti e che la Hynix non avrebbe potuto praticare i prezzi estremamente bassi praticati durante il periodo dell'inchiesta, i quali hanno costretto l'industria comunitaria a continuare a ritoccare al ribasso i propri prezzi. Inoltre, tali importazioni a basso prezzo oggetto di sovvenzione hanno avuto un significativo impatto negativo sulla situazione dell'industria comunitaria.
3. Effetti di altri fattori
a) Tendenza generale al ribasso durante il periodo dell'inchiesta
(150) Nonostante la contrazione generale dei mercati dei PC e delle telecomunicazioni, il consumo del prodotto in esame ha continuato ad aumentare, anche se con una rapidità inferiore a quella del periodo precedente alla contrazione.L'aumento del consumo in termini di Mbit è dipeso in larga misura dall'introduzione del Microsoft XP, che necessita di un numero di Mbit molto maggiore rispetto ai sistemi precedenti e dall'aumento delle vendite delle fasce più alte di prodotto causata dal basso livello dei prezzi. Anche se la contrazione economica può avere esercitato una pressione al ribasso sui prezzi, considerato l'aumento del consumo, si può escludere che tale effetto sia stato sostanziale.
b) Importazioni del prodotto in esame originarie di paesi diversi dalla Corea
(151) Nel periodo considerato, le importazioni del prodotto in esame originarie di altri paesi (per esempio, Stati Uniti, Giappone e Taiwan) sono passate, in termini di quota di mercato, dal 41 % al 20 %. Tale calo di quota di mercato dipende dal fatto che alcuni produttori hanno chiuso l'attività. La quota di mercato persa dai paesi terzi è stata in gran parte assorbita dall'industria comunitaria, anche se, come sostenuto precedentemente, tale aumento di quota di mercato risulta in una certa misura amplificato dalla misurazione in Mbit e dal più rapido passaggio alla produzione di tecnologia più sofisticata da parte dell'industria comunitaria. Non ci sono indicazioni che le importazioni originarie di paesi terzi diversi dalla Corea abbiano contribuito in maniera significativa al pregiudizio subito dall'industria comunitaria.
c) Attività di esportazione dell'industria comunitaria
(152) L'andamento del volume delle esportazioni e dei prezzi dell'industria comunitaria nel periodo considerato è in linea con l'andamento delle sue vendite sul mercato comunitario nello stesso periodo. Tuttavia, considerato il volume inferiore delle esportazioni rispetto al volume delle vendite nella Comunità nel periodo dell'inchiesta, il pregiudizio subito dall'industria comunitaria non può essere attribuito alle esportazioni.
d) Eccesso di capacità
(153) Il mercato mondiale delle DRAM soffre ancora di un eccesso strutturale di capacità che dipende dalle prospettive di crescita rapida e duratura della fine degli anni 90. L'eccesso di capacità può avere contribuito alla gravità dell'attuale contrazione di cui soffre l'industria. Come tutte le contrazioni, anche questa fase negativa ha avuto un effetto negativo sui prezzi. Tuttavia, si può anche ragionevolmente supporre che, se il governo coreano non fosse intervenuto con sovvenzioni, l'eccesso di capacità, nella Comunità e a livello mondiale, non sarebbe stato così pronunciato. Va osservato che durante il periodo dell'inchiesta, la Hynix era il terzo maggiore produttore di DRAM al mondo (17 % della produzione mondiale), dopo Samsung e Micron. Inoltre, l'eccesso di capacità ha caratterizzato, seppure con diversa incidenza, l'intero periodo considerato, mentre i prezzi sono diminuiti in modo brusco e improvviso solo durante il periodo dell'inchiesta. Si ritiene pertanto che l'eccesso di capacità in quanto tale non abbia contribuito al pregiudizio in modo significativo.
4. Conclusione sulle cause
(154) Al pregiudizio subito dall'industria comunitaria nel periodo dell'inchiesta possono avere contribuito fattori diversi dalle importazioni oggetto di sovvenzione originarie della Corea, per esempio la contrazione economica generale, le esportazioni dell'industria comunitaria e l'eccesso di capacità. Tuttavia, la contrazione economica generale non può avere avuto un effetto significativo sulla situazione dell'industria comunitaria in quanto il consumo comunitario non ha smesso di aumentare.
(155) Anche i prezzi ridotti delle esportazioni dell'industria comunitaria possono avere contribuito al pregiudizio. Tuttavia, considerato il volume inferiore delle esportazioni rispetto al volume delle vendite nella Comunità nel periodo dell'inchiesta, il pregiudizio subito dall'industria comunitaria non può essere attribuito alle esportazioni.
(156) Per quanto concerne l'eccesso di capacità, esso è un fenomeno che esiste da vari anni, compreso il periodo considerato, e non può essere considerato la causa principale del grave e improvviso calo dei prezzi che ha causato il pregiudizio subito dall'industria comunitaria.
(157) Tuttavia, l'inchiesta ha rivelato che nel periodo considerato le importazioni oggetto di sovvenzione originarie della Corea sono state vendute sul mercato comunitario a prezzi che hanno causato un grave pregiudizio all'industria comunitaria. Tali importazioni si sono rivelate una causa fondamentale del crollo dei prezzi della Comunità e delle gravi perdite che ne sono conseguite. Tale situazione ha avuto pesanti conseguenze sulla redditività dell'industria comunitaria e sulla sua capacità di mantenere i necessari livelli di investimento. Alla luce di quest'analisi, nella quale si è provveduto alle opportune separazioni e distinzioni tra gli effetti di tutti i fattori noti sulla situazione dell'industria comunitaria e gli effetti pregiudizievoli delle importazioni oggetto di sovvenzioni, si conclude in via provvisoria che tali fattori non sono di per sé sufficienti ad annullare il nesso di causalità tra le sovvenzioni e il pregiudizio. Pertanto, si conclude in via provvisoria che tali importazioni hanno causato un grave pregiudizio all'industria comunitaria ai sensi dell'articolo 8, paragrafo 6, del regolamento di base.
G. INTERESSE DELLA COMUNITÀ
1. Introduzione
(158) La Commissione ha esaminato se, nonostante le conclusioni relative alle sovvenzioni arrecanti pregiudizio, non vi fossero fondati motivi per concludere che non è nell'interesse della Comunità imporre misure in questo caso particolare. A tal fine, ai sensi dell'articolo 31, paragrafo 1, del regolamento di base, sono stati presi in considerazione, in base a tutti gli elementi di prova presentati, l'impatto delle eventuali misure su tutte le parti interessate dal presente procedimento e le possibili conseguenze della decisione di non istituire tali misure.
(159) Al fine di valutare le probabili conseguenze dell'istituzione delle misure, sono state chieste informazioni a tutte le parti interessate. La Commissione ha inviato un questionario agli importatori indipendenti e agli utilizzatori del prodotto in esame. Otto questionari sono stati inviati ad importatori indipendenti e 37 ad utilizzatori.
(160) Cinque utilizzatori hanno risposto al questionario entro il termine stabilito (Dane-Elec Memory, Francia; Dataram International ApS, Danimarca; MMT Ltd, Regno Unito; Olidata SpA, Italia e Time Group, Regno Unito) e due distributori/importatori indipendenti (Avnet BV, Paesi Bassi e CHI, Austria).
(161) Due utilizzatori che hanno collaborato (Dane-Elec Memory e MMT Ltd) non hanno fornito una versione non riservata del questionario e un importatore indipendente che ha collaborato (Avnet BV) non ha importato il prodotto in esame durante il periodo dell'inchiesta. Pertanto, le loro risposte al questionario non sono state considerate ai fini dell'inchiesta.
2. Interesse dell'industria comunitaria
(162) La situazione dell'industria comunitaria si è deteriorata bruscamente a causa delle importazioni a basso prezzo oggetto di sovvenzione originarie della Corea, che hanno prodotto prezzi bassissimi e gravi perdite. Esse, inoltre, hanno ripercussioni negative sulla capacità dell'industria comunitaria di rimanere redditizia e di investire per rimanere competitiva.
(163) In condizioni di mercato normali, l'industria comunitaria è sana, grazie a sostanziali interventi di razionalizzazione effettuati negli ultimi dieci anni, periodo in cui i produttori sono passati da sette a due. Gli attuali produttori comunitari hanno compiuto grandi sforzi per mantenersi all'avanguardia dei progressi tecnologici relativi al prodotto in esame e sono oggi considerati estremamente competitivi a livello mondiale.
(164) L'industria delle DRAM è considerata un'importante industria ad alta tecnologia. Se non vengono istituite misure compensative, la precaria situazione finanziaria dell'industria comunitaria si deteriorerà fino al punto da mettere in pericolo la sua stessa sopravvivenza. In condizioni economiche normali, i produttori non sono in grado di sostenere le gravissime perdite a cui sono esposti da un lungo periodo. La scomparsa degli ultimi due produttori comunitari avrebbe ripercussioni negative sul livello della concorrenza poiché l'offerta comunitaria relativa al prodotto in esame verrebbe a dipendere dalle importazioni del prodotto fabbricato da un numero ristretto di produttori situati fuori dalla Comunità. Inoltre, l'impatto negativo sull'occupazione sarebbe significativo se tale industria ad alta tecnologia, che attualmente occupa più di 10 000 addetti, dovesse scomparire. I costi di ingresso nel mercato sono elevati e un nuovo ingresso da parte di produttori esistenti o di nuovi produttori è molto improbabile.
(165) Recentemente, gli Stati Uniti hanno istituito misure compensative provvisorie sulle DRAM originarie della Corea. In tali circostanze, tali misure potranno produrre un significativo trasferimento di flussi commerciali dal mercato statunitense al mercato comunitario, se la Comunità no imponesse le misure.
(166) L'adozione di misure compensative ristabilirebbe una situazione di concorrenza leale nel mercato comunitario delle DRAM ed eviterebbe un'ulteriore compressione dei prezzi causata dalle importazioni oggetto di sovvenzioni originarie della Corea. L'industria comunitaria potrebbe così riguadagnare o addirittura superare i livelli precedenti di investimento e mantenere la propria competitività.
3. Interesse degli utilizzatori e dei distributori
(167) Per quanto concerne gli utilizzatori, solamente tre dei 37 utilizzatori hanno collaborato all'inchiesta. Secondo le informazioni a disposizione, tali utilizzatori rappresentano l'1 % circa del consumo comunitario. La mancanza di cooperazione da parte della grande maggioranza degli utilizzatori nel caso presente induce a concludere che l'istituzione delle misure non avrebbe un impatto significativo sulla loro situazione.
(168) Le informazioni a disposizione indicano che anche se i prezzi delle DRAM nella Comunità aumentassero dell'intera aliquota del dazio compensativo, l'impatto sui prezzi dei personal computer sarebbe limitato all'1 % circa. Tuttavia, tutte le parti che hanno collaborato hanno riconosciuto che l'istituzione delle misure avrà un impatto ridotto sui prezzi delle DRAM, almeno nel breve termine, soprattutto a causa dell'eccesso cronico di capacità a livello mondiale. È pertanto ragionevole aspettarsi che l'istituzione delle misure compensative non avrà ripercussioni negative sugli utilizzatori e sui consumatori.
(169) L'unico distributore che ha collaborato ha affermato di essere contrario all'istituzione delle misure compensative in quanto la ridotta disponibilità di DRAM prodotte dall'industria comunitaria produrrebbe l'aumento della quota di mercato dei produttori di paesi terzi e in particolare dei produttori taiwanesi.
(170) L'argomentazione di tale distributore che ha collaborato non è convincente. L'industria comunitaria dispone ancora di significative capacità di riserva, che può essere utilizzata se le condizioni del mercato permettono una concorrenza leale.
(171) La Commissione osserva inoltre che nulla sembra indicare che il ripristino di condizioni di mercato aperto e di equa concorrenza impedirà ai produttori dei paesi terzi di risultare competitivi sul mercato comunitario. Le misure compensative eliminerebbero semplicemente la distorsione della concorrenza causata dalle sovvenzioni e permetterebbe un recupero più rapido delle attuali gravi perdite. In un mercato stabile, l'aumento della produttività da parte di fornitori non sovvenzionati dovrebbe favorire la produzione di DRAM tecnologicamente all'avanguardia a prezzi molto competitivi. Nei casi in cui il livello delle misure compensative è effettivamente pari all'entità della sovvenzione, ma inferiore all'importo necessario a eliminare interamente il pregiudizio, viene eliminato unicamente l'elemento sleale del vantaggio degli esportatori in termini di prezzi. In tali circostanze, può svilupparsi un'efficace e piena concorrenza tra i produttori esportatori sulla base dell'effettivo vantaggio competitivo di ciascuno di loro.
(172) Come già indicato, la mancata istituzione delle misure potrebbe portare alla scomparsa di un'industria caratterizzata da alta competenza e tecnologicamente all'avanguardia, alla riduzione del livello di concorrenza e all'aumento della dipendenza dell'industria comunitaria elettronica e delle telecomunicazioni dalle forniture provenienti da paesi terzi.
(173) Questo indica che né gli utilizzatori né i consumatori sarebbero indebitamente danneggiati dall'imposizione delle misure.
4. Conclusioni relative all'interesse della Comunità
(174) Sulla scorta dell'analisi che precede, si è concluso che l'istituzione di misure compensative provvisorie non sarebbe contraria all'interesse della Comunità.
H. PROPOSTA DI MISURE COMPENSATIVE PROVVISORIE
1. Livello di eliminazione del pregiudizio
(175) Alla luce delle conclusioni raggiunte in merito alle sovvenzioni, al pregiudizio, alla causa del pregiudizio e all'interesse della Comunità, si devono adottare misure provvisorie al fine di impedire che le importazioni oggetto di sovvenzioni arrechino ulteriore pregiudizio all'industria comunitaria.
(176) Per stabilire il livello delle misure provvisorie si è tenuto conto sia dell'importo della sovvenzione riscontrato che della portata del pregiudizio subito dall'industria comunitaria.
(177) Le misure provvisorie dovrebbero essere di entità sufficiente ad eliminare il pregiudizio causato dalle importazioni in questione senza però superare il margine accertato della sovvenzione. Nel calcolare l'aliquota del dazio necessaria ad eliminare gli effetti delle sovvenzioni pregiudizievoli, si è considerato che le misure dovessero essere tali da consentire all'industria comunitaria di coprire i propri costi e ottenere complessivamente un profitto, al lordo delle imposte, pari a quello che potrebbe ragionevolmente essere ottenuto in normali condizioni di concorrenza, cioè in assenza delle importazioni oggetto di sovvenzioni, sulle vendite del prodotto simile nella Comunità. Il margine di profitto, al lordo delle imposte, usato per il calcolo è del 15 %, necessario affinché l'industria mantenga dei livelli di investimento adeguati.
(178) Il ciclo di vita del prodotto delle DRAM è breve e l'industria ha bisogno di sostanziali profitti per finanziare gli investimenti annuali (dell'ordine del miliardo di euro) necessari per rimanere competitiva. Durante l'ultimo periodo redditizio, l'industria comunitaria ha realizzato profitti molto superiori al 15 % rispetto al giro d'affari netto. Pertanto, un margine del 15 % viene considerato un margine di profitto ragionevole. Teoricamente, si sarebbe potuto fissare un margine più elevato, ma, alla luce delle conclusioni di cui ai considerandi successivi, non è stato necessario porsi il problema.
(179) Il livello dell'aumento dei prezzi necessario è stato quindi determinato in base ad un confronto tra la media ponderata dei prezzi all'importazione, utilizzata per calcolare la sottoquotazione dei prezzi, e i prezzi non pregiudizievoli dei diversi modelli venduti dall'industria comunitaria sul mercato comunitario. Il livello di prezzo non pregiudizievole per ciascun modello è stato ottenuto aggiungendo il summenzionato margine di profitto del 15 % al costo di produzione per modello. Le differenze risultanti da tale confronto sono state espresse in percentuale del valore totale all'importazione cif. In tutti i casi le differenze sono risultate superiori al margine di sovvenzione riscontrato.
2. Misure provvisorie
(180) Dato che il livello di eliminazione del pregiudizio è superiore al margine di sovvenzione accertato, le misure provvisorie devono basarsi su quest'ultimo valore. L'aliquota del dazio compensativo provvisorio deve pertanto essere fissata al 33 %. Nessun dazio deve essere applicato alla Samsung Electronics Co., Ltd.
I. DISPOSIZIONE FINALE
(181) A fini di buona amministrazione, occorre fissare un termine entro il quale le parti interessate che si sono manifestate entro i termini fissati nell'avviso di apertura possono comunicare le loro osservazioni per iscritto e chiedere di essere sentite. Va inoltre precisato che tutte le risultanze relative all'istituzione dei dazi elaborate ai fini del presente regolamento sono provvisorie e possono essere riesaminate ai fini dell'adozione di eventuali dazi definitivi,
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
1. È istituito un dazio compensativo provvisorio sulle importazioni di alcuni microcircuiti elettronici noti come DRAM (Dynamic Random Access Memories - Memorie dinamiche ad accesso casuale), di ogni tipo, densità e variante, montati su wafer o sotto forma di chip (dies), costruiti utilizzando tipi diversi di semiconduttori metallo-ossidi (MOS), compresi tipi di MOS complementari (CMOS), di ogni densità (comprese le densità future), indipendentemente dalla velocità di accesso, dalla configurazione, dalla confezione o dal supporto, ecc. Del prodotto in esame fanno parte anche le DRAM presentate in moduli di memoria (standard) o schede di memoria (standard), o aggregate in altri modi, a condizione che la loro funzione principale sia quella di fornire memoria, attualmente classificabili ai codici NC 8542 21 11, 8542 21 13, 8542 21 15, 8542 21 17, ex 8542 21 01 (codice TARIC 8542 21 01 10), ex 8542 21 05 (codice TARIC 8542 21 05 10), ex 8548 90 10 (codice TARIC 8548 90 10 10), ex 8473 30 10 (codice TARIC 8473 30 10 10) e ex 8473 50 10 (codice TARIC 8473 50 10 10), originarie della Repubblica di Corea.
2. L'aliquota del dazio provvisorio applicabile al prezzo netto franco frontiera comunitaria dazio non corrisposto è la seguente:
Esportatori coreani |
Aliquota del dazio (%) |
Codice addizionale TARIC |
Samsung Electronics Co., Ltd 24th Fl., Samsung Main Bldg. 250, 2-Ga, Taepyeong-Ro Jung-Gu, Seul |
0 % |
A437 |
Tutte le altre società |
33 % |
A999 |
3. Salvo quanto altrimenti disposto, si applicano le norme vigenti in materia di dazi doganali.
4. L'immissione in libera pratica nella Comunità dei prodotti di cui al paragrafo 1 è subordinata alla costituzione di una garanzia, pari all'importo del dazio provvisorio.
Fatte salve le disposizioni dell'articolo 30 del regolamento (CE) n. 2026/97, le parti interessate possono chiedere di essere informate dei principali fatti e considerazioni sulla base dei quali è stato adottato il presente regolamento, presentare le loro osservazioni per iscritto e chiedere di essere sentite dalla Commissione entro venti giorni dalla data di entrata in vigore del presente regolamento.
Ai sensi dell'articolo 31, paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 2026/97, le parti interessate possono comunicare le loro osservazioni sull'applicazione del presente regolamento entro un mese a decorrere dalla sua entrata in vigore.
Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
L'articolo 1 del presente regolamento si applica per quattro mesi.